Gazzetta n. 51 del 3 marzo 2014 (vai al sommario)
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 11 febbraio 2014
Scioglimento del consiglio comunale di Altavilla Milicia e nomina della commissione straordinaria.


IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Considerato che nel comune di Altavilla Milicia (Palermo) gli organi elettivi sono stati rinnovati nelle consultazioni arnministrative del 6 e 7 maggio 2012;
Considerato che dall'esito di approfonditi accertamenti svolti dall'autorita' giudiziaria sono emersi collegamenti diretti ed indiretti tra componenti del consesso e la criminalita' organizzata locale;
Considerato che tali ingerenze espongono l'amministrazione stessa a pressanti condizionamenti, compromettendo il buon andamento e l'imparzialita' dell'amministrazione comunale di Altavilla Milicia (Palermo);
Rilevato, altresi', che la permeabilita' dell'ente ai condizionamenti esterni della criminalita' organizzata arreca grave pregiudizio allo stato della sicurezza pubblica e determina lo svilimento delle istituzioni e la perdita di prestigio e di credibilita' degli organi istituzionali;
Ritenuto che, al fine di porre rimedio alla situazione di grave inquinamento e deterioramento dell'amministrazione comunale, si rende necessario l'intervento dello Stato mediante un commissariamento di adeguata durata, per rimuovere tempestivamente gli effetti pregiudizievoli per l'interesse pubblico ed assicurare il risanamento dell'ente;
Visto l'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;
Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 6 febbraio 2014 alla quale e' stato debitamente invitato il Presidente della Regione Siciliana;

Decreta:

Art. 1

Il consiglio comunale di Altavilla Milicia (Palermo) e' sciolto per la durata di diciotto mesi.
 
Allegato

Al Presidente della Repubblica

Il comune di Altavilla Milicia (Palermo), i cui organi elettivi sono stati rinnovati nelle consultazioni amministrative del 6 e 7 maggio 2012, presenta forme di ingerenza da parte della criminalita' organizzata che compromettono la libera determinazione e l'imparzialita' dell'amministrazione, il buon andamento ed il funzionamento dei servizi, con grave pregiudizio per lo stato dell'ordine e della sicurezza pubblica.
In esito ad accurate attivita' investigative, in data 8 maggio 2013, e' stata eseguita un'operazione di polizia giudiziaria che ha portato all'arresto di vertici ed affiliati della famiglia mafiosa di Altavilla Milicia, tra cui la figura apicale della locale consorteria con l'accusa, tra l'altro, di averne diretto e coordinato le attivita' illecite, in particolare nel settore delle estorsioni alle imprese e agli esercizi commerciali della zona, intrattenendo rapporti con altri esponenti malavitosi in ambito mandamentale, finalizzati alla trattazione degli affari illeciti dell'organizzazione.
Le risultanze dell'inchiesta hanno evidenziato la sussistenza di collegamenti tra le vicende oggetto di indagine, riconducibili alla predetta organizzazione, e quelle dell'amministrazione comunale, tanto solidi da determinare un pesante condizionamento della mafia nella gestione dell'ente, con la compromissione della libera determinazione degli organi elettivi.
Numerose fonti tecniche di prova avvalorano le strette relazioni tra amministratori e criminalita', improntate alla massima reciproca disponibilita' e che sottendono a precisi ritorni per le parti interessate, delineando cosi' la natura sinallagmatica del rapporto tra i predetti soggetti e la creazione di un collaudato circuito clientelare.
Pregresse investigazioni e l'arresto di un importante esponente criminale avevano gia' reso possibile l'individuazione del sistema estorsivo utilizzato in ambito mandamentale, basato sull'acquisizione, direttamente dall'ufficio tecnico del comune di Altavilla Milicia, di informazioni relative alle licenze edilizie rilasciate dall'ente o agli appalti pubblici, che consentivano l'avvio del processo estorsivo prima ancora dell'inizio dei lavori. Tale sistema di appoggi e connivenze era reputato da cosa nostra strategico e fondamentale per il conseguimento delle finalita' malavitose, tanto da considerare il comune quale fulcro dell'illegittimo modus operandi.
Tenuto conto dei riscontri investigativi e degli elementi fattuali in possesso delle forze dell'ordine, cosi' evidenti da far ritenere inessenziale lo svolgimento di un accesso ispettivo, il prefetto di Palermo, acquisito il parere del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, integrato con la partecipazione del rappresentante del Procuratore della Repubblica-DDA presso il Tribunale di Palermo e del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese, ha redatto l'allegata relazione del 22 novembre 2013, che costituisce parte integrante della presente proposta.
Nel documento si da' atto della sussistenza di concreti, univoci e rilevanti elementi su collegamenti diretti ed indiretti degli amministratori locali con la criminalita' organizzata di tipo mafioso e su forme di condizionamento degli stessi, riscontrando pertanto i presupposti per l'applicazione della misura prevista dall'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
Il sindaco del comune di Altavilla Milicia, eletto il 6 e 7 maggio 2012, aveva rivestito la carica di presidente del consiglio comunale nella precedente consiliatura, nonche' quella di consigliere nell'amministrazione eletta il 25 e 26 maggio 2003. Nell'attuale compagine sono presenti due assessori e cinque consiglieri eletti anche nella consiliatura 2008-2013, che si e' conclusa anticipatamente, di cui tre avevano ricoperto cariche nella consiliatura 2003-2008.
Le predette attivita' investigative di polizia giudiziaria hanno reso evidente un preciso disegno criminale iniziato durante la precedente amministrazione con l'approvazione, il 26 settembre 2011, di una mozione di sfiducia pilotata da cosa nostra, presentata dall'attuale primo cittadino, che al tempo rivestiva la carica di presidente del consiglio comunale, nei confronti dell'allora sindaco del comune, eletto nel giugno 2008.
La mozione di sfiducia, che ha comportato l'emanazione del decreto del presidente della Regione Siciliana in data 4 novembre 2011 e la nomina di un commissario straordinario, era stata veicolata, come risulta dalle intercettazioni, dall'organizzazione criminale a seguito di una legittima iniziativa del predetto sindaco, il quale aveva imposto il rispetto dei limiti di una concessione demaniale relativa all'occupazione del suolo pubblico da parte di un esercizio commerciale, il cui titolare e' stretto congiunto del maggiore esponente malavitoso della locale consorteria, di cui si e' fatto cenno.
L'interesse della criminalita' nei confronti dell'amministrazione comunale e' proseguito con il deciso supporto elettorale alla lista del sindaco attualmente in carica, all'interno della quale era presente un soggetto legato da vincoli parentali con la figura apicale della locale consorteria che, una volta eletto, otterra' l'incarico di presidente dell'organo consiliare.
L'univoca finalita' di portare al governo dell'ente i propri uomini, per poi condizionarne la gestione attraverso l'ingerenza nella conduzione amministrativa e' ulteriormente attestata da prove tecniche investigative che fanno evidente riferimento alla pratica del voto di scambio, con il versamento di somme di denaro o la cancellazione di debiti, in cambio delle preferenze ai candidati graditi a cosa nostra, in vista delle elezioni comunali del maggio 2012.
Il prefetto di Palermo, nella relazione del 22 novembre 2013, evidenzia gli stretti legami tra il sindaco in carica e la famiglia mafiosa di Altavilla Milicia, con particolare riferimento non solo al predetto esponente criminale locale, ma anche ad altre importanti figure rappresentative di cosa nostra.
Amministratori e membri dell'apparato burocratico annoverano frequentazioni con esponenti della criminalita' organizzata o sono ad essi legati da vincoli parentali. E' riconosciuto che il reticolo di collegamenti, rapporti e intrecci tra persone, parenti e societa' e, quindi, interessi economici, imprenditoriali e sociali fa emergere, chiaramente, il generale contesto di permeabilita' in un ambiente territoriale particolarmente esposto a influenze mafiose che, come noto, sono inclini a coinvolgere soggetti apparentemente neutri.
Le dette interconnessioni hanno favorito, nel caso di specie, una conduzione dell'ente caratterizzata da continue interferenze della criminalita' organizzata, che ha fortemente leso i principi di buon andamento ed imparzialita', rendendo possibile una gestione permeabile agli interessi malavitosi.
Sono emblematiche, in tal senso, le pressioni e le intimidazioni sul comune, in relazione ad interessi mafiosi, legate alla gestione dell'esercizio commerciale gia' citato, proseguite senza soluzione di continuita', cui sono corrisposte condotte anomale dell'amministrazione la quale, in piu' occasioni, si e' mostrata supina agli interessi malavitosi. La giunta comunale e' arrivata, nel luglio del 2013, a modificare manualmente il testo di una proposta di decadenza della concessione di suolo pubblico, presentata dal responsabile del competente settore tributi a seguito di illegittimita' procedurali relative al rilascio della stessa ed in relazione alla circostanza che il titolare dell'esercizio non aveva mai versato all'ente la tassa di occupazione del suolo pubblico. La proposta di decadenza e' stata trasformata in mera presa d'atto dell'iniziativa dell'ufficio, con l'eliminazione della parte relativa all'immediata sospensione della concessione. In tale contesto, e' anche significativa l'interruzione della collaborazione del comune con il responsabile dell'ufficio tecnico comunale, ritenuta persona scomoda per l'organizzazione malavitosa, dopo che questi aveva comunicato al titolare dell'esercizio di cui si sta trattando l'avvio del procedimento di revoca in autotutela della concessione.
Centrale, nel collaudato sistema di gestione degli appalti pubblici del comune, e' la figura di un affiliato, raggiunto dalla misura coercitiva emessa dall'autorita' giudiziaria 1'8 maggio 2013, che ha svolto il ruolo di anello di congiunzione tra cosa nostra e l'ente, assicurando il controllo degli interventi edilizi realizzati dal comune da parte della locale consorteria mafiosa.
La sua funzione di garante degli interessi malavitosi si e' resa evidente in occasione di lavori di riqualificazione urbana di un'area comunale, in relazione ai quali il predetto affiliato e' stato incaricato di svolgere le funzioni di ispettore di cantiere, su proposta del primo cittadino, pur senza averne il titolo e sebbene il competente Provveditorato interregionale alle opere pubbliche avesse individuato, per gli stessi interventi, le figure professionali del direttore dei lavori e del direttore operativo.
Anche in questo caso, e' indicativa la circostanza che il citato responsabile dell'ufficio tecnico comunale non abbia controfirmato la determina di conferimento dell'incarico, attesa la presenza nei cantieri dei due professionisti indicati dal Provveditorato.
L'ispettore ha svolto compiti di intermediazione tra l'impresa aggiudicataria e la famiglia mafiosa, consentendo alla ditta di ottenere rapidamente i pagamenti dovuti, senza attendere le determinazioni del direttore dei lavori e garantendo, per contro, alla famiglia mafiosa, la possibilita' di imporre e riscuotere prontamente il pizzo, in relazione alla corresponsione dei compensi per ogni stato di avanzamento dei lavori.
Intercettazioni telefoniche attestano inequivocabilmente come lo stesso ispettore avesse concertato una frode, nell'ambito di quell'appalto, permettendo alla ditta aggiudicataria dei lavori di fatturare un pagamento per un lavoro mai eseguito.
La situazione descritta ha dimostrato la connessione e la vicinanza tra la consorteria mafiosa e la sfera pubblica, con lo svolgimento di un ruolo di copertura e facciata rispetto alla realta' della dinamica clientelare degli interessi sottesi alla gestione della cosa pubblica, finalizzato ad assicurare il mantenimento dell'equilibrio di interessi tra la mafia e l'impresa.
Una societa', il cui titolare e' legato da stretti vincoli parentali con un boss mandamentale, ha eseguito un intervento, non autorizzato dall'ente, per l'installazione di un ponteggio necessario alla riparazione del tetto sovrastante i locali comunali, il cui pagamento e' andato a buon fine grazie all'attivita' di mediazione assicurata dal predetto ispettore.
Accertamenti delle forze dell'ordine hanno consentito di appurare che agli atti del comune non e' presente alcuna documentazione giustificativa dei lavori, ma solo quella per la fornitura di materiale da parte di altra ditta, alla quale veniva suggerito, anche attraverso il diretto interessamento del sindaco, di emettere una fattura falsa e maggiorata per coprire il costo dell'installazione del ponteggio e per occultare la prestazione non autorizzata.
Quest'ultima ditta, selezionata non in base ad oculate valutazioni di mercato, bensi' per il rapporto privilegiato con il suo amministratore, riconducibile ad uno stretto congiunto di uno dei sodali della locale consorteria, ha operato - secondo le evidenze investigative - in regime di esclusivita' con l'amministrazione comunale.
Emblematica e' la vicenda dell'acquisto, da parte del comune, di un macchinario per asfaltare, ad un costo esorbitante e fuori mercato, che si e' risolto in un indubbio vantaggio per la predetta ditta e in un consistente impegno economico per l'amministrazione comunale.
Secondo quanto appurato dagli inquirenti, nella fase precedente la fatturazione, un dipendente comunale, stretto parente di un amministratore e vicino alla predetta ditta, ha chiesto alla stessa di maggiorare il prezzo dell'asfaltatrice per coprire un suo debito personale nei confronti della stessa impresa.
Grave e' la circostanza che gli accordi non abbiano avuto seguito per il solo fatto che l'importo derivante dalle intese, esorbitando i limiti consentiti per l'affidamento diretto, avrebbe richiesto l'indizione di una gara d'appalto, rendendo non piu' certa l'individuazione dell'impresa da parte del comune.
Anche in altre occasioni la ditta in questione e' stata favorita dall'ente. E' il caso dell'appalto per la fornitura di cavi per il ripristino della pubblica illuminazione, aggiudicato alla detta impresa sebbene l'offerta fosse superiore al limite di spesa fissato dalla giunta con propria delibera. In questo caso, l'illegittima aggiudicazione e l'assenza di controlli hanno agevolato la penetrazione mafiosa che e' ostacolata da un sistema rigoroso e rispettoso delle norme.
Diversa e' la vicenda, attestata da alcune delle numerose intercettazioni disposte dai magistrati inquirenti e dalle testimonianze di un dipendente dell'ente rese all'Arma dei Carabinieri, relativa al personale coinvolgimento del sindaco in favore della ditta di cui si sta trattando, interessata alla sanatoria di opere abusive in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico. L'organo di vertice dell'ente ha suggerito all'impresa artificiose ed illegittime modalita' per acquisire uno dei pareri previsti dalla vigente normativa in materia, necessario per portare a buon fine l'iter burocratico per la sanatoria.
In un altro caso, il primo cittadino ha interposto i suoi buoni uffici per accelerare i tempi di concessione dell'agibilita' di un locale riconducibile alla ditta stessa, in spregio ai principi di imparzialita' e di buona amministrazione.
Il favoritismo che connota l'azione amministrativa del comune di Altavilla Milicia trova riscontro nel reiterato affidamento, in via diretta, del servizio di raccolta dei rifiuti, per il quale l'ente non ha mai espletato alcuna gara d'appalto, ad una ditta il cui titolare e' legato da vincoli familiari con soggetti controindicati, motivato dai possibili riflessi che la mancata raccolta avrebbe potuto causare sulla salute pubblica e giustificato da situazioni emergenziali di volta in volta richiamate in ordinanze sindacali.
Le indagini di polizia giudiziaria evidenziano come il sistematico ed anomalo comportamento dell'amministrazione si sia tradotto in un consistente esborso di denaro pubblico e nella ripetuta violazione dei principi di imparzialita' e di buon governo.
Il settore registra un'altra evidente anomalia, correlata all'acquisto, nel luglio 2012, di due mezzi usati, per i quali la giunta ha autorizzato la spesa, previa verifica dell'idoneita' all'uso. I mezzi si sono rivelati assolutamente non utilizzabili e, secondo quanto attestato da prove tecniche investigative, l'acquisto era fondato su un accordo per la spartizione di somme di denaro, con il coinvolgimento del sindaco e di un consigliere comunale.
Da quanto puntualmente illustrato dal prefetto di Palermo emerge un ambiente politico-amministrativo fortemente compromesso, con una gestione dell'ente caratterizzata da irregolarita' gravi, diffuse e reiterate che delinea una situazione di permeabilita' a condizionamenti esterni dell'amministrazione comunale, che ha pregiudicato gli interessi della collettivita'.
Ritengo, pertanto, che ricorrano le condizioni per l'adozione del provvedimento di scioglimento del consiglio comunale di Altavilla Milicia (Palermo) ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
In relazione alla presenza ed all'estensione dell'influenza criminale, si rende necessario che la durata della gestione commissariale sia determinata in diciotto mesi.
Roma, 30 gennaio 2014

Il Ministro dell'interno: Alfano

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PREFETTURA DI PALERMO
Area Ordine e Sicurezza Pubblica - 1-bis
Prot. n. 2386/R/OES

22 novembre 2013

Al Ministro dell'interno
ROMA Oggetto: Amministrazione Comunale di Altavilla Milicia (PA) -
Attivita' preliminare ex art. 143 del decreto legislativo 18 agosto
2000 n. 267 (T.U.E.L.) e successive modificazioni ed integrazioni. Premessa
Il Comune di Altavilla Milicia, posto a circa 20 Km dal capoluogo, conta al 1° gennaio 2013 una popolazione di 7.547 abitanti e si estende su una superficie di 23,79 Kmq. con una densita' di 317,31 abitanti per Kmq.; il tasso di disoccupazione e' pari al 39,5%.
Confinante con i comuni di Casteldaccia e Trabia, sorge in collina, ad un'altitudine di 73 metri sul livello del mare, in posizione panoramica sul Mar Tirreno. Il centro urbano e' ubicato fra i fiumi "Milicia" e "San Michele", a confine tra le aree pedemontane e la costa tirrenica, coltivate rispettivamente ad oliveti ed agrumi, produzioni che conservano tuttora un ruolo importante nell'ambito dell'economia locale.
L'imprenditoria si fonda essenzialmente sull'attivita' di aziende che operano in vari comparti tra cui preminente e' quello dell'edilizia, mentre il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale e dell'insieme dei servizi piu' qualificati, che comprendono quello bancario. Il contesto mafioso
L'attivita' info-investigativa dell'Arma dei Carabinieri confluita nell'operazione di polizia giudiziaria denominata "Argo" ha condotto, in data 8 maggio 2013, all'esecuzione di provvedimenti restrittivi in carcere emessi dall'A.G., nei confronti di vertici e affiliati della famiglia mafiosa di Altavilla Milicia.
Tra i destinatari dei suddetti provvedimenti spicca la figura di "omissis", accusato di aver diretto sino al 30 ottobre 2012 (data di un suo precedente arresto per estorsione aggravata dalla finalita' di favorire Cosa Nostra) la famiglia mafiosa del predetto Comune "coordinando contestualmente le attivita' illecite degli altri affiliati, in particolare nel settore delle estorsioni alle imprese ed esercizi commerciali della zona ed occupandosi delle problematiche relative ai componenti della famiglia, fra le quali il sostentamento dei detenuti e dei loro nuclei familiari nonche' intrattenendo rapporti con altri esponenti mafiosi del mandamento, finalizzati alla trattazione degli affari illeciti dell'organizzazione, in tal modo svolgendo funzioni direttive per l'organizzazione". La medesima ordinanza ha interessato altresi' "omissis", "omissis", "omissis", "omissis" e "omissis", tutti accusati di aver fatto parte della locale consorteria mafiosa.
In particolare, le indagini hanno consentito di accertare il processo di riorganizzazione avviato all'indomani del primo arresto del "omissis", incentrato sull'individuazione del nuovo reggente della famiglia mafiosa di Altavilla e conclusosi con l'investitura formale - mediante i tradizionali rituali di affiliazione - di "omissis" da parte del sovraordinato mandamento di Bagheria, che si premurava anche della presentazione al piu' anziano mafioso del posto, "omissis".
Peraltro, gia' la pregressa attivita' d'indagine confluita nell'operazione di polizia giudiziaria denominata "Pedro" aveva messo in luce la figura di "omissis" colpito da provvedimento cautelare in data 14 dicembre 2011 per aver diretto il mandamento mafioso di Bagheria e condannato, nel luglio del 2013, a 12 anni di reclusione per associazione mafiosa.
Nel corso di numerose intercettazioni lo "omissis" illustrava ai sodali palermitani, il sistema per gestire le estorsioni utilizzato nel suo mandamento, e quindi anche dalla famiglia mafiosa di Altavilla di cui lo stesso era, prima dell'arresto, co-reggente con "omissis", basato sull'acquisizione di informazioni direttamente dagli Uffici Tecnici Comunali, all'interno dei quali il boss poteva contare su "appoggi" che gli consentivano di conoscere in tempo reale le licenze edilizie rilasciate, gli appalti pubblici e di richiedere la "messa a posto" prima ancora che i lavori iniziassero.
E' lo stesso "omissis" che in una delle conversazioni intercettate sottolinea l'importanza strategica rivestita dall'ente locale per la realizzazione di un'azione estorsiva aggressiva e penetrante riassunta nella frase: "....il Comune e' tutto" .
E difatti, le risultanze investigative evidenziano un intreccio malefico tra le vicende della locale consorteria mafiosa e quelle dell'Amministrazione Comunale di Altavilla Milicia la cui vita politica e amministrativa risulta pesantemente condizionata dagli interessi della prima: un Sindaco (omissis) eletto grazie all'appoggio del boss mafioso locale e che, dopo l'arresto di quest'ultimo e l'avvicendamento al vertice della cosca, continua a favorirne gli interessi avvalendosi di uomini "cerniera"; una struttura burocratica "stabilmente" infiltrata che annovera al proprio interno soggetti "a disposizione" dell'organizzazione mafiosa. Le elezioni amministrative del 6 e 7 maggio 2012
Le ultime consultazioni per l'elezione del Sindaco e del Consiglio Comunale di Altavilla Milicia, si sono tenute il 6 e 7 maggio 2012. Ad esse hanno partecipato due candidati a Sindaco: "omissis" e "omissis", con le rispettive liste collegate: "omissis" (orientamento politico iniziale di centro destra) e "omissis" (lista civica senza orientamento politico dichiarato).
Sindaco:
"omissis", eletto con la maggioranza dei voti nella lista "omissis" con delega in materia di Personale, Lavori Pubblici, Umanistica Sport e Spettacolo; lo stesso dal 1987 al 1993 aveva ricoperto il ruolo di consigliere di maggioranza; dal 2003 al 2008 consigliere di minoranza e dal 2008 al 2010 consigliere di maggioranza con incarico di Presidente del Consiglio;
La Giunta in atto e' cosi' composta:
1) "omissis" Vice Sindaco e Assessore con deleghe alla Polizia Municipale ed alle Politiche Sociali
2) "omissis", con deleghe a Pubblica Istruzione, Rapporti con le Associazioni Culturali, alla Promozione nazionale ed internazionale del territorio
3) "omissis", con deleghe alla Cultura, Beni Culturali, Decoro Urbano, Manutenzioni Ordinarie e energie rinnovabili;
4) "omissis", con deleghe alle Politiche Giovanili e Pari Opportunita', Tutela e Prevenzione della Salute dei Cittadini;
Il Consiglio Comunale e' in atto cosi' composto
Consiglieri di maggioranza appartenenti alla lista civica "omissis":
1) "omissis" - Presidente del Consiglio Comunale;
2) "omissis" - Vice Presidente del Consiglio;
3) "omissis";
4) "omissis";
5) "omissis";
6) "omissis";
7) "omissis";
8) "omissis";
9) "omissis" subentrato a "omissis" dimessosi il 6 agosto 2012;
10) "omissis" subentrato a "omissis", dimessasi il 18 giugno 2013.
Consiglieri di minoranza appartenenti alla lista civica "omissis":
1) "omissis";
2) "omissis" subentrato ad "omissis" dimessosi il 29 dicembre 2012;
3) "omissis" subentrato a "omissis" dimessasi il 1° luglio 2013 ed a sua volta subentrata a "omissis" dimessasi il 30 maggio 2013;
4) "omissis", subentrato a "omissis" dimessasi in data 1° luglio 2013, ed a sua volta subentrata ad "omissis" dimessosi il 18 giugno 2013;
5) "omissis" subentrato a "omissis" dimessosi il 18 giugno 2013.
Le dimissioni dei consiglieri di minoranza "omissis" e "omissis" nonche' quelle del consigliere di maggioranza "omissis", ufficialmente determinate da asseriti motivi personali, hanno avuto luogo pochi giorni dopo l'accesso di personale dell'Arma al Comune di Altavilla al fine di acquisire atti e documenti sulla base dell'ordine di esibizione emesso l'11 giugno 2013 dalla D.D.A. di Palermo. 1) L'influenza della famiglia mafiosa "omissis" nell'Amministrazione
Comunale di Altavilla Milicia
Gli esiti delle attivita' di polizia giudiziaria hanno dimostrato come l'infiltrazione di Cosa Nostra nel comune di Altavilla Milicia e il conseguente condizionamento della vita politica e amministrativa del predetto ente civico da parte del reggente della locale famiglia mafiosa, "omissis", si sia concretizzata:
- nel "pilotare" la sfiducia nei confronti dell'ex Sindaco "omissis";
- nel procacciare, nelle susseguenti elezioni, voti per il candidato Sindaco "omissis", a capo della lista "omissis", all'interno della quale era inserita "omissis", cugina di "omissis", che, dopo la vittoria elettorale della lista di appartenenza, otteneva l'incarico di Presidente del Consiglio Comunale. a) La sfiducia nei confronti dell'ex Sindaco "omissis"
Nel giugno del 2008 era stato eletto Sindaco "omissis", candidato della lista civica "omissis". Il primo cittadino, tuttavia non aveva potuto contare, sin da subito, su una solida maggioranza in seno al Consiglio Comunale, talche' dopo alterne vicende, veniva sfiduciato con una mozione presentata il 26 settembre 2011 dall'allora Presidente del Consiglio, "omissis" (omissis), con la quale si attribuiva al Sindaco un operato in "assoluta autonomia senza consultarsi ne' confrontarsi mai con il Consiglio Comunale". Accusa alla quale il "omissis" rispondeva affermando che al contrario il Consiglio Comunale gli avrebbe messo "sistematicamente i bastoni tra le ruote". In merito alla suddetta vicenda, giova evidenziare che, nella medesima data in cui il "omissis" presentava la mozione di sfiducia nei confronti dell'ex Sindaco "omissis", veniva intercettata una telefonata tra "omissis" (personaggio ritenuto affiliato alla famiglia mafiosa di Altavilla, arrestato nell'ambito dell'operazione "Argo") e il "omissis", dalla quale trapelava che quest'ultimo aveva pilotato la suddetta sfiducia nei confronti dell'allora primo cittadino, reo di avergli "fatto togliere i tavoli dal belvedere"; con un chiaro riferimento al bar "omissis" ubicato presso il belvedere del paese, del quale e' titolare il figlio di "omissis", "omissis", i cui tavoli occupavano una parte cospicua della piazza, tale da intralciare il transito delle processioni religiose, e comunque eccedente i limiti della concessione comunale. Situazione che aveva indotto lo stesso ex Sindaco "omissis" ad intervenire personalmente, come dallo stesso confermato.
Dalla conversazione intercettata affiora inequivocabilmente la capacita' del "omissis" di esercitare una diretta e penetrante influenza sulle vicende politiche del Comune di Altavilla: ".. sara' morto il Sindaco. Stasera non potra' dormire questo. Questo dal balcone si butta"... ed ancora: "Ora me lo sono levato io il sassolino dalla scarpa. Alle ore 18.50 sono cambiate tutte cose! Perche' stasera....Alle ore 18.50 e' cambiato tutto. Hai capito? E' cambiato tutto alle 18.50". b) Il condizionamento mafioso nel corso della campagna elettorale per
le consultazioni del 6 e 7 maggio 2012 e la compravendita dei voti
in favore della lista "omissis"
Nel periodo precedente le elezioni del maggio 2012, "omissis", non ancora colpito dal provvedimento restrittivo in carcere, era indiscutibilmente a capo della famiglia mafiosa di Altavilla come dimostrano le intercettazioni ambientali svolte a carico di "omissis", altro esponente mafioso tuttora recluso, che espressamente indicava in "omissis" ("omissis") e "omissis" ("omissis") i reggenti della famiglia mafiosa di Altavilla Milicia.
Il condizionamento mafioso delle attivita' politiche locali ben si manifestava all'avvio della campagna elettorale, allorquando veniva registrato l'impegno profuso da "omissis" e da "omissis" (colpito dal medesimo provvedimento cautelare ed attualmente ristretto in carcere), interessato dal primo per la raccolta di un consistente numero di consensi in favore della candidata al Consiglio Comunale "omissis" (detta "omissis"), cugina di primo grado di "omissis" ed in corsa nella lista elettorale del candidato Sindaco "omissis". In tal senso sono chiare le indicazioni che il "omissis" fornisce al "omissis" come si evince dal tenore dell'intercettazione di seguito riportata: "omissis ", diamogli una mano a questa mia cugina se no brutta figura faccio. Facciamo la figura di nessuno".
In effetti, il "omissis", pur non essendo iscritto nelle liste elettorali del Comune di Altavilla, svolgeva attivita' di propaganda per raccogliere consensi in favore di "omissis" (non tralasciando di sottolineare che la candidatura era "sponsorizzata" da "omissis") e per lo schieramento politico nel quale la stessa era inserita collegata al candidato Sindaco "omissis". In una conversazione registrata, nel febbraio del 2012, tra "omissis" (tanto vicino al "omissis" da essere spesso definito "il picciotto di omissis") ed un suo amico, "omissis", quest'ultimo, in merito alle predette elezioni, riferisce di dover dire ad "omissis", di "andare a prendere i soldi come hai fatto quella volta". Evidente e' il riferimento alla pratica del "voto di scambio" (consistente nel procacciamento di voti in cambio di denaro) da porre in essere in vista delle imminenti elezioni comunali.
L'appoggio elettorale cosi' garantito dalla famiglia mafiosa dei "omissis" trova ulteriori conferme anche all'indomani dell'arresto di "omissis", infatti in tal senso e' significativa una conversazione registrata tra "omissis" e "omissis" (rispettivamente fratello e figlio di "omissis ") ed un'amica, in cui il primo svela i retroscena della candidatura della cugina "omissis" "votata.. solo (da) gente che gli ha detto lui ("omissis") di votarla". Ribadendo inoltre che il bagaglio di voti di cui disponeva il fratello era stato indirizzato in favore della lista di "omissis", per l'elezione della cugina.
Cosi' come, in un'altra conversazione con "omissis" (attuale consigliere di maggioranza) le parole di "omissis" sono inequivocabili: "quindi quello che e' andato a sederlo sulla sedia (il Sindaco)... non sono stati i candidati... ma e' stato... tutto il sistema che praticamente e' stato coinvolto da mio fratello...".
Ne' e' da sottacere, inoltre, che anche "omissis", padre di "omissis", gia' indagato per il reato di usura, ha svolto un ruolo attivo nella campagna elettorale del figlio. Infatti, da una intercettazione ambientale tra il Vice Sindaco "omissis" ed il predetto "omissis", quest'ultimo ammette che, sebbene in occasione delle elezioni "cento lire per un voto non l'ho uscito", tuttavia aveva sostanzialmente proceduto ad un vero e proprio "indulto" verso "tutti quelli che mi dovevano dare soldi"; intendendo, con cio', di aver cancellato dei crediti che vantava nei confronti di propri debitori e affermando che il figlio ne era a conoscenza " ... e mio figlio lo sa pure!! Dice...pa'..". Peraltro, dalla stessa conversazione emerge che "omissis" era creditore anche dei "omissis".
D'interesse e' anche la conversazione registrata tra "omissis" (che, come gia' detto, prendera' il posto di reggente a seguito dell'arresto di "omissis") e "omissis" il quale, nel definire il "omissis" "figlio di usuraio" del quale anche il proprio padre era rimasto vittima, mette in luce una "compravendita di voti" di cui lui stesso era stato protagonista: "a me mi ha dato quattromila euro e a quello ci ha dato qualche quindicimila euro per compraci i voti a suo zio... hai capito?..."
A suggello di tutto cio', appare estremamente significativo quanto riferito dal personale del Comando Stazione Carabinieri di Altavilla, impegnato nel servizio d'ordine e vigilanza ai seggi elettorali, presso i quali "omissis" unitamente ai figli "omissis" e "omissis" venivano notati sostare, sia nei giorni destinati all'espressione del voto sia durante le operazioni di scrutinio, presidiando l'ingresso degli edifici o addirittura introducendosi nei locali adibiti a seggio.
Le consultazioni del 6 e 7 maggio 2012 si concludevano con l'elezione a Sindaco di "omissis" e di "omissis" a Presidente del Consiglio Comunale: un "successo" del sodalizio mafioso altavillese, allora capeggiato da "omissis", "certificato" dall'elevato numero di consensi (334) ottenuto dalla cugina, seconda soltanto a "omissis" attuale Vice Sindaco (386). 2) La figura del Sindaco "omissis"
Il neo eletto sindaco "omissis", sebbene non risulti avere rapporti di parentela con soggetti appartenenti alla criminalita' organizzata, ha comunque intrattenuto ripetute ed assidue frequentazioni con affiliati alla famiglia mafiosa di Altavilla e in particolare con "omissis", nell'assoluta consapevolezza del ruolo apicale di quest'ultimo. Cio' risulta provato da una conversazione intercettata tra "omissis" (un imprenditore locale) ed il Sindaco nel corso della quale quest'ultimo, a proposito di "omissis" (cognato di "omissis" e imprenditore) affermava che "la protezione non ce l'ha piu'..." facendo evidente riferimento al fatto che dopo l'arresto di "omissis", "omissis" non avrebbe piu' potuto contare sull'"autorevolezza" del cognato per l'assegnazione di lavori.
Per meglio lumeggiare la figura del "omissis", giova ricordare che lo stesso e' stato consigliere di minoranza dal 2003 al 2008 nella formazione civica "omissis ", della quale faceva parte "omissis" condannato per associazione mafiosa poiche', da infermiere, aveva garantito assistenza sanitaria a "omissis" durante la latitanza. Un articolo di stampa del 2009 riportava che durante la celebrazione del processo per il reato di associazione mafiosa a carico di "omissis", ex deputato regionale cui il "omissis" era legato, il Pubblico Ministero faceva mettere a verbale che quest'ultimo aveva "schiacciato l'occhiolino" ad "omissis", li' presente nella qualita' di testimone chiamato a deporre, verosimilmente in segno di intesa.
Ne' e' da sottovalutare il preminente ruolo di impulso assunto dal "omissis" nel determinare la crisi politica della precedente amministrazione, che, come gia' detto, si concluse nella sfiducia all'allora Sindaco, soddisfacendo in tal modo i "desiderata" di "omissis".
Soltanto dopo l'arresto per estorsione aggravata di quest'ultimo il Sindaco "omissis" cercava di prendere le distanze dalla famiglia "omissis": infatti, in una intercettazione ambientale, "omissis" e "omissis" (rispettivamente figlio e fratello di "omissis" ) lamentavano che i "omissis" (padre e figlio) non gli avessero affidato i lavori edili relativi alla demolizione e costruzione di un edificio privato di loro proprieta' nonostante lo stato di bisogno in cui la stessa famiglia versava, attesa la necessita' di sostenere le spese legali relative alla detenzione del proprio congiunto. Chiarificatore, al riguardo era il commento di "omissis" che, in relazione al Sindaco affermava: "quello con questa mossa deve dimostrare che non ha niente a che vedere (con noi)" con cio' intendendo che malgrado l'esistenza di una precedente alleanza, attesa la detenzione del "omissis", il Sindaco tentava di salvaguardare la propria immagine e quella della sua amministrazione. Parimenti significativa e' la conversazione tra "omissis" e "omissis", (rispettivamente figlio e cognato di "omissis") nel corso della quale, sempre in relazione alla medesima vicenda, "omissis" evidenzia lo "sbaglio" del primo cittadino, in favore del quale aveva fatto "guerra e fuoco" per farlo "sedere" nella principale poltrona, come Sindaco del Comune di Altavilla Milicia.
Va altresi' evidenziato, che il rapporto tra le famiglie "omissis" e "omissis" non si e' manifestato soltanto nell'interesse reciproco in occasione delle elezioni amministrative, ma e' risalente nel tempo ed e' stato altresi' caratterizzato da cointeressenze economiche essendo "omissis" amministratore unico della "omissis", societa' costituita nel 2002 della quale sino al 2006 ha svolto mansioni di Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione il figlio di "omissis", "omissis".
Tutti i soggetti raggiunti nel maggio scorso dall'ordinanza di custodia cautelare in carcere nell'ambito della succitata operazione "Argo" sono stati protagonisti, all'indomani dell'arresto del "capo" "omissis", della riorganizzazione della cosca di Altavilla M. continuando ad influenzare l'operato del Sindaco "omissis" il quale ha seguitato ad avvalersi di uno di loro (omissis) come "ispettore di cantiere", nell'appalto pubblico di cui si dira' appresso di riqualificazione urbana della zona est del paese, ed a favorire la ditta del figlio di uno dei sodali (omissis) per le forniture del materiale al Comune.
Il Sindaco cercava di mantenere le distanze con il nuovo reggente "omissis", ma due conversazioni intercettate durante una riunione tra i sodali (lo stesso "omissis", "omissis", e "omissis" e "omissis" ) e poi tra il "omissis" e un altro imprenditore evidenziano plasticamente quali sono le aspettative che la cosca ha nei suoi confronti e quale sia il sotteso rapporto di scambio. Dice il "omissis" "Se lavori ci sono li sta mettendo nella Gazzetta ... ma lui che cosa vuole ...mettiti la' e poi vuole il paese tranquillo? Allora attacchiamo la guerra !!". I "omissis" gli facevano notare che il Sindaco "si spaventa che gli fanno le scarpe di la dentro stesso! Ma quando uno si spaventa si sta a casa". Allora ci dovevi pensare ... ora e' tardi". Gli interlocutori stigmatizzavano il comportamento del Sindaco per avere cambiato schieramento politico e per il ricorso alle procedure di gara per l'affidamento di lavori "invece di fare i cottimi fiduciari". 3) Gli interessi di"omissis" per il Bar "omissis"
L'interesse della famiglia "omissis" nell'attivita' dell'esercizio commerciale denominato "Bar omissis" era motivo di ulteriori pressioni e intimidazioni sull'Amministrazione Comunale in carica.
Nell'estate del 2012, "omissis" aveva un alterco, correlato allo svolgimento di spettacoli musicali nella piazza ove e' ubicato il bar, con il Vice Sindaco "omissis" il quale gli suggeriva di rivolgersi, per la soluzione dei problemi prospettatigli, alla propria cugina "omissis": "hai questi discorsi...hai tua cugina che e' Presidente del Consiglio...vai da tua cugina". Tale affermazione induceva, invece, il "omissis" addirittura a minacciare il "omissis": "ora mettiamo a bruciare qualche macchina...mettiamo a bruciare qualche magazzino... mettiamo a bruciare queste cose...saltano le cose in aria.."
A tali asserzioni il Vice Sindaco, che era perfettamente consapevole della caratura mafiosa del suo interlocutore, rispondeva consigliando di discutere la questione senza reazioni eccessive ovvero ritorsioni.
Nell'ambito dell'attivita' d'indagine, l'Arma dei Carabinieri ha effettuato mirati riscontri amministrativi che hanno evidenziato specifiche condotte anomale poste in essere dall'Amministrazione Comunale in favore dell'esercizio "Bar omissis", negli anni e senza soluzione di continuita' sino all'attualita'.
E' stato, infatti, accertato che l'installazione della veranda coperta in legno, ubicata lungo l'intero prospetto del palazzo ricadente sulla piazza del belvedere e' stata autorizzata nel 2006 , dall'Ufficio Tecnico, contestualmente all'autorizzazione per l'occupazione di suolo pubblico, gia' rilasciata esclusivamente per il cantiere necessario alla realizzazione del fabbricato. Tale autorizzazione, tuttavia non ha tenuto in alcun conto ne' del parere negativo espresso dalla Soprintendenza per i Beni Culturali di Palermo, ne' della competenza del Consiglio Comunale sulla concessione del suolo. Tale parere era stato determinato dalla circostanza che la suddetta veranda, destinata ad occupare permanentemente suolo pubblico, poggiando sul prospetto dello stabile su cui insiste il predetto esercizio commerciale, di fatto avrebbe costituito una vera e propria variante al P.R.G. o comunque un parziale cambio di destinazione d'uso sia di quella zona che dell'edificio. Circa due anni dopo, di propria iniziativa, la Giunta, con deliberazione del 6 maggio 2008, determinava la "concessione di suolo pubblico per l'installazione di una veranda a servizio del Bar "omissis" approvando il relativo schema di convenzione che, tuttavia, ad oggi, non risulta mai essere stato sottoscritto dalle parti.
Giova precisare che componente della sopra citata Giunta Comunale era "omissis", nipote di "omissis" e figlia di "omissis".
Nonostante non risulti essere mai stata pagata la tassa relativa all'occupazione di suolo pubblico concernente la veranda in questione, gli uffici comunali competenti non hanno mai provveduto alla revoca della relativa concessione e soltanto nel 2011 l'Ufficio Tributi ha proceduto alla notifica dell'avviso di accertamento e susseguente iscrizione al ruolo nei confronti del titolare dell'esercizio "omissis".
Da ultimo, particolarmente significativo e' quanto emerso in occasione del tentativo esperito, in data 27 giugno 2013, dal responsabile del II Settore Ufficio Tributi e Ragioneria dott. "omissis" di far approvare dalla Giunta nei confronti del titolare del bar "omissis" la "decadenza dalla concessione di suolo pubblico", tenuto conto che non risultava firmata alcuna convenzione nelle forme legittime e che non era mai stata corrisposta la tassa di occupazione del suolo pubblico, proponendo altresi' l'immediata sospensione dell'efficacia del titolo amministrativo. Ebbene, come riferito dal succitato dirigente all'Arma dei Carabinieri, nel corso di propria testimonianza resa il successivo 28 luglio, la Giunta Comunale, riunitasi per deliberare sulla proposta di decadenza, discostandosi da quanto legittimamente proposto dal Funzionario, apportava delle modifiche manuali al testo della stessa trasformandone l'oggetto da un avvio del procedimento ad una mera presa d'atto e cassando la parte relativa all'immediata sospensione della concessione medesima. Il predetto atto veniva pubblicato sul sito Internet del Comune, in maniera irregolare, con le modifiche apportate in forma di delete prive pero' della firma.
In tale contesto, s'inserisce altresi' l'Ing. "omissis", responsabile dell'UTC (in regime di convenzione con il Comune di Misilmeri dal dicembre 2012) che, nel luglio del 2013, comunica alla ditta di "omissis" l'avvio del procedimento di revoca in autotutela dalla citata concessione. In tale occasione la dirigente veniva chiamata dal Sindaco "omissis" che, nel chiederle copia della suddetta "comunicazione di avvio del procedimento" lamentava di non esserne stato messo a conoscenza, circostanza quest'ultima smentita dalla "omissis".
Qualche giorno dopo, all'Ing. "omissis" veniva notificato, tramite messo comunale, l'O.d.G. della Giunta del 23 luglio 2013 che, prevedeva, fra l'altro, la "recessione dalla convenzione con il Comune di Misilmeri" determinando in sostanza l'interruzione del rapporto di lavoro della medesima con il Comune di Altavilla.
In tal modo veniva allontanata una dirigente che ricopriva un incarico strategico e che, in tale veste, come emerso da varie intercettazioni, era stata sempre al centro dell'attenzione degli esponenti mafiosi che, la ritenevano persona "scomoda" per il loro interessi, che il Sindaco "omissis" avrebbe dovuto "inquadrare". 4) L'affidamento dei lavori nel Comune di Altavilla Milicia La figura di "omissis"
La capacita' di infiltrazione della consorteria mafiosa nella gestione dell'affidamento dei lavori nel comune di Altavilla si manifesta anche attraverso la figura di "omissis" (arrestato nell'ambito dell'operazione Argo), soggetto gia' inserito nel sodalizio altavillese sin dalla reggenza di "omissis", e ritenuto "anello di congiunzione" tra l'Ente Locale, "omissis" e i suoi sodali.
"omissis", infatti all'indomani della elezione a Sindaco di "omissis", in un eloquente dialogo intercettato nel maggio del 2012 comunicava alla moglie di aver ricevuto il primo incarico da ispettore di cantiere e proseguiva parlando della nomine degli Assessori al comune di Altavilla, sottolineando che "...dove c'erano i soldi, se li e' tenuti lui, come sindaco... e che ... nominera' i vari consulenti...esterni... e' normale l'hai capito perche' no?..." e in effetti il Sindaco "omissis" si e' riservato la competenza in materia di personale, lavori pubblici, urbanistica, sport e spettacolo.
Va sottolineato che il "omissis" dichiarava di essere iscritto al Collegio dei Geometri della Provincia di Palermo, circostanza quest'ultima smentita dai successivi accertamenti effettuati dalle Forze dell'Ordine.
Ad avvalorare il ruolo del "omissis" in quel sistema collaudato, di cui si faceva cenno, in cui e' il Comune la fonte diretta delle notizie concernenti i lavori pubblici da affidare, sono le lamentele espresse da "omissis" proprio nei confronti di "omissis" giudicato poco solerte a "far conoscere" per tempo i lavori che venivano svolti ad Altavilla.
Le conversazioni intercettate dimostrano un consolidato e capillare sistema di controllo delle attivita' edilizie ed affini da parte della consorteria mafiosa. a) L'affidamento di lavori presso l'Ufficio Tributi del Comune alla
ditta "omissis"
Emblematica, in tale contesto, e', altresi', la vicenda relativa al pagamento, da parte del Comune di Altavilla alla ditta "omissis" di "omissis" per un intervento occulto e non autorizzato, realizzato grazie all'interessamento di "omissis" e consistito nell'installazione di un ponteggio presso l'Ufficio Tributi, per la risistemazione del tetto. "omissis" e' il figlio del boss bagherese "omissis" tratto in arresto, e tuttora ristretto in carcere, a seguito dell'operazione di polizia giudiziaria denominata "Perseo" per aver assunto il ruolo di capo del mandamento mafioso di Bagheria,.
Gli accertamenti amministrativi svolti dai Carabinieri in relazione alla suddetta vicenda hanno consentito di acclarare l'assenza, presso gli uffici comunali competenti, di alcuna documentazione riferibile all'intervento, risultando soltanto il carteggio relativo alla fornitura di materiale da parte della ditta "omissis". E difatti, dalle conversazioni intercettate tra il "omissis" ed un suo collaboratore, si evince che per superare le difficolta' correlate alla mancanza di un titolo giustificativo della corresponsione di danaro, l'impiegato dell'UTC "omissis" detto "omissis" aveva pensato di mimetizzarne l'importo in una parcella da liquidare alla ditta "omissis", maggiorata ad hoc.
Di tale situazione il Sindaco "omissis" non solo era perfettamente a conoscenza ma si attivava per trovare una soluzione chiedendo a "omissis" di emettere una fattura falsa per coprire i : credito, allo scopo di occultare il pagamento per la prestazione non autorizzata (circostanza che emerge da un'intercettazione sempre a carico del "omissis ").
Difatti, quando gli veniva notificato dall'Arma l'ordine di esibizione documentale, il Sindaco affermava che per detti lavori il ponteggio era stato "prestato" da "omissis" imprenditore edile (e come si e' detto attuale Vice Sindaco), il quale unitamente al responsabile del procedimento dei succitati lavori di ripristino, il succitato geom. "omissis", conferma tale versione.
Tali dichiarazioni sono state tuttavia smentite dalla versione dei fatti fornita dagli operai comunali che hanno materialmente eseguito i lavori, i quali hanno dichiarato che il ponteggio era stato fornito dalla ditta "omissis" e di avere notato sul posto la presenza di "omissis".
In seguito, a parziale rettifica di quanto precedentemente dichiarato, il geom. "omissis" affermava di avere richiesto al "omissis" la fornitura a titolo gratuito del ponteggio e che questi soltanto successivamente gli aveva spiegato di essersi rivolto al "omissis" che a sua volta aveva contattato la ditta "omissis". Difatti, confermava di aver visto il geom. "omissis" presso il cantiere senza spiegarsene la ragione, atteso che non gli era stato affidato alcun incarico, concludendo comunque di non potere escludere che fosse stato lo stesso "omissis" a far montare quel ponteggio, "ma su incarico di "omissis", visto che "omissis" sono svariati anni che presenzia su diversi cantieri, sia come contabilita', coordinatore di sicurezza ecc. ecc."
Quanto sopra evidenzia come "omissis", pur in assenza di alcun formale incarico conferito dal Comune di Altavilla, avesse imposto se stesso nella direzione dei lavori e nella scelta dei fornitori. b) I lavori di riqualificazione urbana zona sud - est del Comune di
Altavilla Milicia: l'estorsione ai danni della ditta aggiudicataria
("omissis" di "omissis") e la frode dei pozzetti della fognatura,
degli scarti inerti e dei materiali utilizzati
L'esecuzione dei lavori di riqualificazione urbana zona sud-est del Comune di Altavilla Milicia, aggiudicati alla ditta "omissis" di "omissis" per un importo di € 688.224,65, e' un esempio emblematico del grumo di interessi mafiosi che si coagula sull'utilizzo di risorse pubbliche, a scapito della collettivita'. Garante dell'operazione era sempre "omissis" che per l'appalto in argomento svolgeva i compiti di "ispettore di cantiere". Un incarico, quest'ultimo, nel quale il "omissis" riesce ad imporsi (senza averne il titolo) su proposta del Sindaco (come riferito dal direttore dei lavori nell'ambito degli accertamenti amministrativi esperiti dall'Arma). E cio', nonostante su richiesta del R.U.P. fossero stati segnalati dal competente Provveditorato Interregionale OO.PP. due ingegneri per ricoprire rispettivamente l'incarico di direttore dei lavori e direttore operativo. Infatti, agli atti del Comune sono stati rinvenuti l'offerta del "omissis" per lo svolgimento dell'incarico e la determina di conferimento dello stesso (senza numero e data) firmata dal R.U.P., il gia' citato geom. "omissis", ma mai controfirmata dalla dirigente dell'U.T.C. ing. "omissis", la quale, escussa sulla questione, rappresentava di avere ritenuto inopportuno il provvedimento atteso che l'individuazione delle due figure di direttore dei lavori e direttore operativo non giustificava la nomina di un professionista esterno. Ma se la dirigente effettuava una valutazione, per usare le sue parole, "ai sensi di legge", il vero ruolo del "omissis" non era certamente rinvenibile nelle norme essendo essenzialmente finalizzato ad esercitare un controllo illecito sull'appalto e sulle forniture connesse.
Il suo era un compito di intermediazione tra l'imprenditore aggiudicatario e la famiglia mafiosa di cui e' compartecipe, "tollerato" dall'Ente Locale che gli consentiva di essere presente in cantiere, sia allo scopo di redigere la contabilita' relativa allo stato di avanzamento lavori ed agevolare conseguentemente la ditta "omissis" nel rapido pagamento dei due S.A.L. senza attendere le determinazioni del direttore dei lavori, sia allo scopo di controllare gli introiti della medesima ditta ed imporre e riscuotere in qualunque momento il "pizzo" per conto della famiglia mafiosa.
Infatti, in una conversazione intercettata, il "omissis" faceva riferimento ad una richiesta di "pizzo" avanzata dalla c.d. "vecchia guardia" identificabile in "omissis", nei confronti del "omissis". Tale richiesta, inizialmente pari al 3% sul totale dei lavori sarebbe stata successivamente dimezzata.
Nella vicenda si inseriva anche il neo reggente della famiglia mafiosa di Altavilla, "omissis", subentrato al "omissis", al quale il "omissis" avrebbe consigliato di "parlare di lavoro" e cioe' di non formulare esplicitamente richieste di denaro, ma di limitarsi ad aumentare il prezzo per le forniture, in misura comunque tollerabile, tale da avere il "consenso" della vittima, mimetizzando, nello stesso tempo, la dazione di danaro mediante l'imposizione di servizi o forniture secondo un tariffario soggetto a maggiorazioni non rispondenti a logiche di mercato, ma giustificabile tramite regolari fatture.
Da ulteriori intercettazioni emerge, inoltre, come il "omissis" avesse orchestrato, nell'ambito dell'appalto, una frode, con conseguente danno erariale, consentendo, nel suo ruolo, alla ditta del "omissis" di percepire un pagamento per un lavoro in realta' mai eseguito (sostituzione dei pozzetti della fognatura), compresa la corresponsione delle somme per lo smaltimento dei relativi rifiuti. Dalle conversazioni intercettate si intuisce che tale pagamento era una sorta di compensazione per altre lavorazioni non pagate di cui il "omissis" si era lamentato: "Io regalo non ne faccio piu' ...ma perche' tu quale regalo hai fatto?... E non ti ho compensato che ti ho pagato trentacinque pozzetti senza che li facessi?!...Discutiamo di trentamila euro ...fammi capire ... Ora il rifiuto che gli sto pagando per questo scavo ... dov 'e' il rifiuto". Sicche' il "omissis" irritato lo avverte che per il terzo S.A.L. si sarebbe dovuto rivolgere al direttore dei lavori e non piu' a lui che aveva fatto delle cortesie gratuite: "Perche' tu soldi non me ne hai dati ...e non me ne hai dati nessuno..soldi..la!!...Quindi da questo momento in poi ..non venire piu' per il terzo!!..non mi cercare piu' a me!!..".
E' quindi evidente che il "omissis" gestiva l'appalto per i suoi scopi illeciti avvalendosi di una posizione illegittima di cui il Sindaco era del tutto conscio arrivando a definirlo "direttore dei lavori" in una conversazione intercettata con un altro imprenditore ("omissis") che peraltro verteva sulla bassa qualita' dei materiali utilizzati (calce invece di cemento per la realizzazione dei marciapiedi).
Lo sperpero di risorse pubbliche, l'interesse mafioso sull'appalto di cui e' portatore in varie forme il "omissis" trovano nel Sindaco"omissis" una sponda consapevole. 5) L'imposizione di forniture al Comune di Altavilla Milicia. La ditta "omissis"
Come gia' evidenziato, sebbene all'indomani dell'arresto del capo mafia locale "omissis" il Sindaco "omissis" cercasse di mantenere almeno apparentemente le distanze dal nuovo reggente, continuava in realta' a favorire la ditta di "omissis" (figlio del succitato "omissis" sodale della famiglia mafiosa di Altavilla e percio' destinatario anch'egli lo scorso maggio dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere) per le forniture di materiale al Comune.
L'attivita' investigativa ha evidenziato come la ditta in questione operasse in "regime di esclusivita'" essendo l'unica a cui l'Amministrazione "doveva" rivolgersi. A conferma di cio' si richiamano le sommarie informazioni testimoniali rese dal geom. "omissis" all'Arma dei Carabinieri in data 13 giugno 2013 nelle quali il predetto affermava: "appena insediatosi il Sindaco disse a tutti, nel corso di una riunione, che il materiale per il Comune doveva essere acquistato presso il deposito di "omissis"". Numerose intercettazioni hanno messo in luce come le forniture da parte della succitata ditta, oltre a non essere dettate da convenienti scelte di mercato, fossero altresi' frutto di un rapporto privilegiato dell'imprenditore con l'Ente.
Al riguardo, chiarificatore e' l'acquisto da parte del Comune di un macchinario per asfaltare ad un prezzo vantaggioso esclusivamente per la ditta "omissis", nella piena acquiescenza del Sindaco consapevole che la cifra richiesta dalla ditta fosse in realta' "fuori mercato".
In quell'occasione, peraltro, il dipendente comunale "omissis" (padre dell'Assessore Comunale "omissis"), amico dei "omissis", chiedeva loro di maggiorare il prezzo aggiungendo ad esso l'importo di un suo debito personale nei confronti degli stessi, che cosi' sarebbe stato "pagato" dal Comune; dalle intercettazioni si evince che il raggiro veniva rimandato ad un'altra occasione, perche' sommando il massimo guadagno che "omissis" voleva conseguire al debito si eccedeva il tetto previsto per gli affidamenti diretti da parte del Comune: "in questa cosa non puoi fare niente...poi un'altra cosa prendi e lo fai".
Del resto, l'amicizia tra il "omissis" e "omissis" trova riscontro nel corso di una loro conversazione in cui i due si accordavano affinche' il primo ottenesse l'appalto per la fornitura di attrezzature. A tal proposito era proprio il "omissis" a consigliare al "omissis" di far rientrare i costi al di sotto della soglia di € 2.000,00 perche' "abbiamo una determina al Comune che fino a duemila euro si puo' fare l'affidamento diretto.... superando i duemila euro si deve fare la gara"
Altro significativo episodio che delinea la capacita' della ditta "omissis "di determinare le scelte dell'Amministrazione Comunale, grazie a molteplici "agganci", e' quello relativo alla gara d'appalto per "forniture cavi per ripristino a seguito di furto della pubblica illuminazione nella SS.113 fino a Torre Normanna".
In tale occasione il geom. "omissis", in qualita' di Responsabile del IV Settore ff., nonche' di Presidente della Commissione di gara, in violazione della deliberazione di Giunta che prevedeva per la suddetta fornitura un limite di spesa di € 5.000,00 IVA compresa, aggiudicava la fornitura alla ditta "omissis" sebbene questa avesse offerto un importo di € 4.890,00 IVA esclusa, e dunque un totale di € 5.916,90, somma ampiamente superiore all'impegno di spesa. 6) Il personale interessamento del Sindaco in favore della ditta
"omissis"
Le intercettazioni ambientali evidenziano l'interessamento del Sindaco "omissis" in favore della ditta "omissis" sia in relazione ad un progetto di costruzione di edifici universitari su un terreno riconducibile al "omissis" (di cui pero' non vi e' traccia agli atti del Comune trattandosi verosimilmente di procedura pendente presso organi sedenti in Roma) sia, in particolare, per la sanatoria di opere abusivamente realizzate all'interno del deposito di materiale edile sito in una zona di Altavilla soggetta a vincolo paesaggistico.
Poiche' la sanatoria richiesta dall'interessato non aveva avuto il risultato sperato a causa della "mancata compiacenza" dell'impiegato comunale, della questione si interessava il Sindaco che, suggeriva al "omissis" di aggirare l'ostacolo presentando alla Soprintendenza un fascicolo fotografico artificiosamente costruito, una volta occultate le parti che avrebbero potuto pregiudicare l'ottenimento di un parere favorevole. Il primo cittadino rassicurava inoltre il "omissis" circa l'eventuale successivo ripristino delle opere abusive: "a me che mi interessa quello che fai dopo".
L'appoggio del "omissis" e le pressioni del "omissis "sulla vicenda sopra riportata trovano, peraltro, riscontro nelle dichiarazioni rese dal succitato impiegato comunale in sede di sommarie informazioni testimoniali rese all'Arma dei Carabinieri.
I dialoghi intercettati tra il "omissis" e il "omissis "evidenziano un ulteriore interessamento di quest'ultimo negli affari della famiglia "omissis". Infatti il primo cittadino avrebbe chiesto l'accelerazione dei tempi per la concessione dell'agibilita' di un locale riconducibile alla suddetta famiglia. Certificazione che, in effetti, veniva rilasciata nell'arco di un mese. 7) La raccolta dei rifiuti nel Comune di Altavilla La ditta "omissis"
Con riguardo alla gestione della raccolta dei rifiuti, le acquisizioni documentali effettuate dai Carabinieri presso gli uffici comunali hanno confermato il favoritismo, gia' emerso dall'attivita' di indagine, dell'Ente Locale nei confronti della ditta "omissis", tradottosi in una serie di anomalie che hanno comportato un consistente esborso di denaro pubblico.
Va, sin da subito, evidenziato che il titolare della ditta e' figlio di "omissis" ucciso ad Altavilla nel 1987 nonche' cognato di "omissis", figlia del piu' noto "omissis" conosciuto come "vice ministro dei lavori pubblici di Cosa Nostra" (vicino ad "omissis" a "omissis") anch'egli ucciso, a Palermo nel 2004, dopo un periodo di detenzione per reati di mafia.
In particolare, e' stato riscontrato il sistematico ricorso dell'Amministrazione Comunale alla prassi dell'affidamento diretto, giustificato dall'esistenza di un contesto di continua emergenza essenzialmente riconducibile a guasti dei mezzi, ritardi nelle riparazioni e nella stipula dei contratti di assicurazione, ad atti di sabotaggio ed altre situazioni di fatto che venivano richiamate nelle ordinanze sindacali con cui si disponeva il "nolo a caldo" ("a far data da" e per tempi indefiniti) dei mezzi della ditta privata "omissis", la quale nel periodo giugno 2012 luglio 2013 fatturava ed incassava la somma approssimativa di € 270.000,00 (senza tener conto dei guadagni registrati nei primi sei mesi dell'anno 2012 e nell'anno 2011, periodo quest'ultimo per il quale il Comune riconosceva alla stessa un debito fuori bilancio pari ad € 97.042,00).
Nonostante le ingenti somme pagate dal Comune di Altavilla per la raccolta dei rifiuti, l'Ente non ha mai espletato una gara d'appalto per la fornitura dei servizi giustificando l'affidamento diretto, di fatto avvenuto mensilmente, con i possibili riflessi che la mancata raccolta poteva avere sulla salute pubblica.
Oltre a cio', nel luglio del 2012 l'attuale Giunta autorizzava una spesa di circa € 40.000,00 inviando in Campania e in Basilicata, il consigliere comunale "omissis", (di professione meccanico) per concludere l'acquisto di due mezzi usati dei quali doveva previamente verificare lo stato d'uso; in effetti i mezzi furono acquistati ma, sin da subito si rivelavano inidonei all'impiego.
Sulla vicenda di tale acquisto, da un'intercettazione emerge un accordo di spartizione tra il "omissis" ed un altro consigliere comunale, tale "omissis", avente ad oggetto somme di danaro che poi sarebbero state intascate solo dal primo.
Si sottolinea, peraltro, che la predetta ditta "omissis" aveva in passato operato, in occasione d taluni lavori di rifacimento del manto stradale in una contrada del Comune, in collaborazioni con l'impresa di "omissis", di fatto gestita dal fratello "omissis" (il succitato capo mafia locale) e dal nipote "omissis"; a testimonianza della contiguita' tra i "omissis" e i "omissis '' sussistono ulteriori intercettazioni telefoniche dalle quali si evincono rapporti improntati alla massima disponibilita' di "omissis" verso "omissis" e "omissis" che utilizzavano la ditta del primo per fini personali.
A riprova dello stretto rapporto che intercorre tra il titolare della ditta e il Sindaco, e' l'adoperarsi di quest'ultimo, unitamente al geom. "omissis" dell'ufficio tecnico, per la riparazione di un mezzo della medesima ditta (e dunque di un privato pagato dall'Ente), autorizzando il prelievo di parti meccaniche da un mezzo di proprieta' del Comune, in quel momento non marciante, e per la riparazione del quale non vi era stata la medesima solerzia. Dalle intercettazioni si evince come la raccolta dei rifiuti sia inoltre oggetto di una diatriba tra le ditte potenzialmente interessate; in particolare un dialogo raccoglie lo sfogo dell'imprenditore "omissis" che lamentava il comportamento tenuto dal Sindaco a favore della ditta "omissis", chiedendo successivamente a "omissis" di intervenire sulla questione. Tuttavia il "omissis" rispondeva: "qua io non voglio intervenire e non posso intervenire". Tale affermazione nasce verosimilmente dalla volonta' del "omissis" di non nuocere in alcun modo al "omissis" in quanto, come gia' detto, imparentato con "omissis" a cui lo stesso "omissis" era vicino in qualita' di collaboratore preposto alla sede secondaria della ditta "omissis" (societa' gia' oggetto di sequestro nel 2000).
Tuttavia, nonostante I'"omissis" fosse in attrito con i "omissis", allorquando il Sindaco "omissis" gli commissionava l'esecuzione di uno scavo presso la sua proprieta' privata, benche' avesse la possibilita' di avvalersi di ditte di fiducia per il trasporto di materiali, consigliava al Sindaco il noleggio di camion della ditta "omissis" di Altavilla Milicia, in quanto il Sindaco "non puo' sbagliare", nel senso che e' meglio che "camion di fuori paese non se ne portano" secondo la logica per la quale "il paese e' dei paesani". 8) Per completezza si riferisce in merito ai rapporti & parentela e
frequentazione dei rappresentanti dell'Amministrazione Comunale con
esponenti della criminalita' organizzata
SINDACO
"omissis"
Nel rimandare a quanto gia' sopra ampiamente esplicitato sulla figura del Sindaco, si sottolinea la sua assoluta disponibilita' e vicinanza a soggetti appartenenti alla locale consorteria mafiosa.
ASSESSORE E VICE SINDACO
"omissis", imprenditore edile, e' primo cugino di "omissis" e "omissis", quest'ultimo coniugato con "omissis" figlia di "omissis" (deceduto) ritenuto membro del sodalizio mafioso di Altavilla Milicia. Oltre a quanto gia' riferito sulle vicende che hanno interessato il Vice Sindaco, sul conto dello stesso sono emersi ulteriori elementi relativi a presunti abusi di potere finalizzati all'accaparramento di lavori edili, nonche' per fatti attinenti ai lavori di manutenzione del fabbricato di proprieta' della vedova di "omissis" (gia' condannato per associazione per delinquere di stampo mafioso). I controlli effettuati hanno , consentito di appurare che anche per i suddetti lavori eseguiti dalla ditta del "omissis erano stati utilizzati i ponteggi della ditta di "omissis" (figlio del noto boss bagherese "omissis") di cui si e' detto.
ASSESSORE
"omissis" e' cognato di "omissis" gia' sottoposto ad indagini in relazione al reato di usura, e' uso accompagnarsi a soggetti appartenenti alle locali famiglie mafiose tra cui "omissis", "omissis", "omissis" e altri.
ASSESSORE
"omissis" e' figlia dell'impiegato comunale "omissis", ritenuto, come si dira' appresso, a disposizione della famiglia mafiosa locale.
CONSIGLIERE DI MAGGIORANZA
"omissis", Presidente del Consiglio Comunale, e' cugina di primo grado di "omissis", gia' reggente della famiglia mafiosa di Altavilla.
CONSIGLIERE DI MAGGIORANZA
"omissis" e' fratello di:
"omissis" sul conto del quale figurano numerosi pregiudizi di polizia. Gia' tratto in arresto per aver favorito la latitanza di "omissis", e' stato sottoposto alla misura della sorveglianza speciale di P.S.;
"omissis", moglie di "omissis" anch'esso tratto in arresto per aver favorito la latitanza di "omissis", era stato gia' denunziato in passato per tentata estorsione in concorso, attentato dinamitardo e detenzione illegale di armi e munizioni
CONSIGLIERE DI MAGGIORANZA
"omissis", dimessosi il 6 agosto 2012, ricopriva la medesima carica nell'amministrazione sciolta nel 1996 per infiltrazioni mafiose. E' cognato di "omissis" (a sua volta cognato di "omissis") ed e' solito frequentare stabilmente soggetti notoriamente ai vertici delle locali consorterie mafiose. Gia' tratto in arresto perche' ritenuto responsabile, unitamente ad altri, di associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata alla turbativa di appalti pubblici. Il relativo procedimento penale si e' tuttavia concluso con l'assoluzione dell'imputato.
CONSIGLIERE DI MAGGIORANZA
"omissis", dimessasi il 18 giugno 2013, e' figlia di "omissis", gia' sottoposto alla misura di prevenzione della diffida di P.S., colpito da ordine di cattura in quanto imputato, in concorso con altri, dell'omicidio di "omissis". "omissis" e' inoltre nipote di "omissis", condannato all'ergastolo e latitante.
CONSIGLIERE DI MINORANZA
"omissis", pur non avendo vincoli di parentela con soggetti appartenenti alla criminalita' organizzata, ha comunque avuto frequentazioni con soggetti appartenenti alla famiglia mafiosa di Altavilla Milicia, in particolare con "omissis", "omissis" ed altri.
CONSIGLIERE DI MINORANZA
"omissis", pur non avendo vincoli di parentela con soggetti appartenenti alla criminalita' organizzata, ha comunque avuto frequentazioni con soggetti appartenenti alla famiglia mafiosa di Altavilla Milicia, in particolare con "omissis", "omissis" e "omissis".
CONSIGLIERE DI MINORANZA
"omissis", dimessosi in data 29 dicembre 2012, e' cugino di primo grado di "omissis". Le indagini condotte hanno fatto emergere elementi relativi ad un'ipotesi di voto di scambio che vedevano coinvolto il suddetto "omissis" che, nella tornata elettorale del 15 e 16 giugno del 2008 per il rinnovo del Consiglio Comunale di Altavilla Milicia, era candidato a Sindaco.
Si rappresenta, inoltre, che il fratello di "omissis", "omissis" era Consigliere Comunale di minoranza quando il Consiglio Comunale di Altavilla Milicia e' stato sciolto per infiltrazioni mafiose. Il predetto e' stato notato, in diverse occasioni, in compagnia dei componenti della famiglia "omissis".
CONSIGLIERE DI MINORANZA
"omissis", dimessosi il 18 giugno 2013, benche' non abbia rapporti di parentela con appartenenti all'associazione mafiosa, nel 2008 faceva parte della Giunta Municipale che illegittimamente concedeva il suolo pubblico per l'istallazione della veranda del "Bar "omissis" di proprieta' di "omissis", figlio del capo mafia "omissis", sostituendosi al Consiglio Comunale ed al responsabile dell'Ufficio Tecnico Comunale, anche allo scopo di sanare la precedente, ed altrettanto illegittima, autorizzazione comunale ed approvando altresi' lo schema di convenzione mai sottoscritto dalle parti interessate. 9) Gli impiegati comunali
Al riguardo, particolarmente significativa e' la figura del dipendente comunale "omissis" impiegato presso l'ufficio protocollo I Settore (padre dell'Assessore "omissis").
Le indagini hanno evidenziato che il predetto e' persona "a disposizione" della consorteria mafiosa di Altavilla. Infatti, da svariate intercettazioni emerge la piena consapevolezza dello stesso circa il ruolo apicale ricoperto da "omissis" in seno alla famiglia di Altavilla, e la sua pregressa vicinanza alla famiglia "omissis".
Inoltre, l'inserimento nel contesto mafioso di Altavilla del "omissis" e' comprovato da conversazioni intercettate nelle quali veniva fatto riferimento a talune vicende estorsive di cui il "omissis" era consapevole e verosimilmente partecipe in forma attiva anche atteso che lo stesso si preoccupava di rammentare al nuovo capo della famiglia mafiosa "omissis" di procedere alla riscossione periodica del pizzo prevista per le festivita' pasquali in danno degli esercizi "omissis" e "omissis".
Inoltre:
"omissis" geometra presso l'Ufficio Tecnico Comunale (fratello di "omissis "istruttore presso l'Ufficio Affari Generali). La figura di "omissis" emerge nelle gia' citate vicende connesse alle forniture della "omissis" al comune di Altavilla. In particolare:
- in un primo caso, abusando dell'incarico di responsabile unico del procedimento e della qualita' di pubblico ufficiale, il "omissis" con determinazione a sua firma, omettendo di fornire alcuna argomentazione sulla scelta del contraente, affidava alla predetta ditta la fornitura di un macchinario la cui fattura e' stata successivamente liquidata dall'Amministrazione Comunale pur essendo noto l'importo esorbitante del prezzo, procurando, cosi', un ingiusto vantaggio in favore di "omissis" con contestuale ingiusto danno per il Comune di Altavilla;
- in una seconda occasione, in qualita' di componente di commissione di gara per l'affidamento della gia' citata fornitura di cavi per il ripristino dell'illuminazione della SS. 113, in violazione della deliberazione di Giunta che prevedeva un limite di spesa di € 5.000,00 Iva compresa, il predetto aggiudicava la gara alla ditta di "omissis "sebbene questa avesse offerto un importo ampiamente superiore all'impegno di spesa.
"omissis" geometra istruttore tecnico presso l'ufficio tecnico comunale.
La figura del "omissis" e' stata gia' ampiamente tratteggiata. Di seguito si riassumono gli episodi che lo hanno coinvolto:
- l'affidamento dei lavori presso l'Ufficio Tributi del Comune per il quale il "omissis", in qualita' di responsabile del procedimento e in violazione del regolamento comunale per l'esecuzione di lavori in economia, favoriva "omissis", pur in assenza di un formale incarico e dell'iscrizione ai relativi ordini professionali, nell'assunzione de facto della direzione dei lavori di ripristino dei soffitti del succitato ufficio, nonche' la fornitura e l'utilizzo dei ponteggi della ditta "omissis" di "omissis";
- i lavori di riqualificazione urbana della zona sud-est affidati alla ditta "omissis" per i quali il predetto geometra, in qualita' di responsabile unico del procedimento, di fatto incaricava "omissis" come "ispettore di cantiere" al fine di consentirgli di turbare la regolare contabilita' del suddetto cantiere allo scopo di pervenire a ingiusti e surrettizi profitti per se' e per "omissis" titolare della ditta "omissis";
- le forniture al comune della Ditta di "omissis" per cui il "omissis", come gia' riferito, in qualita' di Responsabile del IV Settore f.f., nonche' di Presidente della Commissione di gara, in violazione della deliberazione di Giunta che prevedeva per la suddetta fornitura un limite di spesa di € 5.000,00 IVA compresa, aggiudicava la fornitura alla ditta "omissis" sebbene questa avesse offerto un importo ampiamente superiore all'impegno di spesa; cio' al fine di soddisfare sia le pretese dell'imprenditore che quelle del Sindaco che avevano esercitato pressioni sull'Amministrazione Comunale per dirottare ogni fornitura proprio alla ditta aggiudicataria in danno delle altre concorrenti e dello stesso Ente Civico;
- la gestione della raccolta dei rifiuti per cui, in qualita' di impiegato comunale ed avendo in ragione del suo ufficio la disponibilita' di un autocompattatore di proprieta' del Comune ha consentito a "omissis", titolare dell'omonima ditta il prelievo di parti meccaniche da un mezzo di proprieta' del Comune.
"omissis", esecutore presso l'Ufficio Tecnico Comunale.
Ha subito l'incendio della propria autovettura. Nel 2010 e' stato notato in compagnia di "omissis".
"omissis "geometra e istruttore direttivo presso l'ufficio tecnico.
Lo stesso e' stato recentemente indagato per i reati di rifiuto ed omissione d'atti d'ufficio e abuso d'ufficio in concorso in relazione ai lavori di riqualificazione del centro urbano di Altavilla Milicia atteso che in qualita' di responsabile unico del procedimento non adottava i provvedimenti di rispettiva competenza a salvaguardia della sicurezza pubblica, a fronte della realizzazione in concreto di detti lavori in maniera difforme rispetto a quanto previsto nel contratto d'appalto, e comunque in maniera inadeguata e tale da non garantire ne' la regolare fruizione delle opere pubbliche da parte della cittadinanza, ne' la regolare erogazione dei servizi di illuminazione in condizioni di sicurezza; lo stesso inoltre avrebbe liquidati nove stati di avanzamento lavori in favore delle imprese aggiudicatarie, a fronte della realizzazione dei lavori in maniera difforme da quella prevista dal contratto di appalto. Il predetto impiegato e' stato peraltro notato piu' volte in compagnia di "omissis" di "omissis ", dei "omissis", di "omissis "ed altri.
"omissis", istruttore amministrativo presso l'ufficio tecnico.
La sua figura emerge, in quanto componente della commissione di gara nella nota vicenda relativa alla fornitura di cavi per il ripristino della pubblica illuminazione nella SS. 113 irregolarmente aggiudicata a ditta di "omissis".
"omissis "addetta all'ufficio anagrafe e stato civile.
La stessa e' cognata di "omissis" - ex infermiere di "omissis" - condannato per associazione mafiosa. Considerazioni conclusive
La pervasiva influenza dell'organizzazione mafiosa, emersa chiaramente dagli accertamenti esperiti dall'Arma dei Carabinieri, evidenzia un quadro di palese alterazione della libera elezione degli organi elettivi del Comune di Altavilla, con conseguente capacita' di compromettere il buon andamento della cosa pubblica, il regolare funzionamento dei servizi ed il libero esercizio dei diritti civili, minando cosi' il sereno svolgimento dell'attivita' dell'intero apparato amministrativo e determinando pregiudizio per l'ordine e la sicurezza pubblica.
Lo scenario investigativo ha evidenziato, di per se', la capacita' pervasiva della "cosca" mafiosa di Altavilla, nell'amministrazione del predetto Comune, mettendo in luce elementi sintomatici del condizionamento mafioso, cosi' evidenti da far ritenere inessenziale lo svolgimento di un accesso ispettivo. Tali valutazioni sono state condivise nella riunione di Coordinamento delle Forze di Polizia, integrato per l'occasione con la partecipazione del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese e del Procuratore Distrettuale Antimafia di Palermo, tenutasi in data 11 novembre 2013.
Conclusivamente, ritiene lo scrivente che, alla luce di quanto rilevato e rassegnato, sussistano quei concreti, univoci e rilevanti elementi di cui all'art. 143 co. 1 del D.lgs.267/2000, che comprovano la presenza di forme di condizionamento da parte della criminalita' organizzata, tali da determinare un'alterazione del procedimento di formazione della volonta' degli organi elettivi e di compromettere il buon andamento e l'imparzialita' dell'Amministrazione comunale di Altavilla ed anche il regolare funzionamento dei servizi ad essa affidati.
Inoltre, con particolare riferimento all'art. 143 co. 5 del D.lgs.267/2000, si segnalano per l'adozione dei provvedimenti ritenuti idonei, le figure dei dipendenti "omissis", impiegato presso l'Ufficio Protocollo, e dei geometri "omissis" e "omissis", entrambi in servizio presso l'Ufficio Tecnico.

Il Prefetto: Cannizzo Il dirigente: Mongiovi'
 
Art. 2

La gestione del comune di Altavilla Milicia (Palermo) e' affidata alla commissione straordinaria composta da:
- dott. Domenico Fichera, viceprefetto;
- dott. Salvatore Tartaro, viceprefetto aggiunto;
- dott.ssa Rosalia Eleonora Presti, dirigente di II fascia, Area I.
 
Art. 3

La commissione straordinaria per la gestione dell'ente esercita, fino all'insediamento degli organi ordinari a norma di legge, le attribuzioni spettanti al consiglio comunale, alla giunta ed al sindaco nonche' ogni altro potere ed incarico connesso alle medesime cariche.
Dato a Roma, addi' 11 febbraio 2014

NAPOLITANO

Letta, Presidente del Consiglio dei ministri

Alfano, Ministro dell'interno

Registrato alla Corte dei conti il 17 febbraio 2014 Ministero dell'interno, foglio n. 205
 
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