Gazzetta n. 275 del 26 novembre 2014 (vai al sommario)
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 17 novembre 2014
Scioglimento del consiglio comunale di Lacco Ameno e nomina del commissario straordinario.


IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Considerato che il consiglio comunale di Lacco Ameno (Napoli) non e' riuscito a provvedere all'approvazione del rendiconto di gestione per l'esercizio finanziario del 2013, negligendo cosi' un preciso adempimento previsto dalla legge, avente carattere essenziale ai fini del funzionamento dell'amministrazione;
Visto l'art. 227, comma 2-bis del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, il quale stabilisce espressamente che, in caso di mancata approvazione del rendiconto di gestione entro il termine di legge, si applica la procedura prevista dal comma 2 dell'art. 141 dello stesso decreto legislativo;
Considerato che, in applicazione del citato art. 227, comma 2-bis, il prefetto di Napoli ha avviato la procedura per lo scioglimento del consiglio comunale;
Ritenuto che ricorrano gli estremi per far luogo allo scioglimento della suddetta rappresentanza;
Visto l'art. 141 del citato decreto legislativo;
Sulla proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;

Decreta:

Art. 1

Il consiglio comunale di Lacco Ameno (Napoli) e' sciolto.
 
Allegato

Al Presidente della Repubblica

Il consiglio comunale di Lacco Ameno (Napoli), rinnovato nelle consultazioni elettorali del 6 e 7 maggio 2012, composto dal sindaco e da sette consiglieri, non ha provveduto, nei termini prescritti dalle norme vigenti, al fondamentale adempimento dell'approvazione del rendiconto di gestione per l'esercizio finanziario 2013.
La scadenza del termine per l'adozione del predetto documento contabile, previsto dall'art. 227, comma 2-bis, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, come modificato dall'art. 7 del decreto-legge 6 marzo 2014, n. 16, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 maggio 2014, n. 68, ha concretizzato la fattispecie per l'applicazione della procedura di cui all'art. 141, comma 2, dello stesso decreto legislativo.
Il prefetto di Napoli, pertanto, con provvedimento del 6 agosto 2014, ha nominato un commissario ad acta per la predisposizione dello schema di rendiconto di gestione per l'esercizio 2013, approvato dallo stesso con deliberazione n. 1 del 29 agosto 2014.
Il prefetto di Napoli con provvedimento del 1° settembre 2014 ha diffidato il consiglio comunale ad approvare il rendiconto di gestione predisposto dal commissario ad acta, entro e non oltre il termine di venti giorni dalla data di notifica della diffida.
Decorso infruttuosamente il termine assegnato, il prefetto ha nominato un commissario ad acta per l'approvazione in via sostitutiva del documento contabile ed ha proposto, con nota del 7 ottobre 2014, lo scioglimento del consiglio comunale sopracitato, disponendone, nel contempo, la sospensione, con la conseguente nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune.
Si ritiene che, nella specie, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento, atteso che il predetto consiglio comunale non e' riuscito a provvedere all'approvazione del suddetto documento contabile, anche dopo la scadenza dei termini entro i quali era tenuto a provvedervi, tanto da rendere necessario l'intervento sostitutivo da parte del prefetto.
Sottopongo, pertanto, alla firma della S.V. l'unito schema di decreto con il quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale di Lacco Ameno (Napoli) ed alla nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune nella persona della dott.ssa Giovanna Cerni.
Roma, 11 novembre 2014

Il Ministro dell'interno: Alfano
 
Art. 2

La dott.ssa Giovanna Cerni e' nominata commissario straordinario per la provvisoria gestione del comune suddetto fino all'insediamento degli organi ordinari, a norma di legge.
Al predetto commissario sono conferiti i poteri spettanti al consiglio comunale, alla giunta ed al sindaco.
Dato a Roma, addi' 17 novembre 2014

NAPOLITANO

Alfano, Ministro dell'interno
 
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