Gazzetta n. 172 del 25 luglio 2017 (vai al sommario)
UNIVERSITA' VITA-SALUTE SAN RAFFAELE DI MILANO
DECRETO RETTORALE 3 luglio 2017
Modifica dello Statuto.


IL RETTORE

Visto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592 e successive modificazioni ed integrazioni;
Visto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;
Visto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652 e successive modificazioni;
Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382;
Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168;
Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341;
Visto lo statuto dell'Universita' vita-salute S. Raffaele approvato con decreto del Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica 2 agosto 1996 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto il comma 95, art. 17 della legge 15 maggio 1997, n. 127;
Vista la legge 30 dicembre 2010, n. 240;
Vista la delibera del consiglio di amministrazione del 10 aprile 2017;
Vista la nota del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca del 30 giugno 2017, prot. n. 8009;
Considerato che l'Universita' vita-salute S. Raffaele si qualifica quale innovante istituzione di alta formazione basata sulla conoscenza dell'Uomo - quid e quis est homo: persona integrata di corpo - intelligenza - spirito;

Decreta:

Di emanare il nuovo statuto dell'Universita' vita-salute S. Raffaele nel testo che di seguito viene riportato integralmente, in sostituzione di quello individuato nelle premesse.

Art. 1

1.1 E' istituita la Libera Universita' vita-salute S. Raffaele, di seguito denominata Universita', con sede centrale in Milano, via Olgettina n. 58.
Obiettivo principale di tale Universita' e' la incentivazione alla conoscenza dell'Uomo, immagine di Dio, nelle sue componenti biologica-intellettuale-spirituale mediante l'insegnamento e l'approfondimento delle varie discipline, tra le quali la biomedicina deve brillare quale crocevia della cultura globale. A tal fine la Universita' vita-salute S. Raffaele favorisce ed incrementa collaborazioni con istituzioni universitarie di alto profilo scientifico nazionali e straniere.
1.2 Per il perseguimento dei propri compiti istituzionali l'insegnamento delle neuroscienze cognitive integrate nei programmi didattici di ogni facolta' e la diffusione dei principii culturali dell'Universita' costituiscono valori ispiratori delle relative attivita'.
 
Art. 2

2.1 L'Universita' e' promossa dalla Associazione Monte Tabor, con sede a Milano in via Olgettina n. 46, riconosciuta con decreto del Presidente della Repubblica del 19 gennaio 1962, dalla Associazione Sigilli, con sede a Illasi, via Sammonte n. 45, eretta in ente morale dal Ministero degli interni (pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 189 del 13 agosto 1993), dall'Ospedale San Raffaele S.r.l., con sede a Milano in via Olgettina n. 60 e dalla Fondazione centro San Raffaele, con sede a Milano in Via Olgettina n. 60, riconosciuta con provvedimento del prefetto di Milano in data 19 aprile 2012 e iscritta nell'apposito registro della Prefettura di Milano al n. 1262, pag. 5610, vol. 6°.
Al suo sviluppo potranno concorrere enti ed imprese interessati a sostenere l'impegno dei promotori.
2.2 Al mantenimento dell'Universita' sono destinate tasse, contributi e diritti versati dagli studenti nonche' tutti i beni ed i fondi che ad esso saranno conferiti, a qualunque titolo.
E' vietato distribuire, anche in modo indiretto, utili e avanzi di gestione nonche' fondi, riserve o capitale durante la vita dell'Universita', in favore di amministratori, soci, partecipanti, lavoratori o collaboratori, a meno che la destinazione o la distribuzione non siano imposte per legge. Gli eventuali utili e avanzi di gestione sono obbligatoriamente reinvestiti esclusivamente per lo sviluppo delle attivita' funzionali al perseguimento dello scopo istituzionale di solidarieta' sociale.
2.3 L'Universita' e' autonoma a norma dell'art. 33 della Costituzione ed ha personalita' giuridica ed autonomia didattica, scientifica, organizzativa, amministrativa e disciplinare, secondo il presente statuto e nel rispetto dei principi di cui alle leggi vigenti in materia universitaria.
2.4 Per realizzare i propri obiettivi l'Universita' sviluppa la ricerca prevalentemente in collaborazione con l'Ospedale San Raffaele S.r.l., la Fondazione centro San Raffaele e l'Associazione Monte Tabor, e svolge attivita' didattiche sperimentali nonche' attivita' a queste collegate, anche con la collaborazione e il supporto di soggetti sia pubblici che privati italiani e stranieri. Per assicurare il costante miglioramento dei propri livelli qualitativi e l'ottimale gestione delle risorse disponibili, l'Universita' procede alla sistematica valutazione delle attivita' scientifiche, didattiche e amministrative.
Per favorire il confronto su problemi connessi all'attuazione dei propri fini istituzionali l'Universita' garantisce la circolazione delle informazioni all'interno e all'esterno della propria sede.
2.5 E' negli obiettivi dell'Universita' attivare le facolta' secondo lo spirito programmatico dell'art. 1.
 
Art. 3

3.1 Sono organi dell'Universita':
a) il consiglio di amministrazione;
b) il presidente;
c) il collegio dei revisori;
d) il nucleo di valutazione interno;
e) il rettore;
f) il senato accademico;
g) i presidi di facolta';
h) i consigli di facolta';
i) i consigli di corso di studio;
j) il collegio di disciplina.
3.2 Gli organi dell'Universita' esercitano le funzioni previste dal presente statuto.
In caso di cessazione per qualsivoglia ragione di taluno dei componenti dei predetti organi sara' cura del presidente del consiglio di amministrazione o in sua assenza del vice presidente o in sua assenza del consigliere piu' anziano invitare i soggetti competenti a provvedere alla sua sostituzione. Il componente che subentra rimane in carica fino alla scadenza naturale dell'organo di appartenenza.
 
Art. 4

4.1 Il consiglio di amministrazione dell'Universita' e' composto da dieci membri, incluso il rettore, membro di diritto, di cui sette nominati da Ospedale San Raffaele S.r.l. e due nominati da Associazione Monte Tabor.
4.2 Il rettore dell'Universita' e' nominato dal consiglio di amministrazione e viene scelto tra una terna di nominativi di professori ordinari in servizio presso l'Universita', proposta dal senato accademico.
4.3 Il presidente del consiglio di amministrazione e' nominato dal consiglio con votazione a maggioranza assoluta dei suoi componenti. Su proposta del presidente, il consiglio nomina altresi', con votazione a maggioranza assoluta dei suoi componenti, il vice presidente ed il segretario, il quale puo' essere scelto anche tra soggetti esterni al consiglio. Ai membri del consiglio di amministrazione potranno essere affidati incarichi speciali, ivi inclusi ai membri nominati dall'Associazione Monte Tabor, ai quali ultimi potranno essere affidati compiti relativi alle materie di rispettiva competenza professionale.
4.4 I membri del consiglio di amministrazione durano in carica tre esercizi e sono rieleggibili, secondo le regole previste nello statuto.
4.5 In caso di dimissioni o decadenza del presidente o del vice presidente, ovvero di quattro consiglieri, si intendera' decaduto l'intero consiglio di amministrazione e si procedera' alla nomina dei suoi componenti secondo le regole previste nello statuto.
4.6 Il consiglio di amministrazione e' convocato dal presidente a mezzo fax o messaggio di posta elettronica da inviare a tutti i consiglieri e ai membri del collegio dei revisori con un preavviso di almeno cinque giorni liberi. Le riunioni del consiglio di amministrazione si possono tenere anche a mezzo teleconferenza a condizione che tutti i partecipanti possano essere identificati, sia loro consentito di seguire la discussione ed intervenire in tempo reale alla trattazione degli argomenti affrontati. Verificandosi tali requisiti, il consiglio di amministrazione si considera tenuto nel luogo dove si trova il presidente della riunione e il segretario al fine di procedere alla stesura ed alla sottoscrizione del verbale sul relativo libro.
 
Art. 5

5.1 Il consiglio di amministrazione e' il massimo organo di governo dell'Universita'.
5.2 Spetta in particolare al consiglio di amministrazione:
a) determinare l'indirizzo generale di sviluppo dell'Universita' in funzione delle finalita' istituzionali;
b) approvare il bilancio di previsione ed il conto consuntivo dell'Universita';
c) nominare il rettore, secondo le regole stabilite nell'art. 4 dello statuto;
d) nominare i presidi delle facolta' su proposta dei consigli di ciascuna facolta';
e) nominare, tra i professori di prima fascia, i presidenti dei consigli di corso di laurea su proposta dei rispettivi consigli;
f) deliberare in ordine al regolamento didattico di ateneo, agli ordinamenti didattici dei corsi di studio nonche' in ordine ai regolamenti didattici dei corsi di studio proposti dalle facolta' e dal senato accademico e disciplinati secondo la normativa vigente, nonche' deliberare l'attivazione o disattivazione dei singoli corsi di studio;
g) deliberare, a norma della legislazione vigente, in merito all'attivazione di procedure per il reclutamento di professori e ricercatori universitari, alle nomine dei professori di ruolo e dei ricercatori di ruolo, nonche' il conferimento degli incarichi di docenza previsti dall'art. 13.5, lettera a);
h) deliberare sulle assunzioni del personale non docente con qualifica dirigenziale;
i) deliberare il regolamento per il funzionamento dei servizi amministrativi e contabili dell'Universita', nonche' quello per la disciplina dello stato giuridico e del trattamento economico del personale non docente;
j) deliberare, sentite le facolta' interessate, l'attivazione di eventuali sedi decentrate nel rispetto della normativa vigente;
k) determinare, sentito il consiglio di facolta', il numero massimo di studenti da ammettere per ciascun anno accademico e fissare le relative modalita' di ammissione;
l) deliberare sulle tasse di iscrizione, sui contributi e sugli eventuali esoneri;
m) deliberare sul conferimento dei premi, borse di studio e di perfezionamento;
n) deliberare, a maggioranza dei propri componenti, in ordine alle modifiche del presente statuto;
o) deliberare su ogni altro argomento di interesse dell'Universita' che non sia demandato ad altri organi;
p) nominare i membri del nucleo di valutazione interno e approvare il regolamento di funzionamento;
q) nominare due membri del comitato operativo, se istituito;
r) conferire al presidente del consiglio di amministrazione ogni ulteriore potere rispetto a quelli previsti all'art. 6 del presente statuto;
s) nominare il direttore generale stabilendone funzioni e poteri;
t) nominare il direttore amministrativo dell'Universita' al quale sono preposte le funzioni indicate dal successivo art. 23.
5.3 Le sedute del consiglio sono considerate valide se e' presente la maggioranza dei componenti. Le deliberazioni del consiglio sono assunte a maggioranza assoluta dei presenti. In caso di parita' di voti prevale il voto espresso dal presidente del consiglio di amministrazione.
5.4 Il consiglio di amministrazione e' convocato almeno ogni due mesi ed ogni qualvolta il presidente ne ravvisi la necessita', ovvero su richiesta di almeno un terzo dei suoi componenti.
5.5 Il consiglio di amministrazione puo' nominare nell'ambito dei suoi componenti uno o piu' consiglieri delegati stabilendone i relativi poteri.
 
Art. 6

6.1 Il presidente del consiglio di amministrazione:
a) provvede a garantire l'adempimento delle finalita' statutarie e la formazione ideale e professionale delle nuove leve universitarie;
b) ha, con firma libera, la rappresentanza dell'Universita' di fronte ai terzi ed in giudizio con facolta' di promuovere azioni ed istanze giudiziali, ed amministrative, per ogni grado di giurisdizione ed anche per giudizi di revocazione e cassazione, e di nominare all'uopo avvocati e procuratori alle liti;
c) convoca e presiede le adunanze del consiglio di amministrazione;
d) assicura l'esecuzione delle deliberazioni e dei provvedimenti del consiglio di amministrazione;
e) adotta, nei casi di necessita' e urgenza, i provvedimenti di competenza del consiglio di amministrazione, al quale gli stessi sono sottoposti per la ratifica nella prima riunione successiva;
f) convoca e presiede le eventuali adunanze del comitato operativo salvo quanto previsto all'art. 7 circa la nomina di un suo delegato;
g) ha facolta' di nominare procuratori speciali ad negotia nell'ambito dei poteri allo stesso spettanti per statuto o dei poteri conferitigli dal consiglio di amministrazione.
 
Art. 7

7.1 Il consiglio di amministrazione puo' nominare un comitato operativo composto dal presidente del consiglio di amministrazione o, in sua assenza dal vice presidente o in assenza anche di quest'ultimo dal consigliere piu' anziano e da altri due consiglieri nominati dal consiglio di amministrazione.
Il comitato operativo e' presieduto dal presidente o in sua assenza dal vice presidente o in assenza anche di quest'ultimo dal consigliere piu' anziano.
Partecipa alle sedute del comitato operativo anche il direttore generale con ruolo consultivo.
7.2 Il consiglio di amministrazione potra' delegare al comitato operativo alcuni suoi poteri di cui all'art. 5, comma 2.
 
Art. 8

8.1 Il collegio dei revisori dei conti dell'Universita' e' composto da tre membri effettivi e da due supplenti, scelti tra gli iscritti nel registro dei revisori contabili. I membri del collegio dei revisori sono nominati dall'Ospedale San Raffaele S.r.l., che ne indica anche il presidente.
I componenti del collegio dei revisori durano in carica tre anni e sono rieleggibili secondo le modalita' previste nel presente statuto.
Il collegio dei revisori e' l'organo indipendente che vigila sulla regolarita' della gestione amministrativa, contabile, economico-patrimoniale e finanziaria dell'Universita'.
In particolare il collegio dei revisori:
a) accerta la regolare tenuta delle scritture contabili;
b) esamina le proposte del bilancio di previsione e del conto consuntivo, redigendo apposite relazioni da sottoporre al consiglio di amministrazione;
c) effettua le verifiche periodiche;
d) procede alla verifica della correttezza degli atti di natura amministrativa.
Al collegio dei revisori compete un compenso determinato dal consiglio di amministrazione per l'intero periodo di durata del loro incarico.
 
Art. 9

9.1 L'Universita' vita-salute S. Raffaele adotta un sistema di valutazione interna della gestione amministrativa, delle attivita' didattiche e di ricerca, degli interventi di sostegno al diritto allo studio. Le funzioni di valutazione di cui sopra sono svolte da un organo collegiale denominato nucleo di valutazione interno composto da un numero di membri determinato entro i limiti e secondo criteri stabiliti dalle norme vigenti e dal regolamento che sara' adottato dagli organi accademici e approvato dal consiglio di amministrazione. L'Universita' assicura al nucleo di valutazione interno l'autonomia operativa, nonche' il diritto di accesso ai dati e alle informazioni necessarie e la pubblicita' e la diffusione degli atti nel rispetto della normativa e tutela della privacy.
 
Art. 10

10.1 Il rettore viene nominato secondo le regole previste nell'art. 4 dello statuto, dura in carica un triennio e puo' essere rieletto.
10.2 Il rettore:
a) riferisce con relazione annuale al consiglio di amministrazione sull'attivita' scientifica e didattica dell'Universita';
b) cura l'osservanza di tutte le norme concernenti la materia scientifica e didattica;
c) provvede all'esecuzione delle deliberazioni del consiglio di amministrazione in materia scientifica e didattica;
d) rappresenta l'Universita' nelle cerimonie e nel conferimento dei titoli accademici;
e) esercita tutte le altre funzioni ad esso demandate dalle leggi sull'istruzione universitaria, fatte salve le competenze degli altri organi previsti dal presente statuto;
f) nomina tra i professori di ruolo di prima e seconda fascia, i coordinatori dei corsi di dottorato di ricerca nonche' soggetti che assumeranno la responsabilita' di iniziative formative previste dalla normativa vigente.
 
Art. 11

11.1 Il senato accademico e' composto:
a) dal rettore, che lo presiede;
b) dai pro-rettori;
c) dai presidi delle facolta' attivate;
d) dai presidenti dei corsi di laurea.
11.2 Alle riunioni del senato accademico partecipano il direttore generale e il direttore amministrativo, quest'ultimo con funzioni di segretario. Le sedute del senato accademico sono considerate valide se e' presente la maggioranza dei componenti. Le deliberazioni del senato sono assunte a maggioranza assoluta dei presenti. In caso di parita' di voti prevale il voto espresso dal rettore.
11.3 Il senato accademico e' convocato dal rettore almeno quattro volte durante l'anno accademico.
11.4 L'ordine del giorno delle sedute del senato accademico e' comunicato al presidente del consiglio di amministrazione dell'Universita'.
11.5 Il senato accademico esercita tutte le attribuzioni in materia di coordinamento e impulso scientifico e didattico.
In particolare il senato:
a) formula proposte ed esprime pareri sui programmi di sviluppo dell'Universita';
b) esprime pareri su ogni argomento che gli altri organi dell'Universita' intendano rimettere alla sua valutazione e formula proposte in ordine alla migliore attuazione dei programmi di sviluppo;
c) elabora relazioni di sintesi sull'attivita' scientifica e didattica svolta nell'Universita', sulla base delle relazioni predisposte dalle competenti strutture didattiche e di ricerca;
d) sottopone all'approvazione del consiglio di amministrazione il regolamento didattico di ateneo;
e) sottopone all'approvazione del consiglio di amministrazione gli ordinamenti didattici dei corsi di studio e i regolamenti didattici dei corsi di studio;
f) propone al consiglio di amministrazione l'istituzione dei corsi che portano al conferimento dei titoli di cui al successivo art. 16;
g) sottopone all'approvazione del consiglio di amministrazione i regolamenti in materia di didattica e di ricerca;
h) propone al rettore la nomina dei componenti del collegio di disciplina.
 
Art. 12

12.1 I presidi di facolta' sono proposti fra i professori di ruolo di prima fascia della facolta' medesima e sono nominati dal consiglio di amministrazione dell'Universita'; durano in carica tre anni e possono essere confermati.
12.2 I presidi rappresentano la facolta', convocano e presiedono il consiglio di facolta', curano l'attuazione delle delibere di propria competenza, hanno il compito di vigilare sulle attivita' didattiche e i servizi che fanno capo alla facolta'.
Salvo quanto stabilito dal regolamento didattico di ateneo i presidi possono nominare le commissioni di esame di profitto.
 
Art. 13

13.1 Il consiglio di facolta' si compone del preside, che lo presiede, e di tutti i professori di ruolo e fuori ruolo che vi appartengono, fatti salvi i casi di deliberazioni riservate dalla legge ai soli professori ordinari.
13.2 Partecipano alle sedute tre rappresentanti dei ricercatori. Partecipano altresi' due studenti in corso, designati secondo le modalita' stabilite con regolamento approvato dal consiglio di amministrazione, i quali potranno intervenire sulle materie di interesse degli studenti riguardanti il percorso formativo.
13.3 In occasione della discussione di argomenti relativi all'organizzazione didattica il preside ha facolta' di allargare la partecipazione al consiglio a tutti i professori a contratto, supplenti o affidatari, con diritto di voto consultivo.
13.4 Il consiglio di facolta' esercita le attribuzioni a tale organo demandate dalla normativa vigente, fatte salve le competenze degli altri organi previsti dal presente statuto.
13.5 Spetta in particolare al consiglio di facolta':
a) proporre al consiglio di amministrazione l'attivazione di procedure per il reclutamento di professori e ricercatori universitari, la nomina di professori e ricercatori universitari, nonche' l'attribuzione di incarichi di docenza mediante supplenze/affidamenti o contratti;
b) dare pareri sul numero massimo di studenti da ammettere per ciascun anno accademico e sulle relative modalita';
c) proporre alla approvazione del consiglio di amministrazione il regolamento didattico di facolta';
d) avanzare proposte sulla istituzione e attivazione di corsi di studio nonche' iniziative formative previste dalla normativa vigente.
13.6 Laddove per qualsiasi motivo non si sia costituito il consiglio di corso di studio le relative competenze vengono assunte dal consiglio di facolta'.
13.7 Al consiglio di corso di studio spettano le competenze previste dalla legge e dal regolamento didattico di ateneo.
 
Art. 14

14.1 Il collegio di disciplina e' composto da tre professori di prima fascia, tra i quali uno assume le funzioni di presidente, due professori di seconda fascia e due ricercatori, tutti in regime di tempo pieno. Il presidente ed i componenti del collegio di disciplina sono nominati dal rettore su proposta del senato accademico nel rispetto delle pari opportunita' tra uomini e donne e rimangono in carica per tre anni.
14.2 Il collegio di disciplina svolge funzioni istruttorie nell'ambito dei procedimenti disciplinari avviati su proposta del rettore nei confronti dei professori e dei ricercatori, per ogni fatto che possa dar luogo all'irrogazione di una sanzione piu' grave della censura ed esprime in merito parere conclusivo. Il procedimento disciplinare si conclude con delibera del consiglio di amministrazione.
14.3 Il collegio opera secondo il principio del giudizio fra pari, nel rispetto del contraddittorio e in composizione limitata al presidente e alla fascia corrispondente a quella del docente sottoposto ad azione disciplinare.
 
Art. 15

15.1 L'Universita' istituisce il comitato unico di garanzia per le pari opportunita', la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni.
Il predetto comitato e' costituito in base alle vigenti disposizioni normative. Il funzionamento del comitato e' disciplinato da apposito regolamento dell'Universita'. Il comitato ha compiti propositivi, consultivi e di verifica previsti dalla normativa vigente e rimane in carica quattro anni.
 
Art. 16

16.1 Nel rispetto delle finalita' indicate all'art. 1, l'Universita', per ogni singola facolta', puo' rilasciare i seguenti titoli di primo e di secondo livello:
a) laurea (L);
b) laurea specialistica o magistrale (LS - LM);
c) diploma di specializzazione (D.S.);
d) dottorato di ricerca (D.R.);
e) puo' istituire altresi' i corsi previsti dall'art. 6 della legge 19 novembre 1990, n. 341, in materia di formazione finalizzata e di servizi didattici integrativi nonche' ogni altra iniziativa formativa di ogni ordine e grado che la legge attribuisce alle universita';
f) in attuazione dell'art. 1, comma 15, della legge 14 gennaio 1999, n. 4, l'Universita' vita-salute S. Raffaele puo' attivare, disciplinandoli nel regolamento didattico di ateneo, corsi di perfezionamento scientifico e di alta formazione permanente e ricorrente, successivi al conseguimento delle lauree o della laurea specialistica o magistrale, alla conclusione dei quali sono rilasciati i master universitari di primo e di secondo livello.
 
Art. 17

17.1 L'Universita' istituisce e promuove attivita' di formazione, di aggiornamento e di perfezionamento, culturali, scientifiche, tecniche, rivolte anche a soggetti esterni.
17.2 L'Universita' favorisce anche attivita' di ricerca, di consulenza professionale e di servizi a favore di terzi, sulla base di appositi contratti e convenzioni.
17.3 L'Universita' promuove, in collaborazione con enti pubblici e privati, iniziative dirette ad assicurare agli studenti i servizi culturali, ricreativi, di assistenza per l'inserimento nell'ambiente di studio e di lavoro.
 
Art. 18

18.1 L'Universita' collabora con organismi nazionali e internazionali alla definizione e alla realizzazione di programmi di cooperazione scientifica e di formazione.
Al fine di realizzare la cooperazione internazionale l'Universita' puo' stipulare accordi e convenzioni con universita' e istituzioni culturali e scientifiche di altri paesi, puo' promuovere e incoraggiare scambi internazionali di docenti, ricercatori e studenti, anche con interventi di natura economica; infine puo' provvedere a strutture per l'ospitalita' anche in collaborazione con altri enti specialmente con quelli preposti ad assicurare il diritto allo studio.
 
Art. 19

19.1 Gli ordinamenti didattici dei corsi di studio sono disciplinati dal regolamento didattico di ateneo dell'Universita' e dai regolamenti didattici di corso di studio.
19.2 Il regolamento didattico di ateneo, gli ordinamenti didattici di corsi di studio e i regolamenti didattici di corsi di studio sono deliberati, su proposta del senato accademico e dei consigli di facolta', dal consiglio di amministrazione dell'Universita', secondo le modalita' della legge vigente e di scelte autonome nel rispetto degli atti di indirizzo del Ministero dell'istruzione, universita' e ricerca.
19.3 Il consiglio di amministrazione in relazione alla compatibilita' economica, delibera anche in merito alla attivazione ed eventuale disattivazione di corsi di studio.
 
Art. 20

20.1 Gli insegnamenti sono impartiti da professori di ruolo e da professori a contratto, sulla base di criteri predeterminati dal consiglio di amministrazione su proposta del senato accademico.
20.2 Per la durata dei contratti e la possibilita' di rinnovo si applicano le disposizioni vigenti per i professori a contratto delle universita' statali. Le deroghe al limite dei rinnovi sono concesse dal consiglio di amministrazione.
20.3 Per l'assunzione, lo stato giuridico ed il trattamento dei professori di ruolo saranno osservate le norme legislative e regolamentari vigenti in materia per i professori di ruolo delle universita' dello Stato. Ai fini del trattamento di quiescenza si applica la disciplina prevista per i dipendenti civili dello Stato dal testo unico delle norme sul trattamento di quiescenza dei dipendenti civili e militari approvato con decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre 1973, n. 1092 e successive modificazioni ed integrazioni.
I professori di ruolo sono iscritti, ai fini del trattamento di previdenza, all'Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell'amministrazione pubblica (INPDAP). Ai fini dell'applicazione delle disposizioni di cui al presente articolo si applicano le norme previste dalla legge n. 243/1991, ed eventuali successive modificazioni ed integrazioni, a decorrere dalla data di entrata in vigore della norma citata. In caso di trasferimento alla Universita' vita-salute S. Raffaele di professori di ruolo appartenenti ad altre universita' non statali, saranno applicate le disposizioni vigenti in materia per i professori delle universita' statali.
 
Art. 21

21.1 I docenti svolgono le attivita' di insegnamento e di accertamento coordinate nell'ambito delle strutture didattiche al fine di perseguire gli obiettivi formativi prefissati.
21.2 L'attivita' di ricerca e' compito qualificante di ogni docente e ricercatore universitario.
 
Art. 22

22.1 Nel caso di attivazione di una nuova facolta', le attribuzioni che le norme legislative vigenti e quelle del presente statuto demandano al consiglio di facolta' sono esercitate da un apposito comitato ordinatore composto da cinque professori universitari di ruolo e fuori ruolo di discipline afferenti ai raggruppamenti o ai settori scientifico-disciplinari nei quali siano compresi gli insegnamenti previsti all'ordinamento didattico della facolta'. Di essi il presidente e due membri devono essere scelti fra i professori universitari di ruolo o fuori ruolo di prima fascia e due tra professori universitari di ruolo o fuori ruolo di seconda fascia. Il presidente e gli altri membri del comitato ordinatore sono nominati dal consiglio di amministrazione, sentito il senato accademico.
 
Art. 23

23.1 Tutta l'attivita' amministrativa e contabile, nonche' i servizi di segreteria, sono di competenza del direttore amministrativo nominato dal consiglio di amministrazione.
 
Art. 24

24.1 Qualora l'Universita' vita-salute San Raffaele dovesse per qualsiasi motivo cessare le sue attivita', essere privata della sua autonomia o estinguersi, il patrimonio e ogni sua attivita' saranno devoluti dal consiglio di amministrazione alla Fondazione centro San Raffaele.
 
Art. 25

25.1 Il presente statuto entrera' in vigore alla data di emanazione del decreto rettorale che sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.
Milano, 3 luglio 2017

Il rettore: Del Maschio
 
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