Gazzetta n. 186 del 10 agosto 2017 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI |
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28 giugno 2017 |
Definizione degli obiettivi di spesa 2018 - 2020 per ciascun Ministero. |
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IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
su proposta del
MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Visto il decreto legislativo del 12 maggio 2016, n. 90 recante «Completamento della riforma della struttura del bilancio dello Stato, nel rispetto dei criteri e principi direttivi dell'art. 40, comma 2, lettera h) e lettera i) della legge 31 dicembre 2009, n. 196»; Visto l'art. 22-bis della legge 31 dicembre 2009, n. 196, introdotto dall'art. 4 del citato decreto legislativo del 12 maggio 2016, n. 90 e successive modificazioni, che dispone che nell'ambito del contributo dello Stato alla definizione della manovra di finanza pubblica, sulla base degli obiettivi programmatici indicati nel Documento di economia e finanza e di quanto previsto dal cronoprogramma delle riforme indicato nel suddetto documento programmatico, entro il 31 maggio di ciascun anno, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, siano definiti obiettivi di spesa per ciascun Ministero; Visto il medesimo art. 22-bis, il quale specifica che tali obiettivi sono riferiti al successivo triennio e possono essere definiti in termini di limiti di spesa, comprendendo in essi anche eventuali risorse aggiuntive rispetto a quelle previste a legislazione vigente, e di risparmi da conseguire, anche tenendo conto delle eventuali ulteriori iniziative connesse alle priorita' politiche del Governo; Tenuto conto che il Documento di economia e finanza 2017 prevede che le Amministrazioni centrali dello Stato contribuiscono attraverso il conseguimento di riduzioni di spesa strutturali per un importo pari ad almeno un miliardo di euro, in termini di indebitamento netto, in ciascun anno del triennio rispetto alla previsione tendenziale a legislazione vigente; Tenuto conto delle priorita' dell'azione di Governo espresse nel medesimo Documento di economia e finanza 2017; Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 28 giugno 2017; Sulla proposta del Ministro dell'economia e delle finanze,
Decreta:
Art. 1
Obiettivi di spesa dei Ministeri
1. Ai fini della definizione della manovra di finanza pubblica per gli anni 2018-2020, in coerenza con gli obiettivi programmatici indicati nel Documento di economia e finanza 2017 e di quanto previsto dal programma delle riforme indicato nel suddetto documento programmatico, le Amministrazioni centrali dello Stato, ai sensi dell'art. 22-bis della legge 31 dicembre 2009, n. 196, contribuiscono a decorrere dal 2018 attraverso il conseguimento di riduzioni di spesa strutturali per un importo almeno pari a un miliardo di euro in termini di indebitamento netto rispetto alla previsione tendenziale a legislazione vigente. 2. L'obiettivo di spesa da conseguire, in termini di riduzione, per ciascun Ministero e in ciascun anno e' indicato nella tavola di cui all'Allegato 1, parte integrante del presente decreto. 3. Ai fini del conseguimento degli obiettivi di spesa, i Ministri propongono, in coerenza con gli obiettivi programmatici indicati nel Documento di economia e finanza 2017 e di quanto previsto dal cronoprogramma delle riforme indicato nel suddetto documento programmatico, gli interventi anche legislativi da adottare con il disegno di legge di bilancio. 4. Le proposte di intervento possono riguardare: (i) la revisione di procedure amministrative o organizzative per il miglioramento dell'efficienza; (ii) il definanziamento di interventi previsti da specifiche disposizioni normative, tenuto conto delle priorita' dell'azione di Governo e dell'efficacia degli stessi interventi; (iii) la revisione dei meccanismi o parametri che regolano l'evoluzione della spesa, determinati sia da leggi sia da altri atti normativi, ovvero la soppressione di disposizioni normative di spesa vigenti in relazione alla loro efficacia o priorita'. Le proposte relative alla revisione delle procedure amministrative o organizzative e al definanziamento di interventi previsti da specifiche disposizioni normative potranno essere formulate in termini di riduzione degli stanziamenti indicati nella sezione II del disegno di legge di bilancio per le spese di fabbisogno e di fattore legislativo. Per la revisione dei meccanismi o parametri che regolano l'evoluzione della spesa o per la soppressione di vigenti disposizioni normative, le proposte dovranno essere formulate in termini di disposizioni legislative da inserire nella sezione I del disegno di legge di bilancio. 5. Tenuto conto delle priorita' dell'azione di Governo, ai fini del presente decreto, sono escluse dall'ambito della spesa oggetto delle proposte di riduzione le spese relative a: investimenti fissi lordi, calamita' naturali ed eventi sismici, immigrazione e contrasto alla poverta'. |
| Allegato 1
Parte di provvedimento in formato grafico |
| Art. 2
Tempi e modalita' per la formulazione delle proposte per il conseguimento degli obiettivi di spesa
1. I Ministri, per il tramite delle strutture di indirizzo politico-amministrativo, formulano le proposte secondo le modalita' e gli schemi indicati nelle linee guida di cui all'Allegato 2, parte integrante del presente decreto. 2. Le proposte di intervento indicano gli effetti finanziari attesi in termini di saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato e del corrispondente indebitamento netto, tenuto conto della natura della spesa e dei criteri e regole di contabilita' nazionale SEC 2010 e sono corredate da una relazione tecnica che indichi i dati e i metodi utilizzati per la quantificazione, le loro fonti e ogni elemento utile per la verifica tecnica. Le proposte indicano altresi' gli eventuali effetti in termini di quantita' e qualita' di beni e servizi erogati. 3. Le proposte sono trasmesse in formato elaborabile al Ministro dell'economia e delle finanze entro il 20 luglio 2017. Il Ministero dell'economia e delle finanze provvedera', tempestivamente, a comunicare alla Presidenza del Consiglio dei ministri le proposte di cui al primo periodo. |
| Allegato 2 Linee guida per la formulazione delle proposte dei Ministeri e degli Accordi di monitoraggio
Le proposte per il conseguimento degli obiettivi di spesa per ciascun Ministero possono essere formulate con riferimento a: (i) la revisione di procedure amministrative o organizzative per il miglioramento dell'efficienza (ii) il definanziamento di interventi previsti da specifiche disposizioni normative tenuto conto delle priorita' dell'azione di Governo e dell'efficacia degli stessi interventi; (iii) la revisione dei meccanismi o parametri che regolano l'evoluzione della spesa, determinati sia da leggi sia da altri atti normativi, ovvero la soppressione di disposizioni normative di spesa vigenti in relazione alla loro efficacia o priorita'. Le proposte dovranno essere corredate dagli elementi informativi richiesti in apposite schede che verranno fornite all'Amministrazione tramite posta elettronica: «sintesi_proposte» (in excel); «relazione_tecnica_proposte_sezione_I» (in word); «relazione_tecnica_proposte_sezione_II» (in word). Le proposte di riduzione dovranno essere trasmesse entro il 20 luglio 2017 alle strutture di indirizzo politico del Ministero dell'economia e delle finanze. Entro la medesima data le stesse proposte, corredate dalle suddette schede informative in formato elaborabile (word e/o excel), dovranno essere inviate anche al Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, all'indirizzo di posta elettronica rgs.rapporticonibilancisti@mef.gov.it Il file della scheda «sintesi_proposte» dovra' recare per ciascun Ministero il prospetto di sintesi degli effetti finanziari delle proposte per il conseguimento dell'obiettivo assegnato, articolato come segue: l'identificativo della proposta ossia un numero progressivo che identifica univocamente la proposta di riduzione; la sezione I o II del disegno di legge di bilancio interessata dalla proposta di riduzione; l'oggetto della proposta ossia una descrizione sintetica dell'intervento che si propone per realizzare la riduzione di spesa; il numero del capitolo dello stato di previsione interessato; il numero dell'articolo/piano gestionale del capitolo interessato; l'indicazione (SI/NO) nel caso in cui il capitolo/piano gestionale oggetto di proposta di riduzione sia o meno interessato anche da ulteriori variazioni rispetto alla legislazione vigente, previste dall'Amministrazione in sede di predisposizione del disegno di legge di bilancio 2018-2020; gli effetti finanziari della proposta di riduzione per ciascun esercizio del triennio 2018-2020 e a decorrere, in termini di saldo netto da finanziare (competenza e cassa) e di indebitamento netto. Il file della scheda «relazione_tecnica_proposte_sezione_I» dovra' essere compilato da ciascun Ministero per ciascuna proposta di riduzione che necessita di una modifica normativa da inserire nella sezione I del disegno di legge di bilancio: l'identificativo della proposta (corrispondente a quello indicato nel file della scheda «sintesi proposte»); il centro di responsabilita' amministrativa (CDR) di riferimento; la proposta normativa che dovra' avere carattere strutturale ed efficacia immediata; i criteri e le motivazioni della proposta normativa; la relativa relazione tecnica compilata secondo quanto previsto dall'articolo 17 della legge 31 dicembre 2009, n. 196. In tale documento dovranno essere indicati gli effetti finanziari della proposta normativa di riduzione per ciascun esercizio del triennio 2018-2020 e a decorrere in termini di saldo netto da finanziare (competenza e cassa) e di indebitamento netto, i criteri per la quantificazione degli stessi e le relative fonti informative per la verifica. Nella relazione tecnica dovranno, inoltre, essere indicate le leve e le misure adottate per la riduzione e il relativo scadenzario temporale; gli eventuali effetti attesi in termini di quantita' e qualita' di beni e servizi erogati; i contatti (e-mail e telefono) del referente della proposta. Il file della scheda «relazione_tecnica_proposte_sezione_II» dovra' essere compilato da ciascun Ministero per ciascuna proposta di riduzione degli stanziamenti della sezione II del disegno di legge di bilancio relativa a spese di fabbisogno e di fattore legislativo (derivanti dalla revisione delle procedure amministrative o organizzative e/o dal definanziamento di interventi previsti da specifiche disposizioni normative vigenti). Tale relazione tecnica dovra' contenere i seguenti elementi: l'identificativo della proposta (corrispondente a quello indicato nel file della scheda «sintesi proposte»); il centro di responsabilita' amministrativa (CDR) di riferimento; l'indicazione della relativa autorizzazione di spesa nel caso del definanziamento di un fattore legislativo; i criteri e le motivazioni della proposta di revisione; le leve e le misure adottate per la riduzione e il relativo scadenzario temporale, nonche' il metodo utilizzato per la quantificazione degli effetti finanziari e le relative fonti informative per la verifica; gli eventuali effetti attesi in termini di quantita' e qualita' di beni e servizi erogati; i contatti (e-mail e telefono) del referente della proposta. Il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato verifica la quantificazione degli effetti finanziari e la congruenza delle proposte con l'obiettivo di spesa di ciascun Ministero. Per la quantificazione degli effetti in termini di indebitamento netto, tenuto conto delle regole di contabilita' nazionale, si seguiranno, in via generale, i seguenti criteri: per le spese di personale, tenuto conto dei relativi effetti fiscali e contributivi, l'impatto della proposta di riduzione sara' valutato pari al 50% della riduzione di stanziamento di competenza di bilancio proposto; per le spese correnti diverse da quelle di personale, l'impatto della proposta di riduzione sara' valutato per un importo pari alla riduzione di stanziamento di competenza di bilancio proposto; per le spese di conto capitale, l'impatto della proposta di riduzione e' valutato pari a 1/3 della riduzione di stanziamento di competenza di per ciascuno degli anni del bilancio pluriennale. La valutazione, in particolare per le spese di conto capitale, potra' risultare differente da quanto sopra indicato in base agli elementi aggiuntivi forniti dalle Amministrazioni anche in relazione all'effettiva spendibilita' delle somme, e/o dello stato di avanzamento delle opere, e/o della data di presumibile consegna del bene. |
| Art. 3
Verifica delle proposte per il conseguimento degli obiettivi di spesa
1. Il Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato verifica la quantificazione degli effetti finanziari, la congruenza delle proposte con l'obiettivo di spesa di ciascun Ministero e la coerenza con le proposte formulate in sede di predisposizione del disegno di legge di bilancio. 2. In caso di non raggiungimento dell'obiettivo, il Ministro dell'economia e delle finanze, per il tramite delle strutture di indirizzo politico-amministrativo, informa il Ministro competente ai fini dell'integrazione delle proposte. 3. Se le proposte formulate da ciascun Ministero non consentono di raggiungere l'obiettivo di spesa, per ciascun Ministero inadempiente, con il disegno di legge di bilancio 2018-2020, saranno operate riduzioni degli stanziamenti di competenza e cassa per l'importo mancante al raggiungimento del predetto obiettivo, maggiorato di una percentuale pari al 20 per cento dell'importo indicato nell'Allegato 1 al presente decreto. |
| Art. 4
Accordi sul conseguimento degli obiettivi di spesa
1. In relazione a quanto approvato con la legge di bilancio per il triennio 2018-2020, il Ministro dell'economia e delle finanze e ciascun Ministro di spesa stabiliscono, in appositi accordi, le modalita' e i termini per il monitoraggio dell'effettivo conseguimento degli obiettivi di spesa, e degli effetti in termini di quantita' e qualita' di beni e servizi erogati. 2. Negli accordi sono specificati gli interventi oggetto del monitoraggio, le attivita' che si intende porre in essere per la realizzazione degli obiettivi di spesa e il relativo cronoprogramma, nonche' tutti gli ulteriori elementi utili per la verifica dell'effettivo conseguimento dei predetti obiettivi che ciascun Ministero si impegna a fornire al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'economia e delle finanze, nei tempi e secondo le modalita' previste nei medesimi accordi. 3. Gli accordi sono definiti entro il 1° marzo 2018 con appositi decreti interministeriali pubblicati sul sito internet del Ministero dell'economia e delle finanze. 4. Gli accordi possono essere aggiornati, su richiesta del Ministro di spesa competente, d'intesa con il Ministro dell'economia e delle finanze, in relazione ad eventi al di fuori del controllo del Ministero e non prevedibili al momento della predisposizione degli interventi oggetto degli accordi e in considerazione di successivi interventi legislativi con effetti sugli obiettivi oggetto dei medesimi accordi. |
| Art. 5
Monitoraggio del conseguimento degli obiettivi di spesa
1. Il Ministro dell'economia e delle finanze, entro il 15 luglio 2018, informa il Consiglio dei ministri sullo stato di attuazione degli interventi oggetto di monitoraggio negli accordi sulla base di apposite schede trasmesse, entro il 30 giugno 2018, da ciascun Ministro al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'economia e delle finanze. Il contenuto delle schede sara' definito nell'ambito dei medesimi accordi. 2. Ciascun Ministro invia entro il 1° marzo 2019 al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'economia e delle finanze, una relazione in cui illustra il grado di raggiungimento dei risultati previsti negli accordi relativi al periodo 2018-2020 e le motivazioni dell'eventuale mancato raggiungimento degli stessi, secondo un formato da definire con apposita circolare del Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato. |
| Art. 6
Disposizioni finali
1. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 28 giugno 2017
Il Presidente del Consiglio dei ministri Gentiloni Silveri Il Ministro dell'economia e delle finanze Padoan Registrato alla Corte dei conti l'11 luglio 2017 Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev. n. 1582 |
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