Gazzetta n. 229 del 1 ottobre 2012 (vai al sommario)
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
DECRETO 14 giugno 2012
Liquidazione coatta amministrativa della «Edil Fiore e Franci Societa' Cooperativa in liquidazione» in Fano e nomina del commissario liquidatore.


IL DIRETTORE GENERALE
per le piccole e medie imprese e gli enti cooperativi

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 novembre 2008, n. 197, recante il regolamento di organizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico, per le competenze in materia di vigilanza sugli enti cooperativi;
Vista le risultanze della revisione ministeriale in data 24 gennaio 2012 dalle quali si rileva lo stato d'insolvenza della societa' cooperativa sotto indicata;
Viste le risultanze degli ulteriori accertamenti d'ufficio presso il registro del l'imprese;
Visto che in data 22 maggio 2012 e' stato comunicato, ai sensi degli artt. 7 e 8 della L. 241/90, l'avvio del procedimento di liquidazione coatta amministrativa al legale rappresentante della societa', al Tribunale competente per territorio;
Visto che il termine per proporre osservazioni e controdeduzioni e' scaduto senza che all'amministrazione siano pervenute comunicazioni da parte degli interessati;
Visto l'art. 2545 terdecies c.c. e ritenuto di doverne disporre la liquidazione coatta amministrativa;
Visto l'art. 198 del r.d. 16 marzo 1942, n. 267;

Decreta:

Art. 1

La societa' cooperativa «Edil Fiore e Franci Soc. Coop. In liquidazione», con sede in Fano (PU) (codice fiscale n. 02658420613) e' posta in liquidazione coatta amministrativa, ai sensi dell'art. 2545-terdecies c.c.,
Considerate le specifiche e plurime competenze materia e' nominato commissario liquidatore il dott. Paolo Pieri, nato a Pesaro il 17 aprile 1967, ivi domiciliato in via Nitti, n. 34.
 
Art. 2

Al commissario nominato spetta il trattamento economico previsto dal D.M. 23 febbraio 2001, n. 64, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 72 del 27 marzo 2001.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Tale provvedimento potra' essere impugnato dinnanzi al competente Tribunale Amministrativo Regionale, ovvero a mezzo di ricorso straordinario direttamente al Presidente della Repubblica qualora sussistano i presupposti di legge.
Roma, 14 giugno 2012

Il direttore generale: Esposito
 
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