Gazzetta n. 251 del 28 ottobre 2015 (vai al sommario)
MINISTERO DELL'INTERNO
DECRETO 22 ottobre 2015
Attribuzione ai comuni del contributo di 530 milioni di euro in relazione ai gettiti standard ed effettivi dell'IMU e della TASI e della verifica del gettito per l'anno 2014, ai sensi dell'articolo 8, comma 10, del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78.


IL MINISTRO
DELL'INTERNO

di concerto con

IL MINISTRO DELL'ECONOMIA
E DELLE FINANZE

Visti gli articoli 8 e 9 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, che istituiscono e disciplinano l'imposta municipale propria;
Visto l'art. 1, comma 639, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, che ha istituito l'imposta unica comunale (IUC) che si compone dell'imposta municipale propria (IMU), di natura patrimoniale, dovuta dal possessore di immobili, escluse le abitazioni principali, e di una componente riferita ai servizi, che si articola nel tributo per i servizi indivisibili (TASI), a carico sia del possessore che dell'utilizzatore dell'immobile, e nella tassa sui rifiuti (TARI), destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell'utilizzatore;
Visto il precedente decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell'interno, del 6 novembre 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 271 del 21 novembre 2014 - supplemento ordinario n. 88 - concernente l'attribuzione ai comuni di un contributo, pari complessivamente a 625 milioni di euro, in relazione ai gettiti standard ed effettivi dell'IMU e della TASI, ai sensi dell'art. 1, comma 731, della legge di stabilita' 2014 (legge 27 dicembre 2013, n. 147);
Visto il decreto-legge 24 gennaio 2015, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2015, n. 34, recante misure urgenti in materia di esenzione IMU. Proroga di termini concernenti l'esercizio della delega in materia di revisione del sistema fiscale;
Visto l'art. 8, comma 10 del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 140 del 19 giugno 2015 - supplemento ordinario n. 32 - che prevede, per l'anno 2015, l'attribuzione ai comuni di un contributo di complessivi 530 milioni di euro e che, con decreto del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, e' stabilita, secondo una metodologia adottata sentita la Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali, la quota del contributo di spettanza di ciascun comune, tenendo anche conto dei gettiti standard ed effettivi dell'IMU e della TASI e della verifica del gettito per l'anno 2014 derivante dalle disposizioni di cui all'art. 1 del decreto-legge n. 4 del 2015;
Sentita la Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali nella seduta del 16 luglio 2015 in merito alla adozione della metodologia concernente i criteri di riparto del contributo di cui all'art. 8, comma 10 del decreto-legge n. 78 del 2015;

Decreta:

Art. 1

Contributo compensativo

1. Per l'anno 2015 il contributo di 530 milioni di euro di cui all'art. 8, comma 10, del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, per l'importo complessivo pari a 530 milioni di euro, e' ripartito fra i comuni nelle somme indicate nell'allegato A al presente decreto.
2. Per i comuni delle regioni a statuto speciale Friuli-Venezia Giulia e Valle d'Aosta e delle province autonome di Trento e di Bolzano a cui la legge attribuisce competenza in materia di finanza locale, il contributo di cui al comma 1 spettante ai comuni ricadenti nel territorio delle predette autonomie speciali viene attribuito dalle suddette regioni e province autonome e sono ugualmente riportate nello stesso allegato.
3. Le somme di cui all'allegato A spettanti a ciascun comune sono determinate sulla base della metodologia adottata sentita la Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali nella seduta del 16 luglio 2015 riportata nell'allegato B del presente decreto.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 22 ottobre 2015

Il Ministro dell'interno
Alfano Il Ministro dell'economia
e delle finanze
Padoan
 
Allegato A

Parte di provvedimento in formato grafico

 
Allegato B

MEF - Dipartimento delle finanze
Roma, 15 luglio 2015
Riparto del contributo di 530 milioni di euro
di cui all'articolo 8, comma 10 del decreto-legge n. 78 del 2015:
Nota metodologica
1) Inquadramento normativo

La definizione della metodologia oggetto della presente nota discende dall'esigenza di attuazione del comma 10, art. 8, del d.l., n. 78, con riferimento al riparto dell'importo di 530 milioni di euro che la norma assegna ai Comuni per il 2015.
La somma in questione, che non deve essere considerata tra le entrate utili al raggiungimento dell'obiettivo di Patto di stabilita', deve essere ripartita tra i Comuni, sulla base di una metodologia da adottarsi "sentita la Conferenza Stato - citta' edautonomie locali" e "tenendo anche conto":
"dei gettiti standard ed effettivi dell'IMU e della TASI", ovvero lo stesso criterio posto dal Legislatore per il riparto del contributo di625 milioni di euro nel 2014 di cui al d.l. n. 16 del 2014 (art. 1, co 1, lett d);
"della verifica del gettito per l'anno 2014, derivante dalle disposizioni di cui all'articolo 1" del dl n. 4 del 2015, relativa agli esiti del cambiamento di regime fiscale di esenzione IMU dei terreni agricoli di territori in precedenza esenti o parzialmente esenti in quanto considerati montani o collinari (co. 9-quinquies).
Per quanto riguarda il primo riferimento, si ritiene necessario,alla luce delle finalita' del precedente contributo di 625 milioni e della relativa nota metodologica approvata dalla Conferenza Stato - citta' e autonomie locali nella seduta del 30 luglio 2014, procedere al riparto in proporzione diretta dell'assegnazione riconosciuta per il 2014.
Non sono infatti modificate le condizioni di riferimento del riparto indicato nella nota citata, relative alla verifica degli effetti conseguenti dal passaggio dal precedente regime di tassazione immobiliare del 2013 a quello del 2014 (esclusione dell'abitazione principale dal campo di applicazione dell'IMU e introduzione della Tasi), tenendo conto delle limitazioni nella manovrabilita' delle aliquote previste dalla legge di stabilita' per il 2014 (articolo 1, commi 676 e 677 della legge n. 147 del 2013).
Come e' noto, l'intero regime tributario IMU-TASI e' stato confermato per l'anno 2015 e le somme che verranno ripartite in base al primo degli elementi considerati dal d.l. n. 78 possono pertanto essere assegnate in base allo stesso riparto a suo tempo determinato per il 2014.
Il riferimento alla verifica del gettito di cui all'articolo 1 del decretolegge n. 4 del 2015 (co. 9-quinquies) implica, invece, che la verifica di cui al citato d.l., finalizzata ad una "piu' precisa ripartizione delle variazioni compensative di risorse" dei terreni montani e basata su una "metodologia condivisa con l'ANCI", costituisce un passo obbligato della procedura stabilita dal d.l. n. 78. Tale verifica - i cui esiti per espressa previsione della stessa norma - va condotta a parita' di oneri/benefici per la finanza pubblica e, dunque, ad invarianza del valore complessivo del gettito indicato nello stesso d.l. n. 4, e' oggetto di specifica e separata nota metodologica, con riferimento all'anno 2014. 2) Il riparto delle risorse in assegnazione tra i due gruppi di
criteri

La norma nell'indicare i due tipi di criteri da considerare per il riparto del complesso delle somme da ripartire tra i comuni, non indica espressamente come ripartire le risorse disponibili tra le due finalita'.
Si osserva in proposito che le finalita' in questione riguardano importi oggetto di possibile ristoro cosi' determinabili:
a) l'erogazione 2014 derivante dal citato passaggio IMU-TASI, pari a 625 milioni di euro, assegnata a circa 1.800 comuni;
b) il maggior gettito 2014 stimato per effetto del nuovo regime impositivo dei terreni siti in territori montani e collinari non piu' esenti, pari nel complesso a 236.479.914,20 euro, a fronte del quale e' stato stimato un gettito riscosso pari a 121.282.185,18, con riferimento a circa 2.200 comuni coinvolti.
In astratto, pertanto, il fabbisogno complessivo di ristoro delle due platee di enti e' pari alla differenza tra 861,5 mln. di euro e il gettito da terreni ex montani finora acquisito (121,3 mln.).
A fronte di risorse disponibili inferiori al fabbisogno potenziale e tenuto conto della ovvia esigenza di mantenere distinti i due ambiti di applicazione dei criteri di riparto, appare opportuno determinare gli importi da destinare all'una o all'atra finalita' puntando ad assicurare la seguente condizione:
la percentuale di ristoro relativa alle due platee di enti, ottenuta attraverso l'erogazione dei 530 milioni di euro disponibili, deve essere uguale, tenendo conto delle risorse gia' realizzate attraverso il gettito effettivo proveniente dai terreni "ex montani".
Tale condizione puo' esprimersi attraverso il seguente sistema di uguaglianze (in mln. di euro):


|--
| X / 625 = (Y + 121,3) / 236,5;
-|
| X + Y = 530
|__
che risolto da' i seguenti risultati:
X = 472.500.000
Y = 57.500.000
Percentuale di ristoro = 75,60% 3) Criteri di riparto delle due quote

Per quanto riguarda la quota relativa al passaggio IMU-Tasi (472,5 mln. di euro), per le ragioni gia' esposte al paragrafo 1, il riparto tra i comuni riguardera' i soli enti beneficiari dell'assegnazione 2014 determinata in applicazione del comma 1, lett. d), del dl n. 16 del 2014, in una misura pari al 75,60% dell'assegnazione stessa.
Per quanto riguarda il riparto tra i comuni della quota relativa all'andamento del gettito dei terreni non piu' considerati montani (57,5 mln. di euro), si richiama la specifica nota metodologica sulla verifica ex dl n. 4/2015, evidenziando che tale verifica ha modificato le stime del gettito atteso, fermo restando il valore complessivo stabilito in 236,5 mln. di euro. Tale nuova distribuzione, a fronte del gettito acquisito valutato in 121,3, comporta uno scostamento negativo immutato e comunque rilevante (circa 115 mln. di euro).
Appare opportuno e conforme all'implicita finalita' della norma ripartire l'importo disponibile di 57,5 mln. di euro in proporzione degli scostamenti che si registrano tra gettito ascrivibile al nuovo regime dei terreni e stima revisionata in applicazione della verifica disposta dal d.l. n. 4 del 2015. Il contributo concorre pertanto a ridurre il divario tra risorse da assegnazioni statali ridotte in corrispondenza delle stime di gettito revisionate e gettiti realizzati da ciascun Comune.
L'allegato riporta il risultato dei riparti di ambedue le quote in applicazione dei criteri indicati.
 
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