Gazzetta n. 199 del 26 agosto 2013 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA |
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 5 agosto 2013 |
Proroga dello scioglimento del consiglio comunale di Gragnano. |
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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visto il proprio decreto, in data 30 marzo 2012, registrato alla Corte dei Conti il 5 aprile 2012, con il quale, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e' stato disposto lo scioglimento del consiglio comunale di Gragnano (Napoli) per la durata di diciotto mesi e la nomina di una commissione straordinaria per la provvisoria gestione dell'ente; Constatato che non risulta esaurita l'azione di recupero e risanamento complessivo dell'istituzione locale e della realta' sociale, ancora segnate dalla malavita organizzata; Ritenuto che le esigenze della collettivita' locale e la tutela degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento dello Stato, che assicuri il ripristino dei principi democratici e di legalita' e restituisca efficienza e trasparenza all'azione amministrativa dell'ente; Visto l'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 26 luglio 2013;
Decreta:
La durata dello scioglimento del consiglio comunale di Gragnano (Napoli), fissata in diciotto mesi, e' prorogata per il periodo di sei mesi. Dato a Roma, addi' 5 agosto 2013
NAPOLITANO Letta, Presidente del Consiglio dei ministri
Alfano, Ministro dell'interno
Registrato alla Corte dei conti l'8 agosto 2013 Ministero interno, registro n. 5, foglio n. 107
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Al Presidente della Repubblica
Il consiglio comunale di Gragnano (Napoli) e' stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica in data 30 marzo 2012, registrato alla Corte dei Conti il 5 aprile 2012, per la durata di mesi diciotto, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalita' organizzata. Per effetto dell'avvenuto scioglimento, la gestione dell'ente e' stata affidata ad una commissione straordinaria che ha perseguito l'obiettivo del ripristino della legalita' all'interno dell'ente, pur in presenza di un ambiente reso estremamente difficile per la pervicace e radicata presenza della criminalita' organizzata su quel territorio. Come rilevato dal Prefetto di Napoli con relazione del 25 giugno 2013, successivamente integrata con nota del 12 luglio, con la quale e' stata chiesta la proroga della gestione commissariale, nonostante i positivi risultati conseguiti dall'organo di gestione straordinaria, l'avviata azione di riorganizzazione e risanamento dell'ente locale non puo' ritenersi conclusa. Tali aspetti sono stati oggetto di approfondimento nella riunione del 12 luglio 2013 del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, integrato con la partecipazione del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, al termine della quale e' stato espresso parere favorevole al prosieguo della gestione commissariale. Le azioni intraprese dalla commissione straordinaria sono state improntate, sin dalle prime fasi della gestione, alla massima discontinuita' rispetto al passato, al fine di dare inequivocabili segnali della presenza dello Stato ed interrompere le diverse forme di ingerenza da parte della criminalita' organizzata riscontrate nella vita amministrativa dell'ente. E' necessario, tuttavia, consolidare le diverse iniziative intraprese al fine di assicurare, prima del rinnovo degli organi, il completo raggiungimento dell'obiettivo primario del ripristino delle condizioni di funzionalita' istituzionali dell'ente e scongiurare ulteriori tentativi di penetrazione malavitosa. L'organo di gestione straordinaria, fin dal suo insediamento, ha avviato una generale revisione della struttura amministrativo - burocratica dell'ente nonche' interventi per adeguare i principali strumenti normativi, statuto e regolamenti alle normative vigenti. Nell'ambito di tale processo, la commissione straordinaria ha provveduto ad una riorganizzazione degli uffici comunali con conseguente avvicendamento dei dipendenti assegnati alle diverse aree. A causa di alcune forme di resistenza rilevate in un contesto di generale condizione di precarieta' e di carenza funzionale della struttura comunale, la realizzazione delle citate iniziative non puo' considerarsi ancora completata. L'interesse della commissione straordinaria si e' prioritariamente incentrato nel settore dell'edilizia residenziale pubblica, con la nomina di una commissione interna per la verifica della sussistenza dei requisiti per il trasferimento della residenza in alloggi I.A.C.P. o di proprieta' comunale, l'accertamento periodico sul mantenimento di tali requisiti e sui reali occupanti del bene, al fine di evitare la conservazione di situazioni di vantaggio di determinati soggetti. Sono state, inoltre, avviate le attivita' propedeutiche alla redazione del Piano Urbanistico Comunale e sono in corso di perfezionamento gli adempimenti connessi all'iter procedurale per la definitiva approvazione. Il mancato completamento del procedimento, con il conseguente effetto di non dotare l'ente di un legittimo strumento urbanistico, pregiudicherebbe il processo di ripristino della legalita' intrapreso, attese le particolari criticita' emerse in sede ispettiva nel settore urbanistico. La commissione straordinaria ha provveduto ad una ricognizione delle proprieta' comunali al fine di accertare la destinazione e la condizione contrattuale degli occupanti, anche mediante verifiche dei canoni di locazione. Sono in corso le piu' opportune iniziative per la restituzione delle morosita' e comunque per la regolarizzazione della posizione dei conduttori inadempienti. L'organo di gestione straordinaria ha avviato, nei confronti di ditte o societa' affidatarie di servizi e lavori pubblici raggiunte da interdittive antimafia, i procedimenti rivolti alla risoluzione dei contratti o delle licenze. Sono in corso di perfezionamento le procedure per la revoca dell'affidamento di taluni servizi oggetto di approfondimenti da parte della commissione di accesso, nonche' quelle per la risoluzione del contratto per gravi e reiterate violazioni da parte di imprese affidatarie di lavori. Ulteriore obiettivo primario fissato dalla commissione straordinaria concerne le iniziative volte al contrasto alla rilevata, consistente, evasione tributaria mediante l'avvio di un'efficace attivita' di recupero dei crediti che consenta il ripristino delle condizioni di funzionalita' istituzionali dell'ente. L'avviata operazione di recupero delle entrate deve essere, quindi, completata e la stessa commissione straordinaria ha posto in rilievo che tale delicata attivita', in pieno svolgimento, potrebbe essere compromessa, ove non definita, pregiudicando in tal modo l'azione finora svolta e disattendendo le aspettative dei cittadini consapevoli dei benefici derivanti da un'amministrazione rispettosa del principio di legalita' e trasparente. E' connaturata all'istituto della proroga l'esigenza di riaffermare nella collettivita' la cultura della legalita' fiscale e per dimostrare come una gestione efficiente possa tradurre l'impegno individuale ed il rispetto delle norme in benefici per la popolazione. Per i motivi descritti risulta necessario che la commissione disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attivita' in corso e per perseguire una maggiore qualita' ed efficacia dell'azione amministrativa, essendo ancora concreto il rischio di ingerenze della criminalita' organizzata e cio' e' sufficiente per la richiesta di proroga, stante la complessita' delle azioni di bonifica intraprese dalla commissione. Ritengo pertanto che, sulla base di tali elementi, ricorrano le condizioni per l'applicazione del provvedimento di proroga della durata dello scioglimento del consiglio comunale di Gragnano (Napoli), per il periodo di sei mesi, ai sensi dell'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. Roma, 24 luglio 2013
Il Ministro dell'interno: Alfano
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