Gazzetta n. 199 del 26 agosto 2013 (vai al sommario)
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 6 agosto 2013
Proroga dello scioglimento del consiglio comunale di Racalmuto.


IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visto il proprio decreto, in data 30 marzo 2012 registrato alla Corte dei conti il 5 aprile 2012, con il quale, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e' stato disposto lo scioglimento del consiglio comunale di Racalmuto (Agrigento) per la durata di diciotto mesi e la nomina di una commissione straordinaria per la provvisoria gestione dell'ente, composta dal viceprefetto dott.ssa Gabriella Tramonti, dal viceprefetto a riposo dott. Enrico Galeani e dal dirigente di II fascia - Area I dott. Emilio Saverio Buda;
Visto il proprio decreto in data 25 settembre 2012 registrato alla Corte dei conti in data 27 settembre 2012, con il quale la dott.ssa Gabrielle Tramonti e' stata sostituita dal dott. Filippo Romano;
Visto il proprio decreto in data 9 luglio 2013 registrato alla Corte dei conti 16 luglio 2013, con il quale il dott. Filippo Romano e' stato sostituito dalla dott.ssa Maria Salerno;
Constatato che non risulta esaurita l'azione di recupero e risanamento complessivo dell'istituzione locale e della realta' sociale, in un territorio ancora connotato dalla presenza della malavita organizzata;
Ritenuto che le esigenze della collettivita' locale e la tutela degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento dello Stato, che assicuri il ripristino dei principi democratici e di legalita' e restituisca efficienza e trasparenza all'azione amministrativa dell'ente;
Visto l'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;
Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 26 luglio 2013;

Decreta:

La durata dello scioglimento del consiglio comunale di Racalmuto (Agrigento), fissata in diciotto mesi, e' prorogata per il periodo di sei mesi.
Dato a Roma, addi' 6 agosto 2013

NAPOLITANO

Letta, Presidente del Consiglio dei
ministri

Alfano, Ministro dell'interno

Registrato alla Corte dei conti l'8 agosto 2013 Ministero interno, registro n. 5, foglio n. 106
 
Allegato

Al Presidente della Repubblica

Il consiglio comunale di Racalmuto (Agrigento) e' stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica in data 30 marzo 2012 registrato alla Corte dei conti il 5 aprile 2012, per la durata di mesi diciotto, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalita' organizzata.
Per effetto dell'avvenuto scioglimento, la gestione dell'ente e' stata affidata ad una commissione straordinaria che ha perseguito l'obiettivo del ripristino della legalita' pur operando in un ambiente che non si e' ancora riscattato dai condizionamenti esterni della locale criminalita'.
I percorsi virtuosi intrapresi nei diversi settori dell'amministrazione, nonostante i positivi risultati conseguiti dall'organo di gestione straordinaria, non possono tuttavia ritenersi conclusi, come rilevato dal prefetto di Agrigento, con relazione del 25 giugno 2013, con la quale e' stata chiesta la proroga della gestione commissariale.
Le considerazioni del prefetto sono state condivise dal comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, nel corso di una riunione tenuta in data 20 giugno 2013 alla presenza del Procuratore della Repubblica di Agrigento.
Le iniziative della commissione straordinaria sono state improntate alla massima discontinuita' rispetto al passato, al fine di dare inequivocabili segnali della forte presenza dello Stato e per interrompere le diverse forme di ingerenza riscontrate nell'attivita' gestionale.
All'atto dell'insediamento la commissione straordinaria ha sin da subito avviato una riorganizzazione del settore amministrativo contabile, al fine di porre rimedio ad una serie di anomalie dovute in primo luogo all'assenza del Piano esecutivo di gestione che aveva comportato, come conseguenza, che tutta l'attivita' economico finanziaria era espletata dalla giunta municipale con affidamento di risorse di volta in volta slegate da un piano finanziario, ovvero da una programmazione finalizzata all'ottimale gestione di ciascun settore.
Sono state poste in essere azioni mirate per arginare la riscontrata elusione del pagamento della tassa sui rifiuti solidi urbani, circostanza che aveva contributo a determinare una pesante condizione di criticita' economica.
L'organo di gestione straordinaria ha provveduto alla deliberazione di adesione alla procedura di c.d. predissesto, che ha conseguito la valutazione positiva della Corte dei conti.
Ulteriori iniziative volte ad assicurare una gestione economico finanziaria trasparente ed efficiente sono tuttora in corso, tuttavia l'avviata azione di riorganizzazione dell'amministrazione non puo' ritenersi completata.
Un'eventuale interruzione dell'opera di risanamento finanziario, in questa delicata fase in cui la commissione ha dato impulso all'azione di repressione delle tendenze evasive ed elusive, potrebbe incidere negativamente sulla formazione di una cultura della legalita' fiscale, intesa come dovere inderogabile di solidarieta' economica e sociale. Il rafforzamento delle attivita' finalizzate alla riduzione dell'evasione tributaria, invece, comporta considerevoli benefici per l'attivita' amministrativa, garantisce i servizi essenziali in favore della comunita' amministrata, costituendo in tal modo un deterrente per la reiterazione di comportamenti morosi.
Per quanto attiene alla programmazione dell'assetto urbanistico e del territorio e' in avanzata fase di definizione l'iter procedurale che portera' all'approvazione del nuovo piano regolatore generale.
Attualmente, infatti, sono in corso le procedure di pubblicazione del rapporto ambientale preliminare finalizzate alla definizione della prima fase della valutazione ambientale strategica.
L'adozione del fondamentale strumento di pianificazione, che potrebbe avvenire nel corso dei sei mesi concessi con il provvedimento di proroga, consentira' all'amministrazione locale, per il futuro, di assicurare certezza di uniforme applicazione sul territorio di coerenti e legittime regole urbanistiche.
Nel periodo di gestione straordinaria e' stato sviluppato un programma finalizzato ad una piu' adeguata programmazione delle opere pubbliche incentrato, tra l'altro, nel favorire l'attivita' di programmazione interna dell'ufficio tecnico comunale.
Una particolare attenzione e' stata posta all'attivita' connessa alla realizzazione delle opere compensative per i lavori di ammodernamento della strada statale Agrigento - Caltanissetta.
L'opera svolta in tale settore si e' rilevata determinante ai fini del ripristino della legalita' dell'azione amministrativa e di una nuova programmazione dei fondi stanziati, destinati al finanziamento di opere considerate di effettivo interesse pubblico.
L'organo di gestione straordinaria ha, infatti, dato corso ad una puntuale rimodulazione dell'impiego del consistente fondo finanziato dall'ANAS e destinato al finanziamento delle relative opere, incidendo significativamente su precedenti procedure sulle quali si erano incentrati gli interessi di gruppi economici locali.
Ogni attenzione va prestata affinche' i relativi adempimenti si svolgano al riparo da attenzioni di ambienti controindicati che l'impiego di ingenti capitali puo' attirare.
Sono in corso le procedure per l'assegnazione degli alloggi popolari e quelle per l'ampliamento del cimitero comunale.
Al fine di far fronte al disordine organizzativo rilevato ed al mancato adeguamento dell'organizzazione degli uffici e dei servizi alle normative intervenute, e' stato adottato un nuovo regolamento con il quale sono state ridotte le posizioni di responsabile del servizio, le posizioni organizzative, razionalizzata la struttura amministrativa e la distribuzione del personale.
In tale ambito, e' stata posta una particolare attenzione nel contemperare le esigenze di risanamento dell'ente con quelle derivanti dalla necessita' di ricostituire il clima di fiducia e collaborazione tra la cittadinanza e le istituzioni, deteriorato a seguito della penetrazione malavitosa nell'ente locale.
Il perfezionamento di tutti gli interventi sopra descritti intrapresi nei diversi settori di competenza dell'amministrazione, richiede di essere proseguito dall'organo di gestione straordinaria per assicurare la dovuta trasparenza e imparzialita' ed evitare il riprodursi di tentativi di interferenza da parte della locale criminalita', i cui segnali di attivita' sono tuttora presenti sul territorio.
Per i motivi descritti risulta necessario che la commissione disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attivita' in corso e per perseguire una maggiore qualita' ed efficacia dell'azione amministrativa, essendo ancora concreto il rischio di ingerenze della criminalita' organizzata e cio' e' sufficiente per la richiesta di proroga, stante le complessita' delle azioni di bonifica intraprese dalla commissione.
Ritengo pertanto che, sulla base di tali elementi, ricorrano le condizioni per l'applicazione del provvedimento di proroga della durata dello scioglimento del consiglio comunale di Racalmuto (Agrigento), per il periodo di sei mesi, ai sensi dell'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
Roma, 24 luglio 2013

Il Ministro dell'interno: Alfano
 
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