Gazzetta n. 104 del 6 maggio 2017 (vai al sommario)
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 13 aprile 2017
Proroga dello scioglimento del consiglio comunale di Nardodipace.


IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visto il proprio decreto, in data 7 dicembre 2015, registrato alla Corte dei conti il 18 dicembre 2015, con il quale sono stati disposti, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, lo scioglimento del consiglio comunale di Nardodipace (Vibo Valentia) e la nomina di una commissione straordinaria per la provvisoria gestione dell'ente, composta dal viceprefetto dott.ssa Francesca Giovanna Buccino, dal viceprefetto aggiunto dott. Giuseppe De Marco e dal funzionario economico finanziario dott. Stefano Tenuta;
Constatato che non risulta esaurita l'azione di recupero e risanamento complessivo dell'istituzione locale e della realta' sociale, ancora segnate dalla malavita organizzata;
Ritenuto che le esigenze della collettivita' locale e la tutela degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento dello Stato, che assicuri il ripristino dei principi democratici e di legalita' e restituisca efficienza e trasparenza all'azione amministrativa dell'ente;
Visto l'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;
Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 7 aprile 2017;

Decreta:

La durata dello scioglimento del consiglio comunale di Nardodipace (Vibo Valentia), fissata in diciotto mesi, e' prorogata per il periodo di sei mesi.
Dato a Roma, addi' 13 aprile 2017

MATTARELLA

Gentiloni Silveri, Presidente del
Consiglio dei ministri

Minniti, Ministro dell'interno

Registrato alla Corte dei conti il 20 aprile 2017 Interno, foglio n. 876
 
Allegato

Al Presidente della Repubblica

Il consiglio comunale di Nardodipace (Vibo Valentia) e' stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica in data 7 dicembre 2015, registrato alla Corte dei conti il 18 dicembre 2015, per la durata di mesi diciotto, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalita' organizzata.
Per effetto dell'avvenuto scioglimento, la gestione dell'ente e' stata affidata ad una commissione straordinaria che, pur operando in un contesto ambientale connotato da forti criticita' ed illegalita' radicate nei diversi settori dell'amministrazione, ha perseguito l'obiettivo del risanamento dell'ente locale e del ripristino della credibilita' istituzionale.
Come rilevato dal prefetto di Vibo Valentia, nella relazione del 17 marzo 2017, con la quale e' stata chiesta la proroga della gestione commissariale, l'avviata azione di riorganizzazione e ripristino della legalita', nonostante i positivi risultati conseguiti dalla commissione straordinaria, non puo' ritenersi conclusa.
La situazione generale del comune e la necessita' di completare gli interventi gia' avviati sono stati anche oggetto di approfondimento nell'ambito della riunione tecnica di coordinamento delle Forze di polizia del 17 marzo 2017, nel corso della quale e' stato espresso parere favorevole al prosieguo della gestione commissariale.
Una delle criticita' sulle quali, da subito, si e' incentrata l'attenzione della commissione straordinaria e' stata quella della riorganizzazione dell'apparato burocratico dell'ente, al fine di assicurare una maggiore efficienza dell'azione amministrativa, nel rispetto dei principi di trasparenza e legalita'. A tale scopo, avvalendosi anche del supporto di unita' di personale assunte ai sensi dell'art. 110 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e di personale assegnato ai sensi dell'art. 145 T.U.O.E.L., l'organo di gestione straordinaria ha avviato una generale attivita' di programmazione e riassetto organizzativo.
Sono al riguardo state poste in essere iniziative significative quali la rideterminazione della dotazione organica dell'ente e la revoca di alcuni incarichi e delle relative indennita', conferiti dalla precedente amministrazione ad alcune unita' di personale. Si e' inoltre proceduto all'avvicendamento del segretario comunale.
L'organo di gestione straordinaria ha inoltre riorganizzato l'ufficio economico finanziario, l'ufficio tecnico e l'ufficio di polizia municipale, al fine di migliorare la gestione amministrativa ed i relativi servizi all'utenza.
Particolare attenzione e' stata dedicata al riordino dell'ufficio lavori e servizi pubblici settore in cui solitamente si concentrano gli interessi della criminalita' organizzata.
In tal senso sono stati disposti significativi interventi, alcuni dei quali tuttora in itinere, per assicurare, nelle procedure di acquisizione di lavori beni e servizi, il ricorso al mercato elettronico della pubblica amministrazione e l'espletamento delle procedure ad evidenza pubblica, secondo quanto disposto dalla normativa di settore.
L'organo di gestione straordinaria ha provveduto, all'esito di apposite verifiche, a revocare la gara per l'affidamento del servizio di mensa degli istituti scolastici assicurando, nel contempo, la continuita' della fornitura. La commissione straordinaria dovra' ora avviare una nuova gara per l'affidamento del predetto servizio per la durata di un triennio, procedura che e' opportuno venga espletata dall'organo di gestione straordinaria al fine di evitare, in tale delicato settore, possibili ingerenze da parte della locale criminalita'.
La commissione straordinaria ha inoltre elaborato il piano di priorita' degli interventi, approvato dalla prefettura di Vibo Valentia, dedicando particolare attenzione al settore ambientale. Il piano, infatti, prevede la bonifica di una vecchia discarica adiacente un'isola ecologica sita in territorio comunale, la revisione dell'impianto di depurazione e della rete fognaria, la rimozione e lo smaltimento di rifiuti speciali.
Inoltre sono stati predisposti due progetti, uno per l'installazione di un sistema di videosorveglianza nell'intero territorio comunale e l'altro per la messa in sicurezza sismica di un edificio scolastico. Per quest'ultimo progetto, gia' ammesso al finanziamento regionale, dovra' essere espletata la procedura di gara ad evidenza pubblica per l'affidamento dei lavori.
Interventi significativi hanno interessato il settore economico-finanziario, tenuto conto che l'ente, attualmente, si trova in stato di dissesto. E' in atto un'articolata verifica dei documenti contabili e sono state avviate misure correttive e contenitive delle spese, al fine di garantire una sana gestione finanziaria.
In tale ambito la commissione straordinaria ha richiesto alla comunita' montana versante jonico, che fino al 2014 ha curato per conto del comune la gestione della TARSU e del servizio idrico, il trasferimento degli archivi al fine di verificare situazioni di evasione fiscale e individuare i contribuenti morosi per dare corso alle relative procedure di recupero.
La commissione straordinaria ha inoltre avviato le procedure legali per la riscossione dei canoni di affitto di quei beni immobili comunali per i quali sono state accertate situazioni di morosita'.
Il predetto lavoro di risanamento finanziario dell'ente, pur prontamente intrapreso fin dall'inizio del periodo di gestione straordinaria, necessita di un ulteriore lasso temporale, essenziale per completare le avviate attivita' di recupero dei tributi non riscossi e di controllo della spesa.
Il perfezionamento delle menzionate attivita' richiede di essere proseguito dall'organo di gestione straordinaria per assicurare la dovuta trasparenza e imparzialita' ed evitare il riprodursi di tentativi di ingerenza da parte della locale criminalita', i cui segnali di attivita' sono tuttora presenti sul territorio.
Per i motivi descritti risulta necessario che la commissione disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attivita' in corso e per perseguire una maggiore qualita' ed efficacia dell'azione amministrativa, essendo ancora concreto il rischio di illecite interferenze della criminalita' organizzata.
Ritengo pertanto che, sulla base di tali elementi, ricorrano le condizioni per l'applicazione del provvedimento di proroga della durata dello scioglimento del consiglio comunale di Nardodipace (Vibo Valentia), per il periodo di sei mesi, ai sensi dell'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
Roma, 6 aprile 2017

Il Ministro dell'interno: Minniti
 
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