Gazzetta n. 66 del 20 marzo 2015 (vai al sommario)
SEGRETARIATO GENERALE DELLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
COMUNICATO
Annotazione sul decreto originale di concessione, degli estremi della sentenza comportante la privazione dell'onorificenza dell'Ordine «Al merito della Repubblica Italiana» al sig. Pietro Aldo Ferrari.


Su disposizione del Cancelliere dell'Ordine, ai sensi dell'art. 11 del d.P.R. 13 maggio 1952, n. 458, si comunica che presso il Casellario giudiziale della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Parma sono presenti i seguenti provvedimenti emessi nei confronti del Signor Pietro Aldo Ferrari:
sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti (artt. 444 e 445 c.p.p.) del 19 agosto 1992, divenuta irrevocabile dal 18/09/1992, con la quale il Tribunale di Parma condanna il Signor Ferrari ad anni 2 di reclusione, con la sospensione condizionale della pena (in seguito condonata), per il reato di bancarotta fraudolenta in concorso - artt. 110 c.p. e 218 R.D. del 16 marzo 1942, n. 267;
sentenza della Corte di Appello di Palermo del 12/09/1997, divenuta irrevocabile dal 09/02/1998, con la quale il Signor Ferrari e' stato condannato ad anni uno di reclusione ed alla multa di lire 1.000.000 (in seguito condonata l'intera pena della reclusione e della multa), per il reato di contraffazione di pubblici sigilli destinati a pubblica autenticazione (art. 468 c.p.);
decreto penale del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Parma dell'8 novembre 1997, divenuto esecutivo dal 30/12/1999, con il quale e' stato disposto l'arresto del Signor Ferrari per giorni quarantacinque (pena poi sostituita con l'ammenda di lire 3.375.000) per violazione delle misure di prevenzione nei confronti delle persone pericolose (art. 9 comma 1 legge 27 dicembre 1956, n. 1423);
sentenza della Corte di Appello di Cagliari - Sezione distaccata di Sassari del 17/02/2000, divenuta irrevocabile il 02/10/2001, con la quale il Signor Ferrari e' stato condannato alla pena di anni quattro di reclusione ed alla multa di lire 3.000.000, nonche' alla pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici di anni cinque, per il reato di acquisto, previo concerto, di carte di pubblico credito falsificate (artt. 453 e 456 c.p.);
sentenza della Corte di Appello di Firenze del 10 novembre 2003, divenuta irrevocabile dal 16 gennaio 2009, con la quale il Signor Ferrari e' stato condannato alla pena di anni tre di reclusione ed alla multa. di euro 3000, nonche' alla pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici per ami cinque, per reato di ricettazione continuato in concorso (artt. 81, 110 e 648 c.p.) (a seguito dell'indulto condonata intera pena della reclusione e della multa).
Le condanne dell'interdizione dai pubblici uffici inflitte al Signor Aldo Pietro Ferrari producono, come effetto automatico per volonta' di legge, la sospensione delle onorificenze per il periodo interdetto.
La comunicazione del conferirnento onorifico del Signor Aldo Pietro Ferrari (all'epoca conferito come Aldo Ferrari) e' stata a suo tempo pubblicata nel Supplemento ordinario n. 9 alla Gazzetta Ufficiale n. 54 del 24 febbraio 1981, pag. 11, terza colonna, rigo n. 26, (elenco Cavalieri Nazionali della Presidenza del Consiglio dei ministri).
 
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