Gazzetta n. 53 del 4 marzo 2013 (vai al sommario)
MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
DECRETO 15 febbraio 2013
Bando Potenziamento Strutturale per le Regioni della Convergenza a valere sui fondi del PAC. (Decreto n. 274).


IL DIRETTORE GENERALE
per il Coordinamento e lo Sviluppo della Ricerca

Visto l'art. 19 della legge 15 marzo 1997, n. 59, e ss. mm. e ii. per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa;
Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, e ss. mm. e ii., sulla riforma dell'organizzazione del Governo ex art. 11 legge 15 marzo 1997, n. 59 ed in particolare l'art. 4, comma 4;
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e ss. mm. e ii. sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche;
Visto il decreto legge 16 maggio 2008 n. 85 «Disposizioni urgenti per l'adeguamento delle strutture di Governo in applicazione dell'art. 1, commi 376 e 377, della legge finanziaria del 24 dicembre 2007, n. 244» ed in particolare l'art. 1 che accorpa il Ministero dell'Istruzione con il Ministero dell'Universita' e della Ricerca;
Vista la legge 14 luglio 2008 n. 121 di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 16 maggio 2008 n. 85, recante «Disposizioni urgenti per l'adeguamento delle strutture di governo in applicazione dell'art. 1, commi 376 e 377, della legge 24 dicembre 2007, n. 244» con la quale, tra l'altro, e' stato previsto che le funzioni del Ministero dell'Universita' e della Ricerca, con le inerenti risorse finanziarie, strumentali e di personale, sono trasferite al Ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 6 agosto 2008 «Ricognizione, in via amministrativa delle strutture trasferite al Ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca, ai sensi dell'art. 1, comma 8, del decreto-legge 16 maggio 2008, n. 85, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2008, n. 121;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 14 gennaio 2009, n. 16, «Regolamento recante la riorganizzazione degli Uffici di diretta collaborazione presso il Ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 20 gennaio 2009, n. 17, «Regolamento recante disposizioni di riorganizzazione del Ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca»;
Visti i Regolamenti comunitari vigenti per la programmazione 2007-2013;
Visto il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per la politica regionale di sviluppo 2007-2013 approvato con Delibera: CIPE n. 174 del 22 dicembre 2006 e con successiva Decisione della Commissione Europea n. 3329 del 13 luglio 2007;
Visto il Programma Operativo Nazionale «Ricerca e Competitivita'» (di seguito PON «R & C») 2007-2013 per le regioni Convergenza, previsto dal QSN e adottato con Decisione CE(2007) 6882 della Commissione Europea del 21 dicembre 2007 (CCI: 2007IT161PO006), e successivamente modificato con Decisione CE(2012) 7629 del 31 ottobre 2012 cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e dal Fondo di Rotazione (FDR) per l'attuazione delle Politiche Comunitarie ex art. 5 della legge 16 aprile 1987, n. 183;
Vista la Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle Regioni: «Verso uno spazio europeo della ricerca» [COM(2000) 6 def.] finalizzato a rafforzare la coerenza della ricerca europea;
Viste le Conclusioni del Consiglio europeo del 17 giugno 2010(EUCO 13/10), con cui gli Stati membri hanno adottato «Europa2020», la nuova strategia per l'occupazione e una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva;
Vista la Comunicazione della Commissione europea sull'Iniziativa Faro «L'Unione dell'Innovazione» COM(2010) 546 del 6 ottobre 2010, che al punto 2.2 recita «Entro il 2015 gli Stati membri e la Commissione dovrebbero avere portato a termine o varato la costruzione del 60% delle infrastrutture europee di ricerca prioritarie quali identificate dal Forum strategico europeo sulle infrastrutture di ricerca (ESFRI). Il potenziale per l'innovazione di queste infrastrutture (delle TIC e altre) va aumentato;
Vista la Decisione n. 1982/2006/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 concernente il 7° Programma Quadro di attivita' Comunitarie di Ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione 2007/2013 (FP7) e la decisione n. 969/2006/CE del 18 dicembre 2006 relativa al 7° Programma Quadro della Comunita' europea dell'energia atomica per le attivita' di ricerca e formazione nel settore nucleare 2007/2013(EURATOM);
Considerato lo studio «Synergies between FP7 and Structural Funds for Research Infrastructure» condotto dalla Direzione generale per la Ricerca della Commissione europea del 29 settembre 2010 e i previsti «Scenari di finanziamento complementare»;
Visto il secondo aggiornamento al Piano di azione coesione (PAC) approvato dal Consiglio dei Ministri il 15 dicembre 2011;
Visto quanto deciso dal CIPE nella seduta del 3 agosto 2012 in merito all'assegnazione delle risorse finanziarie provenienti dalla riduzione del cofinanziamento nazionale (fondo rotazione ex legge n. 183/87) dei Programmi operativi Nazionali e Regionali della Programmazione unitaria previsti anche in relazione al programma di intervento del PAC;
Vista la nota n. 908 del 24 gennaio 2013 con la quale il Ministero dell'Istruzione, Universita' e Ricerca ha rappresentato l'esigenza di promuovere specifici interventi di potenziamento strutturale dell'Universita' e degli Enti Pubblici di Ricerca, ivi meglio identificati e in coerenza con i contenuti e gli obiettivi delle altre azioni di competenza del MIUR nell'ambito del richiamato PAC;
Vista la nota prot. n. 0001990-U del 13 febbraio 2013 con la quale il Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del Ministero dello Sviluppo economico ha approvato la rimodulazione proposta dal MIUR con riferimento al Piano di Azione e Coesione;
Ritenuto di procedere alla adozione e pubblicazione di uno specifico Avviso per la realizzazione dei suddetti interventi;

Decreta:

Art. 1

Finalita' e oggetto dell'intervento

1. Il Piano di Azione e Coesione ricomprende, nell'ambito delle azioni di competenza del Ministero dell'Istruzione, Universita' e Ricerca, cosi' come articolati nelle premesse del presente decreto, prevede la definizione e l'attivazione di interventi di adeguamento e rafforzamento strutturale, riferiti a centri di elevata qualificazione attivi in ambiti e discipline di particolare rilevanza strategica per lo sviluppo del sistema produttivo delle aree «Convergenza» e di comprovata eccellenza e capacita' di proiezione nazionale e internazionale, quali i nodi di infrastrutture di ricerca integrate nello Spazio Europeo della Ricerca.
2. Nello specifico, in coerenza con l'intento strategico del Ministero diretto a favorire lo sviluppo dell'Agenda Digitale, cui contribuiscono fortemente gli interventi realizzati nell'ambito Smart Cities e Communities e gli interventi di costruzione dei Cluster Tecnologici Nazionali, l'Avviso intende sostenere azioni in grado di offrire il necessario supporto infrastrutturale dell'offerta di ricerca pubblica, da connettersi al processo di definizione di competenze e soluzioni tecnologiche avviate in materia.
3. Gli interventi oggetto del presente Avviso, infine, sono immaginati privilegiandone il respiro sovra-regionale, i collegamenti con le iniziative infrastrutturali della Unione Europea, la capacita' di valorizzazione economico-industriale (in termini di effettiva attivazione di rapporti con il mondo imprenditoriale, di creazione di opportunita' di ritorni economici, di generazione di nuova imprenditorialita' innovativa), la prospettiva di accrescere la competitivita' e la attrattivita' del sistema della ricerca pubblica meridionale, la capacita' di garantirsi una comprovata autosostenibilita' economico-finanziaria nel medio-lungo periodo.
 
Art. 2
Rafforzamento strutturale e infrastrutturale del sistema della
ricerca pubblica

1. Ai fini sopra descritti, con il presente Avviso il MIUR invita i soggetti di cui al successivo art. 3 del presente Avviso a presentare specifici Progetti di Potenziamento Strutturale (di seguito Progetti) nelle seguenti linee di intervento:
a) Interventi coordinati di adeguamento e rafforzamento strutturale di reti telematiche e infrastrutture digitali (ICT), mediante lo sviluppo e l'adozione di soluzioni fortemente innovative e tecnologicamente avanzate, con l'obiettivo congiunto di fornire supporto alla Istruzione di tutti i livelli e alla Ricerca interdisciplinare nelle Regioni della Convergenza e nello stesso tempo di promuovere l'utilizzo evoluto delle tecnologie digitali da parte di cittadini, imprese e amministrazioni presenti sul territorio;
b) Interventi per l'adeguamento e il consolidamento di infrastrutture per il monitoraggio ambientale, in grado di incentivare nelle Regioni della Convergenza lo sviluppo di una ricerca collaborativa e multidisciplinare nell'area di interesse, con positive ricadute in ambito internazionale;
c) Interventi di realizzazione strutturale, nelle aree della Convergenza, di un sistema di «long term digital preservation» dei prodotti/risultati della ricerca, attraverso l'utilizzo di soluzioni standard aperti (logica dell'open government e open access), in un quadro di cooperazione con altre istituzioni nazionali e in coerenza con le raccomandazioni di Horizon 2020.
 
Art. 3

Soggetti ammissibili

1. Sono ammissibili a presentare i Progetti di cui al precedente art. 2 del presente Avviso i seguenti soggetti (di seguito Soggetti):
a) le Universita' e gli Istituti Universitari statali;
b) gli Enti e le Istituzioni Pubbliche Nazionali di Ricerca, vigilati dalla Amministrazione Pubblica Centrale;
c) altri organismi di ricerca senza scopo di lucro, indipendentemente dal proprio status giuridico o fonte di finanziamento la cui principale finalita' statutaria consiste nello svolgimento di attivita' di ricerca scientifica e/o tecnologica e nel diffonderne i risultati, mediante l'insegnamento, la pubblicazione o il trasferimento di tecnologie, i cui utili siano interamente reinvestiti nelle attivita' di ricerca, nella diffusione dei loro risultati o nell'insegnamento, non siano partecipati in alcun modo, ne' direttamente ne' indirettamente, da imprese.
2. I Soggetti di cui alla lettera a) del precedente comma 1 debbono presentare i Progetti con esclusivo riferimento alle proprie sedi operative, localizzate e gia' presenti nelle 4 Regioni della Convergenza (Campania, Puglia, Calabria, Sicilia).
3. I Soggetti di cui alle lettere b) e c) del precedente comma 1, che non dispongano nelle richiamate Regioni della Convergenza di proprie sedi operative, possono, in considerazione del loro carattere nazionale, presentare i Progetti allegando una formale dichiarazione di impegno a stabilire e rendere operativa nelle predette Regioni una propria sede alla data di accettazione dell'Atto Disciplinare di cui al successivo art. 8, comma 3, del presente Avviso. In tal caso, l'efficacia del provvedimento ministeriale di approvazione del Progetto e' subordinata al positivo esito delle verifiche in ordine all'adempimento dell'impegno assunto.
4. I Progetti possono essere presentati da uno (di seguito Progetti Individuali) o piu' dei Soggetti di cui al precedente comma 1 del presente articolo (di seguito Progetti Congiunti).
 
Art. 4

Caratteristiche dei Progetti

1. Il Progetto deve avere un carattere unitario e organico e deve evidenziare le esigenze di potenziamento delle strutture di ricerca e dei laboratori dei Soggetti in termini di grandi attrezzature e strumentazioni scientifiche e tecnologiche, e eventualmente di opere di realizzazione, ammodernamento e adeguamento edilizio e impiantistico.
2. Il Progetto deve, altresi', evidenziare il carattere di specificita' rispetto a iniziative di potenziamento strutturale gia' in corso e gia' oggetto di presentazione o finanziamento a livello regionale, nazionale, comunitario.
3. Al fine di consentire alle risorse del Piano di Azione e Coesione di favorire investimenti strutturali in grado di generare opportunita' di sviluppo e di autosostenibilita' nel medio-lungo periodo, il Progetto, inoltre, deve ricomprendere:
a) studi di mercato finalizzati alla esplorazione delle opportunita' di vendita di servizi scientifici e tecnologici, con determinazione del mercato obiettivo, del volume di domanda atteso, dei principali clienti, dello stato della concorrenza allargata, del livello dei prezzi;
b) piani industriali finalizzati alla dimostrazione della capacita' delle infrastrutture di provvedere, almeno parzialmente, al proprio finanziamento a regime, attraverso la commercializzazione di servizi scientifici e tecnologici e/o la valorizzazione della proprieta' intellettuale;
c) piani di sviluppo e/o potenziamento di nuova imprenditorialita' innovativa aventi come obiettivo la commercializzazione dei servizi scientifici e tecnologici ottenibili con l'utilizzo delle infrastrutture o la valorizzazione della proprieta' intellettuale;
d) piani per la promozione e missione internazionali, aventi l'obiettivo di stabilire alleanze e collaborazioni con soggetti pubblici e privati localizzati all'estero, con particolare riferimento all'area mediterranea, per le finalita' indicate nei punti precedenti.
4. Il Progetto deve prevedere il completamento delle attivita' entro il 30 marzo 2015 e l'inoltro al MIUR della rendicontazione finale di spesa entro il 30 giugno 2015.
5. I costi del Progetto non possono essere complessivamente:
inferiori a 35 milioni di euro ne' superiori a 46,5 milioni di euro per i progetti di cui alla lettera a) del precedente art. 2;
inferiori a 10 milioni di euro ne' superiori a 20 milioni di euro per i progetti di cui alla lettera b) del precedente art. 2;
inferiori a 6 milioni di euro ne' superiori a 10 milioni di euro per i progetti di cui alla lettera c) del precedente art. 2.
6. Il Progetto deve mettere in luce la propria capacita' di contribuire a facilitare ed accelerare i processi inerenti i mutamenti strutturali nell'economia delle Regioni della Convergenza, evidenziandone i collegamenti con le esigenze del mondo produttivo regionale e nazionale, l'idoneita' a rispondere alle esigenze emergenti nei settori e nei territori di riferimento, la capacita' di favorirne l'inserimento in grandi iniziative nazionali e internazionali (quali, ad esempio, i Progetti Bandiera del Programma Nazionale della Ricerca 2011/2013, l'European Strategy Forum on Research Infrastructures - ESFRI).
7. Al fine di garantire un piu' efficace impiego e valorizzazione delle attrezzature e infrastrutture previste dall'iniziativa, il Progetto deve prevedere e descrivere specifiche attivita' di formazione ad essa funzionali, come di seguito specificato, per un costo non superiore al 10% del totale degli altri costi del Progetto indicati al comma 1 del successivo art. 5.
8. Le attivita' di formazione, di cui al precedente comma 7 del presente articolo, da svolgersi prioritariamente in lingua inglese, debbono riguardare uno o piu' dei seguenti profili:
a) personale direttivo, avente per obiettivo la creazione di figure di management della ricerca, con particolare riferimento alla internazionalizzazione dei profili di competenza;
b) personale tecnico-commerciale, avente per obiettivo la creazione di ruoli abilitati alla gestione di trattative commerciali complesse su materie di alto contenuto tecnico;
c) laureati, dottori di ricerca o giovani ricercatori, avente per obiettivo la creazione di figure di ricerca particolarmente esperte nell'utilizzo delle attrezzature e infrastrutture previste dal Progetto.
9. Ai fini descritti, il Progetto, da elaborare in lingua italiana e in lingua inglese, deve identificarsi per i seguenti elementi, da descrivere in massimo 6 mila caratteri (spazi esclusi):
a. descrizione di come il progetto contribuisce ad accrescere le caratteristiche di eccellenza delle strutture interessate dal Progetto, in termini di effettive collaborazioni con il mondo produttivo nazionale e internazionale in progetti di ricerca finanziati a livello nazionale, comunitario e internazionale, di qualita' e consistenza delle risorse umane coinvolte;
b. evidenziazione della funzionalita' del Progetto rispetto alle esigenze dei territori delle Regioni della Convergenza e dei settori di riferimento, rispetto alle esigenze del mondo produttivo regionale e nazionale, rispetto alle prospettive di mutamento delle condizioni socio-economiche delle aree territoriali coinvolte;
c. descrizione della capacita' del Progetto di favorire i processi di internazionalizzazione del Soggetto, migliorandone la capacita' di attrazione di investimenti e talenti, creando le condizioni per la nascita e l'avvio iniziale di start up e di spin off di ricerca, con l'obiettivo di raggiungere una maggiore competitivita' a livello internazionale, ed una maggiore capacita' di realizzare sinergie tra settori industriali diversi sulle stesse tipologie tecnologiche;
d. descrizione della capacita' del Progetto di favorire una chiara strategia per una valorizzazione dei laboratori e delle strutture di ricerca che, attraverso servizi di rete, favorisca rapporti sovra-regionali e trans-nazionali;
e. possibile contestualizzazione del progetto nel quadro dello Spazio Europeo della Ricerca e, in particolare nel caso delle Infrastrutture di Ricerca aperte all'utenza internazionale (quali ad esempio quelle identificate da ESFRI e dalla Roadmap italiana delle infrastrutture di ricerca di interesse pan-europeo), descrizione delle possibilita' di costituire un nodo di un'infrastruttura europea, ovvero una infrastruttura regionale satellite di una infrastruttura europea;
f. identificazione delle attivita' di ricerca su cui, attraverso il Progetto, il Soggetto potra' impegnarsi, evidenziandone i collegamenti con programmi strategici di ricerca, di sviluppo tecnologico e innovazione, coerenti con le agende strategiche di riferimento a livello europeo e globale, ed in linea con i programmi di sviluppo e innovazione nazionali ed internazionali;
g. descrizione analitica delle azioni del Progetto, con specifica individuazione delle opere edili, attrezzature, strumentazioni, infrastrutture e reti di collegamento previste, dei relativi costi di acquisizione (accompagnati da apposite indagini di mercato) e/o realizzazione, dei tempi di operativita', delle procedure di acquisto previste in coerenza con le vigenti normative in materia;
h. descrizione delle attivita' di formazione previste, in termini di obiettivi, contenuti, metodologie, modalita' di selezione, costi, e loro collegamento funzionale alla valorizzazione dei contenuti del Progetto e al raggiungimento degli obiettivi del presente Avviso;
i. descrizione in termini economico-finanziari della sostenibilita' a medio-lungo termine delle azioni previste dal Progetto.
 
Art. 5

Determinazione e ammissibilita' dei costi

1. Sono ammissibili le seguenti voci di costo:
a. spese tecniche (es. progettazione, direzione lavori, collaudo) nella misura massima del 10% del costo del Progetto di Potenziamento;
b. opere edili di realizzazione, adeguamento e ristrutturazione strettamente finalizzate al progetto e impianti tecnologici, nella misura massima del 30% del costo del Progetto di Potenziamento;
c. acquisto di attrezzature e strumentazioni scientifiche e tecnologiche, inclusi gli oneri accessori (es. dazi, trasporto, imballaggio, installazione, etc.) ed escluso ogni ricarico per intermediazione commerciale;
d. realizzazione di reti di collegamento tra apparecchiature di laboratorio e/o reti di collegamento tra diverse strutture scientifiche e/o di alta formazione;
e. prestazioni di terzi per consulenze scientifiche e applicazioni tecnologiche;
f. costi specifici di progetto (es. spese relative alla pubblicazione di bandi di gara, spese per azioni di informazione e pubblicita' etc.);
2. Le spese ammissibili, riferite ad attivita' di formazione, comprendono:
a. costo del personale docente;
b. spesa di trasferta del personale docente e dei destinatari della formazione;
c. altre spese correnti (materiali, forniture, etc.);
d. strumenti e attrezzature di nuovo acquisto per la quota da riferire al loro uso esclusivo per il progetto di formazione;
e. costi di servizi di consulenza;
f. costo dei destinatari della formazione, fino ad un massimo pari al totale dei costi da a) a e);
g. spese per informazione, pubblicita', diffusione dei risultati.
3. Sono, altresi', ammissibili i costi (per un importo non superiore allo 0,25% del totale degli altri costi) per la realizzazione dei documenti di cui ai punti da a) a d) previsti al comma 3 del precedente art. 4 del presente Avviso.
4. I costi afferenti le diverse tipologie di spesa sono al netto di I.V.A. nel caso in cui tale imposta risulti trasferibile in sede di presentazione di dichiarazione periodica; sono invece comprensivi di I.V.A. nel caso in cui tale imposta non sia trasferibile.
5. L'ammissibilita' dei costi decorre dalla data di accettazione dell'Atto Disciplinare di cui al successivo art. 8, comma 3, del presente Avviso, ad esclusione dei costi di cui al precedente comma 3 la cui ammissibilita' decorre dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del presente Avviso.
6. I costi del Progetto non devono essere, ne' essere stati, oggetto di altri finanziamenti pubblici. A tale riguardo il Progetto deve essere accompagnato da una specifica autocertificazione, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 445/2000 recante «Disposizioni legislative in materia di documentazione amministrativa».
 
Art. 6

Risorse finanziarie

1. Per la realizzazione degli interventi di cui al presente Avviso, il MIUR mette a disposizione risorse, a carico del Piano di Azione e Coesione, pari a complessivi 76,5 Milioni di Euro, cosi' ripartiti per linee di intervento:
complessivi 46,50 Meuro per gli interventi di cui alla lettera a) del precedente art. 2;
complessivi 20,00 Meuro per gli interventi di cui alla lettera b) del precedente art. 2;
complessivi 10,00 Meuro per gli interventi di cui alla lettera c) del precedente art. 2.
2. Le risorse sono assorbite nel rispetto degli esiti delle graduatorie finali secondo le disposizioni di cui al comma 5 del successivo art. 7 del presente Avviso.
 
Art. 7
Modalita' e criteri per l'ammissibilita' e la valutazione dei
Progetti

1. La selezione sui Progetti ammessi alla fase istruttoria e' effettuata da una apposita Commissione, nominata con decreto del Direttore Generale della Direzione per il Coordinamento e lo Sviluppo della Ricerca del MIUR e composta di n. 5 (cinque) esperti, anche internazionali, indipendenti individuati dal Ministero.
2. La Commissione valuta i Progetti nel rispetto dei criteri riportati al successivo comma 3 del presente articolo, assicurando l'uniformita' di giudizio e di applicazione anche mediante la preventiva definizione di modalita' idonee a garantire un omogeneo ed accurato impiego dei punteggi a disposizione.
3. Ai fini della selezione dei Progetti, la Commissione deve fornire al Ministero, entro e non oltre 60 (sessanta) giorni dalla data di chiusura dei termini di presentazione dei progetti di cui al successivo art. 9, comma 1, del presente Avviso, una relazione illustrativa dei seguenti elementi, assegnando i relativi punteggi:
a. qualita' del Progetto in termini di (max 10 punti):
contributo del progetto a rafforzare la dotazione di attrezzature e di infrastrutture scientifico-tecnologiche idonee a consentire al sistema della ricerca pubblica di allinearsi agli standard operativi internazionali e a potenziare la propria attrattivita' e capacita' competitiva internazionale;
capacita' del progetto di offrire una risposta a esigenze di piu' territori e ricadute dei risultati su piu' settori economico-industriali;
valenza strategica del progetto con riferimento ai possibili collegamenti con il sistema produttivo e della ricerca, anche attraverso la previsione di iniziative congiunte, nell'ambito di riferimento;
fattibilita' del progetto sia tecnica, sia finanziaria rispetto alla tempistica prevista, con particolare riguardo al piano finanziario, alla congruita' e pertinenza dei costi esposti, alla sostenibilita' economico-finanziaria a medio-lungo termine;
qualita' e attendibilita' dei documenti indicati al precedente art. 4, comma 3, del presente Avviso;
b. qualita' e rilevanza delle attivita' di formazione previste e relativa integrazione con le altre azioni del Progetto (max 10 punti);
c. impatto dei risultati attesi con riferimento alla potenzialita' degli stessi di concorrere allo sviluppo di strategie di riposizionamento del sistema economico delle Regioni della Convergenza (max 10 punti);
d. complementarieta' e coerenza del Progetto con le strategie comunitarie, con particolare riferimento agli indirizzi in materia di Agenda Digitale (max 10 punti).
4. Sono approvati esclusivamente i Progetti che abbiano conseguito, nella sommatoria dei punteggi, un punteggio complessivo di almeno 30 punti (di cui almeno 8 punti per i criteri a) e c).
5. All'esito delle valutazioni di cui al precedente comma 4, il Ministero dispone l'ammissione al finanziamento del migliore progetto per ciascuna linea di intervento di cui al precedente art. 2, comma 1 del presente Avviso e procede al trasferimento delle risorse a favore dei Progetti approvati, nei limiti della disponibilita' finanziaria di cui al precedente art. 6 e secondo le modalita' di cui al successivo art. 8 del presente Avviso.
 
Art. 8

Determinazione e modalita' di erogazione del finanziamento

1. I costi del Progetto, giudicati ammissibili, sono riconosciuti nella misura del 100% e il relativo trasferimento di risorse e' disposto secondo le seguenti modalita':
a. una prima erogazione in misura del 80% del costo approvato e ammissibile successivamente alla adozione del decreto di approvazione del progetto, nel termine perentorio dei successivi 20 giorni dall'accettazione dell'Atto Disciplinare di cui al successivo comma 3 del presente articolo;
b. la seconda erogazione nella misura del 10% del costo approvato e ammissibile, eventualmente rideterminato a seguito dei controlli effettuati dagli organismi competenti, a seguito della presentazione di rendicontazioni di spesa per un importo pari ad almeno il 50% del costo approvato e ammissibile, secondo le modalita' e la tempistica indicate nell'Atto Disciplinare di cui al successivo comma 3 del presente articolo;
c. l'erogazione del saldo, fino all'importo massimo residuale del finanziamento dovuto, a chiusura delle attivita' e ad avvenuta approvazione dei rendiconti tecnici e finanziari nel rispetto delle modalita' e della tempistica indicate nell'Atto Disciplinare e della normativa di riferimento.
2. Il Soggetto, in ogni caso, ha l'obbligo di presentare la rendicontazione dei costi sostenuti con cadenza semestrale secondo le modalita' indicate nell'Atto Disciplinare. Il controllo sull'avanzamento tecnico delle attivita' progettuali sara' affidato dal MIUR ad appositi organismi di ispezione e collaudo.
3. L'Atto Disciplinare di cui al precedente comma 1 del presente articolo conterra' specifiche disposizioni in tema di modalita' di rendicontazione, controllo e monitoraggio degli interventi oggetto del finanziamento.
4. In caso di revoca, totale o parziale, del Progetto, il MIUR procede al recupero degli importi erogati, anche a valere su risorse comunque dovute dal MIUR e/o da altre Amministrazioni a titolo di contributi su progetti.
 
Art. 9

Modalita' di presentazione delle domande

1. I Progetti debbono essere presentati tramite il servizio telematico SIRIO (http://roma.cilea.it/Sirio), entro e non oltre le ore 12 del 3 aprile 2013.
2. Al medesimo indirizzo (http://roma.cilea.it/Sirio) e' possibile registrare la propria utenza e consultare le guide sull'utilizzo dei servizi offerti dallo sportello telematico.
3. Tutto il materiale trasmesso viene utilizzato dal MIUR esclusivamente per l'espletamento degli adempimenti connessi alle assegnazioni di cui al presente decreto.
4. I Soggetti debbono fornire in qualsiasi momento, su richiesta del MIUR, tutti i chiarimenti, le notizie e la documentazione ritenuti necessari dal Ministero stesso.
 
Art. 10

Obblighi dei soggetti proponenti

1. Gli obblighi dei soggetti proponenti che, con riferimento alla normativa vigente, possono essere visionati all'indirizzo http://roma.cilea.it/Sirio, sono regolati da apposito atto disciplinare.
2. Il MIUR, in caso di mancato rispetto degli obblighi di cui al precedente comma 1 del presente articolo, si riserva la facolta' di procedere alla revoca del finanziamento.
 
Art. 11

Informazioni

1. Il Responsabile del Procedimento per il presente Avviso e': dott. Fabrizio Cobis. Direzione generale per il Coordinamento e lo Sviluppo della Ricerca - Ufficio VII. Ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca.
2. Il presente Avviso e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana ed e' disponibile, unitamente a tutta la documentazione ivi richiamata, sul sito www.ponrec.it e sul sito www.miur.it.
3. Ogni richiesta di informazioni puo' essere inoltrata al MIUR via e-mail al seguente indirizzo di posta elettronica: sespar.upoc@miur.it.
Roma, 15 febbraio 2013

Il direttore generale: Fidora
 
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