Gazzetta n. 298 del 23 dicembre 2015 (vai al sommario) |
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LEGGE 7 dicembre 2015, n. 205 |
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo italiano e l'Organizzazione mondiale della sanita' -- Ufficio regionale per l'Europa -- concernente l'Ufficio europeo OMS per gli investimenti in salute e per lo sviluppo, con Emendamento e con Allegati, fatto a Roma il 23 novembre 2012. |
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La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Promulga la seguente legge:
Art. 1
Autorizzazione alla ratifica
1. Il Presidente della Repubblica e' autorizzato a ratificare l'Accordo tra il Governo italiano e l'Organizzazione mondiale della sanita' - Ufficio regionale per l'Europa - concernente l'Ufficio europeo OMS per gli investimenti in salute e per lo sviluppo, con Emendamento e con Allegati, fatto a Roma il 23 novembre 2012. |
| ACCORDO tra Il Governo Italiano e L'Organizzazione Mondiale della Sanita' Ufficio Regionale per l'Europa concernente l'Ufficio Europeo OMS per gli Investimenti in Salute e per lo Sviluppo Preambolo
L'11 gennaio 2001 e' stato sottoscritto a Roma un Accordo tra il Governo italiano e l'Organizzazione Mondiale della Sanita', Ufficio Regionale per l'Europa, per l'istituzione dell'Ufficio Europeo OMS per gli Investimenti in Salute e per lo Sviluppo. L'Accordo e' stato ratificato dal Parlamento italiano con la legge n. 12 del 15 gennaio 2003, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 29 del 5 febbraio 2003. L'Accordo e' entrato in vigore il 10 giugno 2003 a seguito di uno scambio di note verbali tra l'Ambasciata d'Italia in Danimarca (25 aprile 2003) e l'Organizzazione Mondiale della Sanita', Ufficio Regionale per l'Europa (2 maggio 2003) e ha validita' per un periodo di dieci anni, terminando pertanto il 31 maggio 2013. Allo scopo di rafforzare ulteriormente tale collaborazione nonche' di perseguire congiuntamente gli obiettivi di promozione della salute e di' riduzione delle disuguaglianze nella salute tra gli Stati Membri e all'interno degli stessi, attraverso le strategie previste nella nuova politica europea di riferimento "Salute 2020", l'Ufficio Regionale Europeo dell'OMS e il Governo della Repubblica Italiana
concordano
che l'Organizzazione Mondiale della Sanita', Ufficio Regionale per l'Europa (di seguito "OMS/EURO") manterra' un Ufficio progetto denominato "Ufficio Europeo OMS per gli investimenti in salute e per lo sviluppo", con sede a Venezia, Italia, per un ulteriore periodo iniziale di cinque anni a partire dal l° giugno 2013, ulteriormente rinnovabile per un periodo di cinque anni (cfr. articolo 11.3).
Articolo 1 Struttura organizzativa
1. L'Ufficio di Venezia manterra' la denominazione di "Ufficio Europeo OMS per gli investimenti in salute e per lo sviluppo" (di seguito "Ufficio di Venezia"). L'Ufficio di Venezia sara' parte integrante dell'Ufficio Regionale Europeo dell'OMS. 2. Il Direttore Regionale dell'Ufficio Europeo dell'OMS selezionera' e nominera' un membro anziano del personale come Capo dell'Ufficio di Venezia. Il Capo dell'Ufficio agira' in conformita' con i termini di riferimento e i poteri espressamente delegatigli a tale scopo dall'OMS/EURO. 11 personale dell'Ufficio di Venezia rimarra' costituito a regime dall'equivalente di 12 elementi (tra posizioni professionali e amministrative), compatibilmente con la disponibilita' di fondi. 3. L'Ufficio di Venezia avra' un Liason Board, con il mandato di esaminare regolarmente (con cadenza almeno annuale) il profilo corrente dell'Ufficio di Venezia (e di raccogliere le opinioni delle istituzioni ospitanti in merito a eventuali cambiamenti intervenuti nelle loro priorita'), le principali questioni di natura legale e relative all'accordo con le istituzioni ospitanti, e ogni parere scientifico nel rispetto del piano di attivita' dell'Ufficio di Venezia. Il Liason Board sara' composto da 3 membri con comprovata esperienza nelle aree di attivita' dell'Ufficio di Venezia; l'incarico, formalizzato dal Direttore Regionale, avra' la durata del presente accordo. 11 Direttore Regionale e le autorita' italiane nomineranno congiuntamente un membro ciascuno, in provenienza rispettivamente dal Ministero della Salute italiano, dalla Regione Veneto e dall'Ufficio Regionale di Copenhagen. La valutazione formale delle attivita' dell'Ufficio di Venezia sara' effettuata in quanto parte delle normali procedure generali dell'Ufficio Regionale dell'OMS, sulla base di un rapporto biennale predisposto dall'Ufficio di Venezia (che evidenzi i risultati/le realizzazioni rispetto al bilancio di previsione approvato), che dovra' essere condiviso con i membri del Board e utilizzato come base per il summenzionato parere scientifico. 4. L'Ufficio di Venezia costituira' parte integrante dell'OMS/EURO e sara' pienamente integrato nella sua struttura organizzativa e nel suo piano di attivita'. La struttura organizzativa e le attivita' dell'Ufficio di Venezia saranno in conformita' ai principi della Costituzione, ai regolamenti e alle politiche dell'OMS. L'OMS/EURO sara', inoltre, responsabile di organizzare, gestire, amministrare, dirigere e guidare l'attivita' dell'Ufficio di Venezia. |
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MEMORANDUM OF AGREEMENT ===================================================================== between
The Government of Italy
and
The World Health Organization Regional Office for Europe
Concerning the WHO European Office for Investment for Health and Development located in Venice, Italy Parte di provvedimento in formato grafico |
| Art. 2
Ordine di esecuzione
1. Piena ed intera esecuzione e' data all'Accordo di cui all'articolo 1, a decorrere dalla data della sua entrata in vigore, in conformita' a quanto disposto dall'articolo 11 dell'Accordo stesso. |
| Articolo 2 Attivita'
1. L'Ufficio di Venezia, nell'area di propria competenza, fornira' assistenza agli Stati Membri a livello nazionale, regionale e locale per l'attuazione delle strategie di investimenti in salute che collochino la promozione della salute al centro dello sviluppo umano, sociale ed economico, in linea con le politiche sanitarie europee, la Salute per Tutti, e la politica europea di riferimento "Health 2020". 2. In termini operativi, oltre ai programmi di informazione ed educazione alla salute, l'Ufficio di Venezia svolgera' le seguenti due funzioni principali; a) monitoraggio, analisi e sistematizzazione della crescente quantita' di nuovi risultati della ricerca sui determinanti (sociali ed economici) della salute della popoNzione; b) fornitura di servizi, assistenza tecnica e collaborazione con gli Stati Membri per aumentare la loro capacita' (sia a livello nazionale che subnazionale) di agire secondo le evidenze scientifiche relative ai determinanti sociali ed economici della salute nel quadro della Health 2020. Cio' migliorera' la capacita' degli Stati Membri di investire in salute e porre la promozione della salute al centro della propria agenda di sviluppo. Le principali aree di lavoro e attivita' che l'Ufficio di Venezia dovra' realizzare saranno in linea con la parte del bilancio di previsione allocata alla Regione Europea. Per quanto concerne il biennio 20122013, le principali aree di lavoro e attivita' sono riassunte nell'Allegato I e Allegato II al presente Accordo. 3. Le attivita' dell'Ufficio di Venezia integreranno le attivita' di promozione della salute correlate ai determinanti di salute dell'OMS/EURO in linea con la strategia Health 2020. Il sistema informativo dell'OMS sara' utilizzato, secondo necessita', per sostenere le attivita' dell'Ufficio di Venezia. |
| Art. 3
Copertura finanziaria
1. All'onere derivante dall'articolo 4, comma 1, dell'Accordo di cui all'articolo 1 della presente legge, pari a 1.080.000 euro per l'anno 2015 e a 540.000 euro annui a decorrere dall'anno 2016, si provvede mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa recata dall'articolo 1, comma 1, lettera a), del decreto-legge 29 marzo 2004, n. 81, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 maggio 2004, n. 138. 2. Il Ministro dell'economia e delle finanze e' autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio. |
| Articolo 3 Strutture
1. L'Ufficio sara' situate nella sede attualmente messa a disposizione dalla Regione del Veneto, ai costi attuali come da contratto di locazione' del 24.02.2012, registrato a Venezia il 28.02.2012 (n. 1215 - Atti Privati), senza alcun ulteriore costo per la Regione.. 2. La bandiera e l'emblema dell'OMS verranno utilizzati in conformita' con il Codice delle Bandiere e degli emblemi dell'OMS nonche' con i Regolamenti, le Risoluzioni e le procedure dell'Organizzazione. 3. In caso si concordi tra la Regione del Veneto e l'OMS/EURO di trasferire l'Ufficio di Venezia nel territorio della Regione del Veneto, gli obblighi a carico della Regione del Veneto di cui al presente articolo resteranno in vigore anche nella nuova ubicazione, i cui costi, per la Regione Veneto, non dovranno superare i costi stabiliti al comma 1 del presente articolo. In caso di trasferimento. la Regione Veneto non si fara' carico di alcuna spesa connessa con tale trasferimento. Qualora la sede dell'Ufficio OMS sia trasferita fuori dalla Regione Veneto, il presente accordo sara' da intendersi decaduto. |
| Art. 4
Personale distaccato
1. Il contingente massimo di personale che puo' essere distaccato all'Ufficio europeo OMS per gli investimenti in salute e per lo sviluppo, ai sensi dell'articolo 5 dell'Accordo di cui all'articolo 1 della presente legge, e' pari a due unita'. |
| Articolo 4 Contributo del Ministero della Salute della Repubblica Italiana e della Regione Veneto
1. La Regione del Veneto, oltre a quanto previsto dall'art. 3, comma 1, fornira' all'OMS/EURO un contributo annuo di € 300.000,00. Il Ministero della Salute fornira' all'OMS/EURO un contributo annuo di € 600.000,00. I contributi indicati in questo comma saranno utilizzati esclusivamente per coprire i costi relativi al personale impiegato nell'Ufficio di Venezia ed i costi di realizzazione dei programmi e delle attivita' operative. 2. I fondi saranno trasferiti in Euro, in due quote annuali, di cui la prima a gennaio e la seconda entro il 30 giugno dell'anno di riferimento, a un conto bancario dedicato dell'OMS. L'OMS/EURO fornira' alla Regione del Veneto e al Ministero della Salute i dettagli relativi a tale conto bancario. |
| Art. 5
Entrata in vigore
1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sara' inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Data a Roma, addi' 7 dicembre 2015
MATTARELLA
Renzi, Presidente del Consiglio dei ministri
Gentiloni Silveri, Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Visto, il Guardasigilli: Orlando |
| Articolo 5 Personale
1. Tutto il personale dell'Ufficio di' Venezia, ivi incluso il personale eventualmente comandatovi, sara' sottoposto alle normative e regolamentazioni dell'OMS sul personale, avranno lo status e i diritti del personale dell'OMS e saranno funzionari dell'OMS ai fini dell'applicazione delle immunita' e privilegi concessi per il libero esercizio delle proprie funzioni. L'assunzione e la gestione del personale dell'Ufficio di Venezia avverranno in conformita' con i regolamenti, le normative e le procedure dell'OMS. 2. In base a quanto disposto dal presente Accordo, il personale dell'Ufficio di Venezia sara' assunto secondo le norme, i regolamenti e le procedure dell'OMS. La durata della nomina e la durata di eventuali proroghe saranno determinate in conformita' con le norme dell'OMS e subordinate alla sicurezza della copertura finanziaria. 3. Personale aggiuntivo potra' essere comandato all'Ufficio di Venezia da parte della Regione del Veneto, di altre Regioni e istituzioni italiane, del Governo della Repubblica Italiana, o di' qualsiasi altro Stato Membro dell'OMS, Organizzazione internazionale o qualsiasi altro organismo sulla base di un accordo concluso con l'OMS. Tale personale comandato potra' appartenere sia a categorie professionali che a categorie amministrative. 4. Borsisti, collaboratori di livello professionale associati e tirocinanti possono essere assegnati all'Ufficio di Venezia. 5. Scambi di personale (sia esso professionale o amministrativo) fra POMS/EURO e l'Ufficio di Venezia potranno effettuarsi in base alle esigenze e saranno soggetti alle norme dell'OMS. senza alcun onere aggiuntivo per il Ministero della Salute e per la Regione Veneto, |
| Articolo 6 Contributo dell'OMS/EURO
1. L'OMS/EURO terra' una contabilita' separata relativa ai contributi trasferiti all'Ufficio di Venezia, riguardante le somme ricevute e le spese dell'Ufficio di Venezia, secondo le norme, i regolamenti e le procedure dell'OMS in materia finanziaria. Gli interessi maturati sui fondi saranno calcolati ed accreditati in conformita' con le norme, i regolamenti e le procedure dell'OMS. 2. Tutte le rendicontazioni finanziarie saranno espresse in dollari USA. Entrate ed uscite in valute diverse saranno convertite in dollari USA secondo il tasso di cambio delle Nazioni Unite applicabile alla data di tali transazioni. 3. L'OMS/EURO garantira' che le transazioni finanziarie relative ai fondi saranno: a. registrate sulla base di una procedura interna globale di controllo basata sulle norme, i regolamenti e le procedure applicabili all'OMS. b. effettuate nel pieno rispetto dei regolamenti, delle norme e delle procedure finanziarie al momento in vigore presso l'OMS. 4. La gestione amministrativo-finanziaria delle spese relative all'Ufficio di Venezia e soggetta al controllo interno ed esterno e alle norme, regolamenti e procedure finanziarie anniienhili all'OMR 5. L'OMS/EURO assicurera' ogni possibile sforzo per ottenere finanziamenti supplementari per le attivita' dell'Ufficio di Venezia da fonti diverse rispetto al Ministero della Salute e alla Regione Veneto, con l'obiettivo di' incrementare in misura considerevole il bilancio complessivo per la totalita' dei costi, compresi quelli legati ai programmi e alle attivita' operative1 . 6. Nel quadro delle attivita' dell'Ufficio di Venezia, l'OMS/EURO dara' piena ed attenta considerazione a proposte presentate dal Ministero della Salute e dalla Regione del Veneto per assistenza tecnica e attivita' di cooperazione da attuarsi in Italia nell'ambito delle competenze dell'Ufficio di Venezia. L'Ufficio di Venezia offrira' opportunita' di stretta cooperazione con tutti gli Stati Membri dell'OMS/EURO, paese ospitante compreso. ------------ 1 A questo riguardo un progresso e' gia' in atto, con un impegno per 250.000 gia' ricevuto dall'OMS/EURO da parte della Repubblica di San Marino. |
| Articolo 7 Collaborazione tra l'Ufficio di Venezia Office e le Istituzioni italiane
1. Nell'ambito della cooperazione bilaterale fra l'Italia e 1^0MS/EURO, il Ministero della Salute della Repubblica Italiana considerera' le piu' opportune modalita' di coinvolgimento dell'Ufficio di Venezia in attivita' di livello sub-nazionale, nazionale ed internazionale promosse dal Ministero stesso, in linea con il Piano Sanitario Nazionale e in conformita' con le competenze dell'Ufficio di Venezia, cosi Come disposto dall' art. 2 del presente Accordo. Inoltre, il Ministero della Salute e la Regione del Veneto esamineranno ogni altra possibile coMborazione fra l'Ufficio di Venezia e gli Organi Tecnici e Scientifici del Servizio Sanitario Nazionale e altre rilevanti Istituzioni nelle rispettive aree di competenza. |
| Articolo 8 Privilegi e immunita'
1. L'Ufficio di Venezia, la sua gestione e le sue strutture, proprieta', finanziamenti, beni, archivi, comunicazioni e personale saranno regolati dalla Convenzione sui Privilegi e le Immunita' delle Agenzie Specializzate e dal relativo Allegato VII, adottati dalla prima Assemblea Mondiale della Sanita' dell'OMS il 17 luglio 1948 (di seguito "la Convenzione), a cui l'Italia ha aderito il 30 agosto 1985 per quanto concerne l'OMS. |
| Articolo 9 Piano di lavoro
1. Il presente Accordo include un piano di lavoro dettagliato relativo al primo biennio di attivita' nell'ambito della durata dell'Accordo nonche' una previsione delle principali aree di attivita' per il periodo coperto dal presente Accordo, rispettivamente come Allegato I e Allegato II. Il piano di lavoro dell'Ufficio sara' in linea con il ciclo di programmazione biennale dell'OMS. |
| Articolo 10 Valutazione del lavoro dell'Ufficio di Venezia
1. Una valutazione delle attivita' dell'Ufficio di Venezia sara' effettuata ogni due anni sulla base di relazioni presentate all'Ufficio Regionale dell'OMS/EURO, in conformita' con le procedure dell'OMS. Oltre alla relazione biennale delle attivita' dell'Ufficio di Venezia, verranno redatte relazioni annuali sui progressi compiuti in conformita' alle linee guida dell'OMS/EURO. Queste ultime saranno inoltre discusse nell'ambito delle riunioni annuali del Liason Board dell'Ufficio di Venezia. |
| Articolo 11 Disposizioni finali
1. Il presente Accordo entrera' in vigore il 1° giugno 2013, subordinatamente all'avvenuta notifica finale ad opera delle Parti circa il completamento delle necessarie formalita' previste dai rispettivi ordinamenti di ciascuna parte, ivi compresa la ratifica parlamentare. 2. L'effettiva attuazione del presente Accordo e' subordinata all'adozione da parte della Regione del Veneto dei necessari atti amministrativi connessi con gli impegni finanziari di cui agli articoli 3 e 4. 3. Il presente Accordo restera' in vigore per 5 anni, dalla data della sua entrata in vigore. Potra' essere rinnovato per ulteriori periodi di 5 anni sulla base di un accordo tra l'OMS/EURO, il Ministero della Salute e la Regione del Veneto e di una valutazione del Liason Board dopo 4 anni. 4. Ognuna delle parti potra' recedere dal presente Accordo in ogni momento, dando un preavviso di sei mesi per iscritto, trascorsi i quali cessera' ogni obbligo assunto dalle parti e le attivita' dovranno essere terminate. A seguito della chiusura di tutti gli impegni finanziari relativi all'Ufficio di Venezia e al suo personale, l'OMS fornira' un resoconto finanziario relativo alle spese sostenute e a ogni eventuale residuo di fondi di pertinenza dell'Ufficio. Tali eventuali residui di fondi dovranno essere restituito al Governo della Repubblica Italiana o alla Regione del Veneto, in base alle circostanze. entro sei mesi dalla data di risoluzione dell'Accordo. 5. Qualsiasi emendamento al presente Accordo dovra' essere effettuato per reciproco accordo tra le parti mediante un documento scritto presentato come emendamento al presente Accordo. 6. Qualsiasi notifica o richiesta obbligatoria, facoltativa o comunque effettuata in virtu' del presente Accordo dovra' essere fatta per iscritto. 7. Su richiesta dell'Organizzazione Mondiale della Sanita' o del Governo della Repubblica Italiana, si terranno delle consultazioni relativamente all'attuazione, modifiche o revisioni del presente Accordo. 8. Ogni disaccordo che dovesse insorgere relativamente all'interpretazione e attuazione del presente Accordo e che non potra' essere composto amichevolmente sara' soggetto a procedura di conciliazione. In caso di fallimento di quest'ultima, la controversia sara' sottoposta ad arbitrato. Quest'ultimo sara' condotto secondo modalita' sulle quali le parti' dovranno convenire, oppure, in mancanza di accordo, in base alle norme di Arbitrato della Commissione delle Nazioni Unite per il Diritto Commerciale Internazionale in vigore alla data di sottoscrizione del presente Accordo. Il giudizio arbitrale sara' accettato dalle parti in quanto inappellabile. I sottoscritti, debitamente nominati in rappresentanza del Governo della Repubblica Italiana e dell'Organizzazione Mondiale della Sanita' hanno rispettivamente firmato, a nome delle parti, il presente Accordo a Roma in data 23/11/2012 in due originali, ciascuno nelle lingue italiana e inglese, tutti i testi facenti egualmente fede. In caso di divergenze nell'interpretazione, prevarra' il testo in lingua inglese.
Il Ministro della Salute Il Direttore dell'Ufficio Regionale d'Italia per l'Europa dell'Organizzazione (Firma) Mondiale della Sanita' (Firma)
Data: Data:
Il Presidente della Regione del Veneto (Firma)
Data:
Parte di provvedimento in formato grafico |
| ALLEGATO I Principali aree di attivita' dell'Ufficio di Venezia
Le principali aree di attivita' hanno lo scopo di fornire supporto ai soggetti titolari di' potere decisionale, quali gli alti funzionari di governo (a livello nazionale, regionale e locale) e le autorita' politiche, nell'ambito dei determinanti sociali ed economici della salute e la riduzione delle iniquita' ivi presenti. Le principali aree di attivita' sono: • Sviluppo organizzativo: l'attuazione di "Salute 2020" richiede innovazione nei sistemi sanitari e nella politica sanitaria, la modernizzazione degli interventi di sanita' pubblica e delle infrastrutture, nonche' la creazione di incentivi e know-how per la cooperazione intersettoriale. L'Ufficio di Venezia fornira' attivita' di supporto ai paesi che ritengano di averne bisogno nonche' consulenza alle autorita' governative del livello nazionale, regionale e locale per un'azione che tenga conto dei nuovi risultati della ricerca in materia di determinanti della salute e per l'attuazione dei valori, obiettivi e principi di' Salute 2020, tra cui, ma non limitatamente, l'inserimento nei rispettivi programmi e prassi de l'Equita' in Salute in Tutte le Politiche e di approcci che considerino l'intero ciclo vitale e coinvolgano il governo nel suo insieme; • Sviluppo del personale: l'attuazione di "Salute 2020" richiede lo sviluppo di adeguate conoscenze e l'utilizzo delle risorse umane operanti nel settore della salute e in diversi settori governativi con aggiornate conoscenze e competenze. Cosi', nell'ambito della sua area di competenza, l'Ufficio di Venezia collaborera' con gli Stati membri per l'organizzazione, l'implementazione e la sostenibilita' di programmi di formazione per esperti nel campo della salute pubblica, sviluppo sociale ed economico, sia a livello nazionale, che sub-nazionale ed europeo; • Studio e monitoraggio: nel lasso di tempo relativo al presente rinnovo, l'Ufficio di Venezia si concentrera' in particolare sul sostegno e sull'aumento delle capacita' dei paesi con debole capacita' di ricerca e di monitoraggio nel raccogliere, analizzare e utilizzare i dati relativi ai determinanti sociali ed economici della salute e delle relative iniquita' di salute. Il prodotto principale di questa attivita' sara' l'aumento della capacita' dei paesi di produrre rapporti periodici nazionali e sub-nazionali sull'evoluzione delle disuguaglianze di salute e l'individuazione delle loro cause; • Advocacy: organizzazione di forum di alto livello sulla promozione della salute per i responsabili politici e pianificatori e identificazione di modalita' per affrontare i determinanti sociali ed economici della salute, nonche' le iniquita' di salute; • Supporto nell'elaborazione di politiche: qualora richiesto dai governi e dai parlamenti degli Stati membri e / o loro regioni, vengono forniti strumenti operativi e pareri, studi ed analisi di situazioni critiche al fine di promuovere investimenti ottimali per la salute, in linea con gli obiettivi, valori e principi di "Salute 2020"; • Sviluppo di partenariato: promozione di partenariati tra gli Stati membri per la condivisione delle conoscenze, per facilitare lo sviluppo di know-how e Io scambio di informazioni nelle aree tecniche di competenza dell'Ufficio di Venezia; • Lavoro sul campo: fornire sostegno agli Stati membri nei loro sforzi di sviluppare, testare e applicare nuovi strumenti per il design di programmi e politiche volte a rafforzare la capacita' degli individui nel sostenere la propria salute nell'arco di tutto il proprio ciclo vitale (in particolar modo in questo momento di rapidi cambiamenti sociali ed economici e di difficolta'). nonche' rafforzare i sistemi sanitari nell'affrontare le sfide di vulnerabilita' e disuguaglianza. |
| ALLEGATO II Piano d'azione per il biennio 2013-2014
Nel presente allegato si evidenzia il ruolo dell'Ufficio OMS di Venezia nel sostenere gli Stati Membri nell'attuazione della strategia Salute 2020 a livello nazionale e subnazionale. Si presentano inoltre le principali aree di lavoro che verranno sviluppate in Italia in cooperazione col Ministero della Salute, in particolare ali interventi pianificati nel 2012)- 2014, ossia nel primo biennio del rinnovo quinquennale dell'accordo di sede per l'Ufficio OMS di Venezia.
1. Ruolo dell'Ufficio OMS di Venezia nell'attuazione della strategia Salute 2020 e assistenza tecnica ai Paesi
Sin dalla sua istituzione nel 2003, e in linea con l'accordo ufficiale tra il Governo italiano e l'Ufficio Regionale per l'Europa dell'OMS, l'Ufficio Europeo dell'OMS per gli Investimenti per la Salute e lo Sviluppo (Ufficio OMS di Venezia) ha portato avanti una collaborazione pluriennale con Stati e istituzioni europee. Tale collaborazione si o' realizzata con il potenziamento della capacita' di tali soggetti istituzionali sia a operare sui determinanti sociali ed economici della salute che nel ridurre le iniquita', L'Ufficio OMS di Venezia ha in questo modo fornito assistenza. tecnica diretta a piu' di 30 Paesi (descritta nei rapporti biennali dell'Ufficio). L'Ufficio OMS di Venezia ha inoltre prodotto oltre 60 pubblicazioni scientifiche e rapporti su tematiche inerenti la sua missione. Da piu' parti e' giunto il riconoscimento di come il lavoro condotto in questi anni dall'Ufficio OMS di Venezia abbia contribuito sostanzialmente allo sviluppo dell'area di lavoro dei determinanti sociali della salute. Tale area ha registrato un tale sviluppo da diventare una priorita' nell'agenda politica di molti Stati, sia a livello nazionale che subnazionale. L'Ufficio OMS di Venezia ha ricoperto un ruolo chiave anche a livello globale, dedicando proprio staff a supporto del lavoro effettuato dalla Commissione dell'OMS sui determinanti sociali della salute. IL rapporto della Commissione, pubblicato nel 2008, ha influito notevolmente sull'emanazione, nel 2009, della risoluzione WHA62.14 dell'Assemblea Mondiale della Sanita' sulla riduzione delle iniquita' di salute attraverso l'azione sui determinanti sociali. Piu' recentemente, l'Ufficio si e' fatto portavoce del punto di vista europeo nel processo culminato con la Dichiarazione Politica di Rio sui determinanti sociali della salute, Rio de Janeiro (Brasile), 2011. Nel portare avanti la sua missione, l'Ufficio ha fornito support tecnico anche vari Stati Membri durante il rispettivo semestre di Presidenza del Consiglio dell'Unione Europea (Regno Unito nel 2005, Slovenia nel 2008, Spagna nel 2010, Polonia nel 2011).1 L'Ufficio di Venezia si fa portavoce della necessita' di includere il principio di equita' in salute nelle politiche di riferimento europee e globali, come anche dell'attuazione delle risoluzioni degli organi istituzionali dell'OMS. Esempi di tale inclusione del principio di equita' sono: il Decennio 2005-2015 per l'Inclusione Sociale delle popolazioni Rom; il Quadro dell'Unione Europea per le strategie nazionali di integrazione delle popolazioni Rom; la risoluzione EUR/RC52/R7 dell'Ufficio Regionale dell'OMS per l'Europa su poverta' e salute; la risoluzione WHA61.17 dell'Assemblea Mondiale della Sanita' sulla salute dei migranti; le risoluzioni WHA61.18 e WHA63.15 dell'Assemblea Mondiale della Sanita' sul monitoraggio dei risultati degli obiettivi di sviluppo per il millennio concernenti la salute. Con l'adozione della nuova strategia di riferimento dell'OMS, nota come Salute 2020. le tradizionali aree di lavoro dell'Ufficio di Venezia hanno assunto maggior rilievo poiche' la missione dell'Ufficio e' di fornire support tecnico agli Stati nel processo di attuazione di tale strategia, rafforzando la loro capacita' di agire sui determinanti sociali della salute al fine di ridurne le iniquita'. In particolare, l'Ufficio OMS di Venezia e' un elemento centrale per il raggiungimento di due obiettivi strategici della strategia Salute 2020: • Migliorare lo stato di salute di tutta la popolazione, e nel contempo ridurre le differenze, non eque ed evitabili, nello stato di salute; • Ottimizzare il sistema di gestione (governance) della salute.
1.1 Attuazione della strategia Salute 2020 - aumento della richiesta di assistenza tecnica agli Stati membri
Il rinnovo del mandato dell'Ufficio di Venezia garantisce la disponibilita' di risorse tecniche, gia' testate e necessarie, per agire sui determinanti sociali e ridurre le iniquita' di salute, sostenendo in tal modo la solidarieta' come valore all'interno della regione europea. Cio' e' particolarmente sentito al giorno d'oggi, quando molti dei 53 Stati Membri dell'OMS devono far fronte a nuove forme di poverta', con i rischi per la salute che ne derivano, e a crescenti differenze nello stato di salute a livello locale, regionale e nazionale. Come indicato nella strategia Salute 2020, affrontare queste prove richiede un adeguato bagaglio di competenze e di assetti istituzionali, al fine di attuare politiche, servizi e programmi efficaci, sia nell'ambito del settore sanitario che dei vari comparti governativi. Le attivita' sviluppate con la collaborazione dell'Ufficio di Venezia sono progettate per portare avanti gli obiettivi di equita' e solidarieta' della strategia Salute 2020. Una recente analisi dell'Ufficio di Venezia sui successi e i fallimenti nella gestione dei determinanti sociali della salute ha evidenziato divari significativi nel background di competenze disponibili nei vari Paesi2 . Le richieste di assistenza tecnica nell'attuazione di' politiche che operino sui determinanti sociali e sulla riduzione delle iniquita' sono sempre state numerose, ma al momento si registra un aumento molto consistente. Cio' si riflette nel numero e nel tipo di richieste avanzate dai Paesi: attualmente si registrano 23 richieste formali di' assistenza tecnica esplicitate dai Paesi Membri nel biennio 2012- 2013. Inoltre l'Ufficio di Venezia fornisce supporto e svolge attivita' di formazione anche a livello subnazionale e sovranazionale. Questi progetti coinvolgono circa altri 11 Paesi, raggiungendo un totale di 33 stati coinvolti. Mentre in Europa aumentano le iniquita' di salute, cresce al contempo anche la preoccupazione per i sempre maggiori costi della spesa sanitaria e per la sostenibilita' dei servizi pubblici colpiti dalle misure di austerita'. Questa situazione incoraggia un uso piu' efficiente delle risorse disponibili e una maggiore attenzione verso la crescita e la ripresa economica. Gli effetti della recente crisi economica in tutta Europa e le costanti problematiche dei Balcani, del Caucaso e dell'Asia centrale sono correlati a un maggiore rischio di insoddisfacente livello di salute. Cio' dipende soprattutto dalla difficolta' ad accedere a servizi sanitari di qualita' (quali la prevenzione e la promozione della salute), ad alloggi appropriati, alla disoccupazione crescente e a meccanismi inadeguati di assistenza sociale. Tutti questi fattori sono importanti determinanti della salute, che influiscono sulla popolazione in modo differenziato: nell' opportunita' di godere di buona salute, un maggiore rischio di avere una salute insoddisfacente e essere vittime di una morte prematura. L'Ufficio di Venezia ha sviluppato una serie di strumenti, servizi e collaborazioni per aiutare i Paesi ad esaminare le proprie politiche di sanita' pubblica, con l'ottica di rafforzare la loro capacita' di agire sui determinanti della salute e sulle iniquita'. Le aree di lavoro strategiche per venire incontro alle richieste degli Stati Membri includono:
• Valutazione programmi di sanita' pubblica ed azioni nei sistemi sanitari atte a ridurre le iniquita' nello stato di salute
Contenere le spese sanitarie e' una delle principali priorita' di tutti i governi degli stati europei. Sempre piu' studi sugli aspetti economici della prevenzione delle malattie dimostrano come sia possibile contenere i costi, a patto di intervenire anche sulle disuguaglianze nello stato di salute dipendenti dal gradiente sociale, aiutando coloro che sono piu' esposti ad una salute insoddifacente. Al momento molti stati europei spendono solo una piccola percentuale del budget sanitario per la promozione della salute e non affrontano in maniera sistematica le disuguaglianze nello stato di salute. I progressi nella conoscenza scientifica e tecnologica offrono nuove opportunita' per ottenere benefici per la salute, cosi' come migliorare l'impatto delle politiche sanitarie e di' protezione sociale sulla salute. Negli ultimi 10 anni sono aumentate le conoscenze sulla natura e l'ampiezza delle disuguaglianze nelle condizioni prioritarie di salute pubblica (quali la tubercolosi, le malattie cardiovascolari, il consumo di tabacco c di alcol, la salute sessuale e riproduttiva). Esse includono anche miglior identificazione delle cause di tali diseguaglianze e i principali determinanti sociali. L'Ufficio OMS di Venezia ha contribuito allo sviluppo di una rete globale di conoscenze che fornisce know-how per migliorare le prestazioni di 14 condizioni prioritarie di salute pubblica, I risultati indicano che, nella progettazione e attuazione dei programmi sulle condizioni prioritarie di salute pubblica, c'e' ancora ampio spazio di manovra per agire sui determinanti sociali e sulle iniquita' di salute.3 L'Ufficio di Venezia sta lavorando con i Paesi che ne hanno fatto richiesta per meglio integrare i determinanti sociali e le differenze di genere nei programmi di sanita' pubblica rivolgendo specifica attenzione al principio di equita' nei sistemi sanitari. Cio' include ad esempio o lo sviluppo di un profilo nazionale di salute concernente le disuguaglianze nell'obesita', nel consumo di tabacco o di' alcol, oppure una valutazione complessiva del sistema sanitario prendendo in considerazione il criterio dell'equita'. Alcuni dei servizi richiesti sono esposti nella tabella 1 sottostante. L'Ufficio di Venezia sta coordinando una valutazione di alcune rilevanti condizioni prioritarie di salute all'interno della Regione Europea dell'OMS. L'analisi si concentra soprattutto sugli interventi che affrontano le iniquita' di salute nelle malattie cardiovascolari, nella tubercolosi, nel consumo di tabacco e di alcol. Queste condizioni sono state selezionate per la loro rilevanza sui livelli di salute-malattia e mortalita' nella regione. I risultati piu' significativi di questo lavoro hanno portato a diverse conclusioni, che verranno esplicitate in raccomandazioni e linee guida nel 2013, ossia nel primo anno del periodo di rinnovo dell'accordo di sede per l'Ufficio di Venezia. Le linee guida si concentreranno sul rafforzamento dei sistemi sanitari per affrontare al meglio le disuguaglianze in salute. Cio' si riflette in due dimensioni: (a) evitare che il settore sanitario accresca le disuguaglianze; cio' si puo' ottenere tramite un miglior coordinamento intersettoriale all'interno del sistema stesso e anche tra i programmi sulle condizioni prioritarie di salute; (b) migliorare e accelerare la collaborazione intcrsettoriale con settori diversi dalla sanita', per favorire interventi a monte sui determinanti sociali (ad esempio interventi di protezione sociale per il controllo della tubercolosi). L'Ufficio di Venezia fornisce questo tipo di guida ai Paesi che lo richiedono, per migliorare processi di riforma in atto o per sviluppare programmi specifici.
• Rafforzamento delle politiche multisettoriali e degli interventi sulla salute accrescendo il ruolo chiave dei ministeri/assessorati della salute nell'applicare il principio di equita' in tutte le politiche
Incidere su molti determinanti sociali e sulle iniquita' di salute richiede il coinvolgimento di settori anche diversi da quello sanitario. Si pensi ad esempio all'influenza che hanno le le politiche sugli alloggi, per la scuola, sull'occupazione, sulle pari opportunita' di genere e di appartenenza etnica. L'Ufficio di Venezia fornisce assistenza a governi e ministeri della salute per effettuare analisi, intersettoriali delle politiche e degli investimenti che hanno maggiore impatto sulle iniquita' di salute, Si mira a far interagire settori diversi per individuare le opzioni piu' efficaci che permettano di reindirizzare le politiche correnti e ridurre le iniquita' di salute in tutta la popolazione. I servizi ad hoc per i Paesi prevedono nuovi modelli di lavoro intersettoriale e progettazione di politiche che tengano conto dei determinanti sociali delle iniquita' di salute. Molti Paesi richiedono aiuto nel posizionare il principio dell'equita' in salute come priorita' nei piani di sviluppo nazionali o regionali. La domanda proviene da Paesi che ritengono che la salute sia una risorsa importante per lo sviluppo e adottano misure di equita' in salute come indici di una crescita equa e sostenibile. L'importanza di cio' e' stata sottolineata da alcuni Stati Membri preoccupati per l'impatto delle misure di austerita' sulle politiche pubbliche, che potrebbero minare i tradizionali valori europei della solidarieta.4 Quest'area di lavoro ha coinvolto l'Ufficio di Venezia per diversi anni attraverso il programma Investment for Health and Development. Altri servizi ad hoc per i Paesi prevedono briefings parlamentari per facilitare un impegno politico formale quando esso richieda un'analisi dei determinanti sociali. nonche' per rafforzare la legislazione esistente tramite l'introduzione di meccanismi di valutazione dei determinanti sociali e dell'equita'. A causa della congiuntura economica sfavorevole che ha colpito l'Europa si prevedono crescenti richieste in tal senso.
• Rafforzare gli approcci di tipo partecipativo per migliorare la salute e ridurre le iniquita'
Lo stato di salute delle persone e' strettamente legato alle condizioni in cui queste sono nate e cresciute, lavorano e invecchia% Agire sulle condizioni economiche e sociali e' cruciale per ogni approccio sui determinanti sociali che miri a migliorare lo stato di salute. Per aumentare l'impatto e la sostenibilita' degli interventi sui determinanti sociali e sulle iniquita', si e' dimostrato efficace coinvolgere le persone nel miglioramento delle proprie condizioni di vita e.di lavoro attraverso approcci partecipativi, in collaborazione con le istituzioni statali, e/o locali, e il terzo settore.5 Questo coinvolgimento rafforza la capacita' dell'individuo e della comunita' di affrontare condizioni di disagio. Infatti le comunita' dotate di questa resilienza rispondono in maniera propositiva a situazioni nuove o avverse; esse sono in grado di prepararsi ad affrontare cambiamenti di tipo economico, sociale o ambientale, sapendo gestire meglio situazioni di crisi o di difficolta'. In previsione di rapidi cambiamenti socio-ambientali e del loro impatto sulle condizioni di vita e di lavoro, molti Stati riconoscono la necessita' di rafforzare i modelli partecipativi per la progettazione e il monitoraggio delle politiche pubbliche e i servizi per la salute. L'Ufficio di Venezia fornisce assistenza ai Paesi nell'applicare le evidenze scientifiche e nel testare nuovi approcci per rafforzare la partecipazione attiva delle comunita' e far emergere risorse locali che favoriscano la salute e lo sviluppo.
•Strumenti di supporto decisionale e pratiche promettenti
Ridurre le iniquita' e' un compito molto complesso. C'e' una crescente richiesta di know-how e soluzioni che funzionino in pratica. A tal fine l'Ufficio di Venezia conduce regolarmente delle revisioni critiche delle ultime conoscenze a disposizione e delle pratiche piu' promettenti per affrontare i determinanti sociali e ridurre le iniquita' di salute. Prodotti di questo tipo possono essere delle note informative (policy briefs) su argomenti specifici, rapporti di sintesi, strumenti online interattivi, materiale tecnico-scientifico di riferimento. Questi strumenti di supporto decisionale per i Paesi sono pensati per facilitare la valutazione e il miglioramento degli interventi che mirino ad una maggiore equita' in salute.
1.2 Richieste di supporto ad hoc da parte dei Paesi per il biennio 2013-14
Durante il primo biennio del rinnovo dell'accordo di sede, l'Ufficio di Venezia fornira' supporto attraverso assistenza tecnica ad hoc ai Paesi elencati nella Tabella 1. Questi Paesi hanno gia' inoltrato richiesta di assistenza tramite procedure formali quali gli Accordi di Collaborazione Biennale (Biennial Collaborative Agreements) e altri tipi di accordi di cooperazione.
Tabella 1. - Paesi richiedenti servizi di assistenza tecnica all'Ufficio di Venezia - servizi da fornire durante il primo biennio del periodo del rinnovato accordo di sede. Richieste pervenute attraverso gli Accordi di Collaborazione Biennale.
===================================================================== | Paese | Richiesta presentata | Risultato programmato | +==========+============================+===========================+ | |• Programma di formazione | | | |per l'attuazione di approcci| | | |che coinvolgano l'insieme | | | |delle istituzioni | | | |governative ("whole of | | | |government") cosi' come | | | |previsti dalla strategia | | | |dell'OMS Salute 2020 (Health|• Maggiore capacita' del | | |2020), con particolare |personale all'interno del | | |riguardo alla promozione |ministero della salute e | | |della salute dei segmenti |altri istituzioni nel | | |vulnerabili della |promuovere azioni di | | |popolazione albanese e volti|riduzione delle iniquita' | | |alla riduzione delle |nello stato di salute in | | |iniquita' nello stato di |modo trasversale tra i | |Albania |salute. |dipartimenti governativi. | +----------+----------------------------+---------------------------+ | |• Programma di formazione | | | |finalizzato alla produzione | | | |di un profilo delle | | | |iniquita' presenti nello | | | |stato di salute del paese | | | |per permettere lo sviluppo e| | | |l'allineamento ai principi | | | |contenuti nella strategia | | | |Salute 2020. | | | |• Erogazione di un corso di | | | |formazione specifico per | | | |personale all'interno del | | | |ministero della salute e |• profilo delle iniquita' | | |altre istituzioni, |nello stato di salute, | | |sull'attuazione di approcci |utilizzando condizioni di | | |che coinvolgano l'insieme |riferimento quali | | |delle istituzioni |tubercolosi e malattie | | |governative e della societa'|cardiovascolari | | |(whole of government and |• Raggiungimento | | |society approaches) alla |dell'obiettivo prefissato | | |promozione della salute e |dagli impegni nazionali | | |alla riduzione delle |previsti dall'adesione alla| | |iniquita' nello stato di |Dichiarazione di Banja Luka| |Bosnia e |salute in linea con la |sull'Equita' in Salute in | |Erzegovina|strategia Salute 2020. |Tutte le Politiche. | +----------+----------------------------+---------------------------+ | | |• Maggiori capacita' e | | |• Sviluppo di un programma |conoscenze da parte delle | | |specifico per personale del |risorse umane del paese | | |ministero della salute e |operanti a livello | | |altre istituzioni a livello |nazionale di sviluppare e | | |nazionale con particolare |sostenere pratiche che | | |attenzione ad azioni di |coinvolgano l'insieme delle| | |riduzione delle iniquita' |istituzioni governative | | |nello stato si salute in |nella promozione della | | |linea con la strategia |salute e nella riduzione | | |Salute 2020. |delle iniquita' nello stato| | |• Assistenza in attivita' |di salute. | | |(comprendenti piu' Paesi) |• Pacchetto di materiali e | | |che agiscano sulla salute |formazione sulle modalita' | | |delle popolazioni Rom (con |di integrazione delle | | |particolare riguardo agli |popolazioni Rom, nonche' | | |Obiettivi di Sviluppo del |modelli di equita' da | | |Millennio 4 e 5 nel contesto|inserire nelle politiche e | | |dell'iniziativa 'Decennio di|nei programmi per un reale | | |inclusione Rom' e del lavoro|progresso nel | | |portato avanti dall'Unione |raggiungimento degli | | |Europea sull'inclusione dei |Obiettivi di Sviluppo del | |Bulgaria |Rom). |Millennio 4 e 5. | +----------+----------------------------+---------------------------+ | |• Programma di formazione | | | |finalizzato all'attuazione | | | |di un approccio che | | | |coinvolga l'insieme delle | | | |istituzioni governative e | | | |della societa' nella | | | |promozione dell'equita' |• Raggiungimento | | |nello stato di salute, |dell'obiettivo prefissato | | |compreso lo scambio di |dagli impegni nazionali | | |pratiche promettenti e |previsti dall'adesione alla| | |innovazione nella |Dichiarazione di Banja Luka| | |formulazione delle |sull'Equita' in Salute in | |Croazia |politiche. |Tutte le Politiche. | +----------+----------------------------+---------------------------+ | |• Supporto all'utilizzo | | | |sistematico dell'approccio |• Guida normativa per | | |sui determinanti sociali |incorporare politiche di | | |della salute nell'azione di |genere, diritti umani e | | |rafforzamento dei sistemi |equita' nei sistemi | | |sanitari e piu' in generale |sanitari, programmi di | |Repubblica|nella agende per la salute e|salute pubblica a agende di| |Ceca |per lo sviluppo. |sviluppo. | +----------+----------------------------+---------------------------+ | |• Supporto allo sviluppo di | | | |un approccio onnicomprensivo| | | |(indicatori, processi e | | | |metodi) per il monitoraggio |• Accordo su un set minimo | | |nel lungo termine dei |di indicatori per il | | |determinanti sociali e |monitoraggio dell'equita' | | |dell'equita' nello stato di |nello stato di salute come | | |salute all'interno del Piano|parte integrante del Piano | | |Nazionale per la Salute |per la Salute Nazionale | |Estonia |estone. |estone. | +----------+----------------------------+---------------------------+ | | |• Maggiori capacita' e | | | |conoscenze da parte delle | | | |risorse umane del ministero| | | |della salute e istituzioni | | | |afferenti nel raccogliere | | | |dati, analizzare e | | | |utilizzare i dati relativi | | | |alle iniquita' nello stato | | |• Supporto allo sviluppo di |di salute affinche' vengano| | |un Piano e Nazionale per la |incorporati nel salute | | |Salute basato sulla |affinche' vengano | | |collaborazione |incorporati nel politiche | | |multisettoriale per fornire |per lo sviluppo rilevanti | | |un'accelerazione nel |per il paese. | | |progresso verso una migliore|• Mappatura del sistema di | | |salute e equita' nel paese. |governance della salute - | | |• Supporto allo sviluppo e |Mappatura delle politiche e| | |attuazione di un programma |delle opzioni di gestione | | |per l'uso sistematico di |dei determinanti sociali | | |dati disaggregati e metodi e|della salute e dell'equita'| |Ungheria |approcci diversi. |in salute. | +----------+----------------------------+---------------------------+ | | |• Piano Nazionale per la | | | |Salute adottato dal | | |• Supporto al processo per |parlamento e equita' nello | | |l'elaborazione del Piano |stato di salute adottata | | |Nazionale per la Salute 2020|come obiettivo all'interno | | |- con particolare enfasi |del Piano lituano per la | | |all'azione sui determinanti |Salute 2020. | | |sociali della salute e ad |• Roadmap e formazione | | |una piu' incisiva azione |professionale a medio | | |multisettoriale nell'ambito |termine per il | | |sanitario. |rafforzamento della | | |• Analisi della capacita' di|capacita' di agire in | | |governare agendo sui |maniera intersettoriale sui| | |determinanti sociali che |sui determinanti sociali | |Lituania |influenzano la salute. |della salute. | +----------+----------------------------+---------------------------+ | | |• Piattaforma di lavoro | | | |comune tra le agenzie delle| | | |Nazioni Unite e il Governo | | | |del paese per un'azione sui| | | |determinanti sociali della | | | |salute e una riduzione | | | |delle iniquita' per quanto | | | |concerne il rischio e le | | | |conseguenze delle malattie | | | |non trasmissibili. | | | |• Accordo su una roadmap | | | |per far confluire i | | | |determinanti sociali della | | | |salute nelle politiche e | | | |nei programmi di intervento| | | |sulle malattie croniche, | | | |finalizzato alla | | | |formulazione di un piano | | | |d'azione a breve e medio | | | |termine. | | | |• Pubblicazione del | | | |rapporto sulla capacita' di| | | |governance e le opzioni per| | | |un rafforzamento dei | | |• Aumento della capacita' di|meccanismi istituzionali | | |gestione e delle risorse |finalizzate ad un impatto | | |dedicate all'azione sui |piu' efficace dell'azione | | |determinanti sociali come |sui determinanti sociali | | |parte degli impegni per uno |della salute e sulle | | |sviluppo sostenibile e di |iniquita' nelle malattie | |Montenegro|giustizia sociale. |croniche. | +----------+----------------------------+---------------------------+ | |• Programma di formazione | | | |finalizzato al rafforzamento| | | |del know-how e della | | | |capacita' di attuare un |• Raggiungimento | | |approccio che coinvolga |dell'obiettivo prefissato | | |l'insieme delle istituzioni |dagli impegni nazionali | | |governative e della societa'|previsti dall'adesione alla| | |nella promozione |Dichiarazione di Banja Luka| | |dell'equita' nello stato di'|sull'Equita' in Salute in | |Moldavia |salute. |Tutte le Politiche. | +----------+----------------------------+---------------------------+ | |• Assistenza tecnica per | | | |analizzare le iniquita' | | | |nello stato di salute della | | | |popolazione. | | | |• Supporto all'elaborazione | | | |e svolgimento di un | | | |seminario, dedicato ai |• Rapporto nazionale OMS e | | |soggetti responsabili di |rapporto a livello | | |decisioni politiche sia a |distrettuale del Ministero | | |livello nazionale che |della Salute sull'analisi | | |subnazionale, che tratti |dei determinanti sociali | | |delle evidenze scientifiche |della salute in Polonia | | |e delle pratiche promettenti|• Capacita' istituzionale e| | |da utilizzare |delle risorse umane nel | | |nell'attuazione di politiche|coordinare le risorse | | |intersettoriali per la |necessarie a influire sui | | |promozione della salute e la|determinanti sociali della | | |riduzione delle iniquita', |salute e le iniquita' cosi'| | |in linea con la strategia |come priorita' identificate| |Polonia |Salute 2020. |a livello distrettuale. | +----------+----------------------------+---------------------------+ | |• Programma di formazione | | | |finalizzato all'integrazione| | | |dei determinanti sociali, | | | |con attenzione al principio | | | |di equita', nei processi di |• 3 valutazioni | | |valutazione delle politiche |sull'impatto delle misure | | |(come ad esempio la |di austerita' sull'equita' | | |Valutazione dell'Impatto |e raggiungemnto di un | | |sulla Salute), con |accordo sull'approccio per | | |particolare riguardo |integrare il principio di | | |all'impatto delle misure di |equita' nelle politiche del| |Portogallo|austerita'. |paese. | +----------+----------------------------+---------------------------+ | |• Programma di formazione | | | |per il rafforzamento del | | | |know-how e delle capacita' | | | |per l'attuazione di un | | | |approccio che coinvolga | | | |l'insieme delle istituzioni | | | |governative e della societa'| | | |nella promozione |• Raggiungimento | | |dell'equita' nello stato di |dell'obiettivo prefissato | | |salute in linea con la |dagli impegni nazionali | | |strategia Salute 2020 e la |previsti dall'adesione alla| | |Dichiarazione di Banja Luka |Dichiarazione di Banja Luka| | |sull'Equita' in Salute in |sull'Equita' in Salute in | |Romania |Tutte le Politiche. |Tutte le Politiche. | +----------+----------------------------+---------------------------+ | | |• Definizione di un | | |• Assistenza per sostenere |processo che porti ad una | | |l'impegno fonnale e le |maggiore capacita' di' | | |capacita' di integrare la |gestire azioni di riduzione| | |salute e il principio di |della vulnerabilita' ad uno| | |equita' nei piani nazionali |stato di salute carente, | | |di sviluppo. |attraverso un'azione sui | | |• Assistenza al |determinanti sociali. | | |rafforzamento delle |• Seminario Parlamentare | | |politiche intersettoriali e |tematico sul principio di | | |delle capacita' di agire sui|equita' nella salute come | | |fattori detenninanti di una |risorsa per uno sviluppo | | |maggiore vulnerabilita' ad |economico e sociale | |Serbia |uno stato di salute carente.|sostenibile ed equo. | +----------+----------------------------+---------------------------+ | | |• Valutazione settoriale | | | |condivisa dell'impatto | | | |delle politiche sulla | | |• Assistenza allo sviluppo |riduzione dei fattori che | | |di obiettivi condivisi di |determinano la | | |equita' tra diversi settori.|vulnerabilita' sociale. | | |• Assistenza al |• 2 rapporti a livello | | |rafforzamento del |nazionale sulle azioni | | |monitoraggio e analisi |intraprese per migliorare | | |dell'equita' nello stato di |l'equita' nello stato di | | |salute e dei determinanti |salute tra a) le donne e b)| |Slovenia |sociali. |e bambini e adolescenti. | +----------+----------------------------+---------------------------+ | |• Assistenza per accrescere | | | |le capacita' delle risorse | | | |umane sia a livello | | | |nazionale che subnazionale | | | |di effettuare una | | | |valutazione dell'impatto | | | |sulla salute (Health Impact | | | |Assessment), tenendo conto | | | |del principio di equita' per| | | |permettere il raggiungimento|• Accordo su uno standard | | |di uno standard condiviso |condiviso per il | | |tra gli istituti di salute |monitoraggio dei | | |pubblica regionali nel |detenninanti sociali e | | |monitoraggio dei |relative iniquita' nello | | |determinanti sociali e |stato di salute, sia a | | |relative iniquita' nello |livello nazionale che | |Slovaccbia|stato di salute. |subnazionale. | +----------+----------------------------+---------------------------+ | |• Assistenza alla | | | |pianificazione e attuazione | | | |di un pacchetto formativo a | | | |supporto degli Obiettivi di | | | |Sviluppo del Millennio a |• Guida normativa per | | |favore delle popolazioni Rom|incorporare politiche di | | |nel contesto dell'inizitiva |genere, diritti umani e | | |'Decennio di inclusione dei |equita' nei sistemi | | |Rom' e del lavoro portato |sanitari, programmi di | | |avanti dall'Unione Europea |salute pubblica a agende di| |Spagna |sui Rom. |sviluppo. | +----------+----------------------------+---------------------------+ | |• Assistenza tecnica per | | | |incorporare il principio di | | | |equita', politiche di genere| | | |e altri determinanti sociali| | | |all'interno di politiche e | | | |documenti programmatici come| | | |parte di una strategia |• Sviluppo di una lista di | | |onnicomprensiva di riforma |controllo sulle modalita' | | |della salute per il paese. |di integrazione dei | | |Tale assistenza tecnica si |determinanti sociali e del | | |basa su piani di attuazione |principio di equita' nei | | |nazionali esistenti (ad es. |piani d'azione condivisi, | | |Piano d'Azione Alimentare e |come parte integrante del | | |Nutrizionale) finalizzate ad|processo finalizzato alla | | |un Piano Nazionale per la |produzioe di un Piano | |Tagikistan|Salute. |Nazionale per la Salute. | +----------+----------------------------+---------------------------+ | |• Assistenza tecnica per | | | |l'elaborazione di uno studio| | | |sui determinanti sociali |• Studio sui determinanti | | |della salute e la loro |sociali della salute | | |distribuzione, che |(incluso il genere) e la | | |contribuisca allo sviluppo |loro distribuzione che | | |di un Piano Nazionale per la|contribuisca allo sviluppo | | |Salute coerente coi principi|di un Piano Nazionale per | |Turchia |della strategia Salute 2020.|la Salute in Turchia. | +----------+----------------------------+---------------------------+ | |• Programma di formazione ad| | | |hoc abbinato ad assistenza | | | |tecnica per lo sviluppo | | | |della bozza del profilo | | | |nazionale per I'Ucraina, per| | | |influenzare positivamente lo| | | |sviluppo, l'attuazione e il | | | |monitoraggio dei | | | |determinanti sociali della | | | |salute e le iniquita' di |• Profilo nazionale sulle | |Ucraina |salute correlate. |iniquita' di salute. | +----------+----------------------------+---------------------------+ | |• Programma di formazione | | | |per il rafforzamento del | | | |know-how e delle capacita' | | | |per l'attuazione di un | | | |approccio che coinvolga | | | |l'insieme delle istituzioni | | | |governative e della societa'| | | |nella promozione dei | | | |determinanti sociali e del |• Raggiungimento | | |principio di equita' nello |dell'obiettivo prefissato | |Repubblica|stato di salute in linea con|dagli impegni nazionali | |Ex |la strategia Salute 2020 e |previsti dall'adesione alla| |Jugoslava |gli impegni derivanti |Dichiarazione di Banja Luka| |di |dall'adesione alla |sull'Equita' in Salute in | |Macedonia |Dichiarazione di Banja Luka.|Tutte le Politiche. | +----------+----------------------------+---------------------------+
1.3 Attivita' che coinvolgono piu' Paesi
In aggiunta al lavoro specifico per singolo paese presentato nella sezione precedente, le attivita' dell'Ufficio di Venezia per il biennio 2013-14 contemplano una forte componente di lavoro che coinvolge piu' Paesi contemporaneamente. Le due principali attivita' vengono illustrate qui di seguito:
Allargamento e gestione della Rete OMS delle Regioni per la Salute (WHO Regions for Health Network)
L'attuazione della strategia Salute 2020 richiedera' interventi sia a livello nazionale che suhnazionale. In molti Stati Membri dell'OMS Europa la gestione dei sistemi sanitari, nonche' un'ampia gamma di politiche legate alla salute, sono soggette ad una giurisdizione subnazionale. Per questo motivo, azioni portate avanti a livello locale e regionale diventano cruciali per una coerenza politica necessaria all'attuazione di' Salute 2020 nei paesi. L'Ufficio di Venezia ha ricevuto mandato di coordinare, gestire ed ampliare la Rete OMS delle Regioni per la Salute allo scopo di sviluppare e testare il know-how specifico richiesto per agire a livello sub-nazionale sui determinanti sociali della salute e affrontare la sfida della riduzione delle iniquita'. Nel 2013 e 2014 e' stato programmato un sostanziale allargamento della Rete OMS delle Regioni per la Salute. Da notarsi come il Veneto e la Toscana rivestano gia' un ruolo di primo piano nella Rete. Anche la Provincia Autonoma di Trento, l'Emilia Romagna e la Sicilia collaborano in maniera sostanziale.
Formazione sulle modalita' di contrasto alle iniquita' nello stato di salute
Per affrontare il complesso tema dei determinanti sociali della salute e la riduzione della differenza nello stato di salute, sia all'interno di uno stesso Paese che tra Paesi diversi, gli stati membri dell'OMS stanno richiedendo all'Ufficio di Venezia assistenza in attivita' di formazione che fornisca know-how e sostegno all'elaborazione di soluzioni per affrontare problemi comuni e migliorare gli interventi. L'Ufficio di Venezia sta pertanto sviluppando un partenariato tra piu' Paesi finalizzato alla formazione sui determinanti sociali della salute. Questa nuova iniziativa costituira' un supporto diretto alla strategia Salute 2020 attraverso l'organizzazione di scambi di conoscenze tra Paesi su come si agisce sui determinanti sociali della salute e si riducono le iniquita'.
2. Interventi principali programmati in Italia in collaborazione con il Ministero della Salute e le Regioni italiane
Oltre al lavoro di carattere europeo svolto dall'Ufficio di Venezia nell'ambito della strategia Salute 2020, il rinnovo dell'Ufficio offre l'opportunita' di realizzare attivita' e servizi che abbiano un impatto diretto sul paese ospitante e sulle sue regioni, citta' e istituzioni. Le principali attivita' di cooperazione previste in Italia nel 2013-2014 sono descritte qui di seguito.
2.1 Assistenza tecnica e collaborazione per facilitare l'attuazione dei principi e degli obiettivi della strategia Salute 2020
La nuova strategia dell'OMS Salute 2020 puo' fornire una base di partenza ideale per mettere in risalto il lavoro portato avanti dall'Italia nell'affrontare le sfide della sanita' pubblica, soprattutto nella difficile situazione economica attuale. La strategia riconosce che gli Stati hanno punti di partenza diversi, differenti contesti e capacita'. La cooperazione a livello europeo puo' accellerare lo sviluppo di conoscenze e know-how, e in tale contesto ogni paese ha importanti cose da apprendere e da condividere. Tra i benefici di questa cooperazione c'e' annhe l'opportunita' di dare visibilita' internazionale alle esperienze italiane portate avanti a livello nazionale, regionale e locale. L'attuazione di questa collaborazione potrebbe basarsi su un formato simile a quello adottato nel 2008-2009 per l'esposizione dei principi contenuti nella Carta di Tallinn sui Sistemi Sanitari. Facendo riferimento a quell'esperienza positiva, si propone di ampliare il meccanismo per sostenere le istituzioni italiane nell'attuazione dei principi contenuti nella strategia Salute 2020. Molti dei 53 Stati Membri della Regione Europea dell'OMS, Italia inclusa, devono affrontare sfide serie nell'ambito della salute pubblica, con divari nello stato di salute costanti o addirittura crescenti, e devono fornire servizi in maniera equa e sostenibile. Le attivita' proposte permetteranno all'Italia e alle sue regioni di lavorare assieme per scambiare informazioni e pratiche innovative, arricchendo la capacita' istituzionale e le risorse umane individuali, in linea con la strategia Salute 2020. I prodotti essenziali consistono nel creare: • una rete interregionale per lo scambio di conoscenze, sia formale che informale; • un sito web con un forum per lo scambio e la diffusione di "buone pratiche"; • una dibattito ad alto livello (policy dialogue) tra i soggetti responsabili di decisioni politiche su come dare una risposta efficace ai nuovi scenari, come prepararsi ai cambiamenti economici e sociali, gestendo al meglio le possibili crisi. In particolare. come portare avanti i cambiamenti richiesti per fronteggiare l'attuale crisi finanziaria evitando o almeno minimizzando l'impatto sui gruppi vulnerabili della popolazione italiana; e • uno strumento informatico interattivo che presenti dettagliatamente esempi di "buone pratiche" esistenti in Italia.. Inoltre l'Ufficio di Venezia potrebbe facilitare lo scambio di conoscenze con Paesi in situazioni simili - separatamente o come parte di uno dei prodotti gia' menzionati. Tramite questa attivita', l'Italia potrebbe presentarsi come leader tra Paesi con economie avanzate per l'implementazione della strategia Salute 2020.
2.2 Sviluppo di' un programma speciale, di durata biennale, tra OMS e il Ministero della Salute nell'area della promozione della salute e della riduzione delle iniquita'
Il programma e' rivolto al personale di livello dirigenziale che sia coinvolto nell'elaborazione di politiche, o responsabile di servizi di sanita' pubblica, a livello regionale o locale. Lo scopo e' introdurre un nuovo approccio alla salute che consenta ai partecipanti di: • introdurre delle pratiche innovative in sanita' pubblica, in particolare l'approccio "Risorse salutogeniche per la salute" (Assets for health): • approfondire la comprensione delle nuove sfide e opportunita' a livello locale, regionale e nazionale, per promuovere la salute della popolazione, proteggere e migliorare quella dei gruppi vulnerabili, monitorare e ridurre le iniquita' di salute causate da fattori economici, sociali e ambientali; • accrescere le conoscenze sulle pratiche legislative, organizzative e manageriali attualmente adottate in Europa per promuovere la salute e ridurre le iniquita'; e • utilizzare strumenti e metodologie efficaci per valutare e rafforzare i piani di lavori correnti e futuri in questo settore (ad esempio i piani per la salute regionali e locali). Questa e' un'area di lavoro che raccoglie sempre maggiori richieste da parte delle autorita' socio-sanitarie italiane a livello nazionale, regionale e locale. Percio' questo programma e' disegnato per fornire delle risposte sistematiche e sostenibili a tali richieste. Sin dall'apertura dell'Ufficio di Venezia nel 2003 i suoi funzionari sono stati invitati a piu' di 100 eventi in Italia, dove la necessita' di conoscenze aggiornate sulle pratiche migliori per interventi efficaci di promozione della salute si e' manifestata soprattutto da parte delle regioni italiane e delle loro aziende sanitarie locali. Tramite questo programma l'Ufficio di Venezia puo' sostenere l'Italia nel colmare un divario formativo presente nel Paese sulle nuove metodologie di promozione della salute, sulle pratiche per ridurre le iniquita' e proteggere i gruppi vulnerabili. Non solo si esamineranno delle problematiche e i metodi per risolverle, ma si valuteranno anche le risorse e gli elementi positivi che esse presentano, al fine di capitalizzare le risorse salutogeniche presenti in Italia. In questo modo si dara' visibilita' anche a cio' che le regioni italiane fanno bene, con l'intento di salvaguardare e rafforzare queste risorse e aiutare altre regioni ad replicarle. Questo e' un momento opportuno per affrontare in maniera sistematica le esigenze del sistema socio-sanitario italiano ai vari livelli della struttura regionale, tramite il coordinamento del Ministero della Salute e l'attivo coinvolgimento delle regioni italiane. Un crescente corpo di conoscenze dell'impatto sullo sviluppo economico inerente efficaci programmi di promozione delle salute e prevenzione delle malattie dimostra come e' possibile contenere le spese sanitarie, ma solo se si affrontano anche le iniquita' in salute e si sostengono i gruppi piu' vulnerabili. Per trarre giovamento da questi benefici e' necessario che il sistema socio-sanitario disponga di risorse umane adeguate, dotate di specifiche abilita' e capaci di lavorare intersettorialmente. Cio' implica la creazione nuove modalita' lavorative, che incoraggino nuove forme di collaborazione tra professionisti della tutela della salute, dei servizi sociali e dello sviluppo locale e regionale. Questo programma biennale potrebbe diventare un passo importante e concreto per dare un seguito a livello nazionale e regionale al training richiesto all'Ufficio di Venezia da parte del Ministero della Salute nell'ambito della conferenza nazionale "Guadagnare Salute" (Venezia, 21-22 giugno 2012). Mentre il training della conferenza "Guadagnare Salute" e' aperto solo a due rappresentanti per ciascuna regione italiana, questo programma biennale sarebbe accessibile a un numero di risorse umane molto piu' esteso. Per ottenere dei progressi in questo settore e' necessario formare una massa critica di risorse umane adeguatamente preparate e inserite nella struttura decentralizzata del sistema socio-sanitario italiano. Pertantp, tramite il coordinamento del Ministero della Salute, si propone di formare una massa critica di circa 200 professionisti (12 provenienti da ciascuna delle regioni italiane piu' densamente popolate e 6 da ciascuna di quelle minori), in modo da poter garantire interventi sostenibili in quest'area di lavoro molto richiesta. Il periodo biennale consentira' lo sviluppo del programma in fasi ben definite. Ciascuna fase sara' caratterizzata da tematiche tecniche, a volte interconnesse, che saranno destinate a un insieme distinto di regioni, raggruppate a seconda di esigenze comuni. Ogni fase prevede circa 50 ore di formazione, i cui dettagli verranno sviluppati in un momento successivo da uno speciale gruppo di lavoro (Task Force), creato dal Ministero della Salute e dall'Ufficio di Venezia, per progettare, implementare e monitorare il programma.
2.3 Ulteriori benefici per l'Italia derivanti dall'ospitare l'Ufficio di Venezia
Ospitare l'Ufficio di Venezia apportera' ulteriori benefici all'Italia, derivanti dalla maggiore accessibilita' all'esperienza tecnica fornita dall'Ufficio nel miglioramento di politiche socio-sanitarie locali e nazionali. Alcuni esempi sono: • Organizzazione di seminari tecnici. L'Ufficio di Venezia puo' organizzare regolarmente dei seminari su tematiche prioritarie per l'Italia e le sue regioni. A seconda della tematica, i destinatari possono provenire dal settore socio-sanitario a livello nazionale o regionale, essere formato da politici o dirigenti sanitari. • Consulenza lampo su richiesta delle autorita' italiane. L'Ufficio di Venezia puo' fornire un riscontro su buone pratiche ed evidenze scientifiche che siano di supporto a riforme e programmi di sviluppo a tutela della salute. Cio' comprende anche consulenze sul principio di equita' in salute. • Assistenza tecnica e scientifica a conferenze nazionali e regionali. L'Ufficio di Venezia e' disponibile a fornire input di carattere scientifico a eventi di sanita' pubblica a livello nazionale e subnazionale. Questo lavoro puo' essere maggiormente formalizzato come parte del contributo dell'Ufficio OMS all'Italia. in coordinamento con il Ministero della Salute e le istituzioni italiane. • Consulenza e guida su come affrontare le iniquita' di natura sociale. Cio' puo' includere supporto nella preparazione di rapporti e analisi delle iniquita' sociali a livello regionale e locale. • Contributo scientifico a master patrocinati da istituzioni nazionali e regionali. Questo tipo di assistenza e' gia' stato fornito in passato a due master patrocinati dalla Regione del Veneto. Cio' puo' essere esteso ad altre istituzioni nazionali e regionali che patrocinino master, o altri percorsi di specializzazione di rilevanza nazionale e internazionale, inerenti le aree di lavoro dell'Ufficio di Venezia. • Maggiori opportunita' di partenariato internazionale per le istituzioni italiane. L'Ufficio di Venezia puo' rivestire il ruolo di intermediario nell'istituzione di rapporti con enti internazionali nel campo della ricerca, della medicina o della salute pubblica, che siano di interesse per l'Italia nel raggiungimento dei valori e degli obiettivi della strategia Salute 2020. Questo rafforzerebbe ulteriormente la capacita' delle istituzioni italiane e il loro potenziale nella mobilitazione delle risorse a medio termine. • Rafforzamento delle risorse umane. Formazione di giovani professionisti italiani tramite periodi di stage o di distacco a breve e medio termine presso l'Ufficio di Venezia. Cio' puo' essere ulteriormente rafforzato tramite l'intermediazione dell'Ufficio di Venezia per scambi formativi con altre istituzioni europee e internazionali. • Visibilita' al lavoro dell'Italia. Durante fora europei e internazionali l'Ufficio di Venezia puo' accrescere la visibilita' dell'Italia promuovendo in tali sedi le pratiche promettenti svolte nel paese. --------------- 1 Priorita' delle suddette Presidenze UE in ambito sanitario: a) Regno Unito 2005, Riduzione delle iniquita' di salute; b) Slovenia 2008. Politiche intersettoriali per incrementare una sana alimentazione e l'attivita' fisica; c) Spagna 2010. Verso l'equita' in salute: monitorare i determinanti sociali della salute e la riduzione delle iniquita' di salute; d) Polonia 2011. Ridurre il divario tra lo stato di salute all'interno dell'Unione Europea. 2 Harrison D, Ziglio E, Bums H, Brown C (in fase di elaborazione). Report of the Task Group on Govemance and Delivery Mechanisms. Copenhagen, WHO Regional Office for Europe. 3 http://whqlibdoc.who.int/publications/2010/9789241563970 eng.pdf 4 Stuckler D, Basu S, McKee M. Budget crises, health, and social welfare programs. BMJ 2010; 340:c3311 5 - CSDH. Closing the gap in a generation: health equity through action on the social determinants of health. Final Report of the Commission on Social Determinants of Health. Geneva, World Health Organization, 2008. - Living well across communities: prioritizing well-being to reduce inequalities. NHS North West, Manchester, NHS NW, 2010. |
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