Con decreto ministeriale n. 557/PAS/E/008496/XVJ/CE/C del 24 maggio 2013, il manufatto esplosivo di seguito indicato e' classificato, ai sensi dell'art. 19, comma 3 a), del decreto 19 settembre 2002, n. 272, nella categoria dell'allegato "A" al Regolamento di esecuzione del citato testo unico, con il relativo numero ONU e con la denominazione appresso elencati: denominazione esplosivo: "Trinitroresorcinolo"; numero certificato: 1019-091/V/2004; data certificato: 11 giugno 2004; numero ONU: 0394; classe di rischio: 1.1 D; categoria P.S.: II. Sull'imballaggio del manufatto esplosivo deve essere apposta un'etichetta riportante, oltre a quanto previsto dalla direttiva 93/15/CEE e dal decreto legislativo 14 marzo 2003, n. 65, recante: "Attuazione delle direttive 1999/45/CE e 2001/60/CE relative alla classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura dei preparati pericolosi" e successive modificazioni, anche i seguenti dati: denominazione del prodotto, numero ONU e classe di rischio, numero del certificato "CE del Tipo", categoria dell'esplosivo secondo il T.U.L.P.S., numero del presente provvedimento, nome del fabbricante, elementi identificativi dell'importatore titolare delle licenze di polizia e indicazione di eventuali pericoli nel maneggio e trasporto. Per il citato esplosivo, il sig. Stefano Fiocchi titolare delle licenze ex articoli 47 e 28 T.U.L.P.S., in nome e per conto della "Fiocchi Munizioni S.p.A." avente sede in Lecco, via Santa Barbara n. 4, ha prodotto, ai sensi del comma 7 dell'art. 8 del decreto 19 settembre 2002, n. 272, l'attestato "CE del Tipo" rilasciato dall'Organismo notificato "VVUU', a.s., Ostrava - Radvanice, Repubblica Ceca". Dall'integrazione 1, n. DC-012/13/2013 del 25 marzo 2013, al certificato n. 1019-091/V/2004 dell'11 giugno 2004, risulta che il citato esplosivo deve essere prodotto presso gli stabilimenti della Explosia a.s. - Semtin 107 530 50 Pardubice 2 - (Repubblica Ceca). Avverso il presente provvedimento e' ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R. o, in alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, rispettivamente, entro 60 o 120 giorni dalla notifica.
|