Gazzetta n. 242 del 16 ottobre 2012 (vai al sommario)
AUTORITA' DI BACINO DEL FIUME TEVERE
COMUNICATO
Adozione delle modifiche al Piano di bacino del fiume Tevere - VI stralcio funzionale P.S. 6 per l'assetto idrogeologico P.A.I. - progetto di variante alle Norme Tecniche di Attuazione - adozione misure di salvaguardia.



Il Comitato Istituzionale dell'Autorita' di bacino del fiume Tevere, con deliberazione n. 122 del 18 luglio 2012, ha adottato, ai sensi del comma 1 dell'art. 18 della legge 18 maggio 1989 n. 183 le modifiche al Piano di bacino del fiume Tevere - VI stralcio funzionale P.S. 6 per l'assetto idrogeologico P.A.I. - progetto di variante alle Norme Tecniche di Attuazione - adozione misure di salvaguardia. Per l'effetto il comma 5 dell'art. 43 delle Norme Tecniche di Attuazione del citato piano di bacino e' sostituito con la seguente disposizione:
5. Fermo restando quanto previsto ai commi 7 e 8 del presente articolo, con decreto del Segretario Generale, previo parere del Comitato Tecnico, possono essere apportate modifiche di aree a rischio e fasce di pericolosita' contemplate dal PAI che si rendano necessarie, nei seguenti casi:
a) avvenuta realizzazione di opere di messa in sicurezza dal rischio idrogeologico, nonche' di approfondimenti e/o aggiornamenti del quadro conoscitivo che determinino e/o accertino una diminuzione del rischio e/o della pericolosita';
b) modifiche e/o introduzione di nuove aree a rischio o di fasce di pericolosita' a seguito di approfondimenti e/ o aggiornamenti del quadro conoscitivo.
5-bis. L'amministrazione regionale rivolge apposita istanza all'Autorita' di bacino, volta alla modifica di cui al precedente comma, che successivamente e' sottoposta al parere del Comitato Tecnico, al fine dell'elaborazione della proposta di modifica.
5-ter. Nei casi di cui alla lettera a) del comma 5 del presente articolo l'istanza e' trasmessa dalle Regioni competenti all'Autorita' di bacino, sulla base del certificato di collaudo dell'opera ovvero degli approfondimenti e/o aggiornamenti del quadro conoscitivo congiuntamente al parere dell'autorita' competente nel settore idraulico o geomorfologico, ed e' corredata dalla documentazione relativa alla ridefinizione del perimetro delle zone gia' soggette a rischio ed alla loro eventuale declassificazione.
5-quater. Nei casi di cui alla lettera b) del comma 5 del presente articolo l'istanza e' trasmessa dalle Regioni competenti all'Autorita' di bacino, sulla base del certificato di collaudo dell'opera ovvero degli approfondimenti e/o aggiornamenti del quadro conoscitivo ed e' corredata dalla documentazione relativa alla ridefinizione del perimetro delle zone gia' soggette a rischio o alla perimetrazione di nuove aree a rischio o fasce di pericolosita'.
5-quinquies. Al fine di garantire la massima pubblicita' alla procedura, l'avviso relativo alla proposta di modifica, elaborata dal Comitato Tecnico, e' pubblicato nel sito web dell'Autorita' di bacino. Del medesimo e' dato avviso nel Bollettino Ufficiale della regione territorialmente interessata. La documentazione relativa e' disponibile per la consultazione per giorni trenta, decorrenti dalla data di pubblicazione nel bollettino Ufficiale regionale, presso la sede dell'Autorita' di bacino ed e' trasmessa anche alla Regione, alla Provincia ed al Comune territorialmente interessati.
5-sexies. Entro il suddetto termine possono essere presentate eventuali osservazioni all'Autorita' di bacino.
5-septies. La proposta definitiva di modifica, tenuto conto e valutate le osservazioni pervenute, e' elaborata dal Comitato Tecnico ed e' disposta con decreto del Segretario Generale.
5-octies. Il decreto e' pubblicato nelle forme previste dal comma 5-quinquies del presente articolo e costituisce immediata variante di piano con gli effetti previsti dall'art. 4 delle presenti Norme Tecniche di Attuazione. Le modifiche disposte con decreto del Segretario Generale sono successivamente recepite tramite le procedure previste dalla disciplina vigente in materia di formazione dei piani stralcio di bacino.
La presente modifica, fino all'approvazione definitiva, ha valore di misura di salvaguardia, ai sensi e per gli effetti del comma 6 bis dell'art. 17 della legge n. 183 del 18 maggio 1989.
Gli effetti della variante di piano decorrono dalla data di avvenuta pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana - serie generale. Analogo avviso e' dato nei bollettini ufficiali delle Regioni Lazio, Abruzzo, Umbria, Toscana, Marche, Emilia Romagna e nel sito internet www.abtevere.it.
La documentazione inerente la variante alle Norme Tecniche di Attuazione e' depositata, ai fini di quanto previsto dall'art. 18, della legge 18 maggio 1989, n. 183, presso le sedi delle Regioni Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Umbria, Toscana e delle Province interessate, nonche' presso la sede dell'Autorita' di Bacino del fiume Tevere.
Chiunque fosse interessato puo' prendere visione della documentazione di cui sopra a decorrere dal giorno 15 novembre 2012 per quarantacinque giorni, presso le sedi delle seguenti Amministrazioni:
Regione Umbria - Direzione Regionale Ambiente, Territorio e Infrastrutture - Piazza Partigiani n. 1, Perugia;
Provincia di Perugia - Sportello del Cittadino - P.zza Italia n. 11, Perugia;
Provincia di Terni - Servizio Assetto del Territorio - Palazzo De Santis - IV Piano, via Plinio il Giovane n. 21, Terni;
Regione Abruzzo - Direzione Lavori Pubblici - Servizio Difesa del Suolo Via Salaria Antica Est n. 27, L'Aquila;
Provincia de L'Aquila - Settore Politiche Ambientali e Sviluppo Territoriale - Localita' Campo di Pile, L'Aquila;
Regione Lazio - Direzione Ambiente - Area Difesa del Suolo - viale del Tintoretto n. 432, Roma, rif. Dr. Claudio Bicocchi;
Provincia di Frosinone - Segreteria della Presidenza, P.zza Gramsci n. 13, Frosinone;
Provincia di Roma - Dipartimento IV - Servizio 2 Tutela delle Acque, Risorse Idriche, via Tiburtina n. 691, Roma;
Provincia di Rieti - VI Settore, via Salaria n. 3, Rieti;
Provincia di Viterbo - Assessorato Ambiente, via Saffi n. 49, Viterbo;
Regione Marche presso Autorita' di bacino Regionale delle Marche, via Palestro n. 19, Ancona;
Provincia di Macerata - Segreteria della Presidenza, corso della Repubblica n. 28, Macerata;
Regione Emilia Romagna - Assessorato Sicurezza Territoriale, Difesa del Suolo e della Costa, Protezione civile - Via della Fiera, 8 Bologna;
Provincia di Forli' - Servizio Ambiente e Tutela del Territorio - p.zza. G.B. Morgagni n. 9, Forli';
Regione Toscana - Ufficio Relazioni con il Pubblico della Giunta Regionale - Palazzo "A" piano terra - via di Novoli, 26, Firenze;
Provincia di Arezzo - Servizio Difesa del Suolo -via A. Testa n. 2, Arezzo;
Provincia di Grosseto - Dipartimento Lavori e Servizi Pubblici - Area Infrastrutture, Manutenzioni, Difesa del Suolo - Servizio Difesa del Suolo e Bonifica Idraulica, Piazza d'Istia n. 1, Grosseto;
Provincia di Siena - Segreteria della Presidenza, p.zza Duomo n. 9, Siena;
Autorita' di bacino del fiume Tevere - Ufficio Relazioni con il Pubblico, via Bachelet n. 12, Roma;
Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, via Ulpiano n. 11, Roma.
 
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