IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Visto il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, concernente il riordino della disciplina in materia sanitaria ed in particolare il comma 3 dell'art. 12, che dispone che il Fondo sanitario nazionale sia ripartito dal Comitato interministeriale per la programmazione economica, su proposta del Ministro della sanita', sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome; Vista la legge 23 dicembre 1996, n. 662, in particolare il comma 34 dell'art. 1, che prevede che il CIPE, su proposta del Ministro della salute, d'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano (Conferenza Stato-Regioni), puo' vincolare quote del Fondo sanitario nazionale per la realizzazione di specifici obiettivi del Piano sanitario nazionale, e il comma 34-bis del medesimo art. 1, il quale stabilisce che il CIPE provvede a ripartire tali quote tra le regioni all'atto dell'adozione della propria delibera di riparto delle somme spettanti alle regioni a titolo di finanziamento della quota indistinta di Fondo sanitario nazionale di parte corrente. Tale comma 34-bis dispone, altresi', che per il perseguimento di tali obiettivi le regioni elaborano specifici progetti sulla scorta di linee guida proposte dal Ministro della salute e approvate con Accordo in sede di Conferenza Stato-Regioni. Lo stesso comma stabilisce, inoltre, che il Ministero dell'economia e finanze, per facilitare le regioni nell'attuazione dei progetti, provvede a erogare, a titolo di acconto, il 70 per cento dell'importo annuo spettante a ciascuna regione, mentre l'erogazione del restante 30 per cento e' subordinata all'approvazione da parte della Conferenza Stato-Regioni, su proposta del Ministro della salute, dei progetti presentati dalle regioni, comprensivi di una relazione illustrativa dei risultati raggiunti nell'anno precedente. Le mancate presentazione ed approvazione dei progetti comportano, nell'anno di riferimento, la mancata erogazione della quota residua del 30 per cento ed il recupero, anche a carico delle somme a qualsiasi titolo spettanti nell'anno successivo, dell'anticipazione del 70 per cento gia' erogata; Visto il decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, che all'art. 39, comma 1, demanda al CIPE, su proposta del Ministro della salute, d'intesa con la Conferenza Stato-Regioni, l'assegnazione annuale delle quote del Fondo sanitario nazionale di parte corrente a favore delle regioni; Vista la normativa che stabilisce che le regioni e le province autonome provvedono al finanziamento del Servizio sanitario nei propri territori, senza alcun apporto a carico del bilancio dello Stato (Regione Valle d'Aosta e province autonome di Trento e Bolzano ai sensi della legge n. 724/1994, art. 34, comma 3; Regione Friuli Venezia Giulia ai sensi della legge n. 662/1996, art. 1, comma 144; Regione Sardegna ai sensi della legge n. 296/2006, art. 1, comma 836), ad eccezione della Regione Siciliana per la quale, ai sensi della legge n. 296/2006, art. 1, comma 830, e' stata applicata l'aliquota di compartecipazione alla spesa sanitaria pari al 49,11 per cento; Visto il Patto per la salute per gli anni 2014-2016 su cui la Conferenza Stato-Regioni ha sancito intesa nella seduta del 10 luglio 2014 (Rep. atti n. 82/CSR); Considerato che l'Accordo sulle linee progettuali per l'utilizzo delle risorse vincolate alla realizzazione degli obiettivi prioritari e di rilievo nazionale per l'anno 2015 e' stato raggiunto in sede di Conferenza Stato-Regioni il 23 dicembre 2015 (Rep. atti n. 234/CSR); Vista la nota n. 1001 del 4 febbraio 2016 con la quale e' stata trasmessa la proposta del Ministro della salute concernente il riparto, tra le regioni a statuto ordinario e la Regione Siciliana, delle risorse, pari a 1.480 milioni di euro, vincolate sulle disponibilita' del Fondo sanitario nazionale per l'anno 2015 per la realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale, con riferimento al Piano sanitario nazionale vigente; Vista l'odierna delibera di questo Comitato, concernente la ripartizione tra le regioni delle disponibilita' finanziarie del Servizio sanitario nazionale per l'anno 2015, con cui e' stata vincolata, tra l'altro, la somma di euro 1.480.000.000 per il finanziamento dei progetti volti a perseguire gli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale previsti dal Piano sanitario nazionale; Considerato che la proposta oggetto della presente deliberazione prevede che sull'intera somma vincolata di 1.480 milioni di euro (al netto dell'importo di 2 milioni di euro per il conseguimento delle finalita' del Centro nazionale trapianti, ai sensi dell'art. 8-bis del decreto-legge n. 135/2009 convertito dalla legge n. 166/2009) l'importo di euro 888.073.445 milioni di euro sia ripartito tra le regioni in base alla popolazione residente mentre il restante importo di euro 591.926.555 venga destinato e accantonato per specifiche finalita'; Vista l'intesa della Conferenza Stato-Regioni sulla proposta del Ministro della salute concernente il detto riparto per l'anno 2015, sancita nella seduta del 23 dicembre 2015 (Rep. atti n. 236/CSR); Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del vigente regolamento di questo Comitato (delibera 30 aprile 2012, n. 62, art. 3, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 122/2012); Vista la nota n. 1068 del 3 marzo 2017 predisposta congiuntamente dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta a base dell'odierna seduta del Comitato; Su proposta del Ministro della salute;
Delibera:
Le risorse vincolate alla realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale per l'anno 2015 con delibera adottata in data odierna da questo Comitato ammontano a euro 1.480.000.000. Tale somma e' articolata come segue: 1. euro 545.210.555 risultano gia' vincolati, all'atto dell'adozione della presente delibera, per le seguenti finalita': 1.1 euro 100.210.555 per l'incremento della quota indistinta con finalita' di riequilibrio tra le regioni. Detto importo risulta vincolato al punto 2.1 e nella tabella A del riparto della quota indistinta del Servizio sanitario nazionale per l'anno 2015, riparto che costituisce oggetto di separata e odierna deliberazione di questo Comitato; 1.2 euro 400.000.000 per l'istituzione di un fondo per il concorso al rimborso alle regioni per l'acquisto di medicinali innovativi, ai sensi dell'art. 1, comma 593, della legge n. 190/2014; 1.3 euro 10.000.000 per il Piano sanitario straordinario in favore del territorio della provincia di Taranto, ai sensi dell'art. 3-bis, comma 3, del decreto-legge 3 dicembre 2012, n. 207, come convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 24 dicembre 2012, n. 231; 1.4 euro 25.000.000 per il finanziamento di esami sanitari ai fini di prevenzione e controllo della salute della popolazione residente nei territori della Regione Campania specificatamente individuati e nei comuni di Taranto e Statte, oggetto di emergenze ambientali e industriali, ai sensi dell'art. 2, comma 4-octies del decreto-legge 10 dicembre 2013, n. 136, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 6 febbraio 2014, n. 6; 1.5 euro 10.000.000 per il progetto interregionale per la sperimentazione gestionale finalizzata alla ricerca, alla formazione, alla prevenzione e alla cura delle malattie delle migrazioni e della poverta', coordinata dall'Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della poverta' (INMP), ai sensi dell'art. 17, comma 9, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito con modificazioni nella legge 15 luglio 2011, n. 111, e successive modificazioni e integrazioni; 2. euro 888.073.445 sono ripartiti e assegnati alle regioni a statuto ordinario e alla Regione Siciliana come da allegata tabella, che forma parte integrante della presente delibera, per il perseguimento degli obiettivi di piano attraverso specifici progetti elaborati sulla scorta di linee guida proposte dal Ministro della salute, approvate con Accordo in sede di Conferenza Stato-Regioni. L'erogazione delle quote spettanti alle predette regioni avverra' con le modalita' previste dall'art. 1, comma 34-bis, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, richiamate in premessa; 3. euro 46.716.000 sono, infine, assegnati alle seguenti ulteriori attivita' o progetti interregionali: 3.1 euro 1.316.000 per il rimborso all'Ospedale pediatrico Bambino Gesu' delle prestazioni erogate in favore dei minori STP (straniero temporaneamente presente) nell'anno 2013; 3.2 euro 30.000.000 quale contributo di solidarieta' interregionale in favore della Regione Molise per il Piano di risanamento del Servizio sanitario regionale - Piano operativo straordinario. Tale contributo e' subordinato alla sottoscrizione dello specifico Accordo in Conferenza Stato-Regioni di cui all'art. 1, comma 604, della legge n. 190/2014; 3.3 euro 10.000.000 per il supporto tecnico-scientifico dell'Istituto superiore di sanita' ai processi decisionali e operativi delle regioni nel campo della salute umana; 3.4 euro 5.000.000 per un progetto interregionale in materia di elaborazione di linee guida nell'ambito del «Sistema nazionale linee guida», da approvarsi dalla Conferenza Stato-Regioni, su proposta del Ministero della salute, e da sottoporre all'esame finale di questo Comitato; 3.5 euro 400.000 per il finanziamento del Programma triennale del Mattone internazionale salute, il cui coordinamento e' stato affidato alla Regione Veneto come convenuto dalla Commissione salute il 16 dicembre 2015. L'erogazione di tale somma in favore della Regione Veneto avverra', in analogia con quanto gia' stabilito per le somme normalmente destinate al finanziamento dei progetti regionali, nella misura del 70 per cento a titolo di acconto all'atto dell'affidamento del progetto da parte della Commissione salute. L'erogazione del restante 30 per cento avverra' a seguito dell'approvazione da parte della Conferenza Stato-Regioni della relazione sull'attivita' svolta, su proposta del Ministro della salute. Roma, 3 marzo 2017
Il Presidente: Gentiloni Silveri Il Segretario: Lotti
Registrata alla Corte dei conti il 7 giugno 2017 Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev. n. 790 |