Gazzetta n. 55 del 7 marzo 2017 (vai al sommario) |
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA |
DELIBERA 1 maggio 2016 |
Acquedotto molisano centrale ed interconnessione con lo schema Basso Molise - Approvazione Variante (CUP G59J04000020001). (Delibera n. 21/2016). |
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IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Visto il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, e visti in particolare: l'art. 200, comma 3, che prevede che in sede di prima individuazione delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti effettua una ricognizione di tutti gli interventi gia' compresi negli strumenti di pianificazione e programmazione, comunque denominati, vigenti alla data di entrata in vigore del suddetto decreto, all'esito della quale, il suddetto Ministro propone l'elenco degli interventi da inserire nel primo Documento Pluriennale di Pianificazione (DPP) di cui al decreto legislativo n. 228/2011, che sostituisce tutti i predetti strumenti; l'art. 201, comma 9, che prevede che, fino all'approvazione del primo DPP, valgono come programmazione degli investimenti in materia di infrastrutture e trasporti gli strumenti di pianificazione e programmazione e i piani, comunque denominati, gia' approvati secondo le procedure vigenti alla data di entrata in vigore del presente codice o in relazione ai quali sussiste un impegno assunto con i competenti organi dell'Unione europea; l'art. 214, comma 2, lettera d) e f), in base al quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvede alle attivita' di supporto a questo Comitato per la vigilanza sulle attivita' di affidamento da parte dei soggetti aggiudicatoci e della successiva realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese e cura l'istruttoria sui progetti di fattibilita' e definitivi, anche ai fini della loro sottoposizione alla deliberazioni di questo Comitato in caso di infrastrutture e insediamenti prioritari per lo sviluppo del paese, proponendo allo stesso le eventuali prescrizioni per l'approvazione del progetto; l'art. 214, comma 11, che prevede che in sede di prima applicazione restano, comunque, validi gli atti ed i provvedimenti adottati e sono fatti salvi gli effetti prodotti ed i rapporti giuridici sorti sulla base dell'art. 163 del decreto legislativo n. 163/2006; l'art. 216, comma 1 e comma 27, che prevedono rispettivamente che, fatto salvo quanto previsto nel suddetto decreto legislativo n. 50/2016, lo stesso si applica alle procedure e ai contratti per i quali i bandi o avvisi con cui si indice la procedura di scelta del contraente siano pubblicati successivamente alla data della sua entrata in vigore, e che le procedure per la valutazione di impatto ambientale delle grandi opere avviate alla data di entrata in vigore del suddetto decreto legislativo n. 50/2016 secondo la disciplina gia' prevista dagli articoli 182, 183, 184 e 185 di cui al decreto legislativo n. 163/2006, sono concluse in conformita' alle disposizioni e alle attribuzioni di competenza vigenti all'epoca del predetto avvio e le medesime procedure trovano applicazione anche per le varianti; Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, concernente il «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», e s.m.i.; Considerato che la proposta all'esame, alla luce delle sopracitate disposizioni, e in particolare di quanto previsto all'art. 216, commi 1 e 27, del decreto legislativo n. 50/2016, risulta ammissibile all'esame di questo Comitato e ad essa sono applicabili le disposizioni del previgente decreto legislativo n. 163/2006; Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n. 51/2002 supplemento ordinario), con la quale questo Comitato ha approvato il primo Programma delle infrastrutture strategiche, che all'allegato 3 include, nell'ambito degli interventi per l'emergenza idrica nella Regione Molise, «l'Acquedotto molisano centrale», e la delibera 1° agosto 2014, n. 26, (Gazzetta Ufficiale n. 3/2015 supplemento ordinario), con la quale questo Comitato ha espresso parere sull'XI Allegato infrastrutture al DEF 2013, che include l'intervento «Acquedotto Molisano Centrale e schema basso Molise» nella «Tabella 0 Programma delle infrastrutture strategiche», nell'ambito dell'infrastruttura «Schemi idrici Molise»; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, recante il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilita', e s.m.i.; Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 9 giugno 2015, n. 194, con il quale e' stata soppressa la Struttura tecnica di missione istituita con decreto dello stesso Ministro 10 febbraio 2003, n. 356, e s.m.i. e i compiti di cui all'art. 3 del medesimo decreto sono stati trasferiti alle direzioni generali competenti del Ministero alle quali e' demandata la responsabilita' di assicurare la coerenza tra i contenuti della relazione istruttoria e la relativa documentazione a supporto; Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63 (Gazzetta Ufficiale n. 248/2003), con la quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione delle opere prioritarie per lo sviluppo del Paese; Vista la normativa vigente in materia di Codice unico di progetto (CUP) e, in particolare: la legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione» che, all'art. 11, dispone che ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un CUP; la legge 13 agosto 2010, n. 136, come modificata dal decreto-legge 12 novembre 2010, n. 187, convertito dalla legge 17 dicembre 2010, n. 217, che, tra l'altro, definisce le sanzioni applicabili in caso di mancata apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento; le delibere 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta Ufficiale n. 87/2003, errata corrige in Gazzetta Ufficiale n. 140/2003) e 29 settembre 2004, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n. 276/2004), con le quali questo Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del CUP e ha stabilito che il CUP deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti di investimento pubblico e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti; Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, che all'art. 1, comma 5, istituisce presso questo Comitato il «Sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici» (MIP), con il compito di fornire tempestivamente informazioni sull'attuazione delle politiche di sviluppo e funzionale all'alimentazione di una banca dati tenuta nell'ambito di questo stesso Comitato; Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, concernente «Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g), della legge 31 dicembre 2009, n. 196, in materia di procedure di monitoraggio sullo stato di attuazione delle opere pubbliche, di verifica dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del Fondo opere e del Fondo progetti»; Visto l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, che regolamenta il monitoraggio finanziario dei lavori relativi alle infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi di cui agli articoli 161, comma 6-bis e 176, comma 3, lettera e), del citato decreto legislativo n. 163/2006, e visto in particolare il comma 3 dello stesso articolo, cosi' come attuato con delibera di questo Comitato 28 gennaio 2015, n. 15, (Gazzetta Ufficiale n. 155/2015), che aggiorna le modalita' di esercizio del sistema di monitoraggio finanziario di cui alla delibera 5 maggio 2011, n. 45 (Gazzetta Ufficiale n. 234/2011, errata corrige Gazzetta Ufficiale n. 281/2011); Viste le delibere 25 luglio 2003, n. 62 (Gazzetta Ufficiale n. 294/2003), 29 marzo 2006, n. 110 (Gazzetta Ufficiale n. 199/2006) e 19 luglio 2013, n. 35 (Gazzetta Ufficiale n. 274/2013), con le quali questo Comitato ha rispettivamente: approvato il progetto preliminare dell'«Acquedotto molisano centrale», assegnato all'intervento un primo contributo di 0,034 milioni di euro a valere sui fondi di cui all'art. 13 della legge 1° agosto 2002, n. 166, annualita' 2002 e individuato quale soggetto aggiudicatore l'Ente Risorse Idriche Molise (ERIM) di Campobasso, approvato, anche ai fini della dichiarazione di pubblica utilita', il progetto definitivo dell'«Acquedotto molisano centrale ed interconnessione con lo schema basso Molise», con limite di spesa 92,960 milioni di euro (IVA inclusa), assegnando alla Regione Molise, nuovo soggetto aggiudicatore, un contributo massimo di 92,588 milioni di euro a valere sul Fondo per le aree sotto utilizzate (FAS, ora Fondo sviluppo e coesione FSC) ex delibera 29 settembre 2004, n. 21 (Gazzetta Ufficiale n. 275/2004), articolato per annualita' in 53,458 milioni di euro per il 2005, 38,760 milioni di euro per il 2006 e 0,370 milioni di euro per il 2007, e stabilendo che il contributo definitivo sarebbe stato determinato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ad esito della gara per l'esecuzione degli interventi; individuato quale nuovo soggetto aggiudicatore il Commissario straordinario dell'intervento, Provveditore interregionale per le opere pubbliche di Campania e Molise, e disposto la proroga di due anni del termine per l'adozione dei decreti di esproprio di cui alla dichiarazione di pubblica utilita' dell'intervento stesso, apposta con delibera n. 110/2006; Vista la proposta di cui alla nota 2 marzo 2016, n. 8530, con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha chiesto l'inserimento all'ordine del giorno della prima riunione utile di questo Comitato dell'argomento «Schema idrico Molisano Centrale ed interconnessione con lo schema Basso Molise - Perizia di variante localizzativa con variazione del QTE (quadro tecnico economico)», trasmettendo la relativa documentazione istruttoria; Preso atto delle risultanze dell'istruttoria svolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e in particolare: sotto l'aspetto tecnico-procedurale: che l'intervento in esame interessa 11 Comuni nella bassa valle del Biferno in zona costiera, per circa 75.000 abitanti, e prevedeva inizialmente la ristrutturazione delle opere di captazione delle sorgenti del fiume Biferno, la realizzazione dell'adduttrice principale lungo la valle del Biferno fino a Termoli (84 km), la realizzazione di un'adduttrice litoranea da Greppe di Pantano fino a Montenero Marina e Petacciato (32 km), la realizzazione di numerosi tratti secondari verso centri abitati, la costruzione di nuovi serbatoi a Guardialfiera, Larino Basso, Termoli Alto, Petacciato Marina e Montenero Marina, l'adeguamento di un serbatoio a Guardialfiera e la realizzazione di una vasca di accumulo a Termoli Alto, la costruzione di tre stazioni di sollevamento e di una centrale idroelettrica e il relativo sistema di telecontrollo; che la variante in esame, il cui scopo e' quello di conferire maggiore funzionalita' ed economicita' al sistema di accumulo e distribuzione idrica del territorio costiero potenziando l'interconnessione del Molisano Centrale con il sistema litoraneo (Basso Molise) e rendendo piu' intercambiabile l'alimentazione di alcuni centri, prevede: la variazione del sistema di alimentazione per Montenero di Bisaccia, con eliminazione di un tronco di adduttrice litoranea di circa 5,6 km tra Petacciato/Montenero e Montenero Marina, per Petacciato, con eliminazione del tronco di condotta di 5,66 km tra Colle Breccia e il nuovo serbatoio di Petacciato Marina, e per Termoli, con collegamento da Termoli Alto a Termoli Medio con condotta in acciaio di 2,27 km; lo spostamento planimetrico di circa 4,5 km del nuovo serbatoio di Montenero Marina ubicandolo a quota maggiore, e per circa 500 m del nuovo serbatoio di Petacciato Marina; un nuovo tracciato della condotta da Colle Macchiozze a Colle Breccia, per 3,022 km, e della condotta da Colle Breccia al nuovo serbatoio di Montenero Marina, per 6,018 Km; una nuova condotta di 5,64 km su diverso tracciato da Colle Breccia al serbatoio di Petacciato Marina, una nuova condotta premente da Greppe di Pantano a Termoli Alto e la dismissione del pompaggio di Greppe di Pantano verso il serbatoio di Termoli; ulteriori interventi di revisione dei lavori presso le opere di captazione, aggiustamenti di tracciato per rettifiche espropriative o per lo stato dei luoghi, modifiche di opere di linea presso interferenze, opere di difesa e di presidio e upgrading tecnologico degli impianti elettromeccanici; che con la succitata delibera n. 110/2006 il soggetto aggiudicatore dell'intervento era stato individuato nella Regione Molise, che a sua volta, con delibera di giunta regionale del settembre 2006 aveva stabilito di avvalersi, in qualita' di stazione appaltante, dell'Azienda speciale Molise Acque, ente pubblico economico vigilato dalla regione con finalita' di gestione dei servizi idrici di captazione e grande adduzione di rilevanza regionale ed interregionale; che la progettazione esecutiva ed i lavori sono stati aggiudicati a febbraio 2007 all'ATI Consorzio Cooperative Costruzioni (mandataria), Costruzioni Falcione geom. Luigi, Favellato Claudio S.p.A., Zurlo Domenico, Antonio e Raffaele Giuzio, per l'importo di 55,863 milioni di euro oltre IVA; che l'approvazione del progetto esecutivo dell'opera da parte di Molise Acque e' intervenuta nel giugno 2007 e il quadro economico post gara prevedeva l'importo di 70,296 milioni di euro oltre IVA di 12,974 milioni di euro, per un totale di 83,269 milioni di euro; che l'esecuzione dei lavori, fin dalla prima consegna parziale intervenuta a ottobre 2007, e' stata caratterizzata da problematiche tecnico amministrative inerenti sia gli espropri sia le interferenze, tanto che a febbraio 2009 non era stato emesso alcun certificato di pagamento; che si e' quindi instaurato un contenzioso risolto nel settembre 2009 con la stipula di un Atto conciliativo tra l'ATI aggiudicataria, la Molise Acque ed il Commissario straordinario per la realizzazione dell'Acquedotto Molisano Centrale, nominato a giugno 2009 ai sensi dell'art. 20 del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2; che, una volta subentrato nelle funzioni di stazione appaltante, il Commissario straordinario ha proceduto alla consegna per parti dei lavori in dieci successive riprese tra il marzo 2010 e l'ottobre 2011 e ha approvato una prima variante non sostanziale nel luglio 2010; che la suddetta variante, attualmente in esecuzione, ha previsto la revisione dello schema di distribuzione verso gli adduttori delle acque captate dalla sorgente «Riofreddo», la riunione in un unico manufatto delle centrali di pompaggio delle interconnessioni con gli acquedotti Molisano Destro e Molisano Sinistro, variazioni planoaltimetriche di parti di tracciato delle condotte e nuove opere di linea; che la seconda variante all'esame, redatta tra il 2011 e il 2012, e' volta all'attuazione di misure idonee a valorizzare l'utilizzo della risorsa idrica sorgentizia in luogo di quella potabilizzata e ha preso le mosse dalla grave crisi idrica tra ottobre e novembre 2010, causata dall'inquinamento della risorsa idrica derivata dall'invaso di Ponte Liscione e addotta verso alcuni comuni costieri tra i quali Termoli, Petacciato e Campomarino e che la giunta regionale, con delibera n. 457/2012 ha stabilito di finanziare il maggior costo complessivo dell'intervento per 5,412 milioni di euro; che la suddetta variante tiene conto anche di un accordo transattivo del giugno 2013 tra la stazione appaltante e l'ATI aggiudicatario ai sensi dell'art. 239, comma 3, del decreto legislativo n. 163/2006, con il quale l'ATI stesso ha rinunciato a tutte le riserve di cui alla procedura transattiva a fronte del riconoscimento dell'importo di 5,1 milioni di euro; che il Ministero riferisce che non e' stato ancora reso dall'Avvocatura distrettuale competente il previsto parere relativo all'accordo transattivo, richiesto a luglio 2013, e che la richiesta e' stata reiterata a seguito di un primo parere di febbraio 2014, ritenuto non coerente con la richiesta medesima dal Commissario straordinario, e sollecitata ripetutamente a settembre 2014 e febbraio 2015; che a marzo 2014 il Commissario ha approvato in linea tecnica la seconda variante in esame, con il relativo quadro economico, accertando che le circostanze che hanno generato l'esigenza della medesima sono da ritenersi ascrivibili ai casi di cui all'art. 132, comma 1, lettera b) e comma 3, secondo periodo, del decreto legislativo n. 163/2006; che lo stesso Commissario ha infine trasmesso alla Struttura Tecnica di Missione del Ministero, per la sottoposizione a questo Comitato, la variante in esame; che la conferenza di servizi, relativa ai soli tratti variati, e' stata convocata per il 29 settembre 2014 e della medesima e' stato redatto verbale in data 6 febbraio 2015; che il presidente della Regione Molise, sentiti i comuni interessati, ad agosto 2015 ha espresso parere favorevole ai fini della intesa sulla localizzazione ai sensi dell'art. 165, comma 5, del decreto legislativo n. 163/2006; che, in merito all'assoggettabilita' a valutazione di impatto ambientale (VIA), la Direzione competente dell'assessorato ambiente della Regione Molise, a ottobre 2014, ha rinviato al Responsabile unico del procedimento (RUP) la relativa verifica, e lo stesso RUP, a ottobre 2015, ha attestato che la variante non comprendeva tratti aggiuntivi superiori a 20 km e non era quindi da sottoporre a verifica di assoggettabilita' a VIA; che nella conferenza di servizi e' stato acquisito il parere favorevole della Soprintendenza ai beni paesaggistici per il Molise e il parere favorevole, con prescrizioni, della Soprintendenza regionale ai beni archeologici; che l'Autorita' di Bacino fiumi Trigno, Biferno e Minori, Saccione e Fortore, a settembre 2014, ha rilasciato parere favorevole non ricadendo gli interventi della variante in areali a rischio R4; che non e' pervenuta nei termini nessuna osservazione del Corpo forestale dello Stato; che in materia di interferenze si sono espressi favorevolmente i Comuni di Termoli, Montenero di Bisaccia e Petacciato, le competenti strutture generali della Regione Molise, SNAM Rete gas S.p.a. e, con prescrizioni, il Consorzio di bonifica Trigno e Biferno e che la Provincia di Campobasso, il comune di Guglionesi e la Societa' Gasdotti Italia S.p.a. non hanno fatto pervenire il parere nei termini; che la documentazione istruttoria comprende l'indicazione delle interferenze e il relativo Programma degli spostamenti e attraversamenti; che l'avviso di avvio del procedimento di dichiarazione pubblica utilita' per le nuove particelle interessate dalla variante in esame e' stato pubblicato sui quotidiani «Il quotidiano del Molise» e «I fatti del nuovo Molise» in data 1° marzo 2012 ed il RUP, ad agosto 2014, ha comunicato che nel termine perentorio dei 60 giorni non sono pervenute osservazioni; che il RUP ha attestato che i lavori relativi alla variante in esame non sono stati ancora iniziati; che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha esposto le proprie valutazioni in merito alle osservazioni formulate dalle amministrazioni interessate e dagli enti interferiti e ha proposto le prescrizioni cui condizionare l'approvazione della variante in esame; che il Ministero propone quindi l'approvazione, con prescrizioni, della seconda perizia di variante in esame ai sensi dell'art. 169 del decreto legislativo n. 163/2006, con l'espunzione dal quadro economico della voce «Accantonamento ex art. 12 del decreto del Presidente della Repubblica n. 207/2010»; sotto l'aspetto attuativo: che il soggetto aggiudicatore dell'intervento e' il Commissario straordinario per la realizzazione dell'Acquedotto Molisano Centrale; che la modalita' di affidamento e' l'appalto integrato; che il tempo previsto per l'ultimazione dei lavori della variante e' indicato in 9 mesi; sotto l'aspetto finanziario: che il Ministero ha trasmesso i quadri economici dell'intero intervento «Schema idrico Molisano Centrale ed interconnessione con lo schema Basso Molise», in assenza e in presenza della variante in esame; che il suddetto intervento ha ora un costo al netto di IVA di 69,507 milioni di euro, di cui 58,6 milioni di euro per lavori (compresi 3,158 milioni di euro per oneri per la sicurezza) e 10,907 milioni di euro per somme a disposizione e al netto dei 5,1 milioni di euro della voce «Accantonamento ex art. 12 del decreto del Presidente della Repubblica n. 207/2010», che il Ministero richiede di espungere in attesa del parere conclusivo da parte dell'Avvocatura distrettuale dello Stato di Campobasso in merito alla relativa transazione per gli stessi 5,1 milioni; che l'importo contrattuale per i lavori dell'intero intervento risulta, a seguito della variante in esame, incrementato di 2,737 milioni di euro, pari al 4,90 per cento e che risultano in diminuzione le voci per espropri, indagini, interferenze, spese tecniche e spese generali, e a fronte dell'azzeramento degli imprevisti, vengono introdotte nuove voci per compensare, tra l'altro, l'incremento del costo dei materiali; che la copertura finanziaria dell'intero intervento, comprensivo della variante all'esame, e' assicurata dalle seguenti fonti di finanziamento: Articolazione della copertura finanziaria dell'intervento «Schema idrico Molisano Centrale ed interconnessione con lo schema Basso Molise»
(milioni di euro)
=============================================== | Fonte di finanziamento | Importo | +===========================+=================+ |FAS ex delibera n. 21/2004 | 83,269 | +---------------------------+-----------------+ | Regione Molise DGR n. | | | 457/2012 - FSC 2000-2006 | | | anno 2014 | 5,412 | +---------------------------+-----------------+ | MIT DM 30 settembre 2010 | | | Fondo adeguamento prezzi | | |materiali art. 1, comma 11,| | | decreto-legge n. 162/2008 | 0,303 | +---------------------------+-----------------+ | Totale | 88,984 | +---------------------------+-----------------+
Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del vigente regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012, n. 62); Considerato che le prescrizioni di cui al Foglio condizioni allegato alla relazione istruttoria devono essere integrate con le prescrizioni del Consorzio di bonifica Trigno e Biferno, non riportate nella disamina dei pareri; Vista la nota 1° maggio 2016, n. 2182, predisposta congiuntamente dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica (DIPE) e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta a base dell'odierna seduta del Comitato, contenente le valutazioni e le prescrizioni da riportare nella presente delibera; Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; Acquisito in seduta l'avviso favorevole del Ministro dell'economia e delle finanze e degli altri Ministri e Sottosegretari di Stato presenti;
Delibera: 1. Approvazione variante 1.1 Ai sensi e per gli effetti del combinato disposto dell'art. 216, commi 1 e 27, del decreto legislativo n. 50/2016, e del decreto legislativo n. 163/2006 e s.m.i., da cui deriva la sostanziale applicabilita' della previgente disciplina, di cui al decreto legislativo in ultimo citato, a tutte le procedure, anche autorizzative, avviate prima del 19 aprile 2016, e in particolare dell'art. 169, commi 3 e 5 del decreto legislativo n. 163/2006, e degli articoli 10 e 12 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001 e s.m.i., e' approvata, anche ai fini della attestazione della compatibilita' ambientale, della localizzazione urbanistica, della apposizione del vincolo preordinato all'esproprio e della dichiarazione di pubblica utilita', con le prescrizioni di cui al successivo punto 1.5, la variante di cui in premesse allo «Schema idrico Molisano Centrale ed interconnessione con lo schema Basso Molise», il cui progetto definitivo e' stato approvato con la delibera n. 110/2006, e cosi' composta: variazione del sistema di alimentazione per Montenero di Bisaccia, con eliminazione di un tronco di adduttrice litoranea di circa 5,6 Km tra Petacciato/Montenero e Montenero Marina, per Petacciato, con eliminazione del tronco di condotta di 5,66 Km tra Colle Breccia e il nuovo serbatoio di Petacciato Marina, e per Termoli, con collegamento da Termoli Alto a Termoli Medio con condotta in acciaio di 2,27 Km; spostamento planimetrico di circa 4,5 km del nuovo serbatoio di Montenero Marina ubicandolo a quota maggiore, e per circa 500 m del nuovo serbatoio di Petacciato Marina; nuovo tracciato della condotta da Colle Macchiozze a Colle Breccia, per 3,022 Km, e della condotta da Colle Breccia al nuovo serbatoio di Montenero Marina, per 6,018 Km; nuova condotta di 5,64 Km su diverso tracciato da Colle Breccia al serbatoio di Petacciato Marina, nuova condotta premente da Greppe di Pantano a Termoli Alto e dismissione del pompaggio di Greppe di Pantano verso il serbatoio di Termoli; interventi di revisione dei lavori presso le opere di captazione, aggiustamenti di tracciato per rettifiche espropriative o per lo stato dei luoghi, modifiche di opere di linea presso interferenze, opere di difesa e di presidio e upgrading tecnologico degli impianti elettromeccanici. 1.2 La suddetta approvazione sostituisce ogni altra autorizzazione, approvazione e parere comunque denominato e consente la realizzazione di tutte le opere, prestazioni e attivita' previste nel progetto approvato. E' conseguentemente perfezionata, ad ogni fine urbanistico e edilizio, l'intesa Stato Regione sulla localizzazione dell'opera. 1.3 Ai sensi dell'art. 165, comma 3, del decreto legislativo n. 163/2006 e s.m.i., l'importo di 82.762.161,24 euro, IVA inclusa, al netto della somma di 5,1 milioni di euro e relativa IVA della voce «Accantonamento ex art. 12 D.P.R. n. 207/2010», relativa ad un accordo transattivo, per il quale non e' ancora pervenuto al soggetto aggiudicatore il necessario parere conclusivo dell'Avvocatura distrettuale dello Stato di Campobasso, costituisce il limite di spesa dell'intervento «Schema idrico Molisano Centrale ed interconnessione con lo schema Basso Molise», comprensivo della variante approvata al punto 1.1. La suddetta voce «Accantonamento ex art. 12 D.P.R. n. 207/2010» e' espunta dal quadro economico dell'intervento, come riportato nell'allegato 5 che fa parte integrante della presente delibera. 1.4 Le prescrizioni citate al precedente punto 1.1, cui e' subordinata l'approvazione della variante, sono riportate nell'Allegato 1, che fa parte integrante della presente delibera. L'ottemperanza alle prescrizioni non potra' comunque comportare incrementi del limite di spesa di cui al precedente punto 1.3. 1.5 E' contestualmente approvato, ai sensi dell'art. 170, comma 4, del decreto legislativo n. 163/2006, e s.m.i., il Programma di risoluzione delle interferenze di cui agli Allegati 2 e 3 alla presente delibera, che formano parte integrante della medesima. 1.6 Il piano particellare degli espropri e' riportato nell'Allegato 4 alla presente delibera, che forma parte integrante della medesima. 1.7 La copertura finanziaria dell'intero intervento «Schema idrico Molisano Centrale ed interconnessione con lo schema Basso Molise», comprensivo della variante approvata al punto 1.1, e' assicurata dalle seguenti fonti finanziarie, che restano nella disponibilita' del progetto fino alla risoluzione del contenzioso di cui al punto 1.3.: Fonti finanziarie disponibili dell'intervento «Schema idrico Molisano Centrale ed interconnessione con lo schema Basso Molise»
(euro)
=========================================================== | Fonte di finanziamento | Importo | +===========================+=============================+ |FAS ex delibera n. 21/2004 | 83.269.373,31 | +---------------------------+-----------------------------+ | Regione Molise DGR n. | | | 457/2012 - FSC 2000-2006 | | | anno 2014 | 5.412.000,00 | +---------------------------+-----------------------------+ | MIT DM 30 settembre 2010 | | | Fondo adeg. prezzi mater. | | | Art. 1, comma 11, | | | decreto-legge n. 162/2008 | 302.787,93 | +---------------------------+-----------------------------+ | Totale | 88.984.161,24 | +---------------------------+-----------------------------+
2. Prescrizioni. 2.1 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dovra' trasmettere a questo Comitato, entro trenta giorni dalla pubblicazione della presente delibera nella Gazzetta Ufficiale, il nuovo quadro economico in cui sia indicata con chiarezza, al netto dell'importo di 5,1 milioni di euro derivante dall'accordo transattivo, la modifica determinata dalla variante e includa la valorizzazione delle prescrizioni espresse sia dagli enti preposti al rilascio di autorizzazioni comunque denominate, sia dagli enti gestori di opere interferenti. 3. Clausole finali. 3.1 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei documenti componenti la variante di cui al precedente punto 1.1. 3.2 Il soggetto aggiudicatore provvedera', prima dell'inizio dei lavori previsti nel citato progetto, a fornire assicurazioni al predetto Ministero sull'avvenuto recepimento delle prescrizioni riportate nel menzionato Allegato 1. 3.3 Il medesimo Ministero provvedera' a svolgere le attivita' di supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti di vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla normativa citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003 sopra richiamata. 3.4 Il soggetto aggiudicatore inviera' al Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo il progetto esecutivo ai fini della verifica di ottemperanza delle prescrizioni riportate nel suddetto Allegato 1 poste dallo stesso Ministero. 3.5 Ai sensi del decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, articoli 5, 6 e 7, e in osservanza del principio che le informazioni comuni ai sistemi debbano essere inviate una sola volta, nonche' per minimizzare le procedure e i connessi adempimenti, il Commissario straordinario per la realizzazione dell'Acquedotto Molisano Centrale, soggetto aggiudicatore dell'opera, dovra' assicurare a questo Comitato flussi costanti di informazioni, coerenti per contenuti con il Sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici di cui all'art. 1 della legge n. 144/1999. 3.6 Ai sensi della richiamata delibera n. 15/2015, prevista all'art. 36, comma 3, del decreto-legge n. 90/2014, le modalita' di controllo dei flussi finanziari sono adeguate alle previsioni della medesima delibera. 3.7 Ai sensi della delibera n. 24/2004, il CUP assegnato all'opera dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e contabile riguardante l'opera stessa. Roma, 1° maggio 2016
Il Presidente: Renzi Il segretario: Lotti AVVERTENZA: Gli allegati da 1 a 5 che formano parte integrante della delibera, sono consultabili sul sito www.programmazioneeconomica.gov.it sezione banca dati delibere - allegati non pubblicati: http://www.programmazioneeconomica.gov.it/allegati-delibere
Registrata alla Corte dei conti il 17 febbraio 2017 Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev. n. 187
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| Allegato 1
Acquedotto Molisano Centrale ed interconnessione con lo schema Basso Molise Approvazione Variante Prescrizioni. 1) Produrre aggiornamento della lista di cui all'art. 45 del D.P.R. n. 554/1999 dei gruppi delle lavorazioni complessive ritenute omogenee originariamente definite nel capitolato speciale d'appalto. (Ministero delle infrastrutture e dei trasporti). 2) Dovranno essere eseguiti saggi archeologici preventivi nei siti indicati nella Relazione archeologica con i n. 8, 9, 10. (Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo). 3) Dovra' essere effettuata sorveglianza archeologica lungo ciascun tratto delle condotte; ogni mezzo di scavo avra' l'assistenza di un archeologo. Il curriculum vitae andra' preventivamente sottoposto alla Soprintendenza per i BB.AA. del Molise. (Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo). 4) In caso di ritrovamento archeologico di qualsiasi tipo, la Soprintendenza BB.AA. del Molise dettera' le soluzioni di volta in volta da adottare. (Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo). 5) Le operazioni di scavo nelle vicinanze delle condotte consortili dovranno essere eseguite utilizzando mezzi ed accorgimenti tecnici atti a non provocare danni alle stesse, in particolare dovranno essere utilizzati mezzi leggeri; gli scavi in prossimita' delle condotte dovranno essere eseguiti a mano e dovranno avvenire esclusivamente alla presenza di personale consortile che fornira' le piu' opportune istruzioni al fine di evitare danni all'impianto irriguo. (Consorzio di bonifica Trigno e Biferno). 6) Nei punti di incrocio l'acquedotto dovra' essere realizzato in sottopasso ad una distanza minima di 1 metro misurata in senso verticale tra le superfici affacciate. (Consorzio di bonifica Trigno e Biferno). 7) Il soggetto aggiudicatore dovra' comunicare la data di inizio e di ultimazione lavori dei lavori inerenti alle interferenze indicate; i tempi e le fasi di costruzione dovranno essere concordati con l'ufficio tecnico consortile. (Consorzio di bonifica Trigno e Biferno). 8) In corrispondenza di ogni singola interferenza e prima di procedere al rinterro degli scavi, il personale consortile dovra' accertarsi della buona esecuzione dei lavori. (Consorzio di bonifica Trigno e Biferno). 9) Considerato che le servitu' di questo ente preesistevano alla realizzazione dell'acquedotto, il Consorzio di bonifica, dovendo conservare la piena autonomia manutentiva, si riterra' libero di eseguire, anche ad opere concluse ed impianto avviato, qualsiasi intervento di manutenzione ordinaria e straordinaria sulle condotte irrigue senza avere l'obbligo di avvisarvi. (Consorzio di bonifica Trigno e Biferno). 10) I materiali provenienti dagli scavi dovranno essere allontanati come da normativa vigente. (Consorzio di bonifica Trigno e Biferno). 11) Non si potranno apportare varianti alle opere eseguite, sia pure di dettaglio, se non prima di aver conseguito il nulla osta da parte del Consorzio di bonifica. (Consorzio di bonifica Trigno e Biferno) 12) In ogni caso il Consorzio di bonifica e' so.llevato ed indenne da qualsiasi responsabilita', pretesa o molestia, anche giudiziaria, che per dato e per fatto del nulla osta rilasciato, potesse provenire da terzi. (Consorzio di bonifica Trigno e Biferno).
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| Allegato 2
Indicazione delle interferenze
Le situazioni di interferenze che interessano i tracciati delle condotte oggetto della variante localizzativa consistono in attraversamenti trasversali e longitudinali di strade comunali, attraversamenti trasversali di strade provinciali e attraversamento di un fosso demaniale. Le Amministrazioni comunali interessate per gli attraversamenti stradali sono quelle di Petacciato e di Montenero di Bisaccia (CB). L'Amministrazione provinciale interessata per gli attraversamenti stradali e' quella di Campobasso. L'Amministrazione interessata per l'attraversamento del fosso demaniale e' la Regione Molise - Servizio difesa del suolo, opere idrauliche e marittime.
Descrizione Interferenza TRONCO 50A-56A
Picchetti 8-10 attraversamento stradale trasversale S.P. 127; picch.14-15 attraversamento stradale trasversale S.C. bianca; picch. 27-28 attraversamento stradale trasversale S.P. 127; picch., 30-58 attraversamento stradale longitudinale S.C. asfaltata; picch. 58-66 attraversamento stradale longitudinale S.C. in terra; picch. 66-121 attraversamento stradale longitudinale S.C. asfaltata; picch. 161-162 attraversamento stradale trasversale S.C. bianca
TRONCO 52A-50A
Picchetti 14-16 attraversamento stradale trasversale S.C. asfaltata; picch. 25-26 attraversamento stradale trasversale S.C. in terra; picch. 74-77 attraversamento stradale trasversale S.P. 125; picch. 114-115 attraversamento stradale trasversale S.C. asfaltata
TRONCO 100-100A
Picchetti 115-119 attraversamento stradale trasversale S.P. 111
TRONCO 93-93A
Picchetti 44-45 attraversamento stradale trasversale S.P. 111
TRONCO 50A-56B
Picchetti 23-26 attraversamento stradale longitudinale S.C. asfaltata; picch. 26-59 attraversamento stradale longitudinale S.C. in terra; picch. 64-65 attraversamento stradale trasversale S.C. in terra; picch. 118 attraversamento stradale trasversale S.C. asfaltata; picch. 144-145 attraversamento fosso demaniale picch. 146 attraversamento stradale trasversale S.P. 125; picch. 163-170 attraversamento stradale trasversale S.P. 125; picch.175-178 attraversamento stradale trasversale S.P. 125; picch. 185-195 attraversamento stradale longitudinale S.P. 125; picch. 195-199 attraversamento stradale longitudinale S.C. bianca; picch. 199-200 attraversamento stradale longitudinale S.C. asfaltata; picch. 200-217 attraversamento stradale longitudinale S.P. 163; picch. 222-242 attraversamento stradale longitudinale S.C. in terra; picch. 242-245 attraversamento stradale longitudinale S.C. bianca; picch. 245-274 attraversamento stradale longitudinale S.C. in terra; picch. 274-278 attraversamento stradale longitudinale S.C. bianca
Indicazione delle interferenze con il Consorzio Trigno e Biferno
Le interferenze che interessano i tracciati della condotta oggetto della variante localizzativa con le condotte del Consorzio di Bonifica Trigno e Biferno consistono in n. 5 attraversamenti trasversali come di seguito descritti e riportate nelle allegate planimetrie:
Descrizione Interferenza TRONCO 50A-56A
Interferenza n. 1 e 2 attraversamenti trasversali tra i picchetti 124-129 della condotta consortile; Interferenza n. 3 attraversamento trasversale al picchetto 135 della condotta consortile; Interferenza n. 4 attraversamento trasversale al picchetto 141 della condotta consortile; Interferenza n. 5 attraversamenti trasversali tra i picchetti 147 della condotta consortile.
Parte di provvedimento in formato grafico
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| Allegato 3
Programma spostamenti, attraversamenti e risoluzione delle interferenze (tempi, modalita' di risoluzione e costi) 1. Tempi. La programmazione della realizzazione delle opere di appalto interessate dalle suddette interferenze tiene conto di due aspetti: da una parte i tempi necessari per l'ottenimento delle autorizzazioni da parte degli enti interferenti, stimati in giorni novanta dalla approvazione della perizia; e dall'altra la necessita' di eseguire i lavori durante un periodo meteorologicamente favorevole. In considerazione di questi due aspetti l'esecuzione delle opere e' programmata per i mesi estivi del 2016. I lavori procederanno contemporaneamente su piu' tronchi. I tempi, espressi in giorni naturali non consecutivi, per la realizzazione delle opere relative alle sole interferenze sono di seguito riepilogati: Tronco 50A-56A (picch. 8-10 giorni 3, picch. 14-15 giorni 1, picch. 27-28 giorni 3, picch. 30-58 giorni 17, picch. 58-66 giorni 4; picch. 66-121 giorni 49, picch. 161-162 giorni 1); Tronco 52A-50A (picch. 14-16 giorni 5, picch. 25-26 giorni 1, picch. 74-77 giorni 3, picch. 114-115 giorni 3); Tronco 100-100A (picch. 115-119 giorni 3); Tronco 93-93A (picch. 44-45 giorni 3); Tronco 50A-56B (picch. 23-26 giorni 1, picch. 26-59 giorni 10, picch. 64-65 giorni 1, picch. 118 giorni 1, picch. 144-145 giorni 1, picch. 146 giorni 1, picch. 163-170 giorni 1, picch. 175-178 giorni 1, picch. 185-195 giorni 7, picch. 195-199 giorni 1, picch. 199-200 giorni 1, picch. 200-217 giorni 5, picch. 222-242 giorni 9, picch. 242-245 giorni 2, picch. 245-274 giorni 9, picch. 274-278 giorni 1). 2. Modalita' di soluzione delle interferenze. La procedura di soluzione di ogni interferenza inizia con presentazione da parte dell'ente appaltante della richiesta di autorizzazione all'esecuzione delle opere oggetto dell'appalto all'ente interferente interessato; tale richiesta e' corredata degli elaborati grafici progettuali (planimetrie, profili e sezioni di dettaglio) che descrivono la modalita' di realizzazione dell'opera e permettono la sua individuazione e localizzazione. L'ente interferente, dopo avere esaminato gli elaborati prodotti, puo' eventualmente richiedere ulteriori chiarimenti o integrazioni e, alla conclusione dell'esame, rilascia autorizzazione alla realizzazione delle opere, con eventuale indicazione di prescrizioni o modifiche da apportare. Le soluzioni tecniche adottate sono descritte negli seguenti elaborati progettuali di cui si riporta stralcio:
Parte di provvedimento in formato grafico 3. Costi. I costi per la realizzazione delle interferenze sono distinti in: costi per l'ottenimento delle autorizzazioni; costi per la esecuzione delle opere relative alle interferenze. I costi per l'ottenimento delle autorizzazioni sono per la parte che riguarda la documentazione a corredo della richiesta oneri di capitolato a carico dell'Impresa compensati con i prezzi di appalto, mentre per la parte relativi a bolli, diritti, e canoni ecc... sono a carico dell'Amministrazione e compresi nel quadro economico di progetto sotto la voce B3 delle somme a disposizione. I costi per la esecuzione delle opere relative alle interferenze sono compensati con i prezzi di elenco.
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| Allegato 4
Piano particellare degli espropri
Elenco delle ditte espropriate (indicazione degli elaborati del progetto che lo riporta): 1. Elenco beni da asservire o espropriare; 2. Elenco beni da occupare.
Parte di provvedimento in formato grafico
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| Allegato 5
Parte di provvedimento in formato grafico
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| Allegato 3-bis Programma spostamenti, attraversamenti e risoluzione delle interferenze (tempi, modalita' di risoluzione e costi) per attraversamenti trasversali di n. 5 condotte idriche del Consorzio Trigno e Biferno 1. Tempi La programmazione della realizzazione delle opere di appalto interessate dalle suddette interferenze tiene conto di due aspetti: i tempi necessari per l'ottenimento delle autorizzazioni da parte dell'ente interferente, stimati in giorni venti dalla approvazione della perizia; i tempi, espressi in giorni naturali non consecutivi, per la realizzazione delle opere relative alle 5 interferenze sono stimati in giorni 10. In considerazione di questi due aspetti l'esecuzione delle opere e' programmata per i mesi estivi del 2016. 2. Modalita' di soluzione delle interferenze. La procedura di soluzione di ogni interferenza inizia con presentazione da parte dell'ente appaltante della richiesta di autorizzazione all'esecuzione delle opere oggetto dell'appalto all'ente interferente interessato; tale richiesta e' corredata degli elaborati grafici progettuali (planimetrie, profili e sezioni di dettaglio) che descrivono la modalita' di realizzazione dell'opera e permettono la sua individuazione e localizzazione. L'ente interferente, dopo avere esaminato gli elaborati prodotti, puo' eventualmente richiedere ulteriori chiarimenti o integrazioni e, alla conclusione dell'esame, rilascia autorizzazione alla realizzazione delle opere, con eventuale indicazione di prescrizioni o modifiche da apportare. 3. Costi. I costi per la realizzazione delle interferenze sono distinti in: costi per l'ottenimento delle autorizzazioni; costi per la esecuzione delle opere relative alle interferenze. I costi per l'ottenimento delle autorizzazioni sono per la parte che riguarda la documentazione a corredo della richiesta oneri di capitolato a carico dell'Impresa compensati con i prezzi di appalto, mentre per la parte relativi a bolli, diritti, e canoni ecc... sono a carico dell'Amministrazione e compresi nel quadro economico di progetto sotto la voce B3 delle somme a disposizione. I costi per la esecuzione delle opere relative alle interferenze sono compensati con i prezzi di elenco.
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