Gazzetta n. 134 del 10 giugno 2013 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA |
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 27 maggio 2013 |
Proroga dello scioglimento del consiglio comunale di Briatico. |
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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visto il proprio decreto, in data 24 gennaio 2012, registrato alla Corte dei conti il 30 gennaio 2012, con il quale, ai sensi dell'articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e' stato disposto lo scioglimento del consiglio comunale di Briatico (Vibo Valentia) per la durata di diciotto mesi e la nomina di una commissione straordinaria per la provvisoria gestione dell'ente, composta dal viceprefetto dott.ssa Giuseppina Valenti, dal viceprefetto aggiunto dott. Pasquale De Lorenzo e dal funzionario economico finanziario dott.ssa Francesca Ianno'; Visto il proprio decreto, in data 14 agosto 2012, registrato alla Corte dei conti il 20 agosto 2012, con il quale la dott.ssa Giuseppina Valenti e' stata sostituita dal viceprefetto dott.ssa Maria Rosaria Ingenito Gargano; Visto il proprio decreto, in data 30 novembre 2012, registrato alla Corte dei conti il 5 dicembre 2012, con il quale il viceprefetto aggiunto dott. Pasquale De Lorenzo e' stato sostituito dal viceprefetto dott.ssa Alfonsa Calio'; Constatato che non risulta esaurita l'azione di recupero e risanamento complessivo dell'istituzione locale e della realta' sociale, in un territorio ancora connotato dalla presenza della malavita organizzata; Ritenuto che le esigenze della collettivita' locale e la tutela degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento dello Stato, che assicuri il ripristino dei principi democratici e di legalita' e restituisca efficienza e trasparenza all'azione amministrativa dell'ente; Visto l'articolo 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 24 maggio 2013;
Decreta:
La durata dello scioglimento del consiglio comunale di Briatico (Vibo Valentia), fissata in diciotto mesi, e' prorogata per il periodo di sei mesi. Dato a Roma, addi' 27 maggio 2013
NAPOLITANO
Letta, Presidente del Consiglio dei ministri
Alfano, Ministro dell'interno
Registrato alla Corte dei conti il 31 maggio 2013 Interno, registro n. 4, foglio n. 38
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| Allegato
Al Presidente della Repubblica
Il consiglio comunale di Briatico (Vibo Valentia) e' stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica in data 24 gennaio 2012, registrato alla Corte dei conti il 30 gennaio 2012, per la durata di mesi diciotto, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalita' organizzata. Per effetto dell'avvenuto scioglimento, la gestione dell'ente e' stata affidata ad una commissione straordinaria che ha perseguito l'obiettivo del ripristino della legalita' e della corretta gestione delle risorse comunali, pur operando in un ambiente che non si e' ancora riscattato dai condizionamenti esterni della locale criminalita'. Come rilevato dal prefetto di Vibo Valentia con relazione del 17 maggio 2013, con la quale e' stata chiesta la proroga della gestione commissariale, nonostante i positivi risultati conseguiti dall'organo di gestione straordinaria, l'avviata azione di riorganizzazione e risanamento dell'ente locale non puo' ritenersi conclusa. Tali aspetti sono stati oggetto di approfondimento nell'ambito della riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, integrato con la partecipazione del Procuratore distrettuale antimafia di Catanzaro e del Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, al termine della quale e' stato espresso parere favorevole al prosieguo della gestione commissariale. Le azioni intraprese dalla commissione straordinaria sono state improntate, sin dalle prime fasi della gestione, alla massima discontinuita' rispetto al passato, al fine di dare inequivocabili segnali della forte presenza dello Stato e per interrompere le diverse forme di ingerenza riscontrate nella vita amministrativa dell'ente da parte delle organizzazione criminali, i cui segnali di attivita' sul territorio sono stati anche recentemente segnalati da rapporti delle forze dell'ordine. E' necessario tuttavia consolidare le diverse iniziative intraprese al fine di assicurare, prima del rinnovo degli organi, il completo raggiungimento dell'obiettivo primario del ripristino delle condizioni di funzionalita' istituzionali dell'ente e scongiurare ulteriori tentativi di penetrazione malavitosa. L'organo di gestione straordinaria, fin dal suo insediamento, ha avviato una generale revisione dell'assetto amministrativo dell'ente, che ha riguardato in primo luogo la predisposizione di una nuova pianta organica con una conseguentemente riduzione delle posizioni organizzative, nonche' le fasi di controllo dei procedimenti amministrativi e tecnici. Sono inoltre stati approvati numerosi regolamenti tra cui rilevano quello per l'affidamento dei servizi in economia e quello per la concessione di contributi, tipologia di interventi che pongono le basi per prevenire anomale interferenze della criminalita' in merito all'affidamento di lavori e servizi pubblici, nonche' di impegno della spesa. L'attenzione della commissione straordinaria si e' prioritariamente incentrata sulla situazione finanziaria dell'ente, il cui grave deficit aveva portato nel mese di dicembre 2011 alla dichiarazione di dissesto. Il riassetto del sistema contabile, ispirato a principi di trasparenza e corretta gestione ed al rafforzamento delle connesse attivita' finalizzate alla riduzione dell'evasione tributaria, comporta considerevoli benefici per l'ente, garantisce i servizi essenziali in favore della comunita' amministrata, costituendo altresi' un deterrente per la reiterazione di comportamenti morosi. E' stata inoltre avviata la procedura per l'assegnazione del servizio di tesoreria, non ancora conferito atteso che gli esperimenti di gara finora espletati dall'organo di gestione straordinaria non hanno avuto buon fine, in quanto nessun istituto di credito ha manifestato interesse per tale affidamento. Particolare attenzione e' stata dedicata al settore degli appalti di lavori pubblici e di forniture, ove tradizionalmente si concentrano gli interessi della 'ndrangheta, con l'adozione di misure volte al ripristino della legalita', realizzate anche mediante il ricorso a procedure di gara per l'affidamento di alcuni servizi per il tramite della S.U.A. provinciale. Sono inoltre state avviate le procedure per la messa in sicurezza delle scuole e sono stati approvati i progetti relativi a lavori di recupero di tre impianti di depurazione; anche in questo caso, le gare per l'affidamento dei lavori sono state curate dalla stazione unica appaltante. Risulta, altresi', necessario consentire alla commissione di seguire l'iter istruttorio per l'affidamento del servizio di raccolta, pulizia e spazzamento, nonche' quello concernente gli impianti fotovoltaici che consentira' una consistente produzione di energia elettrica. Finalizzata alla tutela dell'ambiente e ad una corretta gestione del territorio e' l'attuazione di programmati controlli sulle aree del comune per prevenire e contrastare il fenomeno dell'abusivismo edilizio, ove spesso si annidano gli illeciti interessi delle consorterie malavitose locali. Sono inoltre in corso interventi per la sistemazione di strade e piazze che, una volta conclusi, produrranno positivi riflessi sul decoro urbano. La rilevanza economica di tali programmi, che puo' certamente suscitare l'attenzione delle organizzazioni criminali, i cui segnali di attivita' sono tuttora presenti sul territorio come attestato anche dagli atti intimidatori recentemente registrati, rende necessario che le relative procedure siano portate a compimento dallo stesso organo straordinario che le ha gia' avviate, in modo da prevenire che indebite interferenze possano ostacolarne il buon esito. Si impone, pertanto, la necessita' di tenere alto il livello di attenzione. Per i motivi descritti risulta necessario che la commissione disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attivita' in corso e per perseguire una maggiore qualita' ed efficacia dell'azione amministrativa, essendo ancora concreto il rischio di ingerenze della criminalita' organizzata e cio' e' sufficiente per la richiesta di proroga, stante le complessita' delle azioni di bonifica intraprese dalla commissione. Ritengo pertanto che, sulla base di tali elementi, ricorrano le condizioni per l'applicazione del provvedimento di proroga della durata dello scioglimento del consiglio comunale di Briatico (Vibo Valentia), per il periodo di sei mesi, ai sensi dell'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. Roma, 23 maggio 2013
Il Ministro dell'interno: Alfano
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