Gazzetta n. 277 del 27 novembre 2015 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERA 6 agosto 2015
Delibera CIPE n. 60/2012 - Regione Siciliana - Variazioni intervenute. (Delibera n. 69/2015).


IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

Visti gli articoli 60 e 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003) e successive modificazioni, con i quali vengono istituiti, presso il Ministero dell'economia e delle finanze e il Ministero delle attivita' produttive, i Fondi per le aree sottoutilizzate, coincidenti con l'ambito territoriale delle aree depresse di cui alla legge n. 208/1998 e al Fondo istituito dall'art. 19, comma 5, del decreto legislativo 3 aprile 1993, n. 96;
Visto l'art. 11 della legge 1° gennaio 2003, n. 3, il quale prevede che ogni progetto d'investimento pubblico debba essere dotato di un codice unico di progetto (CUP);
Visto l'art. 7, commi 26 e 27, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, che ha attribuito, tra l'altro, al Presidente del Consiglio dei ministri la gestione del FAS, fatta eccezione per le funzioni di programmazione economica e finanziaria non ricomprese nelle politiche di sviluppo e coesione, prevedendo che lo stesso Presidente del Consiglio dei ministri o il Ministro delegato si avvalga, nella gestione del citato Fondo, del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del Ministero dello sviluppo economico;
Vista la legge 13 agosto 2010, n. 136 e in particolare gli articoli 3 e 6 che per la tracciabilita' dei flussi finanziari a fini antimafia, prevedono che gli strumenti di pagamento riportino il CUP ove obbligatorio ai sensi della sopracitata legge n. 3/2003, sanzionando la mancata apposizione di detto codice;
Visto l'art. 4 del decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88, recante disposizioni in materia di risorse aggiuntive ed interventi speciali per la rimozione di squilibri economici e sociali in attuazione del sopra richiamato art. 16 della legge 5 maggio 2009, n. 42, il quale all'art. 4 dispone, tra l'altro che il Fondo per le Aree Sottoutilizzate (FAS) di cui all'art. 61 della legge n. 289/2002 assuma la denominazione di Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) e sia finalizzato a dare unita' programmatica e finanziaria all'insieme degli interventi aggiuntivi a finanziamento nazionale rivolti al riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese;
Visto l'art. 10 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, che ha ripartito le funzioni relative alla politica di coesione attribuite precedentemente al Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del Ministero dello sviluppo economico tra la Presidenza del Consiglio dei ministri e l'Agenzia per la coesione territoriale, sottoposta alla vigilanza del Presidente del Consiglio dei ministri o del ministro delegato;
Visto il decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, recante «Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attivita' produttive», convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 aprile 2014 (G.U. n. 122 del 28 maggio 2014), con il quale e' stata conferita al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, la delega ad esercitare le funzioni di cui al richiamato art. 7 del decreto-legge n. 78/2010 relative, tra l'altro, alla gestione del Fondo per lo sviluppo e la coesione;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 15 dicembre 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 20 gennaio 2015, n. 15, recante «Disciplina dei compiti e delle attivita' del Dipartimento per le politiche di coesione»;
Vista la direttiva della Commissione europea n. 91/271/CEE del 21 maggio 1991 concernente il trattamento delle acque reflue urbane;
Viste le delibere di questo Comitato in materia di codice unico di progetto (CUP);
Vista la delibera di questo Comitato 30 aprile 2012, n. 60, riguardante l'assegnazione di risorse a n. 223 interventi di rilevanza strategica regionale nel Mezzogiorno nei settori ambientali della depurazione delle acque e della bonifica di discariche, di cui n. 96 ubicati nel territorio della regione Sicilia;
Considerato che l'elenco degli interventi finanziati con la delibera n. 60/2012 e' stato definito con una procedura - condivisa dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e dal Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica e dalle sei Regioni interessate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia) - in base alla quale l'Unita' di verifica degli investimenti pubblici (UVER) del citato Dipartimento ha svolto una ricognizione atta sia all'accertamento degli interventi in grado di risolvere, per ciascun agglomerato, la criticita' che ha generato l'avvio della procedura di infrazione, sia alla verifica della maturita' progettuale degli interventi proposti;
Considerato che la medesima delibera prevede inoltre l'assegnazione al Ministro per la coesione territoriale di 5.000.000 di euro per una specifica azione di sistema finalizzata al supporto degli enti attuatori nella realizzazione degli interventi, nonche' al monitoraggio dell'avanzamento dei medesimi, alla verifica della qualita' dei reflui e all'adozione di eventuali misure acceleratorie;
Considerato che i 9 interventi oggetto della presente delibera di presa d'atto fanno riferimento al citato piano di n. 96 interventi della Regione Sicilia interessati da procedure di contenzioso e pre-contenzioso comunitario ancora pendenti e piu' precisamente si riferiscono a quegli interventi interessati dalla causa n. 565/2010 che in ambito regionale coinvolge n. 90 dei 96 interventi finanziati con la delibera n. 60/2012;
Considerato che in sede di adozione della delibera di questo Comitato 30 giugno 2014, n. 21, gli interventi volti a fronteggiare situazioni oggetto di procedure di infrazione comunitaria in materia ambientale sono stati espressamente esclusi dal disimpegno automatico e dall'applicazione di sanzioni, in ragione della loro specificita' e del particolare interesse alla realizzazione;
Vista la nota n. 1505 del 13 marzo 2015, corredata della specifica nota informativa per il Comitato, con la quale l'allora Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega alle politiche di coesione territoriale ha richiesto l'iscrizione all'ordine del giorno dell'informativa concernente le variazioni intervenute sul programma di interventi della Regione Siciliana di cui alla richiamata delibera n. 60/2012, con richiesta di destinazione delle risorse non utilizzate nell'ambito del medesimo programma;
Vista la nota del Dipartimento per la programmazione ed il coordinamento della politica economica n. DIPE-2987-P del 3 luglio 2015 con la quale sono stati richiesti al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e al Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri alcuni elementi di approfondimento istruttorio in esito alle osservazioni emerse nella riunione preparatoria del CIPE del 24 giugno 2015;
Viste le note di riscontro alla predetta nota DIPE 2987/2015 pervenute dal Ministero dell'ambiente, nota n. 1316/SG del 21 luglio 2015 (con relativi allegati) e dal Dipartimento per le politiche di coesione, nota n. 554 del 23 luglio 2015 (con relativi allegati), contenenti gli approfondimenti istruttori richiesti;
Vista la successiva nota informativa integrativa del Dipartimento per le politiche di coesione n. 664 del 5 agosto 2015 (con relativi allegati), contenente gli ulteriori approfondimenti istruttori in esito alle valutazioni emerse nella riunione preparatoria del CIPE del 30 luglio 2015;
Considerato che dalla documentazione relativa agli approfondimenti istruttori richiesti emerge in particolare che:
in relazione alla cancellazione dell'intervento n. 33404 «Adeguamento impianto di depurazione a servizio dei comuni di Roccalumera, Furci siculo e Pagliara - Provincia di Messina», per un importo di 2.903.369,00 euro, l'autorita' d'ambito ATO n. 3 di Messina - Servizio idrico integrato, nella sua nota n. 753 del 10 aprile 2012, da' conferma che le medesime finalita' del progetto cancellato sono conseguite con altro intervento finanziato in precedenza per adeguare alla vigente normativa l'impianto di depurazione consortile esistente, generandosi in tal modo economie per un pari importo;
in relazione al progetto n. 33675 - Provincia di Messina «Progetto di potenziamento, adeguamento al decreto legislativo n. 152/1999 dell'impianto di depurazione di Giammoro (ME) con riuso delle acque reflue e dei fanghi R/66-C» il Dipartimento per le politiche di coesione con la nota n. 664/2015 chiarisce che, visti gli atti presupposti e condivisi all'atto della sottoscrizione dell'APQ «depurazione delle acque reflue» con la Regione Siciliana del 30 gennaio 2013, si e' in presenza di una riduzione del fabbisogno di 2.065.830,00 euro a carico delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione recate dalla delibera n. 60/2012, generandosi in tal modo economie per un pari importo;
in relazione alle variazioni dei costi dei progetti numeri 33412, 33416 e 33418 nel passaggio alla progettazione definitiva degli interventi, il Dipartimento per le politiche di coesione nella nota n. 554/2015 conferma le variazioni intervenute da cui si generano complessivamente economie per 680.687,00 euro;
il Ministero dell'ambiente, in merito all'applicabilita' dell'art. 7, comma 6, del richiamato decreto-legge n. 133/2014 (c.d. «Sblocca Italia»), ha paventato alla Regione Siciliana, al pari delle altre Regioni interessate, l'applicazione della norma chiedendo di individuare interventi alternativi su cui riprogrammare eventualmente le risorse non impegnabili in tempo utile, non avendo comunque ritenuto di dover attivare, finora, l'ISPRA per le funzioni di sopralluogo e controllo volte all'individuazione degli interventi da revocare;
Considerato che il quadro delle variazioni finanziarie complessivamente intervenute sul programma di interventi della Regione Siciliana, inerenti a nove dei novantasei progetti approvati con la delibera n. 60/2012, oggetto della presente presa d'atto, mette in evidenza una disponibilita' di risorse finanziarie non utilizate per l'ammontare di 5.168.582,30 euro, costituite da cancellazioni e contestuali riallocazioni, riduzioni e maggiori oneri nonche' economie derivanti da attivita' istruttorie, e che se ne richiede la destinazione nell'ambito del medesimo programma d'interventi;
Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del vigente regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012, n. 62);
Vista la nota odierna n. 361-P, predisposta congiuntamente dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta a base dell'odierna seduta del Comitato, contenente le osservazioni e le prescrizioni da riportare nella presente delibera;
Su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri;

Prende atto
in linea con i contenuti dell'informativa presentata, delle variazioni intervenute nell'ambito del programma di attuazione degli interventi della Regione Siciliana nel settore della depurazione-collettamento delle acque approvato con la delibera n. 60/2012. Le variazioni hanno interessato nove dei novantesei progetti della Regione finalizzati al superamento delle procedure di infrazione comunitaria. Dalle variazioni intervenute risultano risorse non utilizzate per un importo di 5.168.582,30 di euro.
Segnatamente, le modifiche oggetto di presa d'atto sono le seguenti:
a. la cancellazione dell'intervento n. 33404 - «Adeguamento impianto di depurazione a servizio dei comuni di Roccalumera, Furci siculo e Pagliara - Provincia di Messina», per un importo di 2.903.369,00 euro - motivata dal fatto che l'Autorita' di Ambito Territoriale Ottimale 3 (Autorita' di ATO 3) di Messina ha attestato che le finalita' del progetto sono conseguite con un intervento finanziato in precedenza per adeguare alla vigente normativa l'impianto di depurazione consortile esistente;
b. la riduzione - da euro 23.602.480 a euro 21.536.650 - della dotazione finanziaria a carico delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione recate dalla delibera n. 60/2012 per il progetto n. 33675 «Progetto di potenziamento, adeguamento al decreto legislativo n. 152/1999 dell'impianto di depurazione di Giammoro (ME) con riuso delle acque reflue e dei fanghi R/66-C», generandosi in tal modo economie per un pari importo;
c. l'unificazione, con contestuale sua cancellazione, dell'intervento n. 33496 «Progetto stralcio di lavori di adeguamento e rifacimento dell'impianto di depurazione di Castelvetrano, in provincia di Trapani» (costo di 596.820,00 euro) con quello contrassegnato dal n. 33498 «Adeguamento e potenziamento dell'impianto di depurazione di Via Errante Vecchia, in Castelvetrano, a servizio del centro abitato nonche' delle due frazioni di Triscina e Selinunte» (costo di euro 13.824.614,43), che pertanto viene a rideterminarsi in 14.421.434,43 euro;
d. la riprogrammazione a favore dell'intervento n. 33414 «Completamento collettore sud orientale - Provincia di Palermo» della quota di euro 17.499.495,57 prelevata sulla dotazione complessiva di 18.473.730,00 euro attribuita al progetto n. 33413 «Adeguamento dell'impianto di depurazione di Fondovalle Giardini comprese le opere di scarico a mezzo condotta sottomarina, in provincia di Palermo», che risulta attualmente fermo in attesa di una nuova soluzione progettuale;
e. Il consolidamento delle dotazioni finanziarie originariamente previste nell'Accordo di Programma Quadro per i progetti numeri 33412 (Palermo Acqua dei Corsari), 33416 (Palermo Marinella) e 33418 (Palermo Sferracavallo) a seguito dell'elaborazione della progettazione esecutiva. Tali variazioni hanno dato origine a maggiori oneri per euro 481.301,70 e a economie per complessivi 680.687,00 euro, determinando un saldo positivo di euro 199.383,30. In particolare il dettaglio delle variazioni finanziarie dei tre citati interventi e' cosi' articolato:
Progetto n. 33412: «Adeguamento e potenziamento dell'impianto di depurazione di Acque dei Corsari (Palermo)» che varia da 26.407.692,30 a 26.575.000,00 euro, con maggiori oneri per euro 167.307,70;
Progetto n. 33416: «Realizzazione rete fognaria quartiere Marinella», che incrementa il costo da euro 1.528.054 a euro 1.842.050, con maggiori oneri per euro 313.996,00;
Progetto n. 33418: «Rete fognaria Sferracavallo (Palermo)» il cui importo si riduce da euro 5.494.687 a euro 4.814.000, con minori oneri per un ammontare di euro 680.687,00.

Delibera:
1. Interventi ex delibera n. 60/2012 - Variazioni adottate
Nel quadro dei 223 interventi nelle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia finanziati con la delibera 30 aprile 2012, n. 60, volti a fronteggiare situazioni oggetto di procedure di infrazione comunitaria in materia ambientale, con la presente delibera di presa d'atto sono adottate le variazioni riguardanti gli interventi per la depurazione-collettamento delle acque della Regione Siciliana, riepilogate nella tabella allegata che costituisce parte integrante della presente delibera di presa d'atto. 2. Economie ricognite
Le economie di euro 5.168.582,30, derivanti, come descritto in premessa e riepilogato nella tabella allegata, dal complesso delle cancellazioni e accorpamenti di interventi, riduzioni di impegni di spesa e riallocazioni di risorse, rimangono a disposizione del programma di interventi della Regione Siciliana previsto dalla delibera n. 60/2012, come aggiornato dalla presente presa d'atto e saranno utilizzate nel rispetto dei vincoli del patto di stabilita' interno. 3. Monitoraggio e pubblicita'
3.1. Al fine di dare adeguata pubblicita' alle informazioni sullo stato di attuazione del piano complessivo degi interventi della Regione Siciliana di cui alla delibera n. 60/2012, come rimodulato con la presente presa d'atto, il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica ed il Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri, ai sensi del punto «7. Monitoraggio e pubblicita'» della delibera CIPE n. 60/2012, utilizzeranno le informazioni contenute in una relazione di esecuzione degli interventi al 31 dicembre di ciacun anno, che dovra' essere trasmessa a questo Comitato a cura del Dipartimento per le politiche di coesione.
3.2. La relazione di cui al punto precedente dovra' contenere le informazioni aggiornate sullo stato di attuazione finanziaria in termini di impegni e spese, nonche' le eventuali criticita' attuative anche con riferimento alle eventuali iniziative poste a carico della specifica azione di sistema di cui all'art. 3 della citata delibera n. 60/2012. 4. Norme finali
Per quanto non espressamente previsto dalla presente delibera si applicano le disposizioni delle delibere numeri 60/2012 e 21/2014, in coerenza con le disposizioni dell'art. 7, comma 6, del decreto-legge n. 133/2014, nonche' le procedure vigenti nell'ambito del Fondo per lo sviluppo e la coesione.
Roma, 6 agosto 2015

Il Presidente: Renzi Il Segretario: Lotti

Registrato alla Corte dei conti l'11 novembre 2015 Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev. n. 3338
 
Allegato

Parte di provvedimento in formato grafico

 
Gazzetta Ufficiale Serie Generale per iPhone