Gazzetta n. 222 del 24 settembre 2014 (vai al sommario)
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
DECRETO 13 agosto 2014, n. 140
Regolamento recante la determinazione dei criteri e delle modalita' per la formazione degli amministratori di condominio nonche' dei corsi di formazione per gli amministratori condominiali.


IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA

Vista la legge 11 dicembre 2012, n. 220;
Visto l'articolo 71-bis delle disposizioni per l'attuazione del Codice civile e disposizioni transitorie, per come modificato dall'articolo 25 della legge 11 dicembre 2012, n. 220, recante "Modifiche alla disciplina del condominio negli edifici";
Visto l'articolo 1, comma 9, lettera a), del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modificazioni, dalla legge del 21 febbraio 2014, n. 9;
Visto l'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400;
Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla sezione consultiva per gli atti normativi nell'adunanza del 22 maggio 2014;
Vista la comunicazione al Presidente del Consiglio dei ministri in data 13 giugno 2014;

Adotta
il seguente regolamento:

Art. 1
Oggetto e definizioni

1. Il presente decreto disciplina:
a) i criteri, le modalita' e i contenuti dei corsi di formazione e di aggiornamento obbligatori per gli amministratori condominiali;
b) i requisiti del formatore e del responsabile scientifico.
Avvertenza:
Il testo delle note qui pubblicato e' stato redatto
dall'amministrazione competente per materia, ai sensi
dell'art. 10, comma 3, del testo unico delle disposizioni
sulla promulgazione delle leggi, sull'emanazione dei
decreti del Presidente della Repubblica e sulle
pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana,
approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo
fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge
alle quali e' operato il rinvio. Restano invariati il
valore e l'efficacia degli atti legislativi qui trascritti.
Note alle premesse:
- La legge 11 dicembre 2012, n. 220, recante:
"Modifiche alla disciplina del condominio negli edifici" e'
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 17 dicembre 2012, n.
293.
- Si riporta il testo dell'art. 71-bis delle
disposizioni per l'attuazione del codice civile e
disposizioni transitorie:
«Art. 71-bis. - Possono svolgere l'incarico di
amministratore di condominio coloro:
a) che hanno il godimento dei diritti civili;
b) che non sono stati condannati per delitti contro
la pubblica amministrazione, l'amministrazione della
giustizia, la fede pubblica, il patrimonio o per ogni altro
delitto non colposo per il quale la legge commina la pena
della reclusione non inferiore, nel minimo, a due anni e,
nel massimo, a cinque anni;
c) che non sono stati sottoposti a misure di
prevenzione divenute definitive, salvo che non sia
intervenuta la riabilitazione;
d) che non sono interdetti o inabilitati;
e) il cui nome non risulta annotato nell'elenco dei
protesti cambiari;
f) che hanno conseguito il diploma di scuola
secondaria di secondo grado;
g) che hanno frequentato un corso di formazione
iniziale e svolgono attivita' di formazione periodica in
materia di amministrazione condominiale.
I requisiti di cui alle lettere f) e g) del primo comma
non sono necessari qualora l'amministratore sia nominato
tra i condomini dello stabile.
Possono svolgere l'incarico di amministratore di
condominio anche societa' di cui al titolo V del libro V
del codice. In tal caso, i requisiti devono essere
posseduti dai soci illimitatamente responsabili, dagli
amministratori e dai dipendenti incaricati di svolgere le
funzioni di amministrazione dei condominii a favore dei
quali la societa' presta i servizi.
La perdita dei requisiti di cui alle lettere a), b),
c), d) ed e) del primo comma comporta la cessazione
dall'incarico. In tale evenienza ciascun condomino puo'
convocare senza formalita' l'assemblea per la nomina del
nuovo amministratore.
A quanti hanno svolto attivita' di amministrazione di
condominio per almeno un anno, nell'arco dei tre anni
precedenti alla data di entrata in vigore della presente
disposizione, e' consentito lo svolgimento dell'attivita'
di amministratore anche in mancanza dei requisiti di cui
alle lettere f) e g) del primo comma. Resta salvo l'obbligo
di formazione periodica.».
- Si riporta il testo del comma 9, lettera a) dell'art.
1 del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145 (Interventi
urgenti di avvio del piano "Destinazione Italia", per il
contenimento delle tariffe elettriche e del gas, per
l'internazionalizzazione, lo sviluppo e la digitalizzazione
delle imprese, nonche' misure per la realizzazione di opere
pubbliche ed EXPO 2015):
«Art. 1.(Disposizioni per la riduzione dei costi
gravanti sulle tariffe elettriche, per gli indirizzi
strategici dell'energia geotermica, in materia di
certificazione energetica degli edifici e di condominio, e
per lo sviluppo di tecnologie di maggior tutela
ambientale). (In vigore dal 22 febbraio 2014) - (Omissis).
9. La riforma della disciplina del condominio negli
edifici, di cui alla legge 11 dicembre 2012, n. 220, e'
cosi' integrata:
a) con Regolamento del Ministro della giustizia,
emanato ai sensi dell'art. 17, comma 3, della legge 23
agosto 1988, n. 400, sono determinati i requisiti necessari
per esercitare l'attivita' di formazione degli
amministratori di condominio nonche' i criteri, i contenuti
e le modalita' di svolgimento dei corsi della formazione
iniziale e periodica prevista dall'art. 71-bis, primo
comma, lettera g), delle disposizioni per l'attuazione del
codice civile, per come modificato dalla legge 11 dicembre
2012, n. 220;
(Omissis).».
- Si riporta il testo del comma 3 dell'art. 17 della
legge 23 agosto 1988, n. 400 (Disciplina dell'attivita' di
Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei
ministri):
«Art. 17. (Regolamenti) - (Omissis).
3. Con decreto ministeriale possono essere adottati
regolamenti nelle materie di competenza del Ministro o di
autorita' sottordinate al Ministro, quando la legge
espressamente conferisca tale potere. Tali regolamenti, per
materie di competenza di piu' Ministri, possono essere
adottati con decreti interministeriali, ferma restando la
necessita' di apposita autorizzazione da parte della legge.
I regolamenti ministeriali ed interministeriali non possono
dettare norme contrarie a quelle dei regolamenti emanati
dal Governo. Essi debbono essere comunicati al Presidente
del Consiglio dei ministri prima della loro emanazione.».
 
Art. 2
Finalita' della formazione e dell'aggiornamento

1. Le attivita' di formazione ed aggiornamento devono perseguire i seguenti obiettivi:
a) migliorare e perfezionare la competenza tecnica, scientifica e giuridica in materia di amministrazione condominiale e di sicurezza degli edifici;
b) promuovere il piu' possibile l'aggiornamento delle competenze appena indicate in ragione dell'evoluzione normativa, giurisprudenziale, scientifica e dell'innovazione tecnologica;
c) accrescere lo studio e l'approfondimento individuale quali presupposti per un esercizio professionale di qualita'.
 
Art. 3
Requisiti dei formatori

1. I formatori devono provare al responsabile scientifico, con apposita documentazione, il possesso dei seguenti requisiti di onorabilita' e professionalita':
a) il godimento dei diritti civili;
b) di non essere stati condannati per delitti contro la pubblica amministrazione, l'amministrazione della giustizia, la fede pubblica, il patrimonio o per ogni altro delitto non colposo per il quale la legge commina la pena della reclusione non inferiore, nel minimo, a due anni, e, nel massimo, a cinque anni;
c) di non essere stati sottoposti a misure di prevenzione divenute definitive, salvo che non sia intervenuta la riabilitazione;
d) di non essere interdetti o inabilitati;
e) di aver maturato una specifica competenza in materia di amministrazione condominiale o di sicurezza degli edifici e di aver conseguito alternativamente uno dei seguenti titoli: laurea anche triennale; abilitazione alla libera professione; docenza in materie giuridiche, tecniche ed economiche presso universita', istituti e scuole pubbliche o private riconosciute. Possono svolgere attivita' di formazione ed aggiornamento anche: i docenti che abbiano elaborato almeno due pubblicazioni in materia di diritto condominiale o di sicurezza degli edifici, dotate di codice identificativo internazionale (ISBN) ai sensi dell'articolo 1, lettera t), del decreto ministeriale 7 giugno 2012, n. 76; coloro che hanno gia' svolto attivita' di formazione in materia di diritto condominiale o di sicurezza degli edifici in corsi della durata di almeno 40 ore ciascuno, per almeno sei anni consecutivi prima della data di entrata in vigore del presente regolamento.
Note all'art. 3:
- Si riporta il testo della lettera t) dell'art. 1 del
decreto ministeriale 7 giugno 2012, n. 76 (Regolamento
recante criteri e parametri per la valutazione dei
candidati ai fini dell'attribuzione dell'abilitazione
scientifica nazionale per l'accesso alla prima e alla
seconda fascia dei professori universitari, nonche' le
modalita' di accertamento della qualificazione dei
Commissari, ai sensi dell'art. 16, comma 3, lettere a), b)
e c) della legge 30 dicembre 2010, n. 240, e degli articoli
4 e 6, commi 4 e 5, del decreto del Presidente della
Repubblica 14 settembre 2011, n. 222):
«Art. 1. (Definizioni) - 1. Ai fini del presente
decreto, si intende:
a) - s) (Omissis);
t) per ISBN: l'International Standard Book Number,
ossia il codice internazionale di identificazione da
applicarsi a qualsiasi pubblicazione monografica, a
prescindere dal formato e dall'edizione, assegnato ad un
richiedente da un'agenzia di registrazione ISBN, secondo le
disposizioni contenute nella norma ISO 2108:2005, adottata
in Italia dall'UNI nel 2007 come norma UNI ISO 2108.».
 
Art. 4
Responsabile scientifico

1. La funzione di responsabile scientifico puo' essere svolta da un docente in materie giuridiche, tecniche o economiche (ricercatore universitario a tempo determinato o a tempo indeterminato, professore di prima o di seconda fascia, docente di scuole secondarie di secondo grado), un avvocato o un magistrato, un professionista dell'area tecnica. I soggetti appena individuati, che possono anche essere in trattamento di quiescenza, devono essere in possesso dei requisiti di onorabilita' e professionalita' di cui all'articolo 3 del presente regolamento.
2. Il responsabile scientifico verifica il possesso dei requisiti di onorabilita' e professionalita' dei formatori tramite riscontro documentale, e verifica il rispetto dei contenuti di cui al successivo articolo 5, comma 3, del presente regolamento, le modalita' di partecipazione degli iscritti e di rilevamento delle presenze, anche in caso di svolgimento dei corsi in via telematica. Il responsabile scientifico attesta il superamento con profitto di un esame finale sui contenuti del corso di formazione e di aggiornamento seguito dai partecipanti.
 
Art. 5
Svolgimento e contenuti dell'attivita' di formazione
e di aggiornamento

1. Il corso di formazione iniziale si svolge secondo un programma didattico predisposto dal responsabile scientifico in base a quanto specificato al comma 3 del presente articolo. Il corso di formazione iniziale ha una durata di almeno 72 ore e si articola, nella misura di un terzo della sua durata effettiva, secondo moduli che prevedono esercitazioni pratiche.
2. Gli obblighi formativi di aggiornamento hanno una cadenza annuale. Il corso di aggiornamento ha una durata di almeno 15 ore e riguarda elementi in materia di amministrazione condominiale, in relazione all'evoluzione normativa, giurisprudenziale e alla risoluzione di casi teorico-pratici.
3. I corsi di formazione e di aggiornamento contengono moduli didattici attinenti le materie di interesse dell'amministratore, quali:
a) l'amministrazione condominiale, con particolare riguardo ai compiti ed ai poteri dell'amministratore;
b) la sicurezza degli edifici, con particolare riguardo ai requisiti di staticita' e di risparmio energetico, ai sistemi di riscaldamento e di condizionamento, agli impianti idrici, elettrici ed agli ascensori e montacarichi, alla verifica della manutenzione delle parti comuni degli edifici ed alla prevenzione incendi;
c) le problematiche in tema di spazi comuni, regolamenti condominiali, ripartizione dei costi in relazione alle tabelle millesimali;
d) i diritti reali, con particolare riguardo al condominio degli edifici ed alla proprieta' edilizia;
e) la normativa urbanistica, con particolare riguardo ai regolamenti edilizi, alla legislazione speciale delle zone territoriali di interesse per l'esercizio della professione ed alle disposizioni sulle barriere architettoniche;
f) i contratti, in particolare quello d'appalto ed il contratto di lavoro subordinato;
g) le tecniche di risoluzione dei conflitti;
h) l'utilizzo degli strumenti informatici;
i) la contabilita'.
4. L'inizio di ciascun corso, le modalita' di svolgimento, i nominativi dei formatori e dei responsabili scientifici sono comunicati al Ministero della giustizia non oltre la data di inizio del corso, tramite posta certificata, all'indirizzo di posta elettronica che verra' tempestivamente indicato sul sito del Ministero della giustizia.
5. Il corso di formazione e di aggiornamento puo' essere svolto anche in via telematica, salvo l'esame finale, che si svolge nella sede individuata dal responsabile scientifico.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Roma, 13 agosto 2014

Il Ministro: Orlando
Visto, il Guardasigilli: Orlando

Registrato alla Corte dei conti il 16 settembre 2014 Ufficio controllo atti P.C.M. Ministeri giustizia e affari esteri, reg.ne - prev. n. 2489
 
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