Gazzetta n. 215 del 14 settembre 2012 (vai al sommario)
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
DECRETO 8 agosto 2012
Liquidazione coatta amministrativa della «Consorzio Coreceer societa' cooperative», in Bologna e nomina del commissario liquidatore.


IL MINISTRO
DELLO SVILUPPO ECONOMICO

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 novembre 2008, n. 197, recante il regolamento di organizzazione del Ministero dello sviluppo economico, per le competenze in materia di vigilanza sugli enti cooperativi;
Viste le risultanze della revisione dell'associazione di rappresentanza conclusa in data 6 luglio 2012, dalle quali si rileva lo stato d'insolvenza del «Consorzio Coreceer societa' cooperativa», con sede in Bologna;
Preso atto che in data 19 luglio 2012 e' stato comunicato, ai sensi degli articoli 7 e 8 della legge n. 241/90, l'avvio del procedimento per l'adozione del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa al legale rappresentante della societa', al Tribunale competente per territorio, nonche' all'Associazione di rappresentanza cui aderisce la cooperativa;
Considerato che il termine per proporre osservazioni e controdeduzioni e' scaduto senza che all'Amministrazione siano pervenute comunicazioni da parte degli interessati;
Visto l'art. 2545-terdecies del codice civile e ritenuto di doverne disporre la liquidazione coatta amministrativa;
Visto l'art. 198 del r.d. 16 marzo 1942, n. 267;

Decreta:

Art. 1

La societa' cooperativa «Consorzio Coreceer societa' cooperative», con sede in Bologna (codice fiscale 00618770374) e' posta in liquidazione coatta amministrativa, ai sensi dell'art. 2545-terdecies del codice civile, e l'avv. Pierluigi Bertani, nato a Bologna l'8 settembre 1942 ed ivi residente in Via Carlo Alberto Pizzardi n. 50, ne e' nominato commissario liquidatore.
 
Art. 2

Con successivo provvedimento sara' definito il trattamento economico del commissario liquidatore, ai sensi della legislazione vigente.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Tale provvedimento potra' essere impugnato dinnanzi al competente Tribunale amministrativo regionale, ovvero a mezzo di ricorso straordinario direttamente al Presidente della Repubblica qualora sussistano i presupposti di legge.
Roma, 8 agosto 2012

Il Ministro: Passera
 
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