Gazzetta n. 269 del 17 novembre 2017 (vai al sommario) |
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI |
DECRETO 20 ottobre 2017 |
Iscrizione di una varieta' da conservazione di mais al relativo registro nazionale. |
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IL DIRETTORE GENERALE dello sviluppo rurale
Vista la legge 25 novembre 1971, n. 1096, che disciplina l'attivita' sementiera ed in particolare gli articoli 19 e 24 che prevedono l'istituzione obbligatoria, per ciascuna specie di coltura, dei registri di varieta' aventi lo scopo di permettere l'identificazione delle varieta' stesse; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1972 con il quale sono stati istituiti i registri di varieta' di cereali, patata, specie oleaginose e da fibra; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 ottobre 1973, n. 1065, recante il regolamento di esecuzione della legge 25 novembre 1971, n. 1096; Visto il decreto legislativo del 29 ottobre 2009, n. 149, recante «Attuazione della direttiva 2008/62/CE concernente deroghe per l'ammissione di ecotipi e varieta' agricole naturalmente adattate alle condizioni locali e regionali e minacciate di erosione genetica, nonche' per la commercializzazione di sementi e di tuberi di patata a semina di tali ecotipi e varieta'»; Visto il decreto ministeriale del 17 dicembre 2010, recante disposizioni applicative del decreto legislativo del 29 ottobre 2009, n. 149, circa le modalita' per l'ammissione al Registro nazionale delle varieta' da conservazione di specie agrarie; Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, relativo alle norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, in particolare l'art. 4, commi 1 e 2 e l'art. 16, comma 1; Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, di riforma dell'organizzazione di Governo a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59; Visto il decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri del 27 febbraio 2013, n. 105, concernente il Regolamento di organizzazione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e successive modifiche e integrazioni; Visto il decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali del 13 febbraio 2014, registrato alla Corte dei conti, recante individuazione degli Uffici dirigenziali di livello non generale; Vista la nota della Regione Lombardia, del 13 marzo 2017, con la quale e' stato espresso parere favorevole all'iscrizione delle varieta' da conservazione di mais Scagliolo di Carenno; Vista la nota della Regione Lombardia, del 1° giugno 2017, con la quale sono state fornite informazioni integrative riguardo alla definizione della zona di origine e ai responsabili della conservazione in purezza della sopraccitata varieta'; Ritenuto di accogliere la proposta sopra menzionata;
Decreta:
Art. 1
Ai sensi dell'art. 17 del decreto del Presidente della Repubblica 8 ottobre 1973, n. 1065, e' iscritta nei registri delle varieta' dei prodotti sementieri, fino alla fine del decimo anno civile successivo a quello della iscrizione medesima, la varieta' sotto riportata: ===================================================================== | | | | Responsabile della | | SIAN | Specie | Varieta' | conservazione in purezza | +=========+==========+==============+===============================+ | | | | Centro di ricerca | | | | Scagliolo di | cerealicoltura e colture | | 18698 | Mais | Carenno | industriali - Bergamo | +---------+----------+--------------+-------------------------------+ |
| Art. 2
La zona di origine della varieta' da conservazione di mais indicata all'art. 1 coincide con il territorio dei Comuni della Valle di San Martino - Lario Orientale in Provincia di Lecco e Bergamo: Abbadia Lariana (LC), Airuno (LC), Ballabio (LC), Brivio (LC), Calolziocorte (LC), Caprino Bergamasco (BG), Carenno (LC), Cesana Brianza (LC), Cisano Bergamasco (BG), Civate (LC), Colle Brianza (LC), Ello (LC), Erve (LC), Galbiate (LC), Garlate (LC), Lecco, Lierna (LC), Malgrate (LC), Mandello Del Lario (LC), Monte Marenzo (LC), Olginate (LC), Oliveto Lario (LC), Pescate (LC), Pontida (BG), Suello (LC), Torre De' Busi (LC), Valgreghentino (LC), Valmadrera (LC), Vercurago (LC). La zona di moltiplicazione delle sementi della varieta' di mais indicata all'art. 1 e' situata comuni di Calolziocorte (LC), Caprino Bergamasco (LC), Carenno (LC), Cisano Bergamasco (BG), Erve (LC), Monte Marenzo (LC), Pontida (BG), Torre De' Busi (LC), Vercurago (LC). La superficie massima destinata annualmente alla moltiplicazione della semente e' di 8.000 metri quadrati. |
| Art. 3
La zona di coltivazione della varieta' di mais indicata all'art. 1 coincide con la zona di origine della varieta'. La superficie complessiva destinata alla coltivazione e' di circa 32 ettari. Considerato l'investimento unitario tipico della zona di coltivazione, i limiti quantitativi per la produzione di sementi e' pari a 800 chilogrammi per anno. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 20 ottobre 2017
Il direttore generale: Gatto |
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