Con decreto ministeriale n. 557/PAS/E/021820/XVJ/CE/C del 13.02.2013, il manufatto esplosivo denominato: "Esplosivo da mina EURANFO 77", gia' classificato con decreto Ministeriale n. 557/PAS.7123-XVJ/6/15/2005 CE 28 del 27 novembre 2006, ai sensi dell'art. 19, comma 3 a), del decreto 19 settembre 2002, n. 272, nella II categoria dell'allegato "A" al Regolamento di esecuzione del citato Testo Unico, deve essere fabbricato, in accordo al certificato INERIS 0080.EXP.02.0114 integrazione C8 del 23 novembre 2012, rilasciato su richiesta della "SEI EPC ITALIA S.p.A." (Brescia - Italia), nei seguenti stabilimenti: "Epc-France" (13310 Saint-Martin-de-Crau - Francia) "Esplodenti Sabino S.r.L" (Casalbordino Stazione, Chieti - Italia), "UEE ITALIA S.r.l." (Terrarossa, Massa - Italia), "Pravisani S.p.A.", (Sequals, Pn - Italia), "Fabbrica Romana Esplosivi S.r.l." (Borghetto di Civita Castellana, Viterbo - Italia). "VS ITALIA S.r.l." (S. Vittore del Lazio - Frosinone - Italia) Sull'imballaggio del manufatto esplosivo deve essere apposta un'etichetta riportante, oltre a quanto previsto dalla direttiva 93/15/CEE e dal decreto legislativo 14 marzo 2003, n. 65 recante: "Attuazione delle direttive 1999/45/CE e 2001/60/CE relative alla classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura dei preparati pericolosi" e successive modificazioni, anche i seguenti dati: denominazione del prodotto, numero ONU e classe di rischio, numero del certificato "CE del Tipo", categoria dell'esplosivo secondo il T.U.L.P.S., nome del fabbricante e indicazione di eventuali pericoli nel maneggio e trasporto. Per il sopra indicato esplosivo il sig. Tonino De Angelis, titolare di licenza di P.S., in nome e per conto della "SEI EPC ITALIA S.p.A.", per lo stabilimento sito in localita' Colle nel comune di Castignano (AP), ha prodotto, ai sensi del comma 7 dell'art. 8 del decreto 19 settembre 2002, n. 272, il citato attestato "CE del Tipo". Avverso il presente provvedimento e' ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R. o, in alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, rispettivamente, entro 60 o 120 giorni dalla notifica.
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