Gazzetta n. 284 del 4 dicembre 2013 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERA 19 luglio 2013
Programma delle infrastrutture strategiche (Legge n. 443/2001). Linea AV/AC Milano-Genova: terzo Valico dei Giovi. Proroga della dichiarazione di pubblica utilita'. (CUP F81H92000000008). (Delibera n. 34/2013).


IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

Vista la decisione n. 1692/96/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sugli orientamenti comunitari per lo sviluppo della Rete transeuropea dei trasporti (TEN -T) e vista la decisione n. 884/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la suddetta decisione n. 1692/96/CE;
Vista la legge 21 dicembre 2001, n. 443 (c.d. «legge obiettivo»), che, all'art. 1, ha stabilito che le infrastrutture pubbliche e private e gli insediamenti strategici e di preminente interesse nazionale, da realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano individuati dal Governo attraverso un Programma formulato secondo i criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo, demandando a questo Comitato di approvare, in sede di prima applicazione della legge, il suddetto Programma entro il 31 dicembre 2001;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, concernente il «Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilita'», e successive modificazioni ed integrazioni, e visto, in particolare, l'art. 13 che:
al comma 4 prevede che, se nel provvedimento che comporta la dichiarazione di pubblica utilita' dell'opera manca l'espressa determinazione del termine entro il quale il decreto di esproprio va emanato, il decreto di esproprio puo' essere emanato entro il termine di cinque anni, decorrente dalla data in cui diventa efficace l'atto che dichiara la pubblica utilita' dell'opera;
al comma 5 prevede che l'Autorita' che ha dichiarato la pubblica utilita' dell'opera puo' disporre la proroga dei termini previsti per l'adozione del decreto di esproprio per casi di forza maggiore o per altre giustificate ragioni e prevede, altresi', che la proroga stessa puo' essere disposta, anche d'ufficio, prima della scadenza del termine e per un periodo di tempo che non supera i due anni;
al comma 6 prevede che la dichiarazione di pubblica utilita' dell'opera e' efficace fino alla scadenza del termine entro il quale puo' essere emanato il decreto di esproprio;
Vista la legge 1° agosto 2002, n. 166, che all'art. 13 - oltre ad autorizzare limiti di impegno quindicennali per la progettazione e la realizzazione delle opere incluse nel Programma approvato da questo Comitato - reca modifiche al menzionato art. 1 della legge n. 443/2001;
Vista legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione» che, all'art. 11, dispone che a decorrere dal 1° gennaio 2003 ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un Codice unico di progetto (CUP);
Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, concernente il «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», e successive modificazioni ed integrazioni e visti in particolare:
la parte II, titolo III, capo IV, concernente «Lavori relativi a infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi» e specificamente l'art. 163, che attribuisce al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti la responsabilita' dell'istruttoria sulle infrastrutture strategiche, anche avvalendosi di apposita «Struttura tecnica di missione», alla quale e' demandata la responsabilita' di assicurare la coerenza tra i contenuti della relazione istruttoria e la relativa documentazione a supporto;
l'art. 166, comma 4-bis, il quale dispone che, il decreto di esproprio puo' essere emanato entro il termine di sette anni, decorrente dalla data in cui diventa efficace la delibera di questo Comitato che approva il progetto definitivo dell'opera, salvo che nella medesima deliberazione non sia previsto un termine diverso. Questo Comitato puo' disporre la proroga dei termini previsti dal predetto comma per casi di forza maggiore o per altre giustificate ragioni. La proroga puo' essere disposta prima della scadenza del termine e per un periodo di tempo che non supera i due anni. La disposizione del predetto comma deroga alle disposizioni dell'art. 13, commi 4 e 5, del decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327;
l'art. 256, che ha abrogato il decreto legislativo 20 agosto 2002, n. 190, e successive modificazioni ed integrazioni, concernente l'attuazione della legge n. 443/2001 per la realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti produttivi strategici e di interesse nazionale», come modificato dal decreto legislativo 17 agosto 2005, n. 189;
Visto il decreto legge 31 gennaio 2007, n. 7, convertito dalla legge 2 aprile 2007, n. 40, che, all'art. 13, revoca le concessioni alla TAV S.p.a. da parte delle Ferrovie dello Stato;
Visto il decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, che, all'art. 12, abroga la succitata revoca delle concessioni alla TAV S.p.a.;
Visto l'art. 2 della legge 23 dicembre 2009, n. 191 (legge finanziaria 2010), che ha previsto la possibilita' che con decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, siano individuati specifici progetti prioritari la cui realizzazione possa essere avviata per lotti costruttivi non funzionali, e visti in particolare:
il comma 232, che:
individua i requisiti per i progetti da realizzare per lotti costruttivi;
individua le condizioni per le relative autorizzazioni da parte di questo Comitato;
precisa che dalle determinazioni assunte dal Comitato non devono derivare, in ogni caso, nuovi obblighi contrattuali nei confronti di terzi a carico del soggetto aggiudicatore dell'opera per i quali non sussista l'integrale copertura finanziaria;
il comma 233, il quale stabilisce che, con l'autorizzazione del primo lotto costruttivo, il Comitato assume l'impegno programmatico a finanziare l'intera opera;
il comma 234, il quale stabilisce che l'allegato infrastrutture al documento di programmazione economico-finanziaria (ora documento di economia e finanza) dia distinta evidenza degli interventi di cui ai commi 232 e 233;
Vista la legge 13 agosto 2010, n. 136, e successive modificazioni ed integrazioni, recante «Piano straordinario contro le mafie», nonche' delega al Governo in materia di normativa antimafia e che, tra l'altro, definisce le sanzioni applicabili in caso di inosservanza degli obblighi previsti dalla legge stessa, tra cui la mancata apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento e visto il decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, emanato in attuazione dell'art. 2 della predetta legge n. 136/2010;
Visto il decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 29 luglio 2010 che, ai fini dell'applicazione dell'art. 2, comma 232 della citata legge n. 191/2009, attribuisce particolare interesse strategico alla realizzazione della «Linea AV/AC Milano-Genova: terzo valico dei Giovi ricompreso nell'asse ferroviario Ventimiglia-Genova-Novara-Milano (Sempione)»;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° ottobre 2010, che individua l'opera in esame quale progetto prioritario ai sensi e per gli effetti dell'art. 2, comma 232 della medesima legge n. 191/2009;
Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n. 51/2002 supplemento ordinario), con la quale questo Comitato, ai sensi del richiamato art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato il 1° Programma delle opere strategiche, che include, nel «Corridoio plurimodale Tirrenico-nord Europa» la voce «Asse ferroviario Ventimiglia-Genova-Novara-Milano (Sempione)»;
Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta Ufficiale n. 87/2003, errata corrige in Gazzetta Ufficiale n. 140/2003), con la quale questo Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del CUP, che deve essere richiesto dai soggetti responsabili di cui al punto 1.4 della delibera stessa;
Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63 (Gazzetta Ufficiale n. 248/2003), con la quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel Programma delle infrastrutture strategiche;
Vista la delibera 29 settembre 2003, n. 78 (Gazzetta Ufficiale n. 9/2004 supplemento ordinario), con la quale questo Comitato ha approvato il progetto preliminare del «Terzo valico dei Giovi - linea AV/AC Milano-Genova»;
Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n. 276/2004), con la quale questo Comitato ha stabilito che il CUP deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti d'investimento pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
Vista la delibera 29 marzo 2006, n. 80 (Gazzetta Ufficiale n. 197/2006), con la quale questo Comitato ha approvato il progetto definitivo del «Terzo valico dei Giovi - linea AV/AC Milano-Genova»;
Vista la delibera 6 aprile 2006, n. 130 (Gazzetta Ufficiale n. 199/2006 supplemento ordinario), con la quale questo Comitato, nel rivisitare il 1° Programma delle infrastrutture strategiche come ampliato con delibera 18 marzo 2005, n. 3 (Gazzetta Ufficiale n. 207/2005), all'allegato 2 conferma, nel «Corridoio plurimodale Tirrenico-nord Europa», alla voce «Asse ferroviario Ventimiglia-Genova-Novara-Milano (Sempione)» il sub-intervento «Terzo valico dei Giovi - linea AV/AC Milano-Genova»;
Vista la delibera 18 novembre 2010, n. 84 (Gazzetta Ufficiale n. 133/2011), con la quale, ai sensi dell'art. 2, commi 232 e seguenti, della citata legge n. 191/2009 (legge finanziaria 2010), e' stato autorizzato l'avvio della realizzazione per lotti costruttivi del «Terzo valico dei Giovi - linea AV/AC Milano-Genova», dal costo di 6.200 milioni di euro e il primo lotto costruttivo dell'opera, dal valore di 500 milioni di euro;
Vista la delibera 6 dicembre 2011, n. 86 (Gazzetta Ufficiale n. 65/2012), con la quale questo Comitato ha tra l'altro autorizzato il secondo lotto costruttivo della suddetta linea ferroviaria, dal valore di 1.100 milioni di euro, confermando in 6.200 milioni di euro il limite di spesa per l'intera opera;
Vista la delibera 20 gennaio 2012, n. 4 (Gazzetta Ufficiale n. 196/2012), con la quale questo Comitato ha espresso parere sullo schema di contratto di programma 2007/2011 - Parte investimenti - aggiornamento 2010-2011, tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e «R.F.I. S.p.a.», che include l'opera nella «tabella A1 - Investimenti realizzati per lotti costruttivi»;
Vista la delibera 21 dicembre 2012, n. 136 (Gazzetta Ufficiale n. 103/2013), con la quale questo Comitato ha espresso parere sull'allegato infrastrutture al documento di economia e finanza (DEF) 2012, contenente l'aggiornamento del Programma delle infrastrutture strategiche, che, alla voce «Asse ferroviario Ventimiglia-Genova-Novara», conferma l'intervento «Tratta AV/AC Terzo valico dei Giovi»;
Vista la nota 26 giugno 2013, n. 20162, con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso la documentazione istruttoria relativa all'argomento «Terzo valico dei Giovi - linea AV/AC Milano-Genova: proroga della dichiarazione di pubblica utilita'»;
Vista la nota 27 giugno 2013, n. 20206, con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha chiesto l'inserimento dell'argomento all'ordine del giorno della prima riunione utile del Comitato;
Considerato che la decisione UE n. 884/2004 individua l'Asse Genova Rotterdam, di cui il Terzo valico dei Giovi e' parte integrante, tra i progetti prioritari relativi alle Reti Ten T, per i quali l'inizio dei lavori era previsto entro il 2010;
Considerato che, ai sensi dell'art. 20 del decreto legge 29 novembre 2008, n. 185, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 agosto 2009, l'ing. Walter Lupi e' stato nominato Commissario straordinario delegato del Terzo valico dei Giovi;
Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del vigente regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012, n. 62);
Vista la nota 19 luglio 2013, n. 3059, predisposta congiuntamente dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta a base dell'odierna seduta del Comitato, contenente le valutazioni e le prescrizioni da riportare nella presente delibera;
Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;

Prende atto
delle risultanze dell'istruttoria svolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e in particolare:
che il costo complessivo dell'opera all'esame del Comitato e' pari a 6.200 milioni di euro;
che l'opera consiste nella realizzazione di una nuova linea ad alta capacita' tra Liguria e Piemonte, di lunghezza complessiva di circa 53 km, di cui circa 37 km in galleria, fa parte degli interventi connessi con l'Asse ferroviario Ventimiglia-Genova-Novara-Milano (Sempione), e' inserita nell'ambito delle opere nazionali afferenti il «Corridoio Plurimodale Tirrenico-nord Europa», incluso tra i progetti prioritari delle Reti Ten T, ed e' finalizzata al miglioramento del sistema di collegamento tra Genova e il nord Europa;
che le attivita' progettuali relative all'opera sono state interrotte nel febbraio 2007 con l'entrata in vigore del sopra citato decreto legge n. 7/2007, che ha revocato le concessioni alla TAV S.p.a da parte delle Ferrovie dello Stato e le convenzioni con il contraente generale Consorzio COCIV;
che il decreto legge n. 112/2008 ha disposto l'abrogazione della revoca delle concessioni alla TAV S.p.a. e ha ripristinato la continuita' dei rapporti convenzionali tra il contraente generale ed «R.F.I. S.p.a.»;
che, con delibera n. 84/2010, sono stati autorizzati l'avvio della realizzazione per lotti costruttivi del «Terzo valico dei Giovi» e il primo lotto costruttivo e, con delibera n. 86/2011, e' stato autorizzato il secondo lotto costruttivo della suddetta linea ferroviaria;
che il mancato avvio delle procedure espropriative trova la sua principale giustificazione nella revoca della concessione alla TAV S.p.a. da parte delle Ferrovie dello Stato, avvenuta nell'arco temporale febbraio 2007-giugno 2008, e nella successiva abrogazione di tale revoca, con le conseguenti ripercussioni sul rapporto convenzionale tra «R.F.I. S.p.a.» e il contraente generale Consorzio COCIV;
che la suddivisione dell'infrastruttura in sei lotti costruttivi non funzionali, intervenuta con la citata delibera n. 84/2010, ha reso poi necessaria una rivisitazione del cronoprogramma dei lavori definito in sede di approvazione del progetto definitivo di cui alla delibera n. 80/2006. La durata dei lavori e' stata prolungata di dodici mesi, arrivando a un totale di cento mesi;
che, inoltre, e' stato necessario adeguare il progetto definitivo sia in merito alla valutazione delle aree edificabili soggette a nuovi criteri in materia fiscale, sia in merito alle subentrate norme in materia di sicurezza nelle gallerie ferroviarie;
che la comunicazione di avvio del procedimento finalizzato alla proroga del termine previsto per l'adozione dei decreti di esproprio di cui alla dichiarazione di pubblica utilita' dell'opera e' stata effettuata 1'8 marzo 2013 dalla «Italferr S.p.a.», per conto della «R.F.I. S.p.a.», con avviso per mezzo di pubblicazione su quotidiani a tiratura nazionale e locale, e sul sito web dell'«Italferr S.p.a.» - sezione espropri;
che gli elaborati di progetto sono stati depositati, per il prescritto periodo, presso la regione Piemonte, la regione Liguria e gli uffici di «Italferr S.p.a.» - sezione espropri;
che a seguito delle suddette procedure di comunicazione, sono state presentate cinque osservazioni da parte dei proprietari e di altri interessati, istruite e contro dedotte dal soggetto aggiudicatore «R.F.I. S.p.a.»;
che il 14 giugno 2013 «R.F.I. S.p.a.» ha rappresentato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti la necessita' e l'urgenza di chiedere l'inserimento all'ordine del giorno di questo Comitato della richiesta di proroga di due anni del termine previsto per l'adozione dei decreti di esproprio di cui alla dichiarazione di pubblica utilita' dell'opera in questione;
che il termine di scadenza della dichiarazione di pubblica utilita' relativa alla realizzazione della linea ferroviaria AV/AC Milano-Genova «Terzo valico dei Giovi» e' indicato dal Ministero istruttore in data 26 luglio 2013;
che peraltro, essendo stata la delibera n. 80/2006, di approvazione del progetto definitivo dell'intervento, registrata dalla Corte dei conti il 26 luglio 2006, il termine ultimo di validita' della dichiarazione di pubblica utilita' e' da considerarsi il 26 luglio 2013;
che, in applicazione dell'art. 166, comma 4-bis, del citato decreto legislativo n. 163/2006, non essendo ancora scaduto il termine di sette anni prescritto dalla norma stessa, questo Comitato puo' prorogare fino a due anni, in casi di «forza maggiore» o in presenza di «giustificate ragioni», il termine per l'adozione dei decreti di esproprio di cui alla dichiarazione di pubblica utilita';
che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ritiene che le su esposte ragioni giustifichino la disposizione della suddetta proroga;

Delibera:

1. Ai sensi dell'art. 166, comma 4-bis, del decreto legislativo n.163/2006, e' disposta la proroga di due anni del termine per l'adozione dei decreti di esproprio di cui alla dichiarazione di pubblica utilita' dell'intervento «Terzo valico dei Giovi, linea AV/AC Milano-Genova», apposta con delibera n. 80/2006.
2. Ai sensi della delibera n. 24/2004, il CUP assegnato all'intervento dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e contabile riguardante l'intervento stesso.
Roma, 19 luglio 2013

Il Presidente: Letta Il segretario delegato: Girlanda

Registrato alla Corte dei conti il 15 novembre 2013 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia e delle finanze, registro n. 9 Economia e finanze, foglio n. 164
 
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