Gazzetta n. 30 del 6 febbraio 2017 (vai al sommario)
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27 ottobre 2016
Approvazione del Piano di gestione del rischio di alluvioni del distretto idrografico della Sardegna.


IL PRESIDENTE
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
su proposta del
MINISTRO DELL'AMBIENTE
E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO
E DEL MARE

Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante «Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri», e, in particolare, l'art. 5, comma 1, lettera d);
Vista la direttiva 2007/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2000, relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni e, in particolare, l'art. 7, il quale prevede che: «Gli Stati membri provvedono ad ultimare e pubblicare i Piani di gestione del rischio di alluvioni entro il 22 dicembre 2015»;
Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante «Norme in materia ambientale», e successive modificazioni, e, in particolare, la parte III, recante «Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall'inquinamento e di gestione delle risorse idriche»;
Visti gli articoli 6 e 7 e gli articoli da 11 a 18 del citato decreto legislativo n. 152 del 2006, concernenti la procedura di valutazione ambientale strategica;
Visto l'art. 63, comma 10, lettera a), del decreto legislativo n. 152 del 2006, come sostituito dall'art. 51, comma 2, della legge n. 221 del 2015, ai sensi del quale il piano di gestione del rischio di alluvioni previsto dall'art. 7 della direttiva 2007/60/CE e' considerato «stralcio del piano di bacino distrettuale di cui all'art. 65»;
Visto l'art. 65 del decreto legislativo n. 152 del 2006, rubricato «Valore, finalita' e contenuti del Piano di bacino distrettuale», nonche' gli articoli 57 e 66, concernenti le modalita' di adozione e approvazione del Piano di bacino distrettuale;
Vista la legge regionale della Sardegna 6 dicembre 2006, n. 19, che, all'art. 7 definisce i compiti del Comitato istituzionale in ordine all'elaborazione e approvazione del Piano di bacino distrettuale, di cui il Piano di gestione del rischio di alluvioni costituisce stralcio;
Visto il decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 208, recante «Misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell'ambiente», convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009, n. 13, che all'art. 1, comma 1 (che ha modificato il comma 2-bis dell'art. 170 del decreto legislativo 152 del 2006), ha previsto «nelle more della costituzione dei distretti idrografici (...) e della eventuale revisione della relativa disciplina legislativa» la proroga delle Autorita' di bacino di cui alla legge 18 maggio 1989, n. 183;
Visto il decreto legislativo 23 febbraio 2010, n. 49, recante «Attuazione della direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni» e, in particolare, l'art. 7 relativo al «Piano di gestione del rischio di alluvioni», che al comma 3 prevede che: «Sulla base delle mappe di cui all'art. 6: a) le Autorita' di bacino distrettuali di cui all'art. 63 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, predispongono, secondo le modalita' e gli obiettivi definiti ai commi 2 e 4, Piani di gestione, coordinati a livello di distretto idrografico; b) le regioni, in coordinamento tra loro, nonche' con il Dipartimento nazionale della protezione civile, predispongono, ai sensi della normativa vigente e secondo quanto stabilito al comma 5, la parte dei Piani di gestione per il distretto idrografico di riferimento relativa al sistema di allertamento nazionale, statale e regionale, per il rischio idraulico ai fini della protezione civile. Detti Piani sono predisposti nell'ambito delle attivita' di pianificazione di bacino di cui agli articoli 65, 66, 67, 68 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152»;
Visto il decreto legislativo 10 dicembre 2010, n. 219, di «Attuazione della direttiva 2008/105/CE relativa a standard di qualita' ambientale nel settore della politica delle acque, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 82/176/CEE, 83/513/CEE, 84/156/CEE, 84/491/CEE, 86/280/CEE, nonche' modifica della direttiva 2000/60/CE e recepimento della direttiva 2009/90/CE che stabilisce, conformemente alla direttiva 2000/60/CE, specifiche tecniche per l'analisi chimica e il monitoraggio dello stato delle acque», e, in particolare, l'art. 4, comma 1, lettera b), ai sensi del quale, ai fini dell'adempimento degli obblighi derivanti dalle direttive 2000/60/CE e 2007/60/CE, nelle more della costituzione delle Autorita' di bacino distrettuali di cui all'art. 63 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, «le Autorita' di bacino di rilievo nazionale, di cui alla legge 18 maggio 1989, n. 183, e le regioni, ciascuna per la parte di territorio di propria competenza, provvedono all'adempimento degli obblighi previsti dal decreto legislativo 23 febbraio 2010, n. 49. Ai fini della predisposizione degli strumenti di pianificazione di cui al predetto decreto legislativo n. 49 del 2010, le Autorita' di bacino di rilievo nazionale svolgono la funzione di coordinamento nell'ambito del distretto idrografico di appartenenza», nonche' l'art. 4, comma 3, secondo cui «l'approvazione di atti di rilevanza distrettuale e' effettuata dai Comitati istituzionali e tecnici delle Autorita' di bacino di rilievo nazionale, integrati da componenti designati dalle regioni il cui territorio ricade nel distretto idrografico a cui gli atti si riferiscono se non gia' rappresentate nei medesimi comitati»;
Vista la legge 28 dicembre 2015, n. 221, recante «Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali», che, all'art. 51, ha dettato nuove «Norme in materia di Autorita' di bacino», sostituendo integralmente gli articoli 63 e 64 del citato decreto legislativo n. 152 del 2006 e prevedendo che «in fase di prima attuazione, dalla data di entrata in vigore della (...) legge le funzioni di Autorita' di bacino distrettuale sono esercitate dalle Autorita' di bacino di rilievo nazionale di cui all'art. 4 del decreto legislativo 10 dicembre 2010, n. 219, che a tal fine si avvalgono delle strutture, del personale, dei beni e delle risorse strumentali delle Autorita' di bacino regionali e interregionali comprese nel proprio distretto»;
Vista la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 febbraio 2015, recante «Indirizzi operativi inerenti la predisposizione della parte dei piani di gestione relativa al sistema di allertamento nazionale, statale e regionale, per il rischio idraulico ai fini di protezione civile di cui al decreto legislativo 23 febbraio 2010, n. 49, di recepimento della direttiva 2007/60/CE»;
Vista la deliberazione del Comitato istituzionale dell'Autorita' di bacino della Regione Sardegna n. 2 del 20 giugno 2013 recante «Attuazione della direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni - Mappe della pericolosita' e del rischio di alluvioni relative ai principali corsi d'acqua del distretto idrografico della Regione autonoma della Sardegna - Art. 6 del decreto legislativo 23 febbraio 2010, n. 49», con la quale, in attuazione della direttiva 2007/60/CE e dell'art. 6, commi 2 e 5 del decreto legislativo 23 febbraio 2010, n. 49, sono state adottate le mappe della pericolosita', del danno e del rischio di alluvioni predisposte dalla Direzione generale dell'Agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna, relativa ai principali corsi d'acqua del distretto idrografico della Sardegna;
Vista la deliberazione Comitato istituzionale n. 1 del 18 dicembre 2014 con la quale, in attuazione della direttiva 2007/60/CE e del decreto legislativo 23 febbraio 2010, n. 49, si e' proceduto ad approvare il Progetto di Piano di gestione del rischio di alluvioni e il relativo rapporto preliminare di VAS del distretto idrografico della Sardegna;
Vista la deliberazione n. 1 del 17 dicembre 2015, con la quale e' stato adottato, ai sensi dell'art. 66, comma 2, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni, il Piano di gestione del rischio di alluvioni del distretto idrografico della Sardegna e, nelle more della conclusione della procedura di VAS, e' stato individuato un cronoprogramma di azioni finalizzato all'approvazione definitiva del Piano, ai sensi dell'art. 4, comma 3, del decreto legislativo 10 dicembre 2010, n. 219, e al successivo reporting alla Commissione europea;
Vista la deliberazione n. 2 del 15 marzo 2016, con la quale e' stato approvato ai sensi dell'art. 4, comma 3, del decreto legislativo 10 dicembre 2010, n. 219, il Piano di gestione del rischio di alluvioni del distretto idrografico della Sardegna;
Considerato che, in ottemperanza a quanto disposto dalla direttiva 2007/60/CE e dall'art. 66 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni, e' stata promossa la partecipazione attiva di tutte le parti interessate all'elaborazione del Piano di gestione del rischio di alluvioni del distretto idrografico della Sardegna e si e' provveduto a pubblicare e rendere disponibili per le osservazioni del pubblico, inclusi gli utenti:
la valutazione globale provvisoria dei problemi di gestione delle acque del distretto;
la proposta di Piano, concedendo sulla stessa un periodo minimo di sei mesi per la presentazione di eventuali osservazioni scritte;
Considerato che il Piano di gestione del rischio di alluvioni, ai sensi dell'art. 66, comma 1, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e successive modificazioni, e' stato sottoposto a VAS in sede statale secondo la procedura prevista dalla parte seconda del medesimo decreto;
Considerato altresi' che, ai sensi degli articoli 13 e 14 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni, in data 16 settembre 2015 e' stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana apposito avviso relativo all'attivazione della consultazione ai fini della VAS sulla proposta di Piano di gestione, sul rapporto ambientale e sulla sintesi non tecnica del medesimo e sulla valutazione di incidenza ambientale del Piano;
Visto il decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro dei beni e delle attivita' culturali e del turismo, n. 108 del 29 aprile 2016, con il quale e' stato espresso parere motivato positivo di compatibilita' ambientale sul Piano di gestione del rischio di alluvioni del bacino idrografico della Sardegna, sul relativo rapporto ambientale e sul piano di monitoraggio, con una serie di raccomandazioni, suggerimenti, condizioni e osservazioni; il decreto tiene conto del parere della Commissione tecnica VIA-VAS n. 1939 dell'11 dicembre 2015 e dei pareri del Ministero per i beni e le attivita' culturali e del turismo n. 7160 del 4 marzo 2016 e 7501 del 17 marzo 2016, che vengono riportati in allegato allo stesso;
Considerato che, ai sensi dell'art. 15, comma 2, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni, sulla base delle risultanze del parere motivato di compatibilita' ambientale sono state individuate dall'Autorita' di bacino le opportune revisioni da apportare al Piano, come risulta dalla dichiarazione di sintesi allegata alla documentazione di Piano;
Visto il parere favorevole della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, espresso nella seduta del 7 luglio 2016;
Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri adottata nella riunione del 27 ottobre 2016;
Sulla proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;

Decreta:

Art. 1

1. E' approvato il Piano di gestione del rischio di alluvioni del distretto idrografico della Sardegna, predisposto ai sensi dell'art. 7 della direttiva 2000/60/CE e dell'art. 7 del decreto legislativo 23 febbraio 2010, n. 49.


 
Art. 2

1. Il Piano di gestione del rischio di alluvioni del distretto idrografico della Sardegna di cui all'art. 1 risulta cosi' articolato:
Re01: Relazione generale - aggiornamento marzo 2016
Re02: Relazione sulle misure non strutturali - aggiornamento marzo 2016
Re03: Relazione sugli interventi infrastrutturali - aggiornamento marzo 2016
Re04-01: Quadro conoscitivo propedeutico allo studio delle inondazioni costiere - relazione
Re04-02: Quadro conoscitivo propedeutico allo studio delle inondazioni costiere - schede di classificazione delle coste rocciose
Re04-03: Quadro conoscitivo propedeutico allo studio delle inondazioni costiere - schede di classificazione delle spiagge - volumi da 1 a 4
Re04-04: Quadro conoscitivo propedeutico allo studio delle inondazioni costiere - schede di classificazione delle spiagge ad elevata criticita'
Re05: Relazione metodologica sulle inondazioni costiere
Re06: Relazione sulle mappe della pericolosita' e del rischio - aggiornamento marzo 2016
Re07: Relazione sul recepimento della Direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri 24 febbraio 2015 - dicembre 2015
Ca01: Mappe della pericolosita' da alluvione
Ca02: Mappe del danno potenziale
Ca03: Mappe del rischio di alluvioni
Ca04: Mappe della pericolosita' da inondazione costiera
Rp01: Repertorio dei canali tombati - aggiornamento dicembre 2015
Rp02: Repertorio delle grandi dighe
Rp03: Repertorio degli invasi minori
Rp04: Repertorio delle strutture scolastiche ricadenti in aree di pericolosita' idraulica
Rp05: Repertorio degli impianti tecnologici potenzialmente inquinanti ricadenti in aree di pericolosita' idraulica
Rp06: Repertorio dei nuraghi ricadenti in aree di pericolosita' idraulica
Rp07: Repertorio degli edifici di culto ricadenti in aree di pericolosita' idraulica
Rp08: Repertorio dei beni culturali e paesaggistici ricadenti in aree di pericolosita' idraulica
Rp09: Repertorio degli alberi monumentali ricadenti in aree di pericolosita' idraulica
Sc01-01: Scenari di intervento strategico e coordinato: Coghinas - relazione
Sc01-02: Scenari di intervento strategico e coordinato: Coghinas - relazione idraulica
Sc01-03: Scenari di intervento strategico e coordinato: Coghinas - Tavole
Sc02-01: Scenari di intervento strategico e coordinato: Pramaera - relazione
Sc02-02: Scenari di intervento strategico e coordinato: Pramaera - relazione idraulica
Sc02-03: Scenari di intervento strategico e coordinato: Pramaera - Tavole
Sc03-01: Scenari di intervento strategico e coordinato: Cedrino - relazione
Sc03-02: Scenari di intervento strategico e coordinato: Cedrino - relazione idraulica
Sc03-03: Scenari di intervento strategico e coordinato: Cedrino - Tavole
Sc04-01: Scenari di intervento strategico e coordinato: Mannu di Porto Torres - relazione
Sc04-02: Scenari di intervento strategico e coordinato: Mannu di Porto Torres - relazione idraulica
Sc04-03: Scenari di intervento strategico e coordinato: Mannu di Porto Torres - Tavole
Sc05-01: Scenari di intervento strategico e coordinato: Girasole - relazione
Sc05-02: Scenari di intervento strategico e coordinato: Girasole - relazione idraulica
Sc05-03: Scenari di intervento strategico e coordinato: Girasole - Tavole
Sc06-01: Scenari di intervento strategico e coordinato: Posada - relazione
Sc06-02: Scenari di intervento strategico e coordinato: Posada - relazione idraulica
Sc06-03: Scenari di intervento strategico e coordinato: Posada - Tavole
Sc07-01: Scenari di intervento strategico e coordinato: Flumendosa - Tavole
At01: Analisi diacronica dell'evoluzione morfologica dei principali corsi d'acqua
At02: Atlante delle aree di pericolosita' idraulica per singolo Comune
At03: Atlante delle aree di pericolosita' da frana per singolo Comune
At04: Atlante degli immobili e delle aree di notevole interesse pubblico (art. 136 - decreto legislativo n. 42/2004) interferenti con le aree di pericolosita' idraulica
At05: Atlante delle zone di interferenza tra i siti Natura 2000 e le aree di pericolosita' idraulica
Mn01: Manuale delle allerte ai fini di protezione civile
Mn02: Censimento dei piani di protezione civile locali - aggiornamento dicembre 2015
Mn03: Linee Guida per la realizzazione degli interventi di mitigazione con tecniche di Ingegneria Naturalistica
Mn04: Elementi per l'inserimento nel paesaggio delle opere di mitigazione del rischio
Mn05: I principali eventi alluvionali recenti in Sardegna
Rapporto Ambientale - aggiornamento marzo 2016
Valutazione di Incidenza
Sintesi non tecnica - aggiornamento marzo 2016
2. Il Piano di gestione del rischio di alluvioni del distretto idrografico della Sardegna e' corredato dal rapporto ambientale, redatto nell'ambito della procedura di VAS, che costituisce parte integrante dello stesso Piano e dall'ulteriore documentazione prodotta nell'ambito di tale procedura.


 
Art. 3

1. Il Piano di gestione del rischio di alluvioni del distretto idrografico della Sardegna di cui all'art. 1 costituisce stralcio funzionale del Piano di bacino del distretto idrografico della Sardegna e ha valore di piano territoriale di settore.
2. Il Piano di gestione del rischio di alluvioni del distretto idrografico della Sardegna costituisce lo strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale sono pianificate e programmate le azioni e le misure finalizzate a garantire, per l'ambito territoriale costituito dal distretto idrografico della Sardegna, il perseguimento degli scopi e degli obiettivi di cui alla direttiva 2007/60/CE e al decreto legislativo 23 febbraio 2010, n. 49.
3. Le amministrazioni e gli enti pubblici si conformano alle disposizioni del Piano di gestione del rischio di alluvioni del distretto idrografico della Sardegna di cui al presente decreto, in conformita' con l'art. 65, commi 4, 5 e 6 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e successive modificazioni.
4. Il Piano di gestione del rischio di alluvioni del distretto idrografico della Sardegna e' riesaminato e aggiornato nei modi e nei tempi previsti dalla direttiva 2007/60/CE e dallo stesso Piano.


 
Art. 4

1. Il Piano di gestione del rischio di alluvioni del distretto idrografico della Sardegna e' pubblicato sul sito web del distretto idrografico della Sardegna: http://www.regione.sardegna.it/, nonche' sul sito del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
2. Il Piano di gestione del rischio di alluvioni del distretto idrografico della Sardegna e' depositato, in originale, presso l'Autorita' di bacino della Sardegna, Via Mameli, 88 - 09123 Cagliari, e risulta disponibile in copia conforme presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Via Cristoforo Colombo, 44 - 00147 Roma.
3. L'Autorita' di bacino della Sardegna e la Regione autonoma della Sardegna, per quanto di loro competenza, sono incaricate dell'esecuzione del presente decreto.
4. L'attuazione del Piano di gestione del rischio di alluvioni del distretto idrografico della Sardegna avviene a risorse disponibili a legislazione vigente.
Il presente decreto, previa registrazione da parte dei competenti organi di controllo, sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e nel Bollettino Ufficiale della Regione Sardegna.
Roma, 27 ottobre 2016

Il Presidente
del Consiglio dei ministri
Renzi
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio
e del mare
Galletti

Registrato alla Corte dei conti l'11 gennaio 2017 Ufficio controllo atti Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, registro n. 1, foglio n. 131


 
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