Gazzetta n. 71 del 25 marzo 2013 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI |
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 23 marzo 2013 |
Ripartizione delle risorse di cui all'articolo 1, comma 290, della legge 24 dicembre 2012, n. 228. |
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IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Vista la legge 24 dicembre 2012, n. 228, recante "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilita' 2013)," ed in particolare l'articolo 1, commi 280 e 290; Vista la legge 24 febbraio 1992, n. 225, e successive modifiche ed integrazioni; Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401, recante "Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attivita' di protezione civile e per migliorare le strutture logistiche nel settore della difesa civile"; Visto il decreto-legge 15 maggio 2012, n. 59, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2012, n. 100, recante "Disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile"; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13 gennaio 2010, con cui e' stato dichiarato lo stato di emergenza in ordine agli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito le regioni Liguria e Toscana nell'ultima decade del mese di dicembre 2009 e nei primi giorni del mese di gennaio 2010; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 novembre 2010, con cui e' stato dichiarato lo stato di' emergenza in ordine agli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito il territorio della regione Veneto nei giorni dal 31 ottobre al 2 novembre 2010; Visti i decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 giugno 2011 e del 25 novembre 2011, con i quali e' stato dichiarato lo stato di emergenza sia in relazione alle eccezionali avversita' atmosferiche verificatesi nei mesi di febbraio e marzo 2011 che il 22 novembre 2011 nel territorio della provincia di Messina; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 marzo 2011, con cui e' stato dichiarato lo stato di emergenza in ordine agli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito il territorio della regione Marche nei giorni dal 1° al 6 marzo 2011; Visti i decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri del 19 maggio 2011 e dell'11 novembre 2011, inerenti la dichiarazione dello stato di emergenza in ordine alle eccezionali avversita' atmosferiche che hanno interessato il territorio della regione Piemonte rispettivamente nei giorni dal 14 al 17 marzo 2011 e dal 4 all'8 novembre 2011; Vista la delibera del Consiglio dei Ministri dell'11 dicembre 2012, con la quale e' stato dichiarato lo stato d'emergenza in conseguenza dell'eccezionale ondata di maltempo che, nei giorni dal 10 al 13 novembre 2012, ha interessato alcuni comuni delle province di Arezzo, Grosseto, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia e Siena; Vista la delibera del Consiglio dei Ministri dell'8 marzo 2013, con la quale e' stato prorogato, fino al 9 maggio 2013, lo stato d'emergenza in conseguenza dell'eccezionale ondata di maltempo che, nei giorni dal 10 al 13 novembre 2012, ha interessato alcuni comuni delle province di Arezzo, Grosseto, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistola e Siena; Vista l'ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile del 21 dicembre 2012, n. 32, ed, in particolare, l'articolo 3 ove gli oneri necessari per fronteggiare l'emergenza, individuati, nel limite massimo di 14 milioni di euro, dalla delibera dell'11 dicembre 2012 citata, sono stati posti a carico del fondo della protezione civile appositamente integrato con le risorse della quota destinata allo Stato dell'8 per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) dell'esercizio finanziario 2012, di cui all'articolo 47, secondo comma, della legge 20 maggio 1985, n. 222; Visto il decreto del Presidente del Consiglio del Ministri dell'8 febbraio 2012, recante la dichiarazione di eccezionale rischio di compromissione degli interessi primari a causa delle eccezionali avversita' atmosferiche che hanno colpito il territorio nazionale nel mese di febbraio 2012, emanato ai sensi dell'articolo 3, comma 1, dei decreto-legge 4 novembre 2002, n. 245, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2002, n. 286; Vista la delibera del Consiglio dei Ministri del 9 novembre 2012, con la quale e' stato dichiarato lo stato d'emergenza nel territorio delle province di Cosenza e Potenza, il cui territorio e' stato colpito il 26 ottobre 2012 da un evento sismico; Vista l'ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile del 20 novembre 2012, n. 25, ed, in particolare, l'articolo 6 ove gli oneri necessari per fronteggiare l'emergenza, individuati nel limite massimo di 10 milioni di euro dalla delibera del 9 novembre 2012 citata, sono stati posti a carico del fondo della protezione civile appositamente integrato con le risorse della quota destinata allo Stato dell'8 per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche ( Irpef) dell'esercizio finanziario 2012, di cui all'articolo 47, secondo comma, della legge 20 maggio 1985, n. 222; Vista la nota del 5 febbraio 2013, con la quale il Capo del Dipartimento ha richiesto alle Regioni interessate di fornire elementi di conoscenza in merito al fabbisogno economico complessivo mediante la compilazione di una tabella di sintesi; Vista la nota 1° marzo 2013 del Capo del Dipartimento trasmessa alle Regioni, recante la ripartizione delle risorse di cui alle disposizioni in rassegna predisposta sulla base degli elementi forniti dalle medesime Regioni interessate; Considerata la necessita' di procedere alla ripartizione dei fondi individuati dall'articolo 1, comma 290, della legge di stabilita' 2013 che ha incrementato il Fondo di protezione civile di 47 milioni di euro per l'anno 2013, di 8 milioni per il 2014 e di 50 milioni per il 2015, da destinare alla realizzazione di interventi, in conto capitale, nei territori colpiti dagli eventi alluvionali verificatisi dal dicembre 2009 al gennaio 2010 in Liguria e in Toscana, dagli eventi alluvionali verificatisi dal 31 ottobre al 2 novembre 2010 in Veneto, dalle eccezionali avversita' atmosferiche verificatesi nei mesi di febbraio e di marzo 2011 e il giorno 22 novembre 2011 nel territorio della provincia di Messina, dagli eventi alluvionali verificatisi nel marzo 2011 nelle Marche, dalle eccezionali precipitazioni nevose verificatesi nel febbraio 2012 nelle Marche e nell'Emilia-Romagna, nonche' dal sisma verificatosi il 26 ottobre 2012 in Calabria e Basilicata e dagli eventi alluvionali verificatisi in Piemonte nel marzo e nel novembre 2011 ed in Toscana ed in Umbria nel novembre 2012; Considerato, altresi', che, ai sensi del comma 280 dell'articolo 1 della legge di stabilita' 2013, l'autorizzazione di spesa di cui al comma 290 e' ulteriormente incrementata delle disponibilita' residue per l'anno 2012 relative all'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 47, secondo comma, della legge 20 maggio 1985, n. 222, relativamente alla quota destinata allo Stato dell'otto per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), nella misura di 8 milioni di euro da destinare al finanziamento degli interventi diretti a fronteggiare i danni conseguenti agli eccezionali eventi alluvionali che hanno colpito il territorio della Provincia di Teramo di cui alla dichiarazione dello stato di emergenza del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 marzo 2011; Rilevata l'incidenza degli effetti immediati, ovvero che si protraggono nel tempo, determinatasi sul territorio a seguito dei diversi eventi calamitosi in rassegna, si ravvisa la necessita' di procedere, con urgenza, al trasferimento delle risorse di cui al comma 290 dell'articolo 1 della legge di stabilita' 2013; Tenuto conto che, dalla somma dell'entita' complessiva dei fabbisogni rappresentati, sono state detratte le risorse gia' individuate dalle ordinanze di protezione civile emanate per fronteggiare gli eventi in rassegna e quelle ripartite ai sensi dell'articolo 1, comma 548, della legge n. 228/12 citata per gli eventi di novembre 2012 che hanno colpito il territorio dell'Umbria e della Toscana; Tenuto conto, altresi', che la regione Toscana non ha avanzato richieste di finanziamenti per gli eventi alluvionali verificatesi sul proprio territorio nel dicembre 2009; Considerato che la disposizione in rassegna prevede che le risorse individuate siano ripartite con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri; Su proposta del Capo del Dipartimento della protezione civile di cui alla nota del 1° marzo 2013 citata;
Decreta:
Art. 1
1. In considerazione di quanto esposto in premessa, le risorse individuate nella misura di 47 milioni di euro per l'anno 2013 dall'articolo 1, comma 290, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, per l'incremento del Fondo di cui all'articolo 6, comma 1, del decreto-legge 3 maggio 1991, n. 142, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 luglio 1991, n. 195, sono destinate a finanziare gli interventi, in conto capitale, nei territori colpiti dagli eventi alluvionali verificatisi dal dicembre 2009 al gennaio 2010 in Liguria e in Toscana, dagli eventi alluvionali verificatisi dal 31 ottobre al 2 novembre 2010 in Veneto, dalle eccezionali avversita' atmosferiche verificatesi nei mesi di febbraio e di marzo 2011 e il giorno 22 novembre 2011 nel territorio della provincia di Messina, dagli eventi alluvionali verificatisi nel marzo 2011 nelle Marche, dalle eccezionali precipitazioni nevose verificatesi nel febbraio 2012 nelle Marche e nell'Emilia-Romagna, nonche' dal sisma verificatosi il 26 ottobre 2012 in Calabria e Basilicata e dagli eventi alluvionali verificatisi in Piemonte nel marzo e nel novembre 2011 ed in Toscana ed in Umbria nel novembre 2012.
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| Allegato 1 Parte di provvedimento in formato grafico
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| Art. 2
1. Al fine di dare attuazione al disposto di cui all'articolo 1, comma 290, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, le risorse ivi individuate sono ripartite sulla base dell'entita' complessiva dei fabbisogni rappresentati dalle Regioni per i diversi eventi, dalla quale sono detratte le somme gia' stanziate dalle ordinanze di protezione civile emanate per fronteggiare le diverse emergenze, nonche' gli importi inerenti gli eventi di novembre 2012 che hanno interessato le regioni dell'Umbria e della Toscana, computate gia' nel riparto previsto dall'articolo 1, comma 548, della legge di stabilita' 2013. La somma risultante dalla decurtazione di cui al precedente periodo e' stata equamente ripartita in proporzione alle somme individuate per ciascuna annualita' nel limite massimo dei 105 milioni di euro, di cui 47 milioni di euro per l'anno 2013, 8 milioni di euro per l'anno 2014 e 50 milioni di euro per l'anno 2015. 2. Nel computo delle somme individuate non sono previsti stanziamenti di' risorse da destinare agli eventi alluvionali verificatisi nel dicembre 2009 nel territorio della regione Toscana, in ragione della mancata richiesta da parte della medesima Regione. 3. La tabella recante il riparto delle risorse, formulato sulla base dell'importo triennale dei finanziamenti previsti dalla disposizione di cui al comma 1, pari a 105 milioni di euro, e' contenuta nell'allegato l che costituisce parte integrante del presente decreto. 4. L'autorizzazione di spesa di cui al comma 290 dell'articolo 1 della legge n. 228/12 e' ulteriormente incrementata delle disponibilita' residue per l'anno 2012 relative all'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 47, secondo comma, della legge 20 maggio 1985, n. 222, relativamente alla quota destinata allo Stato dell'otto per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, nella misura di 8 milioni di euro, ai sensi del comma 280 dell'articolo 1 della legge di stabilita' 2013. Le risorse di cui al precedente periodo sono destinate al finanziamento degli interventi diretti a fronteggiare i danni conseguenti agli eccezionali eventi alluvionali che hanno colpito il territorio della Provincia di' Teramo di cui alla dichiarazione dello stato di emergenza del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 marzo 2011. Il presente decreto verra' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
Roma, 23 marzo 2013
Il Presidente: Monti
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