Gazzetta n. 205 del 4 settembre 2015 (vai al sommario)
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
DECRETO 28 luglio 2015
Sostituzione del commissario liquidatore della «Nanook Media societa' cooperativa in liquidazione», in Milano.


IL MINISTRO
DELLO SVILUPPO ECONOMICO

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 158, recante il regolamento di organizzazione del Ministero dello sviluppo economico, per le competenze in materia di vigilanza sugli enti cooperativi;
Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito nella legge 7 agosto 2012, n. 135;
Visto il decreto ministeriale del 3 giugno 2015 n. 293/2015, con il quale la societa' cooperativa «Nanook Media Societa' cooperativa in liquidazione», con sede in Milano, e' stata posta in liquidazione coatta amministrativa e la dott.ssa Stefania Mauri ne e' stata nominata commissario liquidatore;
Vista la nota pervenuta in data 8 luglio 2015 con la quale il citato commissario liquidatore ha comunicato la propria rinuncia all'incarico;
Vista la proposta con la quale la Direzione generale per la vigilanza sugli enti, il sistema cooperativo e le gestioni commissariali all'esito dell'istruttoria condotta, richiede la sostituzione del commissario liquidatore;
Visti i nominativi dei professionisti segnalati dall'Associazione di rappresentanza assistenza e tutela del movimento cooperativo Confcooperative;
Visto l'art. 198 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267;

Decreta:

Art. 1

Considerati gli specifici requisiti professionali, come risultanti dal curriculum vitae, e' nominato commissario liquidatore della societa' in premessa, il dott. Paolo Besozzi (c.f. BSZPLA82E27F205C), nato a Milano il 27 maggio 1982, domiciliato in Milano, via Savona n. 69, in sostituzione della dott.ssa Stefania Mauri, rinunciataria.
 
Art. 2

Con successivo provvedimento sara' definito il trattamento economico del commissario liquidatore ai sensi della legislazione vigente.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Tale provvedimento potra' essere impugnato dinnanzi al competente Tribunale amministrativo, ovvero in via straordinaria dinnanzi al Presidente della Repubblica qualora sussistano i presupposti di legge.
Roma, 28 luglio 2015

d'ordine del Ministro
Il Capo di Gabinetto
Cozzoli
 
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