Gazzetta n. 51 del 2 marzo 2016 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI |
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13 novembre 2015 |
Approvazione del Piano stralcio per l'assetto idrogeologico del sottobacino del fiume Fella. |
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IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Su proposta del
MINISTRO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Vista la legge 23 agosto 1988, n, 400, e successive modificazioni; Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20; Visto l'art. 87 del decreto legislativo 31 marzo 1988, n. 112; Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 10 aprile 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 104 del 7 maggio 2001, che, all'art. 1, comma 2, trasferisce dal Ministero dei lavori pubblici al Ministero dell'ambiente la Direzione generale della difesa del suolo e gli uffici con compiti in materia di gestione e tutela delle risorse idriche; Vista la legge 18 maggio 1989, n. 183, recante «Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo» e successive modifiche ed integrazioni; Visti, in particolare, l'art. 4, comma 1, e gli artt. 17 e 18 della legge 18 maggio 1989, n. 183, concernenti le modalita' di approvazione dei piani di bacino nazionali; Visto, in particolare, l'art. 17, comma 6-ter, della legge 18 maggio 1989, n. 183, che prevede che i piani di bacino idrografico possono essere redatti ed approvati anche per sottobacini o per stralci relativi a settori funzionali; Vista la legge 31 luglio 2002, n. 179, recante «Disposizioni in materia di ambiente»; Visto il decreto legislativo del 3 aprile 2006, n. 152, recante «Norme in materia ambientale» ed in particolare il comma 1 dell'art. 170, che prevede che «ai fini dell'applicazione dell'art. 65, limitatamente alle procedure di adozione ed approvazione dei piani di bacino, fino alla data di entrata in vigore della parte seconda del presente decreto, continuano ad applicarsi le procedure di adozione ed approvazione dei piani di bacino previste dalla legge 18 maggio 1989, n. 183»; Visto altresi' il comma 2-bis del citato art. 170 del decreto legislativo del 3 aprile 2006, n. 152, secondo il quale «le Autorita' di Bacino, di cui alla legge 18 maggio 1989, n. 183, sono prorogate, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, fino alla data di entrata in vigore del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di cui al comma 2, dell'art. 63 del presente decreto»; Visto il decreto-legge 12 maggio 2006, n. 173, convertite, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2006, n. 228, che proroga l'entrata in vigore della parte seconda del citato decreto legislativo n, 152 del 2006; Visto il decreto legislativo 8 novembre 2006, n. 284, recante, «Disposizioni correttive e integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152», che ha prorogato le Autorita' di Bacino, di cui alla legge n. 183 del 1989; Visto l'art. 1, commi 1 e 2, del decreto-legge del 30 dicembre 2008, n. 208, recante «Misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell'ambiente»; Visto il decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 208, convertito in legge con modificazioni dalla legge 27 febbraio 2009, n. 13 che, nelle more della costituzione dei distretti idrografici, proroga le Autorita' di bacino fino all'entrata in vigore del D.P.C.M. di cui al comma 2 dell'art. 63 del decreto legislativo n. 152 del 2006; Visto, in particolare, l'art. 4 del decreto legislativo 10 dicembre 2010, n. 219, recante «Attuazione della direttiva 2008/105/CE relativa a standard di qualita' ambientale nel settore della politica delle acque, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 82/176/CEE, 83/513/CEE, 84/156/CEE, 84/491/CEE, 86/280/CEE, nonche' modifica della direttiva 2000/60/CE e recepimento della direttiva 2009/90/CE che stabilisce, conformemente alla direttiva 2000/60/CE, specifiche tecniche per l'analisi chimica e il monitoraggio dello stato delle acque»; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 10 agosto 1989, recante la costituzione dell'Autorita' di Bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave e Brenta-Bacchiglione; Visti i decreti del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, recanti la delimitazione dei bacini idrografici di rilievo nazionale dell'Isonzo, Tagliamento, Piave e Brenta-Bacchiglione; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 agosto 2000 di approvazione del «Piano Stralcio per la Sicurezza Idraulica del medio e basso corso del fiume Tagliamento»; Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri dell'11 settembre 2003, n. 3309, recante «Primi interventi urgenti diretti a fronteggiare i danni conseguenti ai gravi eventi alluvionali verificatisi il 29 agosto 2003 nel territorio della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia» e la successiva O.P.C.M. 20 febbraio 2004, n. 3339, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 54 del 5 marzo 2004; Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri 16 gennaio 2009, n. 3732, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 23 del 29 gennaio 2009, recante «Ulteriori disposizioni dirette a fronteggiare la situazione determinatasi in conseguenza degli eventi alluvionali verificatisi il 29 agosto 2003 nel territorio della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia»; Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri 25 novembre 2009, n. 3824, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 217 del 18 settembre 2003, recante «Disposizioni urgenti di protezione civile dirette a fronteggiare i danni conseguenti alle eccezionali avversita' atmosferiche verificatesi il 4 settembre 2009 nel territorio della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia» e successive integrazioni e modifiche; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15 aprile 2011 recante «Revoca degli stati emergenza in relazione alle eccezionali avversita' atmosferiche verificatesi il 4 settembre 2009 nel territorio della provincia di Udine, agli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito il territorio delle province di Pordenone e Udine dal 22 maggio al 6 giugno 2009 ed alle eccezionali avversita' atmosferiche che hanno colpito il territorio della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia il giorno 23 luglio 2010», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 91 del 20 aprile 2011; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 novembre 2013 di approvazione del «Piano Stralcio per l'assetto idrogeologico dei bacini idrografici dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Piave, Brenta-Bacchiglione», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 97 del 28 aprile 2014; Considerata la delibera n. 1 del 3 marzo 2004, con la quale il Comitato istituzionale dell'Autorita' di bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione, nell'adottare il «Progetto di Piano stralcio per l'assetto idrogeologico dei bacini dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Piave, Brenta-Bacchiglione» ha preso atto per i Comuni di Malborghetto-Valbruna, Pontebba, Chiusaforte, Dogna, Moggio Udinese, Resiutta e Tarvisio, del bacino del Tagliamento, del regime commissariale di cui alle O.P.C.M. n. 3309 del 18 settembre 2003, n. 3339 del 20 febbraio 2004, n. 3732/2009 e n. 3824/2009, stabilendo che per tali aree il piano per l'assetto idrogeologico sarebbe stato adottato alla conclusione della fase emergenziale stabilita dalle ordinanze sopracitate; Considerata la delibera n. 2 del 3 marzo 2004, con la quale il Comitato istituzionale ha adottato anche le misure di salvaguardia relative al sopracitato «Progetto di Piano stralcio per l'assetto idrogeologico dei bacini dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Piave e Brenta-Bacchiglione», escludendo dall'applicazione delle medesime i sopracitati Comuni di Malborghetto-Valbruna, Pontebba, Chiusaforte, Dogna, Moggio Udinese, Resiutta e Tarvisio; Considerata la delibera n. 4 del 19 giugno 2007, con la quale il Comitato istituzionale ha adottato il «Progetto di Variante al Progetto di Piano stralcio per l'assetto idrogeologico dei bacini dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Piave, Brenta-Bacchiglione» e le corrispondenti misure di salvaguardia, ad esclusione dei Comuni di Malborghetto-Valbruna, Pontebba, Chiusaforte, Dogna, Moggio Udinese, Resiutta e Tarvisio; Considerata la delibera n. 5 del 9 novembre 2012, con la quale il Comitato istituzionale dell'Autorita' di bacino dei fiumi Isonzo, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione ha adottato il «Progetto di Piano stralcio per l'assetto idrogeologico del sottobacino del fiume Fella e le corrispondenti misure di salvaguardia» con riferimento al territorio dei soli comuni di Malborghetto-Valbruna, Pontebba, Chiusaforte, Dogna, Moggio Udinese, Resiutta e Tarvisio; Considerato l'avviso di adozione di tale progetto che, ai sensi dell'art. 18, comma 3, della legge 18 maggio l989, n. 183, e' stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 280 del 30 novembre 2012, nel Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia n. 52 del 27 dicembre 2012 e nel Bollettino ufficiale della Regione del Veneto n. 105 del 21 dicembre 2012; Considerato altresi' che, ai sensi dell'art. 18, comma 6 della legge 183 del 1989, sono state costituite, per quarantacinque giorni dalla pubblicazione dell'avvenuta adozione del progetto del piano, le sedi di consultazione presso le regioni e le province territorialmente interessate e che, decorso tale termine, nei quarantacinque giorni successivi sono state presentate osservazioni sul progetto di piano; Considerato che sul progetto di piano stralcio per l'assetto idrogeologico risultano acquisiti i pareri delle conferenze programmatiche ai sensi dell'art. 68, commi 3 e 4 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152; Viste le delibere della Giunta della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia n. 290 del 27 febbraio 2013 e n. 240 del 7 febbraio 2014; Considerato il parere del Comitato tecnico n. 5 del 29 maggio 2014; Visto che il «Progetto di Piano stralcio per l'assetto idrogeologico del sottobacino dei fiume Fella (PAIF)» adottato ha accertato e disposto la perimetrazione delle pericolosita' idraulica, geologica e da valanga del sottobacino, costituendone riferimento; Vista la delibera del Comitato istituzionale del 22 dicembre 2014, n. 1, con la quale, in conformita' con quanto prescritto dalla legge 3 agosto 1998, n. 267 e successive modifiche e integrazioni e dal decreto legislativo n. 152 del 2006, Parte III, il Comitato stesso, tenendo conto delle osservazioni e dei pareri sopra richiamati, ha adottato il presente piano stralcio; Visto l'avviso di adozione del Piano stralcio per l'Assetto idrogeologico del sottobacino del fiume Fella (PAIF) pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 100 del 2 maggio 2015; Vista la relazione. DICA - n. prot. 999 del 16 ottobre 2015 del Dipartimento per il coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio dei ministri; Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 13 novembre 2015;
Decreta:
Art. 1
1. E' approvato il «Piano stralcio per l'assetto idrogeologico del sottobacino del fiume Fella (PAIF)», adottato dal Comitato istituzionale dell'Autorita' di bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione, con delibera n. 1 del 22 dicembre 2014. 2. Il Piano si compone degli elaborati di seguito specificati che fanno parte integrante del presente decreto: relazione generale, comprensiva dell'allegato I: Elenco delle aree soggette a pericolosita' geologica, articolata in: fase conoscitiva; fase propositiva; fase programmatica; bibliografia; elaborati cartografici riguardanti la perimetrazione e classificazione delle aree in relazione alla pericolosita' idraulica, geologica e da valanga e precisamente: n. 12 tavole relative alla pericolosita' idraulica; n. 36 tavole relative alla pericolosita' geologica; n. 12 tavole relative alla pericolosita' da valanga; norme di attuazione. |
| Art. 2
1. Il presente decreto e gli elaborati allegati di cui all'art. 1, sono depositati presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - Direzione generale per la tutela del territorio e delle risorse idriche - nonche' presso la sede dell'Autorita' di bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione. Gli elaborati di tale Piano sono altresi' disponibili sul sito internet dell'Autorita' di bacino di fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione all'indirizzo www.adbve.it. 2. Il presente decreto, previa registrazione da parte dei competenti organi di controllo, sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e, a cura della regione territorialmente competente, nel rispettivo Bollettino Ufficiale. 3. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 13 novembre 2015
Il Presidente del Consiglio dei ministri Renzi Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare Galletti
Registrato alla Corte dei conti il 7 gennaio 2016 Ufficio controllo atti Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, registro n. 1, foglio n. 22 |
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