Gazzetta n. 263 del 11 novembre 2015 (vai al sommario)
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
DECRETO 22 ottobre 2015
Liquidazione coatta amministrativa della «Unica societa' cooperativa di abitazione», in Firenze e nomina del commissario liquidatore.


IL MINISTRO
DELLO SVILUPPO ECONOMICO

Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito nella legge 7 agosto 2012, n. 135;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 158, recante il regolamento di organizzazione del Ministero dello sviluppo economico, per le competenze in materia di vigilanza sugli enti cooperativi;
Vista l'istanza con la quale la Lega nazionale cooperative e mutue ha chiesto che la societa' «Unica societa' cooperativa di abitazione» sia ammessa alla procedura di liquidazione coatta amministrativa;
Viste le risultanze della revisione dell'Associazione di rappresentanza dalle quali si rileva lo stato d'insolvenza della suddetta societa' cooperativa;
Considerato quanto emerge dalla situazione patrimoniale aggiornata al 31 maggio 2015 dalla quale si evince una condizione di sostanziale insolvenza in quanto, a fronte di un attivo circolante pari ad € 54.610.416,00, cui vanno sottratte le rimanenze per € 52.589.427,00, si riscontrano debiti per € 59.003.839,00 ed un patrimonio netto negativo pari ad € -1.564.265,00;
Preso atto che in data 30 luglio 2015 l'assemblea dei soci ha deliberato lo scioglimento volontario dell'ente e la contestuale nomina di tre liquidatori ai sensi dell'art. 2545-duodecies c.c.;
Vista la nota del 29 settembre 2015 con la quale la Divisione VI, competente per l'istruttoria amministrativa, ha inviato ai sensi dell'art. 7 della legge 7 agosto 1990, n. 241 la comunicazione dell'avvio del procedimento per l'adozione del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa a tutti i soggetti interessati;
Preso atto della nota pervenuta via PEC in data 9 ottobre 2015 con la quale i liquidatori dell'ente hanno comunicato di concordare con il provvedimento proposto ed hanno altresi' evidenziato l'ulteriore aggravamento della situazione economico patrimoniale dell'ente ed in particolare:
valori negativi del patrimonio netto pari ad euro -1.985.090;
estrema difficolta' di realizzo dei crediti vantati nei confronti di societa' controllate e collegate a causa dello stato di crisi aziendale in cui versano le medesime;
avvenuta ricezione di notifica di n. 17 decreti ingiuntivi dei quali n. 13 gia' muniti della formula della provvisoria esecuzione;
pignoramenti mobiliari che hanno interessato alcuni crediti della cooperativa, per i quali la prima udienza per la dichiarazione dei soggetti terzi pignorati e' stata fissata per il prossimo 23 ottobre;
Considerato che nella citata nota del 9 ottobre 2015 i liquidatori, alla luce delle osservazioni formulate, hanno auspicato l'urgente adozione del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa;
Visto l'art. 2545-terdecies c.c. e ritenuto di dover disporre la liquidazione coatta amministrativa della suddetta societa';
Visto l'art. 198 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267;
Tenuto conto, ai sensi dell'art. 9 della legge 17 giugno 1975, n. 400, delle designazioni dell'Associazione nazionale di rappresentanza alla quale il sodalizio risulta aderente;

Decreta:

Art. 1

La societa' cooperativa «Unica societa' cooperativa di abitazione», con sede in Firenze (codice fiscale 01131810481) e' posta in liquidazione coatta amministrativa, ai sensi dell'art. 2545-terdecies c.c.
Considerati gli specifici requisiti professionali, come risultanti dal curriculum vitae, e' nominato commissario liquidatore l'avv. Carlo Bossi, (codice fiscale: BSSCRL44H02E715R) nato a Lucca il 2 giugno 1944, e domiciliato in Firenze, Borgo Finti n. 80.
 
Art. 2


Con successivo provvedimento sara' definito il trattamento economico del commissario liquidatore ai sensi della legislazione vigente.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Il presente provvedimento potra' essere impugnato dinnanzi al competente Tribunale amministrativo regionale, ovvero a mezzo di ricorso straordinario al Presidente della Repubblica ove ne sussistano i' presupposti di legge.
Roma, 22 ottobre 2015

d'ordine del Ministro
Il Capo di Gabinetto
Cozzoli
 
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