Gazzetta n. 124 del 28 maggio 2016 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERA 23 dicembre 2015
Programma delle infrastrutture strategiche (legge n. 443/2001). Asse viario Marche Umbria e quadrilatero di penetrazione interna. Maxilotto n. 2 - Pedemontana delle Marche. Reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio e approvazione del progetto definitivo del secondo stralcio funzionale «Matelica Nord - Matelica sud/Castelraimondo nord». (CUP F12C03000050021). (Delibera n. 109/2015).


IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

Vista la legge 21 dicembre 2001, n. 443 (cd. «Legge obiettivo»), art. 1, e s.m.i., che stabilisce che il Governo, nel rispetto delle attribuzioni costituzionali delle regioni, individua le infrastrutture pubbliche e private e gli insediamenti produttivi strategici e di preminente interesse nazionale a mezzo di un programma (Programma delle infrastrutture strategiche) predisposto dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, d'intesa con i Ministri competenti e le regioni o province autonome interessate, nonche' l'ente Roma capitale ove interessato, e che lo stesso e' inserito, previo parere di questo Comitato e intesa della Conferenza unificata, nel Documento di programmazione economico-finanziaria (oggi Documento di economia e finanza - DEF), in apposito Allegato (Allegato infrastrutture);
Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n. 51/2002 S.O.), con la quale questo Comitato, ai sensi del richiamato art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato il 1° Programma delle infrastrutture strategiche, che all'Allegato 1 include, nell'ambito dei «Corridoi trasversali e dorsale appenninica», l'infrastruttura «Asse viario Marche - Umbria e Quadrilatero di penetrazione interna» (di seguito indicato come «Quadrilatero Marche Umbria»);
Vista la delibera 1° agosto 2014, n. 26, (Gazzetta Ufficiale n. 3/2015 S.O.), con la quale questo Comitato ha espresso parere sull'11° Allegato infrastrutture al Documento di economia e finanza (DEF) 2013 che include, nella tabella 0 «Programma infrastrutture strategiche», nell'ambito della infrastruttura «Asse viario Marche Umbria» gli interventi «Pedemontana Marche-sub lotto n. 1 ML2/L2/2.1» e «Pedemontana Marche-sub lotto n. 2 ML2/L2/2.2»;
Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», e s.m.i., e visti in particolare la parte II, titolo III, capo IV, concernente «Lavori relativi a infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi» e in particolare:
l'art. 163, che attribuisce al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti la responsabilita' dell'istruttoria sulle infrastrutture strategiche, anche avvalendosi di apposita «Struttura tecnica di missione», e la responsabilita' di assicurare la coerenza tra i contenuti della relazione istruttoria e la relativa documentazione;
l'art. 165, comma 7-bis, il quale dispone che per le infrastrutture strategiche, qualora il vincolo preordinato all'esproprio sia decaduto, questo Comitato ne puo' disporre la reiterazione con deliberazione motivata, su proposta del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, previa istanza del soggetto aggiudicatore;
l'art. 176, che, al comma 20, individua un'aliquota forfetaria, non soggetta a ribassi d'asta, ragguagliata al costo complessivo dell'intervento, finalizzata tra l'altro all'attuazione delle previste misure volte alla prevenzione e repressione della criminalita' e dei tentativi di infiltrazione mafiosa;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, concernente il «Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilita'», e s.m.i.;
Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 9 giugno 2015, n. 194, con il quale e' stata soppressa la struttura tecnica di missione istituita con decreto dello stesso Ministro 10 febbraio 2003, n. 356, e s.m.i. e sono state trasferite alle direzioni generali competenti del Ministero i compiti di cui all'art. 3 del medesimo decreto;
Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63 (Gazzetta Ufficiale n. 248/2003), con la quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel 1° Programma delle infrastrutture strategiche;
Vista la normativa vigente in materia di Codice unico di progetto (CUP) e, in particolare:
la legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante: «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione» che, all'art. 11, dispone che ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un CUP;
la legge 13 agosto 2010, n. 136, come modificata dal decreto-legge 12 novembre 2010, n. 187, convertito, dalla legge 17 dicembre 2010, n. 217, che, tra l'altro, definisce le sanzioni applicabili in caso di mancata apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento;
le delibere 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta Ufficiale n. 87/2003, errata corrige nella Gazzetta Ufficiale n. 140/2003) e 29 settembre 2004, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n. 276/2004), con le quali questo Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del CUP e stabilito che il CUP deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti di investimento pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, che all'art. 1, comma 5, istituisce presso questo Comitato il «Sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici» (MIP), con il compito di fornire tempestivamente informazioni sull'attuazione delle politiche di sviluppo e funzionale all'alimentazione di una banca dati tenuta nell'ambito di questo stesso Comitato;
Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, concernente: «Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g), della legge 31 dicembre 2009, n. 196, in materia di procedure di monitoraggio sullo stato di attuazione delle opere pubbliche, di verifica dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del Fondo opere e del Fondo progetti»;
Visto l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, che regolamenta il monitoraggio finanziario dei lavori relativi alle infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi di cui agli artt. 161, comma 6-bis e 176, comma 3, lettera e), del citato decreto legislativo n. 163/2006, e visto in particolare il comma 3 dello stesso articolo, cosi' come attuato con delibera di questo Comitato 28 gennaio 2015, n. 15, (Gazzetta Ufficiale n. 155/2015), che aggiorna le modalita' di esercizio del sistema di monitoraggio finanziario di cui alla delibera 5 maggio 2011, n. 45 (Gazzetta Ufficiale n. 234/2011, errata corrige Gazzetta Ufficiale n. 281/2011);
Visto il decreto 14 marzo 2003, emanato dal Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro della giustizia e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, e s.m.i., con il quale - in relazione al disposto dell'art. 15, comma 5, del decreto legislativo n. 190/2002 (ora art. 180, comma 2, del decreto legislativo n. 163/2006) - e' stato costituito il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere (CCASGO);
Vista la delibera 3 agosto 2011, n. 58 (Gazzetta Ufficiale n. 3/2012), con la quale questo Comitato, su proposta del CCASGO, ha dettato linee guida per la stipula degli accordi in materia di sicurezza e lotta antimafia di cui all'art. n. 176 del menzionato decreto legislativo n. 163/2006;
Vista la delibera 8 agosto 2015, n. 62 (Gazzetta Ufficiale n. 271/2015), con la quale questo Comitato ha approvato lo schema di Protocollo di legalita' precedentemente licenziato dal CCASGO nella seduta del 13 aprile 2015;
Visto il decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito dalla legge 11 novembre 2014, n. 164, e s.m.i., e visto in particolare l'art. 3, che:
ai commi 1 e 1-bis, ha incrementato la dotazione del Fondo di cui all'art. 18, comma 1, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito dalla legge 9 agosto 2013, n. 98;
al comma 2, ha stabilito che con uno o piu' decreti del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, siano finanziati, a valere sulle risorse del Fondo sopra richiamato, tra l'altro gli interventi di cui alla lettera b) del comma stesso, «appaltabili entro il 28 febbraio 2015 e cantierabili entro il 31 ottobre 2015», compreso il «Quadrilatero Umbria-Marche»;
al comma 5, ha previsto che il mancato rispetto dei termini di appaltabilita' e cantierabilita' fissati al comma 2, per gli interventi di cui tra l'altro alla succitata lettera b), determina la revoca del finanziamento assegnato ai sensi dello stesso decreto-legge n. 133/2014;
Visto il decreto 14 novembre 2014, n. 498, del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, che, tra l'altro, ha:
quantificato i finanziamenti da attribuire agli interventi di cui al richiamato art. 3, comma 2, lettera b), del decreto-legge n. 133/2014 (tra cui 120 milioni di euro per il «quadrilatero Umbria - Marche», imputati per 15 milioni di euro sull'anno 2015, 15 milioni di euro sull'anno 2016, 15 milioni di euro sull'anno 2017, 30 milioni di euro sull'anno 2018, 15 milioni di euro sull'anno 2019, 30 milioni di euro sull'anno 2020), prevedendo che l'utilizzo dei finanziamenti per gli interventi da sottoporre all'approvazione di questo Comitato avvenga con le modalita' di erogazione indicate dal decreto stesso «da riportarsi nella delibera di approvazione del finanziamento ovvero di modifica del quadro economico»;
indicato, per ogni intervento, le condizioni temporali per il raggiungimento delle finalita' precisate dal decreto-legge n. 133/2014, precisando che, per l'intervento in esame, il finanziamento assegnato sarebbe stato mantenuto qualora la Quadrilatero S.p.A. avesse trasmesso alla allora Struttura tecnica di missione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, «per il Maxilotto 2 Pedemontana delle Marche, lo stralcio del progetto definitivo in relazione al tratto funzionale coerente con la disponibilita' finanziaria assegnata e per il Maxilotto 1, asse principale S.S. 77 Foligno Civitanova Marche, una relazione sull'andamento dei lavori che attestasse uno stato di avanzamento sui sub lotti 1.2 e 2.1 non inferiore al 90 per cento»;
previsto che la mancata comunicazione periodica al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti degli avanzamenti di spesa connessi allo stato avanzamento lavori o allo stato interno lavori comporta, per il soggetto aggiudicatore, la sospensione dell'erogazione della corrispondente quota annuale di finanziamento;
Viste le delibere 31 ottobre 2002, n. 93 (Gazzetta Ufficiale n. 30/2003), 27 maggio 2004, n. 13 (Gazzetta Ufficiale n. 115/2005), 2 dicembre 2005, n. 145 (Gazzetta Ufficiale n. 181/2006), 29 marzo 2006, n. 101 (Gazzetta Ufficiale n. 251/2006), 21 dicembre 2007, n. 138 (Gazzetta Ufficiale n. 153/2008), 1° agosto 2008, n. 83 (Gazzetta Ufficiale n. 43/2009), 30 aprile 2012, n. 58 (Gazzetta Ufficiale n. 192/2012), 19 luglio 2013, n. 36 (Gazzetta Ufficiale n. 257/2013), 8 agosto 2013, n. 58 (Gazzetta Ufficiale n. 294/2013), con le quali questo Comitato ha approvato progetti, assegnato risorse, o ha assunto altre decisioni concernenti la infrastruttura Quadrilatero Marche - Umbria;
Vista la proposta di cui alla nota 30 ottobre 2015, n. 40322, con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha chiesto l'inserimento all'ordine del giorno della prima seduta utile di questo Comitato della proposta di reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio e di approvazione del progetto definitivo del secondo stralcio funzionale della Pedemontana delle Marche, nell'ambito della infrastruttura «Asse viario Marche - Umbria»;
Vista la nota 30 ottobre 2015, n. 8900, con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso la documentazione istruttoria concernente la proposta all'esame;
Viste le note 21 dicembre 2015, n. 10502 e n. 10516, con le quali il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso la documentazione integrativa in esito alla riunione preparatoria del 10 dicembre 2015 e alle successive riunioni istruttorie coordinate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica (da ora in avanti «DIPE»);
Preso atto delle risultanze dell'istruttoria svolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, e in particolare:
sotto l'aspetto tecnico - procedurale:
che il progetto complessivo «Quadrilatero Marche - Umbria» rappresenta un intervento integrato che si articola nel completamento e adeguamento di un'arteria stradale principale (la SS 77 asse attrezzato Foligno - Civitanova Marche) e nella realizzazione di una serie di altri interventi viari e di allacci idonei ad assicurare il raccordo con i poli industriali esistenti e, piu' in generale, finalizzati a portare la viabilita' delle aree interne delle regioni interessate, aumentandone l'accessibilita' ad est ed a ovest e rendendo possibile la saldatura tra la costa adriatica e quella tirrenica;
che il progetto «Quadrilatero Marche - Umbria» e' costituito dalle due direttrici parallele i) Ancona - Fabriano - Perugia, che si sviluppa lungo la S.S. 76 «della Val d'Esino» e prosegue lungo la S.S. 318 «di Valfabbrica», e ii) Civitanova Marche - Macerata - Tolentino - Foligno, che si sviluppa lungo la S.S. 77 «della Val di Chienti», e iii) dal collegamento trasversale nord-sud Fabriano - Muccia / Sfercia (c.d. «Pedemontana delle Marche») comprensivo dalle diramazioni della suddetta S.S. 77;
che il progetto «Quadrilatero Marche - Umbria» prevede anche l'elaborazione di un «Piano di area vasta» (PAV) quale strumento che organizza, lungo gli assi considerati, la distribuzione spaziale degli insediamenti produttivi e dei nodi logistici, nel presupposto che al miglioramento dell'accessibilita' consegua una maggiore crescita economico-produttiva, fungendo cosi' anche da piano di sviluppo economico dell'area interessata dall'intervento;
che il «Quadrilatero Marche - Umbria» e' stato suddiviso in 2 Maxilotti, di cui il primo e' costituito dagli interventi afferenti alla direttrice sud lungo la S.S. 77 e il secondo dalla «Pedemontana delle Marche» e ulteriori interventi afferenti alla direttrice nord, lungo la S.S. 76;
che la «Pedemontana delle Marche» prevede la realizzazione di una strada a scorrimento veloce nel tratto compreso tra Fabriano e Camerino, con tracciato in sede autonoma rispetto alla S.P. 256 «Muccese», e svincoli a livelli sfalsati per raccordare la viabilita' di collegamento ai centri abitati e/o alle aree industriali, mentre da Camerino a Muccia e Sfercia prevede l'adeguamento, con rettifiche di tracciato, delle strade provinciali esistenti;
che la sezione stradale adottata corrisponde alle caratteristiche della categoria «C - strade extraurbane secondarie» di cui al decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 5 novembre 2001 relativo alle «Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade», con una carreggiata unica di larghezza pari a 7,5 m, formata da due corsie di 3,75 m fiancheggiate da banchine larghe 1,5 m, per una larghezza complessiva di 10,5 m;
che la «Pedemontana delle Marche» e' articolata, in relazione al quadro economico complessivo, in due sub-lotti, il sub-lotto 2.1 e il sub-lotto 2.2 e, ai fini costruttivi, anche in 6 lotti funzionali di dimensione inferiore e nella Bretella di collegamento con la S.S. 209; tale doppia articolazione e' schematicamente raffigurata nell'Allegato 2 alla presente delibera;
che con delibera n. 13/2004 questo Comitato - tra l'altro - ha approvato il progetto preliminare della «Pedemontana delle Marche», sulla base del quale e' stata aggiudicata a contraente generale la progettazione definitiva, la progettazione esecutiva e la esecuzione dei citati sub-lotti 2.1 e 2.2;
che in data 8 agosto 2008 il soggetto aggiudicatore, Quadrilatero Marche Umbria S.p.A., ha approvato in linea tecnica il progetto definitivo della intera «Pedemontana delle Marche»;
che in data 15 dicembre 2009, il soggetto aggiudicatore ha trasmesso al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, alle amministrazioni competenti e agli enti interferiti il progetto definitivo della intera «Pedemontana delle Marche»;
che, ai fini dell'avvio della procedura volta alla dichiarazione di pubblica utilita', il progetto definitivo e' stato pubblicato in data 18 dicembre 2009 sui quotidiani «Il Sole 24 ore» e «Il Corriere adriatico»;
che il progetto definitivo e' stato successivamente aggiornato in data 19 gennaio 2010 e che la conferenza di servizi sul citato progetto dell'intera «Pedemontana delle Marche» si e' tenuta in data 19 febbraio 2010;
che, con nota 18 maggio 2010, n. 310036, la regione Marche - Servizio Governo del territorio, mobilita' e infrastrutture - P.F. Urbanistica ha trasmesso la delibera di Giunta regionale 10 maggio 2010, n. 783, contenente il parere favorevole, con prescrizioni, alla realizzazione della «Pedemontana delle Marche»;
che, con nota 14 luglio 2010, n. 17486, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha trasmesso il parere favorevole della Commissione VIA in merito alla ottemperanza del progetto definitivo della «Pedemontana delle Marche», alle prescrizioni e raccomandazioni di cui alla delibera n. 13/2004, nonche' alle condizioni riportate nel parere di compatibilita' ambientale del 21 aprile 2004, formulando ulteriori prescrizioni e raccomandazioni;
che, con nota 5 luglio 2011, n. 21790, il Ministero per i beni e le attivita' culturali ha trasmesso il parere favorevole, con prescrizioni, concernente la «Pedemontana delle Marche da Fabriano a Muccia/Sfercia»;
che sono stati acquisiti, nel corso della conferenza di servizi o successivamente, i pareri delle altre amministrazioni interessate e degli enti gestori delle interferenze;
che il responsabile del procedimento ha verificato la presenza della dichiarazione del progettista, richiesta ai sensi dell'art. 166, comma 1, del codice dei contratti pubblici, redatta sul progetto completo della «Pedemontana delle Marche», nonche' la completezza degli elaborati progettuali, che sono articolati in 6 lotti funzionali e riportano alcuni adeguamenti rispetto al richiamato progetto preliminare, con riguardo a quanto previsto dall'Allegato XXI del decreto legislativo n. 163/2006;
che, in fase attuativa, la struttura in 6 lotti funzionali della «Pedemontana delle Marche» e' stata anche articolata in «stralci funzionali» sulla base delle risorse finanziarie disponibili;
che, con la delibera n. 58/2012 questo Comitato ha approvato il progetto definitivo del «primo stralcio funzionale» della «Pedemontana delle Marche», del costo di 90,175 milioni di euro, e strutturato come di seguito (cfr. schema in Allegato 3):
tratto tra lo svincolo di Fabriano sulla S.S. 76 «della Val d'Esino», alla progressiva chilometrica 0+000 del lotto 1, e la progressiva chilometrica 8+080 dello stesso lotto 1, subito a valle dello svincolo di Matelica nord - Zona industriale;
svincoli di Fabriano, Cerreto d'Esi e Matelica nord piu' lavori complementari (parte del lotto 6);
tratto della bretella che unisce la S.P. 209 «Valnerina» con la S.S. 77 «della Val di Chienti» (parte del lotto 5);
che in data 19 dicembre 2014 il soggetto aggiudicatore, a seguito dello stanziamento di 120 milioni di euro complessivi per il Quadrilatero Marche Umbria disposto dal citato decreto interministeriale n. 498/2014, ha approvato in linea tecnica il progetto definitivo del «secondo stralcio funzionale» della «Pedemontana delle Marche», della lunghezza di 8,4 km, cosi' articolato (cfr. schema in Allegato 4):
tratto compreso tra la progressiva chilometrica 8+080 del lotto 1 (termine del primo stralcio funzionale), e la progressiva chilometrica 11+746 (termine del lotto 1);
tratto compreso tra la progressiva chilometrica 0+000 del lotto 2 e la progressiva chilometrica 4+745 dello stesso lotto 2, subito a valle dello svincolo di Matelica sud/Castelraimondo nord;
che le modifiche principali introdotte rispetto al progetto preliminare sono le seguenti:
ottimizzazione dello svincolo di Matelica ovest/Esanatoglia mediante l'inserimento di una intersezione sulla Pedemontana, sottopassante la stessa, e di una intersezione a raso sulla S.P. 71 Matelica-Esanatoglia, risolta tramite una rotatoria;
accorpamento dei due svincoli di Matelica sud (localizzato nel progetto preliminare alla progressiva chilometrica 2+800 del lotto 2) e di Castelraimondo nord (localizzato nel progetto preliminare alla progressiva chilometrica 5+600 del lotto 2) in recepimento delle richieste dei comuni interessati;
riduzione dello sviluppo dei viadotti e dei ponti e ottimizzazione delle luci delle campate;
riduzione dell'altezza e dell'ingombro di rilevati e trincee con l'adozione di muri in terra rinforzata;
che lo svincolo di Matelica sud/Castelraimondo nord, che sostituisce gli omonimi svincoli di cui al progetto preliminare, non comporta modifiche della localizzazione dell'opera e quindi il «secondo stralcio funzionale» in esame non comporta varianti localizzative rispetto al corrispondente progetto preliminare approvato con la delibera n. 13/2004;
che lo stralcio di cui sopra non include la bretella lunga circa 2 km di collegamento alla S.S. 361, gia' inclusa nel lotto 2, che permetterebbe di collegare, eludendo l'attraversamento dell'abitato di Castelraimondo, la «Pedemontana delle Marche» dallo vincolo di Matelica sud/Castelraimondo nord alla S.P. 361 Septempedana, in quanto la relativa progettazione e' in ancora corso;
che e' previsto un «terzo stralcio funzionale» compreso tra gli svincoli di Castelraimondo nord e Castelraimondo sud, gia' approvato in linea tecnica dal soggetto aggiudicatore;
che, infine, per contenere il costo dell'opera complessiva, si prevede di operare una ottimizzazione degli interventi relativi al rimanente tratto della «Pedemontana delle Marche» compreso tra lo svincolo di Castelraimondo sud e l'innesto con la S.S. 77 a Sfercia, tratto che costituira' il «quarto stralcio funzionale» il cui progetto definitivo deve essere ancora approvato dal soggetto aggiudicatore, e di posporre l'adeguamento del tratto Camerino sud - Muccia (parte del lotto 5);
che il vincolo preordinato all'esproprio sulla «Pedemontana delle Marche», apposto con la delibera n. 13/2004, registrata dalla Corte dei conti il 30 dicembre 2004, e' scaduto in data 30 dicembre 2011 e che in data 7 novembre 2011 il soggetto aggiudicatore ha avanzato - ai sensi dell'art. 165, comma 7-bis, del decreto legislativo n. 163/2006 - la richiesta di reiterazione del vincolo stesso;
che, ai fini della reiterazione del suddetto vincolo, ai sensi dell'art. 165, comma 7-bis, del codice dei contratti pubblici, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti argomenta che:
non e' stato finora possibile sottoporre il progetto definitivo all'attenzione di questo Comitato, in ragione dell'indisponibilita' dei relativi finanziamenti;
trattasi della prima reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio;
la reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio appare indispensabile e urgente poiche', qualora non si addivenga tempestivamente al rinnovo dello stesso, le aree interessate potrebbero essere destinate ad altri fini, con la conseguenza che risulterebbe precluso o molto piu' oneroso realizzare le opere;
il soggetto aggiudicatore ha dichiarato che il valore delle aree oggetto di esproprio, valutato in sede di progettazione definitiva, e' gia' compreso all'interno delle somme a disposizione del quadro economico e che l'ulteriore importo, stimato in euro 800.000, da riconoscere ai proprietari in seguito alla reiterazione del vincolo richiesta, e' anch'esso compreso all'interno del suddetto quadro economico;
che permane a tutt'oggi un rilevante interesse pubblico per la realizzazione della «Pedemontana delle Marche», posto che l'opera e' inclusa nei documenti programmatici concernenti le infrastrutture strategiche e in particolare nella Tabella 0 dell'11° Allegato infrastrutture al Documento di economia e finanza 2013 di cui alla delibera n. 26/2014;
che, ai fini della reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio in relazione allo stralcio funzionale in esame, il Presidente delle Regione Marche ha espresso il consenso ai fini della intesa sulla localizzazione di cui al comma 5 dell'art. 165 del decreto legislativo n. 163/2006;
che in data 22 dicembre 2014 il soggetto aggiudicatore ha trasmesso al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Struttura tecnica di missione - il progetto definitivo del «secondo stralcio funzionale» sopra descritto;
che in data 24 giugno 2015 il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Direzione generale per le strade le autostrade e per la vigilanza e la sicurezza nelle infrastrutture stradali ha richiesto al soggetto aggiudicatore di inoltrare il progetto definitivo del «secondo stralcio funzionale» al Consiglio superiore dei lavori pubblici;
che in data 16 luglio 2015 il soggetto aggiudicatore ha trasmesso il suddetto progetto definitivo al Consiglio superiore dei lavori pubblici;
che in data 30 luglio 2015 il Consiglio superiore dei lavori pubblici ha restituito gli atti ritenendo superata la necessita' di rilasciare il proprio parere in quanto il progetto preliminare e' stato gia' approvato da questo Comitato e affidato a contraente generale;
che gli elaborati relativi alla risoluzione delle interferenze sono riportati nel documento progettuale «202D19000000 REL 01 B Relazione interferenze» mentre il cronoprogramma di risoluzione delle interferenze e' riportato nell'elaborato «202D23000000CRO02A» allegato al progetto;
che gli elaborati relativi agli espropri sono riportati nei seguenti documenti progettuali:
L0703 202 D19 000000 REL 02 B «relazione giustificativa delle indennita' di esproprio»;
L0703 202 D19 000000 REL 03 A «elenco ditte»;
L0703 202 D 19 000000 PLA 03 A e L0703 202 D 19 000000 PLA 04 A «piano particellare di esproprio»;
che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti propone le prescrizioni e raccomandazioni da formulare in sede di approvazione del progetto, esponendo le motivazioni in caso di mancato o parziale recepimento di osservazioni avanzate nella fase istruttoria;
sotto l'aspetto attuativo:
che il soggetto aggiudicatore e' la societa' Quadrilatero Marche Umbria S.p.A.;
che lo stralcio funzionale in approvazione fa parte del Maxilotto 2 del «Quadrilatero Marche Umbria»;
che il Maxilotto 2 e' suddiviso in due parti, la prima costituita dalle tratte «Serra S. Quirico-Albacina» e «Fossato di Vico - Cancelli» della S.S. 76 e dalla tratta «Pianello-Valfabbrica» della S.S. 318 e la seconda dalla «Pedemontana delle Marche»;
che il bando di gara per l'affidamento del Maxilotto 2 e' stato pubblicato in data 19 novembre 2004;
che a seguito di aggiudicazione definitiva intervenuta in data 10 maggio 2006, il Maxilotto 2 e' stato affidato a contraente generale in data 23 giugno 2006 mediante stipula di apposito contratto tra Quadrilatero Marche Umbria S.p.A. e il raggruppamento di imprese costituito da «Consorzio Stabile Operae - Tecnologie e Sistemi Integrati di Costruzione», Consorzio Stabile «Ergon - Engineering and Contracting - Societa' consortile a responsabilita' limitata» e «Toto S.p.A.» (contraente generale), poi costituitosi in societa' di progetto «Dirpa S.c. a r.l.»;
che, in particolare, la «Pedemontana delle Marche» e' stata affidata sulla base della sua articolazione nei sub-lotti 2.1 e 2.2;
che il «sub-lotto di affidamento 2.1» e' stato aggiudicato per un importo di 83.088.210,57 euro (ribasso del 5,10 per cento), che, sommato all'importo delle somme a disposizione (6.914.072,11 euro), comporta un costo totale di 90.002.282,68 euro;
che il «sub-lotto di affidamento 2.2» e' stato aggiudicato per un importo di 137.201.655,02 euro (ribasso del 22,92 per cento), che, sommato all'importo delle somme a disposizione (27.984.529,02 euro), comporta un costo totale di 165.186.184,04 euro;
che ad esito di gara di affidamento il costo complessivo del Maxilotto 2 «Pedemontana delle Marche» si e' attestato a 255.188.467 euro;
che in data 12 giugno 2006 e' stato emanato l'ordine di inizio attivita' e che la data presunta di inizio lavori del «sub-lotto di affidamento 2.1», nel quale ricade il primo stralcio funzionale approvato con la delibera n. 58/2012, risultava essere il 30 settembre 2013;
che e' stato rilevato dal Ministero istruttore un «persistente stato di fermo lavori da giugno 2013 a causa della grave crisi finanziaria che ha colpito il contraente generale Dirpa S.c. a r.l. con conseguente nomina del Commissario straordinario», nominato dal Ministero dello sviluppo economico ai sensi del decreto-legge 23 dicembre 2003, n. 347, convertito dalla legge 18 febbraio 2004, n. 39;
che in data 27 luglio 2015 la societa' «Dirpa 2 - Direttrice Perugia Ancona e Pedemontana delle Marche - Societa' consortile a responsabilita' limitata» ha acquistato il «Ramo di azienda «Quadrilatero»» della societa' «Dirpa S.c. a r.l.», subentrando al contratto di affidamento in essere con la societa' «Quadrilatero Marche Umbria S.p.A.»;
che per quanto concerne lo stato di attuazione del «primo stralcio funzionale» della «Pedemontana delle Marche», il cui progetto definitivo e' stato approvato con la delibera n. 58/2012, il Ministero istruttore riferisce che e' in corso la fase di progettazione esecutiva e che nelle more della consegna dei lavori il contraente generale ha avviato le prestazioni anticipate previste nel contratto, tra cui l'acquisizione delle aree e la bonifica da ordigni bellici;
che la societa' Quadrilatero Marche Umbria S.p.A. il 22 dicembre 2014 ha trasmesso al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti il progetto definitivo, approvato in linea tecnica nella seduta del Consiglio di amministrazione del 19 dicembre 2014, nel rispetto dei termini previsti dal decreto legge n. 133/2014;
che la durata prevista dei lavori sulla base del cronoprogramma e' di 35 mesi;
sotto l'aspetto finanziario:
che il costo complessivo del «secondo stralcio funzionale» in approvazione e' pari a 90.181.882,08 euro, al netto di IVA, di cui 64.851.818,68 euro per lavori e spese tecniche e 25.330.063,40 euro per somme a disposizione, ed e' articolato come riportato in allegato 5;
che il costo complessivo del progetto definitivo della «Pedemontana delle Marche», pari a 312,637 milioni di euro, registra un incremento di 17,283 milioni di euro rispetto al progetto preliminare e di 57,449 milioni di euro rispetto al costo di aggiudicazione;
che, in cifra arrotondata, l'incremento di costo del progetto definitivo rispetto all'esito della gara e' da ascriversi a:
l'applicazione della nuova normativa sulle costruzioni di cui al decreto ministeriale 14 settembre 2005 e s.m.i., che ha inciso sulle opere di presidio dei pendii e sulle opere in calcestruzzo armato quali viadotti e gallerie (lavori +27 milioni di euro),
oneri per la sicurezza (+2,3 milioni di euro),
spese di progettazione (+8,7 milioni di euro), parzialmente compensate da minori spese per direzioni lavori, attivita' istruttoria e coordinamento della sicurezza in fase di progettazione (-7 milioni di euro),
variazioni in aumento e in diminuzione delle voci rientranti nelle somme a disposizione, per un incremento netto di 26 milioni di euro e, nello specifico:
interferenze (+ 2,2 milioni di euro),
imprevisti (-6,8 milioni di euro),
espropri (+2,8 milioni di euro),
collaudo (-1 milione di euro),
oneri per l'alta sorveglianza (+ 1 milione di euro) e il monitoraggio (+1,6 milioni di euro),
oneri per prove di laboratorio (+1,2 milioni di euro),
spese ex «art. 31-bis (DPR n. 554/1999)» (+6,5 milioni di euro),
oneri per prescrizioni e raccomandazioni del CIPE (+3,1 milioni di euro),
indennizzi ex art. n. 2, lettera B, e n. 10 del capitolato speciale di affidamento (+13,9 milioni di euro);
che il costo complessivo della «Pedemontana delle Marche» e' cosi' articolato:

===================================================================== | Stralcio | Caposaldi | Importo | +====================+============================+=================+ | Primo stralcio | | | |funzionale (delibera| | | | n. 58/2012) | Fabriano - Matelica nord |90.175.000 | +--------------------+----------------------------+-----------------+ | Secondo stralcio | | | |funzionale (delibera| Matelica nord - Matelica | | | odierna) | sud/Castelraimondo nord |90.181.882 | +--------------------+----------------------------+-----------------+ | Terzo stralcio | | | | funzionale | | | |(approvato in linea |Matelica sud/Castelraimondo | | | tecnica dal s.a.) | nord - Castelraimondo sud |50.192.000 | +--------------------+----------------------------+-----------------+ | Quarto stralcio | | | |funzionale (progetto| | | | definitivo da | | | | ottimizzare) |Castelraimondo sud - Sfercia|82.088.000 | +--------------------+----------------------------+-----------------+ | Totale |   |312.636.882 | +--------------------+----------------------------+-----------------+

che la copertura finanziaria del secondo stralcio funzionale e' assicurata dalle risorse destinate al soggetto aggiudicatore Quadrilatero Marche Umbria S.p.A. ai sensi dell'art. 3, comma 2, del decreto legge n. 133/2014 e assegnate al Quadrilatero Marche Umbria con il sopracitato decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze n. 498/2014;
che per quanto concerne la copertura finanziaria dei restanti stralci funzionali di completamento della «Pedemontana delle Marche», del complessivo importo di 132,280 milioni di euro, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti riferisce che questa e' prevista mediante utilizzo parziale delle risorse residue - ammontanti a circa 166 milioni di euro - derivanti dalle economie del contratto di mutuo n. 77282/19172 del 13 luglio 2011, sottoscritto ai sensi della delibera n. 83/2008 e relativo al Maxilotto 1 - tratto Foligno-Pontelatrave;
che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti propone a questo Comitato:
la reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio sulle aree su cui e' localizzato il «secondo stralcio funzionale» della Pedemontana delle Marche;
l'approvazione ai sensi dell'art. 166 del decreto legislativo n. 163/2006 del progetto definitivo del medesimo «secondo stralcio funzionale» come sopra descritto;
l'assegnazione di 90.181.882 euro a valere sulle risorse di cui al decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze 14 novembre 2014, n. 498;
Considerato che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso la relazione sull'andamento dei lavori predisposta dal soggetto aggiudicatore che attesta uno stato di avanzamento sui sub-lotti 1.2 e 2.1 del Maxilotto 1 non inferiore al 90 per cento;
Considerato che lo stesso Ministero, in ottemperanza a quanto previsto nelle delibere n. 58/2012 e n. 58/2013, ha trasmesso documentazione inerente lo stato di attuazione della intera infrastruttura Quadrilatero Marche Umbria;
Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del vigente regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012, n. 62);
Vista la nota 23 dicembre 2015, n. 5587, predisposta congiuntamente dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta a base dell'odierna seduta del Comitato, contenente le valutazioni e le prescrizioni da riportare nella presente delibera;
Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
Acquisita in seduta l'intesa del Ministro dell'economia e delle finanze e degli altri Ministri e Sottosegretari di Stato presenti;

Delibera:
1 Reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio apposto con la delibera n. 13/2004.
1.1 Ai sensi dell'art. 165, comma 7-bis, del decreto legislativo n. 163/2006, e' reiterato il vincolo preordinato all'esproprio limitatamente alle aree e agli immobili relativi al «secondo stralcio funzionale» della «Pedemontana delle Marche», costituito dai seguenti tratti:
tra la progressiva chilometrica 8+080 del lotto 1, situata immediatamente a valle dello svincolo di Matelica nord - Zona industriale, dove ha termine il primo stralcio funzionale di cui alla delibera n. 58/2012, e la progressiva chilometrica 11+746, termine del medesimo lotto 1;
tra la progressiva chilometrica 0+000 del lotto 2 e la progressiva chilometrica 4+745 dello stesso lotto 2, subito a valle dello svincolo di Matelica sud/Castelraimondo nord.
1.2 Eventuali maggiori oneri rispetto a quanto gia' previsto nel quadro economico dell'intervento di cui al punto 1.1 rimarranno a carico del soggetto aggiudicatore. 2 Approvazione progetto definitivo
2.1 Ai sensi e per gli effetti dell'art. 166 del decreto legislativo n. 163/2006, e s.m.i., nonche' ai sensi dell'art. 12 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001, e s.m.i., e' approvato, anche ai fini della dichiarazione di pubblica utilita', con le prescrizioni e le raccomandazioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il progetto definitivo del «secondo stralcio funzionale» della «Pedemontana delle Marche», cosi' come identificato al punto 1.1.
L'approvazione sostituisce ogni altra autorizzazione, approvazione e parere comunque denominato e consente la realizzazione di tutte le opere, prestazioni e attivita' previste nel progetto approvato.
2.2 L'importo di 90.181.882 euro, sinteticamente esposto nella precedente presa d'atto, costituisce il «limite di spesa» dello stralcio funzionale di cui al punto 2.1.
2.3 Le prescrizioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, cui resta subordinata l'approvazione del progetto di cui al punto 2.1, sono riportate nella prima parte dell'allegato 1, che forma parte integrante della presente delibera, mentre le raccomandazioni sono riportate nella seconda parte del suddetto allegato 1. Il soggetto aggiudicatore, qualora ritenga di non poter dar seguito a qualcuna di dette raccomandazioni, fornira' al riguardo puntuale motivazione in modo da consentire al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di esprimere le proprie valutazioni e di proporre a questo Comitato, se del caso, misure alternative.
2.4 L'ottemperanza alle prescrizioni e raccomandazioni di cui al punto 2.3 non potra' comportare incrementi del limite di spesa di cui al punto 2.2..
2.5 E' altresi' approvato ai sensi dell'art. 170, comma 4, del decreto legislativo n. 163/2006, e s.m.i., il programma di risoluzione delle interferenze.
2.6 Gli elaborati relativi alla risoluzione delle interferenze sono riportati nel documento progettuale «202D19000000 REL 01 B Relazione interferenze» mentre il cronoprogramma di risoluzione delle medesime interferenze e' riportato nell'elaborato «202D23000000CRO02A» allegato al progetto.
2.7 Gli elaborati relativi agli espropri sono riportati nei seguenti documenti progettuali:
L0703 202 D19 000000 REL 02 B «relazione giustificativa delle indennita' di esproprio»;
L0703 202 D19 000000 REL 03 A «elenco ditte»;
L0703 202 D 19 000000 PLA 03 A e L0703 202 D 19 000000 PLA 04 A «piano particellare di esproprio». 3. Assegnazione risorse
Ai fini della copertura finanziaria dell'intervento di cui al punto 2.1 e' assegnato alla societa' Quadrilatero Marche Umbria S.p.A. l'importo di 90.181.882 euro a valere sulle risorse di cui al decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze n. 498/2014, emanato ai sensi dell'art. 3, comma 2, del decreto legge n. 133/2014. 4 Ulteriori prescrizioni
4.1 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dovra' nell'eventualita' fornire informazioni analitiche sugli aumenti di costo post-gara relativamente alla intera «Pedemontana delle Marche».
4.2 I pareri delle Autorita' idrauliche competenti dovranno essere acquisiti prima dell'inizio dei lavori dell'intervento di cui al punto 2.1.
4.3 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ai sensi dell'art. 2, comma 4, del decreto interministeriale n. 498/2014, eroghera' il contributo di cui al precedente punto 3, nei limiti degli stanziamenti autorizzati annualmente dalla legge di bilancio e comunque nei limiti delle risorse effettivamente disponibili, anche tenuto conto delle variazioni che potranno essere apportate dal disegno di legge di stabilita' 2016, mediante trasferimento a favore del soggetto aggiudicatore.
4.4 L'erogazione di cui al punto precedente sara' disposta dalla Direzione generale per lo sviluppo del territorio e la programmazione del suddetto Ministero a seguito del rilascio del nulla osta al pagamento da parte della Direzione generale per le strade e le autostrade e per la vigilanza e la sicurezza nelle infrastrutture stradali, previa verifica, da parte di quest'ultima, dello stato di realizzazione dei lavori, dei crediti maturati nel rispetto del piano delle erogazioni elaborato dal medesimo soggetto aggiudicatore in raccordo con il cronoprogramma dei lavori, nonche' dell'insussistenza di contenzioso o di riserve da parte dei soggetti esecutori dei lavori, ai sensi dell'art. n. 18, comma 12, del decreto legge n. 69/2013.
4.5 Ai sensi dell'art. 4 del decreto interministeriale n. 498/2014, la mancata comunicazione periodica al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti degli avanzamenti di spesa connessi allo stato avanzamento lavori o allo stato interno lavori comportera' la sospensione dell'erogazione della corrispondente quota annuale di finanziamento. 5 Disposizioni finali
5.1 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei documenti componenti il progetto approvato con la presente delibera.
Il soggetto aggiudicatore provvedera', prima dell'inizio dei lavori previsti nel citato progetto, a fornire assicurazioni al predetto Ministero sull'avvenuto recepimento, nel progetto esecutivo, delle prescrizioni riportate nel menzionato allegato.
5.2 Il medesimo Ministero provvedera' a svolgere le attivita' di supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti di vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla normativa citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003 sopra richiamata.
5.3 Il soggetto aggiudicatore inviera' al Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo il progetto esecutivo ai fini della verifica di ottemperanza delle prescrizioni riportate nel suddetto allegato 1 poste dallo stesso Ministero.
5.4 Ai sensi del decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, artt. 5, 6 e 7, e in osservanza del principio che le informazioni comuni ai sistemi debbano essere inviate una sola volta, nonche' per minimizzare le procedure e i connessi adempimenti, la societa' Quadrilatero Marche Umbria S.p.A., soggetto aggiudicatore dell'opera dovra' assicurare a questo Comitato flussi costanti di informazioni, coerenti per contenuti con il sistema di Monitoraggio degli investimenti pubblici di cui all'art. 1 della legge n. 144/1999.
5.5 Prima dell'avvio dei lavori per la realizzazione dello stralcio di cui al punto 2.1 dovra' essere stipulato apposito Protocollo di legalita' tra la Prefettura competente UTG, il soggetto aggiudicatore e il contraente generale, ai sensi della delibera di questo Comitato n. 62/2015, punto 3.1.
5.6 Ai sensi della richiamata delibera n. 15/2015, prevista all'art. 36, comma 3, del decreto legge n. 90/2014, le modalita' di controllo dei flussi finanziari sono adeguate alle previsioni della medesima delibera.
5.7 Ai sensi della delibera n. 24/2004, il CUP assegnato all'opera dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e contabile riguardante l'opera stessa.
Roma, 23 dicembre 2015

Il Presidente: Renzi Il segretario: Lotti

Registrato alla Corte dei conti il 9 maggio 2016 Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze reg.ne prev. n. 1208
 
Allegato 1 PROGRAMMA DELLE INFRASTRUTTURE STRATEGICHE (LEGGE N. 443/2001). ASSE
VIARIO MARCHE UMBRIA E QUADRILATERO DI PENETRAZIONE INTERNA.
MAXILOTTO N. 2 - PEDEMONTANA DELLE MARCHE. REITERAZIONE DEL
VINCOLO PREORDINATO ALL'ESPROPRIO E APPROVAZIONE DEL PROGETTO
DEFINITIVO DEL SECONDO STRALCIO FUNZIONALE «MATELICA NORD -
MATELICA SUD/CASTELRAIMONDO NORD». Parte prima - Prescrizioni
1. Si dovranno indicare nel programma dei lavori del progetto esecutivo le fasi di realizzazione delle opere di mitigazione e compensazione ambientale. Dette opere dovranno essere avviate contestualmente all'infrastruttura e programmate al fine della piu' rapida realizzazione.
2. Il piano di monitoraggio ambientale allegato al progetto esecutivo dovra' adeguarsi alle norme tecniche dell'allegato XXI del decreto legislativo n. 163/2006 con particolare riguardo alla definizione delle soglie di attenzione e alle procedure di prevenzione e di risoluzione delle criticita' gia' individuate da tutti i Soggetti competenti o che emergeranno dalle ulteriori rilevazioni ante-operam. Dovranno altresi' essere giustificati alla luce delle predette valutazioni, tutti i criteri di campionamento nello spazio e nel tempo, esplicitando le modellistiche ed evidenziando in particolare le situazioni di criticita' richiedenti misure piu' approfondite rispetto agli standard medi adottati.
3. Nel piano di monitoraggio ambientale dovranno adottarsi criteri omogenei per tutti i lotti della Pedemontana delle Marche.
4. Si dovra' predisporre quanto necessario ad adottare, prima della data di consegna dei lavori, un Sistema di Gestione Ambientale dei cantieri secondo i criteri di cui alla norma ISO 14001 o al Sistema Eco-Management and Audit Scheme (EMAS) (regolamento CE 761/2001).
5. Si dovra' aggiornare il piano tipologico post-collaudo per la manutenzione e cura dell'arredo verde sulla base di quanto risultante dai progetti esecutivi.
6. Nel progetto esecutivo, per ciascun intervento di consolidamento di pendii, dimostrare analiticamente l'efficienza idraulica dei sistemi drenanti previsti, per quanto riguarda sia interasse e profondita' sia gli effetti drenanti delle opere da realizzare (profondita' di abbattimento della falda idrica scaturita della verifica di stabilita').
7. Il progetto esecutivo dovra' definire preventivamente gli accorgimenti in fase di scavo atti a minimizzare l'impatto con gli acquiferi eventualmente presenti. Per quanto concerne il collettamento delle acque inquinate in fase di scavo, da olii, carburanti etc. dovra' prevedere apposite misure da applicare nei cantieri.
8. Nel progetto esecutivo dovranno essere individuate e cartografate piante e vegetazione protetta ai sensi della legge regionale n. 7/85 verificando soluzioni alternative all'abbattimento e, se del caso, attestando l'impossibilita' di soluzioni tecnologicamente valide e diverse da quelle comportanti l'eventuale abbattimento di vegetazione protetta.
9. Nel progetto esecutivo selezionare, lungo il tracciato dell'opera, le aree ove effettuare la compensazione ambientale del materiale vegetale sacrificato, consistente nella piantumazione compensativa del quadruplo delle specie abbattute.
10. Dovra' esser redatta apposita Relazione sulle modalita' di risoluzione di tutte le Prescrizioni della presente Verifica di Ottemperanza o derivanti da Pareri di Soggetti distinti dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare da inviare prima dell'inizio dei lavori ai fini della Verifica di Attuazione.
11. Sia svolta da parte di operatori archeologici, prima dell'inizio dei lavori l'attivita' di ricognizione di superficie nelle aree a rischio medio alto indicate nelle planimetrie: «risultato delle indagini preliminari» (elaborati: L0703200D05000000PLA05A-06 del progetto definitivo presentato nel 2009, ora L0703200D05000000PLA02A riferito al progetto stralcio in argomento). (prescrizioni Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo)
12. Tutte le attivita' di Bonifica Ordigni Bellici siano eseguite con costante assistenza archeologica da parte di operatori archeologici, lungo tutto il tracciato comprese le aree di cantierizzazione, le viabilita' secondarie e di servizio in genere, al fine di poter individuare potenziali livelli - strutture di interesse archeologico anticipatamente alle successive lavorazioni. (prescrizioni Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo)
13. Dovra' essere fornita costante assistenza archeologica da parte di operatori archeologici ad ogni lavoro che comporti scavi e/o sterri nelle seguenti porzioni di tracciato (comprese le aree di cantierizzazione, di servizio in genere e di viabilita' secondarie):
l'asportazione dello strato arativo dall'imbocco lato Muccia della Galleria naturale «Croce di Calle» al chilometro 11+395,00 del 1° Lotto all'imbocco lato Fabriano della Galleria naturale «Mistrianello» al chilometro 0+734,65 del 2° Lotto, comprensivo di tutte le opere connesse allo svincolo «Matelica ovest - Esanatoglia»;
dal tombino scatolare al chilometro 1+909,51 del 2° Lotto fino alla spalla lato Fabriano del Viadotto «Vallone» al chilometro 0+434,00 del 3° Lotto, comprendendo tutte le opere relative al «Cavalcavia rotatoria svincolo Matelica sud - Castelraimondo nord, alla deviazione della s.p. 256 Muccese e all'allaccio deviazione alla ss 361, escluse le opere in Galleria naturale;
lo svincolo di Matelica ovest a partire dalla spalla lato Muccia del viadotto «Esino» al chilometro 11+578,00 del 1° Lotto alla spalla lato Fabriano del Ponte «Fratte» al chilometro 0+600,00 del 2° Lotto;
dal tombino scatolare dal chilometro 6+215,50 al chilometro 9+000,00 subito dopo il «Viadotto Pagliano». (prescrizioni Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo)
14. Prima dell'inizio dei lavori dovranno essere presentati per l'approvazione, tutti gli elaborati esecutivi inerenti gli interventi di mitigazione architettonica e paesaggistica, gia' indicata in linea di massima nel progetto pervenuto. In particolare per la realizzazione delle opere riguardanti svincoli, viadotti, ponti, barriere artificiali antirumore, etc., dovranno essere elaborate delle simulazioni di inserimento paesaggistico rese mediante foto panoramiche da punti di vista reali, ante e post-operam, al fine di valutare l'adeguatezza delle soluzioni architettoniche e delle tecniche di mitigazione adottate, con particolare attenzione alle interferenze con gli elementi del patrimonio storico-culturale e con i siti di particolare valore paesaggistico. (prescrizioni Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo)
15. In corso d'opera le soprintendenze di settore competenti potranno impartire ulteriori e maggiori prescrizioni per tutti gli interventi corollari al progetto non dettagliatamente illustrati nella documentazione presentata. Il proponente avra' cura di comunicare con congruo anticipo l'inizio dei lavori alle due Soprintendenze di settore. (prescrizioni Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo)
16. Gli elaborati progettuali di recepimento delle prescrizioni che dovranno essere ottemperate dal proponente in fase di progetto esecutivo andranno sottoposti alla valutazione delle soprintendenze di settore competenti e dalla Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l'Architettura e l'Arte Contemporanee. (prescrizioni Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo)
17. Per i tratti stradali in adeguamento per i quali il progetto non prevede altro utilizzo futuro fuorche' la dismissione, si chiede la completa demolizione delle opere e la rinaturalizzazione delle aree sottese.
18. Eseguire, nel corso del progetto esecutivo, per le aree di versante in dissesto interessate da «fenomeni minori» individuate nel Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) e classificate con pericolosita' moderata e media (PI e P2), indagini geologiche nel rispetto del decreto ministeriale dei lavori pubblici 11 marzo 1988 (come attualmente integrato nel decreto ministeriale 14 gennaio 2008) e piu' in generale delle normative tecniche vigenti (art. 12, comma 2); I risultati di tali indagini dovranno essere sottoposti all'Autorita' di Bacino della regione Marche.
19. Acquisire, prima del completamento della progettazione esecutiva, per le aree di versante interessate da dissesti classificati con livelli di pericolosita' maggiore (elevata P3 e molto elevata P4) interferite dal tracciato in progetto, il parere vincolante dell'Autorita' di Bacino in merito alla compatibilita' dell'opera con la pericolosita' delle aree a rischio, eventualmente conseguita con interventi di mitigazione della pericolosita' (art. 12, comma 3, lettera j).
20. Per tutto il reticolo idrografico minore attraversato dal tracciato stradale si ritiene necessario che il Progetto Esecutivo:
valuti le capacita' di smaltimento da parte dei corsi d'acqua minori, in cui verranno convogliate le acque di raccolta provenienti dalla sede stradale, eventualmente adottando nella successiva fase di progettazione tutti gli opportuni accorgimenti tecnici che si dovessero rendere necessari per consentire lo smaltimento delle acque con modalita' e tempi compatibili con le sezioni del corso d'acqua presenti a valle del punto di immissione;
eviti i recapiti delle acque di raccolta provenienti dalla sede stradale nel reticolo minore che allo stato attuale presenta gia' delle criticita' idrauliche (sbarramenti, ostruzioni, parzializzazione di sezione e assenza di sbocchi a mare);
attui tutti gli interventi di manutenzione e di ripristino finalizzati al buon funzionamento e all'efficacia della rete di deflusso delle acque superficiali evitando ogni tipo di interruzione o impedimento al flusso dei fossi e dei canali esistenti.
21. Restano da ottemperare le prescrizioni n. 27 («... efficienza idraulica dei sistemi drenanti previsti nel progetto di consolidamento del pendio ...»;); n. 31 lettera d («... verifiche di stabilita' per ogni taglio stradale da effettuarsi considerando la presenza di falde acquifere» per ogni dissesto individuato del Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) con livelli di pericolosita' maggiore 3 - 4); n. 31 lettera e («... progettazione di eventuali opere di mitigazione e di compensazione» sempre riferite ai dissesti individuati dal Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) con livelli di pericolosita' maggiore 3 - 4 ed interessati dal tracciato stradale), recate dal foglio condizioni allegato all'approvazione del progetto preliminare. Gli elaborati ottemperanti dovranno essere approvati dall'Autorita' di Bacino della Regione Marche prima della approvazione da parte del Soggetto aggiudicatore del progetto esecutivo redatto dal Contraente Generale.
22. Per entrambe le finalita' procedurali si dovranno acquisire prima dell'inizio dei lavori, i pareri vincolanti delle Autorita' Idrauliche competenti (Province di Ancona e Macerata, uffici ex Genio Civile) previsti sia per quanto riguarda la verifica di ottemperanza di cui al punto 28 (verifiche idrauliche) dell'Allegato «5» della delibera n. 13/04 del Comitato interministeriale della programmazione economica (CIPE) (in quanto riferite a corsi d'acqua per i quali non sono state individuate aree a rischio idraulico dal Piano di Assetto Idrogeologico (PAI)), sia per quanto riguarda l'applicazione del reggio decreto n. 523/1904 (Testo Unico sulle acque pubbliche).
23. Per quanto attiene la problematica del riutilizzo e/o del trasporto a discarica dei materiali provenienti dagli scavi a cielo aperto o in galleria il progetto esecutivo dovra' rielaborare la relazione di appoggio al progetto definitivo alla luce degli articoli 185 e 186 del decreto legislativo n. 152/2006 e successive modificazioni e integrazioni. L'elaborato ottemperante dovra' essere approvato dal settore Ambiente della provincia di Macerata prima della approvazione da parte del Soggetto aggiudicatore del progetto esecutivo redatto dal Contraente Generale.
24. Venga effettuata una preventiva opera di bonifica da ordigni bellici inesplosi (con particolare riferimento alle fasi di ricerca, localizzazione e recupero) in conformita' con il Capitolato Speciale BCM del Ministero della difesa ed 1984 e delle altre disposizioni in materia avvalendosi, ove necessario, dei competenti organi dell'Amministrazione Militare.
25. Una copia del verbale di constatazione, approntato dall'Ente Militare competente per il territorio dovra' essere inviata anche al Comando Militare Esercito «Marche».
26. Come prescritto dal decreto ministeriale «norme funzionali e geometriche per la costruzione delle intersezioni stradali» del 19 aprile 2006, il progetto esecutivo dovra' contenere la redazione di una planimetria afferente le fasi costruttive delle rotatorie, prevedendo durante i lavori, la continuita' in sicurezza della circolazione stradale.
27. Il monitoraggio ambientale dovra' essere eseguito sia ante-operam (durante il periodo di redazione del progetto esecutivo) che durante l'esecuzione dell'opera e post-operam.
28. In relazione alle indicazioni formulate dai Comuni di Castelraimondo, Gagliole e Matelica in merito agli svincoli di Matelica sud e di Castelraimondo nord, mediante le delibere di giunta municipale rispettivamente n. 53 del 22 aprile 2010, n. 16 del 26 aprile 2010, n. 113, del 19 aprile 2010, si chiede che vengano adottate nel progetto esecutivo le soluzioni tecniche riportate negli allegati 5 e 6 della delibera della delibera della Regione Marche decreto giunta regionale n. 783 del 10 maggio 2010 che recepisce le suddette delibere comunali.
29. In ordine alle osservazioni presentate dalla Rete ferroviaria italiana (RFI) - Direzione Territoriale Produzione Ancona, si forniscono le seguenti prescrizioni relativamente ai diversi punti di interferenza:
al chilometro 3+097,00 al chilometro 3+377,70: sovrappasso della galleria ferroviaria «del Gesso» al chilometro FS 71+650+71+935, del lotto 2. Per poter valutare le eventuali implicazioni con la galleria dovranno essere trasmessi i relativi elaborati di progetto a livello esecutivo, comprensivi della esatta posizione plano-altimetrica della medesima galleria ferroviaria.
Nei casi di parallelismo fra strada e ferrovia (distanza tra le due sedi inferiore a m 50) dovranno essere forniti elaborati tecnici atti a verificare eventuali problematiche dovute all'interferenza. In ogni caso il fiancheggiamento tra strada e ferrovia dovra' essere realizzato in armonia con le disposizioni di cui al «Manuale di Progettazione Rete ferroviaria italiana (RFI) - Corpo stradale, rev. C, Parte XI».
Opere idrauliche: ogni eventuale adduzione idrica delle opere in progetto verso opere di attraversamento ferroviario (ponticelli, tombini, ecc.) dovra' essere oggetto di specifici elaborati di progetto integrativi atti a valutare la compatibilita' tra la capacita' di smaltimento delle opere ferroviarie interessate e le portate previste post-operam con Tr non minore di 200 anni. Qualora tali condizioni non fossero rispettate, dovra' essere previsto il rifacimento dell'opera FS a totale cura e spese del richiedente.
30. Il progetto esecutivo dovra' essere trasmesso al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ai fini del completamento della Verifica di Ottemperanza di quelle prescrizioni da attuarsi in fase di progettazione esecutiva nonche' ai fini delle verifiche tecniche sulla corretta attuazione durante le fasi di realizzazione dei lavori e di esercizio delle opere e degli impianti, mediante azioni di verifica e controllo comportanti sopralluoghi in corso d'opera, ai sensi dell'art. 185 del decreto legislativo n. 163/2006.
31. Il progetto esecutivo dovra' essere corredato del progetto di monitoraggio ambientale di cui all'art. 21 dell'allegato XXI attestante la rispondenza del progetto definitivo approvato alle eventuali prescrizioni dettate in sede di approvazione dello stesso.
32. Per le aree boscate interessate dal tracciato, il taglio delle alberature sia strettamente indispensabile e integrato con interventi di compensazione ambientale e in particolare per le alberature di pregio sia previsto l'espianto e il reimpianto in zone idonee per condizioni ambientali. (prescrizioni Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo)
33. Relativamente alle interferenze indirette sui beni culturali, derivanti dall' appesantimento del traffico locale in prossimita' di monumenti significativi, come il caso gia' segnalato della Torre Belisario, torre pendente posta sulle mura del comune di Cerreto d'Esi, occorre prevedere un monitoraggio, con le migliori tecnologie diagnostiche disponibili, e/o restauro dei beni, da concordarsi con l'amministrazione comunale proprietaria, al fine di scongiurare il peggioramento delle situazioni di degrado esistenti. A tal riguardo, dovra' essere presentato alla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici delle Marche il progetto del sistema di monitoraggio, per il visto di competenza, prima dell'inizio dei lavori. (prescrizioni Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo)
34. Le scarpate e le opere di contenimento del terreno (cestoni, muri fioriti o altro), risultino gia' inerbite al momento della fine dei lavori. (prescrizioni Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo) Parte Seconda - Raccomandazioni
a) Richiedere apposita autorizzazione alla Comunita' Montana di Camerino per quanto riguarda gli interventi che incidono con l'assetto forestale ricadente nel territorio di sua competenza.
b) Affinche' la nuova viabilita' non diventi una barriera all'interno del paesaggio rurale, questa dovra' relazionarsi il piu' possibile con l'ordine dei segni presenti (orditura dei campi; morfologia; idrografia, ecc.) e il suo equipaggiamento vegetale dovra' ancorare la strada al disegno del paesaggio, cosi' da accelerare la metabolizzazione dell'infrastruttura stessa al paesaggio. (prescrizioni Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo)
c) I materiali di finitura delle parti strutturali delle opere (viadotti, ponti, etc.) dovranno essere delle coloriture il piu' possibile a basso impatto visivo (es. terre naturali, corten, etc.). (prescrizioni Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo)
d) Tutte le opere di mitigazione vegetale e di reimpianto previste nel progetto Definitivo e che verranno ulteriormente dettagliate in fase di progettazione esecutiva, dovranno essere realizzate con l'assistenza continua di esperti botanici e agronomi e con l'obbligo di una verifica dell'attecchimento e vigore delle essenze piantate entro tre anni dall'impianto. Le essenze trovate seccate alla verifica di cui sopra saranno sostituite con altre di uguale specie con successivo obbligo di verifica triennale. Si intende che le opere di mitigazione vegetale dovranno essere realizzate il piu' possibile in contemporanea con il procedere dei cantieri, compatibilmente con la tipologia di lavorazioni da eseguire e con la stagionalita' delle essenze da piantumare, al fine di giungere al termine degli stessi con uno stato vegetativo il piu' avanzato possibile e vicino quindi a quello previsto a regime dal progetto. (prescrizioni Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo)
e) Sia prevista la realizzazione di strade, sovrappassi e sottopassi ad uso agricolo che consentano ai proprietari il raggiungimento di appezzamenti frazionati dalla Pedemontana.
f) Sia assicurata mediante idonei manufatti l'ispezione, la manutenzione e la possibile sostituzione delle infrastrutture comunali (acquedotti, fognature, ...) interessate dalla nuova viabilita'.
g) La nuova soluzione per lo svincolo non interessi le aree di sviluppo, previste dal nuovo PRG, ubicate a ridosso della strada.
h) Siano individuati nei punti di interferenza con la nuova viabilita', elementi di connessione per le proprieta' private (principalmente aziende agricole ed agrituristiche) evitando il piu' possibile interruzioni alle aree che costituiscono le aziende agricole medesime.
i) Come osservazione di carattere generale si chiede che sia garantita la continuita' poderale per tutti i terreni attraversati dall'opera viaria, mediante tombini, sottovia o sovrappassi, ovvero controstrade ove possibile.
j) A ulteriore specificazione si chiede che sia posta la massima attenzione nel puntuale riammagliamento della viabilita' locale e poderale esistente al fine di garantire l'accessibilita' a tutte le localita' e abitazioni sparse sul territorio. In particolare si chiede che le immissioni a raso nei tratti di strada meno frequentata siano possibili in entrambi i sensi di marcia, compatibilmente con il rispetto delle condizioni di sicurezza previste dalle norme vigenti.
k) Si chiede che il progetto esecutivo contenga la documentazione idonea e necessaria per acquisire le varie specifiche autorizzazioni da parte degli organi preposti con particolare riguardo alla presenza di alberature protette secolari, vincolo idrogeologico, zone a rischio idrogeologico per frane ed esondazioni (Piano di Assetto Idrogeologico (PAI)), vincoli paesaggistici ed ambientali, autorizzazioni idrauliche, zone archeologiche, ecc.
l) In analogia a quanto gia' rappresentato per il Maxilotto n. 1 si chiede di definire, tramite la stipula di accordi con gli enti preposti al controllo (EE.LL. e Agenzie) e con il supporto di specifiche competenze specialistiche (ad es. Universita' locali) un apposito programma di monitoraggio delle matrici ambientali ante-operam, in corso d'opera ed in fase di esercizio.
m) Provvedere a facilitare l'accesso e la diffusione dei dati raccolti nonche' delle risultanze delle attivita' di monitoraggio ambientale attraverso l'adozione di adeguate misure ed iniziative finalizzate a rendere disponibili tutte le informazioni ambientali acquisite, anche per il tramite degli Enti interessati.
n) Acquisire da parte degli organi di controllo (Agenzie), i relativi pareri tecnico-scientifici, in ordine alle varie matrici ambientali.
 
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