Gazzetta n. 196 del 23 agosto 2017 (vai al sommario) |
REGIONE PIEMONTE |
COMUNICATO |
Dichiarazione di notevole interesse pubblico del contesto territoriale del Momburgo con le emergenze monumentali e paesaggistiche di Monte Calvario, del Santuario di Santa Lucia e del percorso devozionale da Villavecchia, nei Comuni di Roccaforte Mondovi' e Villanova Mondovi'. |
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(Omissis); (D.G.R. n. 89 - 5520). A relazione dell'Assessore Valmaggia: Premesso che: ai sensi del decreto legislativo n. 42/2004 recante «Codice dei beni culturali e del paesaggio» (di seguito: Codice) e' possibile assoggettare a specifica disciplina di tutela particolari aree e immobili per i quali sussiste il notevole interesse pubblico; la normativa prevede che sia un'apposita commissione, definita dall'art. 137 del Codice, a valutare la sussistenza del notevole interesse pubblico, sulla base di una proposta formulata ai sensi dell'art. 138, comma 1, «con riferimento ai valori storici, culturali, naturali, morfologici, estetici espressi dagli aspetti e caratteri peculiari degli immobili o delle aree considerati ed alla loro valenza e qualita' identitaria in rapporto al territorio in cui ricadono»; la legge regionale n. 32/2008 (Provvedimenti urgenti di adeguamento al decreto legislativo n. 42/2004 «Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'art. 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137»), all'art. 2, ha istituito la commissione regionale incaricata di formulare proposte per la dichiarazione di notevole interesse pubblico di cui all'art. 137 del Codice (di seguito: commissione); la suddetta commissione e' stata costituita con D.P.G.R. n. 73 del 19 novembre 2010, successivamente ricostituita con D.P.G.R. n. 91 del 14 settembre 2015 e modificata con D.P.G.R. n. 69 dell'8 settembre 2016. Premesso inoltre che: la richiesta di attivazione della procedura di dichiarazione in oggetto e' stata presentata dal comitato villanovese «Ama il tuo paese», dal comitato cuneese del Forum nazionale del paesaggio, da Pro Natura, da Legambiente Cuneo, dalla Sezione di Mondovi' di Italia Nostra e, a partire dal 2015, supportata anche dal FAI; la presentazione dell'istanza nasce dal desiderio di salvaguardia e valorizzazione di una parte di territorio che racchiude testimonianze significative e di pregio dal punto di vista storico, culturale, religioso ed economico, a partire dal Medioevo sino all'epoca industriale; la prima richiesta, pervenuta con nota protocollo n. 19394/08.14 del 31 maggio 2012, e' stata successivamente integrata con nota protocollo n. 18186/08.14 del 4 luglio 2014 e con nota protocollo n. 2571/16.10 del 26 gennaio 2016; la commissione regionale ha effettuato un sopralluogo sulle aree candidate in data 26 gennaio 2016 e ha ricevuto in audizione, in data 14 febbraio 2016 e in data 19 novembre 2016, i rappresentanti dei Comuni di Villanova Mondovi' e Roccaforte Mondovi' (CN), come previsto dall'art. 138, comma 1 del Codice; a seguito dei suddetti incontri e sulla base di quanto emerso da un approfondito lavoro istruttorio, la commissione in data 7 dicembre 2016 e' pervenuta all'approvazione ultima della documentazione inerente la proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico del complesso monumentale-paesaggistico del Momburgo, parzialmente integrata in data 11 gennaio 2017. Dato atto che: la Giunta regionale ha preso atto della proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico formulata dalla commissione, con deliberazione n. 22-4612 del 30 gennaio 2017, dando mandato agli uffici regionali di perfezionare la pubblicazione della suddetta proposta secondo le modalita' stabilite dal Codice sopra richiamate; ai sensi dell'art. 139, comma 1 del Codice, la proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico di cui all'art. 138, corredata di planimetria redatta in scala idonea alla puntuale individuazione degli immobili e delle aree che ne costituiscono oggetto, e' stata pubblicata per novanta giorni all'albo pretorio dei comuni e della provincia interessati, a far data dal 7 febbraio 2017; al fine di contenere i costi connessi alla pubblicazione della proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico sulla stampa quotidiana, prevista ai sensi dell'art. 139, comma 2 del Codice, in ragione della previsione contenuta nell'art. 32 della legge n. 69/2009, e' stato possibile assolvere agli obblighi di pubblicita' per mezzo delle sole pubblicazioni online; a seguito dell'avvenuta pubblicazione delle suddette proposte sono state presentate alla regione sei osservazioni da parte di enti o soggetti pubblici e privati, come riportato nell'allegato 2: «Osservazioni e controdeduzioni alla proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico del complesso monumentale-paesaggistico Momburgo-Santa Lucia, cosi' come di seguito ridenominato: Dichiarazione di notevole interesse pubblico del contesto territoriale del Momburgo con le emergenze monumentali e paesaggistiche di Monte Calvario, del Santuario di Santa Lucia e del percorso devozionale da Villavecchia, che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione»; considerato che, per l'analisi delle suddette osservazioni, si e' tenuto conto delle valutazioni espresse dalla commissione regionale, verbalizzate in data 5 luglio 2017; ritenuta condivisibile la necessita' di esplicitare con maggiore precisione le ragioni del vincolo, gia' riportate nella descrizione, integrando il testo della dichiarazione e modificandone in tal senso il titolo, anche in risposta alle osservazioni pervenute; ritenuto quindi di decidere in merito alle singole osservazioni, sulla base delle citate valutazioni, cosi' come riportato nell'allegato 2. Tutto cio' premesso. Richiamato che, ai sensi dell'art. 140, comma 1 del Codice, «la regione, sulla base della proposta della commissione, esaminati le osservazioni e i documenti e tenuto conto dell'esito dell'eventuale inchiesta pubblica, entro il termine di sessanta giorni dalla data di scadenza dei termini di cui all'art. 139, comma 5, emana il provvedimento relativo alla dichiarazione di notevole interesse pubblico paesaggistico». Ritenuto di condividere le motivazioni espresse dalla suddetta commissione, che riconosce come meritevole di tutela ai sensi dell'art. 136, comma 1, lettere c) e d) del decreto legislativo n. 42/2004 il contesto territoriale del Momburgo con le emergenze monumentali e paesaggistiche di Monte Calvario, del Santuario di Santa Lucia e del percorso devozionale da Villavecchia, nei comuni di Roccaforte Mondovi' e Villanova Mondovi', in quanto costituisce un complesso di cose immobili, aventi un caratteristico aspetto di valore estetico e tradizionale, che ricomprende altresi' significativi punti di vista o di belvedere accessibili al pubblico dai quali si godono ampie e caratteristiche visuali. Ritenuto inoltre che il valore di questo paesaggio sia particolarmente percepito dagli abitanti dei luoghi come bene da salvaguardare per il valore storico-paesaggistico e naturalistico e per il ruolo rappresentativo di identita' della comunita' locale. Attestata la regolarita' amministrativa del presente provvedimento ai sensi della D.G.R. n. 1-4046 del 17 ottobre 2016. Tutto cio' premesso, Visti: gli articoli da 137 a 140 del decreto legislativo n. 42/2004; l'art. 2 della legge regionale n. 32/2008; la Giunta regionale, a voti unanimi espressi nelle forme di legge,
Delibera di dichiarare il notevole interesse pubblico quale bene paesaggistico, ai sensi dell'art. 136, comma 1, lettere c) e d) del decreto legislativo n. 42/2004, con conseguente assoggettamento alle relative prescrizioni d'uso, del contesto territoriale del Momburgo con le emergenze monumentali e paesaggistiche di Monte Calvario, del Santuario di Santa Lucia e del percorso devozionale da Villavecchia, nei comuni di Roccaforte Mondovi' e Villanova Mondovi' (CN); di approvare quale perimetro della suddetta area quello descritto e rappresentato graficamente nell'allegato 1: «Dichiarazione di notevole interesse pubblico del contesto territoriale del Momburgo con le emergenze monumentali e paesaggistiche di Monte Calvario, del Santuario di Santa Lucia e del percorso devozionale da Villavecchia, nei comuni di Roccaforte Mondovi' e Villanova Mondovi' (CN)», per le motivazioni espresse in premessa e meglio descritte nel suddetto allegato 1, che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; di disporre che gli interventi soggetti ad autorizzazione ai sensi dell'art. 146 del Codice nell'ambito assoggettato a dichiarazione di notevole interesse pubblico debbano attenersi alle prescrizioni e ai criteri specificati nel medesimo allegato 1; di approvare le controdeduzioni alle osservazioni presentate a seguito della pubblicazione della proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico, contenute nell'allegato 2 «Osservazioni e controdeduzioni alla proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico del complesso monumentale-paesaggistico Momburgo-Santa Lucia, cosi' come di seguito ridenominato: Dichiarazione di notevole interesse pubblico del contesto territoriale del Momburgo con le emergenze monumentali e paesaggistiche di Monte Calvario, del Santuario di Santa Lucia e del percorso devozionale da Villavecchia», che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; di disporre la pubblicazione della presente deliberazione, ai sensi e per gli effetti dell'art. 140, comma 3 del decreto legislativo n. 42/2004, nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, nonche' nel Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, e di trasmettere la stessa ai comuni interessati per gli adempimenti previsti dall'art. 140, comma 4; di dare mandato agli uffici regionali competenti di provvedere alla pubblicita' dei contenuti della dichiarazione di notevole interesse pubblico oggetto della presente deliberazione attraverso il sito ufficiale regionale; di dare atto che la presente deliberazione non comporta impegno di spesa. Avverso il presente atto e' proponibile ricorso giurisdizionale al Tribunale amministrativo regionale del Piemonte secondo le modalita' di cui al decreto legislativo n. 104/2010, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 1199/1971, rispettivamente entro sessanta e centoventi giorni dalla data di avvenuta pubblicazione del presente atto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. La presente deliberazione sara' pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dell'art. 61 dello statuto e dell'art. 5 della legge regionale n. 22/2010, nonche' nella sezione «Amministrazione Trasparente» del sito istituzionale dell'ente, ai sensi dell'art. 39 del decreto legislativo n. 33/2013. (Omissis).
Il Presidente della Giunta regionale Chiamparino Direzione affari istituzionali e avvocatura Il funzionario verbalizzante D'Amato Estratto dal libro dei verbali delle deliberazioni assunte dalla Giunta regionale in adunanza 3 agosto 2017 |
| Allegato 1 Dichiarazione di notevole interesse pubblico del contesto territoriale del Momburgo con le emergenze monumentali e paesaggistiche di Monte Calvario, del Santuario di Santa Lucia e del percorso devozionale da Villavecchia, nei comuni di Roccaforte Mondovi' e Villanova Mondovi' (CN) ai sensi dell'art. 136, comma 1, lettera c) e d) decreto legislativo n. 42/2004. Comuni: Roccaforte Mondovi' (CN), Villanova Mondovi' (CN). Riconoscimento del valore dell'area La dichiarazione di notevole interesse pubblico riconosce le valenze storico-culturali, religiose, identitarie, panoramiche del contesto territoriale del Momburgo, caratterizzato dal complesso storico-devozionale formato dal Santuario di Santa Lucia, dalla Chiesa del Santissimo Crocifisso, dalla Cappella di San Bernardo, nonche' dai percorsi di collegamento tra di essi e dal percorso con le cappelle della Via Crucis, che, partendo dalla piazza di Santa Caterina a Villavecchia, arriva al Monte Calvario; si riconoscono inoltre le valenze paesaggistiche del contesto territoriale del Momburgo, caratterizzato da vaste aree boscate, un significativo complesso carsico con la Grotta dei Dossi, l'altopiano di Caporale e i margini prativi, che, nel loro insieme, costituiscono il pregevole contesto paesaggistico e naturalistico nel quale si inserisce il complesso monumentale-devozionale del Santuario di Santa Lucia e del Calvario, che costituiscono altresi' significativi punti di vista e di belvedere. Per queste motivazioni si riconosce l'interesse pubblico del contesto territoriale del Momburgo, in quanto costituisce un complesso di cose immobili, aventi un caratteristico aspetto di valore estetico e tradizionale, che ricomprende altresi' significativi punti di vista o di belvedere accessibili al pubblico dai quali si godono ampie e caratteristiche visuali; inoltre, il valore di questo paesaggio e' particolarmente percepito dagli abitanti dei luoghi come bene da salvaguardare per il suo valore storico-paesaggistico e naturalistico e per il ruolo rappresentativo di identita' della comunita' locale. Per le suddette motivazioni, si dichiara il notevole interesse pubblico del contesto territoriale del Momburgo con le emergenze monumentali e paesaggistiche di Monte Calvario, del Santuario di Santa Lucia e del percorso devozionale da Villavecchia, ai sensi delle lettere c) e d) del comma 1 dell'art. 136 del decreto legislativo n. 42/2004. Descrizione della perimetrazione dell'area Nella definizione della perimetrazione e' stata privilegiata, ove possibile, l'individuazione di elementi di confine di tipo antropico e fisico-naturalistico (rete viaria, corsi d'acqua). Dove cio' non e' stato possibile, in quanto la sostanziale continuita' del paesaggio non permette di identificare i suddetti elementi, sono stati utilizzati i limiti catastali. Come criterio generale si e' scelto, inoltre, di escludere dalla perimetrazione della dichiarazione le cave poste ai margini della stessa, denominate «Rulfi» e «Rocchetta». Si intendono esclusi dall'area oggetto di dichiarazione i sedimi delle strade su cui si attesta il limite esterno della perimetrazione. Il perimetro ha inizio presso l'intersezione tra via Rulfi e il limite catastale tra i Comuni di Villanova Mondovi' e Roccaforte Mondovi', in corrispondenza del vertice sud-orientale della particella n. 71 del foglio n. 22 di Roccaforte. Prosegue in direzione nord-occidentale lungo il predetto limite, che separa i fogli n. 33 del Comune di Villanova (interno) e n. 22 del Comune di Roccaforte (esterno), fino a incontrare il vertice settentrionale della particella n. 15 del citato foglio n. 22. Svolta quindi in direzione sud-ovest, attestandosi lungo il limite superiore della strada vicinale della Bandia, escludendola, che segue fino a incontrare il vertice nordoccidentale della particella n. 10 del predetto foglio n. 22. Scende poi lungo il limite occidentale della suddetta particella n. 10, quindi n. 12 e n. 21 (esterne), fino a incontrare il vertice occidentale della particella n. 22. Svolta quindi in direzione sud-ovest lungo il confine delle particelle numeri 39, 106, 26, 27, 28 e 130 del foglio n. 22, quindi numeri 68, 67, 64, 63 e 62 del foglio n. 21, escludendole, fino a incrociare il torrente Lurisia. Segue il corso d'acqua in direzione sud-ovest fino a incontrare via Casali Bonada, che segue in direzione settentrionale fino a imboccare la strada che conduce, dapprima in direzione meridionale, quindi nord-orientale e infine sud-orientale, alla localita' Case Crose. Oltrepassato il limite amministrativo tra i Comuni di Roccaforte e Villanova Mondovi', procede quindi sul territorio di quest'ultimo dapprima in direzione settentrionale, quindi nord-orientale e successivamente orientale, lungo la strada campestre che conduce alla localita' Dossi, includendo le Cascine Marello e Barucca. Prosegue quindi lungo strada della Garavagna in direzione dell'abitato di Villa, includendo Cascina Bruck ed escludendo Cascina Genta. Presso il nucleo di Villa, si discosta dalla citata strada della Garavagna per seguire brevemente, in direzione sud-orientale, la via (variamente denominata Monte Calvario, strada comunale del Garombo, del Fango) che congiunge la s.p. n. 37 con il vertice settentrionale della particella n. 9 del foglio n. 31 del Comune di Villanova Mondovi'. Il perimetro si attesta dunque, attraversata la strada con una linea immaginaria, lungo i limiti settentrionali delle particelle numeri 76, 70, 90, 89, 87, 85 e 84, includendole; dal vertice settentrionale di quest'ultima, si congiunge al vertice nord-occidentale del mappale F, corrispondente alla cappella, includendo il fabbricato e lo spiazzo prospiciente, per poi riprendere il limite interno della strada, fino al vertice nord-occidentale della particella n. 649 del citato foglio n. 31. Prosegue poi in direzione meridionale lungo il limite ovest delle particelle numeri 649 e 130 (ancora del foglio n. 31, esterne); dal vertice occidentale di quest'ultima, si congiunge con il vertice settentrionale della particella n. 694, di cui segue il confine dapprima in direzione nord, poi est, includendola, insieme alle successive particelle numeri 129, 128 e 127, ancora appartenenti al foglio n. 31. In corrispondenza del vertice meridionale di quest'ultima, il perimetro si attesta lungo il bordo esterno della cava denominata «Rocchetta», con riferimento all'estensione relativa all'autorizzazione vigente alla data della pubblicazione della presente dichiarazione, escludendola integralmente. In corrispondenza del vertice settentrionale della particella n. 68 del foglio n. 33 del Comune di Villanova, si attesta sul confine tra i fogli numeri 32 e 33, seguendolo in direzione meridionale, fino alla s.p. n. 5; prosegue quindi in direzione sud-occidentale sulla strada, escludendola, arrivando a incontrare via Rulfi, che segue in direzione ovest fino al punto di partenza. L'esatta individuazione cartografica dell'area oggetto della dichiarazione di notevole interesse pubblico e' riportata sulla Base Dati Territoriale di Riferimento degli Enti (BDTRE - aggiornamento 2016), in scala 1:10.000, con l'ausilio della base dati catastale SIGMATER 2015 (cfr. perimetrazione di seguito allegata). Descrizione generale Il contesto territoriale del Momburgo e' posto in una zona collinare nei pressi della confluenza dei corsi d'acqua Ellero e Lurisia, sulla loro sinistra orografica, ed e' delimitato da un lato dal loro corso e, sulla parte retrostante, da una corta convalle che digrada verso il corso del torrente Pogliola e l'abitato della parte alta del concentrico di Villanova Mondovi', detto Villavecchia. La dorsale dei crinali comprende la croce di Neranotte (881 metri s.l.m.) e il Monte Calvario (814 metri s.l.m.). Detta zona collinare alle spalle di Villanova riveste grande importanza storico-culturale per i nuclei abitati presenti, le cui origini risalgono al XIII secolo, quando presso le rive dell'Ellero sorgevano le Ville di Graffiasco e Gragnasco, di probabile fondazione romana. Le inondazioni dell'Ellero e la posizione difficilmente difendibile indussero gli abitanti a trasferirsi in luoghi piu' sicuri, alle pendici del Momburgo (comunemente detto Monte Calvario), dando origine alla cittadella fortificata di Villavecchia e a importanti luoghi di culto. All'incirca alla meta' della pendice del Momburgo che si affaccia sull'Ellero, a 610 metri di altezza, in splendida posizione panoramica, si erge l'antico Santuario di Santa Lucia, realizzato a chiusura di una grotta naturale (profonda 20 metri e larga 8, con una superficie piana di oltre 110 metri quadrati), circondata da svariati anfratti e piccole grotte. La leggenda vuole che, dove il torrente Lurisia si immette nell'Ellero, esistesse un pilone dedicato a Santa Lucia, il quale, a seguito dell'apparizione della Santa a una giovane pastorella sordomuta che riacquisto' miracolosamente l'udito e la voce, fu spostato in una grotta piu' a monte, dove venne poi edificata una cappella e in seguito il santuario attuale. Questo e' strutturato in tre parti distinte: la grotta-santuario del XV secolo, un secondo edificio risalente all'inizio del secolo XVI detto «l'Ospizio», dotato di un loggiato superiore a quattro ampie arcate prospicienti la valle e i monti e, infine, «l'Opera Pia Bernardi» di costruzione ottocentesca. Tra il santuario in grotta e l'ospizio si inserisce ancora una piccola cappella barocca dedicata alla Madonna Addolorata; dall'altro lato ancora una piccola cappella dedicata allo Spirito Santo, con una significativa decorazione e un altare ligneo barocchi. Il Santuario fu ed e' tuttora luogo di devozione popolare (si ritiene che l'acqua che stilla dalla grotta abbia un effetto curativo per gli occhi). Inoltre, il Santuario fu in passato punto di riferimento per la lotta partigiana. La grotta menzionata fa parte di un ricco sistema carsico ipogeo che si sviluppa all'interno del monte, che ha la sua massima manifestazione nella grotta dei Dossi, posta ai piedi del pendio digradante verso il torrente Pogliola. Tale grotta fu scoperta casualmente nel 1797 e resa accessibile al pubblico nel 1893, ed e' rinomata per la spettacolare successione di corridoi e sale decorate con concrezioni policrome. I sentieri che si snodano lungo le pendici della collina consentono di raggiungere a piedi i luoghi piu' significativi; nelle cronache dell'epoca uno di essi viene definito come sentiero dei contrabbandieri, perche' permetteva di evitare i pedaggi lungo la via del sale in vallata. La sommita' del Momburgo, denominata Monte Calvario, deve il suo nome alla presenza sul suo culmine del Santuario del Santissimo Crocifisso, risalente al 1600 ma ricostruito nel 1825, raggiungibile dai paesi sottostanti tramite antichi sentieri attraverso la vegetazione. Il percorso che da Villavecchia, attraverso una pineta, raggiunge il Monte Calvario e' costeggiato da 14 piloni attestanti le stazioni della Via Crucis. Essi sono affrescati; risalgono all'inizio dell'Ottocento e sostituirono aste piu' antiche, risalenti all'inizio del Settecento, esposte in passato in occasione della processione del Venerdi' Santo. Una piccola costruzione eretta accanto alla chiesa, denominata «Ca' d'l'Eremita», testimonia la passata presenza di un eremita nella zona; la stessa ospito' Gian Battista Beccaria per i suoi studi sulla triangolazione geodetica. Poco distante si erge una croce eretta su progetto dell'ing. Fiorenzo Gemina, che offre un punto panoramico sull'arco alpino e le vallate del cuneese e torinese. Sull'altro versante, a 200 metri dalla vetta, inizia il percorso che porta a Caporale, luogo di particolare bellezza, crocevia di numerosi sentieri, punto panoramico che storicamente viene identificato come «Piano del Nemico», a ricordare che fu rifugio e base di assalto dei Marsini, ugonotti o soldati francesi presenti a fine Cinquecento. Tornando indietro e seguendo il sentiero della Via Crucis si raggiunge il borgo storico di Villavecchia, di impianto medioevale, un tempo fortificato. Di queste antiche fortificazioni permangono il Rivellino, avamposto per la difesa, e la Bastita, poi trasformata in torre comunale. Sulla Piazza Maggiore di Villavecchia si affacciano antiche case trecentesche; una di queste conserva ancora un affresco quattrocentesco con «Madonna che allatta». Sulla piazza si aprono due importanti chiese: l'antica parrocchiale di Santa Caterina, della prima meta' del XVI secolo, edificata su una cappella dell'anno Mille; di particolare interesse la pianta a quattro navate e gli affreschi quattrocenteschi del pittore Rufino di Alessandria (cicli dei Santi e scene di vita quotidiana molto suggestive). Accanto si trova la Chiesa della Confraternita della Croce, realizzata con i materiali del vicino castello, su disegno di Bernardo Antonio Vittone, che seppe adattare la sua struttura a quella della piazza, con un significativo effetto scenografico. Da queste chiese partivano le processioni dei fedeli in occasione delle piu' importanti ricorrenze religiose (fino agli anni Cinquanta si svolse il Giovedi' Santo la processione del «Gallo», pittoresca per la presenza dei simboli della passione e per il corteo dei flagellanti); mete finali erano la cima del Monte Calvario, il Santuario di Santa Lucia o, a meta' strada, la Cappella di San Bernardo. La cappella e' gia' citata in documenti del 1583. Di particolare valore e' l'icona dell'altare raffigurante la Vergine con il Bambino incoronati di fronte a Sant'Eligio e San Bernardo nell'atto di calpestare il demonio. Al nucleo piu' antico si accede tramite un ampio porticato di epoca ottocentesca. Questa cappella e' stata oggetto di uno spostamento fisico che l'ha espiantata dal suo sito originario, la cosiddetta «collina delle vigne», in posizione strategica perche' consentiva un'ampia visuale sulle vallate sottostanti. Oggi il rilievo e' quasi completamente scomparso a causa dell'attivita' estrattiva delle cave che da anni si sviluppano alle pendici del Momburgo; ne rimane una porzione della parte sommitale, sulla quale era prevista la ricollocazione della cappella, a protezione del nuovo sito definitivo. Dal punto di vista economico, la zona del Momburgo disponeva fin dal Medioevo di una struttura agricola basata sulla coltivazione della vite in collina e sullo sfruttamento dei boschi di castagno per consumo alimentare. A integrare queste risorse si aggiunsero la coltura della canapa e la coltivazione di piante da gelso per la produzione della seta, tanto che Villanova divenne nel Settecento centro di riferimento per la filatura. Altra attivita' economica che si sviluppo' da meta' Ottocento e' la lavorazione della ceramica, che diede vita a importanti fabbriche, cosi' come la produzione di laterizi, grazie alla presenza di terra rossa; sono ancora oggi visibili le vecchie fornaci che servivano per la cottura della calce alle falde del Momburgo, importante testimonianza di archeologia industriale. A fine Ottocento fu aperta la cava Rocchetta per la produzione di materiale ghiaioso; dagli anni Venti inizio' la pratica dell'escavazione di gallerie e buchi per inserire materiale esplosivo da fare brillare, per provocare frane e ricavarne materiale roccioso; dagli anni Cinquanta, con l'introduzione della meccanizzazione, la produzione comincio' ad aumentare, fino ad arrivare alla piu' recente tecnica di coltivazione a gradoni, che dovrebbe consentire il graduale raccordo con il fianco del Monte Calvario e consentire il recupero del fianco della montagna al termine dell'attivita' estrattiva. Un'escavazione simile a quella della Rocchetta risulta anche nella parte della collina sottostante il Santuario di Santa Lucia, successivamente sospesa per il verificarsi di frequenti eventi franosi, che mettevano in diretto pericolo l'esistenza del santuario stesso; si e' reso necessario un intervento protettivo, con la realizzazione di speroni di sostegno in calcestruzzo. Le relazioni geologiche dell'epoca parlano di calcari grigiastri dolomitici ricchi di fossili e interessati da fratture, canali sotterranei e grotte soggetti a fenomeni di erosione e franamenti anche voluminosi, fenomeni a cui puo' essere ricondotta l'origine della Grotta dei Dossi e che devono indurre a prestare molta attenzione all'ulteriore attivita' di escavazione della montagna. Da alcuni anni l'attivita' di cava e' stata messa in atto a monte del Santuario, piu' a Sud, sempre sulle pendici del Momburgo. Dal punto di vista vegetazionale, il Momburgo presenta le caratteristiche tipiche delle zone del Castanetum, dove l'antico bosco planiziale di querce, faggi e altre latifoglie - ora nuovamente in via di sviluppo spontaneo - era stato sostituito dal castagno, l'albero del pane; attualmente i boschi presenti sono costituiti prevalentemente da roverella, mista a formazioni d'invasione ad acero campestre e ciliegio selvatico; si osserva inoltre la presenza di rovere e di alcuni cedui di castagno. Questi diversi tipi di boschi entrano frequentemente in contatto compenetrandosi a vicenda e costituendo formazioni di transizione difficilmente distinguibili e cartografabili, intermedie tra querceto e bosco di invasione. Sono poi presenti cedui di castagno puri e di estensione significativa sul versante a Sud del Monte Calvario. Esistono infine aree di rimboschimenti artificiali realizzati negli anni Trenta su estese superfici sulle alte pendici del monte Calvario; le specie utilizzate sono state in primo luogo il pino nero, il larice e sporadicamente l'abete rosso. Altri strumenti di tutela paesaggistica Fascia di rispetto di 150 metri dai torrenti Lurisia e Ellero, ai sensi dell'art. 142, comma 1, lettera c) del decreto legislativo n. 42/2004. Decreto legislativo n. 42/2004 - art. 142 «Aree tutelate per legge», comma 1, lettera g). Prescrizioni specifiche Tutela delle emergenze storico-culturali e del sistema insediativo storico Devono essere tutelate e valorizzate le emergenze storico-culturali del contesto territoriale costituito dal Santuario di Santa Lucia, dalla Cappella di San Bernardo, dalla Chiesa del SS. Crocifisso, dal percorso devozionale con i piloni della Via Crucis, dal nucleo storico di Villavecchia, nonche' dai percorsi storico-devozionali di collegamento tra esse. Deve essere garantita la conservazione del sistema insediativo storico, salvaguardando il rapporto tra organismi edilizi ed elementi della rete viaria e sentieristica; non sono ammessi interventi che alterino le caratteristiche tipologiche e compositive dell'edificato storico. Le strutture estranee al contesto originario, qualora presenti, possono sempre essere oggetto di interventi di demolizione e/o recupero e riqualificazione improntati alla coerenza con le preesistenze storiche, ovvero interventi di sostituzione edilizia rispettosi dei caratteri tipologici e costruttivi delle preesistenze. Particolare attenzione deve essere posta agli interventi edilizi sulle fornaci di calce storiche ricomprese all'interno della perimetrazione (Fornace di Santa Lucia, Fornace Bozzoli, Fornace Graffiascum), prevedendo interventi compatibili con la salvaguardia del valore storico-documentario dei manufatti. Gli interventi sul tessuto edilizio esterno ai nuclei storici devono essere compatibili con la morfologia dei luoghi e con gli elementi di valore ambientale, storico-culturale e paesaggistico presenti nell'intorno. Gli ampliamenti e le nuove edificazioni devono essere integrati nel contesto mediante l'adozione di modalita' costruttive, di tipologie edilizie, di materiali di finitura esterna e di cromatismi coerenti con le preesistenze tradizionali. Gli impianti planovolumetrici e la localizzazione dei nuovi volumi devono rispettare e riproporre i caratteri distintivi degli insediamenti che qualificano il paesaggio interessato. I nuovi fabbricati devono essere integrati nel contesto seguendo la naturale conformazione dei terreni e contenendo allo stretto indispensabile i movimenti di terra. Tutela della componente naturalistico-ambientale del Momburgo Devono essere tutelate e valorizzate le emergenze geologiche e le risorse naturalistiche caratterizzanti il paesaggio del contesto territoriale del Momburgo. Non sono consentite alterazioni significative alla naturale conformazione del terreno effettuate attraverso sbancamenti, livellamenti, riporti o modellazione altimetrica, fatta eccezione per gli interventi di riassetto idrogeologico, di messa in sicurezza dei versanti e di regimazione idraulica, nonche' di adeguamento e protezione della viabilita' esistente; i suddetti interventi devono essere prioritariamente realizzati con tecniche di ingegneria naturalistica. Sono altresi' fatti salvi i necessari interventi di modifica del naturale andamento del terreno connessi alle trasformazioni edilizie consentite. Non sono ammesse alterazioni del terreno che possano compromettere le propaggini montane interessate dai fenomeni carsici, con particolare riferimento alle Grotte dei Dossi. Gli interventi riguardanti gli ambiti boschivi devono essere finalizzati alla manutenzione e al miglioramento del bosco stesso, al fine di assicurare la permanenza della sua funzione paesaggistica, evitando l'impianto di specie esotiche e qualsiasi forma di alterazione al grado di naturalita' del luoghi. Devono essere mantenute le aree prative nei pressi della localita' Caporale. Sono sempre consentiti le attivita' e gli usi legati alla conservazione, gestione e fruizione naturalistica del patrimonio faunistico, floristico e boschivo, in coerenza con quanto previsto dagli strumenti di pianificazione a tutela della componente naturale. Deve essere mantenuta la naturalita' delle sponde fluviali dei corsi d'acqua, conservando e/o ripristinando la vegetazione spondale ripariale esistente e, in caso di intervento, favorendo la rinaturalizzazione delle sponde tramite l'adozione di tecniche di ingegneria naturalistica. Non e' ammessa la realizzazione di: nuove attivita' estrattive e ampliamento di quelle esistenti; impianti di lavorazione degli inerti; impianti di smaltimento, trattamento di rifiuti e discariche. Sono sempre consentiti gli interventi finalizzati al recupero ambientale e alla riqualificazione paesaggistica delle aree che presentano caratteristiche ed elementi morfologici non coerenti con gli aspetti di tutela e conservazione del paesaggio del Momburgo, contenuti nelle presenti prescrizioni e tali da determinare discontinuita' percettiva rispetto al contesto circostante (in particolare l'area della ex-cava in localita' Garombo). Non e' consentita l'installazione di campi fotovoltaici e impianti eolici; e' ammessa l'installazione di impianti tecnologici e di produzione energetica da fonti rinnovabili se finalizzati al consumo domestico o strettamente funzionali alle attivita' insediate, nonche' collocati in posizione tale da non interferire con edifici di valore storico-artistico ed elementi di particolare connotazione paesaggistica ne' con le visuali percepibili da percorsi e spazi pubblici e da punti panoramici accessibili. Eventuali nuovi fabbricati a uso agricolo devono essere compatibili con il mantenimento delle caratteristiche di pregio paesaggistico dell'area, escludendo ogni tipo di interferenza con le emergenze storico-monumentali del contesto territoriale del Momburgo. I nuovi fabbricati e gli interventi edilizi di riqualificazione o ampliamento delle strutture agricole esistenti devono essere coerenti con la morfologia dei luoghi, anche mediante un orientamento che assecondi la naturale conformazione dei terreni, evitando significative alterazioni del piano di campagna e contenendo allo stretto indispensabile i movimenti di terra; devono inoltre risultare compatibili in termini di volumetrie, impiego di materiali, soluzioni tipologiche e cromie con il contesto circostante; in ogni caso non e' consentito l'impiego di strutture prefabbricate, in cemento armato o strutture metalliche, lasciate a vista. Non e' consentita la creazione di nuovi allevamenti intensivi. Tutela degli aspetti percettivo-visivi Le trasformazioni dei luoghi devono essere compatibili con il mantenimento della visione storicizzata del paesaggio. Gli interventi modificativi dello stato dei luoghi nelle vicinanze degli elementi di rilevanza architettonico-documentaria e paesaggistica non devono compromettere l'aspetto dei luoghi, ne' interferire con gli stessi in termini di cromie, volumetrie, forme e materiali. In particolare devono essere conservati gli scorci panoramici percepibili dal Santuario di Santa Lucia, dal Monte Calvario, dalla Croce di Neranotte e dai tratti della rete sentieristica che consentono la fruizione di ampie vedute sui paesaggi circostanti; a tale scopo sono raccomandati interventi di contenimento dello sviluppo della vegetazione sottostante ai punti e ai percorsi di interesse panoramico. Deve essere garantita la protezione visiva della Cappella di San Bernardo rispetto ai fronti di cava, mantenendo il rilievo esistente alle spalle della stessa. E' vietata la posa di strutture di sostegno di ulteriori ripetitori di telefonia cellulare, televisivi, radiofonici o similari; e' ammessa la sostituzione e la rilocalizzazione delle strutture esistenti, qualora cio' comporti una riduzione dell'impatto visivo delle preesistenze, con particolare riferimento ai ripetitori esistenti sul Monte Calvario, in prossimita' della chiesa del SS. Crocifisso. La realizzazione di nuove infrastrutture e reti per il trasporto dell'energia elettrica e' ammessa solo mediante soluzioni a cavi interrati. Non e' ammessa la posa in opera di cartellonistica o altri mezzi pubblicitari, a eccezione delle installazioni previste dalla normativa in materia di circolazione stradale o di cartellonistica pubblica per la fruizione e promozione turistica e agrituristica. Interventi di viabilita' e rete sentieristica, aree attrezzate Gli interventi di adeguamento della rete viaria devono risultare compatibili con la morfologia dei luoghi e la salvaguardia delle visuali panoramiche nonche' con gli elementi di valore ambientale, storico-culturale e paesaggistico presenti; in particolare deve essere conservato il sistema della viabilita' secondaria con specifica attenzione alla conservazione delle strade bianche esistenti. In caso di dimostrata impossibilita' di mantenere il piano viabile originario per ragioni di elevata pendenza, e' consentito l'impiego di altre tecniche costruttive, che devono comunque garantire un adeguato inserimento paesaggistico. Nel caso di interventi di riqualificazione dei sedimi stradali, se previste, devono essere impiegate barriere di protezione che per forma, materiali e dimensioni garantiscano un corretto inserimento paesaggistico nel contesto interessato. Deve essere garantita la salvaguardia e la valorizzazione dei percorsi storico-devozionali che, partendo da Santa Lucia, collegano i vari monumenti religiosi presenti nell'area (San Bernardo, Santa Caterina, la Via Crucis, la Chiesa del S.S. Crocifisso di Monte Calvario), nonche' dei percorsi di valenza naturalistica che collegano Villavecchia, Monte Calvario, la localita' Caporale, la Grotta dei Dossi e raggiungono Roccaforte Mondovi'. La realizzazione di aree attrezzate per la sosta in prossimita' delle emergenze storico-monumentali e lungo i percorsi naturalistici e storico-devozionali deve prevedere soluzioni integrate nel contesto e possibilmente coordinate tra loro attraverso la predisposizione di progetti unitari. L'eventuale realizzazione di nuovi parcheggi in superficie deve prevedere l'uso di materiali naturalmente drenanti o comunque coerenti con materiali e tecniche tradizionali, evitando l'impiego di asfaltature, ovvero garantire la coerenza con le pavimentazioni gia' in essere, purche' compatibili con i connotati di prevalente naturalita' dei luoghi. Devono essere inoltre privilegiate soluzioni planimetriche di definizione dei parcheggi tali da adeguare le linee compositive e i margini dei suddetti spazi alla conformazione naturale dei terreni, anche con l'inserimento di specie arboree e arbustive autoctone, aventi funzione di integrazione nel paesaggio. In ogni caso la localizzazione non deve interferire con le visuali panoramiche.
Parte di provvedimento in formato grafico |
| Allegato 2
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