Gazzetta n. 217 del 16 settembre 2017 (vai al sommario) |
CONSIGLIO DI PRESIDENZA DELLA GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA |
COMUNICATO |
Approvazione del conto finanziario per l'anno 2016 |
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L'anno 2017 (duemiladiciassette), il giorno 23 del mese di giugno alle ore 9,00 si e' riunito, in prima seduta, a seguito di regolare convocazione, il Consiglio di Presidenza della giustizia amministrativa, costituito con decreto del Presidente della Repubblica 23 settembre 2013. Sono presenti: signor Presidente del Consiglio di Stato Alessandro Pajno - Presidente; signor professor avv. Pierluigi Mantini - vicepresidente; signor professor avv. Giovanni Guzzetta - componente; signor professor avv. Giuseppe Conte - componente; signor Consigliere di Stato Manfredo Atzeni - componente; signor presidente di sezione del Consiglio di Stato Ermanno De Francisco - componente; signora presidente di sezione del Consiglio di Stato Rosanna De Nictolis - componente; signora Consigliere di tribunale amministrativo regionale Giuseppina Adamo - componente; signor Consigliere di tribunale amministrativo regionale Michelangelo Francavilla - componente; signor Consigliere di tribunale amministrativo regionale Sergio Zeuli - componente; signora Consigliere di tribunale amministrativo regionale Concetta Plantamura - componente; signor Consigliere di tribunale amministrativo regionale Salvatore Gatto Costantino - componente. Sono presenti il consigliere di Tribunale amministrativo regionale Daniele Dongiovanni, segretario del Consiglio di Presidenza della giustizia amministrativa e il Cons. Barbara Maria Cavallo, magistrato addetto all'Ufficio servizi del Consiglio di Presidenza. Sono presenti, inoltre, il Consigliere di Stato Carlo Schilardi, e il primo referendario Silvia Coppari, componenti supplenti del Consiglio di Presidenza della giustizia amministrativa, debitamente convocati. Risultano assenti ad inizio seduta i proff. Guzzetta e Conte, il pres. De Francisco e il cons. Francavilla. Risultano assenti giustificati la prof. D'Amico ed i conss. Tulumello e Simonetti. Sono presenti, altresi', il presidente di sezione del Consiglio di Stato Mario Luigi Torsello, Segretario generale della giustizia amministrativa ed il consigliere di tribunale amministrativo regionale Donatella Scala, segretario delegato per i TT.AA.RR.. E' presente la dott.ssa Elena D'Angelo, dirigente dell'Ufficio servizi del Consiglio di Presidenza della giustizia amministrativa. (Omissis). Sull'undicesimo punto della seduta pubblica (Approvazione Conto finanziario anno 2016) riferisce il Cons. Schilardi, relatore sull'affare per la III Commissione. Al riguardo rappresenta che, anche sulla base delle audizioni svolte dalla Commissione, il conto presenta rilevanti avanzi di gestione, determinati da maggior entrate (somme introitate in virtu' dell'art. 37) e anche da minori uscite (riduzione del canone di locazione degli immobili del 15 per cento). L'unico aumento riguarda la locazione di Palazzo Aldobrandini per il quale si e' registrato una aumento (22%) della spesa in ragione della corresponsione dell'I.V.A. per il passaggio di proprieta' che ha subito lo stabile. Il Cons. Schilardi riferisce che il conto finanziario appare correttamente redatto, con particolare riguardo al rilevante avanzo di amministrazione risultante dal conto stesso, soffermandosi su alcune voci del documento contabile, quanto ad impegni e residui; si evince uno sforzo di «ripulitura» dei residui, ma si evidenzia una non giustificata riduzione delle spese sull'informatica, pur in concomitanza con le esigenze connesse all'introduzione del Processo Amministrativo Telematico (PAT), a prescindere dai rinvii intervenuti nel suo avvio. La Commissione, preso atto della corretta redazione del documento contabile e delle osservazioni del relatore, nel proporre al Plenum di approvare il Conto finanziario 2016, ritiene di dover osservare l'esistenza di alcune criticita' nell'impostazione programmatica del documento per l'anno in trattazione, con particolare riguardo all'avanzo di amministrazione verificatosi, pur tenendosi conto delle entrate straordinarie realizzatesi con l'incameramento del contributo unificato. Si ritiene necessario, in particolare, che le disponibilita' finanziarie siano oggetto, per l'immediato futuro, di idonea previsione e programmazione, investendo maggiori risorse nel settore informatico, anche in aggiunta alle esigenze proprie del processo telematico. Entra il prof. Guzzetta. Come gia' evidenziato lo scorso anno, occorre dotare tutte le aule di udienza dei tribunali amministrativi regionali e del Consiglio di Stato di postazioni informatiche fisse per i magistrati e, previo opportuno studio, di monitor nelle sale di attesa degli avvocati, perche' essi possano seguire il lavoro nelle varie sezioni in cui siano eventualmente impegnati. Tenuto conto dei canoni di locazione particolarmente elevati per alcune sedi di tribunali amministrativi regionali e di Roma in particolare, si ritiene utile prevedere, nei limiti delle possibilita' offerte dalla legge, l'utilizzo delle risorse disponibili per l'acquisto in proprieta' degli stabili, come nel caso di Venezia, mentre va effettuata una approfondita rilevazione per effettuare le manutenzioni utili (e non di pertinenza della proprieta') nei vari uffici periferici, dotandoli di moderna impiantistica, cosi' come suggerito per il Consiglio di Stato. Resta ferma l'esigenza di procedere, come gia' indicato dalla Commissione, all'utilizzo delle risorse disponibili per erogare al personale gli incentivi previsti per lo smaltimento dell'arretrato (art. 16 c.p.a.). Il pres. Pajno pone dunque in votazione, a scrutinio palese, la proposta della Commissione. Il Plenum approva all'unanimita'. Letto e approvato. (Omissis). Non essendovi altro da deliberare, il Pres. Pajno alle ore 14,20 dichiara chiusa la seduta. Roma, 23 giugno 2017
Il Presidente: Pajno Il Segretario: Dongiovanni |
| Allegato
CONSIGLIO DI STATO E TRIBUNALI AMMINISTRATIVI REGIONALI Ufficio centrale di bilancio e ragioneria Relazione illustrativa al conto finanziario dell'anno 2016 Premessa. Il Conto finanziario 2016 del Consiglio di Stato e dei Tribunali amministrativi regionali, predisposto in conformita' a quanto previsto dall'art. 7 e seguenti del Regolamento di autonomia finanziaria di cui al decreto del Presidente del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa approvato con decreto del 6 febbraio 2012, illustra a consuntivo i dati della gestione del bilancio di previsione approvato con delibera del Consiglio di Presidenza della giustizia amministrativa del 17 dicembre 2015. In coerenza con i principi riformatori della legge n. 196 del 31 dicembre 2009 e s.m.i., il documento e' articolato in programmi, corrispondenti ad aree omogenee di attivita', affidati a tre centri di responsabilita' che coincidono con le sottoelencate strutture organizzative: 1) CdR 1 - Segretariato generale a cui e' affidato il programma 1 individuato come attivita' di governo, affari generali e servizi amministrativi. 2) CdR 2 - Segretario delegato dei tribunali amministrativi regionali a cui e' affidato il programma 3 individuato come giustizia amministrativa di I grado 3) CdR 3 - Segretario delegato del Consiglio di Stato a cui e' affidato il programma 2 individuato come giustizia amministrativa di II grado e funzione consultiva. A ciascun centro di responsabilita' sono affidate le risorse finalizzate alla realizzazione di ogni programma con l'obiettivo primario di rendere diretta la relazione tra risorse stanziate ed azioni perseguite. Il prospetto espone per le entrate e per le spese il complesso delle previsioni iniziali e delle variazioni intercorse durante l'esercizio finanziario che hanno determinato le previsioni definitive 2016, nonche' le entrate accertate, riscosse e rimaste da riscuotere e le spese impegnate, pagate e rimaste da pagare per l'esercizio di riferimento. Inoltre, con evidenze separate, la gestione dei residui attivi e passivi provenienti dagli esercizi precedenti. Risultanze gestionali. Si procede ad analizzare le piu' significative risultanze contabili esposte nel conto finanziario 2016 elaborato da questo Ufficio centrale di bilancio e ragioneria ai sensi del citato art. 7 del Regolamento di autonomia finanziaria. Entrate. Nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'esercizio finanziario 2016 sono iscritti i due capitoli relativi al fabbisogno per le spese di funzionamento del Consiglio di Stato e dei tribunali amministrativi regionali: il capitolo 2170 denominato «Spese per il funzionamento del Consiglio di Stato e dei tribunali amministrativi regionali» concernente spese rimodulabili con uno stanziamento determinato dalla legge di bilancio in € 18.421.172,00 e il capitolo 2171 denominato «Spese di natura obbligatoria del Consiglio di Stato e dei tribunali amministrativi regionali» concernente spese non rimodulabili determinato in € 152.556.237,00. L'iniziale stanziamento e' stato, pertanto, complessivamente quantificato in € 170.977.409,00. A seguito delle variazioni intervenute nel corso dell'anno, pari ad € 8.490.876,00 di cui al seguente prospetto, il finanziamento attribuito dal MEF per il funzionamento del Consiglio di Stato e dei TT.AA.RR. risulta pari ad € 179.468.285,00. Decreti di variazione Ministero economia e finanze
Parte di provvedimento in formato grafico
I proventi disposti dal MEF sui capitoli 2170 e 2171 confluiscono sui corrispondenti capitoli del bilancio della G.A.: capitolo 1101 denominato «fondi provenienti dal bilancio dello stato e per versamento ex art. 61, comma 9, legge 6 agosto 2008 n. 133 e capitolo 1103 denominato "legge finanziaria 2006 e 2007 - art. 1 legge 4/08/2006 n. 248 - contributo unificato"». Nell'ambito del bilancio della giustizia amministrativa le entrate, classificate in categorie in base alla loro provenienza, preventivate in € 230.508.010,00 e determinate prioritariamente per € 171.994.495,00 quale quota disposta dal disegno di legge di bilancio e per € 31.431.000,00 a titolo di contributo unificato, hanno avuto una variazione pari ad € 4.256.416,48 con una previsione definitiva di € 234.764.426,48. La variazione di bilancio, proposta dal Segretario generale della G.A in data 27 settembre 2016 si e' resa necessaria, in fase di assestamento, a seguito dell'esatta determinazione dell'avanzo di amministrazione derivante dalla gestione finanziaria dell'esercizio 2015 pari ad € 20.498.465,86 che e' stato cosi' ripartito: quanto ad € 1.017.086,00 destinato a copertura della minore entrata determinata dalla conversione della legge di bilancio; quanto ad € 15.431.000,00 per ridurre cautelativamente il ritardato trasferimento del contributo unificato originariamente preventivato in euro 31.431.000,00. Conseguentemente, l'effettivo avanzo ammonta ad € 4.050.379,86 quale somma affluita sul capitolo 1283 «fondo di riserva». Con decreto del 20 maggio 2016 la Presidenza del Consiglio dei ministri di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze ha disposto la ripartizione in quote delle somme affluite, a titolo di maggior gettito da contributo unificato per gli anni 2013, 2014, 2015, ai sensi dell'art. 37, comma 10, del decreto-legge n. 98/2011. Il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in parola ha riconosciuto a questa G.A la somma di € 95.519.987,00. Di tale importo € 55.000.000,00 sono stati accertati e riscossi nel corso dell'esercizio 2016 mentre la differenza, pari ad € 40.519.987,00 rappresenta un residuo attivo. Sulla base di quanto su esposto, le entrate provenienti dal bilancio dello Stato sono state accertate per € 274.988.272,00 (179.468.285,00 + 95.519.987,00) e riscosse per € 226.039.958,00 registrando un residuo attivo da riscuotere di € 48.948.314,00 di cui: € 4.167,00 somma relativa al DMT n. 87546 del 29 dicembre 2016 - fondo perequativo; € 8.424.160,00 somma relativa al DMT 97174 del 28 dicembre 2016 - art. 1, comma 309 della legge n. 311/2004 - contributo unificato periodo novembre 2015 / ottobre 2016; € 40.519.987,00 somma relativa al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 20 maggio 2016 - DMT 70481 del 5 ottobre 2016 - contributo unificato ex art. 37 del decreto-legge n. 98 del 6 luglio 2011. In conto residui 2015 e' stata riscossa la somma di € 8.680.510,00 di cui al DMT n. 91320 dell'11 dicembre 2015 inerente al contributo unificato - periodo novembre 2014/ottobre 2015 ex art. 1, comma 309 della legge n. 311/2004. Rimane ancora da accogliere l'istanza formulata da questa Amministrazione relativa al maggior introito ex art. 37, comma 10, decreto-legge n. 98/2011 di € 34.015.424,62 - periodo novembre 2015 ottobre 2016. Le «entrate eventuali e diverse» preventivate in € 762.500,00 sono cosi' distinte: € 112.500,00 - capitolo 1201 - somme inerenti il fondo perequativo e previdenziale del personale di magistratura (ex art. 8 della legge 6 luglio 2002, n. 137) - sono state accertate per € 59.901,91 e riscosse per € 32.278,02; € 650.000,00 - capitolo 1202 - somme provenienti sia dai versamenti che il Consiglio della Giustizia amministrativa della Regione Siciliana effettua per il collocamento fuori ruolo di tre Consiglieri di Stato, sia da rimborsi dovuti dagli enti ove prestano servizio in posizione di comando alcune unita' della Giustizia amministrativa, nonche' da rimborsi per patrocinio legale. Dette somme sono state accertate per € 681.903,96 e riscosse per € 405.357,71. Pertanto, il totale complessivo delle «entrate eventuali e diverse» accertate ammonta ad € 741.805,87 le riscosse ammontano ad € 437.635,73 quelle da riscuotere € 304.170,14. Spese. Competenza. Il quadro complessivo dell'impiego delle risorse relativo al funzionamento dell'Istituto pone in risalto l'assoluta prevalenza delle competenze e degli oneri relativi al personale rispetto alle altre voci di spesa cosi' come si puo' osservare dal grafico sottostante:
Parte di provvedimento in formato grafico
Le previsioni iniziali di spesa, nonche' quelle definitive, sono complessivamente pari a quelle relative all'entrata per il principio del pareggio del bilancio. Nell'ambito delle spese correnti (personale, informatica e beni e servizi), le spese di personale (di magistratura ed amministrativo) preventivate in riduzione rispetto all'esercizio 2015, hanno trovato conferma in sede di consuntivo. La contrazione e' stata determinata sia dalle cessazioni dal servizio, sia dall'applicazione dell'art. 23-ter del decreto-legge n. 201/2011 che disciplina il tetto retributivo nonche' dall'art. 1, comma 489, della legge n. 147/2013 il quale stabilisce il limite al cumulo del trattamento economico e pensionistico. A consuntivo 2016 le spese di personale, ricadenti esclusivamente nell'ambito del CdR1, hanno avuto una previsione definitiva di € 162.424.769,04 e sono state impegnate per € 147.508.888,85. Le somme impegnate per spese di informatica pari ad € 5.318.183,75 sono state inferiori rispetto agli ultimi esercizi: € 5.890.737,04 per l'esercizio 2015 ed € 6.970.414,44 per l'esercizio 2014. A termine dell'esercizio 2016 si e' realizzata un'economia pari ad € 1.521.341,25 che, cosi' come da comunicazione pervenuta dai competenti uffici, e' stata determinata sia dallo slittamento da luglio 2016 al primo gennaio 2017 dell'avvio del processo amministrativo telematico, sia dall'impossibilita' a poter prendere alcuni impegni a termine dell'esercizio 2016, con la conseguente riproposizione al successivo esercizio, a seguito dell'introduzione del decreto legislativo n. 93/2016 che, nell'ambito di una logica di avvicinamento del bilancio di competenza a quello di cassa, ha rideterminato la necessita' di una diversa programmazione della spesa. Le spese per beni e servizi, preventivate in misura ridotta rispetto al bilancio assestato 2015, hanno registrato, soprattutto nell'ambito del centro di responsabilita' del Segretario delegato dei tribunali amministrativi regionali, un'economia maggiore rispetto all'esercizio precedente. Al riguardo si osserva che i capitoli relativi alla manutenzione degli immobili, i cui importi erano stati preventivati sulla base della necessita' di eseguire lavori indispensabili per assicurare la ottimizzazione degli spazi nelle diverse strutture sedi dei TT.AA.RR, nonche' la messa a norma degli immobili demaniali in uso e dei relativi impianti, hanno riportato un'economia determinata soprattutto dall'impossibilita' da parte delle stazioni appaltanti di realizzare tutti i lavori programmati, a causa dei ritardi nell'iter del procedimento amministrativo seguito da parte dei diversi Provveditorati per i lavori pubblici. Anche per l'esercizio 2016 i canoni di locazione passiva sono stati tutti diminuiti del 15% in adesione di quanto disposto dall'art. 24, comma 4, del decreto-legge n. 66/2014. Ulteriore risparmio si e' realizzato dalla sospensione dell'adeguamento dell'indice ISTAT stabilita dal decreto mille proroghe. L'art. 10 (Proroga di termini in materia economica e finanziaria) del decreto-legge n. 210 del 30 dicembre 2015, infatti, al comma 6 ha disposto anche per l'anno 2016 il blocco dell'adeguamento automatico dei canoni di locazione passiva per gli immobili dati in locazione alla pubbliche amministrazioni utilizzati per fini istituzionali. Le somme impegnate sul C.d.R.1 - cap.1274 e sul C.d.R.2 - cap. 2296 - «Fitti locali ed oneri accessori» sono state rispettivamente di € 3.965.000,00 e di € 12.203.719,47. Sul capitolo 2296 si e' realizzata un'economia di € 646.280,53. Si sono, inoltre, ridotte anche le spese per l'esercizio di mezzi di trasporto e buoni taxi, in linea con quanto gia' avvenuto nel corso del precedente esercizio. Nell'ambito del CdR 1 le somme preventivate per beni e servizi sono state di € 6.612.971,00, quelle impegnate € 6.269.261,93 (0.95% dello stanziato). Nell'ambito del CdR 2 le somme preventivate per beni e servizi sono state di € 21.463.754,11, quelle impegnate € 17.443.307,90 (0.81% dello stanziato). Nel CdR 3 le somme preventivate per beni e servizi sono state di € 1.843.404,48, quelle impegnate € 1.734.074,90 (0.94% dello stanziato). Per quanto concerne gli oneri comuni sul capitolo 1285 «Versamenti all'erario, alle amministrazioni pubbliche e ad altri soggetti estranei all'amministrazione» sono state reiscritte in bilancio somme per € 740.964,42 in ragione del versamento del risparmio conseguito nell'anno 2012 ai sensi dell'art. 6 del decreto-legge n. 78/2010. Tale importo ha incrementato lo stanziamento iniziale preventivato in euro 577.300,00 di cui € 412.644,42 derivanti dalle misure di contenimento della spesa per consumi intermedi (decreto-legge n. 78/2010) ed € 164.648,05 in applicazione del cosi' detto limite massimo retributivo (art. 23-ter del decreto-legge n. 201/2011). Dallo stanziamento complessivo di € 1.318.264,42 (577.300,00+740.964,42) risultano ancora da versare somme per € 164.655,58 inerenti all'art. 23-ter del decreto-legge n. 201/2011 che verranno versate nel corso dell'esercizio 2017. Le spese in conto capitale sono state tutte potenziate ma la quota piu' rilevante e' quella legata alle nuove esigenze collegate all'avvio del processo amministrativo telematico. In particolare sul capitolo 4250 «spese per l'installazione e lo sviluppo del sistema informativo» a fronte di una previsione definitiva di € 2.087.691,00 sono stati conservati per gli esercizi successivi fondi per € 1.772.345,40. La somma complessiva stanziata per le spese in conto capitale e' stata di euro 2.706.557,00 quella impegnata di euro 2.361.212,23. Possiamo concludere affermando che per l'esercizio 2016 a fronte di previsioni finali di spesa di € 234.764.426,48 sono stati assunti impegni pari ad € 182.099.793,98 ed effettuati pagamenti per € 127.854.316,58. Si determina, pertanto, un totale di residui passivi di competenza pari ad € 54.245.477,40. La tabella sottostante rappresenta l'andamento dello stanziato ed impegnato nell'ultimo triennio per ciascuno dei tre centri di responsabilita'.
Parte di provvedimento in formato grafico
La capacita' complessiva di spesa per l'esercizio 2016, cioe' il rapporto tra l'ammontare complessivo degli impegni assunti e il totale degli stanziamenti definitivi si attesta intorno al 78%, mentre l'indice di realizzazione finanziaria, ovvero il rapporto tra le risorse effettivamente erogate e la massa impegnata (comprensive degli oneri comuni) e' pari al 54%. Residui. Questa amministrazione a chiusura dell'esercizio 2016, cosi' come gia' avvenuto nell'esercizio precedente, ha intrapreso un'attenta revisione dei residui passivi, ivi compresi quelli dichiarati perenti agli effetti amministrativi. In particolare, a seguito della nuova disciplina in materia di residui passivi introdotta dal decreto legislativo n. 93 del 12 maggio 2016, l'Ufficio centrale di bilancio e ragioneria ha invitato i responsabili dei diversi centri di spesa ad eseguire un'attenta analisi degli stessi. Il controllo ha comportato la conservazione nelle scritture contabili delle somme individuate come debiti certi e la cancellazione automatica nel SIIRG di quelle non piu' supportate dalle originarie obbligazioni giuridiche per l'importo di € 5.952.155,02. A tale importo va ad aggiungersi la somma di € 4.392.238,63 derivante dalla cancellazione di somme perenti provenienti dagli esercizi precedenti al 2014. L'importo totale dei residui eliminati e', pertanto, di € 10.344.393,65 Sul totale dei residui passivi al 31 dicembre 2015 di € 69.381.473,59 sono stati effettuati pagamenti in conto residui nel corso del 2016 per € 45.562..587,97 e disimpegni per € 5.952.155,02. Pertanto sono state rinviate all'esercizio 2017 come somme rimaste da pagare € 17.866.730,60. Aggiungendo ad € 17.866.730,60 l' importo dei residui provenienti dalla competenza dell'anno pari ad € 54.245.477,40 si ha una somma di € 72.112.208,00 che rappresenta la situazione complessiva dei residui passivi al 31 dicembre 2016. Allegato e1). Gestione di competenza La gestione dei flussi finanziari dell'anno 2016 rileva un avanzo di competenza pari ad € 114.128.749,75 cosi' come di seguito rappresentato:
================================================================= |ENTRATE DI COMPETENZA ACCERTATE| 275.730.077,87 | +===============================+===============================+ |USCITE DI COMPETENZA IMPEGNATE | 182.099.793,98| +-------------------------------+-------------------------------+ |DIFFERENZA | 93.630.283,89| +-------------------------------+-------------------------------+ |AVANZO DI AMMINISTRAZIONE al 31| | |dicembre 2015 | 20.498.465,86| +-------------------------------+-------------------------------+ |AVANZO DI COMPETENZA | 114.128.749,75| +-------------------------------+-------------------------------+
Si precisa che aggiungendo a tale importo le economie in conto residui di € 5.952.155,02 e le economie derivanti dalla rideterminazione dei residui passivi perenti pari ad € 4.392.238,63, detraendo i residui perenti al 31 dicembre 2016 di € 989.107,33 si ottiene un avanzo effettivo di competenza di € 123.484.036,07. Allegato e).
=============================================================== | AVANZO DI COMPETENZA | 114.128.749,75 | +=============================+===============================+ |Economie in conto residui | + 5.952.155,02 | +-----------------------------+-------------------------------+ |Economie da riaccertamento | | |residui passivi perenti anni | | |precedenti | + 4.392.238,63| +-----------------------------+-------------------------------+ |Residui passivi perenti al 31| | |dicembre 2016 | - 989.107,33| +-----------------------------+-------------------------------+ |AVANZO EFFETTIVO DI | | |COMPETENZA | 123.484.036,07| +-----------------------------+-------------------------------+
Si evidenzia, inoltre, che l'avanzo di amministrazione accertato al 31 dicembre 2015 per € 45.056.388,70 e' stato rideterminato in € 20.498.465,86 cosi' come indicato nella successiva tabella:
=============================================================== | AVANZO DI AMMINISTRAZIONE | | | ACCERTATO AL 31 dicembre 2015 | 45.056.388,70 | +===============================+=============================+ |Residui passivi perenti al 31 | | |dicembre 2015 | - 206.036,62| +-------------------------------+-----------------------------+ |Residui perenti anni | | |precedenti- | - 28.755.855,73| +-------------------------------+-----------------------------+ |Economia da riaccertamento | | |residui passivi perenti | + 4.403.969,51| +-------------------------------+-----------------------------+ |AVANZO DI AMMINISTRAZIONE | | |DISPONIBILE AL 31 dicembre 2015| 20.498.465,86| +-------------------------------+-----------------------------+
Situazione amministrativa di cassa. Dalla situazione amministrativa emerge un avanzo di amministrazione di € 144.638.827,61, come riportato nel prospetto allegato b. E' da evidenziare che l'avanzo di amministrazione di € 144.638.827,61 deve essere rettificato dai residui perenti 2016 di € 989.107,33, dai residui perenti degli anni precedenti pari ad € 24.557.922,84 e dalla cancellazione di residui perenti non piu' supportati da una obbligazione giuridica passiva pari ad € 4.392.238,63, per cui l'avanzo effettivo disponibile risulta essere di € 123.484.036,07. Infine la consistenza di cassa al 31 dicembre 2016 risulta commisurata in € 167.498.551,47. Allegato a) Per quanto concerne la gestione patrimonialea termine esercizio si rileva un incremento di € 91.060,51 portando il valore complessivo ad € 4.212.418,21. Nel corso dell'esercizio sono state registrate variazioni nell'attivo di € 705.906,52 solo per nuovi acquisti. Le variazioni nel passivo, invece, sono costituite da € 15.000,21 per «passaggi ad uffici diversi», € 52.161,59 per «rettificazioni», € 647,57 per «cessioni gratuite autorizzate» ed € 4.165,88 per «dismissioni da fuori uso» con un totale di € 71.975,25. All'incremento lordo di € 633.931,27 (705.906,52 -71.975,25) vanno detratti gli ammortamenti pari ad € 542.870,76. In ordine alle disposizioni intervenute in materia di tempestivita' dei pagamenti, introdotte dall'art. 33 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, modificato dall'art. 8 del decreto-legge del 24 aprile 2014, n. 66, convertito dalla legge del 23 giugno 2014, n. 89, a seguito delle quali e' stato emanato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 22 settembre 2014 recante dettagliate indicazioni sulle modalita' di pubblicazione degli indicatori di tempestivita' dei pagamenti, questa amministrazione provvede prima trimestralmente e successivamente al termine dell'esercizio, alla pubblicazione dell'indicatore in questione. Per quanto concerne l'esercizio finanziario 2016 l'amministrazione non ha fatto registrare ritardi nei pagamenti che risultano effettuati nei termini prescritti dalla norma o dalle clausole contrattuali. L'indice di tempestivita' dei pagamenti per l'anno 2016 e' stato pari a -5,59. In coerenza con le priorita' individuate dal Consiglio di Presidenza nel corso della gestione 2016 si ritiene che, in relazione alle risorse finanziarie a disposizione, i risultati conseguiti siano in linea con gli obiettivi programmati nella relazione al bilancio di previsione per il triennio 2016-2018. Allegati Al presente conto finanziario sono allegati i seguenti prospetti: All. a) risultato finanziario della gestione del bilancio; All. b) risultato amministrativo accertato alla chiusura dell'esercizio; All. c) variazioni apportate al bilancio di previsione nel corso dell'anno; All. d) elenco dei residui passivi perenti al 31 dicembre 2016; All. e) quadro riassuntivo risultati differenziali; All. e1) risultato della gestione dei residui. Vengono, altresi', allegati: quadro riassuntivo della spesa distinto per competenza e per residui; situazione riepilogativa della consistenza dei beni mobili in uso al 31 dicembre 2016 presso il Consiglio di Stato e TT.AA.RR; indicatore annuale di tempestivita' dei pagamenti.
Parte di provvedimento in formato grafico |
| Allegato a)
Parte di provvedimento in formato grafico |
| Allegato b)
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| Allegato c)
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| Allegato c1)
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| Allegato d)
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| Allegato e)
Parte di provvedimento in formato grafico |
| Allegato e1)
Parte di provvedimento in formato grafico Attestazione
Ai fini di quanto previsto dall'art. 41, comma 1 del decreto-legge n. 66 del 24 aprile 2014, si rappresenta che, sulla base delle attestazioni pervenute da tutti i centri di costo di cui si compone la Giustizia Amministrativa, «non risultano debiti - per somme dovute per somministrazioni, forniture e appalti e per obbligazioni relative a prestazioni professionali - certi, liquidi ed esigibili, maturati al 31 dicembre 2016, non estinti al 21 aprile 2017». Si certifica, inoltre, che l'indicatore annuale di tempestivita' dei pagamenti, di cui all'art. 33 del decreto legislativo n. 33 del 14 marzo 2013, relativo all'anno 2016, debitamente pubblicato sul sito internet di questa Giustizia Amministrativa nella sezione «pagamenti dell'amministrazione» alla voce «indicatore tempi di pagamento», e' stato pari a -5,59 giorni.
Il Segretario generale: Torsello |
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