Gazzetta n. 239 del 11 ottobre 2013 (vai al sommario)
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
COMUNICATO
Proposta di modifica del disciplinare di produzione della indicazione geografica protetta «Sedano Bianco di Sperlonga».



Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha ricevuto, nel quadro della procedura prevista dal Regolamento (UE) n. 1151/2012 del parlamento europeo e del consiglio, l'istanza intesa ad ottenere la modifica del disciplinare di produzione della indicazione geografica protetta "Sedano Bianco di Sperlonga", registrata con regolamento (CE) n. 222/2010 della Commissione del 17 marzo 2009.
Considerato che la modifica e' stata presentata dall'Associazione produttori Sedano Bianco di Sperlonga - Viale Europa, c.a.p. 04029 Sperlonga (LT) - soggetto non riconosciuto ai sensi dell'art.14 della legge n. 526/99.
Considerato che il Decreto Ministeriale n. 5442 del 21 maggio 2007, recante la procedura a livello nazionale per la registrazione delle DOP e IGP ai sensi del regolamento (CE) n. 510/2006, prevede all'art. 9 che la richiesta di modifica di un disciplinare di produzione di una DOP o IGP possa essere presentata dal relativo Consorzio di tutela riconosciuto ai sensi della citata normativa o, in assenza, sottoscritta da un gruppo di produttori immessi nel sistema dei controlli che rappresentino almeno il 51% della produzione controllata/certificata, nonche' una percentuale pari almeno al 30% delle imprese coinvolte nella produzione e dai riscontri effettuati dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e dalla Regione Lazio e' risultato che la richiesta presentata dal Associazione produttori Sedano Bianco di Sperlonga soddisfa tale condizione.
Ritenuto che le modifiche apportate non alterano le caratteristiche del prodotto e non attenuano il legame con l'ambiente geografico.
Considerato altresi', che l'art. 53 del regolamento (CE) n. 1151/2012 prevede la possibilita' da parte degli Stati membri, di chiedere la modifica ai disciplinari di produzione delle denominazioni registrate.
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali acquisito il parere della Regione Lazio, circa la richiesta di modifica, ritiene di dover procedere alla pubblicazione del disciplinare di produzione della I.G.P "Sedano Bianco di Sperlonga", cosi' come modificato.
Le eventuali osservazioni, adeguatamente motivate, relative alla presente proposta, dovranno essere presentate, al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali - Dipartimento delle politiche competitive della qualita' agroalimentare e della pesca - Direzione generale per la promozione della qualita' agroalimentare - PQA III , Via XX Settembre n. 20 - 00187 ROMA - entro trenta giorni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana della presente proposta, dai soggetti interessati e costituiranno oggetto di opportuna valutazione da parte del predetto Ministero, prima della trasmissione della suddetta proposta di modifica alla Commissione Europea.
Decorso tale termine, in assenza delle suddette osservazioni o dopo la loro valutazione ai sensi dell'art. 49, paragrafo 3 del regolamento (UE) n. 1151/2012, ove pervenute, la predetta proposta sara' notificata, per l'approvazione ai competenti organi comunitari.
 
Allegato

Disciplinare di Produzione
"SEDANO BIANCO DI SPERLONGA" I.G.P.
Art. 1.
Denominazione e sua tutela

L'indicazione Geografica Protetta (IGP) "Sedano Bianco di Sperlonga" e' riservata esclusivamente al sedano ecotipo bianco di Sperlonga che risponde alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal presente disciplinare di produzione.

Art. 2.
Descrizione del prodotto
2.1 Materia prima
Nel territorio, di cui all'art.3, si coltiva il sedano appartenente alla specie Apium graveolens L. var dulce Mill. ecotipo "Bianco di Sperlonga", con coste bianche o biancastre. Il caratteristico colore chiaro e' un elemento intrinseco dell'ecotipo, che comunque puo' essere enfatizzato con densita' di semina piu' fitta. 2.2 Caratteristiche del prodotto
All'atto dell'immissione al consumo il "Sedano bianco di Sperlonga" a Indicazione Geografica Protetta deve rispondere alle caratteristiche specifiche dell'ecotipo locale "Bianco di Sperlonga":
Pianta: taglia media, forma compatta, recante 10-15 foglie;
Foglie: colore verde chiaro;
Piccioli fogliari: colore bianco con leggera sfumatura verde chiaro, poco fibrosi, caratterizzati da costolature poco evidenti;
Peso:
calibro medio: da 500 a 800 grammi
calibro grosso: oltre 800 grammi
Sapore: dolce e solo moderatamente aromatico che lo rende particolarmente indicato ad essere consumato fresco.
presenza di acidi organici totali: non inferiore a 100 mg/100g
resistenza alla frattura (N): non inferiore a 20
zuccheri totali: non inferiore a 10,00 mg/g
I suddetti parametri devono essere determinati sulla parte edibile del Sedano Bianco di Sperlonga IGP, ossia sulla costa e secondo metodi ufficiali.

Art. 3.
Delimitazione della zona geografica

3.1 Il "Sedano Bianco di Sperlonga" per avvalersi dell'Indicazione Geografica Protetta (IGP) deve essere coltivato e confezionato nel territorio del Comune di Fondi e del Comune di Sperlonga.

Art. 4.
Prova dell'origine

4.1 Ogni fase del processo produttivo viene monitorata documentando per ognuna gli input e gli output. In questo modo, e attraverso l'iscrizione in appositi elenchi, gestiti dalla struttura di controllo, delle particelle catastali su cui avviene la coltivazione, dei produttori, dei confezionatori, nonche' attraverso la dichiarazione tempestiva, alla struttura di controllo, delle quantita' prodotte, e' garantita la tracciabilita' e la rintracciabilita' del prodotto. Tutte le persone, fisiche o giuridiche, iscritte nei relativi elenchi, sono assoggettate al controllo da parte della struttura di controllo.

Art. 5.
Metodo di ottenimento del prodotto
5.1 Tecnologia di coltivazione
La semina deve essere praticata a partire dal mese di Luglio. Il seme puo' essere disposto tal quale o confettato in cassette (a spaglio) oppure in contenitori alveolati. Per la germinazione del seme e' indispensabile la presenza di luce.
La produzione del seme, operata attraverso la selezione fenotipica (ossia ottenimento del seme dalle piante migliori), avviene presso le aziende e/o i vivai ricadenti nell'areale di produzione.
Il seme prodotto da tali aziende e/o dai vivai, puo' essere messo a disposizione degli altri produttori o dei vivai ricadenti nell'areale di produzione, i quali provvedono alla produzione delle piantine. Le piantine prodotte presso i vivai devono essere restituite o messe a disposizione delle aziende ricadenti nell'areale di produzione.
Il seme riprodotto deve essere quello della risorsa genetica Sedano bianco di Sperlonga" inscritta al Registro volontario Regionale di cui alla L.R. 1 marzo 2000 n°15 che tutela la biodiversita' in agricoltura.
Il trapianto delle piantine deve avvenire quando le stesse hanno raggiunto un'altezza di 10-15 cm circa. Il sesto di impianto e' di 25-35 cm tra le file e 25-35 cm sulla fila, con un investimento ottimale di 10-12 piante/m2. E' ammesso un investimento massimo di 14 piante/m2.
Il fabbisogno idrico della coltura del ecotipo "Bianco di Sperlonga" e' assicurato mediante irrigazione. Sono consentiti sistemi irrigui a pioggia o di microirrigazione.
La concimazione della coltura del sedano deve essere impostata con riferimento alle successioni di cicli colturali dell'intera annata agraria. In particolare gli apporti di azoto devono essere nell'anno complessivamente inferiori a 155 Kg/ha nel rispetto della Direttiva 91/676/CEE.
Il controllo delle erbe infestanti deve essere particolarmente curato nei primi 40-50 giorni dal trapianto in quanto il sedano, in questa fase, presenta un accrescimento lento e pertanto e' poco competitivo nei confronti delle erbe infestanti. La lotta alle malerbe e' effettuata con tecniche ecocompatibili quali: mezzi fisici (solarizzazione) o mezzi manuali (sarchiatura o scerbatura). Tuttavia e' consentito l'impiego di diserbanti registrati per la coltura (antigerminelli) sia in fase di pre-trapianto che in fase di post-trapianto, entro un termine massimo di 3 settimane dall'impianto.
La difesa dai parassiti deve essere effettuata secondo le tecniche di lotta integrata al fine di ridurre al minimo o di eliminare i residui di antiparassitari sul sedano.
Il "Sedano Bianco di Sperlonga" rispetto alle principali cultivar commerciali risulta meno sensibile alla prefioritura.
La raccolta del "Sedano Bianco di Sperlonga", va effettuata a mano, recidendo la pianta al di sotto del colletto. Le piante devono essere adagiate nel contenitore, evitando che durante tale operazione si verifichino sfregamenti con conseguente rottura dei tessuti e fuoriuscita di succhi cellulari. Inoltre l'esposizione al sole del prodotto dopo la raccolta va ridotta al minimo.

Art. 6.
Elementi che comprovano il legame con l'ambiente

6.1 La zona di produzione del "Sedano bianco di Sperlonga" e' caratterizzata da una situazione pedoclimatica molto favorevole per la coltivazione del sedano. Tipico della zona di produzione e' la presenza di terreni con falda pressoche' affiorante, compresi tra l'area di bonifica ed il mare, denominati "pantano", sui quali storicamente si e' sviluppata la coltura del sedano, prima in piena area e poi in coltura protetta. Sono dunque questi terreni caratterizzati da una soluzione circolante con un elevato grado di salinita', su cui il sedano ha trovato l'habitat elettivo, che conferiscono al "Sedano bianco di Sperlonga" le qualita' organolettiche specifiche di sapidita', gusto dolce e moderatamente aromatico, presenza di molecole (ossia di acidi organici), nonche' una minore resistenza alla rottura. Tale teoria e' rafforzata dalla composizione per lo piu' argilloso-sabbiosa dei terreni che risultano caratterizzati dalla presenza di elevate percentuali di ferro, manganese, zinco, rame, boro.
Il clima della zona interessata alla IGP, di tipo marittimo temperato, e' caratterizzato da: temperatura media compresa fra 17 e 18°C; temperatura media mensile < a 10°C, per 1-3 mesi; e media delle minime del mese piu' freddo di 6,9°C; precipitazione annuale medie di 727 e 1133 mm, con precipitazioni estive da 61 a 83 mm. In particolare nella zona costiera si verifica uno stato di aridita' intensa e prolungata da maggio ad agosto. Tutti questi parametri risultano essere ideali per la coltivazione del "Sedano bianco di Sperlonga".
Particolare attenzione va rivolta ai produttori locali, spesso chiamati a gestire aziende di superficie media inferiore all'ettaro, che oltre ad adattare tecniche a basso impatto ambientale, hanno permesso la conservazione dell'ecotipo "Bianco di Sperlonga" autoriproducendosi il seme mediante selezione fenotipica (ossia ottenimento del seme dalle piante migliori), garantendo contestualmente la salvaguardia della tecnica produttiva e delle attitudini. A tutt'oggi la coltivazione, realizzata mediante l'ecotipo locale "bianco di Sperlonga", si basa su un importante lavoro di selezione finalizzato soprattutto ad enfatizzare il colore chiaro dei piccioli (elemento intrinseco dell'ecotipo) e ad ottenere un ritardo nell'emissione dello scapo fiorale (aspetto botanico rilevante al fine di conservare una adeguata ampiezza del periodo di raccolta), nonche' una forma compatta e taglia minore. Tali aspetti, oltre alle gia' definite qualita' organolettiche, permettono di differenziare il "Sedano bianco di Sperlonga" dagli altri sedani da coste presenti in commercio.
Il "Sedano bianco di Sperlonga" e' stato introdotto nelle zona di Fondi e Sperlonga intorno agli anni '60. La coltura di questo sedano si rivelo' fin da subito una valida forma di utilizzazione dell'area dei "Pantani", compresa fra il Lago di Sperlonga ed il mar Tirreno, caratterizzate da falda affiorante, che oggi costituisce l'ambito di elezione della coltura. La presenza della coltura nell'areale del comune di Fondi e Sperlonga e' comprovata da una ricca documentazione fiscale risalente ai primi anni '60, fino ai giorni nostri, allorquando il "Sedano bianco di Sperlonga", dopo una prima fase di introduzione, trova rapida valorizzazione commerciale e consumo sui mercati di Roma. Negli ultimi due decenni la coltura del sedano ha fatto registrare un trend di crescita costante.

Art. 7.
Controlli

7.1 La verifica del rispetto del disciplinare e' svolta conformemente a quanto stabilito dall' art. 37 del Reg. (UE) n. 1151/2012. L'organismo di controllo preposto alla verifica del disciplinare di produzione e' Agroqualita' S.p.A. Viale Cesare Pavese, 305 - 00144 Roma Tel.: + 39 / 06 54228675 Fax: + 39 / 06 54228692 e-mail: agroqualita@agroqualita.it

Art. 8.
Confezionamento ed etichettatura
8.1 Confezionamento
La confezione del sedano puo' essere fatta:
in recipienti contenenti una fila di 4-5 di sedani, per un peso massimo di 5 Kg,
in recipienti contenenti due file di 8-10 di sedani, per un peso massimo di 10 Kg.
Per le confezioni da 1 a 3 sedani e' obbligatoria la bollatura dei singoli cespi. 8.2 Etichettatura
La confezione reca obbligatoriamente sulla etichetta il logo sotto descritto a fianco il simbolo dell'Unione, oltre le seguenti ulteriori indicazioni:
"Sedano bianco di Sperlonga" seguita dalla sigla IGP (Indicazione Geografica Protetta) di dimensioni superiori rispetto a tutte le altre indicazioni che compongono l'etichetta;
Il nome, la ragione sociale, l'indirizzo dell'azienda produttrice e confezionatrice;
8.3 E' vietata l'aggiunta di qualsiasi qualificazione non espressamente prevista. E' tuttavia ammesso l'utilizzo di indicazioni che facciano riferimento a marchi privati, purche' questi non abbiano significato laudativo o siano tali da trarre in inganno il consumatore, dell'indicazione del nome dell'azienda dai cui appezzamenti di terra il prodotto deriva, nonche' di altri riferimenti veritieri e documentabili che siano consentiti dalla normativa comunitaria, nazionale o regionale e non siano in contrasto con le finalita' e i contenuti del presente disciplinare.
La designazione "Sedano bianco di Sperlonga" e' intraducibile.

Art. 9.
Logo

9.1 Il logo denominato "Sedano Bianco di Sperlonga" e' costituito da un rettangolo con fondo di colore giallo chiaro, all'interno del quale e' posizionato un quadrato avente lati frastagliati di colore nero ed il fondo sfumato al blu, sul quale vengono raffigurati due mazzi di sedano che sovrastano onde di cui due con sfondo sfumato dal blu al bianco, e due con sfondo dal verde al bianco, tutte con bordi neri. Inoltre in basso sono presenti le scritte: SEDANO BIANCO di colore verde; DI SPERLONGA, di colore nero; IGP (INDICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA) di colore nero.
9.2 Il logo si potra' adattare proporzionalmente alle varie declinazioni di utilizzo.
Parte di provvedimento in formato grafico


 
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