Gazzetta n. 214 del 13 settembre 2016 (vai al sommario)
MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
DECRETO 5 settembre 2016
Dichiarazione di notevole interesse pubblico del centro storico, del belvedere e terreni antistanti nel Comune di Alvito.


IL PRESIDENTE
DELLA COMMISSIONE REGIONALE
PER LA TUTELA
DEL PATRIMONIO CULTURALE DEL LAZIO

Visto il decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368: «Istituzione del Ministero per i beni e le attivita' culturali, a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59», come modificato dal decreto legislativo 8 gennaio 2004, n. 3: «Riorganizzazione del Ministero per i beni e le attivita' culturali, ai sensi dell'art. 1 della legge 6 luglio 2002, n. 137»;
Visto il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e ss.mm.ii.: «Codice per i beni culturali ed il paesaggio», ai sensi dell'art. 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 171 del 29 agosto 2014, recante «Regolamento di organizzazione del Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo, degli uffici della diretta collaborazione del Ministro e dell'Organismo indipendente di valutazione della performance» a norma dell'art. 16, comma 4 del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, a norma dell'art. 1, comma 404 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, come modificato dal decreto del Presidente della Repubblica 2 luglio 2009, n. 91;
Visto il decreto ministeriale 27 novembre 2014: «Articolazione degli uffici di livello non dirigenziale del Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo»;
Visto il decreto ministeriale del 9 marzo 2015 del Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo - Direzione generale del bilancio, con il quale ai sensi dell'art. 19, comma 5 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e ss.mm.ii., e' conferito alla dott.ssa Daniela Porro l'incarico di Segretario regionale del Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo per il Lazio;
Visto il decreto del 20 marzo 2015, rep. n. 1/2015, a firma del Segretario regionale del Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo per il Lazio, con il quale e' istituita la Commissione regionale per la tutela del patrimonio culturale del Lazio che, ai sensi dell'art. 39 comma 2, lettera g) del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 171 del 29 agosto 2014, «adotta, su proposta del soprintendente e previo parere della regione, ai sensi dell'art. 138 del codice, la dichiarazione di notevole interesse pubblico relativamente ai beni paesaggistici, ai sensi dell'art. 141 del medesimo codice»;
Vista la proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico del centro storico, del belvedere e terreni antistanti nel Comune di Alvito (Frosinone) - ampliamento dei vincoli decreto ministeriale 8 giugno 1955 (Gazzetta Ufficiale n. 144 del 24 giugno 1955), decreto ministeriale 22 maggio 1985 (Gazzetta Ufficiale n. 176 del 27 luglio 1985) e decreto ministeriale 19 giugno 1987 (Gazzetta Ufficiale n. 198 del 26 agosto 1997) ai sensi dell'art. 136, comma 1, lettere c) e d) e articoli 138, comma 3, 139, comma 1 e 141, comma 1 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e ss.mm.ii., comunicata dall'allora Soprintendenza belle arti e paesaggio per le Province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo in data 2 dicembre 2015 con nota prot. n. 23981 e affissa all'albo pretorio del Comune di Alvito con i relativi allegati in data 9 marzo 2016, per i 90 giorni successivi;
Acquisito il parere favorevole della Regione Lazio sulla proposta di vincolo in itinere in data 20 gennaio 2016, prot. n. 711953, reso ai sensi dell'art. 138, comma 3, del sopracitato codice;
Considerato che la citata soprintendenza ha provveduto alla pubblicazione della notizia dell'avvenuta proposta e della pubblicazione sull'albo pretorio del comune interessato, come previsto dall'art. 141, comma 1 del decreto legislativo n. 42/2004 e ss.mm.ii., sui seguenti quotidiani: «la Repubblica» del 29 marzo 2016, «Il Messaggero» del 2 aprile 2016 e «Ciociaria Oggi» del 30 marzo 2016;
Visto il decreto del 23 gennaio 2016, n. 44, «Riorganizzazione del Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo» che prevede l'istituzione delle Soprintendenze archeologia e belle arti e paesaggio, in vigore dall'11 luglio 2016;
Visto il parere del Comitato tecnico scientifico per il paesaggio reso ai sensi dell'art. 141, comma 2 del codice, in data 20 luglio 2016;
Viste le tre osservazioni presentate da enti e privati ai sensi dell'art. 139, comma 5 del medesimo codice;
Viste le controdeduzioni della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio del 3 agosto 2016 prot. n. 928, in merito alle osservazioni presentate che escludono effetti favorevoli a revocare la proposta di vincolo;
Acquisito il parere di approvazione della Commissione regionale per la tutela del patrimonio culturale del Lazio, ai sensi dell'art. 39, comma 2, lettera g) del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 171 del 29 agosto 2014, in sede di riunione decisoria del 31 agosto 2016, come da relativo verbale;
Considerato l'obbligo, da parte del proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo degli immobili ricompresi nelle aree di cui sia stato dichiarato il notevole interesse pubblico, di presentare alla regione o all'ente da essa delegato la richiesta di autorizzazione di cui all'art. 146 del decreto legislativo n. 42/2004 e ss.mm.ii. riguardo a qualsiasi intervento che modifichi lo stato dei luoghi;
Considerato che l'area oggetto del presente provvedimento di dichiarazione di notevole interesse pubblico, accogliendo parzialmente le osservazioni pervenute, e' contenuta nei seguenti confini che seguono principalmente la viabilita' esistente, con l'esclusione della relativa carreggiata:
sul lato a sud-est, partendo dall'incrocio sulla strada vicinale Porcaro o Porcara, che delimita il confine con il comune di Vicalvi sul suo lato nord-est, si percorre la strada vicinale Vallicelle fino al suo incrocio con la strada vicinale Porta in loc. Masetti. Percorrendo quindi la strada vicinale Porta in direzione nord, attraversando le loc. Casa Castrucci e Conca, si incontra la strada vicinale Colle che, percorsa fino ad incontrare la strada vicinale Colle Buono, Casina Calvone o Casa Ferrante, si immette sulla strada vicinale San Rocco in loc. Fontana Colle Buono, percorrendola in direzione nord attraversando la loc. Le Solette. A seguire si incontra la vicinale Casa Pente fino all'incrocio con la strada vicinale Noceto Zompaturo; si prosegue infine verso l'incrocio plurimo con la strada vicinale Cappella Caldaro, la comunale Alvito - San Donato e la vicinale Pizzito Bagnaro, in loc. Santa Maria del Campo, che coincide con il punto estremo a sud-est dell'area delimitata dalla proposta;
sul lato a nord-ovest, coincidente con la delimitazione posta sul lato sud del vincolo paesistico esistente, partendo dall'incrocio suddetto in localita' Santa Maria del Campo, si percorre in direzione ovest la strada comunale Alvito - S. Donato, fino ad incontrare la strada vicinale S. Poppa. Percorsa questa per un breve tratto, si riprende la comunale Alvito - San Donato, per poi deviare verso sud seguendo dapprima la strada vicinale Portaricciuti - Fontanelle e poi la strada comunale Alvito - Sant'Onofrio. Quindi il limite del vincolo devia in direzione nord lungo la strada vicinale Cappuccini, per poi proseguire nuovamente in direzione sud lungo la strada vicinale Portaricciuti - Fontanelle. Ripreso il tracciato della strada comunale Alvito - S. Donato, successivamente prosegue sulla strada comunale Le Coste, fino ad incontrare di nuovo, in direzione nord, la suddetta comunale Alvito - S. Donato;
sul lato a sud-ovest, partendo dal limite ultimo suindicato, si ricalca integralmente il confine con il Comune di Moncalvi che e' delimitato, scendendo verso sud, per un primo tratto con il fosso Perito e per un secondo tratto con la strada vicinale Perito, fino a raggiungere lo stradone Zompaturo, che si percorre quindi in direzione est fino alla loc. Borgo Vicalvi. La delimitazione riprende con la strada vicinale Porcaro o Porcara fino a chiudere con l'incrocio con la strada vicinale Vallicelle, che coincide con il punto estremo citato lato a sud-est, concludendo il perimetro dell'area delimitata dalla proposta;
Ritenuto che detta area, delimitata come nell'unita planimetria, presenta il notevole interesse pubblico di cui all'art. 136 comma 1, lettere c) e d) del decreto legislativo n. 42/2004 e ss.mm.ii., per i motivi indicati nella nota di avvio di codesto procedimento dell'allora Soprintendenza belle arti e paesaggio per le Province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo del 2 dicembre 2016 prot. 23981:
«l'area estesa per circa 536,85 ettari, compresa integralmente nel comune di Alvito (Frosinone) e meglio descritta nella relazione allegata, si connota come zona di notevole interesse pubblico ai sensi dell'art. 136 comma 1, lettere c) e d) del decreto legislativo n. 42/2004, in quanto fortemente caratterizzata da un paesaggio urbano storico a monte ed agricolo di alto interesse paesaggistico e culturale a valle, con vedute profonde verso la sottostante «Piana», costituita da un contesto agreste ancora integro, per cui e' considerata meritevole di tutela; sullo scenario paesaggistico della suddetta area, si rimarcano mirabilmente i caratteri della citta' storica, suddivisa in localita' Castello, Peschio e Capoluogo, posta lungo le pendici del monte Morrone, con un insieme variegato di un urbanizzato stratificatosi nei secoli e ricco di vestigia con significativi esempi dell'architettura civile e militare a partire dall'anno mille e fino al XIX secolo; l'interesse archeologico dell'area e' codificato da ritrovamenti lineari e diffusi sulla "piana" tali da inquadrare l'area in un raro ed importante esempio di suddivisione agraria di eta' repubblicana con tracce di centuriazione e resti ancora correlati al contesto rurale; l'area di vincolo proposta risulta essere un naturale ampliamento dei vincoli d'interesse paesaggistico gia' previgenti, essendo ricadente parzialmente nei decreto ministeriale 22 maggio 1985 e decreto ministeriale 19 giugno 1997 modificativo (zona Monti Emici, Parco Naz.le d'Abruzzo ed area di protezione esterna, versante laziale - comuni vari) ed il decreto ministeriale 8 giugno 1955 (belvedere e terreni antistanti)».

Decreta:

Le aree site nel Comune di Alvito (Frosinone), qualificate come «centro storico, belvedere e terreni antistanti - ampliamento dei vincoli decreto ministeriale 8 giugno 1955 (Gazzetta Ufficiale n. 144 del 24 giugno 1955), decreto ministeriale 22 maggio 1985 (Gazzetta Ufficiale n. 176 del 27 luglio 1985) e decreto ministeriale 19 giugno 1987 (Gazzetta Ufficiale n. 198 del 26 agosto 1997)» comprese nella proposta di dichiarazione meglio indicate in premessa, sono dichiarate di notevole interesse pubblico ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 1, lettere c) e d) del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modificazioni ed integrazioni e rimangono quindi sottoposte a tutte le disposizioni di tutela contenute nel predetto decreto legislativo.
Nelle aree in questione, assoggettate a dichiarazione di notevole interesse pubblico, si conferma la disciplina adottata con il Piano territoriale paesaggistico regionale del Lazio (PTPR) e definita, ai sensi dell'art. 135 del decreto legislativo n. 42/2004 e ss.mm.ii. e dall'art. 22 comma 3 della legge regionale n. 24/1998, cosi' come gia' indicato nella tav. A 33_ 391 e relative norme tecniche:
Paesaggio naturale (art. 21) e Paesaggio naturale di continuita' (art. 23) per le aree boscate pedemontane e collinari;
Paesaggio agrario di valore (art. 24) e Paesaggio agrario di continuita' (art. 25) per le aree agricole della Piana;
Paesaggio degli insediamenti urbani (art. 27) e Paesaggio dei centri e dei nuclei storici con relativa fascia di rispetto (art. 29) per i nuclei edificati del comune di Alvito.
Si accolgono tuttavia parzialmente i pareri e le istanze pervenuti modificando la classificazione del paesaggio (da Paesaggio agrario di rilevante valore a Paesaggio agrario di continuita' - art. 25 N.T.A. del PTPR del Lazio) nelle aree corrispondenti alle zone D e F del PRG approvato con D.G.R. n. 485 dell'11 aprile 2005 lungo la strada provinciale Noceto - Zompaturo, interne alla perimetrazione della proposta di vincolo, come meglio descritte nella cartografia.
Si conferma inoltre la validita', nell'ambito considerato, dell'intero corpo normativo del PTPR e ss.mm.ii.
Il presente provvedimento sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e nel Bollettino ufficiale della Regione Lazio.
Le relazioni, la cartografia, le osservazioni e le controdeduzioni saranno consultabili integralmente sui siti informatici istituzionali del Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo.
La Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio delle Province di Frosinone, Latina e Rieti provvedera' alla trasmissione al comune di Alvito (Frosinone) del numero della Gazzetta Ufficiale contenente la presente dichiarazione, unitamente alla relativa planimetria, ai fini dell'adempimento, da parte del comune interessato, di quanto prescritto dall'art. 140, comma 1 del decreto legislativo n. 42/2004 e ss.mm.ii.
Avverso il presente decreto e' ammessa proposizione di ricorso giurisdizionale avanti il T.A.R. competente a norma dell'art. 9 del decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104, entro 60 giorni dalla data di notifica ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199.
Roma, 5 settembre 2016

Il Segretario regionale
Presidente della Commissione regionale
per la tutela del patrimonio culturale del Lazio
Porro



 
Allegato

Parte di provvedimento in formato grafico



 
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