Gazzetta n. 152 del 1 luglio 2017 (vai al sommario)
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
COMUNICATO
Proposta di riconoscimento della indicazione geografica protetta «Mele del Trentino».


Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali esaminata la domanda intesa ad ottenere la protezione della denominazione «Mele del Trentino» come indicazione geografica protetta, ai sensi del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento e del Consiglio del 21 novembre 2012, presentata dall'Associazione temporanea di scopo senza finalita' di lucro Produttori di Mele del Trentino ed acquisito inoltre il parere della Provincia autonoma di Trento, esprime parere favorevole sulla stessa e sulla proposta di disciplinare di produzione nel testo di seguito riportato.
Le eventuali opposizioni, adeguatamente motivate, relative alla presente proposta, dovranno pervenire al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali - Dipartimento delle politiche competitive della qualita' agroalimentare dell'ippica e della pesca - Direzione generale per la promozione della qualita' agroalimentare e dell'ippica - PQAI IV - via XX Settembre n. 20 - 00187 Roma - entro e non oltre trenta giorni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana della presente proposta, dalle sole persone fisiche o giuridiche aventi un interesse legittimo e residenti sul territorio nazionale.
Dette opposizioni sono ricevibili se pervengono al Ministero nei tempi sopra esposti, pena irricevibilita' nonche', se con adeguata documentazione, dimostrano la mancata osservanza delle condizioni di cui all'art. 5 e all'art. 7, paragrafo 1 del regolamento (UE) n. 1151/2012; dimostrano che la registrazione del nome proposto e' contraria all'art. 6, paragrafo 2, 3 o 4 del regolamento (UE) n. 1151/2012; dimostra che la registrazione del nome proposto danneggia l'esistenza di un nome omonimo o parzialmente omonimo o di un marchio, oppure l'esistenza di prodotti che si trovano legalmente sul mercato da almeno cinque anni prima della data di pubblicazione di cui all'art. 50, paragrafo 2, lettera a) del regolamento (UE) n. 1151/2012; forniscono elementi sulla cui base si puo' concludere che il nome di cui si chiede la registrazione e' un termine generico.
Il Ministero, ove le ritenesse ricevibili, seguira' la procedura prevista dal decreto ministeriale n. 12511 del 14 ottobre 2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 251 del 25 ottobre 2013, prima dell'eventuale trasmissione della suddetta proposta di riconoscimento alla Commissione europea.
Decorso tale termine, in assenza delle suddette opposizioni o dopo la loro valutazione ove pervenute, la predetta proposta sara' notificata, per la registrazione ai sensi dell'art. 49 del regolamento (UE) n. 1151/2012, ai competenti organi comunitari.

Proposta di riconoscimento della indicazione geografica protetta
Mele del Trentino

Art. 1.

Nome del prodotto

La Indicazione geografica protetta Mele del Trentino e' riservata alle mele che rispondono alle condizioni ed ai requisiti definiti nel presente disciplinare di produzione.

Art. 2.

Caratteristiche del prodotto

Le mele denominate I.G.P. Mele del Trentino vengono prodotte utilizzando le varieta' Golden Delicious, Red Delicious, Gala, Fuji, Morgenduft, Granny Smith, Renetta, Pinova e relativi cloni e mutanti della specie Malus x domestica, Borkh, della famiglia delle Rosaceae.
Sono tipiche delle I.G.P. Mele del Trentino le caratteristiche di sapore gradevolmente acidulo, equilibrato e piacevole, oltre a forma, colorazione, consistenza (durezza), grado zuccherino, come di seguito specificato.
Tali caratteristiche sono determinate in particolare dalla crescita e maturazione dei frutti in un clima dalle spiccate connotazioni alpine. 2.1 Caratteristiche fisiche.
Al momento dell'immissione al consumo i frutti devono essere interi, di aspetto fresco e sano, puliti, privi di sostanze ed odori estranei e devono presentare la forma e la colorazione tipica di seguito elencata:
===================================================================== | Varieta' | Forma | Colore | +================+========================+=========================+ | |Da rotondeggiante a |Dal verde al giallo con | |Golden Delicious|tronco-conica |possibile faccetta rosata| +----------------+------------------------+-------------------------+ | |Da rotondeggiante a |Verde-giallo con | |Red Delicious |tronco-conica |sovraccolore rosso | +----------------+------------------------+-------------------------+ | | |Verde-giallo con | | | |sovraccolore da rosso | |Gala |Rotondeggiante |aranciato a rosso vivo | +----------------+------------------------+-------------------------+ |Fuji e | |Verde-giallo con | |Morgenduft |Rotondeggiante |sovraccolore rosso | +----------------+------------------------+-------------------------+ | |Rotondeggiante, |Verde-giallo con buccia | |Renetta |appiattita |rugosa-rugginosa | +----------------+------------------------+-------------------------+ | | |Verde con possibile | |Granny Smith |Rotondeggiante |sfaccettatura rosata | +----------------+------------------------+-------------------------+ | | |Verde-giallo con | | |Da rotondeggiante a |sovraccolore | |Pinova |tronco-conica |rosso-arancione | +----------------+------------------------+-------------------------+

Il verde di fondo evolve verso il giallo con l'avanzamento della maturazione o della conservazione. Possono essere presenti aree, anche estese, di rugginosita', dal tipico colore bronzato.
Il valore di durezza della polpa non deve scendere al di sotto di 5,5 kg/cm² per le varieta' Fuji, Granny Smith e Pinova, e di 5 kg/cm² per le varieta' Golden, Red Delicious, Gala, Morgenduft e Renetta, da misurarsi entro due mesi dalla raccolta e prima dell'uscita dai centri di confezionamento.
Il calibro non deve essere inferiore ai 65 mm per tutte le varieta', con l'eccezione della varieta' Gala, il cui calibro minimo non deve scendere al di sotto dei 60 mm.
I requisiti minimi di categoria per la I.G.P. Mele del Trentino destinata al consumo fresco sono quelli stabiliti dalla normativa comunitaria relativa alle categorie commerciali Extra e I (prima). 2.2 Caratteristiche chimiche.
Il tenore zuccherino deve rispondere ai seguenti valori per le rispettive varieta':

=======================================
| | °Brix - |
| Varieta' |Valore minimo|
+=======================+=============+
|Fuji | 12,0 |
+-----------------------+-------------+
|Golden Delicious, | |
|Pinova | 11,0 |
+-----------------------+-------------+
|Gala | 10,5 |
+-----------------------+-------------+
|Morgenduft, Granny | |
|Smith | 10,0 |
+-----------------------+-------------+
|Red Delicious, Renetta | 9,0 |
+-----------------------+-------------+

Per le mele destinate esclusivamente alla trasformazione sono previsti tutti i requisiti richiesti dal Disciplinare di produzione, con l'eccezione di categoria, calibro, durezza. Tali frutti possono fregiarsi della I.G.P. Mele del Trentino ma non possono essere destinati tal quali al consumatore finale.
Per la produzione della I.G.P. Mele del Trentino e' consentito l'utilizzo anche di altre cultivar di melo derivanti dalla ricerca varietale e che abbiano dimostrato, attraverso prove sperimentali e documentali, la conformita' del metodo di ottenimento e delle caratteristiche qualitative del frutto al presente disciplinare di produzione. L'utilizzo di queste cultivar per la produzione della I.G.P. Mele del Trentino deve essere comunicato e valutato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che potra' acquisire allo scopo il parere tecnico dell'organismo di controllo o di altro soggetto.
Tabella di sintesi dei parametri qualitativi minimi per le mele denominate I.G.P. Mele del Trentino, da misurarsi entro due mesi dalla raccolta e prima dell'uscita dai centri di confezionamento:
===================================================================== | | | Zuccheri °Brix | Durezza kg/cm² | | Varieta' | Colore | (minimo) | (minimo) | +============+===================+=================+================+ | |Dal verde al giallo| | | |Golden |con possibile | | | |Delicious |faccetta rosata | 11 | 5 | +------------+-------------------+-----------------+----------------+ |Red |Verde-giallo con | | | |Delicious |sovraccolore rosso | 9 | 5 | +------------+-------------------+-----------------+----------------+ | |Verde-giallo con | | | | |sovraccolore da | | | | |rosso aranciato a | | | |Gala |rosso vivo | 10,5 | 5 | +------------+-------------------+-----------------+----------------+ | |Verde-giallo con | | | |Fuji |sovraccolore rosso | 12 | 5,5 | +------------+-------------------+-----------------+----------------+ | |Verde-giallo con | | | |Morgenduft |sovraccolore rosso | 10 | 5 | +------------+-------------------+-----------------+----------------+ | |Verde-giallo con | | | | |buccia | | | |Renetta |rugosa-rugginosa | 9 | 5 | +------------+-------------------+-----------------+----------------+ | |Verde con possibile| | | | |sfaccettatura | | | |Granny Smith|rosata | 10 | 5,5 | +------------+-------------------+-----------------+----------------+ | |Verde-giallo con | | | | |sovraccolore | | | |Pinova |rosso-arancione | 11 | 5,5 | +------------+-------------------+-----------------+----------------+
Art. 3.

Zona di produzione

La zona di produzione della I.G.P. Mele del Trentino corrisponde all'estensione territoriale di tutti i comuni amministrativi della Provincia autonoma di Trento.

Art. 4.

Prova dell'origine

E' necessario monitorare ogni fase del processo produttivo documentando per ognuna gli input e gli output. Attraverso l'iscrizione in appositi elenchi, gestiti dalla struttura di controllo, dei produttori e dei confezionatori, nonche' attraverso la denuncia tempestiva alla struttura di controllo dei quantitativi prodotti, e' garantita la tracciabilita' del prodotto. Tutte le persone, fisiche o giuridiche, iscritte nei relativi elenchi, saranno assoggettate al controllo da parte della struttura di controllo, secondo quanto disposto dal disciplinare di produzione e dal relativo piano di controllo.

Art. 5.

Metodo di ottenimento

Le tecniche di coltivazione dei meleti idonei a produrre le mele denominate I.G.P. Mele del Trentino sono riconducibili a quelle tradizionalmente seguite nell'ambiente di coltivazione descritto all'art. 3, miranti all'obiettivo di mantenere il giusto equilibrio vegeto-produttivo e di conseguenza assicurare l'ottenimento di produzioni di elevata qualita', come storicamente riconosciute dal consumatore. 5.1 Impianto.
L'impianto dei frutteti deve essere adeguato alla giacitura dei terreni, spesso declivi, al fine di consentire la preservazione delle geometrie territoriali, il consolidamento dei versanti, la sicurezza del lavoro, l'ottenimento di frutti di qualita'. E' quindi consentita la realizzazione di aiuole o di sistemazioni strada-frutteto, in aggiunta alle file tradizionali. Per la costituzione del frutteto si potranno mettere a dimora piante monoasse o ad impalcatura multipla. 5.2 Gestione del terreno.
Le tecniche di produzione tradizionale adottate nella zona prevedono obbligatoriamente l'inerbimento tra le file per tutta la vita dell'impianto. Questa pratica riveste particolare importanza sia per la dotazione nutrizionale del terreno, attraverso una continua restituzione naturale di elementi, sia per la sua struttura fisica e biologica, salvaguardate dal mantenimento ed arricchimento della dotazione di sostanza organica. L'inerbimento del terreno rappresenta inoltre una valida tecnica di difesa del territorio montano dal rischio di erosioni superficiali.
E' consentito l'apporto di elementi nutritivi sotto forma minerale e/o organica. 5.3 Controllo della produzione.
La corretta gestione del carico produttivo prevede una serie di operazioni colturali quali principalmente la potatura ed il diradamento. La potatura mira a garantire il mantenimento della forma di allevamento ed il giusto equilibrio vegeto-produttivo della pianta e deve essere svolta ogni anno, anche con l'ausilio di mezzi meccanici. Tra le forme di potatura sono consentite tutte le varianti che partono dalla parete stretta fino al vaso espanso. Il diradamento dei frutti viene effettuato in funzione della gestione del carico produttivo. Potranno essere utilizzate tutte le tecniche attualmente disponibili, compresi il diradamento meccanico o l'ombreggiamento tramite reti oscuranti. Il diradamento manuale sara' adottato nei casi ove sia necessaria una rifinitura piu' accurata, orientata al raggiungimento della carica ottimale di frutti in rapporto all'espansione della chioma ed alla esposizione alla luce. 5.4 L'irrigazione.
Al fine di ottenere produzioni di elevata qualita', e' possibile l'impiego di pratiche irrigue. 5.5 La raccolta.
La raccolta deve essere eseguita attraverso un accurato stacco manuale dei frutti. E' consentita l'effettuazione di piu' stacchi. La raccolta non puo' essere iniziata prima del 20 luglio e non puo' terminare dopo il 15 dicembre. 5.6 Le produzioni.
Le produzioni massime di I.G.P. Mele del Trentino non possono superare le 96 t/ha calcolate sulla media dell'intero areale di produzione. 5.7 La conservazione.
La conservazione della I.G.P. Mele del Trentino deve essere effettuata in strutture refrigerate ad una temperatura compresa tra 0 °C e 10 °C. Nel corso della conservazione possono essere sottoposte a una prima lavorazione di pre-calibratura, per poi essere riposte nuovamente nella struttura refrigerata.

Art. 6.

Elementi che comprovano il legame con l'ambiente
6.1 Legame tra caratteristiche del prodotto e ambiente di coltivazione.
Le condizioni pedoclimatiche del territorio di produzione delle Mele del Trentino sono molto particolari: cio' che maggiormente contraddistingue l'ambiente trentino e' la caratteristica «alpina» di alcuni aspetti del suo clima, anche delle zone site a minor altitudine, e cio' influenza direttamente la qualita' del prodotto.
Regime di brezze, limpidezza dell'aria, radiazione solare ed escursione termica (soprattutto nella tarda estate) sono i parametri che maggiormente caratterizzano il clima del Trentino rispetto a quelli delle regioni limitrofe e che sono in grado di influenzare positivamente la fisiologia della pianta.
La distribuzione delle precipitazioni e l'andamento delle temperature nel corso dell'anno risultano inoltre molto favorevoli alle specifiche esigenze della coltura.
Allo scopo di mettere in evidenza le peculiari caratteristiche delle Mele del Trentino, sono stati effettuati confronti con le stesse varieta' coltivate in altri areali melicoli italiani: le differenze gia' evidenziate dalla bibliografia sono quindi state ampiamente confermate da nuove analisi fisiche e chimiche effettuate con la strumentazione Pimprenelle su campioni provenienti da Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia.
Sugli stessi campioni sono state effettuate determinazioni con un moderno analizzatore di struttura TA-XT plus, dotato di rilevatore acustico AED, in grado di rilevare la componente 'croccantezza' intesa quindi non solo come 'durezza' ma come 'sensazione acustica' percepita dal consumatore: all'analisi delle componenti acustiche le mele del Trentino presentano valori dei tracciati mediamente superiori a quelli dei tracciati individuati per le varieta' provenienti dagli altri territori.
Al confronto organolettico espresso nell'ambito di valutazioni sensoriali condotte da personale specializzato su questi campioni di diverse provenienze, le mele del Trentino, a confronto con le mele delle altre Regioni sopra citate, si sono inoltre diversificate per 'sapore', 'croccantezza' e 'dolcezza'.
Questo territorio dimostra quindi di ottenere le caratteristiche superiori dei frutti universalmente riconosciute ed apprezzate dai consumatori e acclarate dalla reputazione e dalla notorieta' delle Mele del Trentino, come di seguito specificato. 6.2 Reputazione del nome Mele del Trentino.
Documenti fotografici risalenti al 1954-55 attestano che la reputazione delle Mele del Trentino era gia' all'epoca riconosciuta anche sui molti mercati europei, ma anche africani ed asiatici.
Campagne pubblicitarie curate alla fine degli anni '60 dall'Associazione di secondo grado denominata Concopra riportavano la mela come simbolo dell'ortofrutta del Trentino in immagini che associavano le Mele del Trentino allo sviluppo economico ed alla rapidita' dell'innovazione nel settore della conservazione e del confezionamento, nonche' delle comunicazioni viarie, quali la allora nuovissima autostrada del Brennero, perno della rapidita' dei trasporti deputati alla consegna delle mele sui principali mercati ortofrutticoli italiani ed esteri.
La dicitura Mele del Trentino era ripetutamente riportata anche in immagini e loghi di tipo pubblicitario, e diveniva protagonista di importanti sponsorizzazioni sportive, quali quelle verso squadre di basket, di calcio, di canoa.
Tra i cimeli si ricorda anche la maglia gloriosamente portata in piu' occasioni da Francesco Moser, campione di ciclismo in attivita' dal 1973 al 1988, detentore per circa 10 anni del record dell'ora (massima distanza percorsa in un'ora), raggiunto nel 1984 a Citta' del Messico con la distanza di 51,151 km, oltre che vincitore di un Giro d'Italia e di diverse classiche.
La Provincia autonoma di Trento aveva anche legiferato (L.P. 7 novembre 1977) in merito alla tutela dei marchi di origine e di qualita' dei prodotti dell'agricoltura trentina, ed il settore melicolo aveva provveduto alla registrazione, presso la C.C.I.A.A. di Trento, del marchio collettivo Mele del Trentino nel dicembre 1986, dando poi seguito con numerose campagne pubblicitarie su tutto il territorio nazionale ed europeo.
Gli imballaggi prodotti in quel periodo ed utilizzati per molti anni in migliaia e migliaia di pezzi che hanno raggiunto tutta l'Italia e l'Europa riportavano stampigliata la dicitura Mele del Trentino sul frontespizio, e lo stesso logo veniva apposto sui moderni camion che percorrevano migliaia di chilometri per le consegne sui mercati piu' lontani.
Sui principali mercati italiani le Mele del Trentino vengono classificate come categoria a parte e quotate ad una media di prezzo del 5-10, fino al 20% ed oltre in piu' rispetto alla merce di altre provenienze, come si evince dai listini Prezzi dei piu' importanti mercati ortofrutticoli italiani. La distinzione avviene regolarmente anche nei mercati rionali.
Ricerche di mercato condotte nel 2002 e 2005 dimostrano che i turisti venuti in Trentino anche per pochi giorni rammentano come primo prodotto tipico lo strudel di mele del Trentino (55%) e in seconda posizione le Mele del Trentino (52%), quindi entrambi i prodotti rilevanti al fine della dimostrazione della notorieta' delle Mele del Trentino. Nei successivi tre anni, poi, la notorieta' delle mele aumenta ulteriormente e considerevolmente, passando dal 52% al 64%.
Approfondimenti piu' recenti, condotti nel 2016 da Agroter sotto la regia del prof. Roberto Della Casa dell'Universita' degli Studi di Bologna, dimostrano che su un campione di 2000 consumatori italiani statisticamente stratificati, alla domanda «Quale e' la Regione che produce le migliori mele in Italia?», il 54% risponde «Il Trentino», ponendo questa area produttiva al vertice della notorieta' tra tutte le regioni frutticole italiane.
Iniziative promozionali vedono comunque sistematicamente le Mele associate al Trentino in numerose occasioni legate a eventi sportivi o di educazione salutistica, oltre che a mostre d'arte o a promozioni commerciali. 6.3 Riferimenti storici.
La frutticoltura trentina vanta comunque origini antiche, documentate nell'arte, nella cultura e nelle tradizioni locali.
L'avvio su larga scala della coltivazione del melo risale alla seconda meta' del 1800 quando il Trentino costituiva la parte piu' meridionale del vasto impero austro-ungarico.
Trento gia' allora si era affermata come importante centro frutticolo europeo come testimoniato dall'organizzazione, gia' nel 1875, dell'Esposizione regionale di Trento, di cui i frutticoltori conservano i documenti attestanti la Menzione Onorevole, nonche' dalla partecipazione all'Esposizione internazionale di Pietroburgo nel 1894 e di Amburgo nel 1897.
All'inizio del '900, nel periodo intercorrente le due Grandi Guerre, ancora Trento ospita l'Esposizione nazionale di frutta del 1924. Di questa manifestazione i frutticoltori trentini conservano il Diploma Medaglia d'Oro ed il Diploma Medaglia d'Argento.
La storia della frutticoltura trentina degli ultimi decenni e' ampiamente documentata, a dimostrazione della crescente e fondamentale importanza che questo settore ha raggiunto nell'economia provinciale. 6.4 Riferimenti culturali.
La frutticoltura e' parte importante non solo della storia dell'agricoltura trentina, ma anche della lunga lotta per la sopravvivenza e dell'attaccamento al proprio territorio di tenaci popolazioni di montagna.
La mela e' presente nelle tradizioni e nella cucina trentina fin dal Medioevo. Alla corte del Principe Vescovo di Trento non mancavano le rappresentazioni artistiche che si richiamano al tema della mela, con antichi affreschi e pregiate opere d'arte.
Anche la cultura moderna ha testimoniato in numerose occasioni la pregnanza della tematica della mela nel suo rapporto con il territorio: nei soli ultimi decenni a Trento si sono organizzate importanti mostre d'arte completamente incentrate sulla rappresentazione di questo frutto in quadri e sculture. 6.5 Riferimenti sociali ed economici.
I frutticoltori trentini seppero trovare nella lunga esperienza cooperativa le condizioni per superare i pesanti limiti derivanti dalla scarsa superficie agricola a disposizione, dalla polverizzazione fondiaria ad essa conseguente, nonche' dall'asperita' del territorio.
Gli oltre 6.000 frutticoltori associati alle diverse Organizzazioni di produttori operanti in Provincia di Trento rappresentano, assieme al cospicuo indotto legato al settore, uno dei pilastri dell'economia delle vallate trentine.
Questa solida e radicata presenza economica va sicuramente anche inquadrata nelle emergenti esigenze dell'agricoltura sostenibile e multifunzionale, con positivi riflessi sul mantenimento del paesaggio rurale, sul consolidamento dei versanti montuosi in chiave di prevenzione dal dissesto idrogeologico, sul mantenimento di piccole comunita' rurali garanti della conservazione di lingue autoctone e di antiche tradizioni.

Art. 7.

Controlli

Il controllo per l'applicazione ed il rispetto delle disposizioni del presente disciplinare di produzione e' svolto dall'Organismo di controllo denominato: Check Fruit s.r.l., via C. Boldrini n. 24 - 40121 Bologna, tel. 051-6494836; fax 051-6494813; info@checkfruit.it organismo autorizzato a norma dell'art. 37 del reg. UE n. 1151/2012.

Art. 8.

Etichettatura

Le confezioni e i tipi ed i materiali di confezionamento autorizzati sono tutti quelli previsti dalla normativa.
Le mele denominate I.G.P. Mele del Trentino devono essere confezionate in imballaggi o confezioni tali da consentire una chiara identificazione del prodotto.
Sulle confezioni dovra' apparire la dicitura I.G.P. Mele del Trentino o Mele del Trentino I.G.P. ed il simbolo europeo delle I.G.P.
E' consentito, anche in abbinamento alla dicitura I.G.P. Mele del Trentino o Mele del Trentino I.G.P. ed al simbolo europeo, l'utilizzo di indicazioni e/o simboli grafici che facciano riferimento a nomi o ragioni sociali o marchi collettivi o marchi d'azienda individuali.
E' consentita la bollinatura dei frutti. Sui bollini puo' apparire la dicitura I.G.P. Mele del Trentino o Mele del Trentino I.G.P., anche in abbinamento a indicazioni e/o simboli grafici che facciano riferimento a nomi o ragioni sociali o marchi collettivi o marchi d'azienda individuali, potendosi invece omettere il simbolo europeo.
Sono autorizzate le traduzioni della dicitura Indicazione geografica protetta e delle sue abbreviazioni nelle diverse lingue dell'Unione cosi' come previsto al regolamento n. 668 del 13 giugno 2014.
 
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