Gazzetta n. 246 del 20 ottobre 2016 (vai al sommario)
MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
DECRETO 4 agosto 2016
Norme per lo svolgimento degli esami di Stato nelle sezioni funzionanti presso Istituti statali e paritari in cui e' attuato il Progetto «Esabac Techno» (rilascio del duplice diploma italiano e francese, dell'Esame di Stato di Istituto tecnico e del Baccalaureat tecnologico). (Decreto n. 614).


IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE,
DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA

Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, concernente la «Riforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59»;
Vista la legge 17 luglio 2006, n. 233, «Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei Ministeri. Delega al Governo per il coordinamento delle disposizioni in materia di funzioni e organizzazione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei Ministeri»;
Vista la legge 10 dicembre 1997, n. 425, recante disposizioni per la riforma degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323;
Vista la legge 11 gennaio 2007, n. 1, recante «Disposizioni in materia di esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore e delega al Governo in materia di raccordo tra la scuola e le universita'»;
Visto il decreto ministeriale 20 novembre 2000, n. 429, concernente le caratteristiche formali generali della terza prova scritta negli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore e le istruzioni per lo svolgimento della prova medesima, tuttora vigente;
Visto il protocollo culturale tra l'Italia e la Francia del 17 luglio 2007;
Rilevato che il citato protocollo tra l'Italia e la Francia del 17 luglio 2007, prevede l'introduzione di un esame di fine studi secondari binazionale che conduca al doppio rilascio del diploma di esame di Stato di istruzione secondaria di secondo grado e del Baccalaureat e che conferisca gli stessi diritti ai titolari nei due paesi;
Visto l'Accordo italo francese, sottoscritto a Roma in data 24 febbraio 2009, relativo al doppio rilascio del diploma di esame di Stato italiano e del diploma di Baccalaureat francese;
Visto il decreto ministeriale n. 91 del 22 novembre 2010 che ha dato attuazione alla fase transitoria di cui al citato Accordo italo francese 24 febbraio 2009, concernente il biennio relativo agli anni scolastici 2010/2011 e 2011/2012;
Visto il decreto ministeriale n. 95 dell'8 febbraio 2013, che ha disciplinato per la fase a regime, l'esame di Stato di istruzione secondaria di secondo grado, per la parte specifica denominata ESABAC;
Rilevato che dall'anno scolastico 2012/2013, l'esame ESABAC di cui al citato Accordo italo francese si svolge a regime per le istituzioni scolastiche che assicurino lo svolgimento del percorso formativo triennale previsto dall'accordo medesimo;
Visto il protocollo aggiuntivo tra Italia e Francia, firmato a Firenze il 6 maggio 2016, per il rilascio del doppio diploma dell'esame di Stato di Istituto tecnico e del Baccalaureat tecnologico;
Considerato che il protocollo aggiuntivo del 6 maggio 2016 nell'art. 8 prevede che le parti possono dare esecuzione al protocollo medesimo, in via transitoria, a partire dalla data della firma;
Ravvisata la necessita' di dare attuazione alla fase transitoria, di cui al citato protocollo aggiuntivo italo francese del 6 maggio 2016, per il biennio relativo agli anni scolastici 2016/2017 e 2017/2018 e alla fase a regime a decorrere dall'anno scolastico 2018/2019;
Considerato che - al termine della fase transitoria - dall'anno scolastico 2018/2019 l'esame «ESABAC TECHNO» si svolgera' a regime per tutte le istituzioni scolastiche di istituto tecnico del settore economico autorizzate che assicurino lo svolgimento del percorso formativo triennale previsto dal protocollo aggiuntivo del 6 maggio 2016;
Ritenuto opportuno avviare la fase transitoria per le terze classi gia' autorizzate ai sensi del decreto ministeriale n. 95/2013 nell'a.s. 2016-2017, di istituto tecnico per il settore economico;
Ritenuto opportuno che le classi quarte dell'anno scolastico 2016/2017, gia' autorizzate a far parte del dispositivo ESABAC ai sensi del decreto ministeriale n. 95/2013, possano optare per l'ESABAC TECHNO, previa delibera degli organi collegiali dell'istituto e richiesta del dirigente scolastico all'USR e al Ministero, per sostenere l'esame di Stato nella sessione 2018;
Ritenuto, altresi', opportuno autorizzare, solo al termine della fase transitoria, anche classi di altri istituti tecnici del settore economico attualmente non coinvolti nell'«ESABAC TECHNO»;
Considerato che nella fase attuale transitoria, di avvio, il progetto puo' essere attivato negli istituti tecnici per il settore economico e che si fa riserva di estendere, successivamente, con apposita decretazione, il progetto anche al settore tecnologico degli istituti tecnici, - sentita la parte francese - qualora il progetto stesso risulti avere avuto esito positivo e ve ne siano le condizioni di fattibilita';
Ritenuto, pertanto, di dover emanare disposizioni, sia per la fase transitoria, sia per quella a regime, in ordine allo svolgimento dell'esame nelle classi di istituto tecnico nelle quali si attua l'esame di Stato progetto «ESABAC TECHNO», di cui al protocollo aggiuntivo del 6 maggio 2016, con cio' dando piena attuazione al protocollo aggiuntivo del 6 maggio 2016;

Decreta:

Art. 1

Oggetto

1. Il progetto «ESABAC TECHNO» viene attivato, in prima fase transitoria, a partire dalle classi terze, gia' autorizzate nell'a.s. 2016-2017, di istituto tecnico per il settore economico, attualmente facenti parte del dispositivo ESABAC ai sensi del decreto ministeriale n. 95/2013. Esse adotteranno i programmi del progetto «ESABAC TECHNO», di cui agli allegati 1, 2 e 3 al presente decreto, e sosterranno il primo esame atto al conseguimento del doppio diploma a partire dalla sessione di esami di Stato 2019.
2. Le classi quarte dell'anno scolastico 2016-2017, gia' autorizzate a far parte del dispositivo ESABAC ai sensi del decreto ministeriale n. 95/2013, potranno optare per l'ESABAC TECHNO, su domanda del dirigente scolastico, da inoltrare all'ufficio scolastico regionale e al Ministero, previa delibera degli organi collegiali d'istituto, e andare ad esame di Stato nella sessione 2018;
3. Gli istituti tecnici del settore economico, attualmente non coinvolti nell'«ESABAC TECHNO», nonche' altre classi di istituti tecnici gia' coinvolti, potranno essere autorizzati solo al termine della fase transitoria;
4. Si fa riserva di estendere, al termine della fase transitoria, dall'a.s. 2018-2019, con apposita decretazione, il progetto anche al settore tecnologico degli istituti tecnici- sentita la parte francese - qualora il progetto stesso risulti avere avuto esito positivo e ve ne siano le condizioni di fattibilita';
5. L'esame di Stato di istruzione secondaria di secondo grado, per la parte specifica denominata «ESABAC TECHNO», e' disciplinato, per la fase transitoria e per quella a regime, dal presente decreto. La fase transitoria concerne il biennio 2016/2017 - 2017/2018; successivamente, dall'a.s. 2018-2019, si svolgera' la fase a regime.


 

Allegato 1

Requisiti

ESABAC TECHNO = acronimo di «Esame di Stato d'istituto tecnico» e «Baccalaureato tecnologico»
In base all'accordo sottoscritto il 24 febbraio 2009 dai Ministri dell'istruzione italiano e francese sono rilasciati due diplomi: il diploma italiano di esame di stato e il baccalaureato francese a seguito di un percorso di formazione integrata e del superamento di un esame sulle discipline specifiche (Francese e D.N.L.).
Ai sensi del protocollo aggiuntivo a tale accordo firmato il 6 maggio 2016 dai Ministri dell'istruzione italiano e francese prende avvio «l'ESABAC TECHNO» per gli istituti tecnici del settore economico.
Come per l'ESABAC generale anche per l'ESABAC TECHNO il piano degli studi della scuola italiana e' integrato a partire dal primo anno del secondo biennio della scuola secondaria superiore.
Il curricolo deve prevedere lo studio, a livello approfondito, della lingua, cultura e comunicazione francese (almeno 4 ore settimanali per ogni anno del secondo biennio e dell'ultimo anno) nonche' di una disciplina non linguistica insegnata in lingua francese (2 ore per ogni anno del secondo biennio e dell'ultimo anno).
La D.N.L. e' per tutti la storia.
L'esame di stato in italia e' integrato con una quarta prova scritta di lingua cultura e comunicazione francese (durata della prova 4 ore).
Le competenze relative alla lingua cultura e comunicazione francese sono anche verificate in sede di colloquio.
Le competenze relative alla storia veicolata in francese sono verificate in sede di colloquio.
Nella fase transitoria biennale il progetto coinvolgera' - a partire dal 2016-17 - le classi terze degli istituti tecnici che hanno gia' ottenuto l'autorizzazione per l'ESABAC generale ai sensi del decreto ministeriale n. 95/2013 e, a domanda, le classi quarte gia' autorizzate per l'ESABAC generale. queste ultime, per il passaggio all'ESABAC TECHNO, dovranno acquisire apposita delibera degli organi collegiali.
I primi esami dell'ESABAC TECHNO decorrono a partire dall'a.s. 2018/19.
A partire dall'anno 2018-19, nella fase a regime, il progetto potra' estendersi anche ad altre isituzioni scolastiche di scuola secondaria superiore, istruzione tecncica - settore economico - in grado di assicurare il curricolo sopra descritto.


 
Allegato 2
Programma di lingua, cultura e comunicazione per le sezioni ESABAC
TECHNO
(Esame di Stato e Baccalaureat per gli istituti tecnici economici per
il turismo e amministrazione, finanza e marketing)
Premessa
Il percorso di formazione integrata previsto per il doppio rilascio dell'esame di Stato istruzione tecnica e del Baccalaureat technologique si colloca nella continuita' della formazione generale e specialistica, nell'ottica di un arricchimento reciproco fra i due Paesi e della dimensione europea, tenendo presente la specificita' degli indirizzi di studi turistico ed economico.
Le sezioni ESABAC TECHNO intendono sviluppare una competenza comunicativa basata sui saperi e i saper fare linguistici e favorire l'apertura alla cultura dell'altro attraverso l'approfondimento della civilta' del Paese partner. La dimensione interculturale che viene cosi' a realizzarsi contribuisce a valorizzare le radici comuni e, nel contempo, favorisce l'apprezzamento della diversita'.
Per permettere l'acquisizione di questa competenza cosi' complessa, il percorso di formazione integrata stabilisce le relazioni fra la cultura francese e quella italiana facendo leva, in particolare, sullo studio della lingua, della cultura e della comunicazione. Obiettivi
Il ciclo terminale delle sezioni ESABAC TECHNO si inserisce in continuita' con il programma delle classi precedenti; prende spunto dal Quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER) elaborato dal Consiglio d'Europa che mira a sviluppare l'autonomia dell'allievo nella pratica delle lingue straniere nelle seguenti attivita' linguistico-comunicative:
comprensione
comprensione orale;
comprensione scritta;
produzione
produzione orale;
produzione scritta;
interazione.
Al termine della classe terminale ESABAC TECHNO (quinta classe) il livello di competenza richiesto in uscita e' B2 (utilizzatore indipendente - livello avanzato).
Ciascun livello del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER) si riferisce ad un descrittore di capacita' secondo le suddette attivita' linguistico-comunicative.
Il passaggio dal livello «soglia» B1 al livello «avanzato» B2 nella scala del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue, costituisce un progresso importante nella padronanza della lingua oggetto di studio. Nonostante i due livelli si riferiscano all'utilizzatore indipendente, la differenza che li distingue rappresenta un grado di complessita' e di autonomia aggiuntive che si possono riassumere come segue.
Al livello B2, l'alunno e' in grado di:
nella comprensione
capire l'essenziale di messaggi orali elaborati (dibattiti, conferenze, notiziari e trasmissioni televisive, film o documentari e discorsi di una certa lunghezza su una vasta gamma di argomenti;
seguire un'argomentazione complessa in lingua standard;
interpretare il messaggio cogliendone i significati impliciti;
riconoscere il punto di vista del locutore;
fare prova di un grande grado di autonomia in lettura;
nella produzione
esprimersi in modo chiaro e articolato su una vasta gamma di argomenti che lo interessano o relativi alle sue conoscenze specifiche;
presentare, riformulare, spiegare o commentare in modo chiaro e dettagliato, allo scritto e all'orale, dei documenti che presentino un'informazione o un insieme di informazioni, delle opinioni e punti di vista;
esprimere diversi punti di vista e opinioni e sviluppare un'argomentazione chiara, indicando vantaggi e svantaggi delle diverse opzioni;
nell'interazione
partecipare ad un dialogo a due o piu' persone esprimendosi con spontaneita' e scioltezza anche con parlanti nativi;
partecipare attivamente a conversazioni di una certa lunghezza, interagendo e argomentando, sostenendo le sue opinioni. Modalita' organizzative
La costruzione dell'apprendimento centrata sulla pratica di competenze operative permette di definire situazioni comunicative concrete, nelle quali l'allievo utilizza saperi e competenze acquisite nella lingua del paese partner e, allo stesso tempo, nell'insegnamento tecnico di indirizzo.
L'approccio attraverso le cinque attivita' linguistico-comunicative permettera' di costruire un percorso di apprendimento equilibrato e coerente.
L'impiego del digitale contribuisce ad aumentare il tempo di esposizione ad una lingua autentica, all'interno o all'esterno dell'istituto scolastico, permette all'alunno di esercitarsi nella ricerca di documenti (testi, video, audio) in riferimento ai contenuti culturali e tecnici veicolati dalla lingua del paese partner e, con il ricorso a strumenti adeguati, di incrementare la sua fluidita' nella comunicazione scritta e orale. Il ricorso al digitale puo' anche rivelarsi utile per valutare le competenze degli alunni e per assicurare la capitalizzazione dei loro progressi.
L'insegnamento della lingua, cultura e comunicazione puo' altresi' incoraggiare la mobilita' verso il paese partner, in particolare attraverso periodi di scolarizzazione temporanea e/o stage. E' dunque auspicabile che tali attivita' siano integrate al progetto di insegnamento. Linee guida per la Francia
I contesti di utilizzo della lingua oggetto di studio sono prioritariamente stabiliti tenendo conto dell'asse fondante culturale per gli indirizzi di studio generali e tecnologici: «Atti fondatori e mondi in evoluzione» .
Questo asse culturale e' articolato in quattro percorsi integrati:
spazi e scambi;
ricchezze del patrimonio;
luoghi e forme del potere;
l'idea del progresso.
E' fortemente consigliato che questi percorsi siano sviluppati tenendo conto degli obiettivi tecnologici specifici dei diversi indirizzi di studio.
Linee guida per l'Italia - istruzione tecnica, settore economico
(indirizzi turismo e amministrazione finanza e marketing (1) )
Premessa
Il percorso, che integra la lingua, la cultura e la comunicazione, si articola su ambiti differenti ma strettamente correlati:
linguistico-comunicativo;
letterario;
turistico (indirizzo turismo) o economico-amministrativo (indirizzo economia, finanza e marketing).

Versante linguistico-comunicativo

Tenendo conto di quanto gia' esplicitato nelle prime 2 pagine per tale versante, valido per i 2 paesi partner (premessa, obiettivi, modalita' organizzative), le linee guida italiane sottolineano alcune specificita' proprie degli indirizzi in cui l'ESABAC TECHNO si colloca. Esse si riferiscono, altresi', alle linee guida per la lingua comunitaria dell'istruzione tecnica (settore economico) della direttiva Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca n. 4 del 12 gennaio 2012. Competenza linguistico-comunicativa di livello B2:
L'allievo e' in grado di comprendere le idee principali di testi complessi su argomenti sia concreti che astratti, comprese le discussioni tecniche nel proprio settore di specializzazione. E' in grado di interagire con relativa scioltezza e spontaneita' tanto che l'interazione con un parlante nativo avviene senza eccessiva fatica e tensione. Sa produrre testi chiari e articolati su un'ampia gamma di argomenti con particolare riferimento ai testi di carattere turistico e promozionale del territorio/economico-aziendale e comunicazione d'impresa; sa esprimere un'opinione su un argomento di attualita', di lavoro e relativo al settore di indirizzo, esprimendo i pro e i contro delle diverse opzioni. Competenze interculturali:
L'allievo e' in grado di:
presentare i principali aspetti turistici del proprio paese e del paese partner, le loro risorse artistiche, culturali e naturali e i flussi turistici;
riconoscere le principali strategie di marketing per valorizzare e promuovere il territorio del proprio paese e del paese partner;
organizzare percorsi e itinerari turistici, generali o tematici, utilizzando le infrastrutture e le strutture ricettive dei due paesi;
orientarsi sulle possibilita' di sviluppo e di rilancio delle piccole e medie imprese all'interno dell'Unione europea, sfruttando gli strumenti e le opportunita' offerte;
effettuare ricerche comparative sulle principali tendenze dei mercati francese e italiano;
sapersi inserire nel mercato del lavoro dei due paesi partner, proponendo candidature mirate, secondo le proprie competenze e le proprie ambizioni;
proporre idee innovative per nuove attivita' commerciali e professionali (startup), nell'ottica di trovare nuovi spazi di mercato, anche sfruttando le nuove tecnologie della comunicazione.
In considerazione delle esigenze sopra elencate, e' auspicabile che l'allievo, in entrata nel secondo biennio (inizio del percorso di formazione integrata), abbia raggiunto almeno il livello B1 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue e che conosca, gli aspetti geografici e economici principali del paese partner.

Versante letterario

La scelta di autori e testi, sulla base del percorso cronologicamente indicato e' lasciata all'insegnante, che definisce con ampi margini di liberta' i contenuti del programma di formazione integrata sui tre anni, organizzando possibilmente per ambiti tematici i percorsi letterari da proporre, indipendentemente dalla sequenza cronologica . E' auspicabile che si faccia riferimento, per analogia di propositi formativi con il Paese partner, anche ai 4 percorsi integrati indicati nelle linee-guida valide per la Parte francese. Sara' opportuno tener conto anche delle proposte e suggerimenti forniti nei programmi di lingua e letteratura per l'ESABAC di tipo generale, in modo da assicurare un percorso integrato fra le culture e le letterature italiane e francesi.
Per ulteriori approfondimenti e' possibile consultare Eduscol http://eduscol.education. fr/cid65776/ressources-pour-le-cycle-terminal.html
1. La letteratura medioevale.
2. Il Rinascimento e La Renaissance.
3. La Controriforma e il Barocco; il Classicismo.
4. L'Illuminismo, la nuova razionalita'.
5. La nascita di una nuova sensibilita' nel XVIII secolo; il Preromanticismo.
6. Il Romanticismo.
7. Il Realismo e il Naturalismo in Francia; il Verismo in Italia.
8. La poesia della modernita': Baudelaire e i poeti maledetti; il Decadentismo.
9. La ricerca di nuove forme dell'espressione letteraria e i rapporti con le altre manifestazioni artistiche.
Ogni «itinerario letterario» e' costituito da 2 a 4 brani scelti dal docente.
Negli ultimi due anni di formazione, devono essere lette almeno 2 opere in versione integrale .
Si riportano pertanto, al solo titolo esemplificativo, ma non a titolo esaustivo o vincolante, alcuni esempi di autori che potrebbero essere oggetto di studio e consentire percorsi tematici, oltre che con la letteratura italiana e la storia, con le discipline di indirizzo:
nell'ambito turistico, la letteratura di viaggio degli scrittori-viaggiatori che hanno prodotto racconti sull'Italia, come Montaigne, Montesquieu, Dumas, Taine, Stendhal, Maupassant, Giono, Renan, Fernandez, Schifano...
nell'ambito economico ed amministrativo la letteratura che offre spunti di riflessione sull'economia dei due paesi e sulla sociologia, come Montesquieu, Rousseau, Saint-Simon, Giono, Levy-Strauss, Latouche, Bourdieu, Piketty...

Versante turistico/amministrazione, finanza e marketing
Turismo
Si riportano, qui di seguito, alcune tra le aree tematiche turistiche piu' diffuse, a partire delle quali e' possibile sviluppare le unita' significative di apprendimento. Gli anni scolastici di riferimento sono riportati, al solo titolo esemplificativo e non vincolante.
3° anno
Mercati turistici: aspetti micro e macro economici;
infrastrutture e trasporti in Francia e in Italia: l'evoluzione e gli snodi attuali con l'Europa;
la ricettivita' tradizionale e classificata: gli hotel, i residence, i villaggi vacanze, gli agriturismo, i campeggi;
le regioni italiane: studio di una regione a scelta e delle sue principali forme di turismo (raccordo con i percorsi di alternanza scuola-lavoro);
le regioni francesi: studio di una regione a scelta e delle sue principali forme di turismo (raccordo con i percorsi di alternanza scuola-lavoro).
4° anno
L'organizzazione turistica: gli operatori turistici e le agenzie di viaggi per l'accoglienza turistica;
altre forme di ricettivita' e nuove tendenze: dai B & B al CoachSurfing passando per gli ostelli della gioventu', gli «alberghi diffusi» (borghi-albergo) e gli hotel-boutique;
il turismo come volano di sviluppo economico e sociale: sostenibile, equo e solidale; la responsabilita' etica dell'impresa;
le regioni italiane: studio di una regione a scelta e delle sue principali forme di turismo (raccordo con i percorsi di alternanza scuola-lavoro);
le regioni francesi: studio di una regione a scelta e delle sue principali forme di turismo (raccordo con i percorsi di alternanza scuola-lavoro).
5° anno
Marketing turistico. Marketing aziendale. Marketing integrato;
la promozione turistica del territorio con particolare attenzione al web e agli strumenti «peer-to-peer»;
gli itinerari tematici come ponti tra natura, arti figurative, letteratura, folklore e gastronomia;
itinerario turistico o itinerario tematico sulla propria citta' o regione, oppure su altra regione/area geografica scelta dal docente, con particolare attenzione al patrimonio artistico-monumentale (raccordo con alternanza scuola-lavoro);
itinerario turistico o itinerario tematico su Parigi, con particolare attenzione al patrimonio artistico-monumentale o su altra zona della Francia con particolare attenzione al patrimonio paesaggistico e attrattivo per il turismo (raccordo con i percorsi di alternanza scuola-lavoro); Amministrazione, finanza e marketing
Si riportano, qui di seguito, alcune tra le aree tematiche economiche piu' diffuse, a partire delle quali e' possibile sviluppare le unita' significative di apprendimento. Gli anni scolastici di riferimento sono riportati, al solo titolo esemplificativo e non vincolante.
3° anno
Le regioni italiane e francesi: studio di una regione a scelta e della sua economia (raccordo con i percorsi di alternanza scuola-lavoro);u'
infrastrutture e trasporti in Francia e in Italia: l'evoluzione e gli snodi attuali con l'Europa;
lo stato giuridico delle aziende con riferimento alle nuove forme di commercio online;
organisation interne de l'entreprise.
4° anno
Le regioni italiane e francesi: studio di una regione/area geografica a scelta e della sua economia (raccordo con i percorsi di alternanza scuola-lavoro);
il marketing per la ricerca di un mercato o per la creazione dei bisogni;
il business plan (o «plan d'affaires»);
l'economia locale ancorata sul territorio contro il franchising e la grande distribuzione;
lo sviluppo economico sostenibile e il commercio equo e solidale o a «chilometro zero».
5° anno
Le regioni italiane e francesi: studio di una regione/area geografica a scelta e della sua economia (raccordo con i percorsi di alternanza scuola-lavoro);
dall'artigianato all'impresa moderna;
il sistema bancario francese e sua esposizione in Italia;
le innovazioni tecnologiche e la ricerca di nuovi mercati: le «start up»;
import/export tra Italia e Francia: il valore del paese partner nelle relazioni e negli scambi bilaterali/europei/internazionali dell'Italia.

(1) L'attuazione in Italia del protocollo aggiuntivo del 6 maggio
2016 sull'«EsaBac Techno» riguarda in una prima fase gli
indirizzi di studio denominati «amministrazione, finanza e
marketing» e «turismo», entrambi afferenti al settore economico.
In fasi successive, il campo di applicazione del protocollo
potrebbe essere esteso anche ad altri indirizzi del settore
tecnologico.


 
Allegato 3

Progetto ESABAC per gli istituti tecnici italiani.

Linee direttrici specifiche per l'insegnamento della Storia.
Introduzione
Le linee guida italiane per gli istituti tecnici e i programmi francesi per l'indirizzo STMG condividono molte finalita' e obiettivi, tra cui la formazione di uno spirito critico e l'acquisizione di capacita' di lavoro autonomo (con abilita' trasversali e specifiche); in entrambi i casi si sottolinea il ruolo dell'apprendimento della storia nell'educazione alla cittadinanza, e si afferma la volonta' di presentare dei contenuti coerenti anche con gli studi specifici degli allievi (in modo piu' dettagliato nelle linee guida italiane). In entrambi si fa riferimento a uno studio della storia su diverse scale e da diverse prospettive.
Detto questo, i contenuti rimandano pero' a due diverse tradizioni pedagogiche: le linee guida italiane conducono a un programma di storia generale organizzato attorno a un fondamentale asse cronologico, programma che cerca di conciliare la storia degli eventi con la storia della lunga durata, e che privilegia i processi di trasformazione; i programmi francesi propongono un percorso tematizzato. Tale percorso risulta assai ridotto nei contenuti, a causa dello scarso numero di ore attribuitegli: da 44 a 48 ore in 2nde, da 30 a 36 ore in 1ere, da 25 h 30 a 29 h 30 in Terminale; questo, a fronte delle 66 ore attribuite alla disciplina in ciascuno dei tre anni in Italia.
La proposta che segue tenta di conciliare le due tradizioni, salvaguardandone i tratti fondamentali, in particolare l'aspetto metodologico per quanto riguarda la parte francese, e il rispetto dell'asse cronologico, per quanto riguarda la tradizione italiana; si e' inoltre data particolare importanza alle questioni economico-sociali e alla storia settoriale, per valorizzare la specificita' dell'indirizzo di studi. Prima parte - Finalita' e obiettivi formativi
Le principali finalita' dell'insegnamento della storia nel dispositivo per il rilascio simultaneo del diploma di Baccalaureat technologique e d'esame di Stato per gli istituti tecnici - Settore economico sono di tre ordini:
1. culturali: l'insegnamento della storia concorre in modo specifico alla formazione di una identita' ricca, diversificata, consapevole della complessita' della realta' e aperta all'alterita'; in particolare, al termine del percorso di studio l'allievo sa stabilire collegamenti fra le tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali sia in prospettiva interculturale sia ai fini della mobilita' di studio e lavoro; sa riconoscere l'interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione locale/globale; sa collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche nella loro dimensione storico-culturale; sa riconoscere il valore e le potenzialita' dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione;
2. intellettuali: l'insegnamento della storia stimola la curiosita' dello studente e gli fornisce strumenti concettuali e metodologici per analizzare e comprendere gli eventi e i fenomeni del passato nella complessita' dei loro aspetti, nonche' nelle loro relazioni col presente; in particolare lo studio comparato delle vicende dei due Paesi partner, l'uso di metodologie di apprendimento proprie di un'altra tradizione pedagogica, e l'acquisizione di capacita' di concettualizzazione e di espressione in un'altra lingua favoriscono lo sviluppo del pensiero critico;
3. civiche: l'insegnamento della storia fornisce allo studente gli strumenti per un'integrazione consapevole e attiva nella societa'; lo prepara a esercitare lo spirito critico e la capacita' di giudizio; gli permette di comprendere le modalita' dell'agire umano nel passato e nel tempo presente, mostrando che i progressi della civilta' sono spesso il risultato di conquiste, di impegno e di dibattiti, suscettibili di essere rimessi in causa e che richiedono una continua vigilanza nella societa' democratica; infine, consente all'allievo di essere consapevole del valore sociale della propria attivita', partecipando anche da questo punto di vista in modo attivo alla vita civile e culturale a livello locale, nazionale e internazionale. Obiettivi formativi
Al termine del triennio, lo studente dovra' essere in grado di:
percepire e comprendere le radici storiche del presente;
comprendere i fenomeni storici, evidenziandone le origini, il ruolo degli attori principali e dei diversi fattori, e ricollocandoli nel loro contesto;
approfondire i nessi fra il passato e il presente, o fra diverse scale temporali (lunga e corta durata) o spaziali (dimensione locale, nazionale, globale, ecc.) in una prospettiva interdisciplinare;
effettuare confronti tra diversi modelli/tradizioni culturali in un'ottica interculturale;
comprendere l'approccio storiografico accertandosi dei fatti, ricercando, selezionando e utilizzando le fonti;
padroneggiare gli strumenti concettuali della storiografia per identificare e descrivere continuita' e cambiamenti;
porsi domande, individuare le problematiche fondamentali e stabilire le relazioni tra fenomeni ed eventi storici ricollocati nel loro contesto;
integrare la storia generale con le storie settoriali, facendo dialogare le scienze storico-sociali con la scienza e la tecnica;
riconoscere le relazioni fra evoluzione scientifica e tecnologica (con particolare riferimento ai settori collegati agli indirizzi di studio) e contesti ambientali, demografici, socio-economici, politici e culturali;
riconoscere il valore del patrimonio, come traccia del passato e come elemento dell'eredita' culturale;
inquadrare i beni ambientali, culturali ed artistici nel periodo storico di riferimento;
applicare un metodo di lavoro laboratoriale, utilizzando categorie, strumenti e metodi delle scienze storico-sociali; in particolare leggere e interpretare documenti di diversa natura (testi, carte, statistiche, caricature, opere d'arte, oggetti ecc.) e mettere in relazione, gerarchizzare e contestualizzare le informazioni cosi' ottenute;
lavorare in modo autonomo, da solo o collaborando all'interno di un gruppo;
esporre in forma scritta e orale le proprie conoscenze nelle due lingue, conoscendo in particolare il vocabolario specifico;
usare gli strumenti informatici per compiere ricerche, redigere testi e montare presentazioni nelle due lingue;
utilizzare le conoscenze e le competenze acquisite nel corso degli studi per sapersi orientare nella molteplicita' delle informazioni;
praticare una cittadinanza attiva attraverso l'esercizio dei diritti e il rispetto dei doveri in una prospettiva di responsabilita' e solidarieta';
esercitare la cittadinanza a livello locale, nazionale e mondiale, sulla base dei valori comuni compresi nella Costituzione dei due paesi e nella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Indicazioni didattiche
Allo scopo di formare gli allievi ai metodi della storia, si privilegera' un insegnamento in cui l'apporto delle conoscenze sia sostenuto da una solida formazione metodologica. Nel rispetto della liberta' di insegnamento e della responsabilita' pedagogica, il docente di storia scegliera' l'approccio didattico piu' opportuno. Utilizzera' documenti ed esempi liberamente scelti, in coerenza con il suo progetto pedagogico.
Si precisa che gli studi di caso proposti nell'ambito del programma sono solo un suggerimento per i docenti, senza alcun valore prescrittivo.

Parte di provvedimento in formato grafico



 
Allegato 4

Parte di provvedimento in formato grafico



 
Allegato 5

La prova di «Lingua, cultura e comunicazione»
per l'ESABAC TECHNO - Obiettivi, struttura e valutazione

La prova scritta di «Lingua cultura e comunicazione» per il doppio rilascio del diploma Baccalaureat - Esame di stato - ESABAC TECHNO - verte sul programma specifico del percorso di formazione integrata. Si integra alle consuete prove dell' esame di Stato Obiettivo della prova
La prova ha lo scopo di valutare che le conoscenze e le competenze acquisite corrispondano al livello B2 del Q.E.C.R. (Quadro Europeo Comune di Riferimento) per la lingua, facendo anche riferimento agli obiettivi specifici relativi ai vari indirizzi di studio (turistico - indirizzo turismo o economico-amministrativo - indirizzo economia, finanza e marketing) cosi' come indicato nel programma. Struttura della prova
La durata totale della prova e' di quattro ore. Il candidato puo' scegliere tra due argomenti di uguale difficolta':
a) studio e analisi di un insieme di documenti (non piu' di 4 documenti, di cui uno iconografico, relativo alla specificita' dell'indirizzo di studio);
b) analisi di un testo, relativo alla specificita' dell'indirizzo di studio. Descrizione della prova
Lo studio e l'analisi di un insieme di documenti:
Lo studio e l'analisi di un insieme di documenti deve permettere al candidato di riflettere e rispondere coerentemente in relazione al tema posto, sulla base dei documenti forniti e delle sue conoscenze.
Il tema focalizza una problematica specifica inerente al programma svolto. Si avvale di un massimo di 4 documenti di diversa natura (testi, immagini, cartine, statistiche...) di cui uno iconografico.
L'esercizio si compone di due parti. La prima invita il candidato a rispondere a poche domande, a partire dai documenti. La seconda parte consiste nella produzione autonoma da parte del candidato, in modo di dar prova di una riflessione coerente sul tema proposto, senza limitarsi alle informazioni contenute nei documenti. L'analisi del testo
L'analisi vertera' su un testo relativo alla specificita' dell'indirizzo di studio . Deve consentire al candidato di dar prova della sua capacita' di leggere un testo, di interpretarlo rispondendo a poche domande e di elaborare una produzione autonoma a partire dal testo.
Valutazione:
I punteggi per la prova di lingua, cultura e comunicazione scritta sono espressi, come per le altre prove ESABAC, in quindicesimi. La sufficienza e' rappresentata dal punteggio di dieci quindicesimi. Analisi del testo
Il professore valuta:
la comprensione del testo;
la capacita' di:
formulare un'interpretazione sulla base di un'analisi precisa e di un uso pertinente delle conoscenze acquisite;
elaborare una produzione autonoma in una forma scritta strutturata, coerente e corretta;
la padronanza dell'espressione scritta corrispondente al livello B2 del Q.C.E.R. (relativamente a questo punto si vedano i criteri specifici). Studio di un insieme di documenti
Il professore valuta:
la capacita' di rispondere con esattezza e concisione ai quesiti posti;
la capacita' di rispondere alla problematica dell'argomento con una riflessione strutturata che associ le conoscenze personali e le informazioni colte nei documenti del corpus; a tal riguardo sara' penalizzata la semplice trascrizione delle informazioni dei documenti come pure l'uso esclusivo delle nozioni del programma senza sfruttare i documenti forniti;
l'attitudine a leggere e interpretare un insieme di documenti, a identificare, mettere in relazione, gerarchizzare, contestualizzare le informazioni contenute nei vari documenti;
la padronanza a livello B2 dell'espressione scritta;
la padronanza dell'espressione scritta corrispondente al livello B2 del Q.C.E.R. (relativamente a questo punto si vedano i criteri specifici indicati nel programma di lingua cultura e comunicazione). La prova orale di «Lingua, cultura e comunicazione» francese e di
storia in francese.
Per la prova orale di «Lingua, cultura e comunicazione» francese e di storia in francese, che si svolgera' nell'ambito del colloquio, condotto secondo quanto prescritto dal decreto del Presidente della Repubblica n. 323/1998 e dalla legge 11 gennaio 2007, n. 1, riferirsi a quanto gia' indicato nel decreto ministeriale.


 
Art. 2

Validita' del diploma

1. Il diploma di Stato, rilasciato dallo Stato italiano in esito al superamento dell'esame specifico «ESABAC TECHNO», conclusivo del corso di studio nelle istituzioni scolastiche francesi, ha valore pari a quello che si consegue nelle istituzioni scolastiche italiane a conclusione dei corsi di istruzione secondaria di secondo grado. Detto diploma consente di accedere agli studi superiori italiani di tipo universitario e non universitario, alle condizioni previste dalla legislazione italiana.
2. Il diploma di Baccalaureat tecnologico, rilasciato dallo Stato francese in esito al superamento dell'esame specifico «ESABAC TECHNO» nelle istituzioni scolastiche italiane di istituto tecnico per il settore economico, ha valore pari a quello che si consegue nelle istituzioni scolastiche francesi. Il diploma consente l'accesso agli istituti di insegnamento superiori francesi di tipo universitario e non, alle condizioni previste dalla legislazione francese.
3. Le scuole italiane all'estero, statali e paritarie, di istituto tecnico per il settore economico possono attivare il percorso «ESABAC TECHNO». La relativa autorizzazione e' rilasciata - riscontrate le condizioni di fattibilita' - dal Ministero degli esteri e della cooperazione, previo parere favorevole della parte francese e del Ministero dell'istruzione, universita' e ricerca.
4. Il Ministero dell'istruzione, universita' e ricerca, tramite la Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione - su proposta dei direttori degli uffici scolastici regionali - esaurita la fase transitoria - puo' autorizzare l'attivazione dei percorsi «ESABAC TECHNO» anche negli istituti tecnici del settore economico del territorio metropolitano, istituti e classi attualmente non coinvolti nella fase transitoria. In prima fase transitoria potranno essere ammesse al dispositivo «ESABAC TECHNO» solo le Istituzioni scolastiche di cui al precedente art. 1, commi 1 e 2.


 
Art. 3

Frequenza e ammissione agli esami

1. Gli alunni ammessi all'esame di Stato, che hanno seguito un percorso di studi «ESABAC TECHNO», eventualmente anche nelle classi c.d. «articolate», sono tenuti a sostenere le specifiche prove d'esame.
2. Sono ammessi, a domanda, direttamente agli esami di Stato gli alunni che si trovano nelle condizioni previste dall'art. 6, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122.
3. E' consentito agli alunni inseriti nei percorsi «ESABAC TECHNO» di frequentare il terzo o il quarto anno in scuole straniere all'estero. Al rientro in Italia tali studenti, ai fini della riammissione al detto percorso, devono comunque sostenere con esito positivo un accertamento in francese sugli specifici programmi di «Lingua, cultura e comunicazione» francese e di storia in francese.
4. E' consentito agli alunni gia' inseriti nei percorsi «ESABAC» di tipo generale di passare nel corso del periodo di formazione integrato (ultimi tre anni del ciclo di studi) a classi in cui e' attivato l'«ESABAC TECHNO» e viceversa, previa verifica della parte del programma non svolto.
5. I candidati esterni non possono essere ammessi all'esame di Stato per la parte specifica denominata «ESABAC TECHNO», attesa la peculiarita' del corso di studi in questione.


 
Art. 4

Commissioni giudicatrici

1. Fermo restando il numero di membri previsto dalla normativa vigente, nelle commissioni giudicatrici di esame di Stato che valutano gli alunni degli istituti tecnici per il settore economico in cui e' attivato il progetto «ESABAC TECHNO», e' assicurata la presenza sia del commissario esterno competente per la disciplina «francese» denominata, ai sensi del protocollo aggiuntivo del 6 maggio 2016, «Lingua, cultura e comunicazione», sia del commissario per la disciplina di storia.
2. Il commissario di storia si avvale, altresi', per la valutazione della prova nell'ambito del colloquio, della collaborazione del commissario esterno di «Lingua, cultura e comunicazione» francese; puo' avvalersi - su autorizzazione del Presidente della commissione - anche della collaborazione di personale esperto, quale il docente conversatore di lingua, gia' utilizzato durante l'anno scolastico.
3. E' autorizzata la assistenza di ispettori scolastici francesi, inviati dalle competenti autorita' francesi, alla parte specifica dell'esame di Stato, denominata «ESABAC TECHNO». La relativa spesa non puo' in ogni caso gravare sul bilancio dello Stato.


 
Art. 5

Tipologia delle prove di esame

1. Il percorso di formazione integrata da' luogo a una parte specifica dell'esame di Stato, denominata «ESABAC TECHNO», costituita da:
una prova di «Lingua, cultura e comunicazione» francese, scritta ed orale, con l'attribuzione di un solo voto, espresso in quindicesimi, ottenuto a partire da una valutazione scritta e una orale;
una prova orale, nell'ambito del colloquio, che verte sulla disciplina non linguistica, storia veicolata in francese con l'attribuzione di un voto espresso in quindicesimi;
2. la prova scritta di «Lingua, cultura e comunicazione» francese, i cui obiettivi, struttura e valutazione sono indicati nell'allegato 5, verte sul programma specifico del percorso «ESABAC TECHNO» e prevede una delle seguenti modalita' di svolgimento, a scelta del candidato tra:
a) studio e analisi di un insieme di documenti (non piu' di 4 documenti, di cui uno iconografico, relativi alla specificita' dell'indirizzo di studio);
b) analisi di un testo, relativo alla specificita' dell'indirizzo di studio;
3. la prova scritta, di «Lingua, cultura e comunicazione» francese (durata 4 ore), viene effettuata il giorno successivo a quello della terza prova scritta, e costituisce la quarta prova scritta;
4. nell'ambito del colloquio si svolgera' la prova orale di «Lingua, cultura e comunicazione» francese, e di storia veicolata in francese; quest'ultima sara' condotta a partire da uno o piu' testi di supporto, compresi nel programma di studio dell'ultimo anno.


 
Art. 6

Valutazione

1. La valutazione della quarta prova scritta (prova scritta di «Lingua, cultura e comunicazione» francese) va ricondotta nell'ambito dei punti previsti per la terza prova. A tal fine, la commissione, attribuito il punteggio in modo autonomo per la terza prova scritta e la quarta prova scritta, determina la media dei punti, che costituisce il punteggio complessivo da attribuire alla terza prova scritta. Il punteggio e' espresso in quindicesimi. La sufficienza e' rappresentata dal punteggio di dieci quindicesimi. Il punteggio, in quindicesimi, della quarta prova scritta (prova scritta di «Lingua, cultura e comunicazione» francese) deve essere pubblicato all'albo dell'istituto sede della commissione di esame. Non costituisce impedimento all'ammissione alle prove orali dell'«ESABAC TECHNO», nell'ambito del colloquio, un'eventuale insufficienza nella quarta prova scritta.
2. Nell'ambito della terza prova scritta non si procede all'accertamento delle competenze relative alla disciplina oggetto della quarta prova scritta in lingua francese («Lingua, cultura e comunicazione» francese).
3. Ai fini dell'esame di Stato, la valutazione delle due prove orali, in francese, l'una di «Lingua, cultura e comunicazione» francese e l'altra di storia veicolata in francese, vanno ricondotte nell'ambito dei punti previsti per il colloquio. Ai soli fini del Baccalaureat, nell'ambito dell'«ESABAC TECHNO», la commissione esprime in quindicesimi il punteggio per ciascuna delle due predette prove orali.
4. Ai fini del rilascio da parte francese del diploma di Baccalaureat, il punteggio relativo alla prova di «Lingua, cultura e comunicazione» francese scaturisce dalla media aritmetica dei punteggi in quindicesimi attribuiti allo scritto e all'orale della medesima disciplina.
5. Il punteggio globale della parte specifica dell'esame «ESABAC TECHNO» (prova scritta e orale di «Lingua cultura e comunicazione» francese, e prova orale di storia veicolata in francese) risulta dalla media aritmetica dei voti ottenuti nelle prove specifiche relative alle due discipline. La sufficienza e' rappresentata dal punteggio di dieci quindicesimi.
6. Per il rilascio del diploma di Baccalaureat, previo superamento dell'esame di Stato, il candidato deve avere ottenuto nell'esame «ESABAC TECHNO» (prova scritta e orale di «Lingua cultura e comunicazione» francese, e prova orale di storia veicolata in francese) un punteggio complessivo almeno pari alla sufficienza (10/15). Nel caso di votazione non sufficiente non potra' essere rilasciato il diploma di Baccalaureat.
7. Nel caso in cui il punteggio globale della parte specifica dell'esame «ESABAC TECHNO» (prova scritta e orale di «Lingua cultura e comunicazione» francese, e prova orale di storia veicolata in francese) sia inferiore a 10/15, ai fini della determinazione del punteggio della terza prova scritta, non si tiene conto dei risultati conseguiti dai candidati nella quarta prova scritta. La Commissione, pertanto, all'atto degli adempimenti finali, ridetermina in tal senso il punteggio da attribuire alla terza prova scritta e il punteggio complessivo delle prove scritte. Il punteggio complessivo delle prove scritte, cosi' rideterminato, deve essere pubblicato nell'albo dell'istituto sede della commissione d'esame. Analogamente, nel caso in cui il candidato non superi l'esame di Stato, in quanto, ai fini dell'esito si sia tenuto conto dei risultati della quarta prova scritta (risultati che, se non considerati, comportano il superamento dell'esame di Stato), la commissione, all'atto degli adempimenti finali, ridetermina il punteggio della terza prova scritta senza tener conto della quarta prova scritta. Il punteggio complessivo delle prove scritte, cosi' rideterminato, deve essere pubblicato nell'albo dell'istituto sede della commissione d'esame. Al candidato che superi in tal modo l'esame di Stato non e' rilasciato il diploma di Baccalaureat.
8. L'esito della parte specifica dell'esame «ESABAC TECHNO» con l'indicazione del punteggio finale conseguito, e' pubblicato, per tutti i candidati, nell'albo dell'istituto sede della commissione, con la sola indicazione della dizione esito negativo nel caso di mancato superamento.


 
Art. 7

Rilascio dei diplomi

1. Per le modalita' del rilascio dei diplomi si fa riferimento a quanto gia' previsto dall'art. 8, commi 1, 2, 4, 5, 6 del decreto ministeriale n. 95 dell'8 febbraio 2013.
2. Il comma 3 dell'art. 8 del decreto ministeriale n. 95/2013 viene cosi' riformulato: «Il diploma di Stato rechera', sul retro, la seguente postilla: "Il presente diploma di Stato viene rilasciato ai sensi del protocollo aggiuntivo, firmato in data 6 maggio 2016, ed e' valido a tutti gli effetti di legge"».


 
Art. 8

Disposizioni relative alla Valle d'Aosta

1. Ai sensi dell'art. 6 del protocollo aggiuntivo, italo francese, sottoscritto a Firenze il 6 maggio 2016, nel rispetto della specifica legislazione regionale - legge regionale n. 52 del 3 novembre 1998 - gli studenti delle scuole della Regione autonoma Valle d'Aosta sostengono, nell'ambito della quarta prova scritta di francese prevista dalla citata legge regionale n. 52/1998, la prova specifica di «Lingua, cultura e comunicazione» in lingua francese. Il punteggio ottenuto nella quarta prova scritta (parte specifica dell'esame) fa media con quello ottenuto nella prima prova scritta dell'esame di Stato.
2. Ai fini dell'esame di Stato, la valutazione della prova orale di «Lingua, cultura e comunicazione» e la prova orale di storia veicolata in francese vanno ricondotte nell'ambito dei punti previsti per il colloquio. Ai soli fini dell'«ESABAC TECHNO», la commissione esprime in quindicesimi:
il punteggio relativo alla prova orale in francese di «Lingua, cultura e comunicazione»;
il punteggio per la prova orale di storia veicolata in lingua francese.
3. La commissione attribuisce il punteggio della parte specifica dell'esame «ESABAC TECHNO», distintamente:
per la prova scritta di «Lingua, cultura e comunicazione» francese;
per la prova orale di «Lingua cultura e comunicazione» francese;
per la prova orale di storia veicolata in francese.
4. La commissione determina la media aritmetica tra la prova scritta e quella orale di «Lingua, cultura e comunicazione». Il punteggio cosi' ottenuto fa media aritmetica con la valutazione della prova orale di storia veicolata in francese per l'attribuzione del punteggio complessivo relativo «ESABAC TECHNO». Nel caso in cui il punteggio complessivo non raggiunga i dieci quindicesimi, non viene rilasciato il diploma di Baccalaureat tecnologico.


 
Art. 9

Oneri finanziari

1. Dagli adempimenti previsti dal presente decreto, ai fini dello svolgimento dell'esame «ESABAC TECHNO», non possono derivare nuovi o maggiori oneri per le finanze pubbliche.


 
Art. 10

Disposizioni finali

1. Costituiscono parte integrante del presente decreto i seguenti allegati:
allegato 1 - Requisiti necessari per l'attivazione del percorso «ESABAC TECHNO»;
allegato 2 - Programmi, in francese, di «Lingua, cultura e comunicazione»;
allegato 3 - Programmi di storia veicolata in francese;
allegato 4 - Tabella di comparazione per l'attribuzione del punteggio, allegata al decreto ministeriale n. 95 dell'8 febbraio 2013;
allegato 5 - Obiettivi, struttura e criteri di valutazione della prova scritta di «Lingua, cultura e comunicazione» francese.
2. Per quanto non previsto dal presente decreto, si fa rinvio alla vigente normativa in materia di esami di Stato di istruzione secondaria di secondo grado.
Il presente decreto e' inviato alla Corte dei conti per i controlli di legge.
Roma, 4 agosto 2016

Il Ministro: Giannini

Registrato alla Corte dei conti il 12 settembre 2016 Ufficio controllo atti MIUR, MIBAC, Min. salute e Min. lavoro e politiche sociali, reg.ne prev. n. 3571


 
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