Gazzetta n. 246 del 19 ottobre 2013 (vai al sommario)
MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
DECRETO 2 ottobre 2013
Dichiarazione di notevole interesse pubblico dell'area denominata ex Tenuta Reale di Carditello sita nei comuni di San Tammaro e Villa di Briano.


IL DIRETTORE REGIONALE
per i beni culturali e paesaggistici della Campania

Visto il decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368 "Istituzione del Ministero per i beni e le attivita' culturali, a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59", come modificato dal decreto legislativo 8 gennaio 2004, n. 3, "Riorganizzazione del Ministero per i beni e le attivita' culturali, ai sensi dell'art. 1 della legge 6 luglio 2002, n. 137";
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze dalle amministrazioni pubbliche";
Visto il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 recante il "Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'art. 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137" e successive modifiche ed integrazioni;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 26 novembre 2007, n. 233 recante il "Regolamento di riorganizzazione del Ministero per i beni e le attivita' culturali" cosi' come modificato dal decreto del Presidente della Repubblica 2 luglio 2009, n. 91;
Visto l'incarico di direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici della Campania conferito al dott. Gregorio Angelini con decreto 19/07/2012 del Presidente del Consiglio dei ministri;
Visto l'art. 17, comma 3, lettera o-bis) del citato decreto del Presidente della Repubblica 26 novembre 2007, n. 233, come modificato dal decreto del Presidente della Repubblica 2 luglio 2009, n. 91, che attribuisce ai direttori regionali per i beni culturali e paesaggistici la funzione di adottare, su proposta del Soprintendente e previo parere della regione, ai sensi dell'art. 138 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e s.m.i., la dichiarazione di notevole interesse pubblico relativamente ai beni paesaggistici, ai sensi dell'art. 141 del medesimo decreto legislativo;
Vista la proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico per l'area denominata ex "Tenuta Reale di Carditello" sita nei comuni di San Tammaro (CE) e Villa di Briano (CE), formulata ai sensi degli articoli 138 comma 3 e 141 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i., dalla Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Caserta e Benevento con nota prot. 14419 del 19 giugno 2012 integrata con successive note prot. 22629 del 22 ottobre 2012, n. 26349 del 7 dicembre 2012, n. 2279 del 30 gennaio 2013 e n. 3323 del 12 febbraio 2013;
Considerato che la regione Campania, Area generale di coordinamento governo del territorio-beni ambientali e paesistici, ha espresso parere favorevole nel merito ai sensi dell'art. 138 comma 3 del decreto legislativo 42/2004 e s.m.i. con nota prot. n. 171461 del 08/03/2013;
Vista la nota prot. n. 3374 del 11/03/2013 della direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della campania con cui invita la Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Caserta e Benevento a provvedere agli adempimenti di competenza ai sensi dell'art. 139 e 141 del decreto legislativo 42/2004;
Vista la nota prot. n. 6484 del 27/03/2013 della dalla Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Caserta e Benevento di trasmissione ai comuni di San Tammaro (CE) e Villa di Briano (CE), ai sensi dell'art. 139 comma 1, della proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico del territorio di cui sopra;
Vista la pubblicazione all'Albo pretorio del comuni di San Tammaro (CE), in data 04/04/2013, e di Villa di Briano (CE) in data 12/04/2013, della suddetta proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico;
Considerato che la Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Caserta e Benevento ha provveduto alla pubblicazione della notizia dell'avvenuta proposta e della relativa pubblicazione all'albo pretorio dei comuni interessati sui quotidiani nazionali «La Repubblica» e «Il Tempo», in data 8 aprile 2013, e sul quotidiano locale « La Repubblica di Napoli», in data 9 aprile 2013, come previsto dall'art. 141, comma 1, del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.;
Viste le osservazioni pervenute in data 1° agosto 2013, con le quali il Comune di San Tammaro (CE) intervenute, ai sensi dell'art. 139, comma 5, del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i., nel citato procedimento chiedendo in sintesi:
la consultazione dell'amministrazione comunale ai sensi dell'art. 138 comma 1 del Codice dei beni culturali;
indicano scelte strategiche e obiettivi chiave per un ambito di intervento di circa 300 chilometri quadrati per una fascia larga mediamente 5 Km e lunga 57 Km a cavallo dei Regi Lagni, con la realizzazione di una Forest Gallery attrezzata con pista ciclabile e aree di sosta demaniali lungo le sponde del suddetto alveo;
Vista la nota prot. 17648 del 04/09/2013, con la quale la predetta Soprintendenza, ha valutato quanto segue:
che l'avvio del procedimento di dichiarazione di notevole interesse pubblico e' avvenuto ai sensi dell'art. 138 comma 3 del Codice dei beni culturali, che non prevede la consultazione degli Enti, ma solo il parere della Regione;
per quanto riguarda l'estensione dell'area si limita a quella individuata nella planimetria storica dell'ex Tenuta Reale di Carditello;
Considerato che il Comitato tecnico-scientifico per i beni architettonici e paesaggistici di cui all'art. 14, comma 1, lettera b), del decreto del Presidente della Repubblica 26 novembre 2007, n. 233, come modificato dal decreto del Presidente della Repubblica 2 luglio 2009, n. 91, risulta scaduto ai sensi dell'art. 12 comma 20 del decreto legislativo n. 95/2012, convertito in legge n. 135/2012;
Considerato che, ai sensi della circolare n. 41 del 6 agosto 2012 del Segretariato generale del MiBac, il direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici deve adottare direttamente, per quanto di competenza, tutti quegli atti per i quali e' previsto il parere consultivo del predetto Comitato;
Considerato che il Comitato regionale di coordinamento, nella seduta del 25 settembre 2013, concorda con le controdeduzioni della Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Caserta e Benevento ed esprime parere favorevole apportando alcune modifiche alla normativa allegata alla proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico dell'area denominata ex "Tenuta Reale di Carditello" sita nei comuni di San Tammaro (CE) e Villa di Briano (CE) cosi' come formulata dalla competente Soprintendenza territoriale;
Considerato l'obbligo, da parte del proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo degli immobili ricompresi nelle aree di cui sia stato dichiarato il notevole interesse pubblico, di presentare alla regione o all'ente dalla stessa delegato la richiesta di autorizzazione di cui all'art. 146 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i. in ordine a qualsiasi intervento che modifichi lo stato dei luoghi;
Considerato che l'area oggetto del presente provvedimento di dichiarazione di notevole interesse pubblico e' delimitata dal perimetro che:
a nord con Strada Statale n. 264,
a ovest con Strada Provinciale n. 20 denominata via Vaticale,
a est con il corso d'acqua denominato "Il Rivo",
a sud con i "Regi Lagni";
Ritenuto che detta area, come delimitata nell'unita planimetria, presenta il notevole interesse pubblico di cui all'art. 136 comma 1 lettera c) del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i., per i motivi indicati nella allegata relazione della Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Caserta e Benevento,

Decreta:

L'area denominata ex "Tenuta Reale di Carditello" sita nei comuni di San Tammaro (CE) e Villa di Briano (CE), come individuate in premessa, e' dichiarata di notevole interesse pubblico ai sensi e per gli effetti dell'art. 136 comma 1 lettera c) del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e s.m.i. e rimangono quindi sottoposte a tutte le disposizioni di tutela contenute nel predetto decreto legislativo.
Nell'area in questione, assoggettata a dichiarazione di notevole interesse pubblico, vige la disciplina seguente, ai sensi dell'art. 140, comma 2 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.:

ZONA 1 -
PAESAGGIO AGRARIO DI INTERESSE STORICO -
REGIME DI CONSERVAZIONE INTEGRALE
Interventi vietati.
Nella zona non sono consentiti i seguenti interventi:
1. modificazioni dell'assetto fondiario, dei tracciati viari principali e secondari nonche' dei segni di separazione dei confini, cosi' come riportati nell'allegata cartografia;
2. interventi di modifica su manufatti di servizio quali i segnacoli dell'acquedotto carolino, gli abbeveratoi, i fontanili ed altre strutture legate all'uso agricolo della tenuta;
3. realizzazione di movimenti di terra o altre opere che comportino la modifica permanente dell'attuale morfologia del terreno;
4. realizzazione di nuove volumetrie ad esclusione di quella previste fra gli interventi consentiti;
5. realizzazione di impianti di produzione di energie alternative e di reti di servizio (campi fotovoltaici, parchi eolici elettrodotti, impianti a sostegno verticale). Interventi consentiti.
Al fine di perseguire gli obiettivi di tutela sono consentite opere di:
1. sistemazione e consolidamento dei canali di drenaggio e di separazione dei confini mediante l'inerbimento e la cespugliatura ed anche mediante opere di manutenzione del verde spontaneo quali siepi e canneti;
2. recupero anche mediante interventi di demolizione e ricostruzione, dei manufatti realizzati successivamente al 10 ottobre 1931;
3. recupero, mediante l'applicazione della categoria del restauro e risanamento conservativo dei fabbricati realizzati anteriormente al 10 ottobre 1931. In tutti i casi gli interventi dovranno essere comunque realizzati nel rispetto della tipologia tradizionale strutture in muratura con copertura a falde e manti di argilla, infissi in legno, intonaci di tipo tradizionali, tinteggiature a calce e colori di terra, con cromatismi che vanno dalla tonalita' del giallo a quelle del rosso;
4. realizzazione di opere di recinzione in legno e rete metallica con altezza non superiore ai 2 metri.

ZONA 2 -
PAESAGGIO BOSCHIVO -
REGIME DI MANTENIMENTO DEI CARATTERI
NATURALI DEL PAESAGGIO BOSCHIVO
Interventi vietati.
Nella zona non sono consentiti i seguenti interventi:
1. aperture di piste e strade che comportino sbancamenti e /o movimenti di terra;
2. realizzazione di nuove volumetrie ed incremento di eventuali volumi esistenti;
3. demolizione e ricostruzione di fabbricati realizzati successivamente al 10 ottobre 1931. Interventi consentiti.
Al fine di perseguire gli obiettivi di tutela sono consentite opere di:
1. mantenimento e ripristino delle componenti ambientali boschive finalizzate al miglioramento della qualita' paesaggistica;
2. restauro o risanamento conservativo di manufatti esistenti realizzati precedentemente al 10 ottobre 1931;
3. realizzazione di opere di recinzione in legno e rete metallica con altezza non superiore ai 2 metri;
4. realizzazione di piste mirate alla esecuzione di attivita' agro - silvo - pastorali, opere di forestazione nonche' percorsi pedonali e piccole aree di sosta che non comportino il taglio di piante. Per la realizzazione di tali interventi e' consentito esclusivamente l'impiego di materiali drenanti compatibili con le esigenze di tutela del contesto.

ZONA 3 -
PAESAGGIO FLUVIALE -
REGIME DI MANTENIMENTO DEI CARATTERI
NATURALI DEL PAESAGGIO FLUVIALE
Interventi vietati.
Nella zona non sono consentiti i seguenti interventi:
1. aperture di piste e strade che comportino sbancamenti e /o movimenti di terra;
2. opere di sistemazione delle sponde con realizzazione di gabbionate. o strutture in calcestruzzo;
3. realizzazione di nuove volumetrie ed incremento di eventuali volumi esistenti;
4. demolizione e ricostruzione di fabbricati realizzati precedentemente al 10 ottobre 1931. Interventi consentiti.
Al fine di perseguire gli obiettivi di tutela sono consentite opere di:
1. realizzazione di opere di idrauliche ivi compreso il consolidamento spondale con interventi di ingegneria naturalistica;
2. recupero dei segni di separazione di confini con esclusione di impianto di alberature di alto fusto;
3. restauro o risanamento conservativo di manufatti esistenti realizzati precedentemente al 10 ottobre 1931;
4. realizzazione di opere di recinzione in legno e rete metallica con altezza non superiore ai 2 metri;
5. realizzazione di piste ciclabili in terreno battuto che non comportino sbancamenti e/o movimenti di terra.

ZONA 4 -
PAESAGGIO AGRICOLO IN TRASFORMAZIONE -
REGIME DI RESTAURO E RICOMPOSIZIONE DEL PAESAGGIO
Interventi vietati.
In quanto ritenuti incompatibili con la necessita' di pervenire alla riqualificazione del contesto, in tale area sono vietati i seguenti interventi:
1. aperture di nuove piste e strade che comportino sbancamenti e /o movimenti di terra;
2. realizzazione di nuove volumetrie ed incremento di eventuali volumi esistenti;
3. demolizione e ricostruzione di fabbricati realizzati precedentemente al 10 ottobre 1931;
4. realizzazione di impianti di produzione di energia di tipo verticale;
5. la realizzazione di nuove infrastrutture non compatibili con gli obiettivi di tutela. Interventi consentiti.
1. In tale area anche al fine della sua riqualificazione e previa delocalizzazione delle attivita' ritenute incompatibili, e' ammesso:
2. la realizzazione di aree di parcheggio;
3. la realizzazione di progetti di recupero ambientale che prevedano opere di miglioramento della qualita' paesaggistica da perseguire mediante la delocalizzazione delle attivita' in contrasto con le esigenze di tutela:
a. interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria dei manufatti esistenti nonche' il restauro e risanamento conservativo, purche' nel rispetto delle caratteristiche costruttive dei colori e dei materiali tradizionali;
b. realizzazione di impianti sportivi mediante l'utilizzo dei volumi esistenti;
c. realizzazione di impianti ricetrasmittenti e ripetitori di servizi di telecomunicazione di altezza massima non superiore ai dieci metri;
d. per quanto riguarda le attivita' in contrasto con gli obiettivi di tutela (discariche cementifici etc.) nelle more della progressiva delocalizzazione e' fatto obbligo di predisporre misure di mitigazione e miglioramento ambientale e paesaggistico quali barriere vegetali, interventi di risanamento etc..
La Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Campania provvedera' alla pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sul Bollettino ufficiale della regione Campania.
Ai sensi e per gli effetti dell'art. 141, comma 4, del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i., la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Campania, per il tramite della Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Caserta e Benevento, provvedera' alla trasmissione ai comuni di San Tammaro (CE) e Villa di Briano (CE) del numero della Gazzetta Ufficiale contenente la presente dichiarazione, unitamente alla relativa planimetria, ai fini dell'adempimento, da parte del comune interessato, di quanto prescritto dall'art. 140, comma 4, del medesimo decreto legislativo, dandone comunicazione alla Direzione regionale.
Sono ammesse proposizioni di ricorso giurisdizionale al T.A.R. competente per territorio a norma dell'art. 29 del D. Lgs. 02/07/2010, n. 104, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971 n. 1199.
Napoli, 2 ottobre 2013

Il direttore generale: Angelini
 

Allegato

Dichiarazione di notevole interesse pubblico dell'area denominata ex "Tenuta Reale di Carditello" sita nei comuni di San Tammaro (CE) e Villa di Briano (CE).
RELAZIONE DESCRITTIVA
PERIMETRAZIONE E CONFINI
L'area oggetto del presente provvedimento di dichiarazione di notevole interesse pubblico ha i seguenti confini:
a NORD con Strada Statale n. 264;
a OVEST con Strada Provinciale n. 20 denominata via Vaticale;
a EST con il corso d'acqua denominato "Il Rivo";
a SUD con i "Regi Lagni".

ZONA 1 -
PAESAGGIO AGRARIO DI INTERESSE STORICO -
REGIME DI CONSERVAZIONE INTEGRALE

L'area costituita da paesaggio antropico connotato dall'elevato valore agricolo della tenuta e corrisponde alla storica tenuta di Carditello che si estendeva su un'ampia superficie. Aveva l'accesso settentrionale posto a poche miglia a sud ovest di Capua dal sito cosiddetto alla Foresta, dove era presente il casino omonimo, mentre il confine meridionale era segnato dal percorso dei Regi Lagni,
L'asse settentrionale collegava l'ingresso nel sito della Foresta all'ingresso centrale del Casino Reale.
In direzione sud a partire dai tre cancelli disposti lungo il perimetro del muro di cinta si diparte il tridente di chiara impostazione vanvitelliana, costituito dai tre assi viari. Il primo di questi era diretto a Casal di Principe e lungo questo percorso l'ingresso della tenuta era presidiato dal complesso delle Cavallerizze, quello centrale era diretto a Casaluce, e superava i Regi Lagni in prossimita' del Mulino cosiddetto di Sant'Antonio. Il terzo era diretto a san Tammaro o meglio a quella che oggi e' Santa Maria C.V., e lungo il percorso la localita' denominata Ponte a Rivo segnava l'ingresso alla tenuta.
All'interno della tenuta oltre il Real Casino che costituisce l'elemento di eccezionale pregio architettonico, furono realizzati una serie di fabbricati a destinazione produttiva di cui alcuni di grande valore storico architettonico sottoposti anche essi a prescrizioni di tutela diretta. I terreni circostanti sono stati ugualmente sottoposti a regime di tutela con vicoli di rispetto dei fabbricati al fine di conservarne la percezione. All'interno della tenuta ed a servizio di questa correva il segmento terminale dell'Acquedotto Carolino costruito da Luigi Vanvitelli a appositamente a servizio del Palazzo Reale di Caserta e delle strutture ad essa collegate. Ancora oggi sono visibili i torrini piramidali che ne costituivano il segnacolo.
In origine l'intera tenuta era prevalentemente coperta da boschi in gran parte scomparsi da quando il complesso e' caduto in abbandono. I terreni conservano integralmente la loro funzione agricola e non presentano tracce di urbanizzazione recente.
L'intero complesso della tenuta - Casino Reale, fabbricati agricoli, aree libere conservano l'assetto dell'originaria tenuta e gia' da alcuni chilometri di distanza dai piu' importanti collegamenti stradali e' visibile questa ampia area verde al cui centro svetta l'altana del Casino Reale.
L'interesse paesaggistico di cui alla lettera c) dell'art. 136 del decreto legislativo n. 42 del 22/01/2004 e' dato dalla presenza di complessi e manufatti di eccezionale valore storico artistico e documentario e dall'equilibrio estetico fra i manufatti agricoli, ed il paesaggio agrario di tipo tradizionale, segnato dalla antica partitura fondiaria i cui limiti sono segnati dai tradizionali segni di confini, fossati, siepi, filari di diverse coltivazioni che si alternano ad aree lascate libere per l'allevamento del bestiame. Tali scorci sono ancora riconoscibili come gli stessi che il pittore tedesco Jacob Hackert aveva rappresentato nei pannelli che decorano l'appartamento Reale nel Casino principale.
Obiettivi di tutela - Gli interventi possibili in tale zona sono mirati alla conservazione delle connotazioni estetiche del paesaggio e dell'uso agricolo nel rispetto della caratteristiche morfologiche del paesaggio storico e del patrimonio edilizio tradizionale e storico.

ZONA 2 -
PAESAGGIO BOSCHIVO -
REGIME DI MANTENIMENTO DEI CARATTERI
NATURALI DEL PAESAGGIO BOSCHIVO

La zona e' costituita dai paesaggi connotati dagli elementi naturali quali le aree boscate, cosi' come individuati dall'art. 142 del D. Leg.vo n. 42 ddl 22/01/2004 . Le aree sono quelle residuali rispetto alle ampie zone originariamente destinate a boschi, che avevano indotto a scegliere il sito di Carditello soprattutto come luogo di Reali Delizie, destinato alla caccia.
In tali aree gli obiettivi di tutela sono costituiti dal mantenimento e miglioramento delle caratteristiche morfologiche del paesaggio e dal mantenimento ed incremento dell'area boscata al fine della sua valorizzazione

ZONA 3 -
PAESAGGIO FLUVIALE -
REGIME DI MANTENIMENTO DEI CARATTERI
NATURALI DEL PAESAGGIO FLUVIALE

La zona e' costituita dai paesaggi connotati dagli elementi naturali quali le aree spondali dei corsi d'acqua come individuate dall'art. 142 del D. Leg.vo n. 42 ddl 22/01/2004. La natura stessa del sito di Carditello scaturisce dall'area recuperata a seguito delle bonifiche di eta' Vicereale con lo spostamento del corso dell'antico Clanio ( Lagno Vecchio ) piu' a sud con il tracciato di quello che oggi sono i Regi Lagni. Il terreno, per questo molto fertile, con presenza di acqua superficiale, e' la ragione stessa che ha favorito sia le coltivazioni che l'allevamento della Reale Tenuta, e per questo ne costituisce elemento connotante.
Obiettivi di tutela - In tali aree gli obiettivi di tutela sono costituiti dal mantenimento e miglioramento delle caratteristiche morfologiche del paesaggio e dall'utilizzo delle risorse idriche compatibilmente con la salvaguardia del sistema delle acque come risorsa ecologica ed elemento strutturante del paesaggio antropico.

ZONA 4 -
PAESAGGIO AGRICOLO IN TRASFORMAZIONE -
REGIME DI RESTAURO E RICOMPOSIZIONE DEL PAESAGGIO

E' costituito da parti della tenuta ampiamente alterate da usi non compatibili con la naturale vocazione del sito ed in particolare alterate dalla presenza delle aree delle discariche e di insediamenti produttivi non compatibili frutto delle trasformazioni e dell'abbandono in cui e' caduta la tenuta soprattutto negli ultimi cinquant'anni.
Obiettivi di tutela - Gli obiettivi di tutela sono rappresentati dalla necessita' di riqualificare i paesaggi degradati previa delocalizzazione progressiva delle attivita' non compatibili, al fine di recuperarli alla loro originaria connotazione.
Parte di provvedimento in formato grafico


 
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