Gazzetta n. 30 del 6 febbraio 2015 (vai al sommario)
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
DECRETO 19 gennaio 2015
Modalita' di versamento dell'accisa sull'energia elettrica fornita o consumata nella regione Siciliana tramite modello F24, sezione «accise».


IL DIRETTORE GENERALE
delle finanze

Vista la legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 2, di conversione del regio decreto legislativo 15 maggio 1946, n. 455, recante «Approvazione dello Statuto della Regione siciliana»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1965, n. 1074, e successive modificazioni ed integrazioni, recante le norme di attuazione dello Statuto della Regione Siciliana in materia finanziaria;
Viste le tabelle A), B) e C) annesse al decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1965, n. 1074, nelle quali sono individuate le entrate spettanti allo Stato;
Visto, in particolare, l'art. 5, terzo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1965, n. 1074, e il punto 5), dell'annessa tabella D), i quali stabiliscono che spetta alla regione il gettito delle «entrate eventuali e diverse concernenti le imposte sul consumo e le dogane» tra le quali va compresa l'accisa sull'energia elettrica di cui all'art. 52 del decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504;
Considerata la necessita' di adeguare e razionalizzare le modalita' di riscossione e quietanzamento dell'accisa sull'energia elettrica fornita o consumata nella regione Siciliana, anche al fine di semplificare gli adempimenti dei contribuenti e di migliorare l'efficacia dell'azione amministrativa;
Ritenuta l'opportunita' di utilizzare il modello F24, sezione accise, quale modalita' di versamento dell'accisa sull'energia elettrica fornita o consumata nella regione Siciliana;
Visto il regolamento approvato con decreto interministeriale 22 maggio 1998, n. 183, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 138 del 16 giugno 1998, recante norme per l'individuazione della struttura di gestione, prevista dall'art. 22, comma 3, del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, nonche' la determinazione delle modalita' per l'attribuzione agli enti destinatari delle somme a ciascuno di essi spettanti, alla quale e' affidato il compito di ripartire in favore degli enti destinatari le somme riscosse attraverso il sistema del versamento unificato (modello F24);
Visto il decreto interministeriale del 15 ottobre 1998, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 246 del 21 ottobre 1998, recante norme per la determinazione delle modalita' tecniche di ripartizione fra gli enti destinatari dei versamenti unitari delle somme a ciascuno di essi spettanti;
Visto il provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate del 19 giugno 2013, prot. 2013/75075, pubblicato sul sito internet dell'Agenzia delle entrate il 19 giugno 2013, ai sensi dell'art. 1, comma 361, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, avente ad oggetto l'approvazione delle nuove versioni dei modelli di versamento «F24», «F24 Accise» e «F24 Semplificato», per l'esecuzione dei versamenti unitari di cui all'art. 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241;
Vista la nota n. 9135 del 1° luglio 2014, con la quale la regione Siciliana esprime parere favorevole all'adozione del predetto sistema al fine di superare le criticita' rappresentate dalla Direzione regionale per la Sicilia dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli in ordine al sistema di quietanzamento dei versamenti effettuati a titolo di accisa sull'energia elettrica di spettanza regionale e consentire, pertanto, una piu' efficace e tempestiva attivita' di accertamento;
Vista la nota n. 105640 del 7 agosto 2014, con la quale l'Agenzia delle entrate non ravvisa motivi ostativi all'utilizzazione del modello F24 per il versamento dell'accisa sull'energia elettrica;
Sentita la regione Siciliana che ha reso il parere di competenza con nota prot. 17736 del 4 dicembre 2014;
Sentita l'Agenzia delle dogane e dei monopoli, che ha reso il parere di competenza con nota prot. 138786 del 4 dicembre 2014;
Sentito il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato che ha reso il parere di competenza con nota prot. 98034 del 15 dicembre 2014;
Sentita l'Agenzia delle entrate, che ha reso il parere di competenza con nota prot. 2709 del 12 gennaio 2015;
Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, recante la riforma dell'organizzazione del Governo;
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante le norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche;

Decreta:

Art. 1
Disposizioni in materia di versamento dell'accisa sull'energia
elettrica fornita o consumata nella Regione Siciliana.

1. Con decorrenza dal 1° giugno 2015 i soggetti di cui all'art. 53 del decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, effettuano il versamento dell'accisa sull'energia elettrica fornita o consumata nella regione Siciliana tramite modello F24, sezione «accise», indicando il codice tributo 2806, oppure i diversi codici tributo che saranno istituiti, secondo le istruzioni impartite dall'Agenzia delle dogane e dei monopoli.
 
Art. 2
Attribuzione del gettito dell'accisa sull'energia elettrica
spettante alla regione Siciliana

1. Relativamente ai versamenti dell'accisa sull'energia elettrica eseguiti secondo le modalita' di cui all'art. 1 del presente decreto, la Struttura di gestione di cui all'art. 22, comma 3, del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, attribuisce alla regione Siciliana il gettito individuato attraverso le sigle delle province del relativo territorio, indicate dal contribuente nell'apposito campo della sezione «accise» del modello F24, con imputazione al capitolo di entrata 1411/01.
2. L'Agenzia delle dogane e dei monopoli comunica, entro il 30 aprile di ogni anno, il gettito delle accise sull'energia elettrica complessivamente spettante alla Regione Siciliana per l'anno precedente, ai sensi dello Statuto speciale e delle relative norme di attuazione, al Dipartimento delle finanze, al Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, alla Struttura di gestione, nonche' alla regione Siciliana.
3. I rimborsi ai contribuenti saranno erogati dalla regione Siciliana, tramite l'Agenzia delle dogane e dei monopoli, con l'utilizzo della procedura telematica «Si-GTS» o di altra procedura determinata dalla regione.
4. Con riferimento a ciascun esercizio, tenuto conto di quanto corrisposto ai sensi del comma 1 e del gettito spettante ai sensi del comma 2, la Struttura di gestione determina il conguaglio a debito ovvero a credito della regione Siciliana e ne comunica l'importo alla regione stessa, al Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato e al Dipartimento delle finanze.
5. Il conguaglio a debito della regione Siciliana viene recuperato dalla Struttura di Gestione, che provvede a trattenere il relativo importo dai mandati eseguiti per l'attribuzione diretta alla regione del gettito erariale ad essa spettante.
6. Il conguaglio a credito viene corrisposto alla Regione Siciliana dalla Struttura di gestione, con le risorse finanziarie disponibili sulla contabilita' speciale n. 1778 «Agenzia delle Entrate - Fondi di bilancio»;
7. Eventuali variazioni del gettito spettante alla regione Siciliana, di cui al comma 4, sono comunicati dall'Agenzia delle dogane e dei monopoli, entro il mese di novembre di ciascun anno, alla regione Siciliana al Dipartimento delle finanze, al Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato ed alla Struttura di gestione. La conseguente variazione del conguaglio gia' calcolato ai sensi del comma 4 e' computata ai fini del recupero ovvero della corresponsione del conguaglio dell'esercizio successivo.
 
Art. 3
Disposizioni finali

1. Le disposizioni di cui al presente decreto sono attuate con le risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente nello stato di previsione della spesa del Ministero dell'economia e delle finanze, missione «Politiche economico-finanziarie e di bilancio» - programma «Regolazione giurisdizione e coordinamento del sistema della fiscalita' (29.1)».
2. Le disposizioni del presente decreto hanno effetto a decorrere dal 1° giugno 2015.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 19 gennaio 2015

Il direttore generale delle finanze: Lapecorella

Registrato alla Corte dei conti il 28 gennaio 2015 Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, Reg.ne Prev. n. 199
 
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