Gazzetta n. 184 del 10 agosto 2015 (vai al sommario) |
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE |
DECRETO 30 luglio 2015 |
Apporto di immobile di proprieta' dello Stato al fondo i3-Regione Lazio. |
|
|
IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Visto l'art. 33 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito con modificazioni dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, recante disposizioni in materia di valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico (di seguito "art. 33"); Visto, in particolare, il comma 4 dell'art. 33, in forza del quale l'apporto o il trasferimento ai fondi di cui ai commi 2, 8-ter e 8-quater del medesimo articolo e' sospensivamente condizionato al completamento delle procedure amministrative di valorizzazione e di regolarizzazione; Visto il comma 7 dell'art. 33, ai sensi del quale agli apporti e ai trasferimenti ai fondi effettuati ai sensi del medesimo articolo si applicano gli articoli 1, 3 e 4 del decreto-legge 25 settembre 2001, n. 351, convertito con modificazioni, dalla legge 23 novembre 2001, n. 410 (di seguito "decreto-legge 351"); Visto il comma 8-ter dell'art. 33, il quale prevede che, allo scopo di conseguire la riduzione del debito pubblico, il Ministro dell'economia e delle finanze promuova, attraverso la societa' di gestione del risparmio di cui al comma 1 del medesimo art. 33, con le modalita' di cui all'art. 4 del decreto-legge n. 351, la costituzione di uno o piu' fondi comuni di investimento immobiliare cui trasferire o conferire immobili di proprieta' dello Stato non utilizzati per finalita' istituzionali, nonche' diritti reali immobiliari e che ai predetti fondi possano, tra gli altri, apportare beni anche i soggetti di cui al comma 2 del citato art. 33; Visto l'art. 4 del decreto-legge 351, concernente il conferimento di beni immobili a fondi comuni di investimento immobiliari; Visto l'art. 1 del decreto-legge 351, in forza del quale l'Agenzia del demanio, con propri decreti dirigenziali, individua, sulla base e nei limiti della documentazione esistente presso gli archivi e gli uffici pubblici, i singoli beni, distinguendo tra beni demaniali e beni facenti parte del patrimonio indisponibile e disponibile; tali decreti dirigenziali hanno effetto dichiarativo della proprieta', in assenza di precedenti trascrizioni, e producono gli effetti previsti dall'art. 2644 del codice civile, nonche' effetti sostitutivi dell'iscrizione del bene in catasto; Visto il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 19 marzo 2013 che ha costituito, ai sensi del comma 1 dell'art. 33, la Societa' per azioni denominata "Investimenti Immobiliari Italiani Societa' di Gestione del Risparmio Societa' per Azioni" (di seguito "la Societa'") per l'istituzione di uno o piu' fondi d'investimento immobiliari chiusi; Visto il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 22 aprile 2015, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 108 del 12 maggio 2015, che avvia, ai sensi dell'art. 33, la costituzione del fondo comune di investimento immobiliare cui conferire o trasferire immobili di proprieta' dello Stato, non utilizzati per finalita' istituzionali e diritti reali immobliari, nonche' trasferire o conferire beni del patrimonio immobiliare non strumentale della Regione Lazio, denominato "i3 - Regione Lazio", gia' istituito con delibera del Consiglio di Amministrazione della Societa' del 23 dicembre 2014; Visto il regolamento di gestione del fondo "i3 - Regione Lazio", approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione della Societa' del 23 dicembre 2014 (di seguito "Regolamento"); Visto il decreto di individuazione n. 27962 di beni immobili di proprieta' dello Stato, emanato dall'Agenzia del demanio il 3 novembre 2014 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana in data 8 novembre 2014, serie generale n. 260, con il quale e' stata dichiarata la proprieta' in capo allo Stato dei beni immobili compresi nell'allegato A al decreto medesimo e, inoltre, ha individuato, tra gli altri, l'immobile demaniale in via delle Clementine n. 3, 3a, 3b e 3c; Visto il decreto di rettifica n. 2015/12400/DNCO del 25 giugno 2015 del citato decreto individuativo del 3 novembre 2014, con il quale, a seguito di ulteriori accertamenti, l'Agenzia del demanio ha ritenuto di procedere all'esatta e completa identificazione e alla corretta indicazione dell'indirizzo di due immobili ivi individuati, ed in particolare dell'immobile demaniale in via Clementina n. 3, 3a, 3b e 3c (di seguito "l'Immobile"); Vista la nota n. 2408/14 del 30 dicembre 2014, con la quale la Societa' ha comunicato che per l'Immobile non e' necessario alcun processo di valorizzazione urbanistica; Vista la nota prot. U0408/15 del 20 febbraio 2015 con la quale la Societa', sulla base degli esiti della due diligence, ha individuato, nell'ambito degli elenchi trasmessi dall'Agenzia del demanio, una prima selezione di immobili, proponendo, tra gli altri, di destinare l'Immobile al fondo "i3 - Regione Lazio"; Vista la nota n. 4392/2015 DGPS/VVP/CPV del 3 marzo 2015 con la quale l'Agenzia del demanio ha prestato il proprio assenso, per quanto di competenza, al conferimento dell'Immobile al fondo "i3-Regione Lazio"; Vista la nota n. U0758/15 del 7 aprile 2015, con la quale la Societa' chiede all'Agenzia del demanio di verificare la presenza di ulteriori cespiti di patrimonio disponibile, aventi caratteristiche idonee all'apporto al Fondo "i3 - Regione Lazio"; Vista la nota n. 7059 del 9 aprile 2015, con la quale l'Agenzia del demanio riferisce di aver sottoposto all'attenzione della Societa' tutti gli immobili al momento rispondenti ai criteri selettivi indicati dalla stessa Societa' e, nel contempo, si rende disponibile a sottoporre all'esame della Societa' tutti gli ulteriori beni che, rispondenti ai criteri selettivi, dovessero nel tempo pervenire nella propria disponibilita'; Vista la nota n. U0616/15 del 18 marzo 2015 con la quale la Societa' ha trasmesso i risultati dell'attivita' estimale e la relativa relazione di due diligence effettuata sull'Immobile dalla societa' Praxi Spa, incaricata in qualita' di esperto indipendente; Vista la relazione di stima effettuata dalla societa' Praxi Spa per l'Immobile oggetto di apporto al fondo i-3-Regione Lazio, nella quale vengono indicati due valori, rispettivamente, il valore di mercato dell'Immobile nell'ipotesi di vendita frazionata delle singole unita' pari ad euro 2.668.000,00 ed il valore di mercato dell'intero Immobile pari ad euro 2.500.000,00 al netto dello sconto di apporto del 6,30%; Vista la nota n. 9496 del 13 maggio 2015, con la quale l'Agenzia del demanio rende noto che la Commissione di congruita', con verbale n. 2015/77 dell'11 maggio 2015, ha congruito la valutazione di stima dell'Immobile effettuata dagli esperti indipendenti incaricati dalla Invimit SGR Spa, per l'importo di euro 2.668.000,00; Viste le note n. 2015/11105 dell'8 giugno 2015 e n. 2015/12418 del 25 giugno 2015 con le quali l'Agenzia del demanio comunica che lo sconto di apporto ipotizzato dalla Invimit (tra un min 6,3 % e max 10%) e' posto all'interno dell'alea estimale insita in ogni processo valutativo - del +/- 10% circa - e, pertanto, non inficia la validita' della stima congruita dall'Agenzia del demanio; Considerato che le disposizioni di cui al comma 19 dell'art. 3 del decreto-legge 351, in materia di garanzia per vizi e per evizione, non risultano compatibili con l'art. 33, comma 4; Preso atto che il Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo ha acclarato che l'Immobile "non riveste l'importante interesse artistico e storico richiesto dalle norme di tutela" (nota MBAC-DR-LAZ-004-UFFRO del 15 aprile 2010 CL.34.07.01/318).
Decreta:
Art. 1
Ai sensi dell'art. 4 del decreto-legge 351, e' individuato l'immobile cielo/terra - ubicato a Roma in via Clementina, con accesso dai numeri civici 3, 3a 3b e 3c, identificato al Catasto dei fabbricati di Roma al foglio 493, particelle 90/451, subalterni 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 501, 502, 503, 504 - per il conferimento al fondo immobiliare "i3-Regione Lazio", a far data dalla pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. L'immobile e' conferito nello stato di fatto e di diritto in cui si trova, comprendente anche gli accessori e le pertinenze ad esso relativi, ancorche' non espressamente individuati nel citato decreto dell'Agenzia del demanio. |
| Art. 2
A fronte del conferimento di cui all'art. 1, il fondo "i3-Regione Lazio" corrisponde al Ministero dell'economia e delle finanze, quale corrispettivo, un numero di quote pari al valore dell'immobile di euro 2.500.000 (duemilionicinquecentomila) - corrispondente all'importo stimato dall'esperto indipendente nominato dalla Societa' - diviso per il valore nominale unitario della singola quota, pari ad euro 500.000,00 (cinquecentomila//00). Le quote emesse dal fondo "i3 - Regione Lazio" sono sottoscritte dal Ministero dell'economia e delle finanze con le modalita' previste dal Regolamento, quale corrispettivo per il conferimento dell'immobile apportato, in unica soluzione. Le quote sottoscritte saranno gestite in regime di dematerializzazione ai sensi dell'art. 8 del Regolamento e saranno depositate presso Monte Titoli SpA. Nel caso in cui il fondo "i3 - Regione Lazio" non raggiunga, nel termine di 24 mesi dalla sua istituzione, l'ammontare minimo per l'operativita' previsto dall'art. 1.4 del Regolamento, si procedera' alla revoca del presente decreto ed alla retrocessione dell'Immobile allo Stato. La revoca e' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. |
| Art. 3
Al conferimento in oggetto non si applicano le garanzie di cui al comma 19 dell'art. 3 del decreto-legge n. 351. |
| Art. 4
Il fondo immobiliare "i3 - Regione Lazio" sara' immesso nel possesso giuridico dell'Immobile all'atto dell'apporto, mediante sottoscrizione congiunta da parte dell'Agenzia del demanio e della Societa' di apposito verbale di consegna. La Societa', ai sensi del comma 8-quinquies dell'art. 33, si fara' carico delle attivita' di regolarizzazione catastale dell'immobile apportato e provvedera' alle conseguenti attivita' di trascrizione e di voltura. Eventuali accertate difformita' relative ai dati catastali, individuate dall'Agenzia del demanio, non incidono sulla titolarita' del diritto sull'Immobile. |
| Art. 5
I beni immobili oggetto del presente decreto saranno alienati nel rispetto del diritto di opzione e di prelazione eventualmente spettante ai relativi conduttori, ai sensi della normativa vigente. |
| Art. 6
Dall'applicazione del presente decreto non devono derivare oneri aggiuntivi a carico della finanza pubblica. Il presente decreto e' trasmesso agli organi di controllo secondo la normativa vigente. Roma, 30 luglio 2015
Il Ministro: Padoan
Registrato alla Corte dei conti il 3 agosto 2015 Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev. n. 2453 |
|
|
|