Gazzetta n. 37 del 15 febbraio 2016 (vai al sommario)
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
DECRETO 30 dicembre 2015
Apporto di immobile di proprieta' dello Stato al fondo i3-Universita'.


IL MINISTRO DELL'ECONOMIA
E DELLE FINANZE

Visto l'art. 33 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito con modificazioni dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, recante disposizioni in materia di valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico (di seguito "art. 33");
Visto, in particolare, il comma 4 dell'art. 33, in forza del quale l'apporto o il trasferimento ai fondi di cui ai commi 2, 8-ter e 8-quater del medesimo articolo e' sospensivamente condizionato al completamento delle procedure amministrative di valorizzazione e di regolarizzazione;
Visto il comma 7 dell'art. 33, ai sensi del quale agli apporti e ai trasferimenti ai fondi effettuati ai sensi del medesimo articolo si applicano gli articoli 1, 3 e 4 del decreto-legge 25 settembre 2001, n. 351, convertito con modificazioni, dalla legge 23 novembre 2001, n. 410 (di seguito "decreto-legge 351");
Visto il comma 8-ter dell'art. 33, il quale prevede che, allo scopo di conseguire la riduzione del debito pubblico, il Ministro dell'economia e delle finanze promuove, attraverso la societa' di gestione del risparmio di cui al comma 1 del medesimo art. 33, con le modalita' di cui all'art. 4 del decreto-legge n. 351, la costituzione di uno o piu' fondi comuni di investimento immobiliare cui trasferire o conferire immobili di proprieta' dello Stato non utilizzati per finalita' istituzionali, nonche' diritti reali immobiliari e che ai predetti fondi possano, tra gli altri, apportare beni anche i soggetti di cui al comma 2 dell'art. 33;
Visto l'art. 4 del decreto-legge 351, concernente il conferimento di beni immobili a fondi comuni di investimento immobiliari;
Visto l'art. 1 del decreto-legge 351, in forza del quale l'Agenzia del demanio, con propri decreti dirigenziali, individua, sulla base e nei limiti della documentazione esistente presso gli archivi e gli uffici pubblici, i singoli beni, distinguendo tra beni demaniali e beni facenti parte del patrimonio indisponibile e disponibile; tali decreti dirigenziali hanno effetto dichiarativo della proprieta', in assenza di precedenti trascrizioni, e producono gli effetti previsti dall'art. 2644 del codice civile, nonche' effetti sostitutivi dell'iscrizione del bene in catasto;
Visto il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 19 marzo 2013 che ha costituito, ai sensi del comma 1 dell'art. 33, la Societa' per azioni denominata "Investimenti Immobiliari Italiani Societa' di gestione del risparmio societa' per azioni" (di seguito "la Societa'") per l'istituzione di uno o piu' fondi d'investimento immobiliari chiusi;
Visto il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 22 aprile 2015, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 108 del 12 maggio 2015, che avvia, ai sensi dell'art. 33, la costituzione del fondo comune di investimento immobiliare cui conferire o trasferire immobili di proprieta' dello Stato, non utilizzati per finalita' istituzionali e diritti reali immobliari, nonche' trasferire o conferire anche il patrimonio immobiliare delle Universita' statali, denominato "i3 - Universita'", gia' istituito con delibera del Consiglio di Amministrazione della Societa' del 23 dicembre 2014;
Visto il regolamento di gestione del fondo "i3 - Universita'", approvato con delibera del Consiglio di amministrazione della Societa' del 23 dicembre 2014 (di seguito "Regolamento");
Visto il decreto dell'Agenzia del demanio in data 11 marzo 2015, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 19 marzo 2015, con il quale e' stata dichiarata la proprieta' in capo allo Stato dei beni immobili compresi nell'allegato A al decreto medesimo, tra i quali e' incluso l'immobile denominato "ex Manifattura Tabacchi", sito in via Crisanzio - Bari (di seguito "l'Immobile");
Vista la nota n. U0758/15 del 7 aprile 2015, con la quale la Societa' chiede all'Agenzia del demanio di verificare la presenza di ulteriori cespiti di patrimonio disponibile, aventi caratteristiche idonee all'apporto al Fondo "i3 - Universita'";
Vista la nota n. 7059 del 9 aprile 2015, con la quale l'Agenzia del demanio riferisce di aver sottoposto all'attenzione della societa' tutti gli immobili al momento rispondenti ai criteri selettivi indicati dalla stessa societa' e, nel contempo, si rende disponibile a sottoporre all'esame della Societa' tutti gli ulteriori beni che, rispondenti ai criteri selettivi, dovessero nel tempo pervenire nella propria disponibilita';
Vista la nota n. 2755/15 dell'8 ottobre 2015 con la quale la Societa' ha trasmesso i risultati provvisori dell'attivita' estimale e della relazione di due diligence effettuata in data 24 marzo 2015 dalla societa' CBRE Valuation Spa, incaricata in qualita' di esperto indipendente;
Vista la nota prot. U2789/15 del 12 ottobre 2015 con la quale la Societa', sulla base degli esiti delle analisi tecnico-economiche ha individuato l'Immobile quale bene da inserire nel decreto di apporto al fondo "i3 - Universita'";
Vista la nota n. 20336 del 12 novembre 2015 con la quale l'Agenzia del demanio ha prestato il proprio assenso, per quanto di competenza, al conferimento dell'immobile al fondo "i3-Universita'";
Vista la nota della societa' n. U/3182 del 12 novembre 2015, con la quale ha comunicato che per l'Immobile non e' necessario alcun processo di valorizzazione urbanistica;
Vista la valutazione effettuata dalla societa' CBRE Spa in data 19 novembre 2015 per l'Immobile oggetto di apporto al fondo i3-Universita', nel quale vengono indicati due valori, rispettivamente, il valore di mercato, alla data del 19 novembre 2015, pari ad euro 1.020.000,00 ed il valore di apporto pari ad euro 1.000.000,00 al netto dello sconto di apporto del 2%;
Vista la nota n. 93218 del 25 novembre 2015 con la quale la Direzione VIII del Dipartimento del Tesoro del Ministero dell'economia e delle finanze ha richiesto all'Agenzia del demanio la verifica di congruita' per l'Immobile;
Vista la nota 2015/21498/CG del 2 dicembre 2015 con la quale l'Agenzia del demanio rende noto che la Commissione di congruita', con verbale n. 2015/18936/CG del 21 ottobre 2015, ha congruito la valutazione di stima dell'Immobile per l'importo di euro 1.000.000,00 effettuata dall'esperto indipendente in data 24 marzo 2015, successivamente confermatata con il rapporto di valutazione definitivo del 19 novembre 2015;
Considerato che le disposizioni di cui al comma 19 dell'art. 3 del decreto-legge 351, in materia di garanzia per vizi e per evizione, non risultano compatibili con l'art. 33, comma 4;
Preso atto che per l'immobile di cui all'art. 1 del presente decreto, riconosciuto come bene culturale ai sensi dell'art. 10 comma 1 del decreto legislativo n. 42/2004, e' stata rilasciata dal Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo - Commissione regionale per il patrimonio della Puglia, con provvedimento n. 93 del 24 agosto 2015, l'autorizzazione all'alienazione, con prescrizioni e condizioni, ai sensi dell'art. 56 del decreto legislativo n. 42/2004 e successive modifiche ed integrazioni;

Decreta:

Art. 1

Ai sensi dell'art. 4 del decreto-legge 351, e' individuato l'immobile cielo/terra - ubicato a Bari, in via Scipione Crisanzio n. 183 a/b/c/d/e e via Ravanas n. 233, denominato "ex Manifattura Tabacchi", identificato al Catasto terreni al foglio 95, particella 155 e al Catasto fabbricati al foglio 95, particella 155 sub 5 e sub 6, del Comune di Bari - per il conferimento al fondo immobiliare "i3-Universita'", a far data dalla pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. L'immobile e' conferito nello stato di fatto e di diritto in cui si trova, comprendente anche gli accessori e le pertinenze ad esso relativi, ancorche' non espressamente individuati nel decreto dell'Agenzia del demanio citato in premessa.
 
Art. 2

A fronte del conferimento di cui all'art. 1, il fondo "i3-Universita'" corrisponde al Ministero dell'economia e delle finanze, quale corrispettivo, un numero di quote pari al valore dell'immobile di euro 1.000.000,00 - corrispondente all'importo stimato dall'esperto indipendente nominato dalla Societa', congruito dall'apposita Commissione dell'Agenzia del demanio - diviso per il valore nominale unitario della singola quota, pari ad euro 500.000,00.
Le quote emesse dal fondo "i3 - Universita'" sono sottoscritte dal Ministero dell'economia e delle finanze con le modalita' previste dal Regolamento, quale corrispettivo per il conferimento dell'immobile apportato, in unica soluzione. Le quote sottoscritte saranno gestite in regime di dematerializzazione ai sensi dell'art. 8 del regolamento e saranno depositate presso Monte Titoli SpA.
Nel caso in cui il fondo "i3 - Universita'" non raggiunga, nel termine di 24 mesi dalla sua istituzione, l'ammontare minimo per l'operativita' previsto dall'art. 1.4 del regolamento, si procedera' alla revoca del presente decreto ed alla retrocessione dell'immobile allo Stato. La revoca e' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
 
Art. 3

Al conferimento in oggetto non si applicano le garanzie di cui al comma 19 dell'art. 3 del decreto-legge n. 351.
 
Art. 4

Il fondo immobiliare "i3 - Universita'" sara' immesso nel possesso giuridico dell'Immobile all'atto dell'apporto, mediante sottoscrizione congiunta da parte dell'Agenzia del demanio e della societa' di apposito verbale di consegna. La societa', ai sensi del comma 8-quinquies dell'art. 33, si fara' carico delle attivita' di regolarizzazione catastale dell'immobile apportato e provvedera' alle conseguenti attivita' di trascrizione e di voltura. Eventuali accertate difformita' relative ai dati catastali, individuate dall'Agenzia del demanio, non incidono sulla titolarita' del diritto sull'immobile.
 
Art. 5

Dall'applicazione del presente decreto non devono derivare oneri aggiuntivi a carico della finanza pubblica.
Il presente decreto e' trasmesso agli organi di controllo secondo la normativa vigente.
Roma, 30 dicembre 2015

Il Ministro: Padoan

Registrato alla Corte dei conti il 27 gennaio 2016 Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev. n. 169
 
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