Gazzetta n. 298 del 22 dicembre 2017 (vai al sommario) |
COMMISSIONE DI GARANZIA DEGLI STATUTI E PER LA TRASPARENZA E IL CONTROLLO DEI RENDICONTI DEI PARTITI POLITICI |
COMUNICATO |
Statuto del partito politico «Sinistra Italiana» iscritto nel registro dei partiti politici, ai sensi dell'articolo 4 del decreto-legge 28 dicembre 2013, n. 149, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2014, n. 13. |
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STATUTO DI SINISTRA ITALIANA
Sinistra italiana e' un'associazione di donne e di uomini che si costituisce per rappresentare il lavoro nelle forme che ha assunto nell'Italia contemporanea ed e' inscindibilmente legata al movimento per la pace e all'antifascismo. Il suo impegno prioritario e' quello di unire i movimenti, le forze e le persone che intendono rispondere alla crisi sociale ed ecologica creata dal capitalismo per costruire un'alternativa. Si batte per una societa' fondata sull'uguaglianza sociale, sulla valorizzazione della differenza tra i sessi, sul rispetto dell'ambiente, sulla pace come strumento di convivenza tra i popoli. I suoi obiettivi sono l'attuazione piena della Costituzione repubblicana e uno Stato democratico e sociale di diritto, nella convinzione che la liberta' di tutti sia la condizione e non il limite della liberta' di ciascuno. Sinistra italiana si uniforma al codice di autoregolamentazione per i gruppi dirigenti, le candidature e gli eletti, approvato dalla Commissione parlamentare antimafia. Nome e simbolo. 1. Il nome del Partito e' Sinistra italiana. Nelle regioni con presenza di minoranze linguistiche non italiane tutelate dall'ordinamento nazionale, il nome del Partito, nell'ottica di garantire la rappresentanza di tutta la popolazione, puo' fare esplicito riferimento alla lingua ed ai popoli ivi presenti. 2. Descrizione del simbolo: «Cerchio, a fondo rosso, con al centro un «Si», le lettere stilizzate sono formate da tre righe bianche, parallele, la «I» e' capovolta; subito sotto, su due righe, le parole «Sinistra» e «Italiana» di carattere maiuscolo, sottolineate e di colore bianco». 3. Uso del simbolo. Il simbolo, sia il suo uso grafico sia il contrassegno elettorale, e' nei poteri del Segretario/a nazionale che lo conferisce per la sua presentazione ai fini elettorali secondo la normativa vigente. 4. Sede legale. La sede legale e' stabilita in Roma, via Arenula 29.
I - Iscrizione al partito
1. Possono iscriversi a Sinistra italiana tutte le persone che abbiano compiuto i 14 anni. Aderendo al Partito ognuno si impegna all'osservanza del presente Statuto. 2. L'iscrizione al Partito e' individuale. 3. L'iscrizione avviene tramite richiesta alle strutture territoriali del Partito nelle quali si vuole svolgere la propria attivita' politica. Per essere valida l'iscrizione deve essere supportata dall'inserimento nel data base di tutti i dati dell'iscritto e dal versamento della quota, una parte della quale verra' ritrasmessa al Circolo territoriale secondo le norme del regolamento economico. All'iscritto/a e' consegnata la tessera d'iscrizione, contenente le generalita' e l'indicazione della quota di iscrizione versata. All'iscritto/a e' inoltre assegnato un codice di accesso personale alla piattaforma web del Partito. L'iscrizione puo' essere presentata anche per via telematica e, in tal caso, e' trasmessa alla struttura territoriale di riferimento. 4. L'iscrizione vale per un anno solare. 5. La mancata iscrizione per un anno determina la decadenza dagli organismi di cui si fa parte. 6. Non e' ammessa la contemporanea iscrizione a un altro Partito politico nazionale ne' partecipare o sostenere liste concorrenti a quelle presentate o sostenute da Sinistra italiana. 7. Diritti dell'iscritto/a: partecipare alla definizione dell'indirizzo politico del Partito; accedere a ogni decisione assunta dal Partito ai vari livelli; esercitare il proprio voto e potersi candidare nell'elezione degli organismi dirigenti; ricorrere agli organismi di garanzia secondo le norme stabilite dal presente Statuto. Sinistra italiana assicura il rispetto della vita privata di ciascuno dei suoi iscritti e assicura la tutela dei dati personali nelle modalita' richiamate dal Provvedimento del Garante per la protezione dei dati personali n. 107 del 6 marzo 2014 e dalle eventuali successive modificazioni del medesimo provvedimento, nonche' di quelle eventualmente previste dalla normativa di volta in volta vigente. 8. Doveri dell'iscritto/a: contribuire alla discussione, all'elaborazione e alla diffusione della proposta politica; contribuire al suo finanziamento e votarne le liste elettorali; favorire la partecipazione e l'adesione di altre persone a Sinistra italiana.
II - Congressi
1. Il Congresso nazionale di Sinistra Italiana e' convocato dall'Assemblea nazionale ogni tre anni. La convocazione del Congresso nazionale comporta la medesima convocazione dei Congressi a tutti i livelli del Partito. Il Congresso si svolge in conformita' a un regolamento e su documenti politici approvati dalla Direzione nazionale. Tutti gli organismi dirigenti hanno la durata di tre anni, e decadono e vengono comunque rinnovati in concomitanza della Convocazione del Congresso nazionale. 2. Il Congresso straordinario nazionale puo' essere richiesto dalla maggioranza assoluta dei componenti dell'Assemblea nazionale. Puo' essere altresi' richiesto da almeno il 25% degli iscritti/e calcolati sulla base del dato del tesseramento aggiornato al 31 dicembre dell'anno precedente distribuiti in almeno quattro regioni; la presenza di iscritti/e afferenti ad una singola regione non puo' superare il 30% del totale dei richiedenti. La richiesta e' validata dalla Commissione Nazionale di Garanzia. 3. La Commissione nazionale per il Congresso gestisce la fase congressuale in attuazione del regolamento. E' eletta dall'Assemblea nazionale. Compito della Commissione la risoluzione delle controversie che insorgono nella fase congressuale. Nomina i garanti per i Congressi provinciali e territoriali. Stabilisce le norme con cui si svolgono i Congressi regionali, di Federazione e di Circolo. 4. Il Congresso straordinario regionale puo' essere richiesto dalla maggioranza assoluta dei componenti dell'assemblea regionale. Puo' altresi' essere richiesto da almeno il 40% degli iscritti/e della medesima regione al 31 dicembre dell'anno precedente. La richiesta e' validata dalla Commissione Nazionale di Garanzia. 5. Il Congresso straordinario di Federazione puo' essere richiesto da almeno il 50% degli iscritti/e della medesima Federazione al 31 dicembre dell'anno precedente. La richiesta e' validata dalla Commissione Nazionale di Garanzia. 6. Il Congresso straordinario del Circolo puo' essere richiesto da almeno il 50% degli iscritti/e al medesimo Circolo. La richiesta e' validata dalla Commissione regionale di Garanzia. 7. In presenza di documenti alternativi i delegati/e e gli organismi dirigenti ad ogni livello devono essere composti in modo proporzionale ai consensi ottenuti dai singoli documenti.
III - La vita democratica del partito
1. Sinistra Italiana rispetta il pluralismo delle scelte culturali e delle posizioni politiche presenti al suo interno. Le differenti posizioni politiche possono essere liberamente manifestate sia all'interno sia all'esterno del Partito. Per la composizione degli organi non esecutivi e l'elezione dei delegati, ove la discussione congressuale sia su documenti politici alternativi, si adotta il criterio proporzionale sulla base dei voti ottenuti da ciascun documento. Il numero minimo di firme, per la presentazione dei documenti politici, non puo' essere superiore al 3% degli aventi diritto al voto. 2. Per avanzare proposte su questioni di particolare rilievo politico si puo' promuovere la consultazione degli iscritti/e. La consultazione per essere valida deve essere proposta da almeno il 10% degli iscritti/e, distribuiti in almeno quattro regioni e la presenza di iscritti/e afferenti ad una singola regione non puo' superare il 30% del totale dei proponenti. La richiesta e' validata dalla Commissione Nazionale di Garanzia. Il dispositivo della consultazione deve essere specifico ed esposto chiaramente. La consultazione puo' essere altresi' richiesta dal 30% dei componenti l'Assemblea Nazionale. La consultazione si svolge in tutte le strutture territoriali del Partito che devono essere convocate sul tema proposto entro quindici giorni. Al termine della discussione si raccolgono le adesioni al quesito proposto. Alla consultazione si puo' partecipare anche online con il proprio codice di accesso. Se le adesioni raccolte sono pari al 50% piu' uno degli iscritti/e al Partito al 31 dicembre precedente, il pronunciamento assume valore vincolante per il Partito. Analoga procedura di consultazione puo' essere svolta a livello regionale e di Federazione per temi attinenti all'ambito territoriale di competenza. Al fine di valorizzare la partecipazione di base alle decisioni strategiche del Partito e' prevista la consultazione obbligatoria sulle alleanze elettorali. Resta la facolta' delle strutture territoriali, in relazione alle competizioni elettorali di competenza, di adottare analoghe forme di consultazione degli iscritti. 3. Sinistra Italiana rende consultabili online tutte le informazioni sulla sua vita interna, le sue deliberazioni politiche, il bilancio del Partito e comunica tempestivamente agli iscritti/e l'esito delle deliberazioni politiche assunte. 4. Sinistra italiana si dota di un sito internet per far conoscere le proprie iniziative e gestire la comunicazione interna ed esterna di Sinistra italiana. Si dota inoltre di una piattaforma digitale per agevolare e favorire il confronto, l'elaborazione, la co-decisione tra i suoi iscritti/e e simpatizzanti. L'assemblea nazionale approva un regolamento sull'utilizzo della piattaforma, sulla certificazione delle votazioni on line, e su come superare il «digital divide» (insufficienza di competenze informatiche) garantendo a tutti l'accesso alle votazioni. 5. I tempi e i modi con cui sono convocate le riunioni devono essere tali da consentire la piu' ampia partecipazione. Per gli iscritti/e che avessero difficolta' di spostamento deve essere data la possibilita' di partecipare per via telematica. 6. Negli organismi dirigenti ai diversi livelli, nel rispetto dei principi di cui all'art. 51 della Costituzione e del presente statuto, dovra' essere assicurato, che la presenza di un sesso rispetto all'altro non sia inferiore al 40%. Per garantire sempre questo rapporto, nelle elezioni interne a tutti i livelli, si procedera', attraverso il meccanismo dello «scorrimento della lista», fino al necessario riequilibrio. 7. Sinistra italiana riconosce l'importanza delle realta' politiche territoriali, quali veicoli privilegiati per recuperare un rapporto autentico e profondo con l'elettorato, con i gruppi di cittadinanza attiva, del volontariato e dei movimenti di base. Dalla Direzione nazionale e' costituito un albo delle Associazioni e dei Movimenti con i quali il Partito tiene relazioni con continuita' e su obiettivi comuni. L'iscrizione all'albo deve essere reciprocamente condivisa. Realta' politiche territoriali sia locali, come liste civiche e movimenti cittadini, sia regionali e nazionali, come movimenti politico-sociali e associazioni politico-culturali, possono far domanda di essere inseriti in tale albo. L'Albo riporta il nome della realta' politica territoriale insieme al nome del circolo locale o della Federazione o del coordinamento regionale con la quale e' stato sottoscritto il rapporto di «affiancamento». Il Partito offre alle Associazioni o Movimenti iscritti all'albo, ciascuno secondo il proprio ambito di intervento (locale, provinciale, regionale, nazionale) il diritto di partecipare al dibattito interno tematico politico o programmatico con diritto di voto in base agli accordi sulle modalita' di rappresentanza, preliminarmente condivise con il circolo o la Federazione di riferimento. Le realta' politiche territoriali garantiscono il loro sostegno libero e attivo agli impegni elettorali del Partito, li' dove non sono direttamente impegnate. 8. E' costituito un elenco dei simpatizzanti del Partito. Ne fanno parte coloro che lo richiedano per via telematica o tramite richiesta alle strutture territoriali del Partito nelle quali vogliono svolgere l'attivita' politica. Si entra a far parte dell'Albo dei simpatizzanti dopo trenta giorni dalla data di registrazione. Ai simpatizzanti e' assegnato un codice di accesso individuale. I simpatizzanti non hanno diritto di voto sulla composizione degli organismi dirigenti e delle liste elettorali, sulle materie statutarie e su quelle finanziarie inerenti al Partito. 9. E' possibile l'adesione a singole a campagne o aree a tema. L'adesione e' individuale e consente di partecipare alla discussione politica relativa al tema in oggetto in raccordo con l'attivita' delle aree a tema. La richiesta di adesione si esegue per via telematica o direttamente al responsabile del Dipartimento o della campagna. I richiedenti entrano a far parte di un albo e, dopo trenta giorni dalla data di adesione, e' assegnato loro un codice di accesso. Gli aderenti a singole campagne o aree a tema hanno diritto di voto solo sulle materie oggetto della campagna o dell'area a tema. Sinistra italiana assicura anche ai simpatizzanti e agli aderenti alle singole campagne, la tutela dei dati personali con le stesse modalita' previste, al titolo I art. 7, per gli iscritti. 10. La Direzione nazionale puo' decidere la presenza al proprio interno di non iscritti/e, siano essi personalita' individuali o rappresentative di associazioni o movimenti, per una quota non superiore al 20% dell'organismo stesso. Non hanno diritto di voto sulla composizione degli organismi dirigenti e delle liste elettorali, sulle materie statutarie e su quelle finanziarie inerenti il Partito. 11. Il Partito riconosce il ruolo essenziale della formazione ai fini della piena valorizzazione delle proprie attivita', e della crescita di iscritti/e e simpatizzanti. Pertanto condivide risorse e spazi, promuove iniziative di approfondimento culturale e seminari formativi che favoriscano la massima partecipazione, fornendo strumenti di accesso alla vita politica e istituzionale. 12. Sinistra Italiana allega al presente Statuto la «Carta della Partecipazione di Sinistra italiana». Essa e' assunta con lo scopo di realizzare un terreno trasparente e condiviso di principi, obiettivi e regole per stabilire un corretto rapporto tra iscritti/e e gruppi dirigenti del Partito e come presupposto per costruire quella relazione tra cittadini e istituzioni che i partiti sono chiamati a garantire in base all'art. 49 della Costituzione della Repubblica italiana, che stabilisce che «tutti i cittadini hanno il diritto di associarsi liberamente in partiti, per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale».
IV - L'organizzazione del partito
1. Il Partito si organizza in Circoli, Federazioni o Coordinamenti territoriali, Coordinamenti regionali, Nazionale e le Federazioni estere. Il Partito garantisce il piu' ampio decentramento regionale. Ad ogni regione e' garantita la propria autonomia politica e organizzativa nel rispetto della linea politica decisa dai congressi e dall' Assemblea nazionale. Nelle regioni a statuto speciale, l'organizzazione territoriale e' definita in relazione all'organizzazione degli enti locali individuati dagli statuti delle regioni autonome. 2. Il Circolo e' l'istanza fondamentale del Partito, il luogo primario dove iscritti/e partecipano alla vita di Sinistra Italiana. I Circoli possono essere territoriali, di lavoro, di studio, a tema. Per costituirsi devono avere almeno venti iscritti/e quelli territoriali, almeno dieci iscritti/e gli altri. La loro costituzione e' ratificata dal coordinamento regionale o, in caso di inadempienza, dalla Commissione Nazionale di Garanzia. L'assemblea degli iscritti/e elegge un coordinatore e un responsabile amministrativo. Nel caso il Circolo superi i cinquanta iscritti/e e' eletto un coordinamento esecutivo. Le assemblee degli iscritti/e sono aperte ai simpatizzanti. Ogni Circolo si dota di un piano di lavoro annuale che deve essere comunicato alla Federazione o al Coordinamento territoriale di riferimento e al Coordinamento regionale. L' assemblea degli iscritti/e del Circolo decide la composizione delle liste per le elezioni comunali. In caso di presenza di due o piu' Circoli la decisione e' presa dall' assemblea congiunta degli iscritti/e. Le liste del comune capoluogo sono proposte dal Circolo di competenza o, in caso di piu' Circoli, da un coordinamento degli stessi. Sono ratificate dai Coordinamenti regionali. 3. Il Coordinamento della Federazione coordina l'attivita' dei Circoli e ha funzioni di indirizzo politico nell'ambito territoriale di competenza. Per esistere la Federazione deve contare almeno 100 iscritti/e e 3 Circoli nella medesima provincia o area metropolitana. Ove non esistano queste condizioni si costituisce il Coordinamento territoriale. La Federazione svolge il suo Congresso con i delegati eletti dai Congressi di Circolo, elegge l'assemblea di Federazione, un Coordinatore e un Tesoriere/a. Il Coordinamento territoriale svolge un unico Congresso cui partecipano tutti gli iscritti/e, elegge un Coordinatore e un Tesoriere/a. 4. I Coordinamenti regionali coordinano le Federazioni e i Comitati territoriali della regione. Per le provincie autonome di Trento e Bolzano e' previsto un Coordinamento regionale. Sono costituiti dall'Assemblea regionale eletta dal proprio Congresso. Ne fanno parte di diritto i coordinatori delle Federazioni e dei Coordinamenti territoriali. All'interno dell'Assemblea regionale e' eletto un Coordinamento, un Coordinatore/Coordinatrice e un Tesoriere/a. Il Coordinamento regionale approva le liste per le elezioni regionali. 5. Al fine di garantire la partecipazione politica sociale e culturale degli italiani all'estero Sinistra Italiana costituisce i Circoli esteri. Per costituirsi i Circoli devono contare almeno dieci iscritti/e. In caso di piu' di tre Circoli presenti in una stessa nazione si costituisce una Federazione. Su proposta della segreteria nazionale, sentite le Federazioni estere, la Direzione nazionale individua un responsabile delle Federazioni estere.
V - Gli organismi dirigenti nazionali
1. L'Assemblea nazionale. E' il massimo organismo deliberativo del Partito. E' eletta dal Congresso nazionale, nel rispetto del titolo III art. 1. Fanno parte di diritto dell'Assemblea nazionale i Segretari regionali e i Segretari delle citta' metropolitane. E' composta da un numero minimo di 300 componenti, almeno il 30% dei quali deve essere espressione delle realta' territoriali. L'Assemblea nazionale: si riunisce almeno una volta all'anno; elegge il Segretario/a e il/la Presidente del Partito; su proposta del Segretario/a elegge la Direzione nazionale e il Tesoriere/a; approva il bilancio Consultivo e il bilancio preventivo predisposto dal/dalla Tesoriere/a e' convocata dal/dalla Presidente che ne presiede i lavori; puo' essere convocata anche dal 30% dei componenti qualora se ne avanzi richiesta al Presidente; approva le liste per le elezioni politiche ed europee; decide l'indirizzo politico del Partito in tutti i suoi aspetti, sia nazionali sia internazionali. L'Assemblea nazionale, su iniziativa della Direzione, puo' essere consultata per via telematica ogni volta sia ritenuto opportuno. In questi casi ad ogni componente dell'Assemblea verra' inoltrata una proposta motivata ed il voto verra' espresso in forma certificata utilizzando il codice di accesso personale. 2. La Direzione nazionale. Ne fanno parte di diritto: il Segretario/a, il/la Presidente, il/la Tesoriere nazionale, Il/la Presidente della Commissione Nazionale di Garanzia, i capi-gruppo di Camera, Senato, del Parlamento europeo, i Coordinatori/trici regionali. E' un organismo di indirizzo politico che ha il compito di attuare le decisioni assunte dalla Assemblea nazionale. La Direzione e' convocata dal/dalla Presidente che ne presiede i lavori. Puo' essere convocata anche dal 30% dei componenti qualora ne avanzino richiesta al/alla Presidente. La Direzione, su proposta del Segretario/a, elegge la segreteria nazionale. Approva, su proposta del Presidente il regolamento interno, su proposta del Tesoriere il Regolamento economico e su proposta del/della Presidente della Commissione Nazionale di Garanzia, il Regolamento di Garanzia. La Direzione nazionale individua un gruppo di lavoro con il compito specifico e costante di raccogliere per la Direzione stessa, proposte, idee, verifiche di efficacia riguardanti Statuto, organizzazione interna, partecipazione esterna, funzionamento dei mezzi di comunicazione e consultazioni. 3. La segreteria nazionale. Ne fanno parte di diritto il Segretario/a e il/la Presidente. E' convocata dal Segretario/a che ne presiede i lavori. A ciascun componente della segreteria nazionale sono assegnati incarichi specifici di lavoro. 4. Aree a tema. Si costituiscono aree a tema sugli ambiti definiti dalla Direzione nazionale. Ogni area a tema e' coordinata da un componente della segreteria Le aree a tema si dotano a loro volta di forum nazionali e territoriali la cui partecipazione e' aperta agli iscritti/e e ai simpatizzanti interessati a contribuire al tema, oltre che ai rappresentanti delle Associazioni e dei movimenti. 5. Il Tesoriere/a nazionale. Ha la responsabilita' dell'organizzazione amministrativa, patrimoniale e contabile del Partito. Il Tesoriere/a nazionale ha la rappresentanza legale del Partito e riscuote finanziamenti pubblici e rimborsi elettorali. 6. Il/la Presidente nazionale. Convoca e presiede l'Assemblea e la Direzione nazionali. 7. Il Segretario/a nazionale. Ha la rappresentanza politica del Partito ed esercita le sue funzioni sulla base dei deliberati approvati dagli organismi nazionali del Partito. 8. Gestione di garanzia. Nei casi di violazione delle norme dello statuto e/o dei Regolamenti o di impossibilita' di esercitare le funzioni da parte dell'organismo dirigente; la Direzione nazionale puo' intervenire nei confronti delle strutture di Federazione, dei Coordinamenti territoriali e regionali adottando i provvedimenti di sospensione/revoca degli organismi dirigenti e/o l'eventuale nomina di uno o piu' garanti, deliberandole a maggioranza dei presenti. Entro novanta giorni dal provvedimento, dovranno essere ripristinati gli organismi statutari, in caso di sospensione, o convocato il relativo Congresso in caso di revoca. Analoga funzione, nei confronti dei Circoli e' attribuita al Coordinamento Regionale, sentita la Federazione. Avverso il provvedimento e' ammesso ricorso alla Commissione nazionale di garanzia, la quale si esprimera', entro quarantainque giorni. In assenza di pronuncia entro il termine stabilito da parte della Commissione nazionale di garanzia, il provvedimento si intende revocato. Nel caso in cui i provvedimenti di commissariamento intervengano entro i quarantacinque giorni precedenti la scadenza di presentazione delle liste per le elezioni amministrative e/o regionali, il provvedimento puo' essere assunto, in via d'urgenza, dal Segretario Nazionale e dovra' essere ratificato dalla segreteria nazionale entro sette giorni.
VI - Le cariche pubbliche ed elettive nazionali ed europee
1. La Direzione nazionale allargata alla partecipazione di coordinatori/coordinatrici regionali e delle aree metropolitane, sentite le proposte delle realta' territoriali, avanza le proposte per le candidature alle elezioni politiche nazionali ed europee. L'Assemblea nazionale vota le proposte di candidature e le liste. 2. Le liste devono rispettare la parita' di genere, il pluralismo interno e la presenza territoriale. Applicando, laddove compatibili, le norme stabilite nel titolo III articoli 1 e 6. 3. Gli eletti devono versare la quota stabilita dal regolamento. Con i finanziamenti a disposizione il Partito provvede alle esigenze di funzionamento e di promozione dell'attivita' politica nelle sedi centrali e periferiche in misura stabilita dal regolamento. Lo stesso regolamento determina la quota del versamento degli eletti che sara' destinato a un fondo a sostegno di progetti di mutualismo e cooperazione da promuovere nei territori attraverso specifici bandi. Il mancato versamento implica l'automatica non ricandidatura e l'esclusione da ogni organismo decisionale. 4. Dopo due mandati completi nella stessa assemblea elettiva dei comuni capoluogo, regionale, nazionale o europea non si e' piu' ricandidabili. Dopo due mandati completi come assessore regionale o di ministro o sottosegretario non si e' piu' riproponibili. L'Assemblea nazionale con la maggioranza qualificata dei 2/3 puo' votare delle deroghe per le elezioni nazionali e europee, altrettanto puo' fare il coordinamento regionale per le regionali. 5. Non e' compatibile la presenza contemporanea negli esecutivi di Partito e negli esecutivi di Governo corrispondenti. 6. L'eletto e' impegnato, nella sua attivita' istituzionale, a tenere conto delle indicazioni del livello di Partito corrispondente e a rendere conto costantemente della propria attivita' agli elettori, anche attraverso la piattaforma digitale. 7. La presenza di Sinistra italiana nel Parlamento sia italiano che europeo e nelle assemblee elettive locali ha come compito la promozione ed implementazione degli obiettivi politici e programmatici del Partito e della coalizione nella quale il Partito si e' presentato. Il coordinamento tra il Partito e i gruppi parlamentari e/o consiliari sono improntati alla massima lealta' e collaborazione. I gruppi parlamentari e/o consiliari adottano i loro statuti previa consultazione obbligatoria con la Direzione nazionale del Partito e/o con i livelli direttivi corrispondenti. Per migliorare e sostanziare il coordinamento con il gruppo parlamentare, viene instituita in seno alla Direzione nazionale un gruppo di lavoro presieduto dal Segretario Nazionale. Analoghi gruppi possono essere costituiti nei livelli locali corrispondenti. Periodicamente, e almeno una volta l'anno, il gruppo di lavoro organizza una conferenza di coordinamento per valutare e programmare insieme al gruppo parlamentare la presenza a livello istituzionale del Partito.
VII - Gli organismi di garanzia
1. I Congressi - nazionale, regionale e di Federazione - eleggono la propria Commissione di Garanzia che, al suo interno, elegge un/una Presidente. 2. Le Commissioni di Garanzia sono composte per le Federazioni e i regionali da un massimo di cinque componenti e per il livello nazionale da un massimo di nove componenti. 3. Per le controversie nei Coordinamenti territoriali si ricorre alla Garanzia regionale, per i Circoli si ricorre alla Commissione di Garanzia della Federazione che valuta dopo aver sentito il coordinatore/coordinatrice del Circolo. 4. L'assemblea nazionale, entro due mesi dall'approvazione del presente statuto, approva il Codice etico del Partito. La violazione delle norme statutarie e del Codice etico, comporta l'attivazione di un procedimento disciplinare. 5. L'incarico di componente della Commissione di Garanzia e' incompatibile con qualsiasi altro incarico o ruolo all'interno dell'attivita' del Partito e comporta l'incandidabilita' a qualsiasi carica elettiva o amministrativa. 6. Ciascuna/o iscritto puo' presentare ricorso alla Commissione di Garanzia competente, in ordine al mancato rispetto del presente Statuto, del Codice etico e dei Regolamenti. L'iscritto/a contro il quale viene chiesta l'apertura di un procedimento disciplinare deve essere informato, entro il termine di quindici giorni, della presentazione di tale richiesta nonche' dei fatti che gli vengono addebitati. L'iscritto/a ha il diritto, in ogni fase del procedimento, di essere ascoltato per chiarire e difendere il proprio comportamento, nel rispetto del principio del contraddittorio. Qualora a suo carico sia adottata una misura disciplinare, ha il diritto di fare ricorso agli organi di Garanzia di livello territoriale superiore, sino alla Commissione nazionale di Garanzia, che si pronuncia in via definitiva. Non sono in ogni caso ammessi piu' di due gradi di giudizio. La Commissione nazionale di Garanzia e' competente in unica istanza per tutte le questioni attinenti: l'elezione e il corretto funzionamento degli organi nazionali, gli eletti a livello nazionale ed europeo. Le Commissioni di Garanzia esaminano e deliberano sui ricorsi dopo una fase istruttoria non superiore a quarantacinque giorni, garantendo comunque l'esito definitivo dei ricorsi entro sessanta giorni dall'inizio della procedura. Qualora le Commissioni di Garanzia non si pronuncino entro detto termine gli atti vengono avocati dalla Commissione di Garanzia di livello superiore. 7. I ricorsi sono redatti in forma scritta, a pena di inammissibilita', in modo quanto piu' possibile circostanziato, indicando puntualmente le disposizioni che si ritengono violate. Ad essi e' allegata la documentazione eventualmente ritenuta utile al fine di comprovarne i contenuti. La documentazione deve essere sottoscritta dal ricorrente, corredata dalla copia di un documento di riconoscimento del sottoscrittore. Le Commissioni, entro quarantacique giorni a decorrere dalla data di ricezione del ricorso, effettuano opportune verifiche, istruttorie, audizioni. Esse devono in ogni caso garantire l'esito del ricorso entro il tempo massimo di sessamta giorni dall'inizio della procedura. Qualora nel corso delle relative istruttorie una Commissione ritenga che il caso in esame assuma rilievo nazionale, puo' rinviare alla Commissione nazionale di Garanzia che inappellabilmente decide entro i trenta giorni successivi alla ricezione del ricorso. 8. Le sanzioni, secondo la gravita' del caso, sono le seguenti: a) il richiamo, b) la sospensione dagli incarichi di Partito c) l'allontanamento.
VIII - L'amministrazione del partito
1. Annualmente il Tesoriere/a provvede alla redazione del bilancio consuntivo di esercizio del Partito in conformita' della normativa speciale in materia di partiti politici, composto dallo stato patrimoniale, dal conto economico e dalla nota integrativa, corredato da una relazione sulla gestione. Il bilancio consuntivo e' approvato dalla Assemblea nazionale entro il termine previsto dalla legge. 2. Entro il 30 novembre di ogni anno il Tesoriere/a nazionale sottopone il bilancio preventivo alla discussione e l'approvazione della Assemblea nazionale avviene entro il successivo 31 dicembre. 3. Il bilancio consuntivo di esercizio e' pubblicato sul sito di Sinistra italiana, entro venti giorni dalla sua approvazione da parte della Assemblea nazionale. 4. Il bilancio e' predisposto nei tempi, forme e modi indicati dal Tesoriere/a nazionale anche dai tesorieri di Federazione e dei Coordinamenti territoriali e sono approvati dalle rispettive Assemblee. A livello di Circolo il bilancio e' predisposto dal/dalla coordinatore/coordinatrice eventualmente coadiuvato dal responsabile amministrativo e sottoposto al voto dell'assemblea del Circolo medesimo. 5. Il bilancio del Coordinamento regionale e' redatto secondo modelli predisposti dal Tesoriere/a nazionale, deve essere approvato dal Coordinamento regionale entro il 30 marzo di ogni anno, ed inviato entro sette giorni al Tesoriere/a nazionale. 6. Il Tesoriere/a nazionale propone alla Direzione nazionale il criterio di ripartizione delle risorse alle articolazioni territoriali, che deve necessariamente comprendere una quota del tesseramento e una quota delle liberalita' erogate dagli/dalle eletti/e di Sinistra italiana nel Parlamento Nazionale ed Europeo. 7. I Circoli, le Federazioni e i Coordinamenti regionali hanno ciascuno la propria autonomia patrimoniale, amministrativa e finanziaria e si dotano di un proprio codice fiscale. Concorrono alla costituzione del patrimonio, le risorse trasferite ai sensi del precedente art. 6, le quote di liberalita' erogate dagli eletti e dai nominati, su indicazione di Sinistra italiana, negli organi territoriali assembleari e di Governo, nonche' le liberalita' erogate a loro favore. 8. La Direzione nazionale nomina un Collegio sindacale composto da due componenti. Le/I sindaci sono scelti fra soggetti iscritti all'albo dei Revisori contabili. Per quanto concerne i doveri e i poteri del Collegio sindacale, trovano applicazione giacche' compatibili le norme dettate dagli articoli 2403 e 2403-bis del Codice civile. Le/i sindaci restano in carica tre anni e possono essere rinominati solo per un altro mandato.
IX - Patrimonio, utili di gestione, quota associativa
In conformita' alle normative vigenti per le attivita' degli Enti non commerciali e' espressamente stabilito che: 1. Sinistra italiana e ogni altra articolazione territoriale eventualmente costituita non possono distribuire agli iscritti/e, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione, risorse o capitale, per tutta la durata dell'Associazione, salvo diverse disposizioni di legge; 2. in caso di scioglimento di Sinistra italiana l'eventuale patrimonio e/o avanzo sara' devoluto ad altri Enti o Associazioni con finalita' analoghe o ai fini di pubblica utilita'. In caso di scioglimento di un'articolazione territoriale eventualmente costituita il patrimonio e/o l'avanzo sara' devoluto a Sinistra Italiana nazionale e nel caso di contestuale scioglimento di questa ad altri Enti o Associazioni con finalita' analoghe o ai fini di pubblica utilita'; 3. la quota associativa e' intrasmissibile e non da' luogo ad alcuna rivalutazione. La quota e' fissata secondo criteri di progressivita'. Nel regolamento organizzativo saranno indicate le fasce di reddito e le quote che vi corrispondono.
X - Modifiche allo statuto
1. Le modifiche allo Statuto, ivi comprese quelle al simbolo e alla denominazione, proposte da qualsiasi struttura organizzativa di Sinistra italiana, sono presentate alla Direzione nazionale che le esamina e le sottopone con parere motivato, all'approvazione dell'Assemblea nazionale. L'Assemblea nazionale le rende effettive solo se approvate con la maggioranza assoluta dei suoi componenti. 2. La Direzione nazionale e' autorizzata ad apportare i necessari adeguamenti che dovessero essere richiesti dalla Commissione di garanzia degli statuti e la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici, deliberando le modifiche a maggioranza assoluta dei suoi componenti.
XI - Norme transitorie
1. Il secondo Congresso di Sinistra Italiana si dovra' tenere non oltre i ventiquattro mesi dal Congresso fondativo. 2. Nel periodo tra il Congresso costitutivo e il secondo Congresso di Sinistra italiana, l'Assemblea nazionale e' composta da tutti i delegati congressuali. In deroga al presente statuto, nel periodo intercorrente tra il Congresso costitutivo e il secondo Congresso di Sinistra italiana, anche riferimento alle norme previste dal titolo XI art. 1, l'Assemblea delibera con la maggioranza dei presenti. |
| Allegato A Allegato allo statuto di Sinistra italiana, rappresentazione grafica del simbolo Parte di provvedimento in formato grafico |
| Allegato B
STATUTO SINISTRA ITALIANA CARTA DELLA PARTECIPAZIONE DI SINISTRA ITALIANA
Premessa
Nelle societa' occidentali la democrazia rappresentativa mostra ormai limiti evidenti, in primo luogo nel mantenere attivo il rapporto tra rappresentanti (eletti) e rappresentati (cittadini). Questo fenomeno si presenta in grande misura anche in Italia, con una evidente caduta della legittimazione che investe tutte le istituzioni, le organizzazioni politiche e sindacali, che mantengono il titolo a rappresentare ma hanno visto cadere ai minimi storici la loro rappresentativita', con conseguente progressivo distacco dei cittadini dalla politica e dalla partecipazione alla vita democratica del Paese. Sinistra Italiana deve fare la sua parte per invertire questa tendenza, nella convinzione che senza una piena e ricca democrazia rappresentativa non si ottiene un piu' ampio spazio di partecipazione dei cittadini, ma anzi una loro maggiore e piu' frustrante esclusione. Sinistra Italiana sa bene che assumere questa impostazione richiede un imponente sforzo organizzativo e un investimento economico importante. La «Carta della Partecipazione di Sinistra italiana» ha lo scopo di realizzare un terreno trasparente e condiviso di principi, obbiettivi e regole per stabilire un corretto rapporto tra iscritti e gruppi dirigenti del Partito, come presupposto per costruire quella relazione tra cittadini e istituzioni che i partiti sono chiamati a garantire in base all'art. 49 della Costituzione della Repubblica italiana, che stabilisce che «tutti i cittadini hanno il diritto di associarsi liberamente in partiti, per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale». A questo scopo, la Carta della partecipazione stabilisce i principi e le azioni che Sinistra Italiana persegue al fine di promuovere forme di democrazia partecipativa e deliberativa tra le/gli iscritte/i, le/gli elette/i e tutti i soggetti sociali interessati ad essere protagonisti, perche' Sinistra italiana sia attiva ed efficace in tutte le dimensioni della sua azione politica, sociale ed istituzionale. Attraverso l'applicazione di questa Carta Sinistra italiana si impegna a diventare un ambiente politico in cui venga concretamente garantita sia la partecipazione «di base», sia il diritto alla partecipazione «deliberativa»: 1. la partecipazione «di base», rappresenta il primo, indispensabile, livello di attuazione della Carta della Partecipazione ed e' al centro dell'organizzazione della vita quotidiana del Partito. La partecipazione «di base» si realizza, nell'iniziativa politica, attraverso un'azione costante di informazione e di ascolto delle capacita' 2 d'intervento ed elaborazione politica delle/gli iscritte/i secondo le finalita' e gli obbiettivi di questa Carta; 2. la partecipazione «deliberativa» si applica a qualsiasi tematica relativa alla attivita' politica e programmatica del Partito e va intesa come un modello teorico, critico e normativo, che accentua e valorizza una particolare dimensione della democrazia: la dimensione dello scambio argomentativo, della discussione pubblica e del confronto ragionato tra diversi punti di vista a fronte di un problema comune. «Deliberare», classicamente, significa «soppesare» i pro e i contro intorno a una decisione o a una scelta concreta, formarsi un giudizio su cio' che e' giusto o sbagliato, buono o cattivo, opportuno o inopportuno. Una procedura decisionale deliberativa si fonda sul dare e offrire ragioni, ed e' poi democratica in quanto, e nella misura in cui, include (sia direttamente sia attraverso una qualche forma di rappresentanza), in condizioni di uguaglianza, tutti coloro che da quella scelta e da quella decisione sono toccati e che, quindi, su quella scelta, hanno «qualcosa da dire», e hanno il diritto di dire qualcosa. In questa logica la partecipazione democratica ai processi decisionali viene assunta non soltanto come il riconoscimento di un diritto di cittadinanza, ma come un formidabile strumento che il soggetto Patito impiega - in un dialogo e un confronto costante dal basso verso l'alto e dall'alto verso il basso - non solo per diffondere le proprie idee e le proprie iniziative ma soprattutto per capire ed imparare, migliorando cosi' la propria capacita' di comprensione e di elaborazione. Per questi motivi la Cdp deve essere inserita nello Statuto del Partito, per arricchire ed integrare quanto previsto dalle norme sulla democrazia interna, nel presupposto che la pratica quotidiana della partecipazione, di base e deliberativa, sia la principale garanzia, per tutti, della democraticita' della vita e dell'azione del Partito.
Prima parte 1. Principi e azioni. 1.1. Principio di «finalita'». La partecipazione e' per Sinistra Italiana una finalita' politica, oltre che uno strumento del fare politica. Essa e' il cuore della strategia che Sinistra Italiana si e' data per costruire un partito a vasta base popolare e contribuire allo sviluppo della democrazia. Cio' implica l'impegno alla costruzione di una nuova, piu' matura e piu' forte cultura civica nel Paese. Attraverso la partecipazione costante e consapevole nelle sue varie forme, in particolare in quella deliberativa, passano l'innovazione e lo sviluppo della democrazia, la ricostruzione dei rapporti di maggiore solidarieta' e coesione sociale, il rafforzamento della legittimita' degli eletti, la riapertura di un piu' concreto e 3 produttivo dibattito pubblico con le associazioni e i movimenti che animano la vita sociale del Paese. 1.2. Principio di «conoscenza». Conoscere e' la pre-condizione indispensabile per decidere in modo consapevole. L'informazione continua e completa dei fatti, dei documenti, dei problemi e delle opportunita' locali, nazionali e internazionali nel dibattito interno al Partito e alle amministrazioni in cui esso e' rappresentato, costituisce la base indispensabile per poter sviluppare la partecipazione «di base» e "deliberativa" nella vita del partito e della comunita'. Inoltre la conoscenza partecipata e' il mezzo piu' forte per contrastare l'informazione mistificata e parziale che puo' essere diffusa sia attraverso i media tradizionali sia via internet e social network. 1.3. Principio di «comprensione». La partecipazione permette di migliorare la leggibilita' dell'azione del Partito, di arricchire i contenuti della sua proposta politica, di rendere la sua azione piu' aderente alle esigenze della societa', di facilitarne la comprensione e affermazione tra i cittadini, di costruire un piu' forte senso di appartenenza degli iscritti, di rendere piu' concreta e visibile la pratica dell'ascolto e del confronto. 1.4. Principio di «efficacia». La partecipazione non e' solo presenza attiva al lavoro politico, ma soprattutto opportunita' e capacita' di decisione effettiva, condivisa dal maggior numero possibile di persone. Essa non si risolve nel dibattito, anche il piu' affollato, approfondito ed esteso, ma nella decisione collettiva che ne deve seguire. Perche' sia efficace e' indispensabile che, soprattutto nella sua fase deliberativa, essa sia organizzata secondo responsabilita' precise e forme definite, modalita' che garantiscano la trasparenza del processo e la validita' del suo esito, tempi certi e rapidi della decisione che ne scaturisce, e che va assunta negli organismi statutariamente responsabili ai vari livelli territoriali. 1.5. Principio di «sussidiarieta'». Per l'elaborazione delle politiche d'interesse esclusivamente o prevalentemente locale (dal livello municipale a quello comunale e regionale), e' privilegiato il principio di sussidiarieta'. E' responsabilita' degli organismi dirigenti dei territori competenti garantire l'applicazione dei contenuti di questa Carta. E' compito degli organismi nazionali del Partito applicare e garantire l'applicazione dei contenuti della Carta nello svolgimento dell'attivita' politica interna, promuovere la cultura e la pratica della partecipazione nelle sue differenti forme e a tutti i livelli territoriali, cosi' come in tutte le istituzioni pubbliche nelle quali il Partito si trova ad assumere responsabilita' amministrativa o di rappresentanza politica. 1.6. Principio di «adattabilita'». Si possono sviluppare differenti forme di partecipazione, non esiste un metodo unico per esercitarla. E' dunque importante adattare alle peculiarita' dei territori, alla loro dimensione e alle sensibilita' culturali le strategie e le azioni di partecipazione, pur nel rispetto dei principi, degli obiettivi e delle norme espresse da questa Carta. 1.7. Principio di «progressione». La Cdp non costituisce un insieme di procedure chiuse e rigide. Essa si inserisce nell'ampio processo di costruzione di Sinistra Italiana, un partito nuovo e quindi in evoluzione, flessibile e aperto all'innovazione politica e organizzativa. Essa apre un processo permanente il cui principio democratico e partecipativo e' tuttavia considerato fondamentale. La democrazia, a cominciare da quella interna al Partito, si costruisce attraverso l'esperienza diretta e continua, con i suoi progressi e i suoi successi, ma anche attraverso i suoi fallimenti e le frustrazioni che ne derivano, che non vanno nascosti o negati, ma condivisi e analizzati per essere superati insieme. 1.8. Le azioni conseguenti. La «democrazia deliberativa» e' un «processo decisionale condotto per mezzo di una discussione tra cittadini liberi ed eguali», basato sull'assunzione secondo cui «la democrazia si fonda sulla trasformazione piu' che sulla mera aggregazione delle preferenze». Il luogo in cui le preferenze si trasformano e' la discussione pubblica: ovvero un processo di costruzione di una decisione collettiva che e' «democratico» in quanto inclusivo, ovvero prevede la partecipazione di tutti coloro sono coinvolti in una decisione o dei loro rappresentanti; e che e' «deliberativo» in quanto si svolge attraverso lo scambio di argomentazioni, la valutazione di informazioni e conoscenze condivise, il confronto sulle finalita' da perseguire, sui mezzi disponibili, sulle esperienze cui poter fare riferimento. I principi fondamentali del modello normativo sono: l'idea che le preferenze (i valori, gli interessi, le opinioni) dei cittadini non possano e non debbano solo essere «contate» o «aggregate», attraverso procedure di voto, ma possano e debbano formarsi e trasformarsi nel corso di una discussione pubblica che si svolga su basi di imparzialita', parita' ed eguaglianza; l'idea che una decisione collettiva possa essere assunta sulla base di argomenti razionali, e sulla base di informazioni e conoscenze condivise; l'idea che una decisione collettiva debba essere assunta sulla base della partecipazione di «tutti» coloro che sono, in varia misura, coinvolti nella decisione stessa, ovvero sulla base di un principio di «massima inclusivita'». Cio' che conta e' che tutti coloro che abbiano «qualcosa da dire» su una decisione che, in varia misura, li tocca direttamente, abbiano la possibilita' di farlo; e che possano riconoscere il fatto che, comunque, della loro opinione si sia discusso e che, in una qualche misura, essa sia stata presa in considerazione e abbia contribuito al definirsi di una soluzione quanto piu' possibile condivisa e al formarsi di una base Comune di consenso. Per affermare la pratica della democrazia partecipativa in Sinistra italiana e' necessario avviare contemporaneamente le seguenti azioni: acquisire l'etica dell'ascolto, del dialogo e del confronto aperto ad ogni livello del partito, e con la societa' nelle sue varie e mutevoli espressioni associative democratiche; tenere costantemente aperti, nel territorio, numerosi spazi d'incontro e canali di comunicazione; stimolare la voglia di esprimersi nel piu' gran numero possibile di iscritte/i e di soggetti collettivi esterni al Partito ma disponibili e interessati a come il Partito costruisce le proprie posizioni; migliorare la comprensibilita' e la trasparenza dell'azione politica per ristabilire la fiducia nella politica e tra gli eletti e gli elettori; rafforzare il senso di appartenenza degli iscritti e il consenso dei cittadini grazie alla «corresponsabilita'» esercitata nell'agire i processi partecipativi.
Seconda parte 2. Ambiti politici, protagonisti e territori della partecipazione. 2.1. Gli ambiti politici. La Carta si applica: alle decisioni e alle strategie politiche e programmatiche del Partito a tutti i livelli; alle scelte politiche e alle iniziative per l'amministrazione e per lo sviluppo locale. La partecipazione deliberativa non puo' essere applicata alle norme dello Statuto e nei casi riguardanti le elezioni di dirigenti, o dei gruppi dirigenti, le cui modalita' sono definite dallo Statuto. 2.2. I protagonisti. La partecipazione mette in gioco quattro protagonisti: le/gli iscritte/i al Partito; le/gli elette/i del Partito; le /i cittadine/i, sia singolarmente che facenti parte di associazioni e movimenti; i Circoli del Partito; Le iscritte e gli iscritti sono i primi protagonisti dei processi di partecipazione del Partito. Essi, organizzati nei modi previsti dallo Statuto, sono impegnati a contribuire alla definizione delle politiche e delle azioni del Partito e a garantire un costante contatto con le realta' del proprio territorio, per sostenere il piu' ampio dibattito pubblico e la massima partecipazione «di base» e «deliberativa» degli elettori e dei cittadini, alle sue scelte e alle sue decisioni. Essi possono chiedere, tramite il Circolo in cui esercitano la loro militanza politica, che sia indetto il processo di partecipazione deliberativa. Le elette e gli eletti detengono direttamente la responsabilita' di valutazione e il potere di decisione istituzionale. Essi sono i garanti dell'interesse generale ricercato e definito in forma collettiva. Gli eletti, di tutti i livelli istituzionali, sono responsabili di informare costantemente gli iscritti e i cittadini sul merito dei temi trattati nel loro lavoro politico e amministrativo, per realizzare su di esso una reciproca sintonia. Gli esiti dei processi partecipativi, in particolare di quelli deliberativi, impegnano gli eletti del Partito a seguirne le indicazioni in ogni ambito della loro attivita' politica. Le cittadine e i cittadini, singoli o associati, sono portatori di conoscenza e pratica del territorio. Essi ne sono coproduttori e corresponsabili. La loro partecipazione attiva ai dibattiti e in tutte le occasioni in cui si formano le idee di Sinistra italiana accresce l'efficacia dell'azione del Partito, adeguandola meglio ai bisogni collettivi e rafforzando il rapporto tra elettori, eletti e Partito. I Circoli di Sinistra italiana sono i primi luoghi nei quali devono svilupparsi ed avere un esito decisivo le azioni partecipative del Partito. Essi costituiscono il luogo privilegiato della partecipazione delle/gli iscritti e delle/i cittadine/i alle analisi, discussioni e decisioni politiche del Partito. Ciascun Circolo, deve essere avvertito dagli iscritti e dai cittadini come una vera e propria «sede della partecipazione». I Circoli, singolarmente o in unione tra loro secondo le esigenze del territorio e dei temi trattati, garantiscono, nello svolgimento della loro iniziativa politica, la continuita' della partecipazione «di base» e lo svolgimento del processo di partecipazione deliberativa, secondo le modalita' e i tempi stabiliti da questa Carta, attraverso: la trasmissione e la diffusione di tutte le informazioni utili all'attivita' politica degli iscritti e dei cittadini; la raccolta delle opinioni e delle proposte che, sui diversi aspetti della vita politica locale, nazionale e internazionale, emergono dal dibattito e dai contributi degli iscritti e dei cittadini che vogliano contribuire alla loro elaborazione; la capacita' di decidere le linee politiche e le relative iniziative nelle materie di loro competenza territoriale; la trasmissione, nel rispetto della sussidiarieta', agli altri livelli di direzione del Partito e agli organismi istituzionali competenti, delle elaborazioni, delle proposte e delle determinazioni assunte al loro interno. L'avviso, le date e gli O.d.G. di tutte le iniziative e riunioni dei Circoli, cosi' come delle altre strutture del Partito ad ogni livello, devono essere rese pubbliche con congruo anticipo a tutti gli aventi diritto e/o agli interessati attraverso gli strumenti d'informazione ritenuti piu' idonei ed efficaci. Gli orientamenti politici o le decisioni assunte al termine delle riunioni debbono essere contenute in uno o piu' documenti che saranno messi a disposizione degli iscritti e dei cittadini, anche attraverso internet, e trasmesso alle altre strutture del Partito o alle istituzioni interessate. 2.3. I territori della partecipazione. Ogni iniziativa di partecipazione (informazione, consultazione, referendum, ecc) deve stabilire innanzi tutto a quale livello territoriale vada individuato e riportato l'interesse generale in esame (quartiere, municipalita', comune, citta' metropolitana, regione, nazione, Unione Europea). L'organizzazione della partecipazione e' compito del livello politico territoriale competente che assicurera' a tutti gli iscritti, agli eletti e ai cittadini il loro coinvolgimento nel processo decisionale che li riguarda, mettendoli in condizione di rappresentare la molteplicita' delle opinioni e delle esigenze sui temi considerati. La competenza di tali materie e' attribuita a ciascun livello territoriale del Partito secondo quanto stabilito dallo Statuto o, in caso di temi d'interesse istituzionale, secondo il livello politico relativo all'istituzione interessata. Ciascun livello territoriale inferiore partecipa al processo deliberativo indetto e gestito dal livello territoriale superiore.
Terza parte 3. Gli strumenti, il processo deliberativo. 3.1. La comunicazione e i suoi livelli. La comunicazione politica in Sinistra italiana e tra Partito e cittadini e' lo strumento propedeutico ad ogni processo partecipativo. Essa e' organizzata attraverso quattro livelli: l'informazione discendente: dalle strutture di partito, dai dirigenti e/o dagli eletti che mettono al corrente gli iscritti e i cittadini dei loro programmi, delle loro decisioni e/o delle loro azioni attraverso riunioni, documenti, siti internet, social network, ecc; l'informazione ascendente: dagli iscritti e/o dai cittadini che si organizzano per far emergere le loro istanze attraverso procedure e strumenti diversi (assemblee pubbliche, dibattiti in rete, petizioni, ecc), per trovare ascolto nelle strutture del Partito e negli incontri con gli eletti e i dirigenti; la consultazione: Sinistra italiana sviluppa un dialogo con gli iscritti e i cittadini, anche in quanto portatori di competenze specifiche, su questioni politiche e/o amministrative puntuali, proposte da avanzare o decisioni da prendere a livello locale o nazionale, attraverso riunioni, assemblee, forme di consultazione, ecc. Acquisita formalmente l'opinione formatasi con il massimo di condivisione possibile, il Partito assume la sua decisione politica negli organismi territorialmente competenti che se ne fanno responsabili. la deliberazione: il Partito indice e gestisce il processo di partecipazione «deliberativa» nel quale gli iscritti e, nei casi previsti, i cittadini singoli o associati, hanno la possibilita' di esercitare un ruolo protagonista perche' chiamati a fornire, oltre che il loro giudizio, anche esperienze, argomenti di conoscenza e di valutazione che arricchiscono e rendono piu' solida la decisione finale, che viene comunque assunta dall'organismo dirigente che la motiva e se ne assume la responsabilita'. 3.2. L'uso partecipativo della rete. Gli strumenti di comunicazione interattiva della rete digitale (social network, siti, blog, portali, ecc.) svolgono un ruolo fondamentale nella diffusione istantanea delle idee e delle informazioni e possono essere utilizzati per promuovere nuove forme di partecipazione e migliorare il lavoro di tutto il Partito. Nella nuova gestione dei tempi di vita e di lavoro di moltissimi cittadini l'uso della comunicazione informatica puo' facilitare lo stabilirsi di un contatto diretto e costante tra essi e il Partito consentendo di perseguire con maggior efficacia molti obiettivi. 3.3. Richiesta, indizione e gestione del processo di partecipazione deliberativa. Il processo deliberativo puo' essere richiesto a tutti i livelli del Partito: dal segretario; dal trenta per cento dei componenti della Direzione nazionale o regionale o dell'Assemblea nazionale o regionale; dal cinque per cento degli iscritti al/ai livello/i territoriale/i o nazionale competenti a decidere sulla materia proposta. Le richieste devono contenere la precisa indicazione del tema da sottoporre a partecipazione deliberativa, una documentazione esaustiva per comprenderne l'oggetto, l'indicazione delle questioni da porre in deliberazione e l'indicazione di aprire o meno il voto ai cittadini non iscritti. Verificata la legittimita' della richiesta l'organo di direzione politica competente indice il processo deliberativo entro quindici giorni dalla ricezione della richiesta. 3.4. Il processo di partecipazione deliberativa. Il processo di partecipazione deliberativa si attua con il preciso intento di decidere collegialmente su un tema specifico e richiede una procedura definita. La procedura inizia con l'elaborazione (in collaborazione con i proponenti) e la diffusione di un documento base nel quale, oltre ad una sintesi della documentazione disponibile sul tema, sono esplicitati: l'oggetto della deliberazione, l'indicazione delle questioni aperte da porre in deliberazione e gli eventuali punti fermi, che non possono essere messi in discussione dal processo deliberativo; i confini territoriali della consultazione e, considerate le indicazioni formulate nella domanda di deliberazione (solo iscritti o anche non iscritti), i soggetti chiamati a deliberare; il calendario delle fasi, i tempi, le modalita', il/i luogo/ghi, i giorni nei quali avra' inizio, si sviluppera' e si concludera' con l'approvazione di un rapporto in cui sono riportati i risultati del processo deliberativo. In tale rapporto vengono riportate non solo le tesi che hanno incontrato un maggior consenso ma anche quelle parzialmente o totalmente contrastanti e gli argomenti prodotti a sostegno. Terminata la procedura, i risultati del processo deliberativo vengono sottoposti al giudizio dell'organo politico competente, che li valuta e li trasferisce in un suo documento che viene posto in votazione. Il documento approvato ha esecutivita' immediata, e non puo' essere modificato se non attraverso un identico processo di partecipazione deliberativa, da avviare nel caso intervengano modifiche evidenti e sostanziali delle sue ragioni (es. cambiamento di leggi o norme di riferimento, nuovi vincoli di bilancio, ecc.). |
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