Gazzetta n. 240 del 13 ottobre 2016 (vai al sommario) |
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI |
COMUNICATO |
Proposta di riconoscimento della indicazione geografica protetta «Lenticchia di Altamura» |
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Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali esaminata la domanda intesa ad ottenere la protezione della denominazione «Lenticchia di Altamura» come indicazione geografica protetta, ai sensi del Regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento e del Consiglio del 21 novembre 2012, presentata dall'Associazione per la tutela e la valorizzazione della Lenticchia di Altamura ed acquisito inoltre i pareri delle Regioni Puglia e Basilicata, esprime parere favorevole sulla stessa e sulla proposta di disciplinare di produzione nel testo di seguito riportato. Le eventuali opposizioni, adeguatamente motivate, relative alla presente proposta, dovranno pervenire, al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali - Dipartimento delle politiche competitive della qualita' agroalimentare dell'ippica e della pesca - Direzione generale per la promozione della qualita' agroalimentare e dell'ippica - PQAI IV - Via XX Settembre n. 20 - 00187 Roma - entro e non oltre 30 giorni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana della presente proposta, dalle sole persone fisiche o giuridiche aventi un interesse legittimo e residenti sul territorio nazionale. Dette opposizioni sono ricevibili se pervengono al Ministero nei tempi sopra esposti, pena irricevibilita' nonche', se con adeguata documentazione, dimostrano la mancata osservanza delle condizioni di cui all'art. 5 e all'art. 7, paragrafo 1 del Regolamento (UE) n. 1151/2012; dimostrano che la registrazione del nome proposto e' contraria all'art. 6, paragrafo 2, 3 o 4 del Regolamento (UE) n. 1151/2012; dimostra che la registrazione del nome proposto danneggia l'esistenza di un nome omonimo o parzialmente omonimo o di un marchio, oppure l'esistenza di prodotti che si trovano legalmente sul mercato da almeno cinque anni prima della data di pubblicazione di cui all'art. 50, paragrafo 2, lettera a) del Regolamento (UE) n. 1151/2012; forniscono elementi sulla cui base si puo' concludere che il nome di cui si chiede la registrazione e' un termine generico. Il Ministero, ove le ritenesse ricevibili, seguira' la procedura prevista dal decreto ministeriale n. 12511 del 14.10.2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 251 del 25 ottobre 2013, prima dell'eventuale trasmissione della suddetta proposta di riconoscimento alla Commissione europea. Decorso tale termine, in assenza delle suddette opposizioni o dopo la loro valutazione ove pervenute, la predetta proposta sara' notificata, per la registrazione ai sensi dell'art. 49 del Regolamento (UE) n. 1151/2012, ai competenti organi comunitari.
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| Allegato
Disciplinare di produzione della Indicazione geografica protetta «Lenticchia di Altamura»
Art. 1.
Denominazione
L'Indicazione geografica protetta (IGP) «Lenticchia di Altamura» e' riservata alla lenticchia secca appartenente alle varieta' Laird, Eston e Brewer (conosciuta anche come «U.S. Regular») appartenenti alla specie: Lens esculenta Moench (Sinonimi: Ervum lens. L., Lens culinaris Medic.) rispondente alle condizioni ed ai requisiti stabiliti nel presente disciplinare di produzione.
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| Art. 2.
Caratteristiche del prodotto
All'atto dell'immissione al consumo la «Lenticchia di Altamura» deve presentare le seguenti caratteristiche: Forma: tonda e appiattita; Dimensione: calibro compreso tra i 3 ed i 4,9 mm per la Eston e tra i 5 ed i 7 mm per Laird e Brewer; Colore: diverse gradazioni del verde e del marrone; Peso medio per 100 semi: da un minimo di 2,8 g ad un massimo di 3,6 g per la Eston e da un minimo di 5,7 a un massimo di 6,5 g per Laird e Brewer; Umidita' delle lenticchie secche al momento della commercializzazione: ≤ 13%; Tenore proteico: > 20%; Ferro: > 4 mg/100gr di prodotto; La granella secca non deve presentare alterazioni di colore e di aspetto esteriore tali da comprometterne le caratteristiche, con una tolleranza complessiva massima del 1,5% di: prodotto spaccato, macchiato, tonchiato o alterato a livello di colorazione. E' consentita inoltre una percentuale massima di 1,5 di prodotto secco fuori calibro. All'immissione del prodotto sul mercato questo deve essere idoneo al consumo umano.
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| Art. 3.
Zona di produzione
La zona di produzione della «Lenticchia di Altamura IGP» comprende il territorio amministrativo dei seguenti comuni: Altamura, Ruvo di Puglia, Corato, Minervino Murge, Andria, Spinazzola, Poggiorsini; Gravina in Puglia, Cassano delle Murge, Santeramo in Colle, Montemilone, Palazzo San Gervasio, Genzano di Lucania, Irsina, Tricarico, Matera, Banzi, Forenza, Tolve.
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| Art. 4.
Prova dell'origine
Ogni fase del processo produttivo viene monitorata e documentata in maniera palese ed inequivocabile. In questo modo, oltre che per mezzo dell'iscrizione in appositi elenchi, gestiti dalla struttura di controllo, delle particelle catastali sulle quali avviene la coltivazione, dei produttori dei condizionatori e dei confezionatori, nonche' attraverso la denuncia tempestiva alla struttura di controllo dei quantitativi prodotti, e' garantita la tracciabilita' del prodotto. Tutte le persone, fisiche o giuridiche, iscritte nei relativi elenchi, saranno assoggettate al controllo da parte della struttura di controllo, secondo quanto disposto dalla normativa vigente nonche' dal disciplinare di produzione e dal relativo piano di controllo.
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| Art. 5.
Metodo di ottenimento
Avvicendamento colturale La coltivazione della «Lenticchia di Altamura» non puo' seguire avvicendamento colturale ad altre leguminose. Epoca di semina La semina della «Lenticchia di Altamura» si effettua da novembre a marzo. La scelta piu' opportuna per la data di semina varia in funzione dell'ambiente e del metodo di coltivazione adottato. Semina Il seme delle varieta' Eston, Laird o Brewer deve presentare le caratteristiche del seme cosi' come previsto dalla legislazione vigente. E' previsto il reimpiego aziendale a condizione che il prodotto rispetti le caratteristiche qualitative previste dalla legislazione vigente. Difesa antiparassitaria E' consentito l'impiego dei presidi fitosanitari consentiti dalla legislazione vigente. Controllo delle infestanti E' consentito l'impiego dei presidi fitosanitari consentiti dalla legislazione vigente. Resa La produzione massima ottenibile e' pari a 2,5 t/Ha di granella. Post-produzione Dopo la raccolta sul prodotto devono essere effettuate almeno le seguenti lavorazioni: a) disinfestazione da parassiti; b) pulitura per separare corpi estranei leggeri e pesanti, piccoli e grandi che siano; c) spietratura che permette di eliminare eventuali pietre ancora presenti; d) lettura ottica che permette di ottenere uniformita' del colore delle lenticchie nonche' di eliminare corpi estranei in funzione del colore e della forma; e) eliminazione di metalli accidentalmente presenti; f) stoccaggio in Big Bags rivestiti internamente da materiale plastico per alimenti oppure in silos in modo da proteggere il prodotto da attacchi da parte di parassiti. La disinfestazione in post-produzione deve essere eseguita entro le 24 ore dalla raccolta all'interno dell'area delimitata dal disciplinare, per controllare attacchi di tonchio.
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| Art. 6.
Legame con la zona geografica
La «Lenticchia di Altamura» ha una forte reputazione sul territorio nazionale e negli ultimi anni sta crescendo in maniera importantissima a livello commerciale. Il territorio di produzione e' quello compreso nella Murgia Barese e Materana e nella confinante fossa Pre-Murgiana in una fascia altimetrica compresa tra i 300 mt ed i 600 mt slm. e ricade in parte all'interno del Parco nazionale dell'Alta Murgia. La coltura della Lenticchia di Altamura, tradizionale nel territorio di Altamura e nei terreni della Murgia Barese e della adiacente Fossa Bradanica (o Fossa Pre-Murgiana), ebbe un notevolissimo sviluppo dagli anni '30 a gli anni '70 del '900. Le produzioni a fine anni '40 avevano infatti raggiunto dei valori davvero importanti. L'articolo della Corriere Pugliese datato 24 agosto 1949 a firma di Saverio La Sorsa, riporta una produzione nazionale di 70.000 q.li di lenticchia a fronte di ben 50.000 q.li prodotti nel territorio delimitato della Lenticchia di Altamura. Negli stessi anni i commercianti dell'area esportavano grandi quantita' di prodotto, per lo piu' in Nord Europa, Canada e Stati Uniti d'America. Se dal punto di vista storico la coltivazione della Lenticchia di Altamura vanta grande esperienza e conoscenza della pianta, del terreno e del clima idoneo a questa coltura, vi e' da sottolineare che la sapienza degli agricoltori esprime continuita' nel cambio generazionale che e' avvenuto negli ultimi anni e che sta avvenendo in maniera sempre piu' importante e che vede due, o a volte addirittura tre generazioni differenti in campo a lavorare assieme. Il vero legame tra questo prodotto e la zona geografica di produzione e' dato, oltre che dai fattori umani e dalla sua reputazione, anche dalle particolari caratteristiche climatiche, pedologiche e geomorfologiche. In genere le Murge vengono distinte in Murge di SE e Murge di NW a causa delle non poche differenze di ordine climatico e geomorfologico. In particolare, per quanto attiene agli aspetti climatici, le Murge di NW, cosi' come l'adiacente Fossa Pre-Murgiana, risentono dell'afflusso delle correnti umide provenienti dagli Appennini. Il territorio summenzionato, interessato alla produzione di Lenticchia di Altamura, e' caratterizzato da un clima mediterraneo, con inverni miti ed estati calde e secche. Le precipitazioni oscillano intorno a 604 mm/anno, con minimi di pioggia che si verificano nel mese di luglio mentre i massimi nei mesi di novembre e dicembre. Per quanto concerne la termometria della zona geografica interessata, gli andamenti dei valori medi mensili di temperatura mostrano che le minime, che possono scendere sotto zero, si verificano nel mese di gennaio mentre le temperature massime possono raggiungere i 40°C nei mesi di luglio e agosto. La temperatura media annua e' pari a 15°C. I suoli, perlopiu' profondi e di medio impasto presentano una composizione granulometrica tendenzialmente argillosa, con scheletro abbondante dotato di sostanza organica e azoto con molto calcare, con un pH compreso tra 7,6 e 8. Queste specificita' del suolo e del clima della zona di produzione della Lenticchia di Altamura contribuiscono a conferire al prodotto caratteristiche distintive in termini di alto tenore proteico, di basso contenuto in acqua e di notevole contenuto in ferro. Come ben si sa, in generale, la quantita' di proteine presenti nella granella e' molto variabile e dipende dalla quantita' di azoto che la pianta trova disponibile e riesce ad assorbire. La quantita' di azoto dipende dalla presenza di azotofissatori simbionti, appartenenti al genere Rhizobium, che possono infettare le radici delle leguminose con la formazione di noduli radicali sede del processo di azoto-fissazione. L'azoto-fissazione non avviene al di sotto di 9°C cosi' come un pH inferiore a 5.6 o superiore a 8.0 crea un contesto difficile per la funzionalita' dei batteri. I terreni circoscritti nella zona geografica interessata alla produzione di Lenticchie di Altamura hanno un pH variabile tra 7,6 e 8 mentre la temperatura media della zona e' di 15°C. Queste condizioni favoriscono la diffusione dell'infezione batterica nelle radici, lo sviluppo del nodulo radicale e della struttura simbiontica nonche' l'azoto-fissazione a seguito dell'inizio del rapporto simbiontico e garantiscono alla Lenticchia di Altamura almeno il 20% di contenuto in proteine. Questo ha permesso nel corso dei secoli alle popolazioni locali di sostituire la carne e di fornire allo stesso tempo un adeguato apporto proteico nella loro alimentazione. Del resto la dieta mediterranea, oggi patrimonio mondiale dell'umanita', e' caratterizzata dall'apporto proteico di origine vegetale e non animale. La quantita' di acqua (umidita') della Lenticchia di Altamura, in virtu' delle temperature e dell'umidita' relativa tipica del periodo di raccolta, e' molto bassa e non deve superare il 13% alla raccolta. Questo garantisce durante la conservazione le condizioni inidonee allo sviluppo di funghi che possono produrre micotossine. La reputazione di un prodotto salubre ed esente da micotossine e' importantissima in quanto il problema affligge molti paesi del mondo da secoli ed ha condizionato la storia e la salute dei popoli piu' di quanto si possa pensare, ma solo recentemente abbiamo acquisito conoscenze piu' dettagliate in merito alla pericolosita' di queste sostanze. Oggi sappiamo che le micotossine sono un problema ancora attuale e diffuso, soprattutto in alcune aree del nostro pianeta, il cui rischio, di ingestione e di inalazione, non e' da sottovalutare. I terreni calcarei come quelli della Murgia Barese e Materana e della Fossa Pre-murgiana sono mediamente ricchi in ferro la cui solubilita' nel terreno e' legata ad alcuni fattori tra i quali quello che la influenza maggiormente e' il pH. In terreni a pH elevato con valori compresi tra 8 e 10, il calcare tende a legarsi con il ferro in composti insolubili ed indisponibili per le piante. I terreni della zona interessata alla produzione di Lenticchia di Altamura hanno valori di pH compresi tra 7,6 e 8 e questo permette alle piante di Lenticchia di Altamura di avere disponibilita' di ferro solubile in acqua, pertanto, la quantita' di questo importante microelemento nella Lenticchia di Altamura e' superiore a 4 mg/100gr di prodotto. Il ferro favorisce la produzione di emoglobina e di globuli rossi: assicurando una corretta ossigenazione delle cellule del corpo, garantisce cosi' la vitalita' e la crescita armoniosa dell'intero organismo. Stimola le funzioni del fegato, della milza, dell'intestino e del midollo osseo. Il ferro e' inoltre fondamentale per i neurotrasmettitori come serotonina e dopamina, garantisce resistenza alle malattie, e' utile contro lo stress ed e' indispensabile per mantenere efficiente il sistema immunitario. Anche nell'ambito culinario, non solo nell'areale di produzione, bensi' a livello nazionale, e' rinomato l'impiego di Lenticchia di Altamura. E' facile trovarla nella grande distribuzione organizzata dell'intero territorio nazionale e sono molti i siti web e le trasmissioni televisive che parlano di Lenticchia di Altamura come ingrediente base per ricchi piatti non solo legati al tradizionale consumo di capodanno.
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| Art. 7.
Controlli
La conformita' del prodotto al disciplinare e' svolto da una struttura di controllo conformemente a quanto stabilito dagli articoli 36 e 37 del Reg. UE n. 1151/2012. Tale struttura e': CSQA Certificazioni srl - P.Iva 02603680246 - Via San Gaetano 74 - 36016 Thiene (VI). Telefono 0445.313011, fax 0445.313070. web: http://www.csqa.it; PEC: csqa@legalmail.it; email: regolamentato@csqa.it
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| Art. 8.
Confezionamento ed etichettatura
La «Lenticchia di Altamura» si presenta in granella secca deve essere immessa al consumo in confezioni della capacita' massima di kg 10 per uso alimentare, conformi alla legislazione vigente, in modo da garantire la inalterabilita' delle caratteristiche di salubrita' ed organolettiche del prodotto. Esclusivamente per le transazioni commerciali all'ingrosso il prodotto pronto per essere confezionato puo' essere confezionato in big bags della capacita' massima di 30 q.li o in sacchi della capacita' massima di 25 kg idonei all'uso alimentare. La confezione, reca obbligatoriamente sulla etichetta a caratteri di stampa chiari e leggibili, oltre al simbolo grafico europeo della IGP ed alle informazioni corrispondenti ai requisiti di legge le seguenti ulteriori indicazioni: il nome, la ragione sociale, l'indirizzo dell'azienda produttrice o confezionatrice. E' ammesso l'utilizzo di marchi privati, purche' questi non traggano in inganno il consumatore e siano consentiti dalla legislazione vigente. La confezione deve altresi' recare obbligatoriamente il logo come di seguito descritto. Logo Il logo della denominazione Lenticchia di Altamura IGP e' costituito da 19 lenticchie stilizzate di dimensioni variabili, proporzionate e disposte secondo la grandezza e l'ubicazione dei comuni che rientrano nel territorio di produzione. Tale logo sovrasta la dicitura «Lenticchia di Altamura IGP» disposta su tre righi e proporzionata in modo da evidenziare la parola Altamura che si trova nel rigo centrale. La scritta e le lenticchie stilizzate sono disposte su sfondo bianco circolare senza contorno della dimensione minima di 25 mm. Il carattere della scritta e' Pluto bold ed il colore delle lenticchie stilizzate nonche' della scritta e' Pantone 582. Indici colorimetrici: Lenticchie e scritta: Pantone 582 C= 25 M= 9 Y= 100 K= 39 R= 142 G= 140 B= 19 HEX/HTML 8E8C13 Parte di provvedimento in formato grafico Pur rispettando la dimensione minima consigliata, il logo si potra' adattare proporzionalmente ai vari utilizzi e potra' anche essere stampato in bianco e nero se necessario.
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