Gazzetta n. 64 del 18 marzo 2015 (vai al sommario) |
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO |
DECRETO 20 gennaio 2015 |
Sostituzione del commissario liquidatore della «Cooperativa sociale Fatima di Casa Maria», in Pignano sulla Secchia. |
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IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 158, recante il regolamento di organizzazione del Ministero dello sviluppo economico, per le competenze in materia di vigilanza sugli enti cooperativi; Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito nella legge 7 agosto 2012, n. 135; Visto il decreto ministeriale 13 novembre 2014, n. 489, disposto a seguito di dichiarazione di stato di insolvenza dal Tribunale di Modena con sentenza del 6 ottobre 2014, con il quale la societa' cooperativa «Cooperativa sociale Fatima di Casa Maria», con sede in Prignano sulla Secchia (Modena), e' stata posta in liquidazione coatta amministrativa e il dott. Alessandro Bergonzini ne e' stato nominato commissario liquidatore; Vista la nota del 21 novembre 2014, pervenuta in data 24 novembre 2014, con la quale il citato commissario liquidatore non ha accettato l'incarico. Vista la proposta con la quale la Direzione generale per la vigilanza sugli enti, il sistema cooperativo e le gestioni commissariali all'esito dell'istruttoria condotta, richiede la sostituzione del commissario liquidatore; Visto l'art. 198 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267;
Decreta:
Art. 1
Considerati gli specifici requisiti professionali, come risultanti dal curriculum vitae, e' nominato commissario liquidatore della societa' in premessa, il dott. Bruno Bartoli, nato a Reggio Emilia il 25 settembre 1962, ivi domiciliato in via G. Gutenberg n. 3, in sostituzione del dott. Alessandro Bergonzini, rinunciatario. |
| Art. 2
Con successivo provvedimento sara' definito il trattamento economico del commissario liquidatore ai sensi della legislazione vigente. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Tale provvedimento potra' essere impugnato dinnanzi al competente Tribunale amministrativo, ovvero in via straordinaria dinnanzi al Presidente della Repubblica qualora sussistano i presupposti di legge. Roma, 20 gennaio 2015
Il Ministro: Guidi |
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