Gazzetta n. 256 del 3 novembre 2015 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA |
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 13 ottobre 2015 |
Nomina della commissione straordinaria per la provvisoria gestione del comune di Mazzarra' Sant'Andrea, a norma dell'articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. |
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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Considerato che nel comune di Mazzarra' Sant'Andrea (Messina) gli organi elettivi sono stati rinnovati nelle consultazioni amministrative del 6 e 7 maggio 2012; Visto il decreto del Presidente della Regione Siciliana in data 14 settembre 2012, con il quale, a seguito delle dimissioni dalla carica rassegnate dalla quasi totalita' dei consiglieri comunali, presso l'ente locale e' stato inviato un commissario straordinario con i poteri del consiglio comunale. Considerato che, dall'esito di approfonditi accertamenti, sono emerse forme di ingerenza della criminalita' organizzata che hanno esposto l'amministrazione a pressanti condizionamenti, compromettendo il buon andamento e l'imparzialita' dell'attivita' comunale; Rilevato, altresi', che la permeabilita' dell'ente ai condizionamenti esterni della criminalita' organizzata ha arrecato grave pregiudizio agli interessi della collettivita' e ha determinato la perdita di credibilita' dell'istituzione locale; Ritenuto che, al fine di porre rimedio alla situazione di grave inquinamento e deterioramento dell'amministrazione comunale di Mazzarra' Sant'Andrea si rende necessario l'intervento dello Stato mediante un commissariamento di adeguata durata, per rimuovere tempestivamente gli effetti pregiudizievoli per l'interesse pubblico e per assicurare il risanamento dell'ente locale; Visto l'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 12 ottobre 2015 alla quale e' stato debitamente invitato il Presidente della Regione Siciliana;
Decreta:
Art. 1
La gestione del comune di Mazzarra' Sant'Andrea (Messina) e' affidata, per la durata di diciotto mesi, alla commissione straordinaria composta da: - dr.ssa Rosaria Giuffre' - viceprefetto; - dr. Marco Oteri - viceprefetto aggiunto; - dr. Carmelo La Paglia - funzionario economico finanziario. |
| Allegato
Al Presidente della Repubblica
Il comune di Mazzarra' Sant'Andrea (Messina), i cui organi elettivi sono stati rinnovati nelle consultazioni amministrative del 6 e 7 maggio 2012, presenta forme di ingerenza da parte della criminalita' organizzata che compromettono la libera determinazione e l'imparzialita' degli organi elettivi, il buon andamento dell'amministrazione ed il funzionamento dei servizi, con grave pregiudizio dell'ordine e della sicurezza pubblica. Con decreto del Presidente della Regione siciliana del 14 settembre 2012, a seguito delle dimissioni dalla carica rassegnate dalla quasi totalita' dei consiglieri, e' stato nominato un commissario straordinario al quale sono stati conferiti i poteri del consiglio. Successivamente, tenuto conto di alcune segnalazioni di irregolarita' nell'attivita' dell'ente, in particolare per quanto riguarda i rapporti tra la societa' che gestisce il locale sito di raccolta dei rifiuti ed il comune di Mazzarra' Sant'Andrea, veniva avviata da parte delle forze di polizia un'attivita' di monitoraggio dalla quale emergeva che alcuni componenti dell'amministrazione locale avevano assidui rapporti di frequentazione con esponenti della criminalita' organizzata. In relazione a tali vicende ed al fine di verificare la sussistenza di forme di condizionamento e di infiltrazione delle locali consorterie nell'amministrazione comunale, il Prefetto di Messina, con decreto del 15 gennaio 2015, successivamente prorogato, ha disposto, per gli accertamenti di rito, l'accesso presso il suddetto comune ai sensi dell'art.143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. All'esito delle indagini, la commissione incaricata delle verifiche ispettive ha depositato le proprie conclusioni, sulle cui risultanze il Prefetto di Messina, sentito nella seduta del 15 luglio 2015 il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica integrato a norma del comma 3 dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ha redatto in pari data l'allegata relazione, che costituisce parte integrante della presente proposta, in cui si da' atto della sussistenza di concreti, univoci e rilevanti elementi su collegamenti diretti ed indiretti degli amministratori locali con la criminalita' organizzata di tipo mafioso e su forme di condizionamento degli stessi, riscontrando pertanto i presupposti per l'applicazione delle misure di cui al citato art. 143 del decreto legislativo n. 267/2000. In data 8 settembre 2015, all'esito di un'operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, e' stata data esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di quattro persone tra le quali figura il sindaco di Mazzarra' Sant'Andrea per il quale e' stata disposta la detenzione in carcere per il reato di corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio. Successivamente, con nota acquisita al protocollo dell'ente il 17 settembre 2015 il primo cittadino di Mazzarra' Sant'Andrea ha rassegnato le dimissioni dalla carica. I lavori svolti dalla commissione d'accesso hanno preso in esame, oltre all'intero andamento gestionale dell'amministrazione comunale, la cornice criminale ed il contesto ove si colloca l'ente locale, con particolare riguardo ai rapporti tra gli amministratori e la locale consorteria. Il territorio del comune di Mazzarra' Sant'Andrea insiste in un contesto geografico caratterizzato dalla presenza di una potente cosca mafiosa che, anche con gravi azioni delittuose, ha consolidato, nel tempo, il proprio controllo sul tessuto economico e sociale. Il grado di penetrazione della locale criminalita' organizzata e' stato altresi' attestato dalle diverse operazioni di polizia giudiziaria che hanno messo in rilievo le forme di condizionamento delle amministrazioni comunali succedutesi a Mazzarra' Sant'Andrea. L'organo ispettivo ha evidenziato che il sindaco, gia' presente nella precedente compagine amministrativa, nella quale aveva rivestito la carica di assessore alle politiche giovanili e' stretto parente di colui che e' ritenuto reggente della cosca mafiosa egemone, attualmente detenuto in carcere; viene rilevato che l'attivita' amministrativa svolta dal primo cittadino non solo si e' posta in una linea di continuita' con le precedenti consiliature ma anzi si e' caratterizzata, di fatto, per avere fortemente indebolito i meccanismi democratici interni all'amministrazione comunale mantenendo in vita altresi', attraverso anche un'intricata serie di relazioni parentali e frequentazioni, i rapporti con la locale criminalita'. Viene inoltre riscontrata la tendenza del primo cittadino ad accentrare su di se' funzioni e poteri; lo stesso infatti, come anche emerso nel corso di alcune audizioni, ha voluto ed ottenuto, solamente tre mesi dopo il suo insediamento, le dimissioni del consiglio comunale con il fine, predeterminato, di affrancarsi dal dialogo con la minoranza assembleare facendo cosi' venire meno l'indispensabile dialettica politico istituzionale prevista tra organi democraticamente eletti. La propensione del sindaco a concentrare sulla sua persona l'insieme delle funzioni politico-amministrative e' attestata anche dalla circostanza che la formazione della giunta comunale e' stata oggetto di continui rimpasti a seguito di ripetute revoche dall'incarico disposte dal sindaco che, peraltro, ha riservato per se' le funzioni degli assessorati piu' importanti ad esclusione di quello dei lavori pubblici. E' emersa inoltre la volonta' dei vertici dell'ente locale di mantenere rapporti con alcuni esponenti della locale criminalita' organizzata dando luogo ad un intreccio politico-amministrativo-affaristico con un conseguente sviamento dai principi di buon andamento e correttezza dell'azione amministrativa. La relazione prefettizia pone in rilievo che sul territorio del comune di Mazzarra' Sant'Andrea, di ridotte dimensioni demografiche, insiste una discarica per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, attualmente chiusa in quanto sottoposta a sequestro penale, intorno alla quale si muovono la maggior parte degli interessi economici della zona e, conseguentemente, anche quelli della criminalita' organizzata. Viene sottolineato come il comune di Mazzarra' Sant'Andrea svolga un ruolo prevalente nella gestione della societa' a capitale misto pubblico-privato titolare della menzionata discarica, sia in quanto detiene la maggioranza del capitale di parte pubblica, sia per i poteri previsti dallo statuto in merito alla designazione e conseguente nomina della maggioranza degli organismi deputati al governo della societa'. La relazione della commissione d'indagine rileva che l'apparato politico e il sindaco in particolare non hanno in alcun modo esercitato i poteri di controllo agli stessi conferiti evidenziando, altresi', che il primo cittadino ha svolto le proprie funzioni in modo contrario ai principi di democrazia e legalita', tanto da essere interessato da un procedimento penale per tentata violenza privata, perche' nel corso di un'assemblea, ricorrendo alle minacce, intimava al sindaco di un comune partecipante al voto di comunicargli preventivamente il nome di chi quest'ultimo avrebbe votato. Ulteriore rilevante elemento che, significativamente, attesta l'esistenza di cointeressenze tra amministratori locali, vertici della societa' che gestisce la discarica e la criminalita' organizzata e' rappresentato dall'inerzia delle amministrazioni comunali succedutesi nel tempo nel recupero dei crediti milionari vantati dal comune nei confronti della menzionata societa' maturati a titolo di indennizzo, per il danno subito dall'ente in quanto comune sede di impianto di smaltimento. Piu' in particolare vengono posti in rilievo i comportamenti del sindaco che hanno di fatto avallato la unilaterale decisione della societa' che gestisce la discarica di rideterminare, dimezzandola, la tariffa da corrispondere al comune a titolo di equo indennizzo, fatti per i quali il primo cittadino e' stato interessato dalla menzionata ordinanza di custodia cautelare. Fonti tecniche di prova hanno inoltre attestato come il sindaco sia un soggetto stabilmente in contatto con esponenti del locale sodalizio malavitoso e, come meglio sara' evidenziato in seguito, abbia provveduto ad elargire somme di denaro in favore di soggetti appartenenti al menzionato sodalizio. L'attivita' di accesso ha appurato, all'interno dell'ente, una situazione di generale disordine amministrativo, di sviamento dell'attivita' di gestione dai principi di legalita' e buon andamento, elementi questi che costituiscono, nel loro insieme, le condizioni prodromiche per il determinarsi del condizionamento mafioso, atteso che l'ingerenza criminale risulta piu' agevole in condizioni di mancanza di rispetto delle procedure amministrative, consentendo tali circostanze che l'illegalita' faccia da schermo all'infiltrazione delle cosche locali. Dagli accertamenti effettuati emerge, peraltro, come gia' evidenziato, l'indebita ingerenza degli organi politici sull'operato della struttura burocratica, in contrasto con il principio di separazione tra i poteri di indirizzo degli organi politici e quelli di gestione dell'apparato dirigente. Tale modus operandi ha trovato riscontro, in particolare, nell'esame dei procedimenti di affidamento di lavori e servizi pubblici, dei procedimenti di affidamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani e delle concessioni di benefici economici riconosciuti alle persone bisognose. Per quanto riguarda il primo degli aspetti segnalati, viene messo in rilievo, dettagliatamente, come il sindaco abbia adottato una serie di ordinanze contingibili e urgenti in violazione della normativa vigente. L'analisi dei suddetti affidamenti ha infatti rivelato che l'amministrazione ha fatto ricorso alle menzionate ordinanze per sopperire ad una mancata pianificazione dei necessari e prevedibili interventi di riparazione e di manutenzione, in larga parte abituali, che avrebbero dovuto essere inseriti nell'attivita' programmatica dell'ente e quindi realizzati con le ordinarie procedure. Emblematiche in tal senso risultano essere le vicende che hanno riguardato gli interventi manutentivi della rete idrica e del depuratore per la cui gestione e manutenzione ordinaria sono state adottate, ripetutamente, ordinanze sindacali contingibili e urgenti che hanno consentito, altresi', per quanto riguarda il depuratore, di prorogare per anni l'affidamento del servizio, contravvenendo anche in questo caso alla normativa di settore. Con le stesse modalita' e' stato affidato il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani disposto, anche in questo caso, sulla base di provvedimenti del sindaco. Tali ordinanze, piu' volte reiterate, hanno fatto si che un servizio, inizialmente previsto per 150 giorni, sia stato di fatto prorogato, alla stessa ditta, per circa due anni, in piena elusione dei principi di trasparenza e di libera concorrenza previsti anche dalla normativa di livello comunitario. Ulteriori concreti elementi che evidenziano una gestione dell'ente comunale disinvolta e finalizzata a favorire ambienti controindicati sono emersi dall'esame delle procedure concernenti liquidazioni economiche in favore di soggetti bisognosi. La relazione della commissione d'indagine pone in rilievo che, sebbene il regolamento dell'ente preveda che l'assistenza economica straordinaria sia un intervento una tantum, rivolto a nuclei familiari che si trovano in difficolta', il sindaco del comune di Mazzarra' Sant'Andrea ha effettuato, in piu' tempi, svariati mandati di pagamento in favore di diversi soggetti riconducibili alla locale cosca, alcuni dei quali indagati per il reato di associazione di stampo mafioso e non in condizioni di difficolta'. In relazione a tali elargizioni economiche fonti tecniche di prova hanno inoltre rivelato come, nel corso di un incontro organizzato da un soggetto appartenente alla locale cosca mafiosa per ottenere, attraverso il sindaco, il pagamento di una tangente estorsiva dalla societa' che gestisce la discarica, quest'ultimo avesse suggerito di depositare presso l'amministrazione comunale una dichiarazione a nome di una persona anziana bisognosa in modo che il comune erogasse in suo favore una somma a titolo di sostentamento. Concorre a delineare il quadro di cointeressenze tra amministrazione e locale criminalita' l'esame dell'attivita' svolta presso l'ufficio tecnico dalla quale sono emerse una sostanziale assenza di attivita' concessoria in materia edilizio-urbanistica nonche' la mancanza di attivita' di controllo del territorio e l'assenza della correlata applicazione di procedimenti sanzionatori. Emblematica in tal senso la vicenda relativa alla villetta abusiva di proprieta' di uno stretto parente del sindaco ritenuto, come gia' evidenziato, l'attuale capo della locale cosca mafiosa, per il quale l'amministrazione in carica non solo non ha provveduto, pur essendone a conoscenza, a sanzionare l'abusivismo in corso, ma ha oltretutto disposto, nei pressi dell'abitazione, l'installazione di fari per implementare l'impianto di illuminazione pubblica gia' esistente, con ulteriori costi a carico del comune. Le circostanze analiticamente esaminate e dettagliatamente riferite nella relazione del Prefetto hanno rivelato una serie di condizionamenti, nell'amministrazione comunale di Mazzarra' Sant'Andrea, volti a perseguire fini diversi da quelli istituzionali, che hanno determinato lo svilimento e la perdita di credibilita' dell'istituzione locale, nonche' il pregiudizio degli interessi della collettivita', rendendo necessario l'intervento dello Stato per assicurare la riconduzione dell'ente alla legalita'. Rilevato che, per le caratteristiche che lo configurano, il provvedimento dissolutorio previsto dall'art. 143 del decreto legislativo citato puo' intervenire finanche quando sia stato gia' disposto provvedimento per altra causa, differenziandosene per funzioni ed effetti, si propone l'adozione della misura di rigore nei confronti del comune di Mazzarra' Sant'Andrea (Messina), con conseguente affidamento della gestione dell'ente locale ad una commissione straordinaria cui, in virtu' dei successivi articoli 144 e 145, sono attribuite specifiche competenze e metodologie di intervento finalizzate a garantire, nel tempo, la rispondenza dell'azione amministrativa ai principi di legalita' ed al recupero delle esigenze della collettivita'. In relazione alla presenza ed all'estensione dell'influenza criminale, si rende necessario che la durata della gestione commissariale sia determinata in diciotto mesi.
Roma, 8 ottobre 2015
Il Ministro dell'interno: Alfano |
| Allegato
Prefettura di Messina Area I - Ordine e Sicurezza Pubblica Prot. N. N.C./2015/Area I All. 1
Messina, 15 luglio 2015
AL SIG. MINISTRO DELL'INTERNO Gabinetto
ROMA OGGETTO: Comune di Mazzarra' Sant'Andrea. Proposta di scioglimento ai sensi dell'art. 143 del D.lvo 18 agosto 2000 n. 267 e ss.mm.ii.
Con decreto n. 96315/2014/Area I in data 19 dicembre 2014, rimodulato il 15 gennaio successivo, ho disposto, su delega del Sig. Ministro, l'accesso presso il Comune di Mazzarra' S. Andrea ai sensi dell'art. 143 comma 2, del Decreto L.vo n. 267/2000, al fine di accertare eventuali fenomeni di infiltrazione o di condizionamento di tipo mafioso all'interno dell'apparato politico e amministrativo dell'Ente. La Commissione d'indagine ha fatto pervenire una articolata ed esaustiva relazione di n. 767 pagine - supportata da tutta la documentazione acquisita in fase istruttoria, sia in forma cartacea che digitale - nella quale sono state indicate le principali e piu' rilevanti risultanze scaturite dall'accesso. Nel rassegnare le proprie conclusioni, la Commissione ha proceduto ad una valutazione complessiva degli accertamenti compiuti, ritenendo che gli elementi acquisiti debbano essere considerati nel loro insieme anche ai fini della tutela dell'intera amministrazione pubblica di fronte alla pressione e all'influenza della criminalita' organizzata. In tale prospettiva, particolare attenzione e' stata riservata alla puntuale analisi del contesto ambientale e criminale nonche' alla posizione dei singoli amministratori e dipendenti comunali. E' stata poi presa in considerazione la funzionalita' degli uffici comunali e degli stessi organismi elettivi, verificando non solo le criticita' gia' rappresentate a codesto Gabinetto nella richiesta di delega "ad esercitare i poteri di accesso e di accertamento", ma anche ulteriori, significative circostanze emerse nel corso dell'attivita' di accesso. Ha poi formato oggetto di approfondimento la questione riguardante la gestione delle somme spettanti al Comune a titolo di "equo indennizzo" per lo sversamento dei rifiuti nella discarica di Contrada Zuppa', sita nel territorio comunale, anche alla luce del fatto che Comune di Mazzarra' Sant'Andrea, nonostante abbia potuto contare, nell'ultimo decennio, su un introito annuo pari in media a circa un milione e mezzo di euro, attualmente si trova sull'orlo dei dissesto finanziario. Come ampiamente evidenziato nel corso della relazione, la storia del Comune di Mazzarra' Sant'Andrea e' stata tristemente caratterizzata dalla presenza della potente cosca mafiosa c.d. "dei Mazzaroti" facente parte di "Cosa Nostra" barcellonese, dapprima capeggiata da ...omissis...., ora collaboratore di giustizia, e successivamente diretta da...omissis...., ritenuto "uomo d'onore" di Cosa Nostra ed in stretto contatto con le cosche catanesi e palermitane. L'esistenza di tale associazione di tipo mafioso e' stata attestata nelle diverse operazioni di Polizia che si sono succedute nel comprensorio sin dagli anni '90, da "Mare Nostrum" del 1994 a "Gotha 4" del 2013 e, piu' di recente, nell'operazione "Gotha V" condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Messina. Un prezioso contributo e' stato fornito dalla collaborazione con la giustizia di esponenti di primo piano della cosca quali...omissis...., ...omissis...., ...omissis.... ed ...omissis...., che hanno anche indicato l'attuale organigramma della cosca mafiosa dei "Mazzaroti". Nella relazione viene poi messo in chiara evidenza come gli interessi della mafia su quel territorio siano cresciuti in maniera esponenziale con la costruzione della discarica per la raccolta dei rifiuti, che ha determinato un flusso di denaro senza precedenti, intercettato dagli esponenti della cosca anche in virtu' delle omissioni e, in alcuni casi, delle collusioni dei rappresentanti della parte pubblica della societa' mista. Gravi e perduranti nel tempo sono state le conseguenze della cennata invadenza della criminalita' sul piano della sicurezza pubblica, che ha fatto registrare omicidi (si fa riferimento agli agguati mafiosi nei quali sono stati uccisi ...omissis.... il 22.8.2006 ed il 12.4.2011) e numerosi atti intimidatori (colpi d'arma da fuoco, incendi, danneggiamenti) che hanno creato forte allarme sociale ed hanno avuto come obiettivo, oltre che le societa' operanti nella discarica, anche gli amministratori del Comune di Mazzarra' S. Andrea. Al fine di rendere l'attivita' d'indagine pertinente e conforme al dettato normativo e agli orientamenti giurisprudenziali ormai consolidati in materia, la Commissione ha effettuato verifiche volte ad accertare l'eventuale discontinuita' dell'attuale Amministrazione rispetto alle attivita' delle amministrazioni comunali succedutesi negli anni a Mazzarra' S. Andrea, che hanno subito un forte condizionamento dalle locali consorterie criminali, intervenute nella fase di formazione del consenso elettorale alterando i normali meccanismi democratici e quelli di nomina degli amministratori. A tale riguardo, e' stato fatto riferimento alla figura dell'ex Sindaco ...omissis...., che ha retto le sorti del comune di Mazzarra' S. Andrea per dieci anni, dal 2002 al 2012, indagato ai sensi dell'art. 416-ter nell'operazione di polizia nota come "GOTHA III", che ha colpito elementi di vertice della famiglia mafiosa c.d. "dei barcellonesi".' La vicenda che ha riguardato il ...omissis.... e' stata oggetto anche delle attivita' di indagine che hanno determinato l'arresto di 22 persone il 16.04.2015 all'esito dell'operazione antimafia "GOTHA V" nel cui ambito veniva allo stesso contestato di aver promesso, ed in parte consegnato somme di denaro a componenti della "famiglia barcellonese" ed in particolare di quella sua articolazione denominata dei "Mazzaroti". Degna di rilievo anche la figura dell'altro ex Sindaco ...omissis...., rinviato a giudizio per i reati previsti dagli artt. 110 e 416 bis c.p. nell'ambito del procedimento penale denominato Operazione Vivaio: con sentenza di primo grado del 28 marzo 2012 e' stato condannato alla pena di 14 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, ridotta a otto anni con sentenza del marzo 2014 nel processo di appello. Gli elementi acquisiti nel corso dell'accesso inducono a ritenere che l'azione amministrativa dell'attuale sindacatura, insediatasi oltre tre anni fa, non soltanto non ha denotato - come avrebbe dovuto avendo piena consapevolezza delle vicende giudiziarie che hanno riguardato i predecessori - una sostanziale discontinuita' rispetto al passato (anche alla luce di quel quid pluris richiesto dalla giurisprudenza mediante una concreta attivita' amministrativa quale contributo nella lotta alla criminalita' organizzata) ma che, invece, abbia garantito una sostanziale continuita' con il passato sia indebolendo fortemente i meccanismi democratici interni all'amministrazione comunale che mantenendo in vita l'intreccio mafia - politica che aveva caratterizzato le precedenti consiliature. Allo scopo di valutare eventuali collegamenti con esponenti della criminalita' organizzata o condizionamenti derivanti anche dall'aver subito gravi atti di intimidazione, la Commissione ha effettuato una disamina della posizione degli amministratori e dei consiglieri eletti nelle ultime due competizioni elettorali, alcuni dei quali sono stati destinatari di minacce ed atti intimidatori che denotano l'esistenza di condizionamenti da parte della criminalita' organizzata. E' stata, inoltre, oggetto di particolare disamina la situazione che riguarda l'attuale Sindaco del Comune di Mazzarra' Sant'Andrea, ...omissis...., il quale e' fratello di ritenuto attuale reggente della cosca mafiosa dei "mazzaroti" ed attualmente detenuto in quanto arrestato nell'ambito dell'operazione antimafia "Gotha V", il 16.04.2015, per i reati di associazione mafiosa e detenzione illegale di armi. Inoltre lo stesso Sindaco e' indagato in cinque procedimenti penali pendenti presso la Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, per reati che vanno dal peculato al furto aggravato ed alla tentata concussione in concorso. In merito al ruolo del Sindaco ed ai suoi stretti rapporti con la cosca mafiosa dei "...omissis...." guidata dal fratello ...omissis...., si richiama quanto affermato recentissimamente dal Procuratore Distrettuale Antimafia di Messina, Dott. Guido LO FORTE1 : "...omissis...., Sindaco del Comune di Mazzarra' Sant'Andrea e' stato di recente indicato dal collaboratore di giustizia ...omissis.... come un soggetto stabilmente in contatto con alcuni autorevoli esponenti del sodalizio mafioso dei "Mazzaroti" (1) . E la circostanza che ...omissis.... sia "stabilmente in contatto con alcuni autorevoli esponenti del sodalizio mafioso dei Mazzaroti" determina che egli non si limita a promettere ed organizzare strategie per garantire proventi illeciti alla cosca, ma provvede direttamente a favorirli con erogazioni di denaro provenienti dalle casse comunali. Infatti, dagli accertamenti posti in essere dalla Commissione d'indagine risulta che in favore ...omissis.... - cosi' come di altri soggetti facenti parte della cosca mafiosa dei "Mazzaroti" - il Sindaco ...omissis.... ha erogato somme di denaro motivandole come "liquidazione assistenza economica straordinaria" in favore di "persone bisognose". In particolare al Sindaco ...omissis.... viene contestato il reato di peculato in un procedimento che vede il concorso di ...omissis.... e ...omissis...., rispettivamente, all'epoca dei fatti, Amministratore Delegato e Presidente della ...omissis....., societa' che si occupa della gestione della discarica di Mazzarra' Sant'Andrea. Inoltre, presso il Tribunale di Patti (ME) a carico del predetto e' in corso il giudizio per il reato di tentata violenza privata, che vede quale persona offesa il Sindaco del Comune di Oliveri al ...omissis.... viene contestata una condotta finalizzata ad influenzare il voto di ...omissis.... in merito alle votazioni del Presidente e dei membri del Consiglio di Amministrazione della societa' ...omissis.... In merito alle singole posizioni degli Amministratori comunali appare utile richiamare alcune vicende di particolare interesse. ...omissis...., Assessore alle ...omissis..., e' coniugata con ...omissis...., con precedenti penali e di polizia per truffa, danneggiamento, lesioni, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Il ...omissis.... compare anche negli atti dell'operazione antimafia "Gotha IV" per la sua contiguita' con ambienti mafiosi di Mazzarra' S.Andrea ed i suoi stretti rapporti con ...omissis.... allorquando questi era il boss dei "Mazzaroti". L'assessore ...omissis...., inoltre, e' cugina in primo grado di ...omissis...., detto "...omissis.... ", pregiudicato, ritenuto affiliato unitamente a ...omissis.... alla cosca mafiosa dei "Mazzaroti" gravitante nella "Cosa Nostra" di Barcellona Pozzo di Gotto. Il 16.4.2015 entrambi sono stati arrestati dal locale Commissariato P.S. nell'ambito dell'operazione antimafia "Gotha V". ...omissis...., componente del decaduto Consiglio comunale, e' cognato di ...omissis...., attualmente detenuto per associazione mafiosa in quanto arrestato il 10.07.2013 nell'ambito dell'operazione antimafia "Gotha IV" della Direzione Distrettuale antimafia di Messina. ...omissis...., componente del decaduto Consiglio comunale, e' figlio di ...omissis.... arrestato il 10.07.2013 per il reato di associazione mafiosa nell'ambito dell'operazione antimafia "Gotha IV" della Direzione Distrettuale Antimafia di Messina, sottoposto il 29.7.2014 al regime degli arresti domiciliari presso la sua abitazione e nuovamente arrestato il 16.4.2015, dal Commissariato P.S. di Barcellona Pozzo di Gotto, in esecuzione di misura di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Messina nel p.p. "Gotha V" per il reato di associazione mafiosa armata. ...omissis.... componente del decaduto Consiglio comunale, e' coniugata con ...omissis...., gia' condannato alla pena di cinque anni e sei mesi di reclusione con sentenza definitiva della Suprema Corte di Cassazione del 17.10.2011 per il reato di associazione mafiosa quale appartenente alla cosca mafiosa dei "Mazzaroti", in atto detenuto in regime ex art. 41 bis O.P. a seguito di condanna da parte della Corte d'Assise d'Appello di Messina per il reato di associazione mafiosa e per l'omicidio di ...omissis...., commesso in Mazzarra' Sant'Andrea il 22.8.2006. Anche per i dipendenti comunali attualmente in servizio presso il Comune di Mazzarra' Sant'Andrea sono stati effettuati accertamenti in merito alle vicende giudiziarie, agli atti intimidatori denunciati ed ai rapporti di parentela con soggetti pregiudicati. Particolare attenzione merita ...omissis...., divenuto Responsabile dell'Area ...omissis... del Comune di Mazzarra' Sant'Andrea a seguito dell'arresto, il 25.7.2012 del precedente responsabile, ...omissis...., destinatario dell'Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Messina il 18.07.2012 nell'ambito dell'operazione antimafia "GOTHA III" e condannato alla pena di sette anni di reclusione per il reato di concorso in associazione mafiosa, con la recente sentenza emessa il 30.3.2015 dal Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto. Secondo quanto emerso nel corso delle indagini del procedimento "GOTHA III", il geometra ...omissis.... gia' dal 2000 e per l'intero decennio successivo avrebbe stretto un vincolo con i vertici della mafia barcellonese, garantendo l'aggiudicazione degli appalti pubblici ad imprese "gradite" ed indicando alla "famiglia" mafiosa barcellonese le imprese da sottoporre ad estorsione o comunque da avvicinare per assoggettarle al sistema delle tangenti, ottenendo in cambio benefici economici con elargizioni dirette di denaro. Il ...omissis.... e' cugino acquisito di ...omissis...., capo storico della cosca mafiosa dei "Mazzaroti" divenuto dal dicembre 2010 collaboratore di giustizia, con il quale intratteneva stretti rapporti. Infatti il ...omissis.... e' coniugato con ...omissis.... (figlia di ...omissis.... fratello di padre del collaboratore di giustizia), ...omissis... del Comune di Mazzarra' Sant'Andrea. Nel trattare le posizioni dei dipendenti, e' stata evidenziata la posizione di ...omissis....", addetta all'ufficio ...omissis... con la mansione di ...omissis..., la quale e' stata attenzionata nel corso delle indagini relative all'operazione antimafia "TORRENTE" per i particolari rapporti che intratteneva con il capo mafia ...omissis.... dei cui favori ha goduto anche allo scopo di conseguire illegittimamente degli esami universitari. Presso il comune di Mazzarra' S. Andrea presta servizio anche ...omissis...., con la mansione di ...omissis..., padre di ...omissis...., attuale Sindaco, e di ...omissis..... L'indagine svolta dalla Commissione ha poi consentito di accertare come l'Ente locale presenti gravi e persistenti disfunzioni - sia per quanto attiene agli organismi elettivi, sia con riferimento alla funzionalita' degli uffici comunali - che hanno permesso il consolidamento di un sistema di diffusa illegalita', alimentato non solo dalla convinzione di avere garantita l'impunita' (basti pensare all'assenza, quantomeno nell'ultimo quinquennio, di qualsiasi procedimento disciplinari o anche gli inesistenti controlli interni) ma anche dall'opinione che fosse inutile, anzi controproducente, assolvere correttamente ai propri doveri di ufficio. Tale circostanza vale ad evidenziare uno degli aspetti di maggiore criticita' riscontrato dalla Commissione, ovvero l'impropria commistione di ruoli fra funzioni politiche e funzioni gestionali nel comune di Mazzarra' Sant'Andrea. La debolezza dell'apparato burocratico, sul piano quantitativo e soprattutto qualitativo, ha favorito l'eccessiva ingerenza del Sindaco negli adempimenti di carattere gestionale. In particolare, i lavori di manutenzione degli impianti comunali (non solo idrici ma anche fognari ed elettrici) sono stati assegnati direttamente dal Sindaco, il servizio di raccolta e trasporto dei RR.SS.UU. e' stato gestito in regime di emergenza ex art. 191 ed, in piu', senza avvalersi dell'Ufficio Tecnico nella predisposizione degli adempimenti gestionali. E' stata inoltre riscontrata la quasi totale assenza non solo di attivita' concessoria in materia urbanistico-edilizia ma anche di correlati procedimenti sanzionatori. Come per l'Ufficio Tecnico, analogamente desolante e' il quadro della funzionalita' ascrivibile all'Area economico-finanziaria. Gli esiti della pur sommaria attivita' di analisi condotta sui bilanci consuntivi degli ultimi esercizi finanziari evidenziano come il Comune di Mazzarra' Sant'Andrea abbia una gestione finanziaria assolutamente distante dai piu' elementari principi di efficacia, efficienza ed economicita'. In particolare, dall'analisi dei documenti di bilancio, emerge come il predetto Ente Locale sia totalmente dipendente dall'entrata proveniente da ...omissis...., il cui venir meno ne potrebbe comportare il dissesto finanziario. Nonostante tale situazione sia conosciuta da anni, e' stata riscontrata una sostanziale, colpevole inerzia posta in essere dalle Amministrazioni comunali succedutesi nel tempo, rispetto ai crediti milionari vantati nei confronti della predetta societa'. Inoltre, dall'analisi dei rendiconti annuali, e' emersa una scarsissima incidenza dell'attivita' di riscossione dei tributi, diretta a mantenere il consenso o, meglio, a non scontentare i cittadini meno propensi al rispetto delle regole. Particolarmente significative, dal punto di vista degli accertamenti esperiti dalla Commissione d'indagine, sono state anche le risultanze emerse dall'analisi dei mandati di pagamento emessi dal Comune con riferimento alle varie tipologie di contributi resi in favore dei cittadini: dall'esame della documentazione acquista e' stato rilevato che, in numerose occasioni, sono state concesse erogazioni a soggetti direttamente o indirettamente contigui alla locale criminalita' organizzata. La tendenza del Sindaco ...omissis.... ad accentrare in se' funzioni e poteri non riguarda soltanto lo sconfinamento nell'ambito gestionale, ma anche quello proprio di indirizzo politico-amministrativo nell'ambito del quale, gia' dopo poche settimane dal suo insediamento, ha conseguito un obiettivo, verosimilmente gia' programmato, di affrancarsi dal dialogo con la minoranza e dallo stesso appoggio della maggioranza consiliare, determinando la decadenza del Consiglio comunale e sottraendosi quindi al controllo affidato a tale organismo collegiale rappresentativo. In tale contesto significativa valenza acquisisce la singolare vicenda politica registratasi subito dopo le consultazioni amministrative del 6/7 maggio 2012, che hanno portato all'elezione del ...omissis..... Il Consiglio comunale nato dalle elezioni, e' stato dichiarato decaduto a distanza di soli tre mesi dall'insediamento a seguito delle dimissioni della maggioranza dei Consiglieri. Le relative funzioni sono state assunte da un Commissario Straordinario, di nomina regionale, destinato a perdurare nell'incarico fino alla fine della sindacatura, e quindi per quasi un quinquennio. Tale circostanza ha limitato fortemente l'indispensabile dialettica politico-istituzionale tra gli organi dell'Ente democraticamente eletti e ha consentito al Sindaco ...omissis.... di "liberarsi" del Consiglio comunale. La propensione manifestata dal Sindaco ...omissis.... ad accentrare in se' funzioni spettanti agli uffici eliminando nel contempo la dialettica con l'organismo consiliare e la funzione di controllo a quest'ultimo assegnato, si e' manifestata anche con riferimento all'organo esecutivo, sia sotto l'aspetto della composizione (reiterato avvicendamento degli assessori e loro revoca o "dimissionamento") che sotto quello delle attribuzioni (deleghe su materie non particolarmente rilevanti). L'attuale composizione della Giunta comunale evidenza una ulteriore anomalia rappresentata dalla circostanza che il Sindaco ha riservato per se' le funzioni degli Assessorati piu' importanti, tranne quella relativa ai Lavori Pubblici, delegata (ma solo formalmente) al Vice Sindaco. La Commissione d'indagine ha poi sottolineato come il Comune di Mazzarra' Sant'Andrea abbia un ruolo prevalente nella gestione della ...omissis...., detenendo la maggioranza del capitale di parte pubblica ed avendo poteri statutari in materia di designazione e conseguente nomina della maggioranza degli organismi deputati al governo della societa'. I rapporti tra il Comune e la societa' assumono particolare rilievo perche' proprio in essi sono insite quelle condotte ed omissioni che comprovano l'esistenza di collegamenti e condizionamenti della criminalita' organizzata nell'ambito di mi sistema diretto a garantire la spartizione, anche per finalita' correttive, tra parte privata, parte pubblica e criminalita' organizzata del notevole flusso di denaro che per anni ha interessato la societa'. Il Sindaco del Comune di Mazzarra' Sant'Andrea ha un ruolo preponderante nella nomina dei componenti degli organismi di rappresentanza e gestione della societa'. Infatti, lo statuto societario prevede che il Consiglio di Amministrazione, eletto formalmente dall'Assemblea dei soci, venga designato per la maggioranza dalla parte pubblica e precisamente tre Consiglieri oltre il Presidente su sette componenti. In particolare il Sindaco di Mazzarra' Sant'Andrea propone direttamente la nomina di un componente con l'incarico di Presidente, mentre gli altri tre componenti di parte pubblica devono essere proposti dall'Assemblea dei Sindaci, all'interno della quale ovviamente il ruolo dominante spetta sempre al Sindaco di Mazzarra' per effetto della schiacciante maggioranza di cui dispone. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione designato dal Sindaco, a sua volta, indichera' il Direttore Generale. La medesima parte pubblica, inoltre, designa due componenti su tre del Collegio Sindacale tra cui il Presidente, nonche' i due componenti dell'Organismo di Vigilanza mentre il Presidente viene nominato dalla parte privata. Tale meccanismo ha comportato che gli organismi societari sono direttamente influenzati sin dalla loro nomina, e quindi anche durante la gestione degli affari societari, dalle vicende politiche che interessano il Comune di Mazzarra' S. Andrea in quanto diventa fondamentale chi andra' a ricoprire l'incarico di Sindaco. Dalle attivita' di indagine delle Forze di Polizia operanti sul territorio, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Messina e confermate dagli esiti dei processi e' emerso che la societa' ...omissis.... nel corso degli anni e sin dalla sua costituzione, ha provveduto tramite i suoi rappresentanti al pagamento di tangenti alla cosca mafiosa dei "Mazzaroti". E gli interessi della mafia sul territorio di Mazzarra' Sant' Andrea si sono accresciuti in maniera esponenziale proprio con la costruzione della discarica per la raccolta dei rifiuti di c.da Zuppa', che ha determinato un flusso di denaro senza precedenti, intercettato dagli esponenti della cosca, i quali hanno inoltre potuto godere di affidamenti di lavori all'interno del sito della discarica e di facili, quanto fittizie, assunzioni di affiliati, il cui stipendio - corrisposto senza alcuna prestazione lavorativa - rappresentava, anch'esso, il provento di approcci estorsivi. Diversi, infatti, sono gli affiliati alla cosca mafiosa dei "Mazzaroti" che sono stati assunti alle dipendenze delle societa', tra cui il fratello dell'attuale Sindaco, ...omissis.... L'illecita, gestione finanziaria della ...omissis.... trova riscontro, poi, non solo con riferimento alle tangenti estorsive pagate alla mafia ma anche per quanto riguarda il sistema finalizzato alla corruzione di funzionari regionali come emerge dagli atti del procedimento penale instaurato presso la Procura di Palermo a carico ...omissis.... e di ...omissis.... (gia' Amministratore Delegato della ...omissis....) e ...omissis.... - Consulente della medesima societa' (seppur allo stato non formalmente indagati) ed i loro rapporti con un funzionario dell'Assessorato Regionale Territorio e Ambiente. Ulteriore conferma delle reiterate violazioni di regolamenti e leggi (anche penali) poste in essere dalla societa' ...omissis.... emerge dalla circostanza che la discarica dei rifiuti di Mazzarra' Sant'Andrea e' attualmente chiusa in quanto sottoposta a sequestro penale ex art.321 c.p.p. il 3.11.2014, su provvedimento emesso dal Gip presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto nell'ambito del procedimento penale a carico di ...omissis.... e ...omissis..... Agli indagati vengono contestati una serie di reati commessi in violazione di norme edilizie ed in materia di raccolta, smaltimento e gestione in discarica di rifiuti non pericolosi "ulteriori rispetto ai limiti quantitativi di rifiuti abbancabili". L'intreccio tra la parte pubblica e quella privata ha da sempre rappresentato una forte criticita' nella gestione della societa' a partecipazione pubblica ...omissis.... determinando il mantenimento di una situazione di "disordine" organizzativo e gestionale che ha riguardato entrambi gli enti, sia la societa' mista che il Comune di Mazzarra' Sant'Andrea. Sintomatica e' l'inerzia delle Amministrazioni comunali rispetto ai crediti milionari vantati nei confronti della ...omissis....., che ha determinato la perdita, da parte del Comune di Mazzarra' Sant'Andrea, di un credito nei confronti della societa' partecipata pari ad € 12.758.232,31. Sin dall'inizio la gestione della discarica dei rifiuti di Mazzarra' Sant'Andrea, e' stata caratterizzata dalla tendenza dei diversi soggetti che si sono alternati alla guida della societa' di gestione a scendere a patti con la criminalita' organizzata locale, rappresentata dall'agguerrita cosca mafiosa c.d. "dei Mazzaroti". Tale circostanza e' ormai da considerare un dato consolidato facendo parte delle risultanze dei numerosi processi penali che hanno riguardato tali vicende. I rappresentanti della societa' di gestione non soltanto non hanno reagito (rivolgendosi alle Forze di Polizia) agli approcci della mafia locale interessata ad accaparrarsi una parte della torta rappresentata dal notevole flusso di denaro che si muoveva attorno alla discarica, ma hanno aderito alle richieste favorendo in ogni modo gli interessi criminali di cui gli affiliati alla mafia locale erano portatori. Dalla disamina effettuata dalla Commissione e' emerso che tutti i soggetti di vertice della societa' ...omissis....., almeno fino all'anno 2013, abbiano avuto un ruolo nei rapporti con la cosca mafiosa dei "Mazzaroti", rendendosi anche parte attiva nel perseguimento degli interessi dell'organizzazione criminale.
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Nel corso dell'indagine, dunque, sono emersi concreti e rilevanti elementi che dimostrano, in maniera inequivocabile, l'esistenza di un forte condizionamento da parte della criminalita' organizzata nei processi decisionali, sia politici che amministrativi, del comune di Mazzarra' S. Andrea con pregiudizio degli interessi della collettivita' e violazione di fondamentali principi costituzionali in materia di buon andamento, imparzialita' e libera concorrenza, unitamente a reiterati violazioni di leggi e regolamenti, tenuto conto, per un verso, della "accertata o notoria diffusione della criminalita' organizzata nel territorio" e, per l'altro, delle "precarie condizioni di funzionalita' dell'ente locale" (Consiglio di Stato, IV , n. 1004/2007), nonche' del condizionamento, patito o condiviso, manifestatosi nei diversi settori comunali, in prevalenza mediante omissioni e tramite collegamenti diretti e indiretti intrattenuti con esponenti criminali locali. A questo punto, richiamando integralmente il contenuto della prefettizia n. 1418/2014/Area I del 2 dicembre 2014, con cui e' stata chiesta la nomina della Commissione d'indagine, nonche' le conclusioni della relazione finale, ritengo doveroso proporre, perche' imposto dagli elementi acquisiti, lo scioglimento del Consiglio comunale di Mazzarra' S. Andrea, unitamente ad ogni provvedimento da adottare nei confronti dei dirigenti interessati, idoneo a far cessare immediatamente il pregiudizio in atto e ricondurre alla normalita' la vita amministrativa dell'ente. Tali provvedimenti, a mio parere, potranno inoltre svolgere quella funzione di tutela e difesa dei componenti degli organi comunali richiamata piu' volte dalla giurisprudenza amministrativa rispetto a condizionamenti diretti o indiretti della criminalita' organizzata di tipo mafioso di cui, loro malgrado, possano essere, ed in alcuni casi gia' sono, vittime in ragione degli evidenti interessi che la stessa nutre nei confronti del Comune di Mazzarra' S. Andrea. Dette misure si rendono assolutamente necessarie e non rinviabili anche allo scopo di evitare ogni ulteriore forma di permeabilita' dell'Ente Locale rispetto all'influenza della mafia. Il contenuto della relazione d'accesso e' stato esaminato in occasione dell'odierna riunione del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica integrato a norma del comma 3 dell'art. 143 del D.Lgs. n. 267/2000, i cui componenti hanno all'unanimita' condiviso le valutazioni e le conclusioni cui e' pervenuta la Commissione d'indagine. Tanto rassegno per le valutazioni di codesto Ministero, precisando che la presente relazione viene inviata nel rispetto del termine temporale previsto dal dettato normativo dell'art. 143 soprarichiamato.
Il Prefetto: Trotta (1) valutazioni riportate nella nota della D.D.A. di Messina del 16.06.9015 indirizzata alla Commissione d'indagine |
| Art. 2
La commissione straordinaria per la gestione dell'ente esercita, fino all'insediamento degli organi ordinari a norma di legge, le attribuzioni spettanti al consiglio comunale, alla giunta ed al sindaco nonche' ogni altro potere ed incarico connesso alle medesime cariche.
Dato a Roma, addi' 13 ottobre 2015
MATTARELLA Renzi, Presidente del Consiglio dei ministri
Alfano, Ministro dell'interno Registrato alla Corte dei conti il 20 ottobre 2015 Interno, foglio n. 2107 |
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