Gazzetta n. 97 del 26 aprile 2013 (vai al sommario)
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 9 aprile 2013
Proroga dello scioglimento del consiglio comunale di Nardodipace.


IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visto il proprio decreto, in data 12 dicembre 2011, registrato alla Corte dei conti il 21 dicembre 2011, con il quale, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e' stato disposto lo scioglimento del consiglio comunale di Nardodipace (Vibo Valentia) per la durata di diciotto mesi e la nomina di una commissione straordinaria per la provvisoria gestione dell'ente;
Constatato che non risulta esaurita l'azione di recupero e risanamento complessivo dell'istituzione locale e della realta' sociale, ancora segnate dalla malavita organizzata;
Ritenuto che le esigenze della collettivita' locale e la tutela degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento dello Stato, che assicuri il ripristino dei principi democratici e di legalita' e restituisca efficienza e trasparenza all'azione amministrativa dell'ente;
Visto l'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 27 marzo 2013;

Decreta:

La durata dello scioglimento del consiglio comunale di Nardodipace (Vibo Valentia), fissata in diciotto mesi, e' prorogata per il periodo di sei mesi.
Dato a Roma, addi' 9 aprile 2013

NAPOLITANO
Monti, Presidente del Consiglio dei Ministri

Cancellieri, Ministro dell'interno

Registrato alla Corte dei conti il 15 aprile 2013 Interno, registro n. 2, foglio n. 301
 
Allegato

Al Presidente della Repubblica

Il consiglio comunale di Nardodipace (Vibo Valentia) e' stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica in data 12 dicembre 2011, registrato alla Corte dei conti il 21 dicembre 2011, per la durata di mesi diciotto, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalita' organizzata.
Per effetto dell'avvenuto scioglimento, la gestione dell'ente e' stata affidata ad una commissione straordinaria che ha perseguito l'obiettivo del ripristino della legalita' e della corretta gestione delle risorse comunali, pur operando in un ambiente che non si e' ancora riscattato dai condizionamenti esterni della locale criminalita'.
Come rilevato dal prefetto di Vibo Valentia con relazione del 20 febbraio 2013, con la quale e' stata chiesta la proroga della gestione commissariale, nonostante i positivi risultati conseguiti dall'organo di gestione straordinaria, l'avviata azione di riorganizzazione e risanamento dell'ente locale non puo' ritenersi conclusa.
La situazione in atto nel comune e la necessita' di completare gli interventi di risanamento gia' avviati sono stati anche oggetto di approfondimento nell'ambito della riunione tecnica di coordinamento delle Forze di Polizia, del 19 febbraio 2013, nel corso della quale e' stato espresso parere favorevole al prosieguo della gestione commissariale.
Le azioni intraprese dalla commissione straordinaria sono state improntate, sin dalle prime fasi della gestione, alla massima discontinuita' rispetto al passato, al fine di dare inequivocabili segnali della forte presenza dello Stato e per interrompere le diverse forme di ingerenza riscontrate nella vita amministrativa dell'ente.
L'attenzione della commissione straordinaria si e' prioritariamente incentrata sulla situazione finanziaria dell'ente il cui grave deficit ha reso necessario dichiarare lo stato di dissesto deliberato in data 7 giugno 2012 per il risanamento dell'ente.
La realizzazione di un ordinato sistema di contabilita', ispirato a principi di trasparenza e corretta gestione ed al rafforzamento delle connesse attivita' finalizzate alla riduzione dell'evasione tributaria, comporta considerevoli benefici per l'attivita' amministrativa, garantisce i servizi essenziali in favore della comunita' amministrata, costituendo altresi' un deterrente per la reiterazione di comportamenti morosi.
L'attivita' dell'organo straordinario ha inciso sugli ambiti ove era piu' evidente la penetrazione malavitosa, attraverso l'approfondimento delle diverse situazioni di criticita' riscontrate in sede di accesso ispettivo e in relazione alle quali sono stati effettuati interventi mirati al riassetto delle strutture amministrative.
Particolare attenzione e' stata dedicata al settore degli appalti di lavori pubblici e di forniture, ove tradizionalmente si concentrano gli interessi della 'ndrangheta, con l'adozione di misure volte al ripristino della legalita'.
Finalizzati alla tutela dell'ambiente e alla gestione del territorio sono gli specifici progetti per opere di significativo impatto sociale che, se interamente realizzate, favoriranno il recupero della credibilita' nelle istituzioni.
Tra le iniziative poste in essere vengono segnalate quelle volte ad una corretta gestione del ciclo dei rifiuti, concernenti l'avvio della raccolta differenziata porta a porta, la bonifica di un'area di prima raccolta dei rifiuti solidi urbani, l'adeguamento e riattamento del sistema fognario e depurativo del territorio comunale.
E', inoltre, in corso di avanzata realizzazione un impianto fotovoltaico, posizionato in una frazione del comune, che consentira' una consistente produzione di energia elettrica.
La rilevanza economica di tali programmi, che puo' certamente suscitare l'attenzione delle organizzazioni criminali, rende necessario che le relative procedure siano portate a compimento dallo stesso organo straordinario che le ha gia' avviate, in modo da impedire che indebite pressioni, condizionamenti o forme di ostruzionismo possano ostacolarne il buon esito.
Per quanto attiene il futuro assetto del territorio e' in corso di definizione la procedura concernente il Piano strutturale associato da realizzarsi unitamente ad altro comune della provincia; detto strumento urbanistico e' volto a tutelare l'integrita' ambientale e l'identita' culturale dei territori, al fine di sottrarli a possibili speculazioni da parte di organizzazioni mafiose.
Sono in corso di completamento i lavori per la costruzione dell'asilo nido, la cui realizzazione e' stata resa possibile a seguito di un apposito finanziamento regionale, nonche' quelli concernenti una struttura sportiva che sara' realizzata, anche in questo caso, attraverso l'intervento del Gruppo azione locale con un finanziamento disposto con fondi ministeriali.
Positivi riflessi sul decoro urbano conseguiranno dal completamento dei lavori per la riqualificazione e la valorizzazione dell'ex caserma del Corpo Forestale dello Stato. Tale progetto, anche in questo caso reso possibile con il ricorso ad un finanziamento regionale, prevede una ristrutturazione della suddetta caserma ed una nuova destinazione funzionale, connessa ad un progetto telematico.
Congiuntamente ai sopra decritti interventi e' intendimento della commissione straordinaria portare a compimento l'assegnazione delle unita' abitative, costruite a seguito degli eventi alluvionali degli anni '50 e '70, da destinare alle famiglie del comune prive di abitazione. Tale procedura, sulla quale si erano concentrati gli interessi di ambienti controindicati, ha rappresentato uno degli elementi che hanno reso necessario l'adozione del provvedimento di scioglimento del consiglio comunale di Nardodipace.
Il perfezionamento di tutti gli interventi strutturali intrapresi nel campo della riqualificazione del territorio, delle opere pubbliche e dei servizi, richiede di essere proseguito dall'organo di gestione straordinaria per assicurare la dovuta trasparenza e imparzialita' ed evitare il riprodursi di tentativi di interferenza da parte della locale criminalita', i cui segnali di attivita' sono tuttora presenti sul territorio.
La relazione dell'organo di gestione straordinaria ha messo in evidenza che sono ancora fortemente radicate le consorterie criminali che non intendono recedere dall'esercitare ingerenze attraverso uno stretto e costante controllo su quel territorio, come attestato anche da recenti operazioni delle Forze di Polizia.
Preoccupanti segnali di interferenze della criminalita' provengono dal settore del commercio del legname connesso allo sfruttamento dei lotti boschivi, che da sempre rappresenta una delle principali fonti economiche del territorio e dell'amministrazione comunale.
Infatti, una recente operazione condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria ha posto in rilievo lo stretto legame e i rapporti tra le diverse consorterie, presenti nel territorio del comune di Nardodipace e in quello di altri comuni limitrofi, che intervengono attraverso societa' costituite dai citati gruppi criminali allo scopo di operare in regime di monopolio nel settore del legname e con il fine di eludere le leggi in materia di prevenzione patrimoniale.
Si impone, pertanto, la necessita' di tenere alto il livello di attenzione.
Per i motivi descritti risulta necessario che la commissione disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attivita' in corso e per perseguire una maggiore qualita' ed efficacia dell'azione amministrativa, essendo ancora concreto il rischio di ingerenze della criminalita' organizzata e cio' e' sufficiente per la richiesta di proroga, stante le complessita' delle azioni di bonifica intraprese dalla commissione.
Ritengo pertanto che, sulla base di tali elementi, ricorrano le condizioni per l'applicazione del provvedimento di proroga della durata dello scioglimento del consiglio comunale di Nardodipace (Vibo Valentia), per il periodo di sei mesi, ai sensi dell'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
Roma, 25 marzo 2013

Il Ministro dell'interno: Cancellieri
 
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