Gazzetta n. 69 del 23 marzo 2016 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERA 23 dicembre 2015
Relazione sul sistema Monitoraggio investimenti pubblici (MIP) e Codice unico di progetto (CUP) relativa al primo e secondo semestre 2014 e al primo semestre 2015. (Delibera n. 124/2015).


IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

Visto l'art. n. 1 della legge 17 maggio 1999, n. 144, che prevede, fra l'altro, la costituzione, presso questo Comitato, di un sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici (MIP) e pone a carico del Comitato stesso l'onere di relazionare periodicamente al Parlamento sull'evoluzione del sistema suddetto;
Visto l'art. n. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, il quale dispone che, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ai fini del suddetto monitoraggio, ogni progetto d'investimento pubblico, nuovo o in corso di attuazione, sia dotato di un Codice unico di progetto (CUP), le cui modalita' e procedure attuative sono state definite e regolamentate da questo Comitato con delibere 27 dicembre 2002, n. 143 (G.U. n. 87/2003; errata corrige in G.U. n. 140/2003) - che tra l'altro al punto 1.1.7 istituisce la Struttura di supporto CUP - e 29 settembre 2004, n. 24 (G.U. n. 276/2004);
Viste le proprie delibere 29 settembre 2004, n. 25 (G.U. n. 276/2004) e 17 novembre 2006, n. 151 (G.U. n. 14/2007), con le quali questo Comitato da' rispettivamente incarico alla Struttura di supporto CUP di operare come "Unita' centrale" preposta all'avviamento e alla gestione del sistema MIP, e da' mandato di attivare una fase di sperimentazione del MIP con riferimento al settore dei lavori pubblici, basata sul collegamento tra il sistema CUP, il Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici (SIOPE) e i principali sistemi di monitoraggio che seguono le infrastrutture d'interesse nazionale;
Visti i protocolli d'intesa, sottoscritti dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica (DIPE), ai sensi della delibera n. 151/2006, con il Ministero dell'economia e delle finanze - RGS, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, le Regioni Basilicata, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Lombardia, Molise, la Provincia di Milano, il Comune di Bologna, ANAS S.p.A. e Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., pubblicati sul sito internet del sistema CUP/MIP;
Vista la propria delibera 26 giugno 2009, n. 34, che al punto 2.3 stabilisce che, per il proseguimento della sperimentazione e dello sviluppo del sistema MIP, il DIPE dia avvio alla progettazione dei settori incentivi, ricerca e formazione;
Visti i protocolli d'intesa sottoscritti dal DIPE, ai sensi della delibera n. 34/2009, con il Ministero dello sviluppo economico, l'Universita' di Tor Vergata, il Consiglio nazionale delle ricerche e l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia;
Viste le proprie delibere 27 marzo 2008, n. 50 (G.U. n. 186/2008 S.O.), 18 dicembre 2008, n. 107 (G.U. n. 61/2009) e 13 maggio 2010, n. 4 (G.U. n. 216/2010 S.O.), con le quali questo Comitato ha disposto l'attivazione di una sperimentazione del monitoraggio finanziario delle infrastrutture strategiche (monitoraggio grandi opere - MGO), previsto dall'art. n. 176, comma 3, lett. e) del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 e s.m.i. (codice dei contratti pubblici), individuando quale oggetto della sperimentazione la parte della tratta T5 della Metro C di Roma realizzata dal Consorzio E.R.E.A. e la "Variante di Cannitello", entrambe opere inserite nel Programma delle infrastrutture strategiche approvato con delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (G.U. n. 51/2002 S.O.), ai sensi della legge 21 dicembre 2001, n. 443;
Vista la delibera 5 maggio 2011, n. 45 (G.U. n. 234/2011; errata corrige in G.U. n. 281/2011), con la quale questo Comitato ha preso atto che le attivita' svolte ed i risultati ottenuti nel corso della suddetta sperimentazione sono stati utilizzati per l'elaborazione del progetto C.A.P.A.C.I. ("Creating Automated Procedures Against Criminal Infiltration in public contracts"), predisposto - con il supporto di FORMEZ - dal DIPE congiuntamente al Ministero dell'interno ed al Consorzio CBI dell'ABI (customer to business interaction) e ammesso a co-finanziamento da parte della Commissione europea nell'ambito dei progetti inerenti la sicurezza, e ha disposto che la sperimentazione proseguisse e venisse eventualmente estesa ad altro idoneo intervento;
Visto il protocollo firmato il 6 febbraio 2013 tra il DIPE, il Ministero dell'interno, il Gruppo di lavoro per la legalita' e la sicurezza del progetto Pompei, la Soprintendenza archeologica di Napoli e Pompei e il Consorzio CBI dell'ABI, che inserisce il "progetto Grande Pompei" nella sperimentazione di cui al precedente punto;
Vista la legge 13 agosto 2010, n. 136, come modificata dal decreto legge 12 novembre 2010, n. 187, convertito con modificazioni dalla legge 17 dicembre 2010, n. 217, e visti in particolare:
l'art. n. 3, che prevede, al fine di prevenire infiltrazioni criminali, l'onere di tracciabilita' dei flussi finanziari a carico degli appaltatori, subappaltatori e subcontraenti della filiera delle imprese, nonche' a carico dei concessionari di finanziamenti pubblici anche europei, a qualsiasi titolo interessati a lavori, servizi e forniture pubbliche, tra l'altro disponendo che gli strumenti di pagamento debbano riportare il codice identificativo di gara (CIG), rilasciato da parte dell'Autorita' per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (AVCP), e, ove obbligatorio ai sensi del menzionato art. n. 11 della legge n. 3/2003, il CUP;
l'art. n. 6, che sanziona, tra l'altro, la mancata apposizione del CUP sui suddetti strumenti di pagamento;
Visto l'art. n. 1 del decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, che con riguardo alla realizzazione di opere pubbliche ha preordinato l'apposizione del CUP non solo ai fini dell'ottenimento dei relativi finanziamenti pubblici, ma anche del rilascio del CIG da parte dell'AVCP;
Visto l'art. n. 36 del decreto legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, che dispone che il controllo dei flussi finanziari previsto dal citato art. n. 176 del decreto legislativo n. 163/2006 si applichi alle opere di cui alla Parte II, Titolo III, Capo IV di detto decreto legislativo ovvero a tutte le infrastrutture strategiche, stabilendo che tale controllo venga effettuato secondo le modalita' e le procedure, anche informatiche, individuate con la citata delibera di questo Comitato n. 45/2011, e che questo Comitato aggiorni tali modalita' di esercizio con l'adozione di apposita delibera;
Vista la propria delibera 28 gennaio 2015, n. 15 (G.U. n. 155/2015), con la quale questo Comitato ha approvato le linee guida per il monitoraggio finanziario delle grandi opere in attuazione del disposto del succitato art. n. 36, nonche' il prototipo di Protocollo operativo da stipularsi tra la Stazione appaltante e l'impresa aggiudicataria;
Vista la propria delibera 26 ottobre 2012, n. 124 (G.U. n. 50/2013), con la quale - nell'approvare le relazioni sul Sistema CUP/MIP relative al primo e secondo semestre del 2011, veniva disposto che il DIPE procedesse all'istituzione di un tavolo di lavoro fra le Amministrazioni, sia centrali sia regionali, titolari di sistemi di monitoraggio, per la razionalizzazione del complesso di tali sistemi, con gli obiettivi della semplificazione amministrativa, del contenimento dei costi di progettazione e di gestione dei sistemi e della facilitazione nel confronto delle varie elaborazioni, e per ridurre le possibilita' di errori;
Viste le proprie delibere 27 settembre 2013, n. 71 (G.U. n. 40/2014) e 1° agosto 2014, n. 38 (G.U. n. 256/2014), con le quali sono state approvate le relazioni sul sistema CUP/MIP relative ai semestri, rispettivamente, degli anni 2012 e 2013;
Preso atto che la relazione traccia un quadro esaustivo delle attivita' svolte nel corso dell'anno 2014 e nel primo semestre 2015 per lo sviluppo del sistema complessivo CUP/MIP, e ne descrive risultati e progetti futuri in relazione alle principali aree d'interesse;
Preso atto in particolare che:
1. per quanto concerne il sistema Monitoraggio investimenti pubblici:
la relazione evidenzia, per i vari settori del MIP, la relativa fase di progettazione/attuazione e delinea le azioni che si prevede di attuare nel secondo semestre 2015;
in particolare, per il MIP lavori pubblici, nel periodo considerato e' stata svolta, al fine di aumentare il grado di copertura della banca dati, un'incisiva opera di sensibilizzazione nei confronti di vari soggetti attuatori, tra cui principalmente concessionari autostradali e Autorita' portuali nazionali; tale opera ha portato a selezionare "progetti pilota" per ciascun operatore, da utilizzare come test per l'invio dei dati MIP, con il proposito di identificare successivamente soluzioni adeguate per la trasmissione a regime delle informazioni su tutti i progetti attivi, e di caricare gli stessi sul sistema sulla base di apposito applicativo; nel medesimo periodo sono stati realizzati 2 cruscotti, che aggiungono nuove funzionalita' al sistema MIP: l'uno analitico, mirato a visionare/interrogare/organizzare i dati, e l'altro, cosiddetto "direzionale", finalizzato a rendere disponibili macro-aggregazioni per settori e territori;
per il settore della ricerca e formazione, nel 1° semestre 2014 sono state redatte con il CNR le linee guida per la generazione dei CUP sui progetti di ricerca, intese a uniformare le richieste del codice in tale ambito e che sono state anche condivise con l'Universita' di Tor Vergata, con la quale sempre nel 2014 e' stato rinnovato il protocollo per attivare il MIP ricerca e formazione;
nel primo semestre 2015 e' stato avviato il progetto "Open CUP", cofinanziato dall'Unione europea e che, al fine di rendere le informazioni CUP agevolmente disponibili a tutta la platea di soggetti interessati, presenta in un'unica area web le decisioni di investimento pubblico programmate sul territorio nazionale, scaricabili in formato di open data;
2. per quanto concerne il Codice unico di progetto:
la relazione specifica gli elementi che compongono il "corredo informativo" del CUP ed evidenzia che i relativi dati sono raccolti in due distinte banche dati, entrambe gestite dalla Struttura di supporto CUP del DIPE: la prima relativa ai progetti di investimento e la seconda concernente i soggetti responsabili della realizzazione dei progetti stessi ("soggetti responsabili") e i funzionari accreditati al Sistema per la generazione dei CUP ("utenti di riferimento");
nei semestri considerati si e' registrato un incremento progressivo nel numero dei soggetti responsabili, che sono passati dai 24.161 della fine dell'anno 2013 ai 25.456 della fine del 1° semestre 2015, mentre il numero degli utenti nel medesimo arco temporale e' aumentato da 60.447 a 67.499;
il numero dei CUP presenti nella banca dati progetti - che nelle tabelle della relazione e' ripartito a seconda della "natura", dell'anno di decisione e di richiesta del CUP e del settore - e' passato dai circa 2 milioni e mezzo della fine dell'anno 2013 a circa 3 milioni nel 1° semestre 2015: di questi circa tre quarti sono attivi; per quanto concerne la ripartizione per settore, la relazione evidenzia che il 60% dei progetti riguarda opere ed infrastrutture sociali e interventi formativi e comunque di sostegno al mercato del lavoro;
3. per quanto concerne il sistema Monitoraggio grandi opere (MGO) e il progetto C.A.P.A.C.I.:
il progetto C.A.P.A.C.I., cofinanziato dalla Commissione europea e conclusosi in data 2 settembre 2014, e' stato, tra l'altro, citato "quale buona prassi" nella relazione sulla corruzione predisposta dalla Commissione europea e presentata al Consiglio e al Parlamento europeo il 3 febbraio del medesimo anno (Report from the Commission to the Council and the European Parliament EU anti-corruption report): esso mirava a creare uno strumento utile ad acquisire dati sistematici sui flussi finanziari delle imprese che costituiscono la filiera dei fornitori di un'opera strategica, da riversare in una banca dati atta a essere interrogata con sistemi di business intelligence e provvista di sistemi di warning automatici, al fine di cogliere e gestire informazioni di interesse, soprattutto a fini anti-mafia;
in attuazione delle Linee guida di cui alle delibere n. 45/2011 e 15/2015, il DIPE, con l'ausilio della Struttura di supporto CUP e in un regime di partenership pubblico - privato che coinvolge anche il CBI, ha progettato un sistema informatico basato sugli strumenti individuati nel corso della sperimentazione avviata da questo Comitato e affinata in sede di realizzazione del "progetto C.A.P.A.C.I." (costituzione di un'anagrafe degli esecutori; utilizzo di conti "dedicati" in via esclusiva all'opera considerata; obbligo di effettuare i pagamenti mediante bonifico SEPA, che riporti una stringa alfanumerica comprensiva del CUP; obbligo, per tutti i componenti della filiera, di rilasciare al proprio istituto finanziario una lettera di "manleva" per autorizzarlo a trasmettere i dati sulle movimentazioni finanziarie e gli estratti conto al DIPE, che gestisce la relativa banca dati, configurata come sito web ad accesso riservato);
4. per quanto attiene alla razionalizzazione dei sistemi di monitoraggio:
in attuazione dalla delibera n. 124/2012 e' stato attivato, presso il DIPE, un tavolo interistituzionale, cui partecipano le principali Amministrazioni centrali, l'ANAC, rappresentanti della Conferenza Stato - Regioni, di 5 regioni e di SOGEI: in tale ambito sono state intanto rilevate le informazioni comuni ai principali sistemi di monitoraggio, nazionali e regionali per i vari settori, e sono stati concordati i principi base per il raggiungimento dell'obiettivo dell'interazione tra le varie banche dati;
sono state poi esaminate le modalita' informatiche di raccolta dati per pervenire a forme di semplificazione amministrativa, nel presupposto che a regime ogni dato dovra' essere trasmesso dal soggetto responsabile dell'attuazione del progetto una sola volta, e sono state al riguardo individuate tre possibili soluzioni, che verranno sottoposte a questo Comitato; nelle more il DIPE sta predisponendo protocolli d'intesa, da formalizzare nel 2° semestre 2015, con l'ANAC, con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e con l'Agenzia per la coesione territoriale al fine di acquisire/scambiare le informazioni presenti nelle rispettive banche dati;
Preso atto che la relazione riporta altresi' dati sull'evoluzione del sistema di monitoraggio attivato dall'inizio dell'anno 2013 con la Regione Emilia - Romagna in ordine ai pagamenti effettuati a favore dei privati per la ricostruzione/riparazione degli edifici danneggiati dal sisma del 2012, sottolineando che il sistema e' basato su criteri mutuati dal "progetto C.A.P.A.C.I." (utilizzo del CUP e di conti "dedicati");
Considerato che il sistema CUP/MIP, in conseguenza degli interventi normativi e regolatori richiamati in premessa, assume una rilevanza crescente ai fini sia delle conoscenze necessarie per una programmazione efficiente sia del contrasto alla criminalita', soprattutto mafiosa, e - piu' in generale - della lotta alla corruzione;
Considerato che il rafforzamento delle procedure di monitoraggio costituisce un impegno strategicamente cruciale, soprattutto in un periodo in cui necessitano informazioni tempestive, attendibili e coerenti per la razionalizzazione e il contenimento della spesa pubblica;
Ritenuto necessario confermare la Struttura di supporto CUP, impiegata anche nella progettazione e gestione dei sistemi MIP e MGO, rafforzandola - come previsto dalle da ultime dalle citate delibere nn. 45/2011, 124/2012, 71/2013 e 38/2014 - e dotandola di un'organizzazione piu' stabile in vista delle crescenti necessita' delle banche dati CUP e dei citati sistemi MIP e MGO;
Ritenuto di fare propria la relazione sul sistema CUP/MIP relativa al primo e secondo semestre 2014 e al primo semestre 2015, presentata dal DIPE a questo Comitato, e di trasmetterla al Parlamento ai sensi dell'art. n. 1, comma 6, della citata legge n. 144/1999;
Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del vigente regolamento di questo Comitato (art. n. 3 della delibera 30 aprile 2012, n. 62);
Vista la nota DIPE n. 5587-P del 23 dicembre 2015, predisposta congiuntamente dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta a base dell'odierna seduta del Comitato, contenente le valutazioni da riportare nella presente delibera;
Udita la proposta del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con funzioni di Segretario di questo Comitato;

Delibera:

1. E' approvata la relazione sul sistema CUP/MIP relativa al primo e secondo semestre 2014 e al primo semestre 2015, comprensiva del resoconto sullo sviluppo del progetto di Monitoraggio finanziario delle grandi opere (MGO) e del resoconto sulle attivita' di razionalizzazione dei sistemi di monitoraggio effettuate in attuazione della delibera n. 124/2012.
2. La relazione di cui al punto 1 e' trasmessa al Parlamento ai sensi dell'art. n. 1, comma 6, della legge 17 maggio 1999, n. 144, e viene pubblicata sul sito internet http://www.programmazioneeconomica.gov.it/ .

Roma, 23 dicembre 2015

Il Presidente: Renzi
Il Segretario: Lotti
Registrato alla Corte dei conti il 1° marzo 2016 Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev. n. 444
 
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