Gazzetta n. 5 del 8 gennaio 2018 (vai al sommario)
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 18 dicembre 2017
Scioglimento del consiglio comunale di Aviatico.


IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Considerato che nelle consultazioni elettorali del 26 e 27 maggio 2013 sono stati eletti il consiglio comunale di Aviatico (Bergamo) ed il sindaco nella persona del sig. Michele Villarboito;
Vista la sentenza pronunciata dalla Corte di appello di Brescia in data 21 aprile 2016, con la quale il predetto amministratore e' stato condannato per uno dei delitti di cui all'art. 10, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 31 dicembre 2012, n. 235;
Vista la sentenza della Corte suprema di cassazione datata 24 maggio 2017, che ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dal citato amministratore avverso la sentenza di condanna sopra indicata;
Considerato che il passaggio in giudicato della menzionata sentenza della Corte di appello di Brescia comporta, ai sensi dell'art. 11, comma 7, del sopracitato decreto legislativo, la decadenza di diritto dalla carica di sindaco;
Ritenuto, pertanto, che ai sensi dell'art. 53 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ricorrano gli estremi per far luogo allo scioglimento della suddetta rappresentanza;
Visto l'art. 141, comma 1, lettera b), n. 1, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
Sulla proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;

Decreta:

Il consiglio comunale di Aviatico (Bergamo) e' sciolto.
Dato a Roma, addi' 18 dicembre 2017

MATTARELLA

Minniti, Ministro dell'interno
 
Allegato

Al Presidente della Repubblica

Il consiglio comunale di Aviatico (Bergamo) e' stato rinnovato a seguito delle consultazioni elettorali del 26 e 27 maggio 2013, con contestuale elezione del sindaco nella persona del sig. Michele Villarboito.
Con sentenza della Corte di appello di Brescia del 21 aprile 2016 il suddetto amministratore e' stato condannato, tra l'altro, per il reato previsto dall'art. 323 del codice penale, con interdizione dai pubblici uffici per la durata di anni uno, e conseguentemente sospeso di diritto dalla carica ricoperta, ai sensi dell'art. 11, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 31 dicembre 2012, n. 235.
La Corte suprema di cassazione con sentenza in data 24 maggio 2017, depositata il successivo 22 giugno 2017, ha dichiarato inammissibile il ricorso preposto dal citato amministratore avverso la sentenza di condanna sopra indicata.
Il passaggio in giudicato della medesima comporta la decadenza di diritto dalla carica di sindaco, secondo il combinato disposto di cui agli articoli 11, comma 7 e 10, comma 1, lettera c), dello stesso decreto legislativo n. 235/2012.
Si e' configurata, pertanto, una delle fattispecie previste dall'art. 53 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, in base al quale la decadenza del sindaco costituisce presupposto per lo scioglimento del consiglio comunale.
Per quanto esposto si ritiene che, ai sensi dell'art. 141, comma 1, lettera b), n. 1, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento.
Sottopongo, pertanto, alla firma della S.V. l'unito schema di decreto con il quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale di Aviatico (Bergamo).
Roma, 5 dicembre 2017

Il Ministro dell'interno: Minniti
 
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