Gazzetta n. 170 del 23 luglio 2012 (vai al sommario)
MINISTERO DELLA DIFESA
COMUNICATO
Concessioni di ricompense al valore dell'Esercito



Con il decreto presidenziale n. 289 in data 5 aprile 2012 al Colonnello Fabrizio Salvatore BARONE, nato il 19 aprile 1965 a Bivona (AG), e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore dell'Esercito con la seguente motivazione: "Brillante comandante della Task force dell'aviazione dell'Esercito nell'ambito dell'operazione ISAF, in occasione di aspri scontri con gli insorti presso un posto di controllo, conduceva personalmente, con spiccato coraggio e singolare perizia, una rischiosa operazione. Atterrando all'interno della zona di contatto, faceva sbarcare un plotone aeromobile mettendo in sicurezza le unita' della coalizione alleata. Successivamente, nonostante la violenta reazione avversaria, ripiegava il dispositivo esfiltrando l'unita' intervenuta e il personale del posto di controllo, concludendo con successo l'operazione. Ufficiale superiore di assoluto valore, contribuiva a dare lustro alla Forza armata e ad accrescerne il prestigio in ambito internazionale". Mari Chaq (Afghanistan), 10 novembre 2009.
Con il decreto presidenziale n. 290 in data 5 aprile 2012 al Colonnello Francesco Maria CERAVOLO, nato il 6 agosto 1962 a Catanzaro, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore dell'Esercito con la seguente motivazione: "Comandante di task force nell'ambito dell'operazione ISAF, conduceva con spiccato coraggio e singolare perizia, alla testa dei propri bersaglieri, azioni decisive, tenaci e ardimentose. In particolare, durante un attacco portato con razzi a una base operativa, indirizzava brillantemente il fuoco dell'unita' mortai alle proprie dipendenze e, con consapevole coraggio, rara lucidita' e sprezzo del pericolo, guidava personalmente una forza di reazione italo-afghana al fine di neutralizzare la minaccia, mettendo a rischio la propria incolumita'. Esemplare figura di comandante, contribuiva a elevare l'immagine dell'Esercito in ambito internazionale". Shindand (Afghanistan), 28 gennaio 2010.
Con il decreto presidenziale n. 291 in data 5 aprile 2012 al Tenente Colonnello (ora Colonnello) Giuseppe POTENZA, nato il 17 febbraio 1966 a Foligno (PG), e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore dell'Esercito con la seguente motivazione: ""Pilota di elicottero e comandante del gruppo di volo della task force "Fenice" nell'ambito dell'operazione ISAF, riceveva il compito di decollare per supportare un posto di controllo della polizia nazionale afghana sotto attacco degli insorti. Giunto sull'obiettivo, sebbene investito da fuoco nemico, reagiva con spiccato coraggio e, dopo quasi un'ora di combattimento, neutralizzava la minaccia garantendo la tenuta della posizione. Chiarissimo esempio di comandante, contribuiva ad accrescere il prestigio dell'Esercito nel contesto internazionale"". Herat (Afghanistan), 25 marzo 2010.
Con il decreto presidenziale n. 292 in data 5 aprile 2012 al Capitano Salvatore ABBATE, nato il 26 giugno 1978 a Napoli, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore dell'Esercito con la seguente motivazione: "Comandante di compagnia, durante un'operazione veniva incaricato della tenuta di un importante obiettivo. Alla guida di una sezione di artiglieria statunitense, di un plotone dell'esercito afghano e di uno nazionale, resisteva con estremo coraggio e sprezzo del pericolo alla violenta azione di fuoco degli insorti, costringendo le forze ostili al ripiegamento. Carismatica figura di comandante, contribuiva al pieno successo della missione dando lustro all'Esercito italiano nel contesto internazionale". Bala Murghab (Afghanistan), 28 dicembre 2009.
Con il decreto presidenziale n. 293 in data 5 aprile 2012 al Tenente Daniele DEMAESTRI, nato il 10 gennaio 1979 ad Alessandria, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore dell'Esercito con la seguente motivazione: "Comandante di plotone paracadutisti di eccezionale professionalita', interveniva con la propria unita' a rinforzo di un distaccamento della coalizione alleata caduto in un'imboscata. Sottoposto ripetutamente ad attacchi a fuoco da piu' direzioni, con particolare coraggio e perizia impartiva ordini chiari e precisi guidando le squadre per oltre tre ore di combattimento. Neutralizzata definitivamente la minaccia, riusciva a ricongiungersi con le forze amiche e a far ripiegare tutto il dispositivo senza perdite. Chiarissimo esempio di eccezionale dedizione al dovere, contribuiva in modo significativo a elevare il prestigio del contingente e dell'Esercito italiano in ambito internazionale". Valle di Musahj (Afghanistan), 19 giugno 2009.
Con il decreto presidenziale n. 294 in data 5 aprile 2012 al Primo Caporal Maggiore Salvatore DE LUCA, nato l'11 dicembre 1981 a Crotone, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore dell'Esercito con la seguente motivazione: "Comandante di squadra fucilieri, durante un pattugliamento con la sua unita' veniva informato della presenza di numerosi insorti che stavano posizionando un ordigno esplosivo lungo l'itinerario di rientro del reparto. Nell'immettersi al di fuori dell'area di pericolo, scorgeva un'autovettura con il solo conducente a bordo, precedentemente segnalata come probabile autobomba, che procedeva a velocita' elevata in direzione del convoglio. Mostrando spiccato coraggio e felice iniziativa, si dirigeva con il proprio mezzo verso il veicolo civile e, frapponendosi tra il resto della colonna e la minaccia, ordinava al mitragliere di bordo di aprire il fuoco, scongiurando cosi' un possibile attacco suicida. Esemplare figura di militare, contribuiva a conferire prestigio all'Esercito italiano nel contesto internazionale". Valle di Zirkho (Afghanistan), 20 dicembre 2009.
Con il decreto presidenziale n. 295 in data 5 aprile 2012 al Primo Caporal Maggiore Paolo DI CICCO, nato il 23 giugno 1982 all'Aquila, e' stata concessa la medaglia d'argento al valore dell'Esercito con la seguente motivazione: "Operatore ranger, reagiva prontamente ad azioni ostili perpetrate contro la propria unita' dimostrando eccezionali doti di lucidita', abilita' e prontezza. Animato da un altissimo senso di altruismo, durante un'operazione scendeva dal proprio mezzo sotto il fuoco nemico e, a rischio della propria vita, provvedeva a soccorrere un collega ferito. Pur consapevole del pericolo cui andava incontro, perseguiva determinato il suo obiettivo". Qaleeh - Ye Kallam, Surobi (Afghanistan), 13 febbraio 2008.
 
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