Gazzetta n. 199 del 26 agosto 2013 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA |
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 6 agosto 2013 |
Proroga dello scioglimento del consiglio comunale di Rivarolo Canavese. |
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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visto il proprio decreto, in data 25 maggio 2012, registrato alla Corte dei conti il 30 maggio 2012, con il quale, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e' stato disposto lo scioglimento del consiglio comunale di Rivarolo Canavese (Torino) per la durata di diciotto mesi e la nomina di una commissione straordinaria per la provvisoria gestione dell'ente, composta dal viceprefetto dott. Massimo Marchesiello, dal viceprefetto aggiunto dott. Gaetano Losa e dal dirigente II fascia, area I dott.ssa Angela Pagano; Visto il proprio decreto, in data 13 marzo 2013, registrato alla Corte dei conti il 20 marzo 2013, con il quale la dottoressa Angela Pagano e' stata sostituita dalla dottoressa Nazzarena Di Marco; Constatato che non risulta esaurita l'azione di recupero e risanamento complessivo dell'istituzione locale e della realta' sociale, ancora segnate dalla malavita organizzata; Ritenuto che le esigenze della collettivita' locale e la tutela degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento dello Stato, che assicuri il ripristino dei principi democratici e di legalita' e restituisca efficienza e trasparenza all'azione amministrativa dell'ente; Visto l'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 2 agosto 2013;
Decreta:
La durata dello scioglimento del consiglio comunale di Rivarolo Canavese (Torino), fissata in diciotto mesi, e' prorogata per il periodo di sei mesi. Dato a Roma, addi' 6 agosto 2013
NAPOLITANO
Letta, Presidente del Consiglio dei ministri
Alfano, Ministro dell'interno
Registrato alla Corte dei conti l'8 agosto 2013 Ministero interno, registro n. 5, foglio n. 102
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| Allegato
Al Presidente della Repubblica
Il consiglio comunale di Rivarolo Canavese (Torino) e' stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica in data 25 aprile 2012, registrato alla Corte dei conti il 30 maggio 2012, per la durata di mesi diciotto, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalita' organizzata. Per effetto dell'avvenuto scioglimento, la gestione dell'ente e' stata affidata ad una commissione straordinaria che ha perseguito l'obiettivo del ripristino della legalita' e della corretta gestione delle risorse comunali, pur operando in un ambiente che non si e' ancora riscattato dai condizionamenti esterni della locale criminalita'. Come rilevato dal prefetto di Torino con relazione del 26 giugno 2013, con la quale e' stata chiesta la proroga della gestione commissariale, nonostante i positivi risultati conseguiti dall'organo di gestione straordinaria, l'avviata azione di riorganizzazione e risanamento dell'ente locale non puo' ritenersi conclusa. La situazione in atto nel comune e la necessita' di completare gli interventi di risanamento gia' avviati sono stati oggetto di approfondimento da parte del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica che, nella riunione del 1° luglio 2013, ha espresso parere favorevole al prosieguo della gestione commissariale. E' necessario infatti consolidare le diverse iniziative avviate al fine di assicurare, prima del rinnovo degli organi, il completo raggiungimento dell'obiettivo primario del ripristino delle condizioni di funzionalita' istituzionali dell'ente e scongiurare ulteriori tentativi di penetrazione malavitosa. Le azioni intraprese dall'organo di gestione straordinaria sono state improntate, sin dalle prime fasi della gestione, alla massima discontinuita' rispetto al passato per interrompere le diverse forme di ingerenza riscontrate nella vita amministrativa dell'ente ed al fine di dare inequivocabili segnali della forte presenza dello Stato. Tali interventi hanno riguardato in particolare la revisione dell'assetto gestionale dell'ente, alla quale e' seguito un mirato e graduale adeguamento dei principali strumenti normativi alle normative vigenti nonche' una riformulazione delle procedure amministrative. L'attenzione della commissione straordinaria si e' inoltre focalizzata nel settore dei lavori pubblici ove e' stato attuato un sistema di idonei controlli che interessa tutte le fasi dei relativi procedimenti, dalla progettazione al momento dell'affidamento delle opere pubbliche. Carattere di rilevante interesse riveste la realizzazione di una centrale a biomassa; l'esecuzione di tale opera, il cui progetto era stato promosso dalle precedenti amministrazioni, aveva destato forte preoccupazione da parte della cittadinanza, in particolare per quanto riguarda aspetti concernenti la sanita' e la tutela dell'ambiente. Nell'ottica di' fornire adeguata trasparenza ed una corretta composizione anche degli interessi di natura economica posti in essere con tale insediamento industriale, la commissione straordinaria ha svolto una mirata azione di mediazione con il coinvolgimento degli enti preposti al controllo ed all'attivita' autorizzatoria. E' inoltre in corso di costituzione un gruppo di lavoro, composto da tecnici qualificati, esperti nel settore ambientale e sanitario, con compiti prioritari per le aspettative della comunita' locale concernenti la raccolta, la verifica e l'analisi dei dati di qualita' delle emissioni ambientali. Un'ulteriore importante iniziativa attiene al recupero di un fabbricato originariamente destinato al polo integrato di protezione civile, per il quale e' ora stata prevista la destinazione a sede dell'ufficio di Polizia municipale, unitamente ad altri uffici. Tale intervento, mirato alla salvaguardia ed alla valorizzazione delle opere socialmente utili, e' volto, tra l'altro a stimolare un positivo e consapevole orientamento dell'opinione pubblica attraverso la valorizzazione di un immobile che da tempo versava in stato di abbandono ed in relazione a vicende che hanno portato allo scioglimento degli organi elettivi del comune. Nell'ambito dell'assetto urbanistico ed edilizio, sono in corso verifiche volte ad accertare la legittimita' delle procedure che hanno portato all'adozione delle varianti all'attuale assetto normativo del Piano regolatore generale comunale, anche al fine di garantire la trasparenza e la corretta istruttoria dei procedimenti urbanistici in atto. Sono state avviate le verifiche di fattibilita' di un sistema telematizzato per la trasmissione delle pratiche edilizie che, una volta adottato, consentira' di assicurare la regolarita' dei procedimenti amministrativi, oltreche' eliminare gli eventuali elementi di discrezionalita' e scarsa trasparenza nella verifica degli stessi. La commissione straordinaria ha inoltre proceduto a diffidare la societa' concessionaria dell'esecuzione e della gestione del costruendo polo scolastico la quale, dopo aver richiesto una revisione del piano economico finanziario, aveva sospeso i lavori prima dell'insediamento dell'organo di gestione. Sono al momento in corso le trattative per definire, laddove sia possibile, tali aspetti in via stragiudiziale ed evitare che la cittadinanza rimanga a lungo privata di una struttura di rilevante interesse. Il perfezionamento di tutti gli interventi sopra descritti intrapresi nei diversi settori di competenza dell'amministrazione, richiede di essere proseguito dall'organo di gestione straordinaria per assicurare la dovuta trasparenza ed imparzialita', in modo da evitare il riprodursi di tentativi di interferenza da parte della locale criminalita', i cui segnali di attivita' sono tuttora presenti sul territorio. Per i motivi rappresentati risulta necessario che la commissione disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attivita' in corso e per perseguire una maggiore qualita' ed efficacia dell'azione amministrativa, essendo ancora concreto il rischio di ingerenze della criminalita' organizzata e cio' e' sufficiente per la richiesta di proroga, stante la complessita' delle azioni di bonifica intraprese dalla commissione. Ritengo pertanto che, sulla base di tali elementi, ricorrano le condizioni per l'applicazione del provvedimento di proroga della durata dello scioglimento del consiglio comunale di Rivarolo Canavese (Torino), per il periodo di sei mesi, ai sensi dell'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. Roma, 25 luglio 2013
Il Ministro dell'interno: Alfano
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