Gazzetta n. 9 del 12 gennaio 2018 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA |
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 20 dicembre 2017 |
Proroga dello scioglimento del consiglio comunale di Corleone. |
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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visto il proprio decreto, in data 12 agosto 2016, registrato alla Corte dei conti il 22 agosto 2016, con il quale sono stati disposti, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, lo scioglimento del Consiglio comunale di Corleone (Palermo) e la nomina di una commissione straordinaria per la provvisoria gestione dell'ente, composta dal viceprefetto dottoressa Giovanna Termini, dal viceprefetto aggiunto dottoressa Rosanna Mallemi e dal funzionario economico finanziario dottoressa Maria Cacciola; Constatato che non risulta esaurita l'azione di recupero e risanamento complessivo dell'istituzione locale e della realta' sociale, ancora segnate dalla malavita organizzata; Ritenuto che le esigenze della collettivita' locale e la tutela degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento dello Stato, che assicuri il ripristino dei principi democratici e di legalita' e restituisca efficienza e trasparenza all'azione amministrativa dell'ente; Visto l'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 18 dicembre 2017;
Decreta:
La durata dello scioglimento del Consiglio comunale di Corleone (Palermo), fissata in diciotto mesi, e' prorogata per il periodo di sei mesi.
Dato a Roma, addi' 20 dicembre 2017
MATTARELLA Gentiloni Silveri, Presidente del Consiglio dei ministri
Minniti, Ministro dell'interno Registrato alla Corte dei conti il 29 dicembre 2017 Ufficio controllo atti Ministeri interno e difesa, reg.ne succ. n. 2485 |
| Allegato
Al Presidente della Repubblica
Il Consiglio comunale di Corleone (Palermo) e' stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica in data 12 agosto 2016, registrato alla Corte dei conti il 22 agosto 2016, per la durata di mesi diciotto, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalita' organizzata. Per effetto dell'avvenuto scioglimento, la gestione dell'ente e' stata affidata ad una commissione straordinaria che ha perseguito l'obiettivo del ripristino della legalita' e della corretta gestione delle risorse comunali, pur operando in un ambiente reso estremamente difficile per la presenza della criminalita' organizzata. Come rilevato dal prefetto di Palermo nella relazione del 22 novembre 2017, con la quale e' stata chiesta la proroga della gestione commissariale, l'avviata azione di riorganizzazione e ripristino della legalita', nonostante i positivi risultati conseguiti dalla commissione straordinaria, non puo' ritenersi conclusa. La situazione generale del Comune e la necessita' di completare gli interventi gia' avviati sono stati anche oggetto di approfondimento nell'ambito della riunione del Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza pubblica del 22 novembre 2017, nel corso della quale e' stato espresso parere favorevole al prosieguo della gestione commissariale. Come evidenziato nella relazione del prefetto di Palermo le attivita' istituzionali dell'ente civico continuano a svolgersi in un contesto socio-economico tuttora fortemente caratterizzato dalla radicata presenza di potenti famiglie mafiose che alimentano tensioni all'interno di quel territorio. Le iniziative promosse dall'organo straordinario sono state improntate alla massima discontinuita' rispetto al passato, al fine di dare inequivocabili segnali della forte presenza dello Stato, per interrompere le diverse forme di ingerenza riscontrate nell'attivita' gestionale e proseguire nell'azione di risanamento, ripristinando il rapporto fiduciario tra la collettivita' locale e le istituzioni. Uno dei settori sul quale sin da subito si e' incentrata l'attivita' della commissione straordinaria e' quello degli appalti di lavori e servizi pubblici ove e' stato adottato un nuovo piano anticorruzione che prevede misure piu' stringenti per le procedure di affidamento di lavori, servizi e forniture. L'organo di gestione straordinaria ha inoltre deliberato l'adesione al protocollo di legalita' della Prefettura di Palermo allo scopo di rafforzare i controlli sulle procedure d'appalto e sui provvedimenti in materia di urbanistica ed edilizia privata, aree particolarmente delicate intorno alle quali si concentrano gli interessi di ambienti controindicati. In particolare, nel settore urbanistico - ove e' stata riscontrata l'assenza di adeguati sistemi di controllo sull'attivita' e sugli atti nonche' la mancanza di coordinamento tra gli uffici coinvolti nella gestione dei provvedimenti - la commissione straordinaria ha concluso un apposito accordo con la Prefettura di Palermo per sottoporre i provvedimenti autorizzativi o comunque ampliativi ad una preventiva informativa prefettizia al fine di prevenire il rischio di infiltrazione della criminalita' organizzata. Atteso tuttavia il permanere di criticita' nella gestione dei relativi procedimenti amministrativi la commissione, avvalendosi anche di un professionista esperto in materia, ha avviato un programma per la revisione degli strumenti di programmazione generale e per il perfezionamento di un corretto sistema di verifica delle pratiche di condono edilizio. Sono stati inoltre sottoscritti appositi «patti di integrita'» al fine di responsabilizzare i privati sulle conseguenze di comportamenti sintomatici di fenomeni corruttivi. Particolare attenzione e' stata dedicata alle procedure di affidamento a terzi dei beni patrimoniali comunali; in tale ambito e' stato disposto un riordino complessivo delle norme interne con l'abrogazione dei previgenti regolamenti in contrasto con i principi di trasparenza e di libera concorrenza, prevedendo al riguardo anche l'istituzione di un apposito «albo» tuttora in corso di definizione. L'organo straordinario ha inoltre avviato la procedura per l'acquisizione di un'area antistante un immobile confiscato ad un esponente della locale consorteria mafiosa ancora nella disponibilita' dello stesso pur essendo gia' da diversi anni destinato a entrare in possesso del comune. La conclusione di tale procedura da parte dell'organo di gestione costituira' un importante segnale della presenza dello Stato sul territorio. L'attivita' della commissione straordinaria ha investito anche il settore ambientale ove e' stato avviato il c.d. «Piano amianto», iniziativa volta ad una ricognizione della presenza di amianto nel territorio, attraverso un monitoraggio delle aree comunali oggetto di abbandoni illeciti di rifiuti, per le quali e' stato disposto il relativo piano di smaltimento. Inoltre e' stato realizzato un accurato servizio di videosorveglianza dei siti dove vengono depositati abusivamente i rifiuti prevedendo, altresi', un continuo controllo del territorio da parte della polizia municipale. Tale iniziativa, una volta perfezionata, assicurera' un ambiente piu' salubre a beneficio della popolazione. Ulteriore progetto deliberato dalla commissione straordinaria e' quello concernente la riqualificazione degli impianti sportivi per i quali sono in corso le procedure di affidamento che assicureranno una gestione degli impianti per un arco di tempo piu' esteso rispetto a quanto effettuato in passato. Sono state poi avviate numerose iniziative per recuperare il rapporto fiduciario dei cittadini nei confronti delle istituzioni, mettendo in atto ogni utile progetto che consenta alla popolazione di partecipare alle scelte dell'amministrazione e realizzando in tal senso un programma di cittadinanza partecipata per consentire alla collettivita' locale di acquisire una maggiore consapevolezza della res publica. In questa direzione si e' rilevata significativa l'ampia partecipazione della comunita' corleonese nella stesura del «bilancio partecipativo», redatto in via sperimentale, che ha permesso alla popolazione di formulare utili proposte per il proprio territorio. Sono stati altresi' avviati progetti finalizzati ad avvicinare i giovani all'istituzione comunale, diffondere il valore della legalita' ed il rifiuto di forme di prevaricazione di tipo mafioso coinvolgendo gli studenti degli istituti superiori nel prestare attivita' a favore dell'ente locale per la progettazione ed esecuzione di servizi esterni. Il perfezionamento delle complessive attivita' menzionate richiede di essere proseguito dall'organo di gestione straordinaria per assicurare la dovuta trasparenza e imparzialita' ed evitare il riprodursi di tentativi di ingerenza da parte della locale criminalita', i cui segnali di attivita' sono tuttora presenti sul territorio. Per i motivi descritti risulta necessario che la commissione disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attivita' in corso e per perseguire una maggiore qualita' ed efficacia dell'azione amministrativa, essendo ancora concreto il rischio di illecite interferenze della criminalita' organizzata. Ritengo pertanto che, sulla base di tali elementi, ricorrano le condizioni per l'applicazione del provvedimento di proroga della durata dello scioglimento del Consiglio comunale di Corleone (Palermo), per il periodo di sei mesi, ai sensi dell'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
Roma, 14 dicembre 2017
Il Ministro dell'interno: Minniti |
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