Gazzetta n. 104 del 7 maggio 2015 (vai al sommario)
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
DECRETO 17 aprile 2015
Revoca dell'affidamento della gestione provvisoria dell'area marina protetta «Regno di Nettuno».


IL MINISTRO DELL'AMBIENTE E DELLA
TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

Vista la legge 31 dicembre 1982, n. 979, recante disposizioni per la difesa del mare;
Vista la legge 8 luglio 1986, n. 349, istitutiva del Ministero dell'ambiente;
Vista la legge quadro sulle aree protette 6 dicembre 1991, n. 394 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge 9 dicembre 1998, n. 426, recante nuovi interventi in campo ambientale, e in particolare l'art. 2, comma 37, come integrato dall'art. 17, comma 4, della legge 23 marzo 2011, n. 93, il quale prevede che con decreto del Ministro dell'ambiente, sentiti la Regione e gli enti locali territorialmente interessati, la gestione delle aree marine protette e' affidata ad enti pubblici, istituzioni scientifiche o associazioni ambientaliste riconosciute, anche consorziati tra loro;
Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, di riforma dell'organizzazione del Governo;
Vista la legge 31 luglio 2002, n. 179, recante nuove disposizioni in materia ambientale ed in particolare l'art. 8, relativo al funzionamento delle aree marine protette;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 luglio 214, n. 142, recante il Regolamento di organizzazione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, dell'Organismo indipendente di valutazione della performance e degli Uffici di diretta collaborazione e, in particolare, l'art. 6, comma 1, lettera a), che attribuisce alla Direzione generale per la protezione della natura e del mare le funzioni in materia di aree protette terrestri, montane e marine;
Visto il decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare del 27 dicembre 2007, con il quale e' stata istituita l'area marina protetta "Regno di Nettuno" e ne e' stata provvisoriamente affidata la gestione al Consorzio costituito allo scopo tra i Comuni di Barano, Casamicciola Terme, Forio, Ischia, Lacco Ameno, Serrara Fontana e Procida, di seguito "Consorzio di gestione", prevedendo altresi' la possibilita' di revoca in, caso di comprovata inadempienza, inosservanza e irregolarita' da parte del soggetto gestore;
Visto il decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare del 10 aprile 2008 con il quale e' stato approvato il regolamento di disciplina delle attivita' consentite nelle diverse zone dell'area marina protetta "Regno di Nettuno";
Visto il decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare del 30 luglio 2009 con il quale e' stato approvato il regolamento di esecuzione e di organizzazione dell'area marina protetta "Regno di Nettuno";
Considerato che al punto a), comma 3 dell'art. 4 del detto regolamento di esecuzione ed organizzazione e' stabilito che costituiscono obblighi essenziali per l'Ente gestore il rispetto degli impegni assunti in materia di reperimento ed utilizzo delle risorse umane, cosi' come disposto ai sensi dell'art. 8 della legge 31 luglio 2002, n. 179, e che al comma 3 dell'art. 5 sono elencate nel dettaglio le funzioni attribuite al Responsabile dell'area marina protetta "Regno di Nettuno";
Considerato che l'area marina protetta "Regno di Nettuno" si inserisce nel sistema nazionale delle aree marine protette italiane le cui finalita' istituzionali sono perseguite sulla base di obiettivi proposti in modo standardizzato attraverso il modello di programmazione ISEA che consente altresi' il costante aggiornamento dello stato di realizzazione delle relative attivita';
Considerato che fin dal 2013 si e' evidenziato un potenziale conflitto di competenze tra le figure professionali del Responsabile dell'area marina protetta e il Direttore del Consorzio derivante dalle previsioni dello statuto del Consorzio approvato il 1° febbraio 2013, questione segnalata al Consorzio in data 27 marzo 2013 per la risoluzione, sollecitata con successive note del 17 aprile, del 14 giugno e del 14 e 27 novembre 2013;
Considerato che il Rendiconto dell'esercizio finanziario 2013 e il Bilancio di previsione 2014 sono stati approvati solo nel marzo 2015 e che a tutt'oggi non e' stato approvato il Bilancio di previsione per l'anno 2015;
Considerato che tale ritardo nell'approvazione degli atti contabili ha comportato difficolta' di programmazione per l'anno 2014 nonche' il mancato completamento dell' attuazione di quanto gia' programmato per quanto riguarda la maggior parte degli obiettivi fissati per il 2012/2013 sulla base del piano ISEA;
Considerato altresi' che cio' non ha consentito la liquidazione degli impegni di spesa assunti dal Ministero dal 2009 al 2013 e che in ogni caso per gli impegni assunti dal 2009 al 2012 e' intervenuta la perenzione amministrativa, secondo quanto previsto dalla normativa vigente in materia;
Considerato che i finanziamenti ordinari assegnati all'area marina protetta fino al 2014 ammontano a oltre un milione di euro e che per la massima parte riguardo il loro utilizzo non e' pervenuta rendicontazione, sebbene piu' volte richiesta;
Considerato che negli anni dal 2009 al 2013 sono stati assegnati per interventi straordinari ulteriori finanziamenti per 345.000,00 euro per i quali e' stato comunicato unicamente il parziale rendiconto di quelli relativi al 2009 e al 2013 per un totale di 137.000,00 euro;
Considerato che nel 2013 e nel 2014 sono stati assegnati ulteriori 80.000,00 euro per le attivita' previste dalle direttive del Ministro dell'ambiente del 21 ottobre 2013 e del 18 marzo 2015 e che a tutt'oggi dette attivita' non risultano avviate;
Considerato che permangono ulteriori criticita' gestionali derivanti dai rapporti instauratisi tra gli organi consortili e il responsabile dell'area marina protetta, come risultante dalla copiosa corrispondenza pervenuta al Ministero;
Considerato che la corrispondenza intercorsa con il Consorzio non ha prodotto il superamento delle problematiche sopra richiamate;
Vista la conseguente diffida al Consorzio di gestione del 26 febbraio 2015, prot. 2689 e contestuale messa in mora per l'avvio del procedimento di revoca dell'affidamento della, gestione dell'area marina protetta;
Viste le note del 20 e 26 febbraio e del 2 e 16 marzo 2015 con le quali il Consorzio di gestione ha inteso fornire chiarimenti in merito alle questioni oggetto della suddetta diffida;
Viste le note del 24 febbraio e del 16 marzo 2015 con le quali e' stato osservato, a seguito dei chiarimenti forniti, il permanere delle problematiche di funzionamento segnalate;
Rilevato pertanto che non sono allo stato attuati in modo completo ed efficace da parte del Consorzio di gestione i compiti previsti per le finalita' cui e' stato delegato dal Ministero e non risultano realizzati gli obiettivi previsti nella programmazione ISSA;
Considerato che la perdurante inerzia del Consorzio di gestione impedisce, di fatto, al Ministero di assicurare, in particolare, la primaria funzione di tutela e conservazione degli habitat marini di rilevante valenza ambientale;
Considerato che la presenza di dette valenze ambientali ha costituito il fondamento per l'individuazione dell'area stessa tra le aree marine di reperimento previste dalla legge 6 dicembre 1991, n. 394, per l'istituzione dell'area marina protetta;
Ritenuto pertanto, urgente provvedere alla revoca dell'affidamento della gestione provvisoria al Consorzio costituito tra i Comuni di Barano, Casamicciola Terme, Forio, Ischia, Lacco Ameno, Serrara Fontana e Procida, al fine di garantire la gestione dell'area marina protetta "Regno di Nettuno" e di assicurare le finalita' sottese alla sua istituzione;
Ritenuto altresi' necessario evitare, nelle more della procedura di affidamento della gestione definitiva, qualsiasi interruzione della gestione dell'area marina protetta "Regno di Nettuno", affidando alla Capitaneria di Porto di Napoli la gestione della predetta area marina protetta fino all'insediamento del nuovo soggetto gestore che sara' individuato, anche al fine di procedere ad una puntuale e complessiva verifica dello stato amministrativo e contabile nonche' dello stato di attuazione delle attivita' di gestione;

Decreta:

Art. 1

1. Per i motivi di cui in premessa, e' revocato l'affidamento della gestione provvisoria dell'area marina protetta "Regno di Nettuno" al Consorzio costituito a tale scopo tra i Comuni di Barano, Casamicciola Terme, Forio, Ischia, Lacco Ameno, Serrara Fontana e Procida.
2. Per i medesimi motivi, la gestione dell'area marina protetta "Regno di Nettuno" e' affidata alla Capitaneria di Porto di Napoli fino all'insediamento del nuovo soggetto gestore che sara' individuato.
3. La Capitaneria di Porto di Napoli dovra' procedere alla puntuale e complessiva verifica della situazione amministrativa e contabile, nonche' dello stato di attuazione delle attivita' di gestione dell'area marina protetta.
4. Il Comandante pro tempore della Capitaneria. di Porto di Napoli esercita le funzioni di legale rappresentante dell'area marina protetta "Regno di Nettuno" fino alla scadenza del periodo di gestione.
 
Art. 2

1. La Capitaneria di Porto di Napoli, per il corretto e tempestivo svolgimento del proprio mandato, assume tutti gli atti necessari alla gestione ordinaria dell'area marina protetta "Regno di Nettuno" e li comunica al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
2. La Capitaneria di Porto di Napoli, al fine di conseguire il massimo risparmio finanziario, si avvale, nello svolgimento del suddetto mandato, dei dipendenti degli uffici del competente compartimento marittimo, minimizzando inoltre i costi strutturali in relazione alle attivita' da realizzare.
3. La Capitaneria di Porto di Napoli assume altresi' tutte le iniziative necessarie all'attivazione, al completamento e al controllo, sia sotto il profilo economico che amministrativo, dei programmi e dei progetti gia' attribuiti al Consorzio di gestione dell'area marina protetta "Regno di Nettuno" quale soggetto gestore pro tempore della medesima area marina protetta, a tal fine provvedendo a tutti gli atti necessari ad assicurarsi la necessaria collaborazione del Consorzio stesso, in particolare potendo richiedere documenti, certificazioni ed ogni altra attivita' occorrente, in nome e per conto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
4. La Capitaneria di Porto di Napoli, al fine di effettuare le attivita' di cui ai precedenti commi, provvede, ove necessario, a richiedere al Consorzio di gestione dell'area marina protetta "Regno di Nettuno" il trasferimento, su proprie disponibilita', delle 'risorse finanziarie gia' trasferite dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare a favore dell'area marina protetta stessa, ovvero dispone l'utilizzo di tali importi dandone istruzione al Consorzio stesso quale soggetto detentore delle risorse finanziarie trasferite.
5. La Capitaneria di Porto di Napoli propone al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare tutte le iniziative giuridico-legali che ritiene opportuno adottare al fine del corretto e tempestivo adempimento del mandato di cui al presente decreto.
Il presente decreto sara' pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 17 aprile 2015

Il Ministro: Galletti
 
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